Separazioni e dolore
Perché ci appassioniamo così tanto alla triste storia del decenne Leo (mi auguro che sia un nome di fantasia, ma non mi pare) portato via a forza da una scuola padovana?
Mi auguro che al di là del nostro lato più oscuro, che noi tutti abbiamo e che ci porta ad interessarci a tante cose inutili da voyer dell’esistenza, ci sia una domanda di fondo: noi come ci comporteremmo?
O come ci siamo comportati quando abbiamo attarevrsato il mare periglioso della separazione?
Io ho avuto la fortuna di farlo senza figli, è stato triste e piuttosto doloroso, ma inevitabile.
Sinceramente non ho risposte da dare, ma solo buoni propositi.
L’idea portante sarebbe quella di mettere i figli davanti a tutto, di non farne i capri espiatori di dolori personali, di non usarli come armi di ricatto.
Tutto questo in teoria, ma la pratica?
Come reagirei davanti a presunti torti, come sopporterei il dolore per me fortissimo di non vedere i miei figli, come resisterei alla tentazione di voler stare di più con loro perché mi mancano da morire?
Bisogna porsele queste domande, spietate e precise.
Perché è molto facile giudicare gli altri, sparare sentenze, ma soprattutto noi uomini siamo emotivamente poco attrezzati a gestire situazioni così delicate che segnerenno per sempre le altre vite a noi più care.
Ho visto coppie dilaniarsi, figli usati come clave per rimproverare tradimenti, ho letto nei bambini/ragazzi sofferenze profonde che spero vengano tirate fuori per evitare esistenze infelici.
Però poniamocele quelle domande, facciamolo soprattutto noi che (in teoria) non corriamo rischi.
E se possiamo non giudichiamo mai con superficialità.
Ottobre 13th, 2012 alle 08:34
Caro David, personalmente ho sempre e costantemente in testa i vergognosi fatti della Diaz, per cui a me risesce sempre molto difficile, salvo rari casi , giustificare l’operato delle forze dell’ordine in particolare in questo caso dove la vittima è un bambino.
Non posso però fare a meno di stigmatizzare anche il comportamento dei genitori, che per una loro assurda, insensata, incivile, crudele guerra privata, hanno fatto sì che questo bambino divenisse un semplice oggetto da contendersi in tutti i modi leciti e meno leciti !!
Ottobre 13th, 2012 alle 08:35
Io credo che la maggior parte delle separazioni avvengano perché quella sembra essere la scelta più facile e migliore per tutti, genitori che giustificano una separazione anche per il bene dei propri figli (che così non vedono più i loro genitori litigare) ne conosco molte; conosco, invece, poche persone che davanti alle prime difficoltà o incomprensioni e, ce ne sono tante in tutte le famiglie, si impegnano per cercare di ritrovare l’ armonia familiare. Per arrivare a un matrimonio o a un unione, sentiamo dentro di noi sentimenti forti, sentiamo il desiderio di voler fare quella scelta. Secondo me questi sentimenti non ci abbandonerranno mai più, siamo noi che ne mettiamo altri sopra, col rischio di dimenticarli. Se ognuno di noi scavasse dentro di sé, li ritroverebbe e con essi ritroverebbe la voglia e il desiderio di vivere in quella famiglia che ha tanto desiderato costruire.
Di Leo è difficile parlare, non conosciamo la sua situazione, l’ unica domanda però che mi faccio è: perché si ribellava con tutto se stesso per non farsi portare dal padre al quale è stato dato l’ affido giudiziale?
P.S.
così come siamo capaci di rinnamorarsi della Fiorentina, dopo delusioni e arrabbiature varie, dobbiamo ancor più essere capaci di rinnamorarsi delle nostre famiglie e lottare insieme per vincere lo scudetto più importante
Ottobre 13th, 2012 alle 09:04
Le scene viste non hanno nessuna giustificazione.
Il fatto che tra quei poliziotti ci fosse il padre del bambino è un aggravante.
Sembrava di vedere una ricostruzione dell’uccisione di Bin Laden fatta dalle forze speciali dei Marines… Mancavano solo gli occhiali ad infrarossi… Sono entrati dalla porta posteriore ed hanno iniziato il blitz…
Roba da pazzi!
Nippo
Ottobre 13th, 2012 alle 09:16
Io sto “tutta la vita” dalla parte del padre.
Poi se vogliamo parlare dell’operato delle forze del dis-ordine facciamo pure ma, come David, anch’io mi sono fortemente stupito della superficialità della reazione di molti di fronte a quell’osceno filmato.
Giudizi sparati a pioggia, la mussolini in prima linea, senza ben conoscere la storia.
Andatevi a sentire anche l’intervista al padre, valutate le relazioni degli psicoterapeuti che parlano di danno inflitto al bambino da parte della famiglia della moglie e dopo, solo dopo, maturate un’idea sul fatto.
Come padre, fortunatamente sposato, mi son messo nei panni di quel genitore al quale, da almeno sei anni, è stato tolto il diritto/dovere di vedere, abbracciare ed accudire il figlio, penso che avrei fatto peggio …
Ottobre 13th, 2012 alle 09:36
Questione delicatissima e devastante, qualora la dovessimo vivere in prima persona.
Ho difficoltà ad entrare in questa vicenda, anche perché per pudore personale non riesco ad informarmi come si dovrebbe.
Però una cosa l’ho capita: al nonno materno e alla zia che riprendevano la scena mentre il bambino implorava il loro aiuto, gli organizzerei un bell’appuntamento al buio con Facundo. Naturalmente senza cineprese et similia.
CIRANO
Ottobre 13th, 2012 alle 09:50
scusami l’OT su un tread molto serio, ma non mi voglio intristire…
cmq
E’ riaperto il supermercato Fiorentina…
fatevi sotto, pare ci sia qualche punto fragola anche per Oliveira…
fine OT
zachini
Ottobre 13th, 2012 alle 09:51
Le separazioni negli ultimi 20anni sono triplicate. TRI-PLI-CA-TE.
I bambini sono innocenti. Io mi commuovo tutti i giorni stando con mia figlia di 2 anni. Le responsabilità sono tutte dell’egoismo dei genitori, che perdono di vista l’impegno preso con la scelta di fare figli.
A mia moglie dico sempre: “Noi siamo soci, la famiglia è l’azienda e la bambina il nostro capitale prezioso”. Lei ora è pure incinta, figurarsi se sciolgo la società..!
Bisogna essere più responsabili, perché la famiglia è il bene più prezioso per la formazione del bambino, è il guscio protettivo dentro il quale formare una coscienza corretta, non può essere spazzato via da un cieco egoismo o dal profumo del sesso.
Con i figli si compie il gesto più naturale e si chiude il ciclo della vita: vanno anteposti a tutto.
Ribot
Ottobre 13th, 2012 alle 09:56
Sulla polizia non dico nulla perché ogni volta che apro bocca su quella gente sono a rischio di arresto.
Per quanto riguarda i figli “vittime” di genitori separati mi sento solo di dire che in questi casi si evidenzia l’egoismo di certi padri e madri che usano la prole come mezzo di ricatto e di tortura per l’ex partner. Se i giudici delle separazioni fossero persone serie dovrebbero punire duramente certi comportamenti, ma invece fanno finta di niente.
Personalmente provo nei confronti di certi genitori lo stesso schifo che provo nei confronti dei pedofili, perché abusano dei bambini (solo per vendicarsi del coniuge) provocando loro danni irreparabili a livello emotivo e psicologico.
Bastardi.
Ottobre 13th, 2012 alle 10:08
https://www.facebook.com/groups/122461768059/permalink/10151297307523060/ …invito alla lettura per tutti coloro che in questi giorni commentano e sparlano di una vicenda che si presta a facili giudizi, ma che deve essere trattata con cognizione di causa o con la bocca chiusa……. Bravo David, è giusto quello che dici. Meglio non dare risposte (affrettate), ma porsi bene la domanda, e poi riflettere. Per non correre il rischio di partecipare alla sagra dei benpensanti che colgono l’occasione per prendersela con il padre, la madre, la polizia. Quello che è grave è il contesto che permette di arrivare a certe situazioni. Contesto fatto di supporti sociali spesso inadeguati. E di esecutori di sentenze fuori luogo, che sbagliano tempi e modi.
Un poliziotto e padre separato.
Ottobre 13th, 2012 alle 10:21
infatti David, avendo letto molto attentamente tutto quello che ruota intorno a quei 5 minuti di video, e da padre, non metto la croce addosso a nessuno.
te lo dico molto fuori dai denti: avrei fatto lo stesso. sì, se fossi arrivato a quel punto, dopo svariate volte che me lo negavano, e con la sentenza in mano, avrei fatto lo stesso.
Ottobre 13th, 2012 alle 10:25
L’aspetto più sconcertante di questa triste storia non stà nella separazione deigenitori di questo piccolo sfortunato, ce ne sono e ce ne saranno sempre tanti altri che dovranno affrontare queste tristi situazioni. Il problema è l’atteggiamento ed il comportamento di chi, preposto dalla legge per l’ordine pubblico e per la tutela di minori, abbia deciso e perpretato questa oscenità. Perchè di questo si è trattato, un sequestro coatto di un minore in una scuola davanti ad altri coetanei. Una vergogna da civiltà barbariche. Ma forse non siamo veramente che questo, basta vedere tutto il resto che succede intorno a noi.
Un’aspetto della storia che mi inquieta particolarmente, riguarda l’aasoluta mancanza di umanità e di scrupoli di chi ha scelto, pianificato ed eseguito questa soluzione. Un’agguato vigliacco per prelevare un bambino che era deciso dovesse essere allontanato da quello che comunque era il suo mondo. Attendere che fosse isolato da chi lo accudiva, approfittando di una temporanea permanenza in un territorio che tutti avrebbero considerato neutrale, la sua scuola, e compiere il ratto. Ci sentiamo tutti più sicuri adesso che sappiamo a cosa possiamo essere esposti per ordine costituito?
Ottobre 13th, 2012 alle 10:38
Bisognerebbe sentire tutte le campane ma se una madre si è comportata in quel modo, cioè impedire al padre di vedere il figlio nei tempi e modi stabiliti dai giudici della separazione il toglierle il figlio è stato più che giusto, sarebbe stata passibile d’arresto.
L’unica vittima è il povero ragazzo che in comunità con suoi coetanei si dovrebbe riprendere presto.
Però che schifo i genitori che si separano e si comportano così fregandosene delle conseguenze che potrebbero creare ad un figlio.
D’accordo con Ombanchingh, sulla superficialità delle valutazioni della gente.
Ottobre 13th, 2012 alle 11:00
concordo con il post ma la violenza che traspare da quel video (sia a livello fisico da parte dei poliziotti, sia a livello verbale – le urla angoscianti della zia temo che rimarranno a lungo nella testa del bambino) non è giustificabile in alcun modo. Trovo incredibile, insensato, assurdo che non vi fosse una persona dei servizi sociali a impedire tutto questo.
Ottobre 13th, 2012 alle 11:05
Cio’ non toglie che il comportamento della polizia sia stato a dir poco infame, come purtroppo troppo spesso accade.
Non si prende un bambino di forza durante la scuola. Se fossi stato il padre, vedere e partecipare a quella violenza mi riempirebbe il cuore di vergogna insopportabile.
Povero figliolo.
Ottobre 13th, 2012 alle 11:06
Quale che sia la sua storia familiare, un bambino non si può trascinare per il marciapiede a quella maniera. Non si può irrompere in classe mentre è con i suoi amici e spaventarlo a morte. Mi importa una sega di chi ha ragione tra i due genitori, e non dovrebbe importare neanche a voi. Qui si sta cercando di distrarci dal vero problema di quel filmato: la polizia.
Ottobre 13th, 2012 alle 11:10
David come sempre apprezzo quello che scrivi, sei davvero una persona vera e di valore.
Personalmente mi sono separato dopo 10 anni e il motivo è stato paradossalmente all antitesi del tuo blog, lei non voleva figli. Adesso non ne ho e quindi non hanno neanche sofferto la separazione … Tutto sommato sarebbe stato meglio averne credo!
Ciao Ale
Ottobre 13th, 2012 alle 11:17
Il questore ha sottolineato che dopo 5 tentativi infruttuosi di convincere la madre, alla quale è decaduta la patria potestà da 5 anni, di far entrare nella sua abitazione i servizi sociali per accompagnare il figlio in una struttura protetta, è stato dato esecuzione al provvedimento del Tribunale dei Minori di Venezia.
I giudici hanno disposto che, come riportato negli atti, “in mancanza di uno spontaneo accordo tra i genitori, sia il padre a occuparsi del figlio che potrà avvalersi dei servizi sociali e della forza pubblica”.
Chiedo a Voi padri, se la Vostra vita sarebbe uguale senza avere Vostro figlio per 5 anni, privati dell’amore dato e corrisposto di Vostro figlio per 5 anni, se non saresti scesi a patti con questa raccapricciante scena.
Non penso che le autorità siano felici di arrivare a questo.
La scena è raccapricciante e mi chiedo se non ci fossero alternative idonee a per poter evitare tutto questo. Non è facile prendere una posizione su quanto accaduto.
Ottobre 13th, 2012 alle 11:17
Io vorrei conoscere tutta la storia, le carte giudiziarie, le sentenze, i verbali, le perizie, non solo il finale con tanto di video straziante usato e abusato.
Cmq, finchè non si spezzerà la catena che parte dai genitori, passa attraverso avvocati senza scrupoli, giudici distratti (i padri separati sono una categoria sempre più in aumento e con associazioni, esite una delle madri separate x esempio?), assistenti sociali oberate e psichiatri creativi, parenti serpenti e forze dell’ordine sbrigative, la generazione dei figli di genitori immaturi sarà potenzialmente fragile e in pericolo. Il futuro non ti sorride quando il passato ti ringhia sempre alle spalle.
Ottobre 13th, 2012 alle 11:26
L’unica vittima è il bimbo.
Tutti gli altri si macchiano di colpe gravissime e vergognose. Compresi padre e madre.
Magistrato e polizia poi non ne parliamo. Sia istituzionalmente, sia nelle persone degli agenti (Io sono un ispettore di polizia lei non è nessuno: detto alla madre se non erro) si rileva una mancanza di maturità preoccupante.
Davvero è incredibile come in questa nazione non siamo capaci di gestire niente.
Vorrei tanto l’opportunità di andare a vivere in una nazione scandinava. E dimenticarmi per sempre questo paese di merda.
Ottobre 13th, 2012 alle 11:43
1- sono addolorato nel leggere l’accostamento della vicenda Diaz con questa vicenda penosa .
Questa l’è ignoranza, cattiveria e malafede .
2-sospendo ogni giudizio sull’accaduto, sulle responsabilità,sui modi , sui tempi, sulle motivazioni.
E’ troppo il mio sgomento per il trauma inferto all’innocente bambino.
Le verità verranno a galla piano piano.
Ma saranno verità melmose, non trasparenti, distorte e soggettive.
3- come padre,mi viene naturale parteggiare per il babbo del bambino.
Troppe volte le madri son considerate depositarie uniche dell’accudimento , della crescita, ma sopratutto del destino dei bambini.
Ma questa considerazione è solo un mio moto personale, disarticolato da questa precisa vicenda.
Anzi, fate finta che non l’abbia nemmen scritta.
4- la mia innata misoginia, unita alla conoscenza personale di diversi casi analoghi a questo, mi porta a ritenere che le madri-mogli nelle situazioni di separazioni e affidamenti riescono a tirar fuori una cattiveria e una determinazione feroce,
sconosciute sin a quel momento .
Un uomo nei confronti di una donna al momento della crisi coniugale non va mai per affondare completamente il coniuge.
Le donne, in questi casi mordono alla gola, vogliono la testa dell’uomo sul vassoio.
Vogliono la testa, i figli, la casa ,i soldi.
Ovviamente, come in tutte le cose ci sono le eccezioni.
Rare, ma ci sono.
Immonda Bestia
Ottobre 13th, 2012 alle 11:47
ombanchingh,
credo che il “problema” risieda soprattutto nel modo che i poliziotti hanno usato per applicare un’ordinanza del Giudice….con la vergognosa aggravante della poliziotta che in fondo al filmato scimmiotta l’Albertone nazionale del Marchese del Grillo. Questo si che è stato patetico. Per il resto son d’accordo con te, anche perchè è sempre difficile entrare nei fatti degli altri. Da quello che ho potuto capire però…..sono anch’io dalla parte del padre. Comunque la si giri però è stata una bruttissima cosa.
Ottobre 13th, 2012 alle 11:50
Va anche detto che il Sacro Vincolo del Matrimonio oggi è ritenuto solo un inutile scartoffia da aggirare.
La gente oggi si lascia aperta la via di uscita, ora si prova, poi si vede icchè succede, se non funziona tanti saluti.
Vado ad incollare dal mio repertorio una cosuccia scritta mesi addietro, nel treadh della presentazione delle maglie in Piazza Signoria.
—————————
Immonda Bestia ha scritto:
luglio 13th, 2012 alle 11:05 am
Abbiamo parlato di amore per le maglie.
Parliamo di amore per le mogli.
Sono stati oggi pubblicati i dati del rapporto Istat al 2010.
Risultati sorprendenti così riassumibili:
1-Matrimoni
Dal 1995 i matrimoni son passati da 290.000 a 230.000 .
Ovvero, crollo verticale.
2-Separazioni
nello stesso spazio teporale (1995-2010)
son passate da 52.000 ad 88.000
Ovvero, impannata verticale.
3-Divorzi
Sempre in esame il periodo 1995-2010.
Passati da 27.000 a 53.000
una sola parola : raddoppiati.
Il censimento inoltre rileva che
A-la quota delle crisi matrimoniali è superiore nel Sud
B-che in notevole misura è appannaggio in coniugi di basso livello di struzione
C-nel 69 per cento delle famiglie in crisi c’è la presenza di figli
D-sette matrimoni su dieci di coppie miste con coniugi di diversa nazionalita e/o diverso credo religioso falliscono
E- aumento esponenziale delle crisi fra coniugi ultrasessantenni,di cui si rileva la precisa responsabilità dell’uomo che riscopre nuovi orizzonti grazie a viagra e simili.
Complimenti.
Di nuovo mille scuse al pazientissimo Amministratore per l’intromissione dell’argomento.
I dati sono fedelmente riportati ,e come si dice, ambasciator non porta pena.
Le migliori cose a tutti
Immonda Bestia
Ottobre 13th, 2012 alle 12:11
Mi son separato nel 2007, con mio figlio che aveva poco più di un anno….
E’ stato difficilissimo, ricordo che piangevo tutte le sere, pensando che avrei perso qualcodsa di unico, irripetibile: la crescita quotidiana di un figlio.
Adesso il mio piccolo ha 6 anni, è qui con me nella mia nuova casa a trascorrere il weekend con suo papà, è maturato molto e parla tanto con me. Ci sentiamo tutti i giorni, solo con lui ovviamente.
Il legame è ancora più forte che se fossi rimasto in quella casa litigiosa.
Credo che nel nostro caso, a fronte di un rapporto matrimoniale logoro e distruttivo, entrambi i genitori pur con grande sacrificio, abbiano fatto il loro dovere senza anteporre estreme fiscalità.
Io sono totalmente contrario quello che è successo in quella situazione, fossi stato io il padre mi sarei sacrificato nella speranza di poter recuperare un giorno il tempo perduto.
Come ha potuto un padre, anche se per certi versi nella ragione, fare quello che ha fatto?
Non oso neanche guardare il video per non soffrire come ho sofferto 5 anni fa.
I figli davanti a tutto, sempre….questa è la legge universale.
Ottobre 13th, 2012 alle 12:14
L’unica cosa che “salva” è l’Amore…
Ottobre 13th, 2012 alle 12:15
Mi intrometto nella questione pur non avendo il privilegio di essere padre: nonostante ci abbiamo provato io e mia moglie non abbiamo avuto figli.
Su questa vicenda credo che, al di là dell’orrore che suscitano le immagini, si debba assumere un atteggiamento diverso.
Si danno facilmente giudizi “morali” e va a finire che ci si schiera da questa o quella parte talvolta senza neppure avere un idea chiara della questione, ma avendone solo una disamina parziale ottenuta dai mezzi d’informazione.
Ebbene io credo che non si debbano dare proprio per niente “giudizi”. Di nessun tipo.
Un giudizio è già stato espresso dal Tribunale dei Minori, le persone che lo compongono lo fanno di mestiere, si suppone che abbiano avuto delle basi, tanto più che NON lo hanno affidato al padre bensì a una comunità.
Vorrei perciò affrontare la questione da un altro punto di vista, quello del bambino, e non sostituendomi a lui nel dire che cosa pensa e prova, dato che non lo so, ma riflettendo su quello che è: un individuo, non ancora adulto, che dovrà farsi strada nel mondo.
Io credo che nel diffile mestiere del genitore vi debba essere un ottica di partenza essenziale: ognuno ha un destino (non precostituito) che si costruisce con le proprie mani, la cosa più importante da imparare è questa, l’indipendenza delle proprie azioni e la loro connessione con il mondo circostante.
Avessi avuto un figlio gli avrei insegnato che la libertà è la cosa più difficile da conquistare e al tempo stesso la più gratificante di tutte, soprattutto la libertà di essere quello che si è, a dispetto di padri, madri e consiglieri spirituali vari.
La libertà di esprimere sé stessi non ha più ragion d’essere se i genitori (anche senza essere fisicamente separati) non ragionano sui propri figli bensì sull'”amore” per i propri figli. Questo amore, talvolta incondizionato e opprimente, è un amore egoistico che non opera per il bene del figlio ma anzi distrugge le possibilità di scelta che ha.
Sicuramente le forze dell’ordine hanno agito in un modo che dire orribile è dire poco, ma mi chiedo: come avranno agito fino a quel momento i genitori?
Si pensa mai che nel percorso individuale di crescita arriva il momento (DEVE arrivare) in cui i figli si separano dai genitori e si costruiscono una loro strada nella vita? E non è proprio ad attuare questo distacco che dovremmo insegnare? Come possiamo altrimenti favorire l’espressione dei loro valori come esseri adulti se continuiamo a volerli ancora bambini, per sempre?
Ecco, in questa vicenda, ci dovremmo chiedere questo e dovremmo cercare di di sapere se il bambino piuttosto che essere tenuto al riparo da questo o quello abbia imparato a come affrontare le situazioni della vita.
Mi scuso per la lunghezza (anche se avrei voglia di parlare a lungo di queste cose).
Daniele
Ottobre 13th, 2012 alle 12:31
Premetto che sono uno dei fruitori passivi del blog, non scrivo mai, e per di più mi ero ripromesso di non addentrarmi in una questione del genere in cui e’ difficilissimo, dall’ esterno, comprendere le dinamiche. Sfortunatamente non riesco a trattenermi. perchè le immagini colpiscono troppo. Una vicenda del genere e’ inammissibile in un qualunque contesto civile. Qualcuno riesce ad immedesimarsi nella paura, la vergogna, l’ impotenza del ragazzino? ragioni e torti non vi sembra che diluiscano la loro realta’ di fronte ad una scena del genere? Mi domando che genere di amore può essere quello del padre se sottopone il figlio ad una esperienze devastante come quella che vediamo nel filmato. Fossi stato parte della squadra di polizia mi sarei rifiutato , anche a costo di perdere il lavoro, di partecipare ad una azione del genere.
Ottobre 13th, 2012 alle 12:50
Sono un padre separato e fortunatamente le bambine sono state usate poco (si poteva fare anche meglio ma visto cosa succede in giro sono contento lo stesso).
Sui fatti di Padova c’è poco da dire le immagini sono strazianti ma a quella signora che da giorni si appostava davanti alla scuola in attesa di riprendere la scena del prelievo del bimbo vorrei chiedere ma il babbo di quel bambino quale crudeltà ha commesso per impedirgli di poter abbracciare suo figlio, di passare alcuni momenti della sua vita insieme a lui?
Hanno attaccato tutti i poliziotti, ma loro stavano solo eseguendo un ordine, potevano fare meglio, certo ma perchè attaccare loro quando dietro c’è una tragedia più grande come quella di un genitore, seppur separato, che non può stare con suo figlio. Andate a leggere gli atti e le varie perizie e cercate di vedere la trave non la pagliuzza……
Ottobre 13th, 2012 alle 12:50
Sicuramente darei il peggio di me, spero di non trovarmi mai in una situazione tanto delicata.
Ottobre 13th, 2012 alle 12:56
Damiano grandissimo condivido tutto ciò che hai scritto. Complimenti
Alessandro Boldrini da Galleno
Ottobre 13th, 2012 alle 13:19
Per quanto ho potuto vedere in TV, la mamma e la cognata (la zia del bambino) sono due “arpie” (non oso pensare cosa sia la suocera).
Il marito, nei pochi anni di matrimonio, deve aver vissuto una vita d’infermo, come SOLO LE DONNE sanno far vivere.
Immaginiamoci 3 coalizzate.
Ovviamente scevra da violenze fisiche (queste purtroppo fanno parte solo del DNA di noi maschietti) ma ricca, ricchissima di violenze morali e psicologiche, di piccoli stillicidi quotidiani che minano alla base anche l’equilibrio mentale dell’uomo più saggio.
Quell’uomo, fino all’episodio del bambino, ha tutta la mia solidarietà. Quasi a “scatola chiusa”.
Mi è bastato vederle in TV.
Quelle due/tre credo possano essere capaci di tutto, pur di sfiancarti e rovinarti l’esistenza, senza farsi il minimo scrupolo, se necessario, di “usare” il bambino.
Detto questo, quanto accaduto alla scuola è al di la di ogni possibile giustificazione anche se segno tangibile dell’esasperazione morale a cui era giunto non solo il padre ma anche le assistenti sociali e la polizia.
Ma l’Ispettrice, i poliziotti e soprattutto il padre non possono per nessun motivo perdere la testa e commettere un’azione aberrante e riprovevole come quella accaduta che li fa passare dalla possibile ragione, al torto.
Non si può vedere un bambino trascinato a forza e caricato su un’auto. Un bambino che si dibatte, urla e si dispera, trattenuto da poliziotti e soprattutto dal padre.
Se un figlio, TUO FIGLIO, non ti vuole, non vuol venire con te, ancorchè “plagiato” e deviato da un covo di vipere, non lo puoi obbligare con la forza a “volerti”.
Devi avere la forza morale di aspettare rispettandolo.
Tanto prima o poi che quelle sono delle arpie se ne accorgerà da solo e allora il cerchio si chiuderà e il suo ritorno avrà un valore e un sapore doppio.
MARIO T.
Ottobre 13th, 2012 alle 13:23
Purtroppo questa e’ solo l’ estrema conseguenza del fatto che le persone fanno i “grandi passi” (matrimonio e procreazione) senza prima fare un profondo esame di coscienza, magari spinti da fattori esterni, religioni o sentimenti effimeri. Fortunatamente la gente comincia ad aprire gli occhi, i singles superano oramai gli sposati e spero che nel futuro non dovremo assistere a certe scene raccapriccianti, lasciando che solo le persone con la vocazione di fare figli e formare una famiglia possano contribuire ad una costruzione di un mondo piu’ felice.
Ottobre 13th, 2012 alle 13:24
Caro David, a me dei problemi familiari tra la mamma e il padre del bambino non interessa affatto e mi guardo bene dal dare dei giudizi (pro o contro una parte) perché bisognerebbe conoscere nel merito tutta quanta la vicenda che vi ruota attorno. Detto questo, però, qualcosa sugli assistenti sociali (cioé lo psicologo e lo psichiatra che sono rimasti un pò nell’ombra ma erano presenti) va detta per come è stato gestito il prelevamento “forzato” del bambino. Per prima cosa non si va a scuola a fare operazioni del genere. La scuola è un’istituzione pubblica che i bambini devono obbligatoriamente frequentare (lo dice la Costituzione) e non è ammissibile che un ragazzino venga fatto uscire forzatamente da un’aula (a meno che non si senta male). Mi si potrà obbiettare, c’era un’ordinanza del Tribunale dei minori che andava fatta rispettare. Bene, allora si aspetta il bambino all’uscita dalla scuola. Ma vi rendete conto che shock deve essere stato anche per i suoi compagni di classe? Seconda cosa: ma c’era proprio bisogno di afferare il ragazzino per le gambe e le braccia per portarlo fino alla volante? Ma dove erano lo psicologo e lo psichiatra che avrebbero dovuto parlare con il bambino e mediare tra le parti (padre e parenti della madre)? Qui si vede proprio l’incompentenza di questi signori nel gestire situazioni così delicate. Il vuoto lasciato dagli psicologi ha lasciato spazio all’intervento della polizia, più sbrigativo ma anche più violento e meno opportuno. La vicenda mi fa ritornare alla mente il testo di una canzone del grande Paolo Conte che la descrive piuttosto bene: “era un mondo adulto ma si sbagliava da professionisti …”
FORZA VIOLA
Ottobre 13th, 2012 alle 14:33
Bel Post David,
io sono un padre e come tutti i padri follemente innamorato di mio figlio. L’amore per i figli è un sentimento che non si può comprendere fino a che non si prova, perchè estraneo ad ogni possibile analisi tanto è profondo e viscerale. Le emozioni più grandi fino alla commozione per azioni che valutate oggettivamente erano solo dei bei momenti. Tale sentimento irrazionale ha spinto, spinge e spingerà i genitori a comportarsi in maniera incomprensibile per tutti gli altri.
Io non so come reagirei se non potessi vedere mio figlio, è l’unica cosa di cui non posso fare a meno.
In più valuto la violenza della madre, anche se non legata ad un intervento fisico, al pari di quella del video.
Quello che mi stupisce di questa faccenda è che in tanto tempo le istituzioni coinvolte non siano riuscite ad intervenire sulla madre, perchè non portare via di peso lei? Proibirle di nascondere il figlio? Ci sarà un altro modo porca miseria, per proteggere in primis i più piccoli?????
Prendiamola come uno spunto di riflessione per molti di noi. Senza criminalizzare nessuno e con delicatezza.
ps
Io durante l’irruzione alla Diaz ero di fronte, nella scuola Pertini, dove facevo radio nel media center da circa dieci giorni. Non c’è nessun nesso, nessuno, nessuno. Non si può trovarlo neanche nel caso si parlasse simbolicamente di atteggiamenti delle forze dell’ordine. Secondo me due contesti così differenti non possono essere legati come parametri di nessun ragionamento, sia esso logico o filosofico.
Ottobre 13th, 2012 alle 14:40
A me personalmente,che sono una mamma,guardare quel filmato mi ha dato un dolore quasi fisico.Non posso giudicare i fatti che hanno portato a tutto questo, non li conosco,però è vero che troppo spesso i bambini,che dovrebbero essere i primi ad essere tutelati sono ridotti ad essere degli oggetti di ricatto.Eppoi ha pienamente ragione Immonda Bestia quando dice che le peggiori sono le madri e mogli,e a me credete fa tanto male ammetterlo visto che sono una donna;fateci caso la zia,che è una donna in tutto quel casino a pensato bene di riprendere la scena col telefonino invece di cercare di intervenire in qualche altro modo,tra le forze dell’ordine c’era una poliziotta e ppoi la mamma dov’era? CIao
Ottobre 13th, 2012 alle 15:05
Di chi sia la ragione io non lo so, so solo che il modo usato dai polizziotti è stato indecente:
proprio davanti la scuola e proprio in modo così violento?
Detto questo, parlo con cognizione di causa, visto che convivo con la mia compagna e sua figlia di 11 anni ormai da quasi 7 anni, esiste il modo di separarsi in mdo indolore e intelligente senza fare del male ai figli.
Io con la mia bambina, la sento mia si, ho un rapporto bellissimo, mi adora ed io stravedo per lei, non conosco l’amore di un padre ‘vero’ verso i figli ma non riesco ad immaginare che possa essere più grande di quello che io provo per il mio ‘angelo biondo’.
Lei adora suo padre, che è molto presente, che la porta con sè tutte le volte che gli spetta ma anche di più, in occasione di feste, cerimonie che si presentano in momenti che in teoria non coincidono con la presenza della bimba.
C’è una collaborazione totale, la bimba non ha subito choc e questo è confermato dalle maestre dell’elementari, che quando la mia compagna le avvertì (in prima, qualche mese dopo l’inizio della scuola) che lei era separata, cascarono dalle nuvole e le fecero i complimenti, perchè dall’atteggiamento della bimba non traspariva nulla.
Il mio orgoglio è questo, che la bimba mi adora non perchè ho preso il posto di un genitore scomparso nel nulla o deceduto, ma perchè siamo riusciti ad instaurare un rapporto vero.
Non mi sento un ‘tappabuchi’, ma un tassello importante della sua vita.
Con il babbo ho un rapporto civilissimo e direi amichevole.
L’ ultimo dell’anno di 2 anni fa, la bimba lo avrebbe dovuto passare con il babbo e la sua compagna, ma non avendo amici con figli, li abbiamo invitati alla festa organizzata da noi, eravamo 60/70 persone. E loro hanno avuto la possibilità di stare con la bimba, ma allo stesso tempo di farla divertire con i suoi amici/he, per farle passare una serata senza rinunciare a niente.
Ormai nel nostro giro è una cosa normale che il babbo venga a trovarla, anche quando ci troviamo in compagnia del nostro gruppo, il circolo che frequentiamo e che frequentano molti compagni di classe della bimba.
Mi sono dilungato non per pavoneggiarmi, ma per sottolineare che i bambini vengono prima di tutto e le mamme, quelle VERE, fanno tutto il possibile per il bene dei figli.
Andrea
Ottobre 13th, 2012 alle 15:13
Al netto delle colpe dei genitori , delle istituzioni e delle pene del povero bimbo .. quello che fa ribrezzo sono i media ..SQUALLIDI come sempre in questi casi …. e non venite a parlarmi con diritto di cronaca ..un conto è la cronaca , un conto è quello che si sta verificando in questi giorni…auguri di vita felice a quel povero bambino
Umberto S Alessandria
Ottobre 13th, 2012 alle 15:24
Situazione pietosa di cui non ho voluto sapere molto. Ho visto il video come tutti e di certo non mi è bastato per farmi un idea sul Padre ma neanche della Madre. Vergognoso invece chi ha fatto il video e chi lo ha dato in pasto ai media, gli stessi che per mesi si stanziarono ad Avetrana davanti alla casa della povera Sarah Scazzi. Fu un fatto mediatico enorme che stette in piedi finchè fece comodo al Dio audience, ma dopo aver addiritura radunato dei pullman di curiosi, adesso è caduto nell’oblio. Adesso è il turno della vicenda di Padova e tutti parlano di questa ennesima vicenda che ha travolto come fosse un fiume in piena un giovanissimo, adesso è l’argomento del momento e i salotti televisivi sono aperti proprio a tutti, compreso i genitori del bambino che invece di ririrarsi in un pietoso silenzio carico di quella vergogna che dovrebbero provare, vanno parlando un po’ovunque. L’unica cosa che possiamo dire è che questo episodio lascerà segnato per sempre quel bambino. Dieci anni sono pochi, ma abbastanza per ricordare tutto e per me è già una persona mezza rovinata.
Ottobre 13th, 2012 alle 15:46
Scusi Andrea, mi permetta una domanda, amichevole, perchè lei sa quanto la stimo, anzi , non lo sa, perchè venti giorni addietro lei scrisse che supponeva io la detestassi per poi stupirsi invece del mio compiacimento verso i suoi pensieri.
La stima qui dentro va , viene, è mobile, è come foglia al vento
Basta, vengo al sodo, mi si sta per spengere il sigaro.
Dunque lei ha trascorso una festa con la sua compagna, con la figlia di questa, con
l’ex marito della signora oggi sua compagna,il quale è venuto alla festa a trovare la bimba con annessa sua successiva nuova compagna col quale vive dopo il fallimento del proprio matrimonio.
Che lo sa oggi gli scientifici come lo chiamano codesto tiribussinaio?
Famiglia aperta.
A casa mia si chiama in un altro modo.
Siccome è un fratello Viola non glielo dico.
Pero, con altrettanta franchezza l’ammiro per il legame che ha instaurato con la bambina.
Le fa onore.
Io, francamente non ci sarei riuscito.
La prego, difenda il futuro di quella bambina perchè è la cosa più bella che ha.
Mi scusi se mi son permesso, facessi i cazzacci miei camperei di più.
Non so che darei per leggere anno nuovo, in un suo post che alla prossima festa di fine anno, in giardino o nel sottosuolo lei ha imbullettato la compagna dell’ex marito della sua attuale compagna, facendola rimanere in stato interessante.
Un voglian le famiglie aperte ?!
E noi gliele diamo.
La saluto con simpatia
Immonda Bestia
Ottobre 13th, 2012 alle 16:09
Dalla parte dei bambini, sempre. Non ho visto il filmato e non voglio dare giudizi. Troppo sgomento, troppa sofferenza. La sera guardo i miei figli, a cui spesso strillo quando, stanco, non riesco a farmi obbedire, e spesso mi commuovo e penso come sarebbe la mia vita senza di loro. Non oso pensare la vita di un genitore a cui viene negato il più elementare diritto: abbracciare i propri figli. Lo strazio. Ci vuole un gran coraggio e un enorme equilibrio per affrontare tutti i santi giorni situazioni del genere . A me viene quasi da piangere solo a scrivere di queste cose. Oggi ho ancora maggiore stima di un amico che versa in una situazione, non così estrema ma molto dura lo stesso, che si sta risolvendo piano piano. Ha sacrificato una carriera importante all’estero, ritornando in Italia per amore della moglie e della piccola in arrivo e si é trovato poco dopo ad affrontare una separazione giudiziale, tribunali, alimenti, verifiche della gdf, psichiatri e quant’altro. É’ difficile e sbagliato dare giudizi senza essere dentro tali situazioni, l’unica cosa che mi permetto di dire é che le strutture sociali e giudiziali dovrebbero forse essere più preparate quando si trovano a dover gestire delle fattispecie del genere. Saluti. Lucky.
Ottobre 13th, 2012 alle 16:20
La cosa che mi fà più rabbia è che a pagare di più per questa storia è l’unica persona che non hà colpe e per lo più è un bambino di 10 anni.Per quanto riguarda la polizia sempre la solita storia “FORTI CON I DEBOLI e DEBOLI CON I FORTI.
Ottobre 13th, 2012 alle 16:34
Visto il comportamento delle parti genitoriali (sul procedere “istituzionale” lasciamo perdere…), non ritengo condivisibile l’opinione di chi tira sempre in ballo un’idea preconcetta del matrimonio come vertice di qualsiasi relazione. Forse – e sottolineo forse: perché la mia è una impressione come le altre e posso senz’altro sbagliare – l’inferno sarebbe stata la prosecuzione di quel matrimonio – per il bambino, voglio dire!
Ottobre 13th, 2012 alle 16:45
Mettersi lì a filmare è stato a dir poco deplorevole. Più deplorevole è stato chi a quel bambino doveva proteggerlo ovvero i GENITORI! I poliziotti? Non credo che la loro massima aspirazione di carriera fosse quella di portare via a quel modo un bambino. Sono stati inadatti,quello si,ma non credo fossero contenti di loro stessi in quella situazione…. Poi il filmato parte da quel momento e noi non sappiamo nulla di ciò che era accaduto i momenti prima e i mesi e gli anni prima. Comunque non mi sento di giustificare nessuno,provo solo una grande tristezza per quel bimbo e tanta pena e rabbia per quegli adulti che avranno un eterno rimorso di tutta questa storia.
Ottobre 13th, 2012 alle 17:04
Divorzio ufficialmente il 14 nov dopo tre anni e mezzo di separazione. L’ho quasi odiata la mia ex, ma ogni volta che l’argomento era nostra figlia, ci tranquillizzavamo e tornavamo tranquilli.Non so la storia precisa di questo piccolo bimbo innocente, purtroppo le separazioni con figli, possono portare molti problemi ai bimbi. Sono molto fiero di come la stiamo gestendo, anche se il mio rancore verso di lei e soprattutto verso la situazione in cui, grazie al suo colpo di coda mi trovo, comincia a placarsi solo ora.
Ottobre 13th, 2012 alle 17:07
Sembra una storia di Agatha Christie: una sola vittima (il bambino) e tanti colpevoli. La madre ed i relativi parenti che utilizzano il bambino per far violenza sul padre; il padre stesso che non trova altro sistema che avere giustizia con le buone o con le cattive; le forze dell’ordine che in un momento di totale perdita di lucidità avrebbero dovuto essere professionali e mantenere la calma senza procedere ad una specie di “arresto” del bambino; i “media” che pur di far notizia sbattono in prima pagina una vicenda squallida di odio disumano che utilizza un bambino di dieci anni come arma di violenza e controviolenza tra due persone sinceramente nemiche. E’ una vicenda tristissima che sottolinea una volta di più l’incredibile livello di degrado morale in cui questa società è precipitata. Una società in cui si utilizzano telecamere, giudici e media sulla testa di un bambino che avrà la vita segnata per sempre da questa esperienza.
Ottobre 13th, 2012 alle 17:09
La cosa che mi fà più rabbia è che a pagare è l’unica persona che non hà colpe e per di più è un bambino di 10 anni.Per quanto riguarda l’operato, la cosa paradossale è che lo stesso stato che fà le fasce protette in tv per i minori e vieta loro di esibirsi in diretta dopo mezzanotte prenda di forsa in quel modo e contro il suo volere un bambino di appena 10 anni caricandolo in macchina come il peggiore dei delinguenti,mi sono vergognato per loro.
Ottobre 13th, 2012 alle 17:30
Brutta storia da cui ne escono male tutti,padre,madre,zia e sopratutto i puffetti blu, cmq é meglio aver a che fare con in gatto inc. ….to incacchiato attaccato alle palle, che con una donna che ti ha preso di mira ed ha deciso di renderti la vita impossibile; ti demolisce in batter d’occhio!
Provare x credere
Ottobre 13th, 2012 alle 18:06
Sopratutto complimenti alle forze dell’ ordine …roba da invocare i migliori black block
Ottobre 13th, 2012 alle 20:58
Ti leggo sempre e scrivo molto di rado, stavolta e’ diverso… Che bel post, e’ tutto quello che avrei scritto io in proposito. Spero siano in tanti a mettere i figli davanti a tutto, ma proprio a tutto. Per quel poco che conta hai tutta la mia stima. Saluti
Ottobre 13th, 2012 alle 21:30
Mah
La storia e vecchia trita e ritrita; ci sono già i figli del divorzio, anni ’70 in Italia, che possono dire la loro. Io sono un fortunato, perchè non ho sperimentato niente del genere.
Del post mi meraviglia solo la scritta:
‘soprattutto noi uomini siamo emotivamente poco attrezzati a gestire situazioni così delicate’
In effetti se andiamo a consultare in che posizione è l’Italia quanto a ‘gap gender’ ci troviamo , mi sembra, dietro un paese Africano (Tanzania).In Europa fra gli ultimi, l’uomo è considerato ancora da ‘fermare’ con arnesi come ‘quote rosa’ et similia perchè altamente ‘assoggettante’ la donna, socialmente. Adesso abbiamo anche un’emotività diversa, come?
Ottobre 13th, 2012 alle 22:21
Siamo condizionati dalle immagini televisive e a quelle ci fermiamo con la superficialità di chi commenta senza esserne coinvolto. Quando accade un episodio violento ma non ripreso dalle telecamere il nostro interesse è pari allo zero. Quando un sisma sconvolge una regione le immagini ci procurano grande emozione e solidarietà, un mese dopo a malapena ci ricordiamo dove è stato. Io cerco di commentare quando ho elementi sufficienti per farlo e poi non commento uguale. Questo perchè penso che giudicare gli altri non aiuta chi è in difficoltà. Io, quando mi è capitato (spesso) di avere dei problemi, ho potuto contare su pochissime persone, mentre i professionisti del commento si dileguavano.
Ottobre 13th, 2012 alle 22:41
Antonello,
ti rispondo nel caso tu parlassi seriamente, con la speranza che tu stessi scherzando.
Il senso del mio post pensavo fosse chiaro:
volevo dire che esiste un modo per non far soffrire i figli in questi casi.
Basta essere MAMME con la emme maiuscola!
Ho scritto che:
la bimba è serena, anzi felice
non ha nessun problema nel rapportarsi con gli altri
va bene a scuola
ha un sacco di amicizie
ha un sacco di persone che le vogliono bene
fa sport
ha un padre presente e che l’ama
con me ha un ottimo rapporto
Poi ho scritto,
che una volta, per farle passare una serata insieme alla sua compagnia, alle sue amiche, suo padre ha passato con noi una festa, e tu mi parli di cosa?
Di casino?
Di bordello?
Qual era la parola nascosta?
Secondo me sei fuori strada, hai glissato su 1000 aspetti positivi, per posare la tua attenzione su un fatto che doveva passare quasi inosservato.
Per quanro riguarda il tuo augurio ti ringrazio, sei un amico, si vede che mi stimi…
Salutoni, Andrea
PS non capisco il Lei che mi rivolgi, vuoi mantenere le distanze da tipacci come me?
Ottobre 13th, 2012 alle 23:49
mi permetto di sottolineare non in questo blog la morbosità dell’informazione sulla vicenda che si sofferma fra le sottolineature sul clan della madre ed il padre.
in questa storia ciò che non funziona sono chi deve tutelare il bimbo.
i poliziotti si sono dimostrati inadeguati ma ancor di più i servizi socio-assistenziali, il giudice e il suo fantomatico consulente psicologo che non sono stati in grado di tutelare il bimbo.
l’unica notizia è che oggi “leo” è presso una casa famiglia.
Ottobre 14th, 2012 alle 00:27
Scusatemi, ma non riesco a intervenire su questo post. Sono troppo amareggiato! Anche questa storia straziante, dopo quella mamma di Genova che, non accettando la separazione dal compagno, ha gettato il figlio dal balcone, per poi suicidarsi. Straziante si, per le creature che abbiamo messo al mondo e che usiamo, come se fossero di nostra proprietà, per ricattare i ns. partner. Come siamo spregevoli!
P.s.: il bambino di 4 anni, lanciato dal balcone dalla madre, si salverà. Non riesco ancora a decidermi se rallegrarmi o no. Che vita avrà davanti? Di chi si dovrà fidare, se addirittura tua madre ti ha fatto volare dal quarto piano? Santo Dio, proteggilo! Sei in debito con quel bambino!
Ottobre 14th, 2012 alle 00:58
@ Andrea Lucca e Vannucci
Se funziona Il tribussinaio, con tutti i divorziati con figli, allora ci sarà da augurarsi che prenda il posto della famiglia. Almeno una revisione costituzionale , perche la nostra
‘ vecchia ‘
costituzione è ferma ancora all’asserzione (cercate per credere),
“La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio”.
Necessita secondo me di una postilla:
“La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, ma anche del tribussinaio nel caso di più matrimoni.” Il tribussinaio e l’evoluzione possibile della famiglia, e non vogliatemene se state pensando che faccio ironia, perchè casi come quello di questo tribussinaio che va a gonfie vele sono davvero confortanti; pensiamo a tutti coloro che soffrono le pene dell’inferno per una possibile separazione. L’esempio del tribussinaio che funziona, allieverà le doglie di molti separandi; bambini/e sapranno di poter disporre di due padri/ o anche madri. Se un comandamento biblico ci diceva di onorarli, aumenteranno gli onori per i figli che riceveranno però gli oneri dei genitori. Devo andare all’Università? Tengo 2 babbi e due mamme ( sapete anche quanti nonni se qui campano tutti), e il tribussinaio potrebbe garantire il diritto allo studio, per dirne solo una , anche nell’epoca della lunga depressione che sta affrontando il Paese. Insomma, ci conforta l’amico di Lucca, facendoci presente che per un bimbo dilaniato ci possono essere 10 tribussinai che elevano il tenore di vita di altrettanti bambini.Mi scuso anche io se mi permetto, ma al Vannucci chiedo di porre dei freni alla divina provvidenza. Quel suo caleidoscopio di compagne di ex, che si augura possano essere insemenzate, in modo da allargare ancora di più il tribussinaio, è degno della città dell’Utopia di Tommaso Moro. Anzi No. Perchè Moro da una grande importanza al matrimonio, tanto che le leggi sono molto più severe su quest’argomento, allo scopo di preservare la famiglia e la moralità. Miope anche nella società perfetta era il pensiero di Moro, e miope l’insemenzamento per allargare il tribussinaio: secondo me 3 babbi, 3 mamme ,12 nonni etc caro Vannucci cominciano ad essere un po’ troppi. Il bene da volere a tutti diventa tanto e poi il bambino rischia di passare per egoista anche se non lo è. Mi sto incartando in questi discorsi umanistici peggio di Marsilio Ficino. Ma il tribussinaio che funziona è finalmente una bella notizia, dentro quella brutta del post. Grazie a voi due.
Ottobre 14th, 2012 alle 05:46
Questo argomento è per me uno dei più dolorosi tu possa affrontare, avendo vissuto sulla mia pelle l’affido famigliare e una separazione dolorosissima che ha lasciato tracce profonde. Nessuno prende mai in considerazione i sentimenti dei bambini in queste occasioni……….
Ottobre 14th, 2012 alle 07:34
Forse è proprio per le molte testimonianze di tanti amici che hanno commentato questo post che a 36 anni ancora non mi decido a sposarmi. Considero il matrimonio una cosa seria, un impegno forte. L’idea di fallire mi spaventa.
Ottobre 14th, 2012 alle 09:07
Avendo vissuto la triste e traumatica esperienza della separazione credo di poter parlare di cose che conosco bene. Nella mia realtà le cose sono andate bene , gestite con intelligenza credo, nell’interesse dell’unica figlia che non ha riportato conseguenze o traumi. Nella vicenda di cui parli sono tutti colpevoli, madre e padre, poiché si sono comportati come se il bambino fosse un oggetto di proprietà . Se fossimo stati ai tempi di Salomone non avrebbero esitato a dividerlo in due pur di affermare ognuno la proprietà…vicenda squallida, assurda, inaccettabile che ha come conseguenza un bambino sperduto, smarrito che senza colpe si ritrova in un ambiente ignoto dove, se è’ vero che è psicologicamente provato, può solo peggiorare. Spero che il buon senso prevalga perché un bambino ha bisogno di amore, di certezze, di calore , di protezione non di guerra e solitudine. Ai due genitori chiedo di fermarsi un attimo a pensare e di darsi una mano a ricomporre il tutto per amore di questo Nico figlio conteso che oggi , per colpe non sue, e’ solo e spaventato.
Ottobre 14th, 2012 alle 09:18
Andrea Lucca, non so quanto possa ancora interessarti un mio punto di vista, ma ti posso assicurare che tutto quello che ho scritto nei tuoi confronti da SEMPRE è stato sincero.
E’ con estrema sincerità quindi che ti dico che il tuo post 35 è l’esempio di come il buon senso e l’amore per i figli, in casi come quello da te citato e che ti riguarda assolutamente da vicino, possano far superare anche una cosa difficile e triste come il divorzio, trasformandola in qualcosa di semplicemente bello e naturale e soprattutto SENZA TRAUMI per colei che con AMORE chiami il tuo “angelo biondo”, la quale, cosa assolutamente da sottolineare, è stata anteposta a tutto da parte di tutti voi.
I miei più sinceri complimenti Andrea Lucca e la mia rinnovata stima, che non è mai venuta meno nei tuoi confronti.
E’ sempre un piacere leggerti e constatare, ma di questo non ho mai avuto dubbi, che sei una brava persona, con dei VALORI ENORMI.
Un abbraccio e FORZA VIOLA!!!
Marco Ciulli
Ottobre 14th, 2012 alle 10:17
Allora, dove abito ormai da una ventina di anni accadde un fatto disumano.
Erano le prime ore del pomeriggio del 31 Dicembre del 2006 quando un giovane padre imbracciò il proprio fucile da caccia e sparò a bruciapelo, uccidendo sul colpo la moglie e la piccola figlia, una volta compiuta l strage questo ragazzo si suicidò. Il fatto suscitò molto dolore e tanto clamore perchè questo è uno dei tanti lembi di Toscana dove la gente si conosce tutta o quasi. Le tv in genere e i rotocalchi non ne parlarono molto, probabilmente grazie alle due famiglie coinvolte che si rinchiusero nel loro dolore senza rilasciare dichiarazioni o interviste.
Vergognose furono invece le molte persone che anche e soprattutto da fuori, vennero a fare le foto e i filmati alla casa degli orrori.
Nonostante il padre della giovane madre uccisa, che abita proprio sotto o sopra la casa della strage, invitasse in tutti i modi i curiosi ad andarsene, il traffico srò diversi giorni.
Lascio al blog ogni commento su com’è ridotta la società.
Quel disagio familiare venne a galla come un fulmine a ciel sereno perchè a sentire quel che dissero alcuni conoscienti più stretti, in quel nucleo qualche problema magari c’era, ma mai nessuno avrebbe pensato a quel tragico epilogo. Conoscevo quel ragazzo per averlo visto in giro o incontrato al bar e quindi restai veramente sconvolto, anche in virtù del periodo in cui si consumò la tragedia, quello Natalizio, uno dei momenti più gioiosi dell’anno. Fior di esperti, periti, psichiatri e psicologi, hanno stabilito che molto spesso queste tragedie, ivi compresa quella di Padova dove almeno non è morto nessuno, si consumano perchè uno dei compagni rifiuta il fatto che la storia d’amore sia teminata o, peggio, di sentirsi abbandonato. Da lì il crescendo di stragi familiari dove purtroppo muoiono quasi sempre anche i poveri figli.
A mio dire sono particolarmente apprezzabili le perizie di molti addetti ai lavori che parlano di un male all’interno della società dove, nonostante i mille mezzi si comunicazione, la gente parla di meno, si sente più sola e terrorizzata di essere abbandonata.
Ottobre 14th, 2012 alle 10:20
Guardando come hanno agito i poliziotti, ripensando al film Diaz, visto di recente, ma vogliamo parlare del nobel per la pace all’UE? Durante la consegna per caso hanno mandato i video delle facce insanguinate degli studenti di Italia, Spa, Grecia e Portogallo? Il tema del blog non è proprio questo, ma, dall’alto della mia ignoranza gli assistenti sociali, immagino, dovrebbero rientrare nel calderone presentato come “welfare”, no?
Ottobre 14th, 2012 alle 10:28
….E se possiamo non giudichiamo mai con superficialità.
david,hanno capito tutti al volo,menomale…..mi scappa da ridere soprattutto nel leggere i pareri e la falsa ironia dei bigotti chiesaioli che ancora una volta si dimostrano campioni dell’ipocrisia….bravi!!!
ps:Andrea da Lucca,non preoccuparti,il tuo post era chiarissimo e un bellissimo esempio di come sia possibile ricostruire dalle macerie,complimenti.
ps2:visto che molti si preoccupano di statistiche e della poca importanza che al giorno d’oggi riveste il Sacro Vincolo Matrimoniale mi piacerebbe ci si domandasse anche il perchè siamo arrivati a questo,come mai,quali sono i motivi…qualcuno se lo chiede?
Ottobre 14th, 2012 alle 10:44
Ho un’amica 36enne che ha avuto una figlia (ora dodicenne)dal convivente col quale si è separata. Lei in seguito ha sposato l’attuale marito e ha avuto da lui due figli. Il convivente si è risposato e ha una figlia anche lui. I rapporti fra tutti sono cordialissimi e la figlia comune ai due trascorre vacanze con entrambi e a Natale busca regali da tutti. Non c’è niente di male se le persone sono equilibrate, altrimenti son ca@@i anche senza tiribussinaio.
Ottobre 14th, 2012 alle 10:44
Ad Andrea d Lucca e a Pazzino de Pazzi, anzi no, di più a Andrea.
Andrea,ti concedo il tu, ma in realtà è un regalo che mi fai.
Io son timido, ho sempre paura a dare del tu.
Ma veniamo al famoso tiribussinaio.
Ciò che ti ho scritto l’ho scritto scherzando seriamente.
Un pò come Pulcinella che si confessava burlando.
Ho accettato tutto del tuo post, con civile attenzione, ma la scena di vedervi tutti alla gran festa, trombanti, ex trombanti, trombate e extrombate con la piccirulla nel mezzo a tirar stelle filanti e petardi ha smosso la cinica allegria che cova in me.
Intanto metto in chiaro e sopratutto ti eleggo , ancora una volta , caro il mio cicala lucchese, brava persona per come hai affrontato la situazione della bimba.
Che poi, è il nocciolo , il fine e il mezzo ,l’azione e la reazione di tutto questo ambaradan.
Già, La bambina.
Nella tua azienda allargata è salvo il capitale.
Qual è il capitale ?
La bambina.
E’, al momento, salva la sua serenità, l suo accrescimento, il rapporto con gli adulti e con i compagni di gioco e di studi.
E qui ha ragione l’amico Sor Pazzino.
Se il “tiribussinaio sentimentale” garantisce la normale crescita e i normali affetti dei bambini, che ben venga.
Andrea, fammi però solo un attimo parlare delle nuove realtà familiari.
Non la tua, i genere, parlo di costume.
Il “tiribussinaio” delle relazioni ed ex relazioni è anomalo,un si capisce più chi sta con chi.
E neppure da quando chi sta con chi .
Dite è il progresso?
Progresso è dalla ruota al razzo.
Il “tiribussinaio sentimentale” unn’è progresso.
O forse si.
Peò quando una babina chiama babbo due persone , c’è qualcosa che non mi convince.
Orsù, la bimba come vi chiama?
Chi è più babbo?
Chi è più mamma?
Ecco spiegami una cosa; se te gli dici fai i compiti e il suo babbo gli dice vai a giocare, la figliolina a chi deve dar retta?
Troppe famiglie si sgretolano.
Per fortuna tra poco ci saranno le nozze Gay, dopo si ride.
O forse no, forse si voglion più bene loro.
Oggigiorno basta che un coniuge la sera decida di vedere un programma diverso in televisione e volano i piatti.
I matrimoni oggi poggiano su incertezze portate da anime talmente immature e talmente disarmate che alla prima folata di vento va tutto a monte.
Non solo.
Alla prima ventata, basta si aggiri attorno una collega o un’amica grullarella e lo sposino casca subito nel tranello della passera.
E questo vale anche per le spose.
Che polli.
Parlo di giovani coppie, è evidente, le coppie che si scoppiano negli anni della maturità sono solo matrimoni che hanno finito la benzina, che ormai sono arenate, disinteressate.
Te ne accorgi dopo ventanni, dopo trentanni che sul tavolo non c’è più nulla che possa valere.
E sempre più spesso il detonatore di queste divisioni sono i figli divenuti grandi.
Come dire, è finita la missione e ora come ci reinventiamo?
Il matrimonio l’è una brutta bestia, ma è la bestia più appagante e più generosa se tu lo sai prendere per il verso del pelo giusto.
Il verso del pelo giusto è uno solo, si chiama “amore” .
Se c’è quello c’è tutto. Non si trema.
L’amore non viene a mani nude.
Porta il rispetto, le affinità, il divertimento, l’intesa sessuale, l’amore all’unisono per i figli, la gioia dell’invecchiare e accettarsi insieme malgrado tutto.
Certo, perchè a volte c’è anche il “malgrado”
Ma l’amore lo spazza via.
E questo spero lo legga il titubante
David T.
Coraggio, c’è una donna nel mondo che ti sta aspettando.
Andrea, perdonami se ti vengo addosso come una slavina con alcune perplessità:
Ma te e la tua ex moglie almeno un attimo vi siete amati?
Ma te e la tua nuova compagna vi amate davvero?, Guardati alla specchio, cosa c’è tra di voi?
E la Tua Ex moglie ama davvero il suo nuovo compagno?
E il nuovo compagno della tua EX moglie , amava davvero la sua ex moglie?
Guardami negli occhi Andrea.
Parlo d’amore, quello per cui tu dai la vita,quello che ogni giorno tu invecchi e fai un passo verso di lei e lei lo fa verso di te, non lo stare insieme così, “si noi si sta insieme, ti presento la mia nuova compagna, oggi icchè si mangia, l’hai pagate le bollette, chi va a ripigliare il figliolo,no oggi tocca a quegl’altri, fermati a comprare il pane” quel deficiente unn’ha ancora mandato l’assegno, li finisce tutti con quella zoccola.
Ciao Andrea mio diletto, fatti forza.
E alla prossima festa di fine anno invitami, vengo a conoscervi.
le migliori cose a tutti, ma sopratutto alla piccina
Immonda Bestia
Ottobre 14th, 2012 alle 11:03
@Andrea Lucca:
Con tutto il rispetto ti dico una cosa: io faro’ tutto il possibile nelle mie capacita’ e nelle mie disponibilita’ per far si’ che la mia famiglia non si ritrovi nelle condizioni dell’ex della tua compagna.
Io non posso nemmeno immaginare lontanamente che qualcun altro si sostituisca a me, anche parzialmente, anche provvisoriamente, anche marginalmente, anche educatamente, anche rispettosamente, nel ruolo di padre.
Mia figlia e’ sotto la mia tutela fino ai 18 anni, poi decidera’ della sua vita; ma fino allora voglio fortemente che qualunque suo pensiero, qualunque sua idea, qualunque sua parola sia espressa sotto la mia responsabilita’ di padre e sotto quella di nessun altro.
Posso capire tutto, dal fallimento all’incompatibilita’, ma non accettero’ mai di buon grado di lasciarmi da mia moglie e che lei si riaccompagni a un uomo che formi coscienza ed educazione del sangue del mio sangue: sono qui pronto a tutto perche’ cio’ non accada.
Una sola volta, a parte le scopate di mero sesso, mi sono visto con una ragazza divorziata con prole: ero terrorizzato dal rivolgere la parola a quella bambina, mi sentivo lontano, fuori luogo, inadatto, incapace. Non ero me stesso. E’ finita subito.
Spero tu mi abbia inteso, senza offesa, ognuno si muove come meglio crede.
Ciao, Ernesto.
Ottobre 14th, 2012 alle 11:05
Premesso che un bambino a 10 anni può dire con chi preferisce stare sul padre di questo bimbo non penso cose assolutamente positive, e non vorrei che la posizione professionale di quest’uomo avesse influito in qualche modo.. sull’assegnazione del bimbo da parte del giudice visto come va la giustizia in Italia c’è da aspettarsi di tutto!!
Ottobre 14th, 2012 alle 13:57
Intanto un saluto all’Antigufo,
non perchè ha avuto parole di stima nei miei confronti, ma perchè è l’unico che ha capito il senso del mio primo post.
Non si arriva al ‘nocciolo’ della questione se non si parte dall’argomento tirato fuori da David.
Io sono una persona anche riservata, non è mio costume mettere in piazza i caxxi miei, volevo solo dimostrare con un esempio pratico che separarsi senza far pagare colpe che non hanno ai figli è possibile. PUNTO!
Poi ognuno a riguardo può avere l’opinione che ritiene più giusta, a me non interessa.
Leggo tanta ipocrisia, è chiaro che la situazione ideale sarebbe sposarsi e vivere felici e contenti tutta la vita con la stessa persona, grazie al lillo!
Ma a quelle persone che per svariati motivi, a volte anche serissimi, succede di separarsi, che facciamo?
Le appendiamo in piazza per i piedi e le lapidiamo?
O hanno diritto a rifarsi una vita?
Io veramente rimango senza parole:
siamo partiti da un bimbo di 10 anni in una situazione assurda e venite a rompere i maroni a me perchè ho solo detto che alle persone che tengono ai loro figli questo non succede?
Cose da pazzi.
Certo, era meglio una volta, quando le donne non contavano un caxxo, stavano a casa a fare la calza mentre il marito usciva e faceva i suoi porci comodi, però la faccia era salva, tutti all’anniversario dei 50 anni di matrimonio, ALLEGRIAAAA!
O 50 anni di galera?
Ma fatemi il piacere.
Una precisazione: io non sono mai stato sposato, non so dove lo avete trovato scritto.
Argomento chiuso, ho il voltastomaco.
Andrea
Ottobre 14th, 2012 alle 15:15
Scene sgradevoli sicuramente.Non entro nel merito di chi ha ragione o a torto tra la madre ed il padre.Conosco diverse situazioni ove i bambini vengono considerati come arma di ricatto da parte della madre.Un amico si sciroppa 200/300 km in macchina due volte a settimana per vedere la figlia e molte volte deve rinunciare perché appena dieci minuti prima del suo arrivo é arrivata una improvvisa febbre.Forse nel caso oggetto di questi post era auspicabile la presenza del giudice minorile che aveva emesso il decreto.In questa maniera con il cerino in mano sono rimasti i poliziotti.
Ottobre 14th, 2012 alle 17:47
Intervengo sui post di Andrea, Antonello, Ernesto, Marco ed altri solo per manifestare vivo apprezzamento per il modo pacato e sereno con il quale e’ stato affrontato l’argomento; argomento spinoso, difficile, personale e soprattutto irrazionale come spesso e’ l’amore. Ognuno la pensi come vuole, del resto quando ci si mette in gioco si dimostra di essere uomini….o donne, ovviamente, e questo mi pare abbastanza per meritare amore. Un abbraccio a tutti
Ottobre 14th, 2012 alle 21:34
Seguo sempre il tuo blog e ogni tanto ci scrivo: per questa volta cambio nick per non farmi riconoscere…
Sono separato, padre di due meravigliosi bambini, maschio e femmina, di cui celerò l’età per motivi di privacy.
Non so che dire sui poliziotti, forse non sapevano neanche loro come comportarsi. Ma posso assicurarvi che quando ho avuto bisogno dell’intervento dei carabinieri (ebbene sì, purtroppo per i bambini), ho trovato sempre persone umane e preaparate, con tatto. Non mi importa cercare di spiegare alle famiglie “felici” come e perché si arriva a una separazione, fatto sta che io e la mia ex ci siamo arrivati.
Lei ha grossi problemi piscologici, riconosciuti da avvocati, maestre dei bambini, assistenti sociali e mediatori familiari. Spesso ha usato i bambini, spesso mi ha ricattato dicendomi che se non mi comportavo come lei voleva, non me li avrebbe dati per le visite che mi spettavano. Spesso non me li passava al telefono. Per un anno ho avuto pazienza, ho sopportato, ho sperato che le cose cambiassero. Poi sono passato all’azione: ho preso un avvocato più “aggressivo” (ma non cattivo), ho cominciato a chiamare i carabinieri quando la situazione lo imponeva. Per mia esperienza personale e per ciò che è successo a molti miei conoscenti, devo affermare con forza che sono le donne quelle che usano i bambini, sono loro che ricattano. E noi uomini, che nelle separazioni cercano di farci passare per cattivi, invece subiamo. Da quando ho cominciato ad avere un atteggiamento più fermo, meno remissivo, le cose sono cambiate in meglio. Adesso vedo i bambini regolarmente e li vedo contenti di stare con me.
Se fosse toccato a me stare 6 anni senza vedere i miei figli, avrei scatenato 20 avvocati e mobilitato tutte le forze dell’ordine della Toscana, per far valere i diritti miei e dei miei figli.
Come hanno vissuto tutto questo i bambini? Hanno sofferto tanto, soprattutto il maschio, e quando stiamo insieme la loro voglia di coccole è palese. Cerco di aiutarli come posso, probabilmente avranno bisogno anche di un supporto psicologico. Ma d’altra parte, se fossi rimasto buono e tranquillo per paura di ferirli, probabilmente avrebbero sofferto ancora di più la mia assenza e avrebbero potuto pensare che non mi interessava stare con loro.
Un abbraccio solidale e affettuoso a tutti coloro che vivono situazioni simili alla mia…
Ottobre 14th, 2012 alle 22:57
Come max 71 al quale mi allineo per l’ennesima volta non parlo di Divise.
Padre non sposato con figlia di 6 anni separato da 3, penso che a un bambino si possa far credere quello che si vuole,che il padre è un criminale, che picchiava la madre,che non gli vuole bene…ecc
Un uomo non è di certo tutelato dalla legge che sembra un concentrato di rimedi a 5000 anni di soprusi sulle donne. Donne sane e che hanno a cuore il proprio figlio esistono.Anzi forse sono la maggior parte..In alcuni casi, come credo questo, il bambino non è un essere umano ma un vettore per far scontare le proprie, frustrazioni, invidie, delusioni. Un bambino ha bisogno di madre e padre. Qui si parla di anni di battaglie, di letti col filo spinato…Difficile esprimere opinioni, ma una cosa è certa: in un ordinamento a giusto o a ragione pendente sempre dalla parte femminile, se un organo di giustizia dice il contrario dei presupposti ci devono essere…Altra cosa certa , a 5 o 6 anni c’ è un margine di recupero a 11 è già un altra cosa..e in ogni caso, indipendentemente dai torti e dalle ragioni una vittima c’è, e in teoria è l’ innocente…Nel mio caso si deciderà a Dicembre, e anche se ovviamente spero torni da me, non ho dubbi nel pensare che ciò che verrà deciso sia fatto negli interessi della mia cucciolina ..andare oltre sarebbe follia da parte mia. Un abbraccio ai padri separati..e anche alle madri..i figli prim a di tutto, magari non solo a chiacchiere..
Ottobre 14th, 2012 alle 23:02
Caro David, sono un uomo separato di 39 anni, con una figlia di 4. Ovviamente i rapporti tra me e la mia ex sono tutt’altro che idilliaci, però sono civili. In questi giorni mi sono posto le domande di cui parlavi, e mi sono risposto infatti che non si può giudicare senza essere dentro alla situazione, senza conoscerne ogni risvolto, però su una cosa credo non ci possano essere dubbi: ma come si fa a fare tutto ciò in classe, davanti agli amici del bambino? Su questo non ci sono scusanti, ne per le forze dell’ordine ne per lo pseudo psichiatra che ha partecipato attivamente alla cosa (ma dove ha preso la laurea???), ma sopratutto non ci sono scusanti per lo pseudo padre, che potrà avere pure tutte le ragioni del mondo, ma se vuoi davvero bene ad un figlio non avrai mai la forza di trascinarlo in pubblico contro la sua volontà. Io prima di farlo a mia figlia mi farei uccidere. Ma come può non aver provato dolore, schifo, vergogna per quello che stava facendo? Mi crea problemi alzare la voce con mia figlia, causarle del pianto, mai e poi mai la sottoporrei ad una simile tortura. Credimi, nessun padre lo farebbe, nessun padre che ama davvero il proprio figlio…
Ottobre 14th, 2012 alle 23:08
Concordo pienamente con IMMONDA al post 20.
A chi si chiede (sempre Immonda) il perchè dei cali dei matrimoni sottolineo solo alcuni degli aspetti principali:
1 – Per sposarsi servono parecchi soldi, a meno che uno non faccia una “cosuccia” alla Las Vegas. Mediamente si viaggia sui 15000 a salire per un matrimonio con parenti e amici, sui 100 invitati. Difficile mantenersi più bassi.
2 – Con l’eventuale separazione un marito ci rimette anche i peli del culo.
Sull’argomento del post di David mi allineo a quanto ha sottolineato la maggioranza di coloro che hanno partecipato alla discussione: quello che ci rimette più di tutti è il bambino, sempre e comunque. Le domande che mi pongo sono sostanzialmente due:
A – riuscirà mai a dimenticare l’accaduto?
B – riuscirà mai a perdonare i genitori per questa sofferenza aggiuntiva?
A chi ha filmato l’accaduto mentre il bambino soffriva auguro le peggiori cose, alla poliziotta che ha risposto alla madre (se non sbaglio) del bimbo consiglierei di vedere meno televisione: c’è modo e modo per eseguire un ordine, non sono un poliziotto ma non credo debba essere fatto un corso di umanità alle nostre forze dell’ordine, sarebbe bastato anche il minimo sindacale per evitare di fare più danni della grandine.
Ottobre 15th, 2012 alle 00:19
L’amico Andrea ha una certezza:
“separarsi senza far pagare colpe che non hanno ai figli è possibile.
Io ne ho un’altra.
“separarsi senza far pagare colpe che non
hanno i figli è impossibile”
Un bambino con i genitori separati paga le colpe dei grandi , hai voglia se le paga.
Lo dite voi grandi che non le paga.
Lo dite per sentirvi tranquilli e nel giusto.
Che illusi.
Rifatevi tutte le vite che volete, per carità, ma non venite a menarcela che i bambini non ne risentono psicologicamente.
Perchè sennò comincio a parlare dei figli dei separati compagni di classe delle mie figlie e di qualche parente e amico di cui ho i figli attorno spesso e volentieri.
Certi bambini a volte paian cani bastonati, c’hanno sempre le lacrime in pelle, oppure eccedono dall’altra parte e diventano collerici, prepotenti, e violenticon i coetanei.
Un pagan le colpe?
Ma che cazzo dite ????
Avanti, scriviamo sul serio invece di prendere il the con i pasticcini.
Immonda bestia
Ottobre 15th, 2012 alle 06:51
Dentro una separazione ci sta tutto,errori fatti ed errori subiti.Di sicuro sono storie di grande sofferenza,in cui i piu’ esposti al dolore sono i figli.Chi pero’,come me l’ha vissuta,ha il diritto di non vedersela trattata con bigotta superficialita’.Non giudico le famiglie tradizionali,qualche volta le invidio,non permetto giudichiatre la mia
Ottobre 15th, 2012 alle 08:15
Non volevo assolutamente entrare nei meriti di questo post.
Trovo difficile argomentare queste situzaioni senza schierarmi.
Mi limito a condividere il pensiero di Immonda Bestia(73); in quanto amici, neo professori di scuole medie, si trovano in classe situazioni da lui citate.
Dai cani bastonati ai violenti.
Io che non ho figli (purtroppo) ad ogni racconto recepisco una pugnalata al cuore.
Scusate l’intromissione spicciola e senza argomentazione.
Buona giornata a tutti.
Ottobre 15th, 2012 alle 08:16
Da separato e divorziato (son passati 18 anni) ho avuto una sola fortuna: non aver avuto figli con la ex moglie.
Sicuramente è stato un gran travaglio separarsi, ma se non altro i problemi sono ricaduti solo su di noi e basta.
Mi ritengo un uomo fortunato, perchè non avrei potuto sopportare una vita con l’effetto fall-out sui miei figli.
Ottobre 15th, 2012 alle 08:53
Caro David,
da esperto del settore, ti preciso quanto segue.
Premessa: il funzionario che ha organizzato il prelievo a scuola è semplicemente uno che non sa fare il suo mestiere, perché si è messo in bocca al leone.
Ciò premesso, io lo imporrei per legge il prelievo tramite polizia, magari non a scuola ma appena il ragazzo esce su territorio pubblico interviene la Polizia e via.
Ti spiego perchè.
Il colpevole di tutto è la madre la quale (pur non sapendo nei fatti come si sono svolte le questioni ma ragionando soltanto per esperienza) sapeva da almeno un anno di dover rendere il figliolo al padre.
come sempre accade in Italia, gli italiani hanno come principio cardine quello di non eseguire i provvedimenti del Giudice: intanto prendere tempo, poi si vedrà.
Quando il Giudice ordina il prelievo del figlio dalla madre a favore del padre, succede sempre così: prima devono intervenire gli assistenti sociali che cercano di persuadere figlio e madre a mollare; fatto il primo tentativo (infruttoso), oragnizzano un altro accesso dopo tre mesi e magari la madre rimette un certificato del pediatra e riprende altri tre mesi e così via, finché il padre non si stanca e lascia perdere.
INsomma, nella stragrande maggioranza dei casi la madre perde il processo e poi rigioca la causa quando si tratta di mettere in esecuzione il provvedimento di affido.
Lo stesso discorso è a farsi, seppure con ben altra gravità, per quanto riguarda gli sfratti: da quando il giudice ordina lo sfratto, l’inquilino sta un anno a gratis dentro.
Premesso che il prelievo a scuola è stata una gran cazzata, in Italia dovrà intervenire prima o poi la convinzione che se non esegui un provvedimento del Giudice entro 30 giorni, arriva la Polizia.
Basterebbe eseguirne due o tre in un certo modo e poi non ce ne sarebbe più bisogno.
Ottobre 15th, 2012 alle 09:16
Scusate l’intrusione e lo pseudonimo beatlesiano, ma parlando dei fatti miei non ho voglia di firmarmi. Seguo il blog con simpatia, non sono mai intervenuto, per me ormai molti nick sono come i personaggi di un circolino dove i “grandi” stanno fra loro e io tra “più giovani”a sentire le loro battute. Veniamo al sodo. Io son figlio di separati. Da vent’anni, ora sono grandicello, lavoro e se il vento gira bene me la farò io una famiglia. I miei genitori si son riaccompagnati con brave persone che mi vogliono bene, il compagno di mia mamma mi ha fatto anche scatenare la passione Viola… quindi… I figlioli di separati sono spesso nostalgici, è vero, non è uguale, specialmente se sei piccolino lo vedi che qualcosa non quadra. Eppure io credo che la divisione vera sia tra figlioli di genitori intelligenti e di genitori che intelligenti lo sono poco (o meno). In casa mia ognuno ha il suo posto, ho una sola mamma, un solo babbo e altre due persone che chiamo per nome, a cui sono affezionato e che sono presenti e importanti, alla mia laurea c’erano tutti, ma vi assicuro che di tiribussinaio non ce n’era nemmeno l’aria. Questo è il mio caso, ce ne saranno di migliori o peggiori. Non so nemmeno perché l’ho scritto, forse colto nel vivo, forse perché ho letto un po’ di approssimazione e qualche definizione un po’ macchiettistica, forse per buttare alla vostra attenzione un punto di vista “interno”, non da genitore. Saluti al mio “Bar Sport” preferito.
Ottobre 15th, 2012 alle 10:02
Per Antonello: non si può generalizzare! È’ vero che è difficile ma non impossibile riuscire a non far avvertire ai figli disagi e non far ricadere su loro pesanti conseguenze. Se vuoi un giorno ti faccio incontrare mia figlia, certo lo stress l’ho pagato io ma lei è serena, continua ad avere due genitori che possono serenamente vivere i nipoti come hanno vissuto la figlia e non è inquadrabile nelle categorie da te descritte. Certo si dura fatica, soprattutto per i preconcetti !
Ottobre 15th, 2012 alle 10:28
Cari miei , non so scrivere bene come voi , ma ho vissuto un procedimento simile non arrivato a quelle estreme conseguenze , e risoltosi tutto per il meglio .
Ho frenato la situazione un’attimo prima del baratro con una ruota fuori.
Vi posso tranquillamente affermare che gli avvocati delle parti sono micidiali e i guidici che li assecondano anche peggio.
Solo ed esclusivamente una questione di EURO € (provano a spillartene più possibile) , quando vai le prime volte hai un sacco di diritti dopo che è iniziata la guerra passano gli anni non puoi tornare indietro ed hai solo doveri.
Non so come facciano a fare quel mestiere e guardarsi allo specchio la mattina , vomitevoli.
Ottobre 15th, 2012 alle 10:41
Cari Antonello ed Ernesto,
sapete quanto vi stimo, ma questa volte credo vi siate avventurati in un labirinto che non conoscete…in quanto non mi risulta siate separati/divorziati con figli. E’ indubbiamente giusto che esprimiate la vostra opinione in merito ma è altrettanto vero che è pericoloso spingersi oltre per entrare in un mondo a voi sconosciuto o quanto meno “conosciuto” soltanto per sentito dire.
Io sono divorziato con figlio (lo sapete bene) e vi posso garantire che questo non è uno status di comodo bensì una situazione finale che pone fine ad un matrimonio in agonia. Tutto finisce ragazzi, credetemi, e quando questo avviene dobbiamo prenderne atto. Conoscevo già la situazione di Andrea che tra l’altro trovo di un comune che sinceramente non meritava tanta attenzione se non per il fatto conseguente al delirio di Cittadella. Quando eravamo ragazzi costituivamo una compagnia di 30 persone (maschi e femmine) ed a distanza di 35 anni abbiamo verificato che soltanto 2 continuavano la loro prima vita matrimoniale…tutti gli altri avevano vissuto altre situazioni, altri matrimoni ed altre convivenze. Il mondo è cambiato ed insieme è cambiato l’uomo con tutto ciò che ne consegue e non sta a me dire se in meglio o in peggio ma tant’è che questo è….! L’amore non è cosa razionale ed è proprio il cercare di razionalizzarlo che ne decreta la fine. Vedi Anto, non è che uno si separa così, tanto perchè gli gira (non che non esistano anche certi casi) ma perchè spesso esistono situazioni che non possono avere epilogo diverso. Credi fosse meglio 40/50 anni fa ? E’ difficile dirlo ma io credo proprio di no. Conosco centinaia di figli di divorziati che sono perfettamente normali, felici e senza turba alcuna. Insomma, mai dire mai, caro Ernesto, perchè come la diceva la mi nonna Anita….finchè s’ha denti in bocca un si sa icchè ci tocca !! Un abbraccio ad entrambi.
Ottobre 15th, 2012 alle 10:48
Riprendo il post n. 76 del Generale perchè la sua esperienza rispecchia la mia paura nel fare figli. E questo lo dico proprio alla luce del fatto che ritengo che un figlio sia il più grande dono divino per un essere umano.
Scusate il pessimismo cosmico, ma viviamo veramente in un mondo schifoso…. 🙁
Ottobre 15th, 2012 alle 10:59
Donna Lucia,
non si tratta di generalizzare, si tratta di fare due più due.
E poi parlo di bambini, non di ragazzi.
Sto parlando di disagio infantile.
Quanti anni aveva tua figlia quando ti sei separata?
Se ti separi con figli di 15-16-18 anni il discorso sul disagio dei figli ovviamente si attenua.
Qui non si tratta di pregiudizi.
I separati o separandi possono essere le persone più intelligenti e accorte del mondo, ma uno scotto ai figli piccini lo impongono in ogni modo.
Come, è altresì vero che anche i figli all’interno di un matrimonio rissoso e privo di coesione, in guerra continua, pagano un dazio.
Triste cosa, quando l’amore finisce in una coppia.
Dici che te, come madre-moglie hai pagato lo stress.
Ci credo, perchè conosco la tua sensibilità.
Ma dentro la testa della figlia non ci sei.
Che ne sai tu di quello che ha passato tua figlia?
Che ne sai della sua sensibilità ?
Che ne sai se la notte in camerina sua ha pianto , quanto ha pianto nel veder crollare il matrimonio dei genitori.
Avete tutti l’anima in pace , tutti siete convintissimi di aver agito come meglio non si poteva, tutti siete convintissimi di non aver lasciato vetri rotti in terra.
Sarà, me lo auguro per voi, ma non ci credo.
I vetri in terra li lasciate, eccome.
Certamente un separato -divorziato sarà sempre convinto che la propria prole non ha risentito degli accadimenti familiari.
Ma che si scherza davvero!
Chi? il mio bambino? Contento come una Pasqua.
Perdonatemi, è come chiedere al macellaio se la carne che vende è buona.
Poi, tutto è possibile.
Ieri uno s’è buttato da 40.000 e in picchiata ha superato il muro del suono.
Ciao Lucia, ti mando il solito bacio, lo sai che ti voglio bene e che ti stimo tanto.
Antonello
Ottobre 15th, 2012 alle 11:50
Maurizio,
hai detto una grande verità, l’amore è eterno fino a che dura.
Nelle coppie ci sono mille variabili, e mille incognite.
E molto lavora anche l’invecchiamento.
I matrimoni finiscono per mille motivi, e nelle famiglie, una volta chiusa la porta non si sa cosa succede.
Ti garantisco che preferisco una leale separazione ad un matrimonio di ripicche, incomprensioni, tradimenti e talvolta violenza.
Se il dente deve dolere tutti i giorni, perbacco! che sia tolto una volta per tutte.
Non mi sorprende il responso postumo della strage sentimentale della tua compagnia giovanile.
E’ successo esattamente uguale con i miei vecchi amici.
Son rimaste si e no tre coppiucce , paian naufraghi.
O che lavoro è !
La meglio la fu di due che stavan per sposarsi; nell’estate stavan girando per comprare il mobilio e a agosto lei l’era in vacanza al mare con un altro.
Praticamente , questa l’aveva appena finito di chiavare col fidanzato, la s’è rimessa le mutande e è andata all’agenzia a fissare il viaggio col ganzo bell’e pronto.
Il supplente trombante era il figlio del titolare di uno più bei negozi di Prato, poi a quattrocchi ti dico chi.
E’ venuto fuori un bel matrimonio,
te che dici ?
Una volta un Papa disse tornate a casa e date una carezza ai vostri figli.
Oggi la gente torna a casa in famiglia con l’avvocato , l’assistente sociale e se occorre i carabinieri.
Maurizzino, l’amore finisce, ma questo non è il mondo in cui credo io, e in cui speravo.
Ciao Maurizio, la fittonata senile dell’ultracinquantenne va avanti.
Ieri ho fatto posto.
Poi verrò a chiederti lumi.
Antonello
PS. chi ribatte alle mie pur opinabili assertazioni dandomi del baciapile , incorre in 2 situazioni:
A-non ha argomenti
B-non ha capito nulla
Ottobre 15th, 2012 alle 11:53
Maurizio,
hai scritto un post che condivido in pieno.
Sai perchè mi sono un pò saltati i nervi?
Non per i commenti o le opinioni, tipo quella di Ernesto, che fra l’altro tratta una sfumatura reale e spinosa, quanto per la mancanza di tatto, non voglio usare appositamente la parola rispetto, che ha avuto Antonello nei miei confronti.
Quando? Quando ha usato termini trombanti, ex trombanti, quando ha detto che a casa sua le situazioni così vengono chiamate in un altro modo, senza specificare come,
quando mi ha fatto la predica dicendomi guardami negli occhi (facendo confusione parlando di una mia ex moglie inesistente), come se io o chi nella mia stessa situazione non sapessimo cosa vuol dire amare, che non capisco cosa ci azzecchi.
Quando ha volutamente rappresentare una situazione normale in modo grottesco, stelle filanti etc etc.
Non son tutte rose e fiori, ma tra chi mette in primo piano i figli e chi li usa come arma contro l’altro ci sarà una differenza o no?
Alcuni bimbi a parte il disagio iniziale, non hanno traumi che si portano dietro tutta la vita, questo non lo dico io, ma i fatti e i fatti non si discutono, non sono opinabili. Ne conosco tanti anche io.
La vita riserva anche dolori, perchè il mondo non è perfetto, in quanto l’essere umano non è perfetto.
Dato per assodato che ci sono le separazioni, quello che fa la differenza è il comportamento successivo.
Tengo a precisare che l’unico punto di contatto è la bimba, poi ognuno a casa sua con la propria vita, chiaro?
Sennò qui sembra che le coppie separate facciano i trenini.
Sarebbe auspicabile, che quando uno si accorge di esser andato oltre, facesse un passo indietro e magari con un pò di umiltà chiedesse scusa.
Perchè vedi Maurizio, io non sono una persona colta, ma ti posso assicurare che non sono uno stupido.
Saluti a tutti, senza rancore verso nessuno, Andrea
Ottobre 15th, 2012 alle 11:53
X Antonello:
è lo stesso disagio di un bambino che vive con due genitori “sposati” che si detestano e non perdono occasione per strillare e mandarsi affanculo…non trovi ?? Potrei ripere i tuoi “che ne sai” anche per quei bambini, dei sopramenzionati “sposi”. Il benessere dei figli dipende sempre dal comportamento dei genitori…..sposati e non.
Ottobre 15th, 2012 alle 11:56
Antonello, se leggo il post 4 tu mi mandi in manicomio dai ridere…come sempre, maremma cane. Un abbraccio !
Ottobre 15th, 2012 alle 11:57
Caro Billy Shears,
Scrivi scrivi, il Bar dello Sport è aperto a tutti, e tutti possono scrivere quello che vogliono.
Non è necessario essere “grandi” (de che poi? di età, allora chiamiamoli vecchi) o “giovani” (ma perchè allora non li chiami piccoli?) per scrivere cose intelligenti o solenni boiate (la maggioranza e le mie preferite), l’importante è aver voglia di farlo con leggerezza e onesta intellettuale.
Ti saluto Billy e mi complimento con te per lo pseudonimo ricercato e noto agli appassionati come me dei Fab Four.
Lucky
Ottobre 15th, 2012 alle 12:53
l’argomento è molto forte e generalizzare non è giusto…come scrive Antonello è il bambino che soffre, non c’è ombra di dubbio, ma è anche vero che che se i due litigano in continuazione o peggio , magari davanti al minore, beh…che fare? forse dividere i genitori in quel caso può essere giusto…è ovvio che come i due nisieme si comportano male,anche nel decidere chi deve tenere il minore e poi nello svolgersi dei tempi di ognuno è oggetto di crisi e dibattiti. Putroppo la differenza se il bambino è tutelato o no la fanno sempre il babbo e la mamma in questione, oltretutto la legge fino ad oggi ha sicuramente privilegiato la parte femminile. Scrivo questo in qualità di nonno assai giovene perchè mio figlio ha avuto una bambina e, oltre all’aggravante della giovinezza dei ragazzi, la cosa non è partita nel migliore dei modi….senza scendere tanto in particolari diciamo che ha avuto il benestare di poter riconoscere la figlia solo dopo due anni pur essendo presente da prima della nascita a tutt’oggi. La famiglia di lei ( soprattutto da parte della madre della ragazza)ha subito posto paletti nei confronti di mio figlio, non fa favorito la relazione dei due ragazzi che così giovani ( 17/18 anni)si sono trovati in una realtà di vita nuova, difficile da gestire e strattonati da una parte a dall’altra. Ovviamente la parte materna del minore ha sempre predominanza e pur con tutte le buone intenzioni è stato difficile accettare tanti soprusi (tipo quello del riconoscimento ma potrei parlare di svezzamento o cura della bimba), è stato molto difficile passare un pò di tempo con la nipote e vedere questi ragazzi in difficoltà e trovarsi la controparte che remava contro. Non nascondo che vedendo la situazione molto male e la paura che la situazione economica e di gestione dell’altra famiglia, ho avuto la tentazione di intervenire per chiedere l’affidamento o quanto meno l’intervento degli assistenti sociali pur accettando anche la possibilità di un affidamento a terzi col rischio che si può immaginare. Fortunatamente ho sempre valutato cosa fosse meglio per la bimba e cosa avrebbe dovuto sopportare e ho temporeggiato frenandomi a volte nella speranza che il tempo e la costanza da parte nostra (io e mia moglie) nel’aiutare a crescere i ragazzi in primis, desse i suoi frutti e dopo tanti bocconi amari sto vedendo un pò di luce. Il rapporto con la ragazza è migliorato, accetta il nostro aiuto e chiede consigli, la bambina è splendida e la sua gioia nell’essere con il babbo e la mamma è la risposta a tanti dubbi. Crescendo in un ambiente fatto di giovani, sia genitori che amici, è ora a quasi 3 anni una bimba sveglissima e anche amatissima, ha una dolcezza incredibile e quelle ore che la possiamo tenere senza problemi o patemi sono ore uniche di senzazioni bellissime che auguro a tutti di provare…posso tranquillamente affermare al pari o forse di più che con un figlio. In sostanza il bene primario è il minore e anche ai 16 o 18 che siano la separazione dei genitori è un trauma come lo può essere però la convivenza, quindi dovrebbe essere l’intelligenza degli adulti a stabilire la via giusta. Seppur giusto che sia che organi preposti a definire questi casi possano basarsi su studi ed esperienze pluriennali, possono anch’essi a volte prendere la decisione sbagliata e danneggiare il minore. Nel caso specifico, non vi nascondo che con l’esperienza di cui vi ho accennato, quando ho visto in diretta il video ho pianto e tutto questo becerare vigliacco e avido sulle varie televisioni mi fa molto schifo. Non capisco come sia possibile che per 5 anni come è stato detto questa mamma sia riuscita tenere lontano il figlio dal baabo…forse come ho letto nel blog quella da portare via a forza era lei. I bambini sono la linfa di questo mondo e nel nostro mondo “civile” subiscono già esternamente tante pressioni e distorsioni (penso solo alla tv e ai giochi)…siamo bravi a crescerli nell’amore…loro dall’alto dell’alto della loro innocenza ce lo ridanno indietro centuplicato.
Piccolo augurio di nonno scemo…mio figlio non vede l’ora di portarla al Franchi..io voglio esserci.
Un bacio alla mia dolce M.
Ottobre 15th, 2012 alle 13:14
è bello dire tutto e il contrario di tutto….diventa anche difficile ribattere…
Ottobre 15th, 2012 alle 13:57
M@Goderiger:
Io avevo premesso che capivo tutte le situazioni a monte dei fallimenti matrimoniali, ma avevo esordito con un dato: le separazioni sono triplicate negli ultimi ventanni.
Sai bene che sono scevro da condizionamenti religiosi, eppure ritengo la famiglia un nucleo da salvaguardare, mentre mi sembra che la tendenza sia quella di un facile mandarsi affanculo, senza voler generalizzare, qualcuno avra’ buoni motivi.
Che vuoi che ti dica, ce la mettero’ tutta, l’eta’ e l’esperienza sono dalla mia parte, ma non tutto dipende da me.
Concludo dicendo che non si puo’ predire il futuro, ma vedo che spesso un figlio non viene pianificato con la corretta assunzione di responsabilita’ che necessiterebbe.
Ciao!
Ernesto
Ottobre 15th, 2012 alle 14:15
Andrea, credimi, Antonello è persona sensibilissima, educatissima e rispettosissima….ed il folklore con il quale ha intriso l’argomento è….folklore e basta. L’argomento era ed è di una serietà unica per essere trattato con superficialità. Per il resto ho già risposto a te ed agli altri. L’unica cosa che non condivido è dove non ti ritieni colto e neppure stupido. Conoscedoti posso garantirti che sei una bella persona e la cultura lasciamola ostentare a coloro che non hanno altro da esisibre. Un salutone.
Ottobre 15th, 2012 alle 15:39
Grazie del gradito benvenuto Lucky,
all’esordio ho fatto un intervento un po’ “serio”, mi ha fatto piacere presentare il mio punto di vista un po’ diverso, quasi da “oggetto” del contendere (anche se bimbo non lo sono più da un po’ e non ho vissuto tragendie come quella descritta nel post, anzi).
Tornando a noi… “grande” (come lo intendevo nel post) non è tanto per età anagrafica, ma come conquista sul campo e per anzianità di servizio e frequentazione, oltre che per la qualità delle suddette boiate!! Sul “giovane” anche lì vale la frequentazione, poi piccolo io non sono mai stato (ho la seconda da orso come taglia da almeno una dozzina d’anni)!!!
Molto felice di aver trovato sponda sul nickname (anche se non avevo dubbi!!!), uso uno pseudonimo come pseudonimo e poi visto che è un debutto mi son venute in mente le note della canzone e le parole “so let me introduce to you…”.
Alla prossima
Ottobre 15th, 2012 alle 16:35
In Italia, ma ahime’ non solo in Italia, esiste una giurisdizione di stampo femminista…..punto e basta !
Io vivo la situazione da separato ( forzato, poiche’ io non avrei mai lasciato la mia famiglia ) in modo fortunatamente diverso, poiche’ i miei figli posso vederli quando voglio e anzi trascorrono quasi il 50% del tempo con me. Tutto cio’ e’ stato possibile grazie al buon senso di entrambi, la’ dove la mia ex moglie si e’ dimostrata una persona intelligente e la’ dove il sottoscritto ha accettato ( senza condividerla ) la sua scelta. Ma quasi sempre l’atteggiamento delle donne e’ diametralmente opposto.
Loro lasciano e loro pretendono poi TUTTO. Il dividersi, soprattutto se e’ una scelta unilaterale, dovrebbe riportare la situazione a quella pre matrimonio, dove ognuno conduce la sua vita e si auto mantiene.
Una percentuale bulgara di ex mogli pretende di avere tutto, e cosi il separato di turno diventa “un piccolo poveraccio”, costretto quasi sempre a tornare con la coda tra le gambe a casa dei genitori, poiche’ le cifre che restano a lui in tasca sono improponibili per essere autosufficiente.
Come sempre nella vita, se non si prova sulla propria pelle, non si riesce a comprendere la situazione.
Nel caso specifico del bimbo di Padova, si verifica una strana eccezionalita’, il bimbo viene assegnato al padre ……. Ovviamente la donna, di stampo femminista, non accetta la sentenza e pur di far valere le sue egoistiche ragioni, REGALA a suo figlio quello scempio….
Qualcuno ha detto che il padre e’ uno stronzo …….. che cazzata che hai sparato….
I per i miei figli darei la vita, e tu mi giudichi uno stronzo se io pretendo di poter stare con mio figlio ??
Riflettete bene su queste righe, scritte da un padre, che si ritiene privilegiato, ma che capisce perfettamente chi non ha questa fortuna….
Ottobre 15th, 2012 alle 17:45
Hai ragione Ernesto e sai quanto possa augurarti tutto il bene del mondo……è che il tuo scritto mi era parso un po’ troppo…come dire…assoluto ecco. Un conto sono i desideri ed altro è la vita. Un abbraccio
Ottobre 15th, 2012 alle 19:06
Ad Andrea.
Chiedo scusa solo su una cosa.
Ho letto male : non eri sposato prima di accompagnarti con la signora.
Pardon.
Per il resto non ho da scusarmi di niente e rimango fermamente convinto di quello che ho scritto.
Perchè qui davvero siamo arrivati a dire che la normalità sono i separati e le coppie a pezzi e con mille problemi son quelli che portano avanti i matrimoni.
Caro Andrea, io avevo iniziato un discorso serio, ti avevo pure fatto delle domande invocando una risposta leale,e te come hai risposto?
“sono cazzi miei”
Bravo, bel sistema di portare avanti una discussione .
Detto questo, io vado in pace,asolutamente senza rancore e ti auguro le migliori cose .
A te, alla tua compagna, all’ex compagno della tua compagna e alla sua attuale compagna.
Spero d’avervi rammentati tutti.
Immonda Bestia
Ottobre 15th, 2012 alle 21:06
Tutto falso, basta rileggere i post.
E cmq manca il cane.
Ottobre 15th, 2012 alle 21:43
Arrivo buon ultimo a dire la mia su un’argomento difficile che si presta a molte verità condivisibili.
E’ ovvio che se una coppia non va, e da giornalmente il peggio di se stessa, la soluzione migliore sia la separazione. Anche per gli eventuali figli che spesso devono assistere a spettacoli indecorosi.
Il problema è che oggi si arriva a dare il peggio con estrema facilità. Le motivazioni sono sempre più labili e fatue e spesso si creano famiglie senza riflettere bene sull’importanza e sui doveri che questo passo impone.
In molti casi i figli arrivano ancor prima che la famiglia si crei, frutto di una serata di sballo.
Maurizio e Lucia convenitene. C’è una bella differenza rispetto ai tempi vostri, senza per questo volervi dare di “vecchi”, quando un passo del genere veniva molto ponderato.
Oggi se le cose non vanno è tutto più facile di una volta. Ci sono i rispettivi genitori che corrono in soccorso, sostengono i costi e per amore dei nipoti fanno il possibile per sostituirsi ai veri genitori, ma non sempre ci riescono.
E’ fin troppo ovvio che parlo in generale e non mi riferisco a nessuno in particolare.
Sono purtroppo spettatore di un caso esemplare all’interno della mia famiglia.
I due non andavano più da tempo e hanno deciso di separarsi in modo civile, anteponendo l’interesse del figlio (6 anni) ai reciproci interessi e alle reciproche ripicche.
Forse era meglio se facevano i civili”prima, anteponendo il figlio ai loro egoismi, ai loro hobby, alle loro suscettibilità, all’intransigenza sul rispetto dei loro principi, delle loro abitudini, dei loro “spazi”. Ai “viaggi di lavoro”, agli aperitivi con le amiche, al sigaro dopo cena e alla palestra, al pokerino e al fare la donna in carriera.
Gli hanno spiegato tutto per bene, ci hanno parlato (“è un’ometto! Che sarà mai! Tanto in classe sua sono più i figli di separati che non”)e hanno tenuto fede alla promessa che si erano fatti e nonostante le “scintille” della separazione e gli scontri tra i legali, il bambino non è mai stato merce di scambio.
Due giorni per uno e un week-end a testa.
Senza mai sgarrare, senza mai far mancare al bambino la presenza e l’affetto di ambedue i genitori (a giorni alterni) senza mai svilirsi vicendevolmente ai suoi occhi..Anzi
Insomma una situazione quasi idilliaca.
Peccato che il bambino sia diventato un piccolo colombo viaggiatore, sempre con la sua valigina in mano con due camerette e giocattoli doppi. Un “senza fissa dimora”.
Peccato che il bambino, che ha perso le sue radici, sia diventato prepotente, indisponente e arrogante nei loro confronti
Peccato che il bambino approfitti del senso di colpa dei genitori e della “pena” di nonni e zii.
Peccato che il bambino, nonostante tutte le cose siano state fatte e gestite al meglio e all’insegna del reciproco rispetto e della massima “cordialità”, dia preoccupanti segni di irrequietezza che tutti speriamo col tempo si ricompongano.
E vi assicuro e garantisco che ognuno di noi fa la sua parte al meglio, col massimo dei buoni intenti possibile.
Come vedete un “ricetta” giusta forse non esiste e ognuno ha la verità della sua esperienza.
E il “tiribussinaio”, come Antonello chiama con accezione simpaticamente negativa la classica famiglia allargata, può essere una buona soluzione come no.
E può essere una buona soluzione solo “apparente” e momentanea come no.
Se è veramente buona lo scopriremo solo vivendo, augurandoci fino ad allora che lo sia veramente.
Scusate il lungo e tardivo intervento, forse pure un po’ “intoricinato”
Auguro a tutti i padri e le madri, coniugati o separati, tutto il meglio possibile per il bene più prezioso che ognuno di noi genitori ha.
MARIO T.
Ottobre 16th, 2012 alle 06:39
Antonello e Andrea:
credo che alla base del contendere ci sia un errore di fondo dal quale è nato tutto. Vi conosco tutti e due e sinceramente mi dispiace che vi attriccate così. Ora faccio il maestro e vi ordino : ai vostri posti e silenzio ! E scherzo eh !
Ottobre 16th, 2012 alle 07:28
Bravo Mario T. ottimo post.
Le famiglie allargate sono le conseguenze delle famiglie distrutte.
E ai figlioli, la felicità ricostruita dei genitori non interessa mentre passano dall’infanzia all’adolescenza sballottati e rimpallati, compresi e compatiti e soprattutto con troppe figure da cui non prendere serenamente gli insegnamenti che darebbe un solo padre e una sola madre sotto lo stesso tetto per tutta la vita.
Mio padre e mia madre me lo hanno dato questo insegnamento (altri tempi forse) e ribadisco che se prima mi rammaricavo di non avere figli, mi ritengo fortunato di non averne avuti da mettere in mezzo ad una separazione parecchio pesante.
E’ difficile da dire, comunque.
Ma tutto il mondo è difficile, ora più che mai.
Ottobre 16th, 2012 alle 09:25
Proprio oggi, su corriere.it viene citato un dato sulle coppie.
“Il bacio della buona notte è quasi estinto.
L’80 per cento delle coppie va a letto senza scambiarsi una tenerezza”
O bravi.
E io aggiungo che sono anche queste le piccole cose che rendono una coppia più felice.
E dove c’è una coppia felice , se ci sono bambini, questi saranno bambini felici.
Già, ma quando io parlo di mancanza d’amore nelle coppie mi si risponde “sono cazzi nostri” oppure , “tu sei un baciapile”
Immonda Bestia
Ottobre 16th, 2012 alle 10:53
L’argomento continua a interessarmi perché io, fortunatamente, nei tanti racconti dei figlioli “traumatizzati” non mi ritrovo per nulla, sarò stato fortunato di sicuro, ma ne conosco anche altri più o meno teste di cavolo nella media…
Mai stato un piccione viaggiatore con la valigina (casa mia era una sola ed era sacrosanto), mai viziato (se mi azzardavo a fare il doppio gioco prendevo doppia partaccia nonni,zii,cugini,amici compresi),ognuno al suo posto e col suo ruolo, anche se non sotto lo stesso tetto. Da adolescente quando tornavo a casa avevo qualcuno che mi guardava in faccia -cosa, vi assicuro, assai rara- e mi faceva “l’etilometro” (mia mamma sente odore di alcool a giorni di distanza, non so come faccia).
Addirittura mio babbo ho iniziato a vederlo davvero grazie alla separazione visto che in casa non c’era mai… Lo andavo a trovare quando mi pareva, senza orari o giorni prestabiliti, bastava il buonsenso.
Ho visto coppie da famiglia del mulino bianco con figli adolescenti che il sabato sera portavo a casa a spalla fra una vomitata e l’altra (loro) o che da piccoli facevano i bulletti alla scuola calcio dei pulcini solo perché più bravi a giocare a pallone, con babbo e mamma a fare la torcida. Loro avevano la famigliola perfetta, ma se sbagliavano un passaggio prendevano un pattone, io no e sono più contento così.
Insomma per sintetizzare secondo me i figli di separati non sono tanto diversi se non si fanno sentire tali (mi ricordo ancora la maestra che a me e altri tre disse “provate a farli rimettere insieme” lei la identifico ancora con il male del mondo, lei mi fece stare male, non mamma e babbo).
Non hanno la coda e non sono di vetro, non picchiano per forza gli altri e quando lo meritano devono avere anche il rimprovero come gli altri.
Non ci passa tanto con quelli che hanno un genitore arrogante, teleanestetizzato, genitori che non si stimano, genitori che stanno talmente bene insieme da farsi allegramente i cavoli propri (e ce ne sono…).
Scusate se mi sono dilungato, io la penso così.
Giacomo
Ottobre 16th, 2012 alle 15:17
Caro Billy,
credo che nell’argomento in questione ciascuno possa portare la propria (spero di no) esperienza ma bisogna fare i conti con i numeri (questa m’è venuta proprio lapalissiana ….).
La stragrande maggioranza dei casi vede:
1.) bambini piccoli o adolescenti danneggiati dalla separazione, in misura varia ma consistente;
2.) aumento delle separazioni: colpa di tanti fattori, dall’arrivo delle russe che hanno messo allo scoperto i difetti degli uomini italiani perennemente minchioni come escono dalla gonna della mamma, alla minor resistenza alle frustrazioni in tutti i campi, matrimonio compreso.
Si cambia moglie o marito come si cambiano gli allenatori, con l’autogiustificazione che tanto non si nuoce a nessuno e/ così fan tutti/e.
CI si sposa spesso senza una base alle spalle: una base di interessi in comune, una base economica, una base di fidanzamento ed altro. Poi il sesso viene meno (stasera sono in vena di dire cose ovvie) e quando l’acqua diminuisce affiorano i relitti; oppure il sesso viene fuori e travolge tutto perché uno/una fuori casa scopa meglio che dentro.
3.) le donne separate con figli, nella maggioranza dei casi, diventano le dittatrici del rapporto. Come hai visto in tv, una madre s’è fatta togliere il figlio da una corte d’Appello (non dal Giudice di pace, dal vertice della magistratura regionale) ed è finito che il padre era un aguzzino e lei la solita vergine violata. Nella maggior parte dei casi funziona così, il padre non affidatario o affidatario forzato deve subire e basta.
4.) la crisi economica.
Ai tempi di mio padre, con pochi soldi si viveva bene e si metteva anche qualcosa da parte; oggi, con pochi soldi schianti, il rapporto con la moglie/marito va in frantumi e si cerca nella separazione di cavarsi il sangue dalle rape.
Scusami il predicozzo ma, togliendo la critica alle famiglie allargate che è un po’ qualunquista, l’Immonda – nel suo bonsenso – ha ragione.
La crisi familiare è un riflesso della crisi economica e morale di tutta una nazione: ci si sposa, ci si accompagna, si fanno figli e ci si separa con la stessa facilità con cui si ruba nelle casse dello Stato (cioè nelle nostre).
I numeri contano.
Ottobre 16th, 2012 alle 17:40
Caro Billy, i figli stupidi e mal educati ci sono anche nelle famiglie da “mulino bianco”.
Perchè la stupidità è trasversale, non guarda in faccia nè coppie sicure, nè separati , nè divorziati.
Me per primo.
Perchè a 18 anni per esempio,, pur figlio di genitori innamoratissimi e coesi,famigliola esemplare , quasi tutti i sabati sera con gli amici, con l’Alfetta del babbo facevo Barberino-Le Croci- Calenzano a gara con altri amici che avevano la Renault Alpine o il Bmw del papi.
Si passava sul dirittone subito dopo Legri, davanti al ristorante Carmagnini del 500 in quarta piena a 150 all’ora.
E senza pasticchine, ne anfetamine ne solventi vari.
Sicchene, vedi che le cazzate le fanno anche i figli dei non separati?
La stupidità umana è come la livella di Totò.
Ma ….
detta questa minchiata giovanile, rimango dell’avviso, che a livello emotivo per un bambino la separazione dei genitori è come un rigore fischiato contro.
Tu parti subito con un gol sul groppone.
A Maladetto Toscano. (103)
Mi permetto,di accompagnare alla tua lucidissima esposizione anche un altro dato.
Le maestre di sostegno e gli assistenti sociali intervengono molto più spesso su figli di divorziati e separati/separandi che su altri bambini.
CI DEVE ESSERE QUALCHE MOTIVO CHE MI SFUGGE.
Anzi, a proposito, mi garberebbe sapere quanti del blog sono mai andati a giro per le scuole ad assistere ai dibattiti della
“Associazione Genitori Italiani”
Lo sapete uno dei temi più frequenti delle serate qual è ?
Ve lo dico io, anzi per maggior chiarezza ve lo copio dal programma su internet.
“Sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica affinché riconoscano come svantaggiate le famiglie monoparentali ”
Ma guarda un pò!
E con questo, su questo argomento tiro giù il bandone perchè mi son annoiato.
Immonda Bestia
Ottobre 16th, 2012 alle 17:41
@Maledetto toscano
Assolutamente non l’ho preso come un predicozzo, mi confronto sempre volentieri su questi argomenti, anche se necessitano tempi e discorsi lunghi e divergenze di opinione.
Sui “numeri” non ho nulla da obiettare, le tue argomentazioni le faccio mie e le sottoscrivo quasi in toto. Chiaramente se uno parla in termini assoluti (i numeri) o per esperienza propria (esperienza) gioca su campi diversi. Ci tengo anche a sottolineare che non sono abbastanza matto da dire che i figli di una coppia felice e senza problemi non siano più fortunati e avvantaggiati (io spero VIVAMENTE che in futuro il mio sia tra questi) .
E’ vero il mio rimane solo un esempio, solo un “numero” che non va nella maggioranza, ma proprio per quello mette in dubbio la “totalità” e il buttarla in macchietta di alcuni giudizi.
Le persone superficiali , attaccate, vendicative (per sintetizzare davvero con l’accetta i tuoi punti spero di non aver travisato troppo) talvolta rimangono sposate e creano il punto 1 (figli “danneggiati”) più spesso di quanto non si pensi (così sbanaleggio anch’io e siamo pari!!!)…
Chiaramente giudico male, cerco di essere oggettivo, ma non posso esserlo. Cerco di andare fuori dalla mia esperienza ma su certe cose (per me è questo, per altri saranno altre questioni) cado giocoforza nel mio mondo e non riesco a fermarmi ai numeri, per quanto importanti. Diventa quasi un conflitto d’interesse 😉
Con stima e piacere nel confronto e di nuovo scuse per la lungaggine
Giacomo
Ottobre 16th, 2012 alle 18:26
Voglio chiudere la questione, ha stancato anche me Antonello, hai ragione.
Non mi piace lasciare i discorsi in sospeso ma vedo che per scritto non riusciamo a capirci, penso abbia ragione Maurizio, alla base di tutto credo ci sia un equivoco di fondo.
Se ci sarà occasione, ne parleremo a voce, chissà.
Andrea
Ottobre 16th, 2012 alle 23:07
Gentile Andrea,
siccome so di che persone ama circondarsi l’amico comune Goderiger, perchè diversamente non sarebbe amico mio,sono convinto che il nostro è solo un equivoco.
Sarò ben lieto di stringerti la mano il giorno che ci vedremo.
Mi è d’obbligo, a questo punto un saluto anche al canino. 😉
Immonda Bestia
Ottobre 17th, 2012 alle 08:27
Beh, era ora!
Non ne potevo più di leggere questo tiramolla post per vedere come andava a finire 😎
Ottobre 17th, 2012 alle 08:54
Chiudo anch’io, vi ringrazio delle risposte. La metafora del rigore contro secondo me rende benissimo l’idea e la trovo perfetta davvero, e inserendomici a capofitto mi permetto di chiudere con una battuta e dico che a volte i rigori possono anche essere parati (ahinoi Jo-Jo insegna).
@Lucky non so se leggerai qui… ieri ho mandato la mia dolce metà in missione a ritirare il cofanetto e Sgt. Pepper’s (i dischi li ho ma il cofanetto mi tira) già prenotato all’edicola di fiducia da una settimana. Poi, guarda il caso, la raccolta inizia con il disco da cui viene il mio pseudonimo!!!
Giacomo
Ottobre 17th, 2012 alle 12:05
Very good!
Io invece i CD mi ero sempre rifiutato di acquistarli (salvo particolari edizioni uscite negli ultimi anni) avendo, ormai da oltre 30 anni, i dischi vinile, ma, pur avendo l’impianto HIFI perfettamente in grado di suonarli, di fatto non lo faccio quasi mai.
Di conseguenza mi sono deciso quando ho saputo di queste nuove uscite.
Ieri Sgt Pepper l’ho ascoltato tre volte e non vedo l’ora che escano i cd relativi al periodo 1962-66 a cui sono più legato.
Un saluto
Lucky
Ottobre 17th, 2012 alle 12:09
Comprato subito anche io!!!!!!
E ieri sera ascoltate le prime 4, con mia moglie (che non capisce) che mi guarda compassionevole tipo “alla tua eta!”
Potrei chiedere il divorsio (dopo 37 anni!) per “crudeltà mentale”?
MARIO T.
Ottobre 17th, 2012 alle 14:59
Mi sento fortunato, i vinili li ho ereditati (sono nato troppo tardi me lo ripeto sempre) e la mia ragazza capisce e approva (quanta pazienza che ha)… Un paio di settimane fa l’ho portata a vedere Magical Mystery Tour al cinema… Io ero tutto un “che bello” “senti là” “oh mamma che bellezza” e lei mi compativa e apprezzava, non da fanatica come me, ma abbastanza da sopportarmi!!! Le tendo anche trappoloni del tipo quiz “chi sta cantando ora? John o Paul” (allargo la questione in genere a tutto il rock 60-70) lei risponde, secondo me a caso, e ci facciamo una risata su…