Morire di Viagra
Da Repubblica.it
ROMA – Il Viagra è probabilmente il rimedio più discusso del pianeta.
Le testimonianze di uomini ai quali la famigerata pillola blu ha dato una “seconda vita” non si contano più.
Ma il farmaco che facilita l’erezione è pur sempre un medicinale e, a questo titolo, assumerlo in quantità eccessive, o in presenza di patologie controindicate, può avere conseguenze tragiche.
Ce lo dimostra la vicenda di un uomo che ha perso la vita dopo averne ingerito una dose eccessiva
E’ successo in via Casal del Marmo, a Roma, nella serata di ieri.
Il 49enne si trovava a casa della sua compagna quando è stato colto da malore.
I sanitari del 118 giunti sul posto lo hano soccorso ma l’uomo è morto durante il trasporto all’ospedale San Filippo Neri.
La salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Questo poveraccio aveva solo tre anni più di me, non so ovviamente di quali patologie soffrisse, ma conosco tanti coetanei o addirittura gente molto più giovane che si impasticca di pillole blu o bianche pur non avendone assolutamente bisogno.
Non esista alcuna disfunzione erettile, eppure quello inghiotte per sentirsi sicuro.
La voglia è quella di eccedere e, meglio ancora, di stupire.
Quando avevo vent’anni c’era una certa tendenza tra noi maschietti a spararle grosse: ne ho fatte quattro, io cinque e via andare e accidenti a chi diceva la verità.
Adesso le cose sono peggiorate perchè sembra che tutto ci sia consentito, che non ci sia un limite a quello che desideriamo e che possiamo prendere, anche e soprattutto nel sesso.
Non fraintendetemi, io sono per la libertà assoluta nei costumi e quando c’è consenso tra maggiorenni non mi scandalizza niente, solo che trovo mostruosamente idiota star male o addirittura morire solo “per far vedere quanto sono bravo”.
Gennaio 7th, 2007 alle 19:32
Mi sembra sia una dipendenza come tante…come quelli che bevono sapendo di rovinarsi il fegato,come quelli che fumano sapendo di rovinarsi i polmoni o di farsi venire un tumore,o come quelli che si drogano sapendo di bruciarsi il cervello e tutto il resto…non vorrei offendere nessuno,ma mi sembra da scemi autodistruggersi da soli,soprattutto quando si fa per “essere ganzi” (la maggior parte dei giovani iniziano a fumare/bere/drogarsi per fare i ganzi con gli amici).
Gennaio 7th, 2007 alle 19:56
come avrebbe detto don beniamino: ” si va più di lecca che di zeppa…”.
Gennaio 7th, 2007 alle 21:10
La sapete la differenza tra ANSIA ed ANGOSCIA??
…ANSIA è quando per la prima volta non riesci a fare la seconda…
ANGOSCIA è quando per la seconda volta non riesci a fare la prima. 🙂 😉 😛
Gennaio 7th, 2007 alle 21:41
David putroppo è un farmaco che viene dato dopo somministrazione medica quindi in caso di reale bisogno…!!
RISPOSTA
Infatti, in caso di reale bisogno, ma qui il problema è che spesso si usa quando NON c’è reale bisogno e te lo scrivo perché ne ho prove dirette.
Oppure, invce di usarlo se ne abusa.
E’ un problema essenzialmente di testa, ciao
David
Gennaio 8th, 2007 alle 12:12
Quindi è il medico che avrà prescritto la pillula resuscita morti al poveretto di Roma?
Se è morto a causa di quelle pasticche (sempre che non ne abbia davvero abusato) credo che farebbe meglio ad avere paura di visite in uniforme a breve!
Gennaio 8th, 2007 alle 12:50
Al di là della tragicità dell’accaduto e del messaggio serio e responsabile della tua nota, mi auguro almeno che il trapasso sia avvenuto nel momento di più alto piacere ed estasi godereccia. Strano il mondo e strana la vita.
Un abbraccio a tutti.
Forza Viola
Gennaio 8th, 2007 alle 13:23
Non so’ quali problemi avesse il poveretto ma la gravita’ del fatto,come tu hai scritto, è l’eccesso.
Oggi si eccede in tutto, alcol, droghe di ogni tipo; si eccede nelle strade dove io che faccio 80 km il giorno, tra autostrada e strada normale, vedo pseudo Schumacher o veri e propri pirati della strada a cui e meglio non abbagliare per una manovra azzardata perche’ magari ti rincorrono anche.
Si eccede negli stadi con la violenza o con le bombe carta.
Viviamo in un mondo di eccessi.
Penso spesso al giorno in cui tutto cmabierà: quando la civiltà tornerà in tutti noi, quando gli eccessi non serviranno piu’ per vantarsi il giorno dopo con gli amici, quando il rispetto sara’ il buongiorno di ogni mattina…..poi pero’ ti svegli e senti che un Down che ha sventato una rapina è stato picchiato, salvato da un giornalista, nell’indifferenza della gente intorno.
Mi direte:
“ma cosa c’entra questo con gli eccessi?”
Forse l’esempio non è il piu’ appropriato ma almeno a me fa svanire quel giorno dai miei pensieri e vedo in lontananza sempre piu’ buio.
Scusate lo sfogo e come sempre Buona giornata a tutti.
P.S.:L’idea su Flachi mi piace e sinceramente non ci avevo pensato, un giocatore che potrebbe dare anche un buon contributo di gol.
Gennaio 8th, 2007 alle 13:46
Il 6 Gennaio mi sono alzato di buon mattino e quando sono andato in cucina a prendere il caffè ho trovato sul tavolino un paio di calzini nuovi di cotone bleu con sopra un biglietto che diceva: Abbi pazienza se ti ho portato solo le calze, ma ho finito il giro e i dolcetti li ho dati tutti ai bambini. Firmato la Befana (mia moglie spesso scherza)
Mi sono un pò commosso perché mi sono rivisto bambino, il giorno dell’Epifania, davanti ad un magnifico cavallo a dondolo in legno sul quale vi era attaccato un biglietto che mia madre mi lesse e diceva: Caro bambino questo dono non l’ho lasciato perché tu lo hai meritato, ma solo perché è troppo pesante per la mia schiena e siccome devo finire il giro non ce la faccio a portarmelo dietro; se non fai il bravo vengo a riprendermelo. Ciao la befana.
Questo personalissimo velo di poesia è stato bruscamente interrotto quando dopo alcune ore ho letto il tuo commento/notizia.
Com’è strano il mutar delle cose! avevo appena lasciato il pensiero rivolto ad una vecchia signora vestita di nero con una scopa in mano per trovarmi a discutere di un’altra signora sempre vestita di nero, ma con in mano una falce. Semplicemente pazzesco.
Un uomo con 49 anni vissuti ed altrettanti da vivere ancora, viene a mancare, si per un destino che ognuno di noi ha ben definito, ma anche un pò per sua responsabilità oltre che per una mancanza di adeguata informazione civico sanitaria.
L’uomo, inteso come specie umana, vive sempre e comunque in una contraddizione. Una volta è Jekill e un’altra volta è Hyde. E’ Jekill, quando grazie al proprio intelletto, alla propria esperienza, alla caparbietà nel voler riuscire, studia, si ingegna, scopre ed inventa
sapendo fino a dove può arrivare in quel momento, stando bene attento a non fare un passo in più. L’uomo diventa Hyde, quando, preso dal forte desiderio di andare alla continua ricerca del ” vediamo dove si può arrivare”, non si accontenta di mettere un punto, fermarsi e riflettere, anche solo per un momento.
Pur essendo consapevole che continuare per un certo verso lo porta a rischiare, la voglia di andare oltre è così tanta che spesso il rischio si traduce in un’amara cosa concreta.
Tutto questo, naturalmente vale in tutti i campi della conoscenza umana.
Sento che fuori i gabbiani starnazzano, è colpa dello scirocco. Loro almeno sanno che con un certo tipo di tempo è meglio stare sotto costa. Loro sono sempre dei Jekill
Saluti dal mare
Gennaio 8th, 2007 alle 14:21
In effetti in questo periodo c’è un eccessivo uso di pillole che rende impossibile la vita!
Gennaio 8th, 2007 alle 16:00
Ciao David,
ma immedesimiamoci anche nelle persone che hanno determinati tipi di problemi… Per un uomo l’impossibilità di avere un’erezione a causa di una disfunzione, credo che sia una cosa tremenda, specialmente dal punto di vista morale!! Se oggi esistono farmaci in grado di risolvere o cmq sopperire tali problemi penso che siano ben accetti. Ovviamente come ho letto in una tua risposta spesso se ne abusa o vengono assunti anche quando non è necessario. Qesto dipende dalla stupidità della gente che vede in quelle pillole la risoluzione dei loro problemi, ma purtroppo, come è avvenuto ieri a Roma, per “chiudere un buco” molto spesso si apre una voragine!!!!
Ciao, Matteo
Gennaio 8th, 2007 alle 17:11
off-topic: Violanews.com ha risposto al mio appello. incredibile, mi sento di aver comunicato efficientemente “con quelli della televisione”. forte. comunque grazie.
p.s.: ho avuto il piacere di sapere che mio padre e qualche amico (del viola club Agliana) ti hanno incontrato al premio doriano banchi a Montale, quando c’era il Pazzo.
Un saluto.
Gennaio 9th, 2007 alle 18:05
David scusa ma perché hai gassato il mio post di prima? (“e il dramma è che non riuscivano a chiudere la bara!”).Forse era di cattivo gusto verso una persona che è deceduta,ma di fronte a certi interventi che leggo sul tuo blog non mi sembrava poi così terribile…
Con immutata stima….Marco
RISPOSTA
In parte hai ragione, ma sinceramente mi sembrava proprio di cattivo gusto.
So che non c’era malanimo, ma ha un po’ urtato la mia sensibilità.
Ciao e scusami
David