Se io fossi un babbo di Palermo
Mi pongo sempre più spesso questi interrogativi, un po’ per cercare di capire qualcosa in più della mia vita interiore e molto per esorcizzare quello che con tutti gli sforzi possibili non riesco neanche ad immaginare, se non come la fine di tutto.
Se io fossi un babbo di Palermo a cui uno stronzo ha ammazzato la figlia e ridotto in fin di vita l’altra, come ragirei?
Come vivrei ancora?
Cosa mi farebbe andare avanti?
Sarebbe più la forza nella speranza di giustizia, la spinta della vendetta (che nessuno mi permetterebbe di compiere) o l’amore per chi è rimasto?
E come mi rapporterei di fronte alla devastazione di un’altra famiglia in cui si vaneggia di figli che in fondo sono “bravi ragazzi”?
Troverei dentro di me un po’ di ossigeno o aspetterei soltanto che venisse il mio giorno per avere finalmente un po’ di pace?
Mi faccio tutte queste domande, scavo in profondità e non ho neanche una risposta.
Ottobre 23rd, 2012 alle 06:16
Disperazione, tanta, e poi voglia di vendetta mascherata dalla voglia di giustizia.
Un saluto viola.
Ottobre 23rd, 2012 alle 06:23
Vista la giustizia italiana, se mi ammazzano mia figlia in quel modo, ho un solo scopo nella vita: ucciderlo.
Non userei pero’ nessuna arma, coltello o pistola, no: l’ammazzo con le mani. E aspetterei anni.
Ribot
Ottobre 23rd, 2012 alle 06:52
Neanche la pena di morte o la vendetta riuscirebbe a placare il mio strazio. Solo a pensarci, mi viene male…
Ottobre 23rd, 2012 alle 06:58
Mi chiedo perché specificare “un babbo di Palermo”?
Non mi pare che i cosiddetti “femminicidi” succedano solo a Palermo o sbaglio?
RISPOSTA
Perché tutto questo è avvenuto a Palermo, poteva benissimo essere Bolzano, non esiste alcun intento discriminatorio da parte mia, come penso abbia capito il 99,99% delle persone che partecipa a questo blog.
Tu l’eccezione che conferma la regola.
Ottobre 23rd, 2012 alle 07:01
Io farei un gran tifo per l’assoluzione almeno non correrei il rischio che il passare del tempo facesse diminuire la voglia d’ammazzarlo.
Credo che sia un sentimento ovvio per una persona direttamente coinvolta e così danneggiata nei propri affetti più cari; ovvio poi che dovrebbe intervenire lo stato, giustizia veloce, pena certa ecc ecc. ma permettetemi di avere qualche dubbio.
Piccola divagazione che mi gira in testa da ieri sera.
Sono certo che nel lazio o in lombardia c’è almeno un anziano, un bambino, un padre di famiglia che, a causa dei tagli alla sanità, alle ruberie, alle mazzette sulle forniture scadenti, è morto.
Basta pensare ad un analisi fatta sei mesi dopo il necessario, un’ambulanza in meno, un posto letto tagliato … volete che non ci sia almeno un morto strettamente connesso ad una di queste carenze del servizio sanitario ?
Se i sei scienziati dell’Aquila sono stati dichiarati assassini (omicidio colposo) er aver sottoscritto un verbale riguardante la prevedibilità di un evento naturale assolutamente imprevedibile, cosa sono i vari Fiorito, Formigoni, Daccò, quelli dell’ASL di Massa ecc. ecc.
Ad esempio: la Polverini taglia la spesa sanitaria del lazio e contemporaneamente aumenta i rimborsi elettorali da 1 a 14 milioni di euro.
E’ veramente impossibile provare un nesso causa effetto tra la “malasanità” e le ruberie alle quali stiamo assistendo ?
Secondo me si e mi domando cosa stia aspettando la magistratura.
Ottobre 23rd, 2012 alle 07:07
“O Uomo, favilla di Dio, se hai l’animo ingombro di sonno o di paura seguirmi non potrai: perché il mio colore è sempre di guerra e la mia canzone è sempre disperata”
Su un carro armato, a El Alamein
23 ottobre 1942 – 23 ottobre 2012
N.H.Sten.f.carr. Ernesto Gasperini
Ottobre 23rd, 2012 alle 07:08
Caro David sono anni che ti scrivo su queste vicende: il “bello” deve nacora venire su questa vicenda: è il momento in cui la “giustizia ( di merda che abbiamo) ” ucciderà ancora una volta quella ragazza CON UNA SENTENZA ( dopo anni di processi che servono solo ad alimentare consulenze di esperti compiacenti) RIDICOLA ED OFFENSIVA. Dopo il bravo giovanotto farà pochissimi anni di carcere e passeggerà per le strade del paese…!!! Per me esiste SOLO LA PENA DI MORTE… ah già ma in italia non esiste…allora gli va procurata. poi penso alla mamma dell’assassino che lo definisce un bravo ragazzo e non un mostro: MA ALLORA I MOSTRI CHI SONO???? Va bene che vuole difendere suo figlio ma davanti ad un barbaro assassinio bisogna restare in silenzio. Poi ci sarà l’avvocato che lo difenderà dicento che è stato facebook ad armare la sua mano. Quindi pena ridotta. Sono esagerato??? Andate a vedere condanne analoghe di omicidi crudeli come questo e poi ne riparliamo. Il mio voto andrà a chi vuole la legge con la pena di morte e condanne esemplari di decenni a che commette reati gravi, tra i quali che entra nelle case per furto ( questi criminali non si possono toccare con un dito nella propria abitazione, pena condanna penale…. roba da non credere). Pene da scontare in un isola dove devono sopravvivere da soli.
Ottobre 23rd, 2012 alle 07:10
Un’amica di mia moglie ha perso entrambe le figlie in unico, tragico incidente, qualche anno fa: una famiglia distrutta, ognuno per la sua strada, litigi furiosi.
Oltre, naturalmente, le lacrime il dolore, la rabbia.
Anche se questo è un caso diverso, in cui non entra in ballo l’imponderabilità dell’incidente, i primi colpi vengono inferti al proprio amore verso i figli, all’ingiustizia di perderli.
Poi viene la rabbia, il desiderio di vendetta, di giustizia.
Io, d’istinto, sarei come Ribot, vendetta, di quelle fredde, meditata nel tempo, per infliggere il maggior danno possibile, la massima sofferenza immaginabile … poi mi chiedo: se quel ragazzo non sa affrontare le difficoltà o i quesiti che ti pongono una relazione se non con l’uso del coltello, per cancellare la domanda piuttosto che fornire una risposta, che educazione ha avuto?
Che tipo di “cultura” c’è dietro queste efferatezze?
Tutti abbiamo avuto 17 anni, sappiamo o ci dovremmo ricordare, di quanta disperazione ci sia, talvolta, nelle cose che accadono, quando ogni avvenimento diventa questione di vita e di morte, ma crescere dovrebbe voler dire imparare a superare questi momenti.
Piuttosto mi chiedo chi ha armato la sua mano, chi gli ha messo in mano il coltello, insegnandogli che così si afferma la propria superiorità, chi non gli ha fatto capire che stroncare una vita, come ha fatto lui, è una cosa che non domenticherà mai, che non gli verrà mai perdonata, che con quell’atto avrà perduto ogni diritto di chiamarsi uomo.
Mi verrebbe voglia di vendicarmi sì, ma soprattutto contro i suoi genitori, contro le istituzioni scolastiche, quelle sociali, insomma contro chi ha davvero armato la sua mano rendendolo un carnefice sì, ma anche un sicario, un assassino su commissione, per conto di un modo di vedere la vita che va contro l’Uomo” riducendolo alla sola definizione possibile: “una bestia”, nel senso dispregiativo del termine, perchè in natura gli animali uccidono solo per necessità.
Ottobre 23rd, 2012 alle 07:30
Se poi pensi che con tutta probabilità quello si farà qualche anno di carcere e poi con sconti vari, buona condotta e affidamento ai servizi sociali dopo un pò se lo rivedono in libertà, allora veramente viene la voglia di fare giustizia sommaria.
Ma si sà, in Italia è così, più grossa la fai e meno rischi.
Ottobre 23rd, 2012 alle 07:32
Sono in attesa di avere un figlio/a, quindi posso solo immaginare ed empatizzare con coloro che hanno perso la loro creatura per mano di qualcuno. La rabbia, la voglia di giustizia (anche se raggiunta con metodi non istituzionali), il riparare al torto e al peccato più grande che si possa commettere: togliere la vita ad un altro essere umano. Comprendo e non me la sento di giudicare coloro che sceglierebbero la via della vendetta, dell’occhio per occhio per riparare a tale torto. Personalmente, adesso e in questo preciso istante in cui sto scrivendo, trovo difficile immaginarmi mentre uccido un altra persona. ma sottovaluto il momento, le emozioni e le energie che un dolore così profondo possono scaturire. Comprendo meno definire bravo ragazzo il proprio figliolo dopo che ha commesso un crimine. erano bravi ragazzi quelli che anni addietro diedero fuoco ad un barbone alla stazione Termini di Roma, bravi ragazzi coloro che accoltellarono un coetaneo per rubare pochi spiccioli e un telefonino, quelle ragazze che poco tempo fa si accanirono contro una disabile perchè diversa e meno bella di loro. Ma guardare in faccia i propri figli, guardarli nel cuore e vedere che possono essere capaci di azioni malvagie, è così difficile? Nemmeno la ferocia di tale gesto riesce a far condannare il figlio? Quasi giustificando loro stessi dicendo che il figlio è un bravo ragazzo!Come mi fa rabbia pensare che un uomo di 26 anni abbia potuto abusare di tre ragazzini senza che uno, dico uno, dei genitori si sia accorto di nulla. Il mostro così si nutre, della indifferenza e della cecità degli altri. Quindi spero che il bravo ragazzo possa davvero recuperare quella bontà che i genitori hanno visto in lui, che possa essere consapevole della atrocità e della nefandezza del suo gesto e che possa espiare tale colpa qui in Terra, dove la bontà deve essere esercitata con molto sforzo e superando i moti personali ed egoistici. Mi auguro altresì che la famiglia delle vittime possa trovare un senso (se un senso può essere trovato) in quello che gli è accaduto. Ed infine auguro alla famiglia dell’omicida una maggiore chiarezza nel vedere il Mondo, soprattutto quando ci è vicino.
Ottobre 23rd, 2012 alle 07:59
Capisco quelli che invocano pene di morte e giustizie sommarie, è un esercizio inutile per due motivi. Il primo è che in Italia la pena di morte è abolita e non sarà reintrodotta, il secondo è che essa è inutile ad evitare questo tipo di reato. Infatti i soggetti che lo compiono non tengono mai conto delle conseguenze. Bisogna sapere che gli stalkers (così si definiscono) godono soprattutto a molestare la vittima, a voce, via facebook, per lettera, per telefono, di persona, questo per settimane o mesi prima di ucciderla. Quello è l’esito ultimo, magari non premeditato, ma molto frequente. Il piacere sottile è perseguitare chi ti rifiuta, farlo sentire in pericolo, incutere terrore, paura e lasciarle come unica soluzione il ristabilimento della relazione. Il molestatore fruisce così di un potere illimitato sulla vittima, gode del controllo della sua paura. Direi che quasi quasi il criminale (di questo si tratta) preferisce inconsciamente non essere accettato perché questo procrastina il suo piacere nello stalking. Detto questo, l’unica soluzione non è certo la pena di morte o bischerate simili (già mi vedo i cortei “salviamo tizio”) ma leggi durissime sullo stalking, arresto immediato d’ufficio per i molestatori anche telefonici, leggi restrittive per gli stessi già dopo la prima denuncia e quindici anni di galera dopo poche reiterazioni di molestie verso donne. Luca Delfino a Genova perseguitò e ammazzò due diverse ragazze (ora è all’ergastolo, ma a che serve?) dopo averle perseguitate per mesi, con una aveva anche convissuto. Bastava una bella lezione all’inizio e sarebbero tutte e due ancora vive.
Ottobre 23rd, 2012 alle 08:20
Buongiorno a tutti,
e chi pensi che possa avercela una risposta del genere se, fosse stato un bravo ragazzo, si sarebbe posto le domande che ti fai tu e, non sarebbe andato all’appuntamento armato, per cui c’è premeditazione io, lo ucciderei e venderei i suoi organi almeno avrebbe aiutato qualcun’altro dopo avere tolto una vita, quasi due ed essersi rovinato per sempre, anche se sono convinto che tra meno di dieci anni sarà di nuovo libero.
So di essere drastico ma, bisogna mettere un freno a questo dilagare di violenza non si pùò essere sempre lì a giustificare ma, la vittima in quanto tale non ha nessun diritto nè da viva nè da morta e, questo non mi piace.
Grazie e buona giornata a tutti.
Bruno
Ottobre 23rd, 2012 alle 08:28
dopo l’iniziale inorridire, spunterà fuori qualche psicologo che inizierà a porre dubbi sull’integrità mentale di questo bravo ragazzo, poi sarà il turno del solito assistente sociale che darà la colpa di tutto questo alla società, che sosterrà che anche questo bravo ragazzo è una vittima del sistema, che il carcere non potrà fargli che male ecc. ecc.
poi inizieranno i discorsi sul come recuperare questo bravo ragazzo che va aiutato e non punito e te lo ritroverai ad usufruire del sistema carcerario come se fosse un club med: andrà a lavorare al mattino, la sera partitina di calcetto, palestra, una cenetta tra amici e la mattina di nuovo fuori a lavorare.
se avrà delle doti, potrà anche fare parte della “compagnia della fortezza” e ricevere dei premi a cannes com’è successo quest’anno al protagonista del film “reality”.
nel frattempo, il padre che si è visto ammazzare una bimba e ridurre in fin di vita un’altra se lo prende nel bocciolo come è prassi in questo paese dove quello a essere tutelato è il delinquente e dove chi cerca di comportarsi ammodo viene perseguitato da fisco, giustizia, guardia di finanza e compagnia bella. se cercherà di farsi giustizia da solo (come farei anch’io visto che se ti ammazzano due figliole non credo che a qualcuno possano rimanere altri scopi nella vita), lui verrà punito esemplarmente per scoraggiare questo tipo di reazioni.
un po’ come capita a chi trova i ladri in casa ed ha la fortuna di avere il sopravvento e deve pagare i danni al ladro oltre che vedersi condannare dalla “giustizia”.
questo è il paese dell’incontrario e non c’è speranza che cambi qualcosa.
Ottobre 23rd, 2012 alle 08:29
ho sempre sostenuto e sempre sosterrò che chi mi tocca un figlio è finito. Basta con il perbenismo che tutti devono essere recuperati, alcuni soprattutto pedofili e maniaci (persone con disturbi maniacali) non possono essere recuperate se npon in strutture che ormai per legge non possono più esistere. Purtroppo in Italia il privilegiato non è l’onesto cittadino, ma il delinquente: basta vedere le sentenze su chi per difesa, anche se eccessiva, è stato condannato. MALE NON FARE PAURA NON AVERE!
Ottobre 23rd, 2012 alle 08:33
Qualcuno di noi in gioventù ha mai pensato minimamente una cosa del genere? eppure pene d’amore le vivono tutti.
Ci deve essere un problema di fondo, sicuramente mentale e culturale ma è questo che spaventa oggi,ragazzi spesso di buona famiglia che compiono gesti da pazzi.
D’accordo con Bruno,
io ho sempre vissuto nel rispetto delle regole sapendo che sarei stato punito, chi sbaglia paga e chi uccide dovrebbe pagare con la vita,se non pena di morte almeno ergastolo senza se e senza ma.
Ottobre 23rd, 2012 alle 08:37
a queste domande non esiste risposta; penso invece che l’omicida possa davvero essere un bravo ragazzo per 365 giorni all’anno per 20 anni, ma se quando gli si “tappa la vena” la sua reazione è questa, spero che costui invecchi nelle patrie galere.
Ottobre 23rd, 2012 alle 08:43
Carissimo David, le tue domande non possono avere risposte se non quelle fornite nel vivere direttamente l’esperienza. Riteniamoci fortunati nel non averle trovate e speriamo di non doverle trovare mai.
Ora NON posso sapere come potrei reagire, perché sto ragionando a mente lucida; in quella situzione, completamente stravolto, non so proprio come sopravviverei.
In chiusura di intervento volevo scrivere di come sarebbe nato a breve il solito dibattito sulla pena di morte. Gli eventi mi hanno addirittura preceduto…
Che strazio, CIRANO
Ottobre 23rd, 2012 alle 08:44
PS: lo strazio è riferito alla vicenda di Palermo, non al dibattito sulla pena di morte. Meglio chiarire, non si sa mai…
CIRANO
Ottobre 23rd, 2012 alle 08:46
Davanti a drammi così grossi, c’è una risposta sicura che ci attende Lassù (ma non so quale sia) ed una risposta che dobbiamo attendere quaggiù.
Quaggiù c’è solo la risposta della Giustizia, che sarà sicuramente inadeguata me è l’unica che abbiamo.
Piuttosto, da padre, quella vicenda mi ha dato da pensare e mi rivolgo ai miei colleghi babbi.
Cari babbi,
non smettiamo mai di parlare, di seguire, di ascoltare, di rompere i coglioni ai nostri figli e, soprattutto, alle nostre figlie.
Il mondo s’è fatto davvero brutto per le donne: il mercimonio che s’è fatto del corpo femminile a tutti i livelli ha portato i cervelli ed i cuori all’ammasso.
Un corpo femminile è diventato merce: o lo prendo con il consenso, o lo compro o lo prendo con la forza.
Non smettiamo mai di tenere sotto controllo le nostre figlie ed i mosconi che gli girano intorno: quando si prendono e, soprattutto, quando si lasciano.
In tal senso, ritengo consentito ogni scorrettezza: leggere diari, intercettare telefonate, sms, profili facebook, pedinamenti, irruzioni a sorpresa e quanto altro, almeno fino a quando non dimostrino di essersi assistemate.
MAgari, nell’incertezza, anche dopo.
Non voglio dare le colpe a nessuno ma se il padre di quella ragazza avesse saputo qualcosa, qualcosa avrebbe fatto e, forse, questa tragedia non si sarebbe verificata.
Forse.
Ottobre 23rd, 2012 alle 08:51
Maladetto Toscano, il tuo ragionamento non fa una grinza, però stai attento alle parole che usi perché stai incolpando il padre per la marte della figlia. Attento, le parole son macigni. rifletti bene prima di esprimerti in casi così delicati.
Caso mai la colpa è dei genitori dell’assassino, i quali non sono stati capaci di capire le turbe psicologiche del loro pargolo.
CIRANO
Ottobre 23rd, 2012 alle 08:52
Un bel rito abbreviato non si nega a nessuno.
Condanna a trent’anni che, tra buona condotta, sconti di pena, misure alternative e cazzate varie si ridurranno a 12-14 anni.
Se fossi il padre e non morissi di crepacuore prima mi attrezzerei in modo adeguato per organizzare la festa di scarcerazione a quel maiale.
E in quanto maiale gli riserverei la fine a testa in giù che si merita. Proprio come quando si vogliono fare i sanguinacci.
Ottobre 23rd, 2012 alle 09:10
Possiamo legare questo tread a quello della scorsa settimana? Probabilmente si. Lo feci presente in quel trend e lo ripeto in questo; sempre di più spesso la gente ha paura dell’abbandono, proprio non lo sopporta e di fatti increscioso come questo purtroppo ce ne sono a decine e sempre di più.
Sul fatto che gli attori di questa orribile scena fossero circa ventenni dovrebbe far riflettere. Stavolta non ci sono storie di separazioni dai figli, interessi o appunto il livore per l’abbandono, c’è di più perché costui non è un pazzo.
Ottobre 23rd, 2012 alle 09:19
La vendetta non serve.
Sarà…ma prima di passare i miei giorni a riformularmi in testa quella frase, una volta a mo’di domanda e la successiva come affermazione, prima di aspettare passivamente la fine dello strazio o peggio ancora prima di togliermi vigliaccamente la vita…mi vendico.
Ottobre 23rd, 2012 alle 09:26
No David, non mi portare in simile meandri. Nulla di socialmente accettabile ottenebrerebbe la mia volontà e angoscerebbe le mie giornate.
L’unica cosa che posso dire e di sinceramente non augurare a nessun genitore di venir trascinato in un tale abisso da qualche abietto omuncolo la cui sorte mi preme solo perché il sapere che questo individuo possa da oggi in poi sorridere o vedere un’alba la trovo un ingiustizia e un’offesa alla vita.
Ottobre 23rd, 2012 alle 09:32
David, auguriamoci solo che non ci accada e non ci tocchi scoprire che saremmo a nostra volta capaci di uccidere perché un figlio e’ un figlio! Certo che ora voglio vedere un ergastolo, senza sconti possibili, senza alibi o semi infermità temporanea, senza possibilità di grazia…da qualche parte si deve cominciare per evitare che si ripeta!
Ottobre 23rd, 2012 alle 09:38
Rammento una quindicina di anni addietro, il padre di un bimbo violentato da un bruto che aspettò lo stupratore, lo portò in un bosco e lo sodomizzò con un pezzo di ramo d’albero fino ad ucciderlo.
Annoto il fatto , mi astengo dal commento, che tengo dentro di me.
—————-
Mi unisco all’amico Batman nel formulare gli auguri più cari al grande Mario Ciuffi.
Solo chi nasce il 23 ottobre, e condivide i natali con un certo Edson Arantes do Nascimento ma qualcun lo chiamava anche Pelè, può diventare l’amico irrinunciabile dell’intero Popolo Viola.
———————
Mi unisco al tenente Dr.Gasperini nel ricordo delle vittime nella ricorrenza del settantennato di El Alamein, dove le forze militari nettamente sovrastanti dell’ottava armata alleata al comando del generale Montgomery ebbero ragione di un pugno di eroici militari italiani affamati , senza carburante e senza munizioni.
Proprio oggi, la televisione italiana manderà in onda il film “Amba Alagi” un’altra pagina scritta col sangue dei morti italiani proditoriamente assaliti dalle forze etiopi del negus Menelik in rapporto di 1 a dieci.
le migliori cose a tutti
Immonda Bestia
Ottobre 23rd, 2012 alle 09:44
Scusate, ma qui non c’e’ stata alcuna paura dell’abbandono, alcuna malattia mentale del reo o altre giustificazioni.
Qui si tratta di uno stronzo che voleva vendicare l’onore offeso per essere stato lasciato.
Con gente in questo modo (che tocca le donne per lavare l’onta al proprio onore) mi piacerebbe “parlare” per una mezz’oretta chiuso ermeticamente in una stanza. E che nessuno aprisse anche udendo urla disumane.
Dopo mezz’ora si può chiamare la ditta di pulizie.
Ottobre 23rd, 2012 alle 09:45
Rammento una quindicina di anni addietro, il padre di un bimbo violentato e poi strangolato da un bruto che aspettò lo stupratore, lo portò in un bosco e lo sodomizzò con un pezzo di ramo d’albero fino ad ucciderlo.
Annoto il fatto , mi astengo dal commento, che tengo dentro di me.
—————-
Mi unisco all’amico Batman nel formulare gli auguri più cari al grande Mario Ciuffi.
Solo chi nasce il 23 ottobre, e condivide i natali con un certo Edson Arantes do Nascimento ma qualcun lo chiamava anche Pelè, può diventare l’amico irrinunciabile dell’intero Popolo Viola.
———————
Mi unisco al tenente Dr.Gasperini nel ricordo delle vittime nella ricorrenza del settantennato di El Alamein, dove le forze militari nettamente sovrastanti dell’ottava armata alleata al comando del generale Montgomery ebbero ragione di un pugno di eroici militari italiani affamati , senza carburante e senza munizioni.
Proprio oggi, la televisione italiana manderà in onda il film “Amba Alagi” un’altra pagina scritta col sangue dei morti italiani proditoriamente assaliti dalle forze etiopi del negus Menelik in rapporto di 1 a dieci.
le migliori cose a tutti
Immonda Bestia
Ottobre 23rd, 2012 alle 09:48
Io, insieme ad un mio amico e ad alcuni istruttori di Krav Maga, abbiamo ideato un Progetto che si chiama Donna Sicura. Ci sono professionisti con i quali si possono condividere sentimenti legati ad eventuali violenze domestiche e abusi.Poi in palestra insegniamo tecniche di autodifesa, come dicevo Krav Maga, un metodo nato in Israele, di difesa da aggressioni con le mani, da arma, da pistola, perlomeno un minimo di strumenti, non è certo la risposta, ma serve, vi garantisco che serve. Se volete informazioni a disposizione. Poi come padre quello che farei, mi sono già espresso in merito. Non conosco il perdono nel senso cattolico, non sono ne un prete ne un poliziotto, tantomeno un giudice. No non è un bravo ragazzo, i bravi ragazzi non si armano, non escono di casa per colpire, non accoltellano due ragazze indifese. Allora io come padre avrei una sola missione di vita: la sua infelicità. In carcere si possono fare arrivare tanti messaggi, non gli garantirei una vita comoda. Poi attendere, quanto dipende dal giudice, dalla condanna, ma non avrei fretta. Tu hai ucciso una mia principessa, ne hai ferita un’altra. Io ti levo dalla faccia della terra, forse troverei pace e renderei anche di una sola unità il mondo migliore. Perchè caro il mio assassino, diamo i giusti aggettivi alle cose, tu non saresti più su questa terra e di ” bravi ragazzi” come te se ne fa volentieri a meno.
Ottobre 23rd, 2012 alle 09:54
non lo so come potrei reagire.
di primo acchito mi viene in mente Alberto Sordi nel “il borghese piccolo piccolo”.
saluti
Ottobre 23rd, 2012 alle 09:55
volevo dire “un borghese piccolo piccolo” ma il senso è lo stesso
Ottobre 23rd, 2012 alle 09:59
non lo so proprio cosa farei, io e mia moglie abbiamo un bambino di quasi 3 nni e davanti a queste tragedie, commentando tra di noi, di pancia, il primo pensiero che ci assale, è quello di seguire ns. figlio nel nulla eterno, perchè sopravvivere a un figlio è contronatura.
Credo che cmq si debba ritrovare, all’interno delle mura di casa, il concetto di famiglia, capire prima di tutto noi stessi l’importanza di questo e capire e far capire a tutti i componenti del nucleo che facciamo parte di un’unica squadra e che quindi dobbiamo remare tutti dalla solita parte fin da subito. Sono concorde con quanto dice Maledetto Toscano sul fatto che dobbiamo essere cagacazzi, ed oggi come ogi non acvrei problemi a controllare un adoloscendo, masticando e bene di internet facebook e compagnia danzante, e difficilmente sarei fregato con questi strumenti, ma fra una quindicna d’anni che avrò 55 anni sarò ancora in grado di essere a passo con i tempi e le nuove tecnologie??? Un saluto a tutti
Ottobre 23rd, 2012 alle 10:06
Caro David, questi “bravi ragazzi” che vanno in giro armati, andrebbero fermati prima !!
Questo “bravo ragazzo” erano mesi che tormentava la ragazza uccisa e nessuno ha sentito il bisogno di intervenire !!
Mi rendo conto che in zone di mafia dove si viene facilmente ammazzati anche per errore, sia difficile per le forze dell’ordine prevenire questi episodi, ma i genitori del “bravo ragazzo” dove stavano, non sapevano niente, tolleravano tutto ??
Ottobre 23rd, 2012 alle 10:17
maledetto toscano: cioè vorresti dire che quello che è successo è in parte anche colpa del babbo che non ha “spiato” la figliola?
non scherziamo. se mi fossi accorto che i miei genitori mi stessero spiando avrei dato di matto. educare un figlio significa anche dargli degli esempi di vita che non sono certamente quelli di intrufolarsi in facebook con un account falso per vedere l vita del figlio dal buco della serratura.
la colpa è totalmente di chi par lavare l’onta di essere lasciato è uscito di casa con un coltello in tasca.
si puo essere d’accordo che sia un problema culturale, nel senso che queste cose succedono spesso e con attori sempre del sud che non concepiscono l’idea che una donna a un certo punto della sua vita possa scegliere di lasciarti. col modo di pensare che hanno in molti in quella parte d’italia, questo viene preso come un affronto personale da lavare col sangue.
e non è razzismo evidenziare che quando succedono queste tragedie, al 98% i protagonisti sono persone originarie del sud; questa gente andrebbe punita molto severamente e non parzialmente giustificata col dare parte della colpa alla famiglia della vittima.
Ottobre 23rd, 2012 alle 10:26
Riflettendo su questo episodio straziante, ovviamente da “esterno”, volevo spostare l’attenzione su altri aspetti.
In questi casi si pensa sempre allo strazio dei familiari ed amici, quasi mai alla vittima stessa. I parenti son disperati ma la ragazza non c’è più, non avrà più la possibilità di pensare, ridere, piangere, innamorarsi, lavorare, giocare. Insomma ora è niente, oscurità.
Nei casi di morte, si tende per paura dell’ignoto, a pansare ad i vivi, mai ai morti.
Pensiamo a lei, preghiamo per lei (chi può o vuole). Perché il padre sarà straziato, devastato, annichilito quanto volete, ma sempre vivo è.
E se proprio si vuol indirizzare la nostra simpatia, pensiamo alla sorella sopravvissuta. Avete mai pensato a come potrà superare questo dramma? Con quanti e quali sensi di colpa sarà costretta a convivere?
Mi sento male, provo a pensare ad altro, anche se so benissimo che non ci riuscirò.
Povere ragazze, perché il destino vi ha voluto così male?
Stefano, bibabbo, figlio e fratello
Ottobre 23rd, 2012 alle 10:29
Le domande di David non hanno risposta. Si può essere buonisti o vendicatori, ma è teoria, solo teoria. Non è teoria invece pensare al prima. Tutto nasce, credo, dal considerare il partner, o l’ex partner, come proprietà. E questo credo nasce e si crogiola nella famiglia, cresce nella mente di uomini e ragazzi che hanno idee distorte dell’amore. Idee spesso indotte e protette dalle mamme e dai padri dei “bravi ragazzi”. Su questo atteggiamento bisogna fare educazione e se necessario repressione precoce.
Ottobre 23rd, 2012 alle 10:41
Solo chi ci passa in prima persona per me conosce le risposte alle domande che ti sei posto….. Mi fa star male solo il pensiero……
Ottobre 23rd, 2012 alle 10:44
Sono babbo anche io, ma questo non vuole dire che abbia più diritto di commentare di chi non ha figli, xchè chi non ha figli ora, forse li avrà, e cmq è stato o è ancora figlio di un babbo che qualunque siano i rapporti, rimane sempre un babbo. X essere diretto e preciso riguardo alla quest principale, ti dico che non saprei reagire. Credo che mi si spegnerebbe il cervello, forse definitivamente.
Ottobre 23rd, 2012 alle 10:47
In genere cerco di non intervenire quando i post di David affrontano certi argomenti, cose troppo delicate per scrivere due righe d’impulso tra un impegno e l’altro. Però stavolta faccio un’eccezione. Ho letto i primi commenti e nella maggioranza si legge di “ammazzare”, “fare a pezzi”, “staccargli la testa”, “sangue sangue sangue”. Vi faccio solo una domanda: pensate davvero che questa sia la soluzione? Aggiungere violenza a violenza? Pensate che vedere il cadavere gocciolante dell’assassino serva di lezione e impedisca il ripetersi di tragedie simili? O invece magari si peggiora le cose? Provate a leggervi qualche libro che fa la cronaca delle faide infinite tra camorristi. Si parte da una cazzata come un complimento a una ragazza o un parcheggio in doppia fila che blocca la macchina sbagliata e si prosegue per anni ad ammazzarsi allegramente. Personalmente credo che se non si cambia un po’ la cultura delle persone sia dura uscire dalla spirale della legge del taglione.
Ottobre 23rd, 2012 alle 10:50
“Figli che in fondo sono dei bravi ragazzi”. E’ sempre così. E’ così pure per chi va in curva con effigi e simboli nazisti, marcia a passo d’oca sugli spalti, impicca manichini di persone di colore e fa cori raccapriccianti come quello per Morosini. Però sono solo venti scemi eh solo venti…gli altri stanno solo a guardare sono bravi ragazzi in fondo…coi quali siamo gemellati. Vergogna. E vergogna pure per quelli della tua radio di “violanelcuore” a difendere a spada tratta un’alleanza che non ha più alcun motivo di esistere.
Ottobre 23rd, 2012 alle 10:52
Ah, dimenticavo: non mi bollate come “buonista” ! Datemi dell’imbecille, del deficente, del coglione, o anche di peggio… ma buonista no! Non so chi abbia invetato questo aggettivo ma è orrendo! grazie
Ottobre 23rd, 2012 alle 11:00
Ciao David,
faccio la stessa cosa ogni volta che succede una disgrazia e cerco sempre di immaginare cosa farei o come reagirei, però sai perchè non riesco mai a darmi una risposta? Perchè ho paura di pensare che possa succedere anche a me (o a tutti noi)e quindi mi è più facile non darmi una risposta e accantonare, incosciamente i cattivi pensieri.
Oggi hai fatto un post veramente bello, oltre ad essere un grande giornalista/telecronista/direttore sportivo, sei anche un grande uomo.
Grazie David.
Ciao a tutti
Ottobre 23rd, 2012 alle 11:03
mi è venuto in mente un fatto successo un paio di anni fa a napoli: solito stalker, solo che ha scelto la persona sbagliata. i fratelli dalla ragazza importunata, le hanno fatto prendere un appuntamento con l’ex che la stava perseguitando, hanno portato con loro una bottiglia piena di benzina e quando questo si è presentato, prima gli hanno dato una scarica di legnate e poi gli hanno dato fuoco. lo stalker non è morto ma c’è andato vicino. forse hanno un tantinello esagerato, ma credo che visto come sono tutelate le vittime dello stalking e la fine che spesso fanno, fossi un membro della giuria che dovesse giudicare i fratelli della ragazza, mi impegnerei per fargli avere il minimo della pena.
Ottobre 23rd, 2012 alle 11:14
Purtroppo questo babbo soffrirà ora, come risoffrirà quando tra non molto vedrà il ragazzo affrontare tranquillamente la sua vita per una serie di scappatoie legali autorizzate che tutto conosciamo abbastanza bene
Ricordo ancore che quel bravo ragazzo che un giorno si è alzato con la voglia di uccidere la prima persona che incontrava (e lo ha fatto su una povera Filippina distrutta a pugni), gli hanno dato 5, dico 5 anni di ospedale psichiatrico.
Io non sono per la pena di morte di per se stessa, ritengo molto peggio un ergastolo vero, è che la pena di morte è l’unica che assicura “la penale” da pagare.
Allora che facciamo???
Non do risposte e vorrei non doverle mai dare….
zachini
Ottobre 23rd, 2012 alle 11:21
SE FOSSI IL PADRE DI LEI, O DI LUI…NON SO COSA FAREI, NON HO UNA RISPOSTA:
magari l’ammazzo, magari mi suicidio, magari..
Però queste tragiche notizie (ce ne sono tante di simili ogni giorno, purtroppo) a me più che a pensare a quale sarebbe la mia reazione, mi fanno riflettere sul quanto sia importante fare di tutto per difendere i nostri figli dai mille pericoli di questo pazzo mondo.
Ovvio, cerco di farlo ogni giorno, ma poi ti accorgi che non è mai abbastanza.
E non lo sarà mai, purtroppo. Non posso difenderli da tutto e tutti, non mi sarà possibile!
Alla fine, quindi, a me viene solo voglia di “gustarmi” la felicità dei momenti assieme, di come sono importanti tutti questi piccoli istanti in cui li aiuto a crescere.
La cosa veramente importante, è che sto vivendo con la ferma volontà di non avere il più piccolo rimorso per quelle cose che credo un padre debba fare e che, per mille motivi, a volte la vita porta a far rimandare.
E su questo, permettetemi l’autoincensazione, sto davvero diventando bravo.
Ottobre 23rd, 2012 alle 11:26
E’ difficile rispondere senza vivere le situazioni e spero non mi debba capitare mai.
Il raziocinio farebbe propendere in prima battuta per stare vicino a chi è rimasto. La figlia superstite avrà necessità di tutto l’amore dei genitori per superare quanto accaduto che per lei sarà quasi come essere stata uccisa.
In seconda battuta potrebbe essere la speranza di avere giustizia.
Speranza vana, temo. Vorrei che tra noi ci fosse qualche giudice che ci spiegasse il perchè di certe sentenze, di certe pene miti rispetto a delitti orribili che ci indignano. Abbietti assassini, malati di mente, che in pochi anni tornano in circolazione senza il minimo rispetto dei morti e del dolore che hanno seminato.
A soggetti come questo credo che il processo dovrebbe essere sommario. Galera a vita. A VITA. Senza preoccuparsi minimamente di un possibile recupero.
MA QUALE RECUPERO!!!!!!!!!!!!
Cella buia e squallida senza il minimo comfort. Utilizzo massiccio e sfiancante per lavori pesanti e socialmente utili, ovviamente senza nessun tipo di retribuzione.
Ecco, il timore che un bravo avvocato che si insinua nelle maglie della giustizia, che trova i giusti cavilli, il ricorso al vizio di mente, gli consenta di cavarsela con poco e nulla, che buone condotte e permessi vari gli consentano di vivere una vita “quasi” normale, temo mi farebbero propendere per la soluzione adottata dal grande Sordi nel “Borghese piccolo piccolo”: una vendetta dura, impietosa, terribile.
E i genitori, per favore,abbiano almeno il pudore di tacere. Si chiudano in un dignitoso dolore e ci risparmino giustificazioni che stonano e altro non sono se non ulteriori ferite nell’anima di noi tutti e degli altri poveri genitori ancor di più.
Una preghiera per la giovane vita spezzata e due per la sorella scampata.
MARIO T.
Ottobre 23rd, 2012 alle 11:27
Sergio Campi ha fatto un ottimo post. Complimenti.
Ottobre 23rd, 2012 alle 11:31
Esiste una sola risposta
Pena di morte….
e nessuna tolleranza …..
per atti come questi.
La stupidità umana deve essere compensata.
Ottobre 23rd, 2012 alle 11:31
@Sergio Campi, #39:
Io non ammazzo per un complimento a una ragazza, né per un parcheggio in doppia fila.
Io ti ammazzo se tu uccidi mia figlia.
E lo faccio con le mani.
La soddisfazione sarebbe completa, sebbene, purtroppo, non mi restituirebbe mia figlia.
Ma saperla sotto terra, mentre la giustizia italiana consente all’assassino il rapido recupero di una vita normale, non lo posso accettare né sopportare.
Ribot
Ottobre 23rd, 2012 alle 11:36
x sergio campi: non ti do del buonista e neanche del coglione, persone che parlano come te ce ne sono un sacco, ma vorrei vedere cosa scriveresti se fosse successo a te e alle tue figliole. solo quello. è facile fare i garantisti quando le cose succedono agli altri, io, forse sbagliando, mi metto nei panni della vittima e mi viene da pensarla molto diversamente da te.
Ottobre 23rd, 2012 alle 11:57
Concordo con Bruno, post 12
Nessuno tocchi Caino…sta ceppa!!E Abele?Alle vittime chi ci pensa? Sto buonismo ha bell’e rotto!
Ottobre 23rd, 2012 alle 11:58
@ Sergio Campi.
Mi prenderò anch’io del buonista, ma sono d’accordo con te !!
Ragionando con la pancia anche a me talvolta verrebbe voglia di rispondere alla violenza con la violenza , come avveniva nelle società primitive, ma poi accendo il cervello e da cristiano arrivo a conclusioni diverse !!
Questo tipo di atteggiamento nel secolo scorso ha portato a due guerre mondiali in cui sono morte oltre 50 milioni di persone, senza che poi il mondo sia migliorato di un qualcosa!!!
So che è molto difficile perdonare, ma non ci si può far accecare dal dolore e dal desiderio i vendetta privata : innescheresti una spirale di violenza senza più fine e aggiungeresti solo morti a morti !!
Ottobre 23rd, 2012 alle 12:03
@ Sergio Campi: non sei ne’ buonista ne’ coglione, ma non puoi confondere le faide di camorra con una ragazza sgozzata sulle scale di casa per difendere la sorella in pericolo. Semplicemente non sei stato capace di inquadrare la situazione.
Peraltro, visto che citi la mia soluzione di dissanguamento suino, ti faccio notare che la mia soluzione e’ conseguente ad un sistema giudizial-carcerario che garantirà al porco di uscire prima del 2025.
Visto che la funzione repressiva ed educativa della pena viene meno a questo punto la vendetta diventa un atto di igiene della società: l’assassino non potrà più nuocere a qualcuna quando uscirà di carcere.
Se a te invece va bene cosi’ sono felice per te.
Ottobre 23rd, 2012 alle 12:03
x NEDO: Se hai ascoltato la trasmissione non hai capito niente, perdonami e riascoltala.Se non l’hai sentita sei in malafede e documentati prima di parlare.
Grazie
Ottobre 23rd, 2012 alle 12:33
Si… dunque…. allora…. Cosa farei? Aspetto che esca e l’ammazzo… No aspetta, non avrei il coraggio… No lo fò ammazzare…. no e da chi? No.. allora mi ammazzo io il giorno dopo, si penso che farei questo se ne avessi il coraggio, sicuro però che la mia vita e di molti attorno a me sarebbe praticamente finita comunque.
Ottobre 23rd, 2012 alle 13:04
capitasse a me probabilmente mediterei vendetta…..e’ per questo che esiste la legge…..per punire aldila’ del coinvolgimento.
certo nel caso specifico le colpe sono sicuramente da ripartire tra omicida e chi lo ha cresciuto ed educato.sconvolgente il fatto che abbiano trovato anche modo di replicare.
Ottobre 23rd, 2012 alle 13:24
ecco uno di quei casi dove la pena di morte è d’obbligo,dove c’è la sicurezza del colpevole ci deve essere la sicurezza della pena scontata,perchè nel paese dove viviamo
(italia) fra pochi anni questo è fuori a scherzare con gli amici.Questo è successo ad un mio caro amico a cui è stato ucciso il figlio e il colpevole reo confesso dopo 3 anni girava allegramente per il paese ecco il mio amico è emigrato in Francia
Ottobre 23rd, 2012 alle 13:44
@Max Vinella e @Sergio Campi
la seconda guerra mondiale è scoppiata perché le potenze alleate hanno atteso, sono state “buoniste” con Hitler, consentendogli di invadere Austria e Cecoslovacchia, fossero intervenute prima non sarebbe accaduto nulla. E come pensi che alleati, partigiani ecc…abbiano liberato il nostro paese da tedeschi e nazisti?Con la gentilezza?
La legge dovrebbe punire, ma non lo fa, sono anche troppi i bastardi usciti per sconto di pena o buona condotta. Perciò io non ho problemi ad ammettere che se qualcuno mettesse le mani su mia moglie o mia madre lo ucciderei con le mie mani. Anche se poi in quel caso la legge funzionerebbe eccome, e sarei io a finire in galera!
Ottobre 23rd, 2012 alle 13:57
Non lo so come potrei reagire se accadesse una cosa simile ad uno dei miei figli,femmina o maschio che sia,credo soltanto che morirei con loro,non so se avrei la forza per meditare o mettere in pratica una vendetta,forse impazzirei di dolore e non avrei più la forza di pensare a niente.Mio marito dice che vivrebbe solo per aspettare il giorno per uccidere l’assassino con le proprie mani,facendo in modo che questo “essere” si aspettasse di venire ammazzato ogni giorno. Io non credo che ce la farei mai,semplicemente cesserei di vivere anch’io,non so se mi basterrebbe l’amore verso l’altro figlio per poter andare avanti.Credo anch’io che quello non sia un bravo ragazzo,ai bravi ragazzi non verrebbe mai in mente di “vendicarsi”così di un ex fidanzatina che ti ha fatto soffrire.Però,da mamma, comprendo anche lo sforzo della mamma di questo ragazzo di cercare di difenderlo in qualche modo,comunque fossi in lei un esamino di coscienza me lo farei,eccome se me lo farei.Ciao a tutti
Ottobre 23rd, 2012 alle 14:20
io uccido.
Ottobre 23rd, 2012 alle 14:45
Un “babbo” a Palermo non è un padre, è uno sciocco.
Non importa essere un padre per annoverare questo assassino tra le belve.
E’ un omicidio, anzi un genocidio, ma che dico, un femminicidio infinito che è figlio del maschilismo che molto spesso impera anche sul blog, che non è esente dalla media nazionale.
Ottobre 23rd, 2012 alle 14:48
Ma bisogna anche chiedersi: e se un giorno nostro figlio o figlia commette una cosa del genere?Io avrei la vita distrutta ugualmente.Con una domanda ricorrente in testa” ove ho sbagliato?”.Perseguitato dalla vergogna e dal disonore.Ma sarei capace di abbandonare il mio figlio o figlia in un carcere?
Ottobre 23rd, 2012 alle 15:17
Dovesse succedere a me (figlio di 3 anni) non credo che troverei sollievo nel vendicarmi.
Il vuoto resterebbe lo stesso.
So solo che non avrei la forza di continuare a vivere e l’impulso di “raggiungere” mio figlio sarebbe fortissimo.
Nippo
Ottobre 23rd, 2012 alle 15:29
Secondo me dovremmo sforzarci anche di pensare a cosa faremmo se fossimo il babbo di lui.
Provare odio, vendetta, voglia di vederlo soffrire ed anche morire e´ normale e naturale, non per questo dev´essere per forza giusto, non siamo giudici, siamo umani, alcuni di noi genitori ma tutti siamo figli.
Da piccoli chi offendeva la mamma di un´altro si prendeva un sacco di botte quindi e´ un istinto naturale per noi difendere le persone che amiamo di piu´, ma secondo me e´ interessante pensare a cosa faremmo se fossimo i genitori di lui.
Vivremmo in un dolore atroce pensando di aver sbagliato tutto o di non aver capito niente, pensando che il ragazzo che tutti i giorni mangiava con noi, che ci salutava la mattina o che quando era a letto con la febbre gli rimboccavamo le coperte e baciavamo la fronte forse non era la stessa persona che conoscevamo.
Oppure era la stessa persona, ma che ha avuto un raptus di follia, se cosi´ fosse allora purtroppo puo´ capitare a tutti, anche a me che mentre sto scrivendo penso: “no, a me no, impossibile che succeda.”
Ottobre 23rd, 2012 alle 15:29
forse un po’ cinicamente penso che questo genere di cose, avendo poco a che fare con l’educazione e il contesto sociale, e molto con la componente istintiva, sessuale e psicopatologica degli esseri umani, vadano “accettate” come se fossero incidenti: la ragazza è andata a sbattere contro uno dei tanti matti, come se avesse sbattuto contro un muro.. ogni volta che succedono cose di questo genere, oppure pedofili e stupratori, il popolo dei talk show si mette a invocare la pena di morte, come se esistesse un deterrente alla follia… Sono cose odiose, ma fanno parte dell’uomo da sempre. Io vorrei la pena di morte, ma per i crimini commessi razionalmente: i furti dei politici, gli assassini della mafia… non certo per i delitti passionali
Ottobre 23rd, 2012 alle 15:35
a chi parla di pena di morte vorrei ricordare che il suo eventuale scopo non dovrebbe essere la punizione, nè la vendetta, ma la dissuasione dal compiere simili gesti. E nessuna dissuasione è sufficiente a frenare un impulso omicida. Per questo applicherei la pena di morte solo agli assassini “non passionali”, perchè solo in questo caso la dissuasione può essere efficace.
Ottobre 23rd, 2012 alle 15:46
CAro Cirano, caro Marco – san,
tutto volevo dire eccetto quello che avete dedotto voi.
Le parole son macigni, è vero e proprio per questo sono stato attentissimo ad usarle: ho premesso “non è mia intenzione dare colpe a nessuno”, intendendo ovviamente non dare colpa alcuna al padre della ragazza.
I genitori del giovane omicida le colpe se le portano impresse senza doverle nemmeno citare: caso classico dove le colpe dei figli ricadono sui padri.
Sono sicuro però che quel padre adesso si stia macerando negli stessi dubbi che ho espresso io perché credo che così accadrebbe anche a me: potevo capire che qualcosa non andava ? Potevo intervenire prima per proteggere mia figlia ?
Dopo la tragedia son pensieri scontati perché il padre, da sempre, è il referente della sicurezza della famiglia od almeno così io i sento.
Senza voler dare colpe a nessuno, il mio messaggio era propositivo verso i miei “colleghi”: amici, stiamo allerta.
Il mondo è cambiato rispetto a soltanto trent’anni or sono ed è imbestialito tantissimo.
MArco – san parla di quelli del sud: qualunquismo statistico per qualunquismo statistico, potermmo aggiungere anche gli extracomunitari ed i mussulmani che non ci vanno certo di scartino con le donne ed il loro corpo.
Io parlerei di imbrutimento della società: in momenti di crisi economica, gli iphone vanno a ruba e sta passando l’idea che, come compri un iphone, si possa o si debba possedere anche il corpo di una ragazza.
Bell’ingegnata, poi, i racconti delle sfumature, altro esempio di sublime inciviltà: sotto mentite spoglie, è un altro invito subdolo alla prostituzione femminile ed al possesso esclusivo; la trilogia, di per sè, fa più piangere che ridere ed ha lo spessore di un videogioco.
Ma se a quei racconti aggiungi il martellamento di puppe e culi della televisione, le notizie gossip dove per essere di moda la devi dare nemmeno fosse tua, il bombardamento può far scoppiare la testa a qualche soggetto minorato.
Per questo dico: la salvezza dei nostri figli e, soprattutto, figlie oggi è diventata una lotta senza quartiere, senza esclusione di colpi.
UNa volta poteva bastare il buon esempio. oggi temo di no e, quindi, ben venga guardare mia figlia dal buco della serratura.
Finchè lo faccio io, lei sarà al sicuro, almeno fin dove posso arrivare.
Ascoltiamo i nostri figli e, se loro non parlano, controllare, controllare, controllare, controllare …….
Ottobre 23rd, 2012 alle 15:57
Inorridito da ciò che ho letto in molti post,vi posso solo dire “Fatti non foste per viver come bruti….”.Spero che certe enunciazioni siano figlie dell’emozione del momento,o ,per alcuni,”coraggio da tastiera”,altrimenti siamo messi molto male!Dispiaciuto che il suo thread,signor Guetta,animato dalle intenzioni di smuovere le coscienze abbia svegliato,invece,in molti,gli istinti più bestiali!
Ottobre 23rd, 2012 alle 16:17
Caro david hai suscitato un bel vespaio. Chi porterebbe lo stalker in un bosco per sodomizzarlo con un ramo, chi gli darebbe fuoco, che vorrebbe solo ammazzarlo, ma con le mani non con vili strumenti, e così via. E perchè allora non fare lo stesso con chi scippa la vecchia e la trascina per strada? E perchè non facciamo uguale con l’ubriaco che travolge in macchina la famigliola a spasso? E il ladruncolo che per rubarti il braccialetto d’oro ti da fuoco alla casa? E al padrone che lascia sul lastrico il padre di 7 figli? E davvero avremmo finalmente una bella società! Senza contare, ovvimente che in questo caso a pigliarlo nel sellino, come dite voi a firenze, sarebbe sempre il più debole. Per favore, rientriamo nei limiti!
Ottobre 23rd, 2012 alle 16:23
Buanasera a tutti,
PER IL POST 39:
vedi, compagno di fede calcistica, non c’è bisogno di fare l’esempio delle “faide” o di “camorristi”, purtroppo in Italia, e non solo, episodi di omicidi per futili motivi sono all’ordine del giorno, il punto è un’altro: se ti ammazzassero un figlio, (non un fratello, un genitore, un amico, ma UN FIGLIO), veramente avresti la lucidità di pensare che la violenza non si combatte con la violenza? P.S. fermo restando che il discorso della cultura è sacrosanto. Saluti
Ottobre 23rd, 2012 alle 16:54
Se capitasse a me con mio figlio/a la prima reazione sarebbe disperazione assoluta, dopo di che inizierei ad accarezzare l’idea del suicidio…..infine vorrei biblica vendetta:
“occhio per occhio, dente per dente!!”
Passati questi primi tre stadi di sgomento e rabbia e con maggior raziocinio forse inizierei a cercar conforto nella fede l’unica che in questi casi può riuscire a “lenire”, anche solo in minima parte, il dolore!
P.s.: occhio David!! “BABBO” a Palermo ha un altro significato che potrebbe “travisare” i concetti del tuo discorso
Ottobre 23rd, 2012 alle 17:03
Apprezzo tutti coloro che hanno bene in testa quello che farebbero….io no, so solo che il solo pensiero di poter perdere mio figlio mi fa impazzire…da smettere subito di pensarci e chiamarlo al telefono.
Ottobre 23rd, 2012 alle 17:25
Caro Niccoleo,
è molto facile fare i “buonisti” quando la pelle brucia ad altri.
Pr quanto mi riguarda, se ha avuto la bontà di leggere il mio intervento, io sarei per lasciare che la legge facesse il suo corso.
E se lo facesse come si deve non cadrei in tentazione perchè il soggetto in questione, a mio avviso, non dovrebbe più rientrare nel consesso civile.
Alla stessa stregua, per rispondere anche a Robius, dell’ubriaco e/o drogato che uccide per strada, dello scippatore che uccide la vecchietta, del pedofilo che approfitta e uccide un bambino, del gelataio che, a scopo di rapina, sevizia uccidendo, ecc..ecc.. Tutti casi in cui la violenza cieca e gratuita, o il senno perso, causano morte.
Tutta gente che non dovrebbe avere più diritto di circolare liberamente in mezzo a noi e trascorrere invece trascorrere i propri giorni dietro le sbarre di una stanza di 1×2 nell’inedia più totale e assoluta o rendendosi utile con lavori sociali particolarmente devastanti.
Purtroppo invece assistiamo sempre più a sentenze clamorosamente miti a causa di omissioni di atti, di errori procedurali, di cavilli giudirici, di un garantismo ed un buonismo inappropriato e inadeguato a simili nefandezze.
La storia di Angelo Izzo Le dice niente?
Io non cercherei vendetta se, accertata la colpevolezza in modo inequivocabile, si rinchiudessero e si buttasse via la chiave.
Ma, senza voler essere un leone da tastiera, mi deve concedere che se dopo 3-5-10 anni dal fatto trovo il soggetto che mi passa accanto e magari, come è accaduto, mi prende anche un po’ per il culo, ma anche no, io possa perdere il lume della ragione e, esasperato, possa anche compiere un gesto insano che so benissimo non ripagherà mai il dolore subito.
MARIO T.
Ottobre 23rd, 2012 alle 17:49
caro giulio post 65, anche io penso che episodi come questi vadano “accettati”, si.. ma con un’accetta da boscaiolo.
troppo comodo voler passare sempre da matti, questo non era matto e neanche ha agito d’impulso, è uscito da casa con un coltello in tasca. non è matto, è una emerita testa di cazzo e la sua dipartita non riporterebbe in vita quella povera figliola ma sicuramente renderebbe questo schifo di mondo un pochino piu pulito.
scusate se sono intervenuto molte volte ma è un argomento che mi fa agitare parecchio e sentire i soliti discorsi buonisti mi fa alzare la pressione.
x robius n. 69 non so cosa tu intenda per il “padrone che lascia sul lastrico un padre di 7 figli” (e comunque uno che al giorno d’oggi fa 7 figli se non è miliardario è un incoscente), per tutti gli altri casi che hai citato ci vorrebbe parecchia ma parecchia piu severità. invece per quelli come te sembra che si debba accettare ogni sopruso a pecorina sperando sempre che capiti a qualcun altro. e purtroppo l’andazzo a cui ci costringe la giustizia italiana è proprio quello. non so voi ma io mi sarei un po stufato.
x maledetto toscano n. 67 qualunquismo una sega! il qualunquismo buonista è quello vostro. ovviamente non tutti gli uomini del sud vanno a perseguitare le ex, ma su 100 casi almeno 90 hanno per protagonisti loro. è una statistica che puoi facilmente controllare ascoltando i vari tg.
il fatto che anche i musulmani non rispettino i diritti delle donne non sposta di una virgola il discorso, in italia dove c’è una situazione un po diversa da quella dell’iran o dell’afghanistan queste cose non dovrebbero succedere.
Ottobre 23rd, 2012 alle 18:05
Ci ho pensato e ripensato………..a mente fredda, siccome odio la violenza. sono tentata di dire che lascerei fare il corso alla giustizia……….ma se questa non fosse equa…….non so quale sarebbe la mia reazione…….trovo molto interessante il post di sergio-rimini….cosa si prova invece a stare dall’altra parte? quando è un figlio a fare una cosa così terribile? Forse per me sarebbe peggio……..però pensandoci a mente fredda……
Ottobre 23rd, 2012 alle 18:19
@Niccoleo; @Robius, #68 e #69:
Non sono un bruto!
Sono un uomo colto, mite e liberale, pronto a far uso della Giustizia ordinaria, quantunque non ne abbia stima.
La questione qui è ben diversa.
La domanda di David è: “cosa fareste voi…?”
Io ho una figlia di 2 anni e la moglie incinta: se qualcuno me le tocca divento un leone.
Non me ne frega niente di cosa sarà di me dopo, dell’occhio per occhio, delle giustificazioni, delle scappatoie legali, di tutto il mio bagaglio culturale, della mia posizione rispettabile, della mia coscienza formata con sacrifici enormi sia finanziari che intellettuali.
Non saranno mai pesanti quanto la cancellazione del mio Amore.
Se mi scanni la figliola io ti ammazzo.
Se voi volete porgere l’altra guancia, in questo mondo di homo homini lupus, fate pure: la giustizia italiana non mi dà le necessarie garanzie, devo provvedere da solo.
Ribot
Ottobre 23rd, 2012 alle 18:24
Rispondo al signore che ha bollato questo blog di maschilismo.
Certo che questo blog è maschilista.
Ci mancherebbe altro.
Scusi di cosa si ragiona qui dentro prevalentemente?
Di calcio.
E allora cosa vuole scusi!
Mi dica una cosa: su Sky Calcio e su premium calcio, quante reclame di detersivi, o di pannolini con le ali o di creme di bellezza danno?
Gliene dico io: nessuna.
Lo sa perchè?
Perchè novantacinque persone che guardano quel programma sono uomini.
Si si rassegni, il calcio è maschilista.
Fortunatamente.
Immonda Bestia
Ottobre 23rd, 2012 alle 18:24
Ho aspettato fino a stasera per scrivere qualcosa, nella speranza di esprimere un’idea ben definita, certa, ferma.
Invece la risposta non ce l’ho.
Non so dire cosa potrei provare oltre allo strazio per la perdita.
In che mondo viviamo? Cosa c’è nell’aria? Cosa ha trasformato una società che fa diventare i nostri giovani delle belve?
Qui si parla non semplicemente di uno stronzo, o di un deliquente comune, ma di un individuo apparentemente normale, pare di una famiglia per bene, che, all’improvviso, diventa un mostro feroce che non sa dare il giusto peso alla vita altrui e alla propria, alle proprie emozioni, agli accadimenti.
Non lo so, sono allibito.
Non so se nei panni di un padre, la vendetta, come auspica Ernesto, avrebbe il potere di calmare lo strazio del cuore.
Chi ha una fede forte probabilmente può trovare la pace e la forza nel perdono ma ci vuole un coraggio disumano.
Io non lo so se ce l’avrei.
Mi scuso ma non so che altro dire.
Un saluto a tutti.
Lucky
Ottobre 23rd, 2012 alle 18:26
@marco san, il mio non voleva essere un commento buonista. Il tipo in questione è sicuramente un rifiuto umano, e gli esseri umani sono di per sè delle bestie schifose. Ma cosa vogliamo farci? vogliamo sfogarci un po’ qui su internet a dire “dategli la pena di morte” “lo ucciderei con le mie mani” e amenità simili, che tanto lasciano il tempo che trovano, perchè in italia la pena di morte non tornerà mai più? La riflessione di david non era “cosa fareste al tizio”, ma più umanamente “cosa fareste se voi foste il padre”: come reagireste, a cosa vi aggrappereste per andare avanti
Ottobre 23rd, 2012 alle 18:28
Ti ricordi il film con Alberto Sordi, Un borghese piccolo piccolo? Un Oppure il film con Gerard Buttler che si chiama Giustizia Privata…..parla di un padre a cui vengono uccise moglie e figlia piccola…..per 10 anni sparisce dalla circolazione organizzando la sua vendette che va’ a scagliarsi non solo contro i diretti assassini ma sopratutto contro la giustizia in se, troppo corrotta e troppa intenta a patteggiare con chi dovrebbe marcire in galera.
Te li consiglio entrambe, ed in entrambe i film, l’ unica soluzione e’ garsi giustizia da soli……ma chi siamo noi per terminare una vita? Perche’ mettersi allo stesso livello di chi ha ucciso? Un uomo normale, un padre di famiglia puo’ diventare un feroce assassino? Io credo di si……
Ti invio il link del trailer. Fammi sapere se ti e’ piaciuto.
Ihttp://www.youtube.com/watch?v=7uCyKhbsTQ0&sns=em
Ottobre 23rd, 2012 alle 18:30
Sig.Mario T. la mia era una speranza che qualcuno alzasse la voce perchè dietro una tastiera,non una accusa.Vedo,anzi leggo che le cose stanno peggio di quello che speravo!Non sono un folle,capisca le mie parole.Conosco la differenza fra i casi che ora le elenco,spero di potermi spiegare.
Siamo tutti giustizialisti con il prossimo e benevoli con noi,A morte lo stupratore,in galera l’ubriaco-drogato che investe la famigliola felice,gettiamo via la chiave della cella al ragazzo che scippando la vecchietta la manda in coma,ma quando ci arriva la multa per eccesso di velocità,o ci beccano ad evadere l’iva o a non fare scontrini etc,allora cambia tutto.Lo stato ci carica troppo di tasse,ma perchè rompono a me,guardate quelli che rubano davvero etc!Lei è troppo intelligente e preparato per non capire quello che intendo dire,mi risparmio la parabola della trave e della pagliuzza e altri insegnamenti cristiani!
Ottobre 23rd, 2012 alle 18:32
Un uomo che ha perso tutto e’ capace di tutto…..
Ihttp://www.youtube.com/watch?v=7uCyKhbsTQ0&sns=em
Ottobre 23rd, 2012 alle 19:22
Io, mi pongo sempre piu’ spesso l’interrogativo se questa societa’ sia malata sul serio oppure se e’ solo la diffusione dei media e la velocita’ con cui abbiamo le notizie che ce la fanno apparire in questo modo.
Ottobre 23rd, 2012 alle 19:39
Ringrazio chi mi ha risposto (anche se la parolina magica proprio non vi riesce di non usarla) dandomi ragione o dandomi contro. Finchè si ragiona va tutto bene. E quando non si ragione più che comicniano i problemi. Solo due notazioni per chi mi ha criticato: senza dubbio facile parlare con pacatezza quando la disgrazia non capita a noi, avete ragione. Ma è anche troppo facile scatenarsi invocando pratiche medievali. E tra l’altro mi pare di poter dire che in quegli anni lì, dove si impalava la gente e si preparavano roghi, non è che le cose andassero proprio benissimo. O fareste a cambio?!
Seconda e ultima: mi dite che con la giustizia ridicola che c’è in Italia questo assassino se ne andrà libero tra pochi anni. E’possibile e la cosa non mi rende certo felice. Però se la giustizia italiana è questa voi (onestamente)vi sentireste tranquilli se avesse a disposizione anche la pena di morte?
Tutto qui. Saluti a tutti.
Ottobre 23rd, 2012 alle 19:45
per marco-san
per padrone che licenzia eccetera intendo quei datori di lavoro che sono stati sparati dal dipendente licenziato. Casi di giustizia fai da te.
Non ho detto che devo stare a pecorina. Ho detto che non so cosa farei, che dare una risposta a freddo non vuol dire nulla. Per quanto poi riguarda nord e sud guarda caso é proprio a sud che ha un certa diffusione la cultura del farsi giustizia da soli.
Per tutti gli altri cultori dell’arrangiarsi in proprio penso che avremmo una società dove avrebbe ragione sempre il più forte. Se vi piace accomodatevi.
Se la giustizia che abbiamo non ci soddisfa facciamo qualcosa perchè cambi. Se vogliamo crescere civilmente la giustizia dello stato mi pare ancora la soluzione migliore. Salute a tutti.
Ottobre 23rd, 2012 alle 20:18
scusate la provocazione ma in questi casi si diventa tutti fascisti comunisti e quant’altro.
Io David credo che faresti ciò che fare io.
Ovvero ti spengeresti come si spenge una candela aspettando, se il coraggio non viene meno, l’ora in cui qualcosa o qualcuno ti permetta di rabbracciarla.
Alessandro Boldrini da Galleno
Ottobre 23rd, 2012 alle 20:20
scusate magari mi sono spiegato male sembra che la metta in politica, non è così, per fascisti intendo la pena di morte, per i comunisti (quelli veri non annacquati) i gulag a fare granite da qui all’eternità.
Alessandro Boldrini da Galleno
Ottobre 23rd, 2012 alle 20:32
Scusate, dimenticavo. Visto che siamo pur sempre in un blog dal colore viola, non è che per caso a qualche “autodidatta” sia avenuto in mente di andare, che so, a bruciare la macchina di uno di quegli arbitri che negano i rigori, visto che il sistema arbitrale e, perchè no, la giustizia sportiva, funzionano poco assai? Perchè, vedete, reclamare giustizia (sportiva) assomiglia tanto al mettersi a pecorina. Ma ovviamente parlo per celia, che a qualcuno non venga in mente che sono serio. Non si sa mai.
Ottobre 23rd, 2012 alle 20:36
Considerare la donna come un oggetto di proprietà, una persona da assoggettare, inferiore, incapace di scegliere con la propria testa: è cultura di DESTRA! Sta lì il marcio!
Ottobre 23rd, 2012 alle 20:39
Caro Niccoleo, mi spiace deluderLa, forse non sono abbastanza intelligente, ma mi riesce molto difficile capire il suo ragionamento.
Proprio non ce la faccio a capire il parallelismo tra una multa da pagare e un delinquente ubriaco e drogato che stermina per demenza pura, tra uno scontrino non battuto e un disgraziato che sgozza due anziani per rapinarli.
Ci sono dei gradi di gravità estremamente diversi, c’è un’abisso tra un commerciante che facendo il furbo danneggia la collettività e chi per follia o per pura malvagità uccide.
Non scherziamo.
Posso provare a darmi delle attenuanti per delle banalità ma non per cose gravi e serie.
La sola idea mi fa accapponare la pelle ma se un giorno mai uno dei miei figli si macchiasse di un delitto del genere non invocherei pietà, non chiederei comprensione.
Di sicuro non lo abbandonerei, primo perchè sarà sempre mio figlio e poi perchè mi sentirei in qualche modo colpevole al pari suo.
Gli starei vicino ma non potrei mai disquisire o discutere una pena severa al pari di quelle che io auspico.
Qui non si parla della pagliuzza e della trave ma del granello di sabbia e dell’Everest.
MARIO T.
Ottobre 23rd, 2012 alle 20:43
Robius, ma lei mi scambia un rigore non dato con una figlia ammazzata per abbietti motivi?
Spero stia scherzando!
MARIO T.
Ottobre 23rd, 2012 alle 22:33
Cari miei è una domanda tremenda quella di Davide auguro che nessuno sia nelle cobdizioni di saper rispondere,certo è che davanti a queste tragedie la voglia è di fare come nel Far West.Però dopo cosa cambia la ragazza non torna indietro e poi chi può pensare di essere così onnipotente da togliere la vita a sangue freddo ,quindi dico NO fermamente NO alla pena di morte,ma colui che ha totlto la vita non può e non deve essere recuperato,il suo posto è fuori dalla società,dove e come non lo so ci sono fuzionari che dovrebbero preocuparsi di trovare loro una sitemazione
Ottobre 23rd, 2012 alle 23:36
Dico quello che hanno scritto in tanti… non vorrei essere i genitori delle 2 ragazze… in 10 minuti hanno perso tutto : 1 figlia e l’altra che gli resterà scioccata per il resto della vita e difficilmente si riprendera’ !!!
Non vorrei essere neanche il ragazzo.. andra in galera qualche anno, poi uscira..e li sarà dura… perchè non sarà il padre ad aspettarlo fuori.
Fuori non ci sarà nessuno ! e li capirà…
Lezione di mio padre al sottoscritto sia in fase adolescenziale e che post :
Quando una donna ti lascia, ti lascia per sempre e non cambia idea, quindi anche se soffri, porta indifferenza, non la disturbare piu’.. sii uomo !!!
Mi ricordo che me lo disse quando la prima ragazzina mi lascio.. mamma che sofferenza… si mise con uno della mia squadra, mi ricordo che tenni duro per un po di tempo, poi una volta sbottai e gli dissi al suo ragazzo che stava con una tr*i@… sbagliai non tanto per il concetto (perchè lo era !!! ) ma perche disubidii alla lezione di mio padre, e gli effetti ci furono …
poi capitò altre volte e detti consiglio a mio padre;una volta che è finita è finita, non vanno ne salutate ne chiantate .. è finita !!!
Forse se questo idiota criminale avesse ricevuto un adeguata educazione alla base forse tutto questo non sarebbe successo..
Ottobre 23rd, 2012 alle 23:42
boh, ragazzi che vi devo dire..in fondo vi invidio. si sta parlando della cosa peggiore che possa accadere ad una persona, cioè veder morire il proprio figlio. se voi pensate che se vi succedesse saresti capaci di accettare di vedervi portare via a coltellate la persona che avete creato, cresciuto e accudito con tutto l’amore di cui disponete senza provare nessun sentimento di rabbia, vi invidio.
io vi invidio se pensate che sia giusto provare a recuperare una persona che non ha esitato per una cosa futile come un amore che finisce, ad uscire da casa con un coltello in tasca per venire a scannare la vostra figlia uccidendo l’altra vostra figlia che disperatamente ha tentato di difendere la sorella.
personalmente credo che se mi succedesse una cosa cosi la mia vita non avrebbe piu alcun senso e l’unico scopo rimarrebbe la vendetta, ma sicuramente avete ragione voi, sono io che sono fatto male.
Ottobre 23rd, 2012 alle 23:56
E’ chiaro che ormai non si tratta più di una sottocultura,ma di una ferocia che nasce già tra i banchi di scuola……
Genitori,siate più vigili con i vostri figli! I figli sono responsabilità grandissime! I figli sono il futuro di questo mondo che sta prendendo una brutta piega nei rapporti con il prossimo!
Ottobre 24th, 2012 alle 00:33
a Niccoleo e Robius
Vu siete troppo bravini.
E a forza d’essere troppo bravini questa è la società dove si vive.
Quelli bravini e tanto giustini e tanto buonini e apertini li accuso di essere moralmente complici del degrado del nostro vivere quotidiano
Oggi non ci si indigna più dei reati in quanto tali e sconvenienti al vivere civile, ma ci si indigna perchè la gente chiede il conto ai rei.
Cari signori, ebbene si, chi ammazza si manda tutta la vita a spaccare sassi, chi ruba a una vecchia si manda un anno a spalare sassi,tutto prestabilito, tutto secondo un codice e una bilancia di pagamento del fio.
I veri bruti della società siete voi, che mettete sullo stesso piano l’uccisione di un figlio con un mancato scontrino .
“Si lui ha ammazzato, ma non vi incazzate, pensate ai vostri scontrini o alle vostre multe per velocità eccessiva”
Un mezzo delinquente che avesse voglia di andare a fare una rapina o a violentare una figlioletta che rincasa da sola, leggendo il buonismo lassista vostro, si dice.. mò vado, tanto anche se mi prendono non mi fanno mica niente”!
Ma cosa volete sperare?!
Un’ultima cosa.
Vi indignate perchè considerate reato licenziare un padre di famiglia con sette figlioli .
Il vero reato è fare sette figlioli.
E comunque , mettete su una ditta e assumeteli voi .
Vi saluto e vi ricordo che Cristiano, si, ma caro ciccio, prima tu paghi il conto, poi, eventualmente si fa la pace, se mi pare e per piacere.
Il tutto, in una società forte e non vilipesa continuamente da tastieristi buonisti che ne farebbero terra di conquista di cani e porci.
Immonda Bestia
Ottobre 24th, 2012 alle 01:11
Ragazzi, non avete idea quanto facebook e twitter siano pericolosi…..dovrebbero essere cancellati o come minimo messi a pagamento. Io mi ricordo che quando non c’era ancora il cellulare ed internet non era la Bibbia come adesso, si viveva decisamente meglio…..
Ottobre 24th, 2012 alle 01:36
Consiglierei la visione di “Un borghese piccolo piccolo” con Alberto Sordi.
Un film che può far riflettere….nel bene o nel male
Ottobre 24th, 2012 alle 08:15
@ fabrizioviola
Ho sulla politica una posizione piuttosto agnostica e con la massima onestà intellettuale le dico che la sua affermazione è piuttosto semplicistica e qualunquista.
La demenza e la malvagità sono purtroppo trasversali e non hanno connotazioni ideologiche.
Seguendo il suo ragionamento dovremmo sposare il concetto che tutti i comunisti sono perversi perchè i due ragazzi CUBANI hanno selvaggiamente aggredito e ucciso due persone a scopo di rapina?
Guardi ho avuto a che fare per anni con una giovanissima ucraina, badante di mia madre.
Ebbene, a sentire i suoi racconti, sotto quelle latitudini c’è una cultura maschilista che in confronto il nostro profondo sud degli anni 50 assomiglia alla Svezia.
Le generalizzazioni sono sempre sbagliate.
MARIO T.
Ottobre 24th, 2012 alle 08:17
Copio da un post poco sopra .
“Considerare la donna come un oggetto di proprietà, una persona da assoggettare, inferiore, incapace di scegliere con la propria testa: è cultura di DESTRA! Sta lì il marcio!” (fine della ricopiatura)
Amore mio, stai compiendo un grave errore di valutazione.
SON LE DONNE CHE SON DI DESTRA,NON GLI UOMINI
bada ben , bada ben bada molto ben
ICCHE’ LE CERCANO LE DONNE IN UN UOMO?
(niente di personale, sto sessualmente generalizzando)
Le cercano:
POTERE ,COMANDO , VISIBILITA’, DENARO,
AITANTE PRESTANZA FISICA, (e possibilmente biondi con gli occhi azzurri, o mori con gli occhi verdi)
Ovvero,
LA SUBLIMAZIONE DEL SUPERUOMO
Lo vedi?
Lo vedi che la cultura di destra è femmina?
Invece,
L’UOMO E’ DI SINISTRA.
Perchè?
Semplice, perchè è un materialista e un perdente nichilista.
Cosa cerca l’uomo nella donna?
Te ne dico io: T.C.F. (tette, cul@ e fiha) e nell’età della ragione, se il convento la passa, una donnuccia per mettere al mondo la continuazione della specie.
L’uomo non cerca la superdonna.
Cerca la donna.
Cerca la donna popolare, popolana,parimenti aggregata al proprio ceto.
Perchè quel requisito rappresenterà la primaria, miglior assicurazione alla propria vita di coppia.
Stop.
Immonda Bestia
Ottobre 24th, 2012 alle 08:36
A MARIO T.
Mario , è diversi giorni che si risponde alle stesse persone con gli stessi argomenti e quasi alle stesse ore.
I casi son DUE.
O son diventato intelligente io o tu sei ringrullito te. 😉
Immondo
Ottobre 24th, 2012 alle 09:34
Benchè abbia fatto finta di non capire ciò che dicevo nei miei post precedenti,trovo l’ultimo intervento del sig. Immonda una perla di cultura,esperienza e saggezza!COMPLIMENTI,lei è il prototipo dell’amico da portare con se in ogni occasione.E non c’è ironia,ma solo ammirazione in questo mio scritto!
Ottobre 24th, 2012 alle 10:05
@Immonda @Mario T
Carissimo Antonello, caro Mario T io non sono buonista. Io mi incazzo, io mi indigno, io ho una figlia e il solo pensiero che possa accaderle qualcosa mi annichilisce. Io sto male e mi vengono le lacrime agli occhi e penso subito a mia fuglia anche solo quando guardo un film o leggo un libro nel quale succede qualcosa a una ragazza. Io odio la cultura dell’amore come possesso sul partner. Io non paragono i rigori con gli omicidi, io non me la prendo con chi è costretto a licenziare. Io voglio solo ribadire, con forza, che il principio di farsi giustizia da soli, per quanto comprensibile, deve essere rifiutato e condannato. Io voglio solo dire che se si giustifica il fai da te non si sa mai dove si può finire.
Ottobre 24th, 2012 alle 10:39
A Robius.
Ecco, ora, ci siamo.
Vede, è bastata una piccola limatura e come per incanto gli ingranaggi, il mio e il suo si incastrano e girando nello stesso verso producono movimento positivo in avanti.
Mi stia bene.
Immonda Bestia
Ottobre 24th, 2012 alle 11:09
Caro Robius, concordo assolutamente con la pare finale del suo intervento.
La giustizia sommaria personale non è ne contemplabile ne giustificabile.
Ma è indubbio che una persona, colpita negli affetti più cari da uno sciagurato o un folle che la giustizia ordinaria non punisce nel modo adeguato, come un qualsiasi cittadino si aspetterebbe, o peggio ancora non punisce, per negligenza, per superficialità, per cavilli legali, possa anche prendere in considerazione l’idea di farsi giustizia da solo.
Purtroppo sono molti i casi di malagiustizia che hanno rimesso in libertà soggetti che se avessero avuto il carcere a vita (le ricordo nuovamente l’esempio di Angelo Izzo)sarebbe stato meglio per tutti, per lui per primo.
Per fortuna sono veramente esigui i casi in cui qualcuno si è fatto giustizia da solo.
Quindi, come vede, può tranquillizzarsi, in sostanza siamo molto meno peggio di quello che possiamo apparire.
Certo è che continuare ad assistere a sentenze miti e buoniste, al limite dell’illogicità e dell’assurdo, potrebbe indurre a peggiorarci.
MARIO T.
P.S. @ Antonello 101
Potrei anche essere diventato intelligente io o essere du’ grulli 🙂
Ottobre 24th, 2012 alle 12:02
Mario, con tutto il rispetto, opterei per la seconda 🙂
Ma noi siamo zingari, e questo ci salverà.
Immondo
Ottobre 24th, 2012 alle 12:18
x Pietro Vuturo: ho ascoltato la trasmissione fin troppo bene, dubito di aver capito male. Forse vi sarete spiegati male voi…
Ottobre 24th, 2012 alle 12:21
Mario(105),
credo comunque che le reazioni vadano al di là dell’incostistenza della giustizia italiana; non è che se ci fosse una giustizia giusta si accetterebbe un fatto del genere accontentandoci che l’autore poi finirebbe la sua vita a marcire in galera. Le reazioni in quei casi sono talmente irrazionali che nessuno le può prevedere. Il fatto poi che degli assassini dopo 5 anni siano in semilibertà è decisamente un’aggravante inccettabile.
Riguardo al P.S. concordo con l’ultima ipotesi…eh eh eh !
Maurizio
Ottobre 24th, 2012 alle 15:59
PENA DI MORTE
Ottobre 24th, 2012 alle 17:19
Caro Maurizio, la soddisfazione per l’eventuale giustizia personale e sommaria durerebbe lo spazio di un momento.
Subito dopo ti sentiresti più vuoto di prima. Tipo “Sbato del villaggio” per intenderci, se mi passi l’accostamento.
E dopo non ti resta che farla finita o finire a tua volta i tuoi giorni in galera.
Si, perchè i padri di famiglia che si vendicano vengono, al limite anche giustamente, puniti esemplarmente, a dispetto dei farabutti.
Una bella pena eterna e dura (stile Papillon) sarebbe invece una vendetta lunga e raffinata senza effetti collaterali.
Il problema è che la pena eterna e sufficientemente dura non viene comminata e, non potendolo segregare nella tua cantina, non puoi che accarezzare l’altra ipotesi, anche se poi, sono convinto, al dunque, non ne faresti di niente perchè chi nasce tondo è difficile che muoia quadrato.
Da qualsiasi punto di vista si guardi.
Il “Borghese piccolo piccolo” è un film, e tale resta.
Stammi bene e proviamo a pensare a qualcosa di meglio.
MARIO T.
P.S. Concordo, du’ grulli………..
circondati però da diversi altri……….
Ottobre 24th, 2012 alle 20:55
giusto per alleggerire ma per parlare di giustizia vi racconto quello che m’è successo ieri.
Via Maggio, oltrarno, 23 ottobre. Trovo la mia macchina, una modesta fiat 600, strizzata da una parte da un motorino parcheggiato sopra le strisce pedonali in netto divieto di sosta, dall’altra da un’automobile. Non posso uscire, chiedo al bar di fronte se sanno di chi è il motorino, niente. provo a spostarlo, non ci riesco, è troppo pesante. Provo a uscire e lo butto in terra e vado via incazzato nero. Qualche eroe mi prende la targa e oggi i vigili mi denunciano per mancato soccorso, 4 punti in meno alla patente, 280 euro di multa. Il proprietario del motorino se la cava con 36 euro di multa per divieto di sosta e forse proverà anche a chiedere pure i danni (non più di uno specchietto rotto forse) alla sua assicurazione.
Io alla giustizia non ci credo e non ci ho mai creduto comunque indipendentemente da questo o altri episodi.
Credo solo alla giustizia divina. quella degli uomini mi lascia molto perplesso soprattutto quella dei paesi latini.
un po’ meglio quella anglosassone.
Ottobre 24th, 2012 alle 23:45
Mario: diversi altri? a me par che si sia un’esercito. 😉
Ottobre 25th, 2012 alle 08:10
A proposito di Giustizia.
Ieri ho sentito della sentenza di assoluzione per quella donna che accoltellò il marito (o ex) stalker. e’ stata considerata legittima difesa.
Beh, forse, ogni tanto, la nostra (in) Giustizia funziona. speriamo che questa sentenza costituisca un importante precedente.
Statemi bene, grullarelli.
CIRANO
Ottobre 25th, 2012 alle 08:12
Avessi il coraggio e la costanza farei come ne “Il segreto dei suoi occhi” un bellissimo film argentino di qualche anno fa. A chi non l’ha visto lo consiglio caldamente.
Ottobre 25th, 2012 alle 10:49
A David T.
Da come tu l’hai descritta però forse ci sarebbero gli estremi per il sequestro di persona, in quanto ti è stata impedita la libertà di movimento.
Se hai fatto una foto col telefonino della situazione , ci sarebbe da divertirsi.
Auguri.
Ti si verrà a portare le arance. 😉
Antonello