Il mio Baggio
Stasera al Pentasport andrà in onda uno speciale di novanta minuti dedicato all’unico campione che dal 2000 in poi era ancora capace di emozionarmi, Roberto Baggio.
Io ho avuto l’idea (poco originale per la verità, visto che domenica compie 40 anni) e ho fornito contributi d’epoca preziosissimi, il resto è tutta opera dell’ingegno e del lavoro di Ernesto Poesio, che è rimasto tre giorni barricato a Caldogno.
Baggio non ha parlato al microfono, ha solo detto a Poesio di abbracciare per lui Firenze e di salutarmi.
E qui rivelo un piccolo aneddoto: insieme al fisioterapista Pagni sono stato l’unico ad essere “omaggiato” di una prefazione di Roberto per un libro.
Successe nel febbraio 2003 con “La mia voce in viola”.
Io chiamai Petrone, il suo procuratore, e posi la richiesta.
Lui, Petrone, mi fece capire che non c’era niente da fare, era un’impresa impossibile, salvo poi richiamarmi dopo due giorni per dire che Baggio aveva accettato, sicuramente in memoria dei nostri comuni trascorsi fiorentini.
La cosa incredibile è che io Roberto non l’ho mai visto, tutto è avvenuto via email: bozze del libro, sua prefazione e correzioni.
E un anno dopo mi fece sapere che avrebbe regalato la sua divisa a quel tifoso viola afflitto dalla SLA che stravedeva per lui.
Anche in quel caso tutto avvenne tramite una comune conoscenza, Freanco Boldrini.
Di Baggio, fisicamente, nemmeno l’ombra.
Racconto queste cose per spiegare come Roberto esca completamente dalla tipologia del calciatore medio: potrebbe guadagnare quello che vuole con la pubblicità o con le ospitate, ma preferisce portare i figli a scuola, aiutare il padre Florindo nel sistemare i pali della porta del suo vecchio campetto e vivere molto sereno.
Stasera non perdetevi questo tuffo nel passato, io non ho sentito niente, ma ci sarà da divertirsi.
TRASMISSIONE STRAORDINARIA, GRANDISSIMO POESIO, CHE HA LAVORATO UNA SETTIMANA FACENDO SPESSO LE DUE DI NOTTE PER ARRIVARE AL RISULTATO CHE AVETE ASCOLTATO.
VERAMENTE BRAVO, FORSE ABBIAMO UN CAVALLO DI RAZZA IN PIU’ A RADIO BLU
Febbraio 15th, 2007 alle 10:16
Ai tempi di Baggio in Viola andavo molto più spesso allo stadio di quanto faccia oggi. Il primo anno alla Fiorentina la cosa che ricordo di più non è tanto qualcosa in particolare ma solo che ogni volta che toccava la palla, faceva qualcosa di bello e la gente aveva imparato ad aspettarselo. Valeva la pena di andare allo stadio solo per vedere giocare lui. Il rammarico più grande, oltre a vederlo andare via da Firenze, (e credo che Pontello e soprattutto Caliendo abbiano fatto veramente di tutto per convincerlo ad andare via), è vedere come è stato trattato in Nazionale, sempre messo in discussione. GRAZIE BAGGIO per tutto quello che ci hai regalato.
Febbraio 15th, 2007 alle 11:45
Dopo che te ne sei andato solo il male. Mai più ho sentito sul serio la gioia di aspettare con ansia una partita; convinto che il pallone fosse veramente rotondo e che solo il lampo di classe di un campione come te potesse far pendere l’ago della bilancia dalla nostra parte. Dopo il calcio sei sparito ed hai fatto bene, anche in questo unico. Firenze ti ha sempre amato anche quando si è arrabbiata per amore; non ha importanza sentire dalla tue labbra parole di apprezzamento nei nostri confronti, un giorno hai raccolto una sciarpa ed è stato il più bel gesto che abbia visto fare su un capo di calcio anche se era fuori dalla riga bianca. Auguri e grazie ancora per le gioie che ci hai dato anche se per un tempo troppo breve; qui è casa tua non importa invitarti.
Febbraio 15th, 2007 alle 11:49
Molto probabilmente risulterò una voce fuori dal coro, ma io stasera non credo che ascolterò il vostro speciale.
Ho ancora ben impresse in mente le frasi tipo “non indosserò mai una maglia a righe” (Juve, Milan, Inter, Bologna non proprio a righe ma a bande), “indosserò la maglia viola sotto quella della nazionale ai mondiali” (ti fara caldo bischero, pensai, ed infatti si limitò ad un polsino) e baggianate simili che volevano solo illudere e forse anche raggirare il popolo viola.
Un miliardo e settecento milioni netti il primo stipendio alla Juve perchè, come disse lui, doveva diventare padre. Mi sembrarono parole offensive anche allora ma se penso che l’escalation degli stipendi iniziò proprio con quello divento furibondo.
I piedi non li discuto ma bisogna rammentare che ogni cambio di maglia (tranne quelli al Bologna ed al Brescia fatti perchè un bel caratterino come lui non veniva fatto giocare) sono avvenuti tutti per quel vile denaro che ora, con tutto quello che ha raccolto, finge di ignorare.
E’ l’unico grande calciatore di quel periodo che non ha una maglia cucita addosso perchè delle maglie che ha indossato non gli è mai importato niente. E non ditemi che ora le bandiere non esistono più perchè secondo voi Maldini o Del Piero cosa sono. Per non parlare di Baresi, Javier Zanetti, nel suo piccolo Di Livio, lo stesso Riganò che non se ne sarebbe mai andato, Flachi alla Samp, e tanti altri che sono e resteranno idoli ed esempi di curve, stadi e tifoserie intere.
Ricordate anche la fuga dal ritiro di Bologna perchè quel cattivone di Ulivieri lo trattava come trattava tutti gli altri. Solo Mazzone è andato d’accordo con lui ma anche Cassano ha avuto Fascetti e non per questo diventa un santo.
E’ troppo facile fare agiografia del penultimo pallone d’oro italiano e di colui che tecnicamente è sicuramente il più grande talento degli ultimi trent’anni, e forse del dopoguerra, ma bisogna rammentare tutto.
Quando si dice che è stato soprattutto un grande uomo mi viene l’orticaria e penso ai veri grandi uomini del calcio e della vita. Con un velo di tristezza per qulacuno che poteva essere un dio ma che ha scelto di essere solo ricco.
Mi piacerebbe avere delle repliche, anche da parte tua David, anche per capire se sono veramente io ad essere fuori dal mondo o è l’idolatria che ha preso il sopravvento.
Massimiliano.
Febbraio 15th, 2007 alle 12:39
Cioè, voi vi fate un c… cosi’ per fare un servizio su quest’uomo, e quest’uomo (“se questo è un uomo”) non vi concede un’intervista!!!!
Ma almeno Poesio gliel’ha bucate le gomme di una delle sue auto? Io non avrei resistito. Semplicemente amato e irriconoscente, per me puo’ andare in quel posto ……
Febbraio 15th, 2007 alle 13:14
E facci un gol eh! eh!;
E facci un gol eh! eh!;
ROBERTO BAGGIO facci un goool,
e per cantare forza VIOLA,
ROBERTO BAGGIO facci un gol!!!
Ho iniziato ha calcare gli spalti del Franchi(a quei tempi Comunale)ascolatndo la Fiesole intonare quel coro.
Per me Baggio è stato il primo giocatore che mi ha fatto innamorare del calcio e in particolare dei colori VIOLA.
E’ stato anche l’unico giocatore che mi ha fatto piangere per tutto il viaggio di ritorno da Avellino quando ormai il suo addio era cosa scritta.
Lo so si piange per altre cose, ma spiegatelo ad un bambino di 13 anni e al suo babbo, che si macinarono chilometri in un autobus scassato per una finale anch’essa gia’ scritta con la certezza o la speranza di vedere le ultime magie di ROBERTINO grazie alle quali ci avrebbe alzato una coppa come regalo d’addio.
Per me Roberto Baggio resta e restera’ per sempre un signore, in campo e fuori.
Buona giornata a tutti.
Febbraio 15th, 2007 alle 13:43
Per me Baggio è stato un grande.Un grande giocatore ma anche e soprattutto un grande dal punto di vista dei sentimenti.
Basta pensare a quella sciarpa raccolta durante quel Fiorentina – Juventus.
Quel giorno vedendo quel gesto mi commossi e non mi è più successo allo stadio.
Baggio grazie anche per questo
Febbraio 15th, 2007 alle 13:51
Il più grande giocatore che ho visto dopo Antognoni se penso a pontello che lo vendette ad Agnelli per una fornitura in Russia mannaggia mi si rivolta lo stomaco tanto Pontello e Agnelli sono tutti e due nell’aldilà voglio sapere alla fine Flavio cosa ci ha guadagnato tanto dopo poco è morto visto che siamo tutti mortali!!!
Febbraio 15th, 2007 alle 14:00
Sottoscrivo completamente il pensiero di Massimiliano!
Grande giocatore, piccolo uomo.
Febbraio 15th, 2007 alle 14:34
Buonasera David
Io c’ero quando giocava ai campini infortunato appena arrivato a Firenze da Vicenza.
Io c’ero quando segnò a San Siro al Milan di Sacchi.
Io c’ero quando salto tutto il Napoli al san Paolo e fece Gol.(forse il più bello in assoluto che ho visto dal vivo).
Io c’ero tutte le volte che ha vestito la maglia viola.
Io c’ero in piazza Savonarola.
Io c’ero quando si è rifiutato di battere il rigore.
Grazie di tutto Roberto Baggio.
Saluti.
Febbraio 15th, 2007 alle 14:41
scusa david vado un secondo OT:
ragazzi su radio dj è da stamattina che non fanno altro che parlare di Reginaldo (anche a presa di culo e canzone dedicata) con interventi da casa di ascoltatori soprattutto del treviso!!!! ah ah ah è un tormentone!!!!!!!!!!!
Febbraio 15th, 2007 alle 15:40
Per Massimiliano,
ti sorprenderò ma non sono in totale disaccordo col tuo intervento anche se ci sei andato giù pesante, forse troppo.
Le frasi sul non indossare le maglie a righe facevan parte di un contesto dove Baggio era giovane e forse un po’ ingenuo, ma credo fossero esternazioni spontanee e sincere.
Credo che il cambio di maglia al milan sia stato fatto perchè la juve aveva deciso di puntare su Del Piero e quello all’Inter per dimostare che dopo il mondiale del 98 era ancora un gran giocatore.
Ulivieri a bologna non lo trattava come tutti perchè, per accordi con Gazzoni, Baggio non poteva essere trattato come tutti e quindi il buon Renzo gli organizzò una guerra fatta di sotterfugi, diavolerie, umiliazioni cercando, senza riuscirvi, di mettergli contro lo spogliatoio. Alla fine comunque, se ne andò pure Ulivieri.
Anche a me son venute in orecchio alcune cose riguardanti la vita privata che forse non lo fanno essere un gran uomo ma credo che l’ammirazione del sig. Guetta sia per come si sta comportando ora, per come ha scelto di vivere le sue stagioni post calcistiche e su questo ammetterai che ha ragione.
vivendo lontano da Firenze non potrò ascoltare lo speciale di stasera ma ci sarà pure un motivo se mi vengono i brividi ogni volta penso a San Siro o al San Paolo
PS: se parliamo di talento per me il più grande degli ultimi 30 anni è stato Mancini ma guai a dire questa cosa ad altri viola sennò mi ammazzano…
Alessio
Febbraio 15th, 2007 alle 16:14
Sicuramente da un punto di vista umano sarà anche una bravissima persona, c’ha fatto sognare anche se per poco….ma quando indossava le strisce mi stava parecchio sulle p….! Mi dispiace David ma per me c’è stato solo ir Bati….questione di gusti!!!!!!!!
Febbraio 15th, 2007 alle 17:03
Cari Ghibbe e caro Massimiliano, voi non sapete nulla di Baggio, è chiaro. Roberto voleva rimanere a vita da noi, se non ché Pontello voleva vendere la Fiorentina ed incassare i soldi per andarsene e così fece. Mario Cecchi Gori provò ad impedirglielo, ma Pontello lo obbligò dicendogli che se non avesse comprato la Fiorentina senza Baggio, l’avrebbe comprata un altro, comunque senza Baggio.
Basta leggere il suo libro per rendersi comunque conto dell’immenso uomo che è, non solo grande, ma immenso.
Sciacquatevi la bocca quando parlate di Roberto. Se Baggio non è un grande uomo, Batistuta che negli ultimi 3 anni in viola obbligò Vittorio a triplicargli l’ingaggio (senza parlare dei soldi a nero che prendeva) e che per ogni presenza alle cene dei SUOI viola club spillava sempre fior di regali e di quattrini allora cos’era? Peggio di una bestia??? Sciacquatevi la bocca.
Febbraio 15th, 2007 alle 17:05
Sono d’accordo con Massimiliano, tranne quando cita Maldini e Del Piero come esempi di bandiera.
Baggio si sarebbe certamente sacrificato rimanendo in viola, così come fece Antognoni. Se una bandiera è una persona che rinuncia a molto per i colori di una maglia, mi dici a cosa hanno riunciato Maldini e Del Piero? Di certo non a ingaggi, spot, titoli e trofei e (ma vale solo per Del Piero) un posto quasi fisso in nazionale e poche volte meritato. Del Piero, poi, rimanendo anche in B, un posto come dirigente bianconero per i prossimi 30-40 anni non glielo toglie nessuno.
Se invece intendi per bandiera uno che ha giocato tanto in una squadra, beh..allora lasciamo stare il significato romantico di “bandiera”.
Febbraio 15th, 2007 alle 17:22
ANTONIO è la vera bandiera VIOLA . Ancora non riesco a digerire l’ostracismo dei DVs , capisco che se avesse contato fino a 100 non avrebbe sparato la bischerata a favore della Rondinella , ma è un peccato molto veniale.
Ne Baggio , ne Bati possono reggere il suo confronto. Un conto è essere grandi giocatori, un altro è essere grandi giocatori e grandi uomini . ( ricordate i soldi che gli furono offerti dagli Agnelli…?)
Febbraio 15th, 2007 alle 17:32
Caro Alessio, non co sono andato affatto pesante, anzi…
Quando Baggio rilasciava quelle dichiarazioni conosceva già il proprio futuro, ed era quindi meglio se taceva e non aizzava la folla con quelle dichiarazioni da “coniglio bagnato”, o da Calimero come preferisco dire io, che non fecero altro che aizzare i fanatici contro Pontello (che aveva certo la sua parte di colpa) e cercare di uscirne da santarellino.
I fatti di piazzale Donatello furono anche una diretta conseguenza di quelle dichiarazioni perchè ingenuamente la tifoseria credette a lui e si scagliò contro la porprietà. Non che io rimpianga i Pontello, giammai, ma, specialmente in un momento come questo in cui si parla di passi indietro nel mondo del calcio, non posso fare a meno di dire che i feriti di quella notte furono anche colpa di Baggio.
Meglio consigliato, in seguito non ha più rilasciato dichiarazioni di nessun tipo creando intorno a sè quell’immagine di nobile alfiere di quella signorilità oramai scomparsa nel mondo del calcio. Snobismo era allora e snobismo è ora. Niente di più e niente di meno.
Per quanto riguarda il passaggio all’Inter, ti posso dire che se voleva dimostrare di non essere un giocatore finito, lo aveva già fatto l’anno prima quando, scaricato dal Milan come un peso morto, aveva trovato in Gazzoni e nel Bologna quel palcoscenico adatto al suo scopo (dichiarato per giunta): arrivare a mondiali.
Raggiunto lo scopo e trovato uno stipendio maggiore nelle uniche righe che gli mancavano ha fatto ciò che era nella sua indole. Ha scaricato Gazzoni, il Bologna e i bolognesi così come otto anni prima aveva fatto a Firenze.
Solo al Brescia ha trovato la sua dimensione, ma solamente perché erano finite le righe e non c’era più nessuno che se lo filava. Sennò ripartiva alla ricerca di denaro come ha sempre fatto nella sua vita professionale.
A Controcorrente invece dico che per essere bandiere non importa fare la fame, basta avere sempre e comunque rispetto per la maglia che si indossa, anche qui non come Baggio che prima del forse unico bel gesto della sua carriera (raccogliere la sciarpa) non tirò e non segnò il rigore che costò alla sua maglia una sconfitta. La maglia che si indossa, per assurdo anche quella della Juve, è sempre e comunque degna di rispetto.
A Ghebbe non rispondo perché non ho trovato un bidet libero per le abluzioni richieste.
Infine David, tu parli di signorilità, ma per me chi ha rapporti con gli altri solo per interposta persona non è mai un buon esempio. Io preferirei di gran lunga qualcuno che, magari in modo scortese se non villano, mi mandasse a quel paese.
Contento te…
Massimiliano
Febbraio 15th, 2007 alle 17:34
Io avrei preferito uno speciale sul Rui.
100 volte più meritevole del nostro affetto!
GRANDE MANUEL!
P.S. appoggio ciò che dice Massimiliano
Febbraio 15th, 2007 alle 17:44
ma kubik aveva piedi migliori….
Febbraio 15th, 2007 alle 17:50
No Ghebbe noi non sappiamo nulla di Baggio, sai tutto te! La verità la sai solo te! Ma levami la curiosità la conducesti te la trattativa??
A Firenze Baggio arrivò con un ginocchio distrutto e noi s’è restituito al calcio e a tutti gli sportivi d’Italia. Per poi andare alla juve con stipendio triplicato! Dai retta a me, son tutti mercenari, dal primo all’ultimo, e tutte quelle lacrime di coccodrillo di giocatori che passano di casacca in casacca con stipendi più che raddoppiati mi fanno ridere!!
Comunque tieniti baggino e scusa se abbiamo osato criticarlo… lui è un esempio di giocatore che sceglie col cuore (infatti ha giocato in Fiorentina e Juve, in Inter e Milan)….
Ma per piacere…..
Febbraio 15th, 2007 alle 17:52
Per Massimiliano :
non hai trovato un bidet, per fare cosa? Per sciacquarti la bocca come vi avevo suggerito?
Ad ogni modo non si sta parlando di quanto è stato grande per Firenze Roberto Baggio, si sta parlando anche di quanto è stato grande in generale, unico calciatore degli ultimi 20 anni a far innamorare tutte le platee, ditemi chi potrebbe essere il suo erede al giorno d’oggi? Chi con la sua sportività in campo? chi con la sua classe? Chi?
Febbraio 15th, 2007 alle 17:57
Per Massimiliano,
un conto è giocare nel Bologna e uno è riapprodare in una grande con la speranza di lottare per traguradi più prestigiosi. Di soldi, ne prendeva molti anche a Bologna, credo con il contributo del Milan nel pagargli lo stipendio…sulle dichiarazioni giovanili invece credo abbia peccato di normale ingenuità data l’età non ancora matura.Comunque, parte di quanto tu dici è condivisibile, ripeto, a mio avviso hai un po’ esagerato…
Febbraio 15th, 2007 alle 18:26
Non guarderò sicuramente la trasmissione: i bei ricordi di calcio giocato finiscono con la sua cessione alla juve, rivederlo adesso … non fa battere il cuore e non merita nessuno speciale! L’ultima bandiera è Antonio, tutti gli altri sono mercenari che con Firenze non hanno niente da spartire …
Febbraio 15th, 2007 alle 18:45
Caro il mio Ghebbe.
Unico giocatore negli ultimi vent’anni a far innamorare tutte le platee. Chi con la sua classe? Chi il suo erede?
Solo per fare i primi nomi che mi vengono in mente Ronaldo, Ronaldinho e Totti dovrebbero bastare.
O forse dici che tecnicamente non hanno fatto o stanno facendo cose simili?
In quanto a sportività, bè… Un nome su tutti…
Tommasi, che fra le altre cose mi risulta si sia ridotto lo stipendio a 1.500 euro al mese negli ultimi periodi alla Roma.
Se questo non ti basta, penserò a qualcos’altro.
Massimiliano
Febbraio 15th, 2007 alle 19:47
Il mio calcio a Firenze è cominciato con Roberto Baggio……………mi sono innamorato di questo sport grazie a Roberto……..mi sono emozionato………ho pianto…….ho gioito……..rimarrà per sempre il calciatore che mi ha fatto innamorare di questo sport facendomi emozionare per la prima volta………..Grazie Roberto e auguri.
Febbraio 15th, 2007 alle 19:50
Sto ascoltando il penta…bellissimo. Commovente. Ti prego mettetelo tutto online scaricabile, così possiamo conservare questa perla! 😀
Febbraio 15th, 2007 alle 19:58
Appena finito il tributo a Baggio. Complimenti David e tantissimi complimenti a Ernesto Poesio…è stato davvero interessante, ben pensato e a tratti da brividi. In un momento come questo trovo davvero significativo ricordare un personaggio del genere. Ottimo lavoro!
Febbraio 15th, 2007 alle 20:59
Ragazzi ma non vedete che le società scaricano sempre le colpe sui giocatori?è vero che i giocatori vogliono soldi,ma le società che fanno quando le cose non vanno come vogliono?prendete Di Livio…ha dato L’anima x la viola…una volta arrivato in fondo al viale…pedata e via…
Sentite ciò che dice Mazzone…Grande Roby…grazie di averci deliziato con le tue magie
Febbraio 15th, 2007 alle 21:24
Sono una vecchia ascoltatrice del pentasport e da qualche tempo anche delle sue pillole. Mi aggiungo ai complimenti fatti da chi ha ascoltato la trasmissione su Baggio di questa sera, peccato che ho trovato stucchevole questa autocelebrazione tua e della radio. Nella prima parte era tutto un’intervista tua con Baggio, un racconto tuo di qualche goal di Baggio. sinceramente l’ho trovata una grossa caduta di stile, che si va ad aggiungere a tutte quelle volte in cui la radio continua a dire che quella sua intervista è in esclusiva o che quel determinato giocatore od opinionista interviene solo su Radioblu. E’ un qualcosa di tedioso che personalmente mi dà molto fastidio. Mi sarei aspettata qualche racconto in piu’ sul Baggio al di fuori dal campo, ed apparte la questione buddismo, che chi aveva letto i suoi libri, già sapeva, anche nei particolari sentiti per radio, non ho trovato niente di tutto questo. Comunque ripeto, complimenti anche solo per lo sforzo fatto, almeno una sera non si sono sentiti i vari Bucchioni, Rialti, Righini, Ciullini, Calabrese etc. Personalmente a me piace solo Picchi, ma questi sono gusti personali.
ciao
RISPOSTA
Eh no, stavolta proprio non ci siamo cara Alice.
Siamo gli unici (spiace ripetermi, ma è proprio così) ad avere in archivio Baggio che parla e avreti voluto che non si mandasse in onda. Cento minuti di trasmissione, con contributi unici e non avresti voluto sentire Baggio? Secondo te è una mia autocelebrazione?
No, guarda, queste cose qui non le posso proprio accettare.
Volutamente non sono entrato in trasmissione per lasciare lo spazio a Poesio, che se lo meritava per il lavoro fatto e ora mi sento accusare di autocelebrazione.
Sai com’è, ma negli anni ottanta ero uno dei pochi ad intervistare Baggio e la mia voce non la potevo proprio togliere.
E’ proprio vero che, come si dice a volte, il problema non è farvi, ma accontentarvi.
David
Febbraio 15th, 2007 alle 21:47
che bello tifare fiorentina , che bello aver vissuto le emozioni che poesio ci ha raccontato alla radio, sono contento
grazie,…
Febbraio 15th, 2007 alle 21:47
Baggio per me non esiste come uomo e quindi neppure come giocatore viola.
Parlate di Batistuta, Rui Costa e specialmente Antognoni. Il resto………….
Febbraio 15th, 2007 alle 22:24
Ottima trasmissione che ho ascoltato in auto mentre tornavo dal lavoro. L’ho ascoltata con estremo interesse, non solo e non tanto per ricordare un grande ex (a cui dico con estrema onestà che non ho risparmiato critiche al momento del suo addio) quanto per rivivere momenti indimenticabili della mia infanzia e adolescenza inscindibilmente legata alla Fiorentina. Ricordavo molti episodi che stasera sono riemersi come d’incanto e mi hanno fatto tornare piccolo per qualche minuto.
Non mi aspettavo tutto ciò… e per questo dico con sincerità:
Grazie radio blu!
Alessandro
Febbraio 15th, 2007 alle 22:38
il più forte giocatore italiano degli ultimi 20 anni! non ce n’è per nessuno!
Febbraio 15th, 2007 alle 23:06
Mi ricordo di quando la nazionale non poteva giocare se non c’era Giannini.
Quando Baggio passò alla Juve, Giannini, da giocatore irrinunciabile passo ad essere spesato senza neanche troppi indugi.
Complimenti vivissimi per la puntata di oggi al pentasport, spero che organizzerete qualcosa del genere anche per altri grandi campioni del passato viola.
Febbraio 15th, 2007 alle 23:10
IMMENSO ROBERTO BAGGIO…
CHE EMOZIONI…
GRAZIE POESIO…GRAZIE DAVID…
FORZA VIOLA!!!
Febbraio 15th, 2007 alle 23:26
Chissa’ fra quanto smetteremo di santificare uomini e cominceremo a celebrare vittorie
Febbraio 16th, 2007 alle 00:38
David,sei un grandissimo!!! Ho sentito lo speciale su baggio e ho goduto come un papero! Fai da parte mia i complimenti a poesio perche’ e’ stato davvero grande.. Chi e’ contro baggio nn capisce niente! Continua cosi’
Febbraio 16th, 2007 alle 08:34
certo se quell’intervista prima di fiorentina juventus l’avesse fatta adesso avrebbe dovuto girare con la scorta a torino………comunque baggio era immenso come giocatore, non conosco l’uomo e quindi non posso esprimere un pensiero; sono convinto che non volesse lasciare firenze e se fosse stato in questa fiorentina (dei della valle) a 20 anni sarebbe poi diventato la bandiera……..però questo non è successo e fondamentalmente nel mio cuore c’è spazio anche per lui….permettetemi di dire però che è uno spazio assai più piccolo rispetto a quello che ho per bati (che reputo anche più condizionante per le sorti di una squadra), antonio, rui e toldo….però sono opinioni eh !!! come magari quella che preferisco la marcuzzi alla d’amico….
Febbraio 16th, 2007 alle 09:37
Gli anni di Baggio per me sono stati anni un po’ particolari e non l’ho apprezzato abbastanza, ieri sera al Ring dei Tifosi mi sono davvero emozionata rivedendo i suoi goals. Questo ragazzo è stato grande con la maglia viola, penso sia stato unico !!! Le sue prodezze mi hanno lasciata a bocca aperta. Un grande rammarico non essermi all’epoca gustata fino infondo il prestigio del “codino”
Febbraio 16th, 2007 alle 10:09
Baggio è stato il primo giocatore che vidi su un campo di calcio fu mio padre a portarmi allo stadio.Quando se ne è andato mi misi a piangere.Bel lavoro David siete stati ancora una volta superiori a tutti
Febbraio 16th, 2007 alle 10:42
Complimenti a tutti, mi sono emozionato ripensando a quelle serate meravigliose trascorse in Cuva Nord al Ferro di Cavallo (Renato Curi),….. Baggio immenso. Uno dei più grandi……..
Febbraio 16th, 2007 alle 10:45
Ammiro Baggio. Grande campione. Grandissimo.
Ma lo ricordo Juventino, Milanista, Bolognese e Bresciano. Ognuno ha il proprio pensiero, giusto? Bene, allora io vi dico una cosa: stò pensando ai 40 anni del Bati, lui con tutti i difetti che aveva e le estate tribolate che ci ha fatto passare rimarrà il più grande di tutti. Il più grande, alla pari del mitico Antonio.
Troppo poco Baggino mi ha fatto gioire da fiorentino (non da amante del calcio).
Troppo ho goduto con i gol di Gabriel.
ciao ciao e forza viola
Febbraio 16th, 2007 alle 11:22
a me dal 2000 in poi emoziono’ anche un certo Batistuta……
RISPOSTA
Si vede che sei tifoso della Roma, perché nel 2000 Batistuta andò nella Capitale.
Ciao,
David
Febbraio 16th, 2007 alle 11:22
Sono d’accordissimo con Massimiliano.
Febbraio 16th, 2007 alle 11:25
Caro Massimiliano,
Ronaldo a me ha fatto impazzire, Ronaldinho mi piace molto, anche se credo che il migliore sia Henry.
Totti non ha nulla a che vedere con Baggio, nessuna sportività, nemmeno 1/3 della sua classe.
I primi due che abbiamo citato sono brasiliani, Henry francese… Ma… Italiani?
Speriamo in Montolivo?
Febbraio 16th, 2007 alle 11:45
Per tutti i detrattori di BAGGIO:
ma la avete ascoltata l’intervista prima di Fiorentina – Juventus (prima partita di Baggio a Firenze da Gobbo) ???
Bè a distanza di anni si capisce bene tutto, dico tutto, …certo non poteva dire che lo avevano “costretto” ad andare alla Juve, ma ci sono tanti momenti dell’intervista in cui si capisce chiaramente il suo stato d’animo e quella che era la sua volontà…quella di rimanere a Firenze. Io credo si sia ritrovato nel mezzo di un affare più grande di lui e che non si sia potuto tirare indietro.
Ancora grazie Ernesto e David.
Febbraio 16th, 2007 alle 12:05
Caio David
io, per motivi di lavoro, non ho potuto sentire lo speciale su Roberto: mi è dispiaciuto tantissimo.
Non è che per caso si può averne una copia per MP3 oppure Ipod? Mi sembra che un sito avesse delle cose tipo il meglio del penta sport ma non ricordo quale…fammi sapere.
Auguri a te per il figlio e a Roberto per i 40
Febbraio 16th, 2007 alle 12:49
Mi hanno rubato tutti gli aggettivi per fare i complimenti sul pentasport di ieri sera.
Credo che di tutti il piu’ appropriato sia stato “emozionante”.
Veramente un grande servizio, complimenti.
Buona giornata a tutti.
Febbraio 16th, 2007 alle 12:58
David , provo a fare una mia ipotesi che come tale non ha alcun valore scientifico:
Quelle persone che hanno meno di 35 anni giustamente mitizzano Baggio ,Bati e Rui ( in subordine)
Chi come me li ha passati… da qualche
mese sa che lo spessore tecnico e soprattutto umano di ANTONIO era e rimarrà INARRIVABILE ( l’unico che NON ha mai ceduto per attaccamento alla maglia , al richiamo delle sirene ..lire)
Purtroppo il tempo deposita sui ricordi una patina di polvere che impedisce alle lenti della mente di ben vedere nel passato
Febbraio 16th, 2007 alle 13:00
mi associo al commento lasciato da Alice, anchio da storico ascoltatore del pentasport noto da qualche tempo una troppa marcata autocelebrazione della trasmissione,anche nel caso dello speciale su baggio siamo talmente stati martellati da continui annunci sull’evento dell’anno e sul meraviglioso lavoro svolto dal povero poesio (senza denigrare nessuno, ralisticamnete parlando e credo che anche il diretto interessato se ne renda conto un ottimo lavoro di archivio)che mi sarei aspettato quanto meno il divin codino in studio. Comunque caro david ricorda chi si loda si sbroda e sinceramente con i numeri del pentasport io dormirei sonni tranquilli e poi una sana concorrenza (ci sono anche altri ottimi opinionisti nell’etere locale) può solo giovare anche al vostro lavoro.
RISPOSTA
Cercheremo di stare più attenti, ma, credimi, il lavoro fatto su Baggio era davvero unico.
Ciao,
David
Febbraio 16th, 2007 alle 13:11
Baggio per me ha rappresentato la fiorentina, ero un ragazzino e cominciavo ad andare allo stadio. Ieri riascoltando quelle interviste mi sono commosso, ho ripensato a quegli anni, a quella fiorentina che stentava a quel giocatore che tutti ci invidiavano e che noi potevamo cantare “solo noi, roberto baggio l’abbiamo noi…”. Quella coppa Uefa di kiev con il pallone arancione sul campo ghiacciato, la foca di nappi, il primo gol di dertycia alla sua prima amichevole estiva che ci fece sognare. Il sogno, io lo ricordo così quel calcio, forse perchè a 15 anni era più facile innamorarsi dei giocatori. E poi quelle interviste sono stupende, i calciatori si facevano intervistare più facilmente e potevano parlare con più libertà, con meno frasi fatte. Un baggio che ti racconta (la settimana prima della sfida con la fiore), David, che il lancio della maglia ai tifosi juventini gli era stato imposto dalla società. Roba da non credere eppure sono passati solo 17 anni. Grazie David e grazie Baggio. ciao
Febbraio 16th, 2007 alle 13:26
Robertino è, fuori dai luoghi comuni, uno di noi. A Firenze è cresciuto e anche se adesso vive a Vicenza o in Argentina non se ne andrà mai via definitivamente, un po’ come Batistuta, Toldo, Rui Costa, Antognoni, Hamrin, Chiappella eccetera… Spero un giorno, anche tra tanti anni, agguanti quel pezzo di cuore fiorentino che ha e ritorni a casa, a Firenze, ad abbracciarci.
Febbraio 16th, 2007 alle 13:50
che giorno quel giorno. quel rigore e quella sciarpa viola, quella sciarpa…ce l’ho sempre nel cuore
Febbraio 16th, 2007 alle 17:00
Bravo David e sopratutto B R A V O a Pesio, io da quaggiù mi sono emozioato-
Le interviste storiche erano roba fantastica!, ma in tutto il tempo si mescola bene amore per il calcio (di chi ha prodotto il pezzo), parlando del tracorso di Baggio in Viola,la sua fede, tutti i retroscena di un trasferimento da Firenze verso “lei”…
A me è piacito ripeto, anzi lancio una sfida a Poesio&Guetta:
ma qualcosa del genere su Antognoni o Bati?
(magari già c’è e io un lo so..)
un Abbracio Viola
Nicolas
Australia
Febbraio 16th, 2007 alle 19:03
Scusa David, ma icché vogliono Alice e Ale?
(per me è la stessa persona!) sono mica gobbi? O di altre radio? Rompono e basta.
Febbraio 16th, 2007 alle 19:53
Caro david,
volevo porti una domanda tecnica da tanto tempo, alla quale spero tu esprima il tuo pensiero:
ma perchè prandelli non fa mai giocare mutu a destra? eccetto sporadici minuti a partita. visto che quando gioca jorgensen a sinistra mi pare molto migliore il rendimento di pasqual, che può spingere maggiormente sulla fascia ed arrivare più facilmente al cross per la testa di toni o pazzini (vedi domenica scorsa.
Ciao e forza viola!!!
Febbraio 17th, 2007 alle 08:43
Sbaglio o a Poesio gli aveva detto che non gli avrebbe rilasciato una intervista perchè altrimenti il giorno dopo avrebbe trovato frotte di giornalisti davanti a casa sua? Sbaglio o gli aveva anche detto che sennò avrebbe dovuto parlare anche con gli altri? E che non voleva fare ingiustizie o altre bischerate del genere gliele aveva dette?
L’avete vista l’intervista ieri sera in esclusiva al Tg1? Io ho preferito cambiar canale perché non ho voglia di ascoltarlo ma voi?
Una domanda. Non è che la Rai gli ha offerto una cifra tale da poter sopportare l’invadenza dei giornalisti davanti a casa sua?
La mia naturalmente è solo una illazione, ma cosa ne pensate?
E tu David?
Massimiliano
RISPOSTA
Anche a me è dispiaciuto che non ci fosse una parola di Baggio e che abbia poi rilasciato l’intervista al TG1.
Evidentemente ha fatto una scelta istituzionale, che rispetto e che mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca.
Ciao,
David
Febbraio 17th, 2007 alle 11:27
Quando ha sbagliato quel rigore a Pasadena ho goduto e urlato come un ossesso. Sinceramente ho un ottimo ricordo di lui nella Fiorentina, dei suoi gol e delle sue giocate di classe pura, ma la sua santificazione non mi trova d’accordo. E se poi vogliamo fargli le bucce e essere un po’scorretti, a me un buddista che va a caccia (non per mangiare ma per “sport”) non mi convince per nulla. Tutti quelli che conosco della Soka Gakkai sono animalisti sfegatati…
Febbraio 17th, 2007 alle 18:04
Mah ! ho un anno di meno di Baggio e quel periodo me lo ricordo bene; ricordo quello che faceva in campo a Firenze, ricordo la rabbia, gli accidenti mandati ai Pontello, il ritorno a Firenze , la sciarpa… ma, parliamoci chiaro: a Firenze, a parte il rimpianto, ha lasciato poco. Sono d’accordo con chi dice che come Antonio non ce ne sono stati altri. E anche nelle altre squadre dove è stato, ad eccezione forse di Juventus e Brescia, credo abbia lasciato poco. e poi.. aspetto ancora tutta la verità sul suo passaggio alla juve che doveva dire alla fine della carriera; sbaglio o ha smesso da un anno ?
ciao
Febbraio 18th, 2007 alle 22:20
Caro Roberto, buon compleanno. Desideravo solo dirti che noi, in Toscana, ti amiamo ancora. Magari saremo degli ingenui ma siamo fortissimamente convinti, senza nulla togliere a tutte le altre che hai indossato, a strisce e non, che la maglia viola, il nostro spirito e la nostra città di Firenze ti siano rimaste davvero dentro. Questi toscanacci, usi perlopiù a nasconderli i sentimenti, ti hanno adottato quando eri solo Baggino e non ancora il grande Baggio, ti hanno in qualche modo cresciuto e, credimi, adorato come si adora un figlio, come tu adori il tuo piccolo e bellissimo Leo. Tu eri il nostro cucciolo e, sepolti ormai tutti i comprensibili o meno pensieri di tradimento, in fondo ai nostri cuori lo sei ancora. Vorrei tanto farti capire che ci siamo sentiti rappresentati da te e che non ti potremo dimenticare mai, così come non si dimentica mai un figlio, prodigo o no. Ci aspettiamo che prima o poi tu torni a casa e, quel giorno lì, il “babbo” non baderà al tuo periodo di assenza e non ti chiederà dove sei stato per tutto questo tempo ma cucinerà la bistecca più bella per te. Tutti quelli che come me ti hanno voluto bene col cuore forse capiranno i nostri sentimenti e forse no, l’intenderanno soprattutto se son toscani e fiorentini in particolare.
Un abbraccio a te e alla tua bella famiglia. Non dimenticarti mai di noi che l’amore vero non s’incontra mai più di due volte in una vita.
Marzo 5th, 2007 alle 03:44
Roberto Baggio…
il più grande giocatore italiano di tutti i tempi.
I tifosi violano che non ne riconoscano la grandezza sono solo dei rancorosi che non digeriscono l’addio alla fiorentina.
Aprile 5th, 2014 alle 15:02
fortissimo ma non sono d’accordo sull’ultimo commento è totti superiore in tutto a baggio
Agosto 1st, 2014 alle 18:31
Insieme a Totti il miglior italiano di sempre
Agosto 2nd, 2014 alle 14:31
Per me rimane il migliore di sempre solo dopo Totti…..