Non cascateci, non cambiano
Un’altra donna ammazzata a Pinzolo e qui non siamo nel degrado sociale, ma ci muoviamo nella buona borghesia e su un alto livello culturale.
Io sono sgomento davanti a questa incapacità degli uomini, dei maschi, nel non accettare la fine di un rapporto, la sconfitta, il pensiero che la “tua” donna possa avere un’altra vita.
Provo un po’ di vergogna come rappresentante della categoria e molta paura per le mie due figlie a cui potrebbe capitare in qualsiasi momento un ex fidanzato compulsivo che comincia a perseguitarle, oppure qualcuno che si invaghisce e non viene accettato.
Quello che dico a loro e che vorrei urlare in questo post è che certi uomini, certi maschi non cambiano e non cambieranno mai.
Non fatevi irretire da atti di dolore e giuramenti sul loro comportamento futuro: non accadrà, e torneranno ad essere molesti e poi, se non fate quello che vi chiedono, violenti.
L’avvocato assassino di Pinzolo era stata denunciato dalla vittima per stalking, eppure erano andati a cena insieme ed è lì che non riesco a capire: non esiste nessuna forma efficace di convincimento, non tentate salvataggi che si potrebbero trasformare in tragedie.
Bastardi sono e bastardi rimarranno.
Agosto 13th, 2013 alle 06:32
Tutte le vittime, avevano denunciato per stalking i loro assassini, qua siamo ad una deriva culturale pesantissima, e la mancanza di pene durissime e sicure non aiuta. Anch’io mi vergogno di noi maschi.
Agosto 13th, 2013 alle 06:54
Sull’argomento abbiamo già detto tutto, è inutile ripetersi.
Però se si pensa di risolvere il problema o anche metterci una pezza con leggi speciali, come ad esempio quella contro il femminicidio o contro l’omofobia, arriviamo ad adottare il classico rimedio che per molti versi è peggiore del male.
A parte il fatto che si tratta di un abominio giuridico perché si viola il principio basilare di qualsiasi ordinamento costituzionale dell’eguaglianza davanti alla legge (se uccidi me, bianco, etero, quarantenne con un normale lavoro vieni punito in modo meno pesante rispetto ad aver ucciso una donna o un gay) ma poi si creeranno dei problemi applicativi che porteranno l’accusato a dover scagionarsi con la classica probatio diabolica.
Per non parlare della violenza sugli omosessuali che rischierà di diventare una vera e propria arma di ricatto anche da parte di chi gay non lo è.
Prova ne sia, di quanto asserisco, che c’è stata una levata di scudi quasi unanime da parte dei giuristi italiani contro tale legge.
Come se poi bastasse una legge a funzionare da deterrente nei confronti di un pazzo che non ragiona, tanto da arrivare a togliere la vita alla propria ex.
Oltretutto anche le norme di prevenzione farebbero sorridere se l’argomento non fosse serio, perché con i tempi della giustizia italiana e con la scarsità di mezzi a disposizione delle forze dell’ordine la legge resterà lettera morta. Proprio come le vittime che si vorrebbe proteggere.
Comunque se in parlamento pensano che serva a qualcosa facciano pure, tanto di carta straccia in questi 68 anni di storia repubblicana ne è stata prodotta talmente tanta.
Agosto 13th, 2013 alle 06:55
Comunque a chi interessa questo è il testo del DDL (il http://www. mettetecelo voi e poi eliminate gli spazi prima dei due slash):
unita.it /polopoly_fs /1.467474.1353575603!/menu/standard/file/ddl%20femminicidio.pdf
Agosto 13th, 2013 alle 07:27
L’importanza e l’onnipotenza si scontrano spesso nei conflitti interni della vita.
Certo se questi pseudo uomini, si fermassero un attimo, e pensassero anche solo per un momento, a quanto piccoli si riducono, dando così tanta importanza ad un rapporto e così poca importanza alla propria vita, tutto questo non succederebbe.
Io non capisco, e, sicuramente non ho medicine e cure, penso che non possa dipendere solo dalla pena, non è certo la paura di cosa possa succedere dopo, che può fermare tali gesti, ma come sempre dalla cultura, dal profondo rispetto, dall’accettare spesso di esser piccoli uomini, togliendosi l’etichetta di suprema onnipotenza.
Per adesso posso solo esser vicino alle famiglie, che devono accettare tale perdita, accaduta in modo così insensato e assurdo, e sperare che le scuole, un giorno tornino a forgiare uomini e non solo piccoli studenti
Agosto 13th, 2013 alle 08:08
La società umana è cambiata tantissimo negli ultimi 50 anni e gli esseri umani non sono riusciti a seguire e adattarsi a questi cambiamenti, solo chi si è posto in maniera critica di fronte ai cambiamenti e ha capito come scindere la parte buona da quella cattiva riesce ad adattarsi gli altri si trovano a vivere in un mondo che chiede di avere sempre di più e che non riconosce la saggezza della sconfitta e quindi l’ego di questi pseudo-uomini, andrebbero definiti bestie se facendo ciò non offendessimo le bestie stesse, di fronte alla possibilità di perdere o non avere ciò che ritengono loro dovuto e dover vivere la loro sconfitta di fronte agli altri reagiscono in maniera violenta e uccidono. La cosa più importante degli ultimi 35 anni dall’avvento dell’edonismo reaganiano è apparire; sei quello che hai e appari non una persona che pensa, ama, crea e vale per quello che sa dare e fare.
Abbiamo creato intere generazioni di perfetti mostri dell’apparenza maniacali nei particolari e poi potenziali killer spietati al momento della possibilità di perdere l’apparenza faticosamente costruita, centinaia di milioni di maschere pirandelliane che popolano il nostro mondo e che dietro la loro apparente bonarietà sono pronti a tutto. Io non mi ritrovo in questa società e temo per i miei due figli adolescenti (maschio e femmina) perché io e la madre ccerchiamo di insegnar loro a vivere come si faceva una volta nel rispetto degli altri, nel dare il giusto valore alle cose e ai principi morali ma la gran parte dei loro coetanei non è così e giorno dopo giorno vedo il loro disagio a rapportarsi con tali persone.
L’unica uscita non sono le leggi speciali e la repressione ma tornare a tessere un tessuto sociale diverso e ridare valore alle cose serie e ai principi basilari della società umana e non solo al denaro e ai nuovi “vitelli d’oro” che il mondo capital/consumistico ci propina ogni giorno di più, l’alternativa sarà solo la barbarie come 1550 anni fa quando il mondo greco/romano cadde sopraffatto dall’oscurità dei secoli bui nella quale rimanemmo per circa 1000 anni…
Ognuno di noi faccia la sua piccola parte quotidiana per migliorare la società in cui viviamo e forse eviteremo il nuovo oscurantismo.
Agosto 13th, 2013 alle 08:09
Questo purtroppo e’ un paese che tutela i delinquenti e i disonesti e mette spesso sotto accusa le vittime! Non credo purtroppo ci sia via d’uscita e temo il momento in cui le generazioni nuove, non più schiave di pregiudizio e di senso di inferiorità, vedranno le donne farsi giustizia da sole, allora forse si apriranno gli occhi ma sarà troppo tardi!
Agosto 13th, 2013 alle 08:12
Massimiliano71 ha perfettamente ragione. Il problema è culturale. La nostra società commerciale inculca nelle persone il possesso di tutto compreso quello delle persone. Non ci si può stupire se succedono certe cose. Ai genitori che leggono questo messaggio gli auguro di coltivare nei loro figli anche la sconfitta. Abituateli a “perdere” ed ad accettare la vita per quello che è…un flusso che cambia in continuazione.
Agosto 13th, 2013 alle 08:21
ho anch’io un figlia inutile ripetersi.
stesse preoccupazioni
bastardi sono e lo rimarranno.
Agosto 13th, 2013 alle 08:30
le donne devono smetterla di amare i violenti; smettere di struggersi per le teste di cazzo quando hanno a che fare con loro già da adolescenti, di promuoverli socialmente preferendoli a quelli “troppo perbene”. Isolare i belli e dannati e condannarli all’estinzione.
Solo quando smetteranno di coltivare i propri carnefici saranno al sicuro da certa gente.
Agosto 13th, 2013 alle 08:31
e ad avola omicidio/suicidio. è davvero enorme e spaventoso (nel senso che mi fa davvero paura) il disagio psichico che alcune persone hanno dentro di sé e che – probabilmente – nella vita quotidiana nascondono dietro dei sorrisi e delle frasi di circostanza.
Agosto 13th, 2013 alle 08:40
20 anni di lassismo morale e culturale totali, 20 anno di mancanza di rispetto del prossimo della società del mondo
20 anni dove chi paga le tasse è scemo e chi va a tr.oie è un ganzo
20 anni di legittimazione del guadagno facile ad ogni costo
20 anni di apparenza prima che sostanza
20 anni di lobotomia
20 anni di soprusi mentali per chi ha mente.. e ovviamente fisici per chi non ce l’ha
20 anni di …. berlsuconi
Agosto 13th, 2013 alle 08:41
Da repubblica.it
AVOLA -Ha avuto appena il tempo di lasciare il bambino che teneva in braccio, poi lui le ha sparato una fucilata con la quale la ha uccisa sul colpo. Subito dopo l’uomo ha rivolto l’arma contro di sè e si è suicidato. Ennesima tragedia, ennesimo femminicidio. Stavolta ad Avola, in provincia di Siracusa. La vittima, Antonella Russo 48 anni faceva le pulizie in una clinica privata, il suo carnefice, il marito, Antonio Mensa di 55 anni, era un gommista. I due avevano tre figli, di 22, 18 e 4 anni. Proprio l’ultimo, il più piccolo si trovava in braccio alla madre quando la donna è stata affronatata dal marito armato. Antonella Russo e Antonio Mensa non vivevano più insieme da qualche tempo, ma non erano ancora legalmente separati. Sembra che la donna lo avesse denunciato per stalking, poi era andata a vivere dalla madre con i figli e, ieri sera, aveva ricevuto una telefonata dal marito che le aveva chiesto di farsi trovare sotto l’abitazione della suocera con il figlio piccolo al quale voleva far fare una passeggiata. Secondo le prime ricostruzioni messe a punto dal commissariato di Avola guidato da Marcello Castello, l’uomo si è presentato armato di un fucile semiautomatico.
La donna, quando lo ha visto ha lasciato il piccolo che teneva in braccio. Il bimbo è fuggito nascondendosi dietro alcuni cespugli. L’uomo ha fatto fuoco colpendo la moglie alla gola. Antonella Russo è morta sul colpo. La sorella di lei, accorsa nel frattempo, ha provato a bloccare Antonio Mensa che, prima le ha puntato l’arma contro, e poi si è sparato, uccidendosi….
La carneficina continua…
Agosto 13th, 2013 alle 08:53
No, non mi sento a disagio perché sono maschio. Essere “uomo” è un’altra cosa.
Chi compie simili gesti fa solo parte dei disturbati di mente.
Ringrazio @Massimiliano 71 per aver messo a disposizione il testo del DDL, ma non ho intenzione di leggerlo: sarà sicuramente una cazzata. Come lui stesso ha detto, la pena per un delitto deve essere uguale per tutti coloro che compiono l’atto (indipendentemente da sesso, religione, razza) e non può essere valutabile in merito al sesso, razza o religione di chi il delitto lo subisce. Sarebbe il caos e i ricatti fiorirebbero che è un piacere.
E’ vero, la società ci ha insegnato a desiderare il possesso di tante cose: ma una donna non è una “cosa”. E, comunque, la stessa società ha insegnato la stessa cosa anche alle donne.
E’ sempre stata la donna a scegliere, non l’uomo.
Piuttosto bisognerebbe riflettere su un paio di cose:
– molti ragazzi che conosco mi riferiscono che sono le donne ad usare i maschietti come degli “usa e getta”;
– esiste una legge, barbara, in base alla quale, se una coppia divorzia, lui la prende regolarmente in quel posto. Non parliamo poi se ci sono figli di mezzo. (ho 3 amici divorziati, il primo è andato fuori di testa, ha perso il lavoro e, a distanza di 6 anni, nonostante si sia ripreso è passato dalla Passat SW alla 500 usata penultimo modello, il secondo ha dovuto vendere casa e metà dell’officina di sua proprietà, il terzo, che guadagna 1350 euro al mese, deve passare alla ex e alla figlia, che neanche lo caga, 600 euro/mese, si deve pagare l’affitto, di 350 Euro – condivide l’appartamento con un’altro “sfigato” – e alla sera fa il doppio lavoro in pizzeria).
Allora io mi domando: non è che anche questi 2 fattori influiscono parecchio su quello che sta succedendo in Italia?
Reintroduciamo invece un’ora di educazione civica alle elementari e medie. Che è meglio.
Agosto 13th, 2013 alle 08:56
Argomento drammaticamente serio che intendo sdrammatizzare per un momento:
“Riccardo Montolivo accusato precedentemente per stalking durante la sua permanenza alla ACF Fiorentina, uccide brutalmente la Claudia… 🙂 dopo una cena da Giannino… durante la quale lei gli aveva rifiutato l’amore eterno…
Agli arresti per omicidio premeditato il calciatore che si trova alla casa circondariale di San Vittore. 🙂 ”
E si ruzza, eh….
Anche se… anche se, il problema è realmente grave.
L’uomo è un essere fragile, che in passato ha relegato la donna a ruolo di subalterna perchè fisicamente meno forte.
Dal momento che la donna si è emancipata, nei tempi moderni, e decide in proprio della propria vita e dei propri affetti, la regola è saltata e non tutti riescono a starci dentro.
E a volte parte la bambola perché il cervello non ragiona più nel verso giusto.
Lungi da me fare il buonista, il gesto è da condannare veementemente ed in maniera solenne.
Agosto 13th, 2013 alle 08:59
una semplice osservazione……ma voi pensate veramente che se ci fossero pene certe e severe tali assassini rinuncerebbero alle loro gesta ?? Li fate così riflessivi…in certi momenti ??? Insomma, come dei semplici ladruncoli ??? Messa così basterebbe inasprire le pene no ??? Secondo me invece si tratta proprio (come detto da alcuni) di una deriva culturale paurosa, dove tra le altre cose, non si accetta più il rifiuto, la negazione, la SCONFITTA !!! Questo porta l’essere umano a perdere il proprio controllo, la propria dignità ed il proprio pensiero…..assoggettandolo alle bestie più feroci.
Agosto 13th, 2013 alle 09:02
Ops, ho letto adesso i post di M71 e di Enrico che a grandi linee ricalcano il mio pensiero per cui mi scuso per la ripetizione dei concetti.
Agosto 13th, 2013 alle 09:16
Siamo nell’epoca del materialismo.La donna e’ diventata un comune oggetto da usare,da gettare,o da riprendere come e quando all’uomo piace.
La donna non e’ piu’ il fine ultimo del sentimento,non e’ piu’ il progetto fino alla fine dei propri giorni.
Chi ? Cosa ? la famiglia ?
La famiglia la faccio e la disfaccio come e quando mi pare.
Lei mi vuol lasciare perche’ io sono una testa di hazzo e ha trovato un altro ?
Cosa? Come? lei ora scopa con un altro ?
Diagraziata!
Puttana!
Dai torna con me… Tu sei mia, tu potrai solo essere mia finche’ io lo vorro’… a qualsiasi costo,con le buone o con le cattive.
E poi tutto questo dilagare di pornografia; un tarlo che rode il cervello delle nuove generazioni.
Il cervello della donna,il corpo della donna son diventati un diritto incece che un dono.
Bisogna rimodulare questo rapporto.
Io che son uomo del 900 per esempio nelle scuole leverei le classi miste erifarei le classi solo femmine e solo maschi, almeno fino alle superiori.
I ragazzini tornerebbero a crescere con il rispetto e il sano sentimento verso il mondo dell’altro sesso che un giorno adulti li aspettera’.
Immonda Bestia
Agosto 13th, 2013 alle 09:20
Vi consiglio un libro uscito alcuni mesi fa: “Dove sono gli uomini?”, di Simone Perotti, edizioni Chiarelettere.
Come l’autore stesso dice, il libro vuol porre più interrogativi che risposte.
Alcune parti sono di un’idiozia disarmante, ma altre fanno riflettere. E’ una lettura piacevole da ombrellone quindi indicata per questo periodo.
Agosto 13th, 2013 alle 09:22
Il problema è anche dato in larga parte dala mentalità del victim blaming, la colpevolizzazione della vittima (di cui potete anche leggere qualche esempio qui sopra).
In cosa consiste? Nel commentare “si, certo gli stupratori fanno schifo, ma se lei non si vestiva da zoccola…” “eh brutta cosa il femminicidio, ma se le donne smettessero di frequentare i violenti…”
Sono tutte deviazioni verso il ocmportamento della vittima, invece che del carnefice. La mentalità secondo la quale si deve educare a non farsi stuprare o uccidere, piuttosto che educare le persone a non uccidere e stuprare.
E’ purtroppo una mentalità molto comune nella società di oggi.
Agosto 13th, 2013 alle 09:26
negli stati uniti in molti stati, in caso di omicidio c’è la pena di morte. Non credo ci siano stati cali di omicidi per questo fatto. Quindi la pena non spaventa nessuno. E siccome l’uomo in quanto maschio intendo, è notoriamente nella maggior parte dei casi, un bambino incapace di affrontare la realtà delle cose, non capisce e non accetta questa indipendenza femminile. E’ comunque chiaro che nel 99% dei casi si tratta di uomini spostati mentalmente ma che, purtroppo, apparentemente sembrano normali, anzi. Si tratta a mio modesto avviso di cultura (pochissima), educazione (quasi assente) e menti bacate. Anch’io penso alla mia di femmine e ho una paura tremenda, perchè le donne hanno questa ancestrale voglia o bisogno di “salvare” gli uomini. La nostra mentalità fatta di donne oggetto ci mette del suo e la frittata è fatta. Nessuna legge servirà a nulla. Questi assassini erano stati tutti più volte denunciati. E la poveretta di Verona, porca miseria, lo denunci e poi ci vai a cena??????
(immonda non hai tutti i torti)
Agosto 13th, 2013 alle 09:38
Un fidanzato insistente e violento si ….
Mia figlia non si tocca!
Agosto 13th, 2013 alle 09:41
Non voglio essere ripetitivo perciò non aggiungerò altro ai pensieri di Massimiliano71, Goderiger ed Enrico che rispecchiano bene le mie idee.
La legge deve essere uguale per tutti senza discriminate di razza, religione o sesso e soprattutto DEVE essere applicata sempre, efficacemente e rapidamente.
E’ inutile creare norme su norme, se poi gli organi delegati ad applicarle, siano essi di polizia o di magistratura, non sono messi in grado di farlo da un apparato elefantiaco, burocratizzato, carente di mezzi e di uomini (in quantità ma anche di qualità)che si contorce su se stesso creando disparità e ingiustizie.
Umanamente i pensieri e le preoccupazioni di David sono le mie (anche io ho una figlia adolescente), poi non credo si possa troppo banalizzare e generalizzare sui singoli casi e sulle singole persone perchè una cosa è il delinquente che vive da sempre in ambienti degradati dove i valori sono completamente capovolti e cosa diversa è la follia che prende la testa di un professionista o un impiegato che proviene da tutt’altro ambiente ed il cui cervello ad un certo punto,con la connivenza di tutta una serie di problemi di qualsiasi tipo che si presentano tutti insieme a guastarti la vita, ha fatto click e si è chiuso alla normalità.
Ogni fattispecie meriterebbe un’analisi diversa ed approfondita da persone che hanno la preparazione per farla, non certo io, ma la cosa di cui sono sicuro è che alla base ci vuole una educazione che insegni il rispetto di certi valori umani e sociali ed una società più strutturata per comprendere i disagi e prevenire, dove possibile, le tragedie.
Saluti
Lucky
Agosto 13th, 2013 alle 09:48
@ raffa: io partirei, fossi in te, da 25 anni prima. Cioè dal 1968.
Senza mitizzazioni e senza criminalizzazioni di quei 10 anni che ci portarono al ’77.
Chiedi alle compagne di allora quanto maschilismo becero e gretto circolava nei movimenti extraparlamentari di sinistra che in quegli anni imperversavano soprattutto all’università. Prova ne sia che il movimento femminista ne prese da subito le distanze. L’avvento negli anni ’80 di Berlusconi imprenditore televisivo (perché i veri danni li ha fatti con la TV e non con la politica) sono solo la naturale conseguenza di certi valori e principi introdotti nel decennio precedente.
A dimostrazione di ciò basti osservare che i grandi rivoluzionari, che volevano seppelire tutto con una risata, in parte sono passati armi a bagagli con lo stesso Berlusca e in parte comandano cinicamente sotto le insegne del PD. Il tutto a riprova di un fatto: sessantottini, settantasettini, berlusconiani, dalemiani e compagnia danzante sono tutte facce della stessa identica medaglia.
Agosto 13th, 2013 alle 09:52
Comunque a mia sorella l’ho detto e ripetuto mille volte: se qualcuno ti infastidisce pesantemente dillo a me. Gliela do’ io la “diffida” ad avvicinarti.
Ogni tanto avere un fratello “fascista” (visto che qui in tanti mi etichettano cosi’, una volta tanto lo faccio sa solo) può anche essere utile. 8)
Agosto 13th, 2013 alle 09:57
Secondo me c’è troppa superficialità da parte di tutti a partire dai media nel trattare questo argomento. In primo luogo il solo fatto che la vittima sia una donna non accomuna tutti questi delitti che possono avere moventi diversi e situazioni differenti. Dopo aver quindi individuato e separato le singole fattispecie occorre domandarsi veramente cosa c’è dietro la singola tipologia, qual è il disagio. A questo punto occorre comprendere una volta per tutte che se si tratta come è evidente di un disagio MASCHILE, vuol dire che è necessario aprire dei centri di ascolto rivolti ai maschi e non alle donne, ponendo l’attenzione finalmente sulle difficoltà maschili a vivere in una società come la nostra, per valutare come può essere compensato tale disagio. Proprio il fatto che questo genere di delitti accada a prescindere dal grado culturale, del censo , del reddito, dalle convinzioni e dagli ideali porta a pensare che alla base c’è qualcosa di molto più profondo e pericoloso. Quando si capirà che è il maschio che va messo sotto la lente di ingrandimento sarà troppo tardi. E le valutazioni che leggo sui giornali sull’argomento sono soprattutto superficiali e basate su luoghi comuni del tutto superati.
Agosto 13th, 2013 alle 10:07
Adesso basta.
Ho appena visto un aervizio sull’omosessualita’ girato al liceo claasico Socrate di Roma.
Uno studente ha detto che l’omosessualita’ la si combatte sin da piccini,e pertanto sarebbe bene cambiare anche le fiabe; si deve smettere di raccontare che Cenerentola e Biancaneve aspettavano il principe azzurro perche’ cio’ lancia un messaggio gia’ standardizzato,illiberale. e sessista.
E’ la fine.
Racconteremo allora che I sette nani facefano il trenino a rin@ulino e che La strega cattiva a Biancaneve invece di darle la mela avvelenata gli slinguettava il grilletto.
Fermate il mondo voglio scendere.
Basta,vado in spiaggia.
Vecci vecci
Immonda Bestia
Agosto 13th, 2013 alle 10:34
Maurizio,
l’inasprimento delle pene magari non farà in modo di eliminare certi crimini, ma allora che si fà? Si lasciano liberi di ripeterli?
Molti di questi malati hanno ucciso non al primo segnale di violenza, ma dopo mesi di persecuzione.
Oltre che a un cambiamento culturale ci vuole anche di ristabilire il concetto di premio e punizione, al mondo di oggi è tutto concesso.
E questo, ora le donne mi attaccheranno, è un compito in cui le mamme di oggi sono molto lacunose.
Io vedo bimbi, in banca, al supermercato, nei vari negozi che sono dei vandali e i genitori, le mamme soprattutto, li lasciano fare, ripetendo inascoltate centinaia di volte Dai stai buono.
Così non si va da nessuna parte.
Andrea
Agosto 13th, 2013 alle 10:37
il primo a essersi rovinato la vita è questa fava—-le donne quando è finita la storia non fanno sconti a nessuno e sono di una forza decisionale pari ai kapo dei lager nazisti quindi ogni tentativo di ricucitura è destinato al fallimento se non alla tragedia. hanno ragionissima quando la storia è finita arrivederci e grazie….figli case cazzi e mazzi non centrano nulla…e noi maschietti siamo ancora indietro….dobbiamo fare palestra ovvero allenarsi a queste nuove situazioni…per adesso non lo siamo e sfociamo il nostro fallimento nella tragedia: non servono pene severe e esemplari….basta capire che le donne sono cambiate e adeguarsi ai tempi….e fare come loro finito la cosa addio e avanti la prossima ce ne sono a milioni….come la macchiana quando è vecchia si rotttama e avanti
Agosto 13th, 2013 alle 10:52
davide, condivido totalemnte tutte le tue considerazioni er le tue analisi, comprese quelle di Massimiliano, però io aggiungo anche un altra riflessione….
Tutti questi omicidi o tentati omicidi di donne, ex xompagne, ex mogli, ex fidanzate ( tutte ex… ecco che trova compimento il tuo ragiopnamento) sono stati tutti compiuti da persone denunciate anche più volte e riconosciute …pericolose, perchè magari in molti casi già autori di violenze e su cui pendevano una o più denunce, per stalking, maltrattamenti, minacce eppure…. sempre liberi e tranquilli di esercitare le loroinfami, vili, schifose, vigliacche azioni….
Allora forse dobbiamo porci o meglio porre altre domande a quelle istituzioni proposte ( non certo Polizia o Carabinieri che sono si preposte all’ordine, ma sottoposte ai giudici)..dobbiamo o no porci delle domande su cme mai persone su cui pendono delle denunce sono lasciate in grado di nuocere e invece non si tutela chi è minacciato….
Le leggi non servono se non vengono applicate…se non si applicano non sono un deterrente…
Chiedere a tutti coloro che vengono a delinquere in Italia e non al loro paese (famosa è rimasta l’intervista al capo della polizia Rumena) in cui affermava che i delinquenti Rumeni vengono in Italia perchè tantoo sanno di essere più tutelati delle vittime…
Lo stato di diritto è necessario, ma sinoa quando i diritti da rispettare non sono quelli che provocano nocumento a scapito dei dirtti degli offesi.
Anche io Davide ho una figlia di 12 anni e condivido le tue/mie paure per il futuro…
Allora poniamole queste domande per cercare di salvare l’integrità delle donne, l’integrità delle nostre figlie/sorelle/nipoti… poniamole e pretendiamo delle risposte.
Agosto 13th, 2013 alle 10:53
Immonda, quelli del liceo Socrate sono gli stessi che un mese fa, dopo alcuni atti vandalici, belavano davanti alle telecamere sostenendo che i vandalismi erano un attacco diretto alle loro iniziative anti-omofobia.
Ricordo ancora le eroiche dichiarazioni: “non ci fermeranno”, “non ci faremo intimidire”, “la battaglia va avanti”.
Quindici giorni dopo si e’ scoperto che era tutta opera di quattro imbecilli che si erano vendicati per la bocciatura.
E te dai retta ancora a certa gente ridicola. 😉
Agosto 13th, 2013 alle 10:57
Seguo il blog e lurko, non intervengo mai, non è nella mia natura, ma ora la misura è colma. Ridurre la violenza sulle donne ad una questione di pene e leggi fa ribrezzo. Il femminicidio (nome orribile) è figlio della, relativa, liberazione che ha avuto la donna in questi ultimi 40 anni: le donne sono in grado autonomamente di interrompere una relazione e l’uomo non è in grado di gestire questa situazione, legato da secoli di cultura religiosa che prevedeva la sottomissione femminile; non è in grado di gestire la situazionez e risponde con violenza. Questo è un fatto. Un’altro fatto sono le dichiarazioni degli “amici” cattofascisti Immonda Bestia e Massimiliano71 che con la faccia pulita del buon padre di famiglia e del moralizzatore fanno passare per buone e decenti le loro ideologie che hanno prodotto una situazione come quella che, fintamente, li indigna. A te David che ti dichiari (dichiaravi?) uomo di sinistra chiedo ti sta bene?
Fabio
RISPOSTA
A me stanno bene come persone Antonello e Massimiliano, come si esprimono anche se spesso non sono d’accordo, questa si chiama democrazia, ciao
David
Agosto 13th, 2013 alle 10:59
Andrea, non ho detto assolutamento questo !!! Mi sono limitato ad osservare che non saranno certo le pene più severe ad evitare queste tragedie. Non credo che nel momento in cui si accoltella una donna si possa avere un ripensamento pensando che poi si dovrà stare in galera a vita. Certe cose possono valere per il ladro che in maniera cosciente decide una rapina ma non certo per colui che commette un atto in un momento di pura follia. Poi diciamolo, in un paese civile le pene dovrebbero già essere certe e dure per cui…..non dovremmo neppure stare qui a discuterne. Il problema é a monte come giustamente affermi anche tu. Un salutone. iMau
Agosto 13th, 2013 alle 11:00
Le donne sono considerate da questa società meno di zero. Sono un possesso e basta. E se una vuol lasciare il maschietto, questo nella maggioranza dei casi accetta apostrofandola nei modi peggiori, ma in molti casi si sente offeso nell’orgoglio e nella propria mascolinità e passa alla violenza, verbale e non. Certo che 20 anni di quel derelitto e puttaniere di Berlusconi (come dice giustamente raffa nel post 11) non ha certo aiutato a migliorare la situazione, anzi. Ricordo ancora quando Veronica decise di lasciarlo (chissà come mai) e di passare alle vie legali, il sedicente “Giornale” quante copertine piene di fango iniziò a vomitarle addosso. Non è violenza o stalking quella roba là?
Agosto 13th, 2013 alle 11:02
per le donne minacciate di stolking io dico sempre : Armatevi!!!!!!
meglio un brutto processo che un bel funerale………..
Agosto 13th, 2013 alle 11:10
Vissuta una storia simile (ma con risvolti meno estremi seppur gravi) in prima persona.
Una mia ex nonostante la fine della storia con il suo di allora ex, continuava ad esserne legata a doppio filo e succube dei di lui sbalzi di umore.
E nonostante macchine ammaccate, poste sotto casa, pedinamenti, schiaffi, ricatti e persecuzioni di vario genere, lei continuava a giustificarne i comportamenti, a dire che “aveva bisogno del suo aiuto per superare il trauma della rottura” e a minimizzare quello che combinava. Il tutto in cambio di vivere nel terrore… lei in primis… i genitori di lei e io in seconda battuta vittima di agguati e minacce.
Con la querela corredata di prove di minacce e agguati in mano già firmata e pronta ad essere consegnata alle Autorità, lei mi pregò in ginocchio e in lacrime di non farlo perché lui era psicologicamente debole e non avrebbe saputo affrontare una cosa di questo genere.
Quel che successe dopo non lo so… io ho volutamente tagliato ogni tipo di ponte e l’ho lasciata in balia degli eventi in quanto era quello che lei voleva.
Tutta questa filippica per dire che, per lo meno nel mio caso, è verò sì che lui era uno psicopatico violento possessivo bastardo senza scrupoli omuncolo e represso, ma che lei ci buttava quotidianamente su il carico da undici spianandogli la strada alle sue continue scorribande.
Son giunto alla conclusione che questo in fondo era quello che lei voleva e che non sapeva vivere una storia “normale” in cui un uomo non ti ricatta, non ti chiede di essere scopata dai suoi amici mentre lui guarda, non ti prende a manate nel viso e non ti sfascia la macchina.
Siamo noi uomini ad essere delle bestie in questi casi ma, in quel che è successo a me, era lei donna a voler essere trattata in quel modo. E si sa… violenza chiama violenza… non so come sia andata a finire.
Agosto 13th, 2013 alle 11:15
E’ evidente che noi uomini siamo i primi responsabili, che spesso siamo infantilmente possessivi, che non riusciamo ad accettare la “sconfitta, che crediamo di farci ragione con la violenza.
E’ anche assolutamente inaccettabile che spesso non ci sia modo di fermare per tempo questi stalker, questi assassini che più volte segnalati e denunciati continuano ad agire indisturbati fino alle estreme conseguenze.
Ma è altrettanto vero che da parte delle donne c’è una sorta di vocazione al “martirio”.
Il “dannato e impossibile” è spesso più amato del “semplice e normale”.
Diversamente sarebbero inspiegabili casi mediatici per i quali molte donne, e purtroppo ragazzine, farebbero pazzie e che invece, a mio modo di vedere, andrebbero scansati come la peste.
In tantissimi casi, dopo che lo stalker è stato allontanato e diffidato le donne accettano l’ulteriore incontro che sarà loro fatale.
Mi chiedo perché e l’unica risposta che riesco a darmi e che anche da parte delle donne c’è una sorta di inaccettabilità della sconfitta per non essere riuscite a “domare” o “salvare” il dannato impossibile di turno.
E’ evidente che gran parte del lavoro va fatto su noi uomini, nelle nostre teste, nella nostra cultura, iniziando fin da bambini, ma invierei anche le donne ad un attimo di riflessione e ad essere loro le prime a difendere se stesse allontanando e abbandonando senza tentennamenti e ripensamenti questi disgraziati, denunciandoli al primo minimo cenno di violenza. Anche un semplice spintonamento
Tanto è inutile: un violento, un prepotente, un debosciato non cambierà mai.
Nonostante tutto l’amore che potrete dargli.
Datevene pace.
Fatelo per i vostri figli, per i vostri genitori ma soprattutto per voi stesse.
Ve lo dice un padre che forse è stato lontanissimamente sfiorato da un problema del genere che, fortunatamente, si è risolto bene e da solo.
Ma il rischio è stato alto e in quei momenti non c’erano argomentazioni di sorta che sortissero l’effetto sperato.
Anzi, eravamo noi genitori i cattivi, i calunniatori, salvo poi, a bocce ferme e a un’anno di distanza, ammettere che avevamo ragione ma che lei credeva di poterlo redimere col suo amore.
DONNE PER FAVORE NON CI CASCATE!!!!!!!!!!!!
Siate un po’ stronze anche con loro come spesso riuscite ad essere con quelli più semplici e normali.
Perdonate se per l’occasione, per ovvii motivi, scelgo l’anonimato.
Agosto 13th, 2013 alle 11:40
Sono d’accordo con Massimiliano 71. Rendere più gravi le pene per chi uccide una donna mi sembra un’assurdità giuridica. Piuttosto dovrebbe esserci certezza della pena e non dare sconti a chi si macchia di certi delitti. Mi sembra anche che molto di più si possa fare nei confronti dello stalking. Molti delitti sembrano annunciati. Lo stalking dovrebbe fare prontamente scattare misure di effettiva protezione delle vittime. Troppe volte leggiamo di donne che si sono rivolte alle forze dell’ordine senza che queste abbiano potuto muovere un dito. Da certi individui (dei malati? dei delinquenti?) ci si può salvare solo mettendoli in galera prima che facciano l’irreparabile.
Agosto 13th, 2013 alle 12:06
Argomento difficile e demagogico. Meriterebbe maggior rispetto e approfondimento. Partendo dal rapporto madre/figli nei primi tre anni di vita che sta alla base di molte distorsioni mentali che tutti ci portiamo dietro per la vita. Poi la società che ci crea delle strutture di controllo addosso che da un lato aiutano a convivere col prossimo e dall’altro opprimono e deprimono. I rapporti tra le persone, qualsiasi sia il loro ruolo e genere, sono conflittuali per natura, c’è gente che si mena per un parcheggo o una manovra nel traffico…figuratevi in un rapporto di coppia (anche omosessuale)dove si investe la propria felicità!
Ciò che differisce è l’uso della violenza/forza. E l’uso della forza nel caso di conflitti uomo/donna è sempre a svantaggio della donna per ovvi motivi fisici. Ma la nostra società fa della Forza e della Violenza l’elemento selettivo per antonomasia. Se vuoi aver successo nella vita devi essere uno squalo, avere un’ Ego spropositata. E vale per gli uomini come per le donne. Il fatto che la vittima sia donna è collaterale al resto perchè l’EGO lo abbiamo tutti e siamo tutti in misura diversa PERMALOSI od ORGOGLIOSI…poi arrivare ad uccidere ci vuole anche altro, ci vuole una perdita, una distorsione della realrà, un dolore violento ed incontenibile. Questo va prevenuto. Dopo non restano che le lacrime.
Agosto 13th, 2013 alle 12:06
EnricoM, come già detto nel post precedente la “sconfitta” non viene gestita. In primis io che ho un figlio maschio devo educarlo alla vita. Non sono un angelo, ho avuto anche io momenti in cui ero geloso, ma la crescita di una persona avviene nel suo cambiamento. Per crescere dobbiamo cambiare e amare noi stessi per amare gli altri. Amare significa anche lasciare andare gli altri per la propria strada anche se si soffre dannatamente. A tutte le persone donne o uomini che siano auguro di educare anche se stessi all’amore. La passione viscerale “sessuale” per alcuni unico forma di amore è lontana anni luce dal vero amore. Amare significa rientrare in se e considerare l’altra persona non come “cosa” ma come compagno di viaggio in questa vita che scorre come acqua. Solo educando possiamo superare il problema, l’aspetto esclusivamento coercitivo non risolve nulla ma aggrava i danni.
Agosto 13th, 2013 alle 12:08
D’accordo con Massimiliano, le leggi speciali sono assurde e ingiuste. Il problema maggiore mi pare che il reato di stalking non sia seriamente perseguito. Nel momento in cui una donna denuncia (e in molti di questi casi la denuncia c’e’), la polizia fa poco piu’ che spallucce. Non esistono programmi seri di controlllo degli stalkers (eppure la tecnologia, coi satelliti, dovrebbe poter aiutare) e delle donne perseguitate. Sulle riflessioni culturali mi pare che vi spingiate un po’ oltre. Il maschilismo e il dominio delle donne sull’uomo hanno radici ben piu’ profonde e antiche del 68 o del berlusconismo.
Agosto 13th, 2013 alle 12:10
Massimiliano 71, con il consueto acume, offre alla discussione argomenti degni di riflessione.
Poi, da quando ti hanno dato di “cattofascista” ti ho eletto amico del cuore!! 🙂
Max, dal punto di vista giuridico le tue parole sono pienamente sensate e i tuoi dubbi, i miei.
Epperò.
Epperò, forse ero distratto, ma non mi pare di aver sentito parole assennate come queste: “Come se poi bastasse una legge a funzionare da deterrente nei confronti di un pazzo che non ragiona”, quando il pazzo in questione è, magari, un extracomunitario e la violenza riguarda altre categorie.
Due pesi e due misure?
Sì?
Agosto 13th, 2013 alle 12:11
Macché bastardi. E’ che sono senza speranze.
Agosto 13th, 2013 alle 12:16
Secondo me e’ colpa degli extracomunitari.
Scherzo e’, boni boni come diceva Costanzo.
Il problema e’ solo culturale, la pena per queste bestie deve essere certa e senza fine, ovvero carcere a vita perché in grado di nuocere in qualunque momento.
Alessandro Boldrini da Galleno
Agosto 13th, 2013 alle 12:18
Questo e ‘ lo stato debole basato sull ‘impunita…certo la legge non limita la nascita dei delinquenti ma la sua applicazione ne limita l’azione. Signori pugno duro e senza paura. Ps attenzione però a non far diventare questa società ancora più femminista ed ancora più gaia…se sei uomo e sei etero oggi in Italia sei penalizzato…attenzione a non commettere l’errore opposto. Ad ogni modo…questa e’ l’Italia nata dalla resistenza…ricordatevelo quando andare a votare.
Agosto 13th, 2013 alle 12:30
Basta fascisti tra i viola e’ lo specchio della democrazia di sinistra…o la pensi come loro o sei blasfemo fascista e razzista…con una piccola differenza mentre io e altri come me eravamo giorno e notte dopo l’11 setrembre a fare le guardie a peretola per la sicurezza di tutti loro sicuramente erano a farsi una canna all’indiano… questo siete voi…pretendere tutto…a fronte di niente. E giudicare…
Ovviamente tutto il mio sostegno a immonda e massimiliano71 e un plauso a David…come sempre pluralista e corretto.
Agosto 13th, 2013 alle 12:36
Certo che dare di cattofascista a me, che …..i senza pietà l’intero clero, la dice lunga sulle capacità di inquadramento di certe persone.
Vabbe’, tiriamo innanzi.
Agosto 13th, 2013 alle 13:05
L’altra sera trasmissione radio rai “che uomo è quello che uccide?”
m’è uscito di bocca “uno che s’è rotto i coglioni…” la mi moglie m’ha menato…
RISPOSTA
Accidenti a quelle che sono andate di fuori!
Agosto 13th, 2013 alle 13:14
@ shimon: mi sfugge il tuo riferimento. Se ti riferisci a quel fuori di testa che ha ucciso a picconate un paio di passanti allora di sicuro non e’ rivolto a me, perché sull’argomento non mi sono neppure pronunciato.
Cosi’ come ho sempre ritenuto assurdo aumentare le pene al solo scopo di deterrenza dei cosidetti reati passionali. Chi compie un delitto non per interesse se ne freghera’ altamente anche di un’eventuale condanna alla pena di morte.
Nel caso di Kabobo (mi pare che si chiamasse cosi’ l’immigrato-picconatore) io me la sono presa soltanto con chi non aveva espletato velocemente le pratiche di espulsione o di concessione del visto (se non sbaglio aveva fatto richiesta come rifugiato politico) e l’eventuale successivo internamento in un’adeguata struttura psichiatrica. Non me la prendo di certo con un malato di mente. Bianco, nero, rosso, giallo o verde che sia.
Nel codice penale, peraltro, esistono già diversi tipi di aggravanti, due in particolare che possono essere applicate a tutti i casi di violenza contro categorie ritenute più deboli o svantaggiate: l’efferatezza del reato e i futili motivi. Prevedere speciali pene per reati contro donne, immigrati, gay, transessuali ecc. ecc. e’ solo un modo per incasinare ulteriormente la già ingolfata giustizia italiana.
Comunque aspetto a gloria il primo eterosessuale che, picchiato ad un semaforo per questioni di traffico, sosterrà di aver subito violenza in quanto gay, avendo udito distintamente la frase “brutto finocchio ti insegno io il codice della strada”. Probabilmente interverrà l’arcigay in giudizio chiedendo un accertamento clinico dell’omosessualità del querelante, sostenendo che in caso contrario il reato speciale verrebbe di fatto svalutato da un suo abuso. E questa la dice lunga su una legge che provocherà solo danni alle vittime ed al sistema giudiziario italiano.
Agosto 13th, 2013 alle 13:48
Bravo bravo bravo David . giustissimo . chi ti picchia una volta , lo rifarà . forse tra un mese forse tra un anno ,forse tra 5 anni ma lo rifarà. Non si cambia, specialmente in questi casi.Con tutti gli uomini che ci sono al mondo , il primo che vi dà uno schiaffo , mandatelo affan. dopo sarà più difficile. dietro l’angolo c’è qualcuno disposto a stendervi un tappeto rosso per terra quando passate.
Agosto 13th, 2013 alle 14:14
…prima o poi toccherà alle donne e allora saranno cavoli! Noi non ammazzeremo nessuno ma sarà molto peggio……putroppo gli uomini sono un male necessario, ma appunto gli “uomini”, non gli stronzi!
Agosto 13th, 2013 alle 14:29
Concordo…questo tipo di indole non penso sia modificabile nemmeno io…
E la penso allo stesso modo per stupratori e simili…per me non ci sono possibilità di recupero…
Detto questo trovo fuori luogo post come quelli di Raffa che creano un nesso tra queste vicende ed il berlusconismo…bho francamente allibisco. Come se la buona o cattiva politica fosse la causa di tutti i mali, quasi adeguata giustificazione per ogni nefandezza umana.
Ma la politica ne è la conseguenza e non la causa. Da sempre…
Agosto 13th, 2013 alle 15:15
@Generale
Il Generale ha scritto:
“Te a Barcellona e quell’altri qui nei paraggi. Tu li conosci bene.”
Il mio messaggio era del tutto distensivo, ma mi rendo conto che e’ una battaglia persa.
Agosto 13th, 2013 alle 15:41
Io non vedo niente di nuovo sotto il sole.
Se mi dite che negli ultimi decenni è aumentata l’incidenza del cancro ai polmoni o al cervello, sono d’accordo, ma la violenza verso le donne c’era anche 5.000 anni fa, tal quale.
Semmai coi social network e la tecnologia in genere, sono incrementate le opportunità per adescare e importunare, oltre che per tradire e farsi sgamare; ma quando si tratta di furia cieca rabbiosa, il tempo si ferma, e basta un coltello, un fucile, una spranga o quant’altro per uccidere.
Mi fa sorridere l’amico @raffa al #11, che attribuisce la responsabilità del degrado culturale e morale a Berlusconi, mostrando una memoria storica molto corta, che sorvola su secoli e secoli di scandali tra sesso e potere, grande e discutibile prerogativa dei maschi di tutti i continenti e di tutte le estrazioni sociali e religiose, da sempre.
Queste vittime gridano vendetta e la pena dei colpevoli deve essere esemplare, senza alcuna attenuante. Qui il discorso è diverso dalla pedofilia, dove l’orco agisce per un impulso sessuale deviato, e non ci sarà pena che lo correggerà; chi invece uccide per gelosia lo fa coscientemente, e non me ne frega niente se gli si chiude la valvola della ragione anche solo per un attimo: deve pagare.
Ribot
Agosto 13th, 2013 alle 15:43
voglio fornire uno spunto di riflessione da un angolo diverso. Premetto che io ho due figli, maschio e femmina. Data per scontata la condanna assoluta del femminicidio, io noto nelle nuove generazioni, una grande difficoltà ad accettare la fine di un rapporto. E questo anche da parte della donna. In diverse separazioni al di sotto dei 35 anni capita che anche la donna tormenti l’ex con uno stalking ossessivo. Telefonate continue, apparizioni sotto casa sul lavoro, dagli amici. La separazione diventa l’ossessione della vita. Qual’è la differenza sostanziale? Che mentre il maschio fa del male alla ex, la donna fa male a se stessa e per far sentire in colpal’ex tenta il suicidio. E guardate che i casi sono molti solo che non fanno notizia. Tutto questo per dire che il problema fondamentale è proprio la mancata accettazione della fine di un rapporto. Tutti vengono cresciuti come se ognuno dovesse diventare un fenomeno invincibile ed ecco che non si accetta la frustrazione e la sconfitta. Il problema è culturale.
Agosto 13th, 2013 alle 15:56
Concordo con Daniele post 9 la violenza sulle donne va’ combattuta però purtroppo spesso anche preferiscono la persona con quel che di pericoloso solo perché è più affascinante
Detto questo notizie deprimenti non sono uomini ma bestie
Agosto 13th, 2013 alle 16:03
Se una donna denuncia un uomo perché viene perseguitata…a questo non gli fanno proprio niente. Spesso le donne restano con mariti o fidanzati perché se provano a ribellarsi sanno che è peggio…………sono persone pericolose, ma cosa si fa? In galera a vita?
Agosto 13th, 2013 alle 16:09
E un altra ad Avola, in sicilia, uccisa davanti al piccolo di 4 anni.
Il bastardo, che si è sparato alla gola, non accettava la separazione….. ohhhhhh
E’ una strage!!!!!!!!!!
Dovrebbero destinare dei fondi come per l’educazione stradale, prima causa di morte tra adolescenti e capire che è un problema che si deve combattere da subito in tutte le forme possibili.
Invece non si investe sul futuro e lo stato, inteso anche come status dei cittadini, sta degradando ponendo i sentimenti in un ottica bacata, malata di super ego e, come la nostra convivenza sociale, dall’egoismo e dall’arroganza. Io prima di tutto, e sopra a tutto, dal piccolo gesto al più bastardo di tutti, l’omicidio.
Mi son sfogato!!!!!!!!
Intanto dobbiamo, come uomini, aiutare le donne che conosciamo e che vengono trattate male. Stare attenti, vigilare ed offrire sostegno in tutte le forme, esporsi senza paura, se vediamo qualcosa che non ci torna.
Agosto 13th, 2013 alle 16:13
Se il post 11 di Raffa casca in mani sbagliate al berlusca gli fanno un altro processo…
Agosto 13th, 2013 alle 16:23
Mi associo a quanto scritto da David ma penso che invece che l’ennesimo inutile inasprimento delle pene, che a quanto pare non ferma i matti da legare, proporrei di promuovere fin dalle prime classe materne un’idea diversa della donna e del rapporto con essa. Se non cambiamo la testa delle persone, e lo possiamo fare anche partendo dalla scuola, non fermeremo mai le loro idee maltrattanti e feminicide.
Agosto 13th, 2013 alle 16:58
x Massimiliano 71:
stai attento…io mi sono messo in mezzo per fermare un fidanzato che stava cazzotando la sua fidanzata (mia amica) e lo sai a cosa stavo per andare incontro?
Ad una denuncia per aggressione perchè lei ha negato (nonostante i certificati medici) che lui l’aveva picchiata mentre lui mi ha minacciato con i suoi certificati medici.
Poi per fortuna c’erano tanti elementi che hanno convinto a lasciar cadere la situazione ma io sono passato per violento, per geloso, addirittura per “rovina coppie” oltre a perdere alcune “presunte” amicizie sia con uomini ma soprattutto con donne.
Sono io che non ho capito il disagio della povera ragazza, ricattata psicologicamente dal belloccio….in certi casi purtroppo ti viene da pensare “chi è causa del suo mal….” però poi io se vedo minacciata una donna, o un bambino, o un cane, o un anziano, purtroppo non so fare a meno di difendere il più debole…
Agosto 13th, 2013 alle 17:09
Nel caso delle persecuzioni vige una sola regola: IGNORARE.
Mai rispondere all’aguzzino, mai accettare un dialogo tanto meno un confronto, MAI.
Bisogna SPARIRE. Altrimenti si alimenta il suo tormento.
Ribot
Agosto 13th, 2013 alle 17:48
No. Non ci siamo.
Se si sente il bisogno di una legge come quella contro l’omofobia o il femminicidio, al di là degli aspetti giuridici che non rientrano nelle mie competenze, vuol dire che siamo in una società malata, sbagliata, senza senso.
Vuol dire che i maschi hanno perduto il significato dell’essere uomini nel duplice valore di uomo ed essere umano.
Le preferenze sessuali o il fatto che nell’attuale ordinamento e vivere civile sia consentito cambiare partner non può e non deve sfociare nela violenza gratuita dettata dal sentimento di vuoto che nasce nelle persone incapaci di realizzare sé stesse, come persone ancor prima che come maschi.
Ma, d’altra parte, fino a non molto tempo fa esisteva ancora il “delitto d’onore”, o ve ne siete dimenticati?
Tutti gli altri discorsi fatti sono puramente ideologici, che hanno fondamento culturale ma non c’entrano niente con la questione in sé. Quand’anche si spieghi le ragioni di certi comportamenti con il declino della società caussato da quello o quell’altro “male” (il 68, Berlusconi, il Diavolo, la Chiesa e quant’altro volete) nessuna causa può giustificare la violenza gratuita, su nessuno, per nessun motivo; e “fascismo” e “comunismo” sono paraventi dietro ai quali ci si difende o si mette alla berlina il “nemico” di turno.
Bisognerebbe cominciare dalle radici, tornare a fare Educazione Civica fin da bambini. Giocare fuori, all’aperto, con gli altri, non virtualmente su una tastiera.
Bisogna tornare, noi più avanti di età, a confrontarsi a faccia aperta, con un bicchier di vino e il sorriso in faccia, ognuno a dir la sua, tutti i giorni, dappertutto.
Bisognerebbe riportare la “gentilezza” verso i più i deboli, non la prevaricazione, bisognerebbe predicare l’accoglienza invece del rifiuto, sradicare l’importanza dell’apparire rispetto a quella dell'”essere”.
Scusate, vorrei dire altre cose ma mi rendo conto di essere stato un po’ lungo e la chiudo qui, ci sarà modo di riparlarne, purtroppo.
PS. Uccidere una donna non è più grave che uccidere un uomo, spero che questo sia ben chiaro nella testa di tutti, sono casomai i motivi a rendere grave quell’atto, niente di più.
Agosto 13th, 2013 alle 17:56
@ Viking: lo so….lo so….ti ringrazio ma ne sono perfettamente consapevole.
La tua stessa situazione la passo’ un noto professionista fiorentino appassionato di judo che, per quanto mi ricordo, se la vide ancora più brutta di te visto che lui la querela se la becco’.
Poi, fortunatamente, tutto rientro’ ma la cretina (perché una che testimonia contro chi la difende non può essere altrimenti definita) andò a dichiarare ai carabinieri che il suo uomo era stato aggredito immotivatamente.
Vabbe’, lasciamo fare. Comunque io sono come te, non ce la faccio a voltarmi dall’altra parte.
Agosto 13th, 2013 alle 18:17
Vogliamo parlare del “decreto svuota carceri” approvato dal senato, nel quale, sempre con la scusa del sovraffollamento delle strutture carcerarie, non si punisce più con la custodia cautelare in attesa della sentenza, colui che si è macchiato del reato di stalking?
Tanto cosa vuoi che sia, se una povera disgraziata, viene torturata psicologicamente e troppo spesso anche fisicamente, fino ad arrivare in alcuni drammatici casi, ormai diventati frequentissimi, ad essere uccisa, da un ignobile pezzo di merda, che altro scopo non ha nella vita, se non quello di umiliare ed annullare la personalità di una povera disgraziata, che ha avuto solo il torto di averci a che fare, talvolta anche contro la propria volontà?
Ma sì!… svuotiamo le carceri che è meglio!
E’ uno schifo!
E nessuno fa nulla per cambiarlo… anzi!…
L’Antigufo
Agosto 13th, 2013 alle 18:17
Atterrito davanti al ripetersi di questi terrificanti episodi mi chiedo cosa possa fare la società davanti all’annullamento delle mente umana, ormai in ogni ceto ed in ogni contesto.
Forse chi ha subito querele per stalking dovrebbe essere obbligato a seguire corsi di recupero presso consultori specializzati, forse questo potrebbe essere non sufficiente, certo che il nostro mondo è popolato da un numero sempre maggiore di pazzi scatenati privi di raziocinio, accecati dalla loro follia compiono crimini efferati degni della mente più malata.
Malatempora currunt…
Agosto 13th, 2013 alle 20:10
X Ribot
Sparire? e dove? quando questo sa dove lavori e ti aspetta sotto il lavoro o peggio…….cambiare lavoro? e magari città? sai è così facile oggigiorno, quando magari non sei sola ma con i figli……….facile parlare
Agosto 13th, 2013 alle 20:59
Quello che sconcerta è la dinamica sempre uguale. Denuncia, lassismo da parte delle forze dell’ordine, violenza finale e tanti discorsi. Anch’io ho due figlie e spero che il destino non mi metta di fronte un “genero” violento e coglione perchè l’idea di invertire il copione non sarebbe tanto sballata, anche se lontana dalla mia indole. In ogni modo un uomo che non sa accettare l’idea che la compagna possa lasciarlo è un poveraccio e un omino da nulla incapace di rifarsela, una vita. Comunque David, non temere,i legislatori non caveranno un ragno da un buco nemmeno stavolta.
Agosto 13th, 2013 alle 21:04
Ah! per inciso…finchè le donne saranno quelle con l’ombrello in mano e le cosce al vento delle gare di motociclismo, tanta acqua ancora dovrà passare sotto i ponti prima che sia riconosciuta a loro la giusta dignità.
Agosto 13th, 2013 alle 22:45
Al gentiluomo del post 31
Guardi intanto passo sopra alle offese che lei mi ha rivolto e che il dr.Guetta le ha prontamente rimproverato.
Colgo anZi l’occasione per ringraziarlo.
Lei dice che l’insegnamento cattolico ha generato l’ideologia che sta portando a questa mattanza di donne indifese.
Temo che lei non sia un frequentatore ne di Parrocchie ne di testi Sacri della religione cattolica.(e ebraica)
Peccato.
Avrebbe potuto apprendere che il corpo della donna e’ considerato tempio sacro,che l’amore tra uomo donna e’ benedetto(attenzione in realta’ si parla di amore coniugale, non fittizio,ambasciator non porta pena) che l’amore viene giurato nella buona e nella cattiva sorte finche’ morte(naturale) non separi.
Eppoi la chicca : “non osi l’uomo separare cio’ che Dio ha unito”
Vede dunque?
L’insegnamento cattolico che lei tanto spregia invita l’uomo e la donna ad amarsi,a rispettarsi carnalmente fino al matrimonio invita a contrarre una promessa davanti a Dio e agli uomini, invita ilrispetto reciproco tra i coniugi, abiura il tradimento, benedice la prole (se arriva) e invoca l’unione degli sposi fino al giorno della fine terrena.
Ascolta a me; basta vivere nell’insegnamento di queste poche regole e donne morte ammazzate non ce ne saranno piu’.
Matematicamente.
Certo pero’ e molto piu’ facile fare le corna,prometterai l’amore sulla sabbia invece che davanti a Dio, e’ molto piu’ facile scoparsi qualche collega,e’ molto piu’ facile “torno da mia madre” e’ molto piu’ facile “mi son rifatto una vita” e’ molto piu’ facile “ho un altro/a” e poi i figli che nel frattempo diventan merce da spartire invece che il fine ultimo della propria esistenza.
Poi ci si accorge che sempre piu’ spesso la gente non accetta queste situaZioni e gli eaplode qualcosa nella teata che portera’ due persone alla distruzione: la vittima e il carnefice.
Mi dispiace dirlo, ma se la gente seguisse un po di piu’ l’insegnamento della Chiesa ,il mondo andrebbe dimolto, ma dimolto meglio.
Gia’! ma si dura fatica, chi ce lo fa fare, meglio fare tutti come c@zzo ci pare.
Poi si vedono i risultati.
Trombamenti assortiti,puttanai variopinti, zoccolame assortito,bucaiolame ,gay fradici fino al midollo,travelli,figliolini innocenti impauriti e sbattuti a destra e a manca che un domani genereranno altri adulti fedigrafi e che disfarranno matrimoni solo perche lei un sa fare il ragu’ o lui un la tromba aimmen tutte le sere oppure perche’ a letto si tira per se tutte le coperte.
Ecco ,questo e’ il bailamme dell’anno 2013.
L’importante e’ dare la colpa agli altri,alla Chiesa,al governo,a Berlusconi,a Italia uno,allo spread, alle cavallette.
Datemi retta, meno buonismo,meno discorsi, mordersi un po la lingua quando siamo a casa,piu’ consapevolezza di essere in due invece che cazzoni irresponsabili,piu’ senso del cammino insieme alla persona che si ha in casa,piu’ gioia nel donare se stessi invece che pretendere a tutti i costi,costi quel che costi, a costo di una coltellata o dell’acido in faccia.
Basterebbe ascoltare il sacerdote piu’ umile,leggere venti pagine di Nuovo Testamento e tutti saremmo un po migliori, e forse non ci sarebbero piu’ donne ammazzate,stuprate,ridotte in semischiavitu’.
Ma il bello e’ che non ci sarebbe neanche piu’ ne troiaume ne troioni.
Mi rendo conto che sono andato pesantino e che probabilmente domani ci sara’ baraonda.
Mi dispiace,ma sono pronto ,ho belle e pronto il caricatore infilato nella presa della corrente . 😉
Immonda Bestia
Agosto 13th, 2013 alle 23:29
Alzi la mano a chi non è mai capitato di essere lasciati da una persona a cui teneva parecchio, diciamo pure che la amavi. Ma sarà anche capitato di lasciare magari per vivere un’amore nuovo, un nuovo tuffo al cuore, un’altra iniezione di energia vitale. Sia chiaro che queste storie con l’amore non c’entrano niente, non penso che chi abbia amato davvero una persona possa solo pensare di fare del male a lei e magari anche ai suoi figli. Quì si parla di non saper accettare la sconfitta personale, e chi ha problemi del genere deve farsi aiutare e farlo in tempo. L’unica raccomandazione che si può fare è di non rincorrere la bellezza, o i soldi o magari una disponibilità sessuale maggiore, ma semplicemente capire davvero la persona che si ha davanti. David ha ragione, le persone possono fingere, ma non cambiano mai quello che sono davvero, nel bene e nel male. Ciao.
Agosto 13th, 2013 alle 23:31
Tutti i nostri rancori derivano dal fatto che, rimasti al di sotto di noi stessi, non siamo stati in grado di raggiungere la nostra meta. Questo non lo perdoneremo mai agli altri.
Emil Cioran, Sillogismi dell’amarezza, 1952
Agosto 14th, 2013 alle 01:45
Vedo bene anche i 68(sessantotto) distributori di carburante di Napoli denunciati dalla G.d.F. per frode agli automobilisti.
Questi pataccari arrivavano a mettere fino al 15 per cento di acqua nel carburante,avevano pompe tarate fino al 10per cento in meno di quello che in realta’ erogavano,oltre a tanti altri trucchetti.
Il piu’ ingegnoso prevedeva che coloro che richiedevano il pieno, fossero distratti da un complice,mentre l’addetto alla pompa lesto lesto a mano tramite una tastiera sostituisse la quantita’ di carburante effettivamente erogato con una quantita’superiore .
Son cose che neanche ai tempi di Toto’ e De Filippo succedevano.
Immonda Bestia
Agosto 14th, 2013 alle 05:55
X Immonda Bestia
Per buona parte sono d’accordo con te. Oggi ci si lascia con troppa facilità, per cause futili…………
Ma quando un uomo picchia la propria donna continuamente e questa cerca di andarsene…quali tutele ha? Te lo dico io………..NESSUNA
Agosto 14th, 2013 alle 07:06
Piano con le religioni: ESODO 21: 7-11
Agosto 14th, 2013 alle 07:19
Immonda … mi allineo al tuo discorso nel post 69 …. veniamo ai distributori : … hai presente come è fatto l’iceberg ?? … fine del discorso , altro che 68….. è iniziata la guerra tra poveri !!! io fotto te che tu fotti lui che l’altro fotte quell’altro e via a fottersi tutti insieme … e l’italiano eccelle in questo campo … o come l’eccelle !!! ci sono delle eccellenze che non si possono neanche immaginare …. e lassù si godono le beate vacanze dopo sei mesi di nulla !!
saluti
Umberto Alessandria
Agosto 14th, 2013 alle 07:46
Mmmm… Prevenuto… e polemico… una conferma. Sei distensivo te con il tuo: voi chi?
Sei a Barcellona, con le ramblas piene di fica, falla lì la tua battaglia e cerca di non perderla.
Prova a concentrarti su quello invece che su di me e sulle diatribe di due anni fa.
Se poi per te conta di piú il blog ed i pareri del passato del Generale, de gustibus…
Agosto 14th, 2013 alle 11:07
Come sempre… Immonda ti vorrei Presidente del Consiglio.
Agosto 14th, 2013 alle 11:16
Mia gentile Claudia guardi che pero’ anche le donne ci mettono del loro.
A me,mi deve spiegare come fate a volte ad innamorarvi di ceri elementi che dopo tre ore di frequentazione si capisce benissimo che personcine che sono.
Gnamo Claudina mia,un mi dica che certe volte lo scegliete voi di andare a cacciarvi in dei gineprai dove invece bastava tirarsene fuori dopo la proma serata.
E quando andate (voi donne,non lei al quale rinnovo la mia simpatia) a rompere le scatole negli altrui matrimoni con due smorfiucce a vitelloni che perdon subito la bussola del dovere ?!
E tutte le volte che tenete i piedi ,(e la baffona) su due staffe ?!
Temo che abbiano un po di ragione anche gli amici che hanno scritto che a volte vi piace avere davanti una magnifica canaglia piuttosto che un impiegato del catasto.
E certe volte mi garberebbe essere una moschina piccina piccina e rimpiattarmi dietro una tenda per sentire i discorsi che fate tra di voi.
Noi siamo degli eterni ragazzini che a cinquantanni si fa ancora a gara a chi piscia piu’ lontano, (prostata permettendo) 😉 ma voi spesso un vi pare il vero di scegliere quello che,mi perdoni il concetto) piscia piu’ lontano.
Poi se questo mena, minaccia,vi fa rinunciare persino al lavoro per avervi ancora piu’ in mano sua… chi se ne importa.
Lei ricorda la canzone Grande grande grande di Mina?
Gli altri uomini alle sue amiche regalano rose rosse, ma lei dice …povere grulle loro son convinte che la vita e rutta li e invece no… la via e’ quella che tu dai a me …
in un aaimo sei grande grande grande e
io ti amo
poi ti odio
poi ti amo
poi ti odio
poi lui va a prenderla e la prende a schiaffoni.
Ma questo nella canzone non c’e’ scritto.
Arrivederci Claudia, le porgo il solito casto bacio che non le ho piu’ rivolto al Marisa dai tempi di passatina.
E’ giunto il momento di rimuovere.
Le migliori cose a lei e famiglia.
suo
Immonsa Bestia
Agosto 14th, 2013 alle 12:28
Immonda sei forte… al tuo post 78 aggiungerei solo l’aspetto tutto femminile di lamentarsi di com’è, ma solo dopo che lo hanno scelto scansando persone tranquille, ed ai loro occhi banali… Cmq che le donne giochino un po con i sentimenti è vero dai… Poi icche c’entra, di fronte ai delinquenti non ci sono scusanti, e allora si deve reprimere seriamente e soprattutto prevenire. Ciao.
Agosto 14th, 2013 alle 14:18
Sono pienamente d’accordo con te Davide non cambieranno mai, non è un fattore culturale, per me è inconcepibile che si possa arrivare a tanto fino a privare una persona della cosa più preziosa che ha.
Agosto 14th, 2013 alle 15:10
carissimo Immonda non è così semplice come la dipingi. Il mondo non è più quello di cui parlano le sacre scritture e indietro non si torna. Siamo diversi, troppo diversi. Anche se si affrontano i rapporti seriamente e ci si mette tutto l’impegno possibile, può capitate che si cambi, entrambi od uno soltanto. Non ci si fa più a stare insieme. Ed allora che si fa? Ci si ammazza? Ma dove? Ma quando? Ma perchè? Si affronta il problema da persone mature e civili, ci si parla, si risolvono le cose di comune accordo. Questo non è buonismo: è vita vissuta, la mia. E non mi sento ne meglio ne peggio di chi riesce a portare in fondo un matrimonio. Certo stimo chi ce la fa ma non sempre. Spesso si finge di non sapere e si tira avanti comunque, ma non è questo il punto: la cosa fondamentale è il rispetto ed il bene per una persona che hai amato e magari è madre dei tuoi figli. Il punto è l’amore per i figli. Se non c’è questo sia l’unione che la separazione saranno disastrosi. Questo s’insegna in famiglia, anche separata
Agosto 14th, 2013 alle 16:44
Complimenti ad Immonda…ottima analisi.
I delinquenti sono da condannare, gli assassini non hanno MAI giustificazione.
Pero’ alla deriva ci sono anche le donne spesso degenerate nel loro essere femmine. A tante piace “ruzzare” intorno agli uomini con lo scopo di avere piu’ spasimanti, si credono padrone del proprio destino infilandosi ingenuamente in situazioni pericolose.
Basta ascoltare i ragionamenti di colleghe, amiche, conoscenti varie per individuare un livello medio deprimente.
La società spinge per modelli da “ganzi” sia per uomini che per donne nei quali non c’e’ spazio per un’ esistenza basata sul bene, sul rispetto reciproco, sull’insegnamento ai figli del valore della famiglia. E le donne sono un bel pezzo avanti in questa mentalità “moderna”.
Con questo, ripeto, non si puo’ sminuire la colpa degli infami assassini.
Agosto 14th, 2013 alle 17:50
X Immonda Bestia
Capisco a cosa allude e anche se sono di quelle della vecchia generazione (fidanzata a 14 anni e sposata da 32 anni con lo stesso uomo)so bene che oggi le donne sono un po’ più civette 🙂 magari non tutte. Non mi riferisco a queste cose, ma a casi ben diversi. Uomini che sembrano tanto per benino……..o uomini che abusano di alcolici e picchiano o fanno di peggio alle loro donne. se provi a ribellarti…..cerchi di lasciarli……non te lo permettono. Ma queste donne non hanno nessuno che le tuteli……..la legge non è dalla loro parte. Purtroppo ne conosco diversi di questi casi.
Intanto auguro a tutto il blog un sereno ferragosto ……. e ci vediamo al Marisa il 26 ……..
Agosto 14th, 2013 alle 18:49
Non c’entra quasi niente con il delitto di Trento ma tanto per fare un esempio sul modello di società in cui viviamo sono rimasto colpito dalla “grande” notizia riportata dai telegiornali di Balotelli che dribla i fotografi ed ottiene un colloquio privato con il papa. Si Balotelli, uno che tanto per cominciare a 23 anni ha già seminato a giro un figliolo e non perde occasione per dimostrarsi esempio di superficialità, arroganza e maleducazione. La persona giusta da accostare al papa!!! Ma che messaggio si trasmette al mondo?
Agosto 14th, 2013 alle 19:21
Gentile Ste73
una volta uno come Balotelli se si fosse avvicinato al Santo Padre le Guardie Svizzere ne avrebbero fatto un puntaspilli.
E uno come Galliani sarebbe stato gettato nelle segrete di S.Pietro fino al ritrovamento dello scheletro.
Immonda Bestia
Agosto 15th, 2013 alle 05:37
@Immonda Bestia
Scheletro, quello del Fester, peraltro riconoscibilissimo: quand’e ghigna pare già una lastra!
Riguardo l’argomento, si dice per ridere che le donne, una volta accasate, facciano la muta e si trasformino in pigre chiattone avvolte in larghi pigiamoni scacciacinci e coronate di cespugli di bigodini.
Certi uomini la fanno per altri versi, la muta, e credo non sia sempre così facile riconoscerne il germe in tempo.
Agosto 15th, 2013 alle 05:54
Il figliol prodigo!!!!!!!!!
Facile amare chi è buono e giusto……..ma riuscire a far tornare una pecorella smarrita……… 🙂
Agosto 15th, 2013 alle 07:48
La non capacita di accetare la fine di un rapporto e’ nella nostra mente perche’ , purtroppo, siamo nati e cresciuti in una societa’ maschilista. Un piccolo esempio: provate a leggere il testo, inglese o tradotto in italiano, di Delailah (credo si scriva cosi) del grande Tom Jones. Dobbiamo cambiare il nostro modo di pensare il mondo femminile, non fare una legge Sul femminicidio: sparare a un negro in piazza dalmazia vale meno che accoltellare la ex moglie ?
Agosto 15th, 2013 alle 09:35
lanazione.it/cronaca/2013/08/14/934698-tragedia_ferragosto_impicca_palazzo_dell.shtml
Almeno questo s’è ammazzato anziché ammazzare lei….
Agosto 15th, 2013 alle 15:49
Buon divertimento bimbi cari.
Agosto 15th, 2013 alle 18:07
Faccio presente che secondo i dati del Viminale le vittime femminili di omicidio sono il 30% del totale nonostante la popolazione femminile italiana sia il 55% del totale. Qualche riflessione di tipo matematico forse dovremmo farla.
@ Paolo (post 88): tranquillo, se spari a un negro hai l’aggravante dei motivi razziali a prescindere dal motivo per il quale hai sparato. Sei te che devi dimostrare di non essere razzista. Che poi voglio vedere come fai, cosi’ come vorrei vedere come fai a dimostrare di non essere sessista, xenofobo od omofobo.
Piuttosto dovresti chiederti come mai se ammazzassero te, uomo, adulto, italiano e (presumibilmente, visto che di persona non ti ho mai visto) bianco ed eterosessuale, la pena sarebbe sensibilmente minore dell’omicidio di una donna, di un gay o di un immigrato.
Anche se l’omicidio avvenisse in piazza del Duomo anziché in piazza Dalmazia.
Agosto 15th, 2013 alle 21:10
Ho letto con attenzione, ho riflettuto, ponderato e mi ero ripromesso di non entrare in questa discussione complessa e delicata. C’e’ il rischio di scivolare sulla buccia di banana a parlare di questi fatti e delle loro ipotetiche cause. E vi avverto e vi preannuncio che forse scivolero’ pure io.
Si’, perche’ alla fine devo ancora una volta essere politicamente un filino scorretto.
La storia dell’uomo violento e della donna indifesa che subisce puo’ riguardare i casi singoli di cronaca ed e’ storicamente antichissima (direi che le cose sono migliorate rispetto al passato quando la donna, qualsiasi donna, era pura merce e veniva picchiata ben piu’ di ora, ma mancavano telegiornali e internet per divulgare tali episodi). Tuttavia non mi convince assolutamente in linea generale nell’approccio alle vicende contemporanee dei rapporti di coppia.
punto primo: e’ vero che l’uomo e’ per sua natura piu’ irruento, geneticamente portato all’assalto, anche per via del testosterone che spesso galoppa senza poterlo controllare soprattutto quando c’e’ una discussion, una lotta, una pressione da affrontare. La donna al contrario reagisce alla pressione con la malizia e con la strategia.
violenza fisica da una parte, furbizia dall’altra.
Due peccati che Dante nella divina commedia punisce nel basso inferno perche’ entrambi sono atti che fanno molto male al prossimo.
punto secondo: la storia della donna attratta dal bello e bastardo , sebbene non sia una legge, e’ molto ricorrente.
ne ho esperienze per amici, familiari e anche su me stesso. fino a 25 anni ero una classica fava, mi garbava sfumacchiare e sbevucchiare nei pub con i capelloni lunghi unti sulle tempie e la faccia perennemente a presa di culo. Ebbene le signorine venivano dale mie parti come mosche. Nel momento in cui, anche in seguito alla morte improvvisa di mio padre, son diventato una persona con delle responsabilita’ e ben lontano da sprechi e vizi per necessita’, son sparite tutte e son rimbalzato come un deficiente per anni prima di accasarmi. piu’ serio ero e piu’ sparivano.
punto terzo: la violenza di certi fatti, brutale e schifosa, e’ preceduta da segnali che covano per tanto tempo. segnali che la donna conosce e che a volte, anziche’ renderla prudente, quasi quasi la elettrizzano.
punto quarto, per sdrammatizzare ma non troppo: facciamoci tutti un esame di coscienza, cari uomini che ora ci ergiamo a giudici di moralita’. Siete tutti anime sante o a qualcuno , per l’anticamera del cervello, ha mai pensato di dare uno schiaffo alla sua compagna/moglie/ fidanzata quando magari in periodo premestruale o mestruale comincia a spararti merda a mitraglia dando all’uomo, al suo uomo, la colpa di qualsiasi evento verificatosi dalla nascita dell’impero romano fino a oggi? 🙂
tutti in quel momento siete in grado di evitare simili brutti pensieri? in tal caso mi complimento con voi, siete anime bianche (o forse imbiancate…).
ma io, che invece sono un cattivo e che a volte ho avuto il prurito alle mani vi dico: e’ chiaro che poi, dal piccolo pensiero che ti sfiora nell’anticamera del cervello all’atto messo in pratica c’e’ nel mezzo un grande mare chiamato “equilibrio, buon senso, pazienza, diplomazia, compromesso” che un uomo mai dovrebbe smettere di coltivare. ma spesso, in tante situazioni, il pensiero di una brutta cosa da fare e la sua messa in pratica effettiva si avvicinano , soprattutto in periodi delicati in cui la vita ti mette pressione e difficolta’. E allora in alcuni casi il passo si fa breve, basta un attimo di follia, un piccolo black out in una vita per il resto illuminata a rovinarti per sempre dopo magari aver lavorato e costruito mattone dopo mattone un esistenza accettabile.
no , io, ancora una volta, non ce la faccio a giudicare nessuno, nemmeno chi uccide in preda a una furia diabolica. non mi sento all’altezza di poter esprimere condanne o assoluzioni.
prego solo di potermi mantenere sempre tranquillo, visto che non ho mai toccato nessuno in vita mia e mai a mia volta ho subito violenza.
Agosto 16th, 2013 alle 16:54
X David T.
parliamo di due cose completamente diverse…………..
Agosto 18th, 2013 alle 01:13
A David T.
Mio gentile ma sopratutto caro David T ,tu chiedi a questo blog se, e quante volte a noi uomini è passato per l’anticamera del cervello l’idea di prendere a schiaffi le nostre adorate mogli.
Ti rispondo io, con la sincerità che mi è d’uopo.
Ebbene si, almen tre volte al giorno.
L’ultima proprio iersera.
Allora senti ; m’hanno mandato a fare la spesa, perchè sanno che sotto l’ombrellone dopo un par d’ore mi viene l’orchite e le bolle dalla noia.
Un c’è ne sigari, ne tablet ,ne Tex, ne cazzi ,ne lazzi che tengano.
Bene, mi fanno tirare fuori la macchina e mi fanno la lista della spesa come ai bambini grulli.
Hai mai visto te nei supermercati quei mariti con un foglio in mano, lo sguardo perso nel nulla, incapaci d’intendere e di volere?
Ebbene, quelli sono i mariti con la lista della spesa compilata dalle mogli.
Se distrattamente tu fai degli errori imperdonabili, per esempio tu riporti a casa il latte intero invece che quello parzialmente scremato,tu sei considerato un incapace a vita, e la cosa ti verrà rinfacciata per anni, anche dopo che tu sei andato in pensione.
Ma torniamo a noi.
Nella lista , come sempre c’è compreso il carpaccio, quello di vitellone scelto.
Io ne compro un par di vaschette, ma compro anche delle belle fettine di manzo adulto, a metà prezzo, in offerta, apparentemente molto belle anche da vedersi.
Mondiale.
Torno a casa.
La mogliettina, la sera coce queste fettine di carne le mette nel piatto, la figliolina piccina guarda la fettina , dove effettivamente c’erano due o tre striscine di nervi nel mezzo , ripiglia questa benedetta fettina , la rimette nella teglia e dice: a me questa non mi piace.
Maremma impestata,l’avrei presa a ceffoni.
Gli fo alla piccina (13 anni) … “a te ti ci vole un po di tempo di guerra”
quella un mi risponde nemmeno , piglia quel serpente a sonagli di telefonino e comincia a muovere i pollici prensili come le scimmie.
Allora gli fa mia moglie…
“Alessandra , che vuoi un po di carpaccio glìè un minuto a cocerlo!”
Io allora levo il viso dal piatto e gli fo alla moglie sciagurata:
“se tu t’azzardi a cocegli il carpaccio piglio la teglia e la volo for di finestra, e te dietro dietro !”
Mica per altro David, è il principio di contentarsi e di pensare a chi la sera non cena.
Ma la moglie , quando ha messo il capo avanti è un panzer.
“ovvia, o giù, falla finita! T’un lo vedi le un si mangian codeste braciole che t’hai riportato?”
Apre il frigo, piglia una merdosissima vaschetta di carpaccio e la mette a sghiacciare per poi passarla a cottura.
Ti giuro Daviddino mio, ho contato fino a dieci e poi mi son morso i gomiti dalla voglia che avevo di fare un polverone.
Perchè vedi, il contesto della ,chiamamola “leticata”, in definitiva è futile, ma nell’ambito dell’educazione di un figlio è cosa di grande spessore.
Allora in questi casi verrebbe la voglia di prevaricare sul coniuge.
Poi chiaramente, ti guardi dentro, pensi a quello che stai per fare, riponi tutto , e fai finta di niente.
Perchè la ragione ,oltre che l’amore alla fine prevalgono sempre.
(speriamo 😉 )
Immonda Bestia