La disperazione di chi si sentiva forte
C’è una notizia nella notizia che mi ha dolorosamente colpito: la morte di due commercianti che non hanno più retto il peso dello stress e della vergogna sociale del fallimento.
Il motivo del mio malessere è il fatto che a questi due suicidi erano dedicate poche righe all’interno dell’articolo sulla figlia quindicenne che aveva salvato il padre dalla morte per impiccagione.
Abbiamo dunque sdognato la disperazione: ormai chi si ammazza per i soldi entra nelle brevi di cronaca.
E’ terribile e dovremmo costruire un argine morale e psicologico a tutto questo, perché è chiaro che il 95% delle persone che si toglie la vita avrebbe avuto da vivere, solo che non ha retto il contraccolpo di una crisi che ti obbliga a pensare di privarti di qualcosa, invece che allargare sempre i tuoi orizzonti.
Ci si ammazza per una presunta dignità perduta e intanto molti di quelli che restano si angosciano, si rinchiudono in se stessi, tirano su il ponte levatoio e diventano sempre più gretti, più avidi.
La mia più grande preoccupazione non è quello che lascerò ai miei tre figli, che avranno molto di più del niente che hanno lasciato a me, ma quella che sarà la loro costruzione mentale: come vedranno il futuro?
Noi eravamo un po’ bischeri, ma ottimisti.
Vivevamo alla giornata, con uno spirito di fare, provare, che se ci penso ora non mi pare sinceramente così lontano da quello sono adesso, però non c’era chi tutti i giorni ti ammoniva che domani andrà peggio.
E’ questa la più grande sconfitta della nostra generazione.
Maggio 8th, 2012 alle 07:27
che dire David pur essendo più vecchio di te di quasi 20 anni concordo ogni tua parola. Mi domando se è una sconfitta anche della mia…
Maggio 8th, 2012 alle 07:28
“In Grecia ci sono stati 1725 suicidi. Questo e’ quello che in Italia, in condizioni molto difficili, stiamo cercando di invertire”. [cit.]
Maggio 8th, 2012 alle 07:36
caro david, questo è il paese e la società in cui viviamo. benchè altrove non siano affatto rose e fiori, grazie alla tanto voluta globalizzazione.
ma il verme di fondo che regna e si rafforza ogni giorno è l’ipocrisia caratterizzata da una capacità di camuffamento incredibile. a tutti i livelli, in ogni settore, in ogni campo.
se non ritroviamo un po’ di sincerità e spontanità la vedo molto dura per quelli che ci seguiranno.
Maggio 8th, 2012 alle 07:53
Gentilissimo David, post più interessante e complesso non lo potevi trovare.
Avrei cento cose da scrivere e mille e mille ne avranno tutti gli altri colleghi di blog.
Poichè sono sotto pressione e sopratutto non voglio ingolfare le letture degli amici , nel corso della giornata scriverò tre post inerenti al tuo profondo argomento, così suddivisi :
– L’impresa
– La società del 2012
– I Giovani d’oggi
Immondo
Maggio 8th, 2012 alle 08:02
Si, purtroppo siamo immersi nella fragilità, nella precarietà e i giovani che dovrebbero essere la forza, sono i più fragili e i meno preparati ad affrontare il futuro!
Maggio 8th, 2012 alle 08:05
Non c’è alcun motivo per essere ottimisti.
Eravamo su un piano pericolosamente inclinato che da venti anni va sempre più diventando verticale.
Il famigerato governo dei tecnici (ma serebbe meglio definirli “teorici”)ha dato il colpo di grazia togliendo anche quella poca speranza recondita che poteva rimanere per i nostri ragazzi.
Un sistema scolastico ed universitario pessimo, un mondo del lavoro che non premia il merito, stipendi sempre più da fame, contratti di lavoro che assomigliano sempre più a forme legalizzate di sfruttamento e schiavitù, perdita di importanza dell’economia reale a favore della finanza, governi eterodiretti dalle banche, una società che ti insegna anche tramite la TV a fare il furbo e cercare scorciatoie per ottenere soldi e successo, diseguaglianze sociali sempre più elevate.
E cosa ci vengono a raccontare? Che la soluzione è una dose ancora maggiore di liberismo! Certo…come dire ad un malato di cirrosi epatica di aumentare le razioni quotidiane di superalcolici per guarire.
Ma abbiamo dei tecnici che decidono per noi….e allora stiamo tranquilli fino a quando ci sveglieremo con le pezze al culo.
Maggio 8th, 2012 alle 08:14
C’è già chi tranquillizza dicendo che il trend dei suicidi (numeri alla mano)è invece in ribasso rispetto al passato, perchè chi ha fame pensa a trovare da mangiare e la sua depressione non lo porta al suicidio come avveniva negli anni scorsi. L’informazione ufficiale, visto che si rivolge al grande pubblico, deve rispondere maggiormente a problemi di cautela o come dicono coloro che la combattono è asservita al potere.Comunque sempre più spesso si dimostra in ritardo,incompleta su temi importanti, per poi essere ossessiva su fatti di poca importanza.
Siamo stati informati della crisi economica quando oramai era evidente ma sappiamo tutto su Sabrina Misseri, Parolisi etc etc. La sincerità dovrebbero trovarla in primis i ‘media’. A noi spetterebbe non votare chi parla solo di rigore per i soliti noti, senza parlare di patrimoniale seria, lotta all’evasione, tagli sulla spesa pubblica lineari e non diretti ai veri sprechi: in caso contrario la > parte di noi si impoverirà enormemente mentre il modo intero si avvierà ad essere governato da un oligarchia finanziaria. Le percentuali di poveri e ricchi, nel nuovo mondo GLOBALIZZATO (come vuole il capitalismo selvaggio, in primis quello delle multinazionali), saranno nettamente diverse dalle attuali:noi classe media prepariamoci all’impoverimento, i nostri figli a vivere prevalentemente di ‘rendita’(vero, ‘avranno molto di più del niente che hanno lasciato a me’,e sono i ‘figli’più fortunati !).
Maggio 8th, 2012 alle 08:30
Impariamo da Benigni, i fondo “la vita è bella”, anche nella tragedia giornaliera dobbiamo avere sempre la speranza di un domani migliore, la voglia di lottare per la nostra felicità, riappropriamoci di quei valori perduti che ci facevano sentire bene. La solitudine, l’isolamento, l’indifferenza portano solo alla depressione. non importa dare ai figli vestiti firmati, serve dargli solidità interiore e spessore morale.
Ciao David
Maggio 8th, 2012 alle 08:37
Caro David, quello che sta succedendo è frutto delle politiche neoliberiste che penalizzano il lavoro e trasferiscono plusvalore da questo alla grande finanza, impoverendo anche i ceti medi !!
Il nostro “buon” Monti sta portando avanti una politica di solo rigore come preteso dalla Merkel, che ci porterà alla castrofe, innescando un meccanismo distruttivo : il rigore abbatterà i consumi,facendo diminuire il PIL e con esso anche le entrate fiscali, rendendo necessarie nuove tasse, che alimenteranno la spirale perversa………… e così via fino alla catastrofe finale !!
Forse i “grillini” non rappresentano il rimedio risolutivo, ma loro sono la conseguenza non la causa !!
Maggio 8th, 2012 alle 08:40
Io ero tra quelli che pensava che finchè mancavano i soldi per la cena fuori o il cinema tutto ok, ma che quando sarebbero mancati anche i soldi per andare allo stadio ci sarebbe stata una rivolta popolare.
Vedere che invece si salta il passaggio del rifiuto e della protesta per giungere direttamente alla rassegnazione è di una tristezza unica.
E chi dall’alto dovrebbe cercare di sistemare la situazione si “rincuora” leggendo che il numero dei suicidi per crisi, in Italia, è inferiore a quello della Grecia…
Maggio 8th, 2012 alle 08:43
Io credo che la situazione già pesantissima di sua, è aggravata dal fatto che non si vede la luce in fondo al tunnel. Sentir dire continuamente che domani sarà peggiore è una mazzata per chi già vive soffrendo. E purtroppo questa situazione la vivo quotidianamente sulla mia pelle.
Però David consentimi di dire che non mi piace questo rendere “martiri” i suicidi. I veri martiri ed eroi sono quelli che continuano ad alzarsi la mattina per andare a lottare, per provare a migliorare la propria vita ma sopratutto quella dei propri figli.
Devo essere sincero mi turba molto di più sentir parlare di gambizzazioni che di suicidi. Eppure entrambi sono lo specchio del tempo che stiamo vivendo. Vorrei francamente evitare questo viaggio nel tempo e tornare a vivere, e far vivere alle mie bambine, anni bui che hanno lasciato più cicatrici di tante crisi economiche. E questo stamani mi ha dato un motivo in più per lottare!
Maggio 8th, 2012 alle 08:46
La crisi mondiale non poteva non colpirci, visto che siamo l’unico paese dove vige il detto “Fatta la legge trovato l’inganno”. La crisi psicologica però ce la vogliamo, in parte, creare anche da soli. Siamo una popolazione, me compreso, che non riesce a vedere mai chi sta peggio, e non intendo con “chi sta peggio” il vicino di casa ma i 2/3 della popolazione mondiale che vive sotto la soglia di povertà, che non ha acqua, mangiare o scarpe da mettersi ai piedi (e non parlo delle Nike ma di un qualsiasi paio di scarpe). Allora a me vien da pensare a 60 anni fa quando bastava essere dignitosi per essere rispettati, oggi se non hai ipod, ipad, iphone, bmw ecc.ecc. sei un pezzente un poveraccio fallito. I nostri bimbi se non hanno le Hogan non sono nessuno, se avevi la villetta a schiera e devi venderla per andare in un appartamento cambi città per la vergogna. E’ qui che dobbiamo lavorare psicologicamente, non è importante avere le hogan ma avere le scarpe (e magari più di un paio)non è importante avere l’iphone ma poter telefonare, non è importante vedere come sei vestito ma se sei vestito. Se riuscissimo a vedere le cose in questa prospettiva forse tanti suicidi non avverrebbero ed il nostro vicino di casa ci sembrerebbe più umano ci sembrerebbe una persona come noi e non uno dal quale dobbiamo distinguerci. Forse, ma qui andiamo sulla parte di economia, il mercato trarrebbe dei vantaggi (per il lavoro meglio produrre e vendere 4/5 paia di scarpe da 50€ che un paio di hogan).
Maggio 8th, 2012 alle 08:48
I problemi sono 2: il primo è il fatto che le persone misurano la propria dignità in base alla quantità di soldi che possiedono. Si ok, i soldi ti permettono di vivere in un determinato status ma forse dovremmo cercare di dare priorità a qualunque altra cosa che possa misurare la dignità di un uomo a prescindere dal denaro. Dalla cultura, dalla capacità di riuscire ad andare avanti nonostante tutto, dalla capacità di riuscire a togliersi qualcosa per far star bene chi si ama, dalla voglia di fare un lavoro più umile di quello che sono le nostre capacità.
La seconda cosa è che questo governo non ti dà la speranza. Non ti dice che si faranno sacrifici per poter poter dare un futuro ai figli o ai nipoti. Sacrifici per poter tornare ad essere uno dei più grandi paesi al mondo. E sì che l’Italia di qualità ne avrebbe. Ti dice invece che o è così o pomì. Ti ciucci le tasse perchè sennò fai la fine della Grecia. Ti controllano con la paura.
Ai giovani come me vengono soltanto buttati insulti. Bamboccioni, sfigati perchè non laureati in tempo, sfigati perchè guadagnamo poco. Viziati perchè nonostante 2 lauree e un master non accettiamo di lavorare in un fast food!! Con che forza dovremmo riuscire ad andare avanti?
Certe conseguenze sono gravi e forse dovrebbero fare più attenzione alle parole!
Maggio 8th, 2012 alle 08:50
Caro David,
nella nostra generazione non tutti erano così ottimisti, io parlo per me e ti assicuro che in quegli anni stavo veramente male. Stare più o meno bene o male alla fine dipende da noi e in questi tempi che ci mettono alla prova, tutti siamo chiamati a impegnarci di più.
I nostri figli, almeno quelli che hanno delle buone basi date dalla famiglia, hanno, a mio parere, molta più forza di noi e in taluni casi anche una discreta lucidità, compatibilmente con la loro età e con i temi che ciascuno ha da affrontare nella propria vita per evolvere.
Per quanto riguarda la paura e il pessimismo continuamente instillati dai mezzi di comunicazione, uno dei maestri che ho conosciuto, Thich Nhat Hahn, insegna che, poiché in noi ci sono i semi di tutte le emozioni, è bene annaffiare quelli che ci aiutano nella strada del benessere – cosa che poi permette anche di fare le scelte giuste e avere la giusta prospettiva – e uno dei modi per far ciò è smettere/ridurre l’esposizione e la partecipazione al telegiornale e a tutto ciò che crea ansia (ad es, i discorsi che mettono l’attenzione sempre e solo sul negativo, le lamentele a prescindere, ecc) e alimenta la negatività fuori dalla vera realtà personale nel presente. So già cosa potresti obbiettarmi, ma è una questione di scelte, la via per imparare a stare – stare, stare bene, stare senza terrore del futuro – anche nelle difficoltà c’è. In ogni caso dobbiamo avere fiducia perché i nostri figli, ben seguiti, sono più forti di noi, di come eravamo noi. Quelli che sono nati in questi tempi difficili hanno il potenziale per farvi fronte, certo il potenziale va sostenuto e accompagnato a sbocciare. E questa è una responsabilità nostra, prima di tutto dobbiamo crescere noi, per essere di supporto.
Maggio 8th, 2012 alle 08:50
Ciao David,
quello che scrivi è giustissimo.
Tutto quel pessimismo che si respira in Italia è veramente tremendo. Probabilmente ingigantisce le difficoltà (enormi) che comunque ci sono.
Certo, quelle povere persone che si sono uccise avevano conti che non tornavano, magari fatture impagate, dipendenti da pagare, tasse da pagare (e, chissà, magari rimborsi IVA mai percepiti perchè lo Stato è pronto a mandarti Equitalia per riscuotere il bollo auto ma prima di darti i rimborsi che ti spettano…campa cavallo!)… problemi concreti, quindi, ma per me un ruolo importante lo gioca anche l’atteggiamento.
Mi trovo per un periodo negli USA e devo dirti che,pur non amando il loro Sistema economico e sociale,la crisi qui viene affrontata in modo diverso.
C’è consapevolezza della gravità del momento,eccome.Ma anzichè stracciarsi le vesti,piangersi addosso e prospettare sempre e comunque scenari futuri orribili e cupi,si respira voglia di rimettersi in marcia,di fare,di provare…di RISCHIARE.
Certo,i costi sociali di tutto ciò spesso sono enormi ma lo spirito,secondo me,è quello giusto.
Un saluto a tutti,forza Viola e ora..a nanna! 🙂
Maggio 8th, 2012 alle 08:51
facile dare la colpa al capitalismo, al comunismo, alla globalizzazione, la nazionalismo, ai giovanai, alle generazioni passate ecc. ecc. ma, la società siamo noi, con i nostri bellissimi valori teorici e i pessimi valori pratici.
Maggio 8th, 2012 alle 09:00
Caro David,
risbuco dopo mesi in cui mi sono limitata a leggere, ma l’argomento mi porterebbe a dare la stura a veri fiumi di parole, forse eccessivi e noiosi per tutti, per cui mi riprometto di pormi degli steccati. Per primissima cosa, e questo già mi risparmia una certa dose di logorrea, su temi economico-sociali come questo il mio pensiero è sulla falsariga di quello di Massimiliano71, obiettivo, circostanziato e competente.
Ci aggiungo del mio iniziando dal titolo che hai scelto e da una frase seminascosta fra le altre: “chi si sentiva forte” e “uccidersi per i soldi”.
Sbagliato, David. Chi si sentiva forte, sarei pronta a scommettere, non era che una risibile minoranza. Tutti gli altri avevano smesso già da tempo di sentirsi forti, se pure mai lo avevano fatto: azzannati dall’ideologia, dal sistema fiscale, da preoccupazioni che solo ora sono diventate di dominio pubblico ma sono sempre state pane quotidiano di una classe a torto ritenuta depositaria di chissà quale privilegio. La componente “soldi”, che indubbiamente esiste, non è che uno spicchio di questa torta mostruosa dove fanno la parte del leone vite private andate a ramengo, lo sguardo impietoso degli altri (prima, se a costo di molti sacrifici ti andava bene, eri un ladro, ora che ti va male diventi un bischero quando non un disonesto), i sensi di colpa anche se di colpa può darsi non si possa parlare, il vedersi crollare intorno un aspetto importante della propria esistenza, il dovervi comunque rimanere incatenato sine die per la mole di strascichi che queste situazioni portano con sé.
Qui mi fermo, con solo una piccola considerazione a margine: oltre 1700 suicidi in Grecia. Chi presiedeva la BCE mentre la Grecia aumentava follemente il proprio indebitamento nel silenzio generale? Se non sbaglio, proprio chi adesso osa nominare quelle 1700 morti prendendole a pietra di paragone di quanto sta accadendo in Italia.
E vorreste dirmi che ci siamo?…
Maggio 8th, 2012 alle 09:05
Grande post David, per quanto mi riguarda si potrebbe scrivere ore. Mortifica pensare che un uomo, un padre di famiglia, un lavoratore, un amico o un fratello, il nostro vicino possa compiere un gesto così estremo. Non so come, non ne ho idea, ma dobbiamo fermare questa giostra infernale, dove i valori sono completamente stravolti. Essere o apparire, rispetto di se e gli altri o decidere di chiudere gli occhi, tapparsi il naso e andare avanti senza fermarsi. Ma andare dove? A comprare una macchina più grande, un I Pad per nostro figlio/a magari di 10-11 anni, le vacanze estive facendo un finanziamento, la fabbrichetta più grande? Non lo so, ma vedo che così il sistema Paese sta collassando, anzi è già in agoniada tempo, lo tengono in vita artificialmente. Io ricordo bene da ragazzo a Firenze che la gente rideva di più, si vede nei mezzi pubblici, aveva più voglia di aggregarsi, c’era meno mutimedialità e distanza e più quartieri, più ragazzi in strada a giocare a pallone. Io non so cosa è meglio, so cosa voglio per i miei figli. Lasciare un buon ricordo di me come uomo e padre, se non gli lascio un appartemento se lo faranno da soli, se no amen. So che se non ci sono soldi non si va al mare, ma si faranno girate e merende nei boschi, stiamo insieme magari con un altra famiglia e via con un sorriso. Sono fuori tempo, sono un romantico, non lo so, non mi interessa, mi piace essere. Un ragazzo che abita in Casentino marocchino gran lavoratore, padre di tre figli è stato licenziato,un figlio nato da sette giorni,il mutuo da pagare, senza preavviso da un Azienda dove il titolare gira con macchinoni che non entrano in paese, una all’anno per scaricare. Questo ragazzo si è buttato dalla terrazza e non c’è più! Cosa è che non riesco a comprendere?
Maggio 8th, 2012 alle 09:34
David, spesso mi fa sorridere un pensiero. Evidentemente in Italia l’eredità genetica che si trasmette da padri (e madri) ai figli deve essere molto più importante che nel resto del mondo.
Com’è possibile, ad esempio, che i figli dei ministri di questo governo di tecnici siano così tutti intelligenti, bravi, belli da salire tutti i gradini della scala sociale in pochissimi anni?
E’ inutile rinvangare la fulminante carriera della dottoressa Deaglio (figlia del ministro Fornero), professore associato a medicina a poco più di trent’anni e responsabile di una fondazione di ricerca genetica.
Il figlio di Mario Monti, una volta licenziato da Parmalat (quando si dice che il posto fisso è un miraggio….) è diventato subitaneamente vice-president di Morgan Stanley. Banca d’affari alla quale il Tesoro ha appena liquidato sotto banco due miliardi e mezzo di titoli derivati.
Giorgio Peluso (figlio del ministro Cancellieri) a 42 anni è direttore generale di Fondiaria SAI.
Tanto per dirne qualcuno…poi si potrebbe continuare all’infinito, ma credo che sia chiaro come in Italia da genitori intelligenti nascano dei veri geni che, prima dei 40 anni, riescono a ricoprire incarichi che i comuni mortali non potrebbero ambire neppure dopo cinquanta anni di duro lavoro e studio.
Ma sicuramente, visto che questo governo ha fatto della meritocrazia una bandiera, saranno tutti incarichi assolutamente meritati.
Maggio 8th, 2012 alle 09:38
Si David, qualcosa di… sta per accadere e il peggio deve ancora venire, Chi ha il potere ed il denaro si sta già preparando, e noi normali che faremo?
Continueremo a sucidarsi oppure praticheremo ognuno a modo suo la propria ribellione?
In questi momenti l’unico sollievo che la mia mente trova e la visione del tao: …dove inizia l’uno finisce l’altro e viceversa. In questo momento di grossa crisi sta germogliando forse già il seme del cambiamento?
Nelle nostre menti e nelle nostre mani verrà una risposta?
Maggio 8th, 2012 alle 09:54
Il tuo post ricalca tutto sommato quanto mi sto trovando a pensare, ovvero che il discorso è solo in parte legato alle certezze economiche ma profondamente connesso, invece, allo spirito con cui si percepisce il domani (“non c’era chi ogni giorno ti ammoniva dicendoti che andrà peggio”). A titolo personale sento che la dignità sia qualcosa di svincolato dalle rinunce a cui le situazioni contingenti possono portare, ma è anche vero che finché non si vive una situazione non la si capisce fino in fondo. L’impressione che ho, comunque, è che il modo in cui i media abbiano ormai adottato la crisi come chiave di lettura del mondo sia tossico e velenoso rispetto agli infiniti modi di leggere nella realtà. Per alcuni poi sarà “dovere di cronaca”, per me è una deformazione più che mai dannosa.
Maggio 8th, 2012 alle 10:05
Concordo con chi ha scritto che si potrebbe parlare una vita di questo argomento ed aggiungo che forse sarebbe veramente difficile venirne a capo. Un mio compagno di classe in seconda superiore si è suicidato perché non riusciva più nella scuola come prima (era un bravo studente) ed ha fatto un gesto folle per paura di essere sgridato dal padre, così forse un imprenditore fallito si suicida o rischia di farlo perché non può più permettersi “la bella vita” ed ha paura dei giudizi altrui!? Il mondo ipocrita che noi stessi ci costruiamo attorno è forse il vero problema, 9 persone su 10 dieci se gli domandi cos’è più importante tra essere e avere ti risponderanno avere e questo è desolante …. io lotto tutti i giorni per insegnare a mia figlia che quello che conta di più nella vita è rimboccarsi le maniche e impegnarsi in quello che si fa, ma non sempre riesco a trasmetterglielo anche perché c’è sempre chi è pronto a viziarla e spesso, si tende a credere che la via più facile sia la migliore.
Dobbiamo iniziare a cambiare gli esempi nel nostro piccolo, credo, se vogliamo che chi siede sui seggioloni del potere non possa più fare il suo comodo …. facile a scriverlo e non a farlo, ma dobbiamo comunque provarci senza abbatterci mai!!!
Buona giornata a tutti e forza viola!!!
Cocco
Maggio 8th, 2012 alle 10:08
In venti anni in Italia è stato maciullato il mondo del lavoro.
Maggio 8th, 2012 alle 10:20
L’impresa.
La peculiarità dell’impresa sta nel suo stesso nome.
Appunto : “Impresa”
Non l’ordina il dottore, certamente; una volta si nasceva col DNA dell’impresa.
Molti rischi, molte preoccupazioni, una serie di variabili esterne e indipendenti dal proprio volere che ogni giorno minano il cammino dell’impresa e di chi la conduce.
La mattina ci ci alza e si pensa a come mandare avanti l’impresa, la sera si va a letto e si pensa a come fare a mandare avanti l’impresa.
Chi conduce una impresa è un criceto dentro una di quelle ruotine che mettono dentro le gabbiette.
Tu corri , corri, corri per esser sempre li, e corri per non rimanere fermo e quindi commercialmente morire.
Oggi essere piccolo o micro impresario è diventata un’Odissea.
Nel mercato globalizzato ci sono finiti cani e porci ; l’impresa che vive in egual misura di Clienti, come di Fornitori si ritrova spesso davanti a bindoli senza scrupoli dove il sistema non da difese,e di contro,il prelievo e la modalità fiscale sono iniqui, terroristici e eticamente scorretti.
Se tu guadagni di più lo Stato te ne fa pagare il fio, se un anno tu guadagni meno lo Stato te ne rende conto e motivazione .
Sei congruo e coerent ?, Bene, tu sei un buon imprenditore, non lo sei? Di sicuro t’hai rubato.
E chi lo dice ?
Lo dico io Stato, con i miei studi di settore.
Bene, allora , caro Stato ti do le chiavi del capannone, ti dico dov’è il quadro elettrico per accendere le macchine, ti do le chiavi del furgone, li c’è il telefono e il Pc per gli ordini, o vediamo cosa combini, tra un anno ripasso a controllare.
“Si ,ma le materie prime in un anno son raddoppiate,le bollette per la produzione idem, ora ci sarà un IMU catastrofica…”
M’importa sega mi dice lo Stato te lavora , produci reddito d’impresa e paga.
Ganzo , mi garba.
Vado avanti.
Son cadute le barriere che delimitavano la solidità delle imprese.
Una volta c’erano le tabelle merceologiche, c’era il Rec, c’era l’Annona , oggi, vado in centro a Chioggia e nel Corso, in cento metri trovo almeno dieci bar gelaterie e ben quattro chioschi (quattro) di edicole.
A proposito, Giorgio , come è stato possibile tutto ciò? Dove era l’Unione Commercianti?
Molti stanno tirando giù il bandone.
Non è una sconfitta loro.
E’ una sconfitta della società.
Il mondo lavorativo lamenta la precarietà dell’impiego sottoposto?
Lamenta la bassezza delle buste paga italiane, la mancanza di ammortizzatori, la precarietà dei contratti.
Tutto tremendamente vero.
Ma purtroppo un artigiano, un negoziante, un professionita ,oggi, nel contempo è anch’esso tutto questo.
Ammazzarsi per un’impresa finita male ?
Per un debito con lo Stato ?
No, si lotta , e si riparte.
Fino a che ci è dato di respirare.
Le migliori cose a tutti
Immonda Bestia
Maggio 8th, 2012 alle 10:24
Marianna cane, dimenticavo…
Un saluto ,mi permetta affettuoso, alla rediviva lady Nochic.
Immondo
Maggio 8th, 2012 alle 10:36
David correggi la categoria, non è “fiorentina” ma “attualità”, per il contenuto non ho commenti.
Maggio 8th, 2012 alle 10:44
@Immonda Bestia
Caro Immonda, io sono di Prato, che fino a dieci anni fa era una realtà imprenditoriale di prim’ordine !!
Vedi, gli imprenditori pratesi erano tutti bravi finchè riuscivano a pagare solo il 10% delle tasse spettanti e sin quando potevano far conto sulla svalutazione della lira, che, per imprese esportatrici, era un a vera manna dal cielo !!
Poi sono arrivati l’Euro ed Equitalia ed il bengodi è finito !!
Tutto questo per dire che se vuoi continuare a fare l’imprenditore in un economia globalizzata, senza più ombrelli protezionistici ed agevolazioni varie,devi essere più bravo degli altri e moltissimi a Prato invece non lo erano !!
Maggio 8th, 2012 alle 10:59
Carissimo omonimo stadio da NY,La differenza fra il modo di affrontare la vita tra l’europa e l’America c’è sempre stata,è cultura.Sai però perchè,ora,in america(stati Uniti e Canada)sono più ottimisti?Perchè la crisi,da loro creata
,la fanno pagare al vecchio continente.uomini delle banche Usa sono al governo nei paesi più fragili della Ue!Se pensi che il premier greco o il nostro governo tecnico,siano insediati,tra l’altro non eletti,per salvare il paese sbagli e di grosso!Con la scusa dell’uomo giusto al posto giusto,il potere USA e Canadese ha insediato propri uomini che sono pagati per fare il loro interesse e non quello dei popoli che governano!La bolla dei mutui Subprime e delle speculazioni immobiliari usa,la paghiamo noi!L’Europa è strozzata fra le Banche Usa e i capitali cinesi che le foraggiano di moneta fresca!Moneta che viene dal lavoro sottopagato(quasi schiavista)che viene imposto al loro popolo e che ha rovinato i mercati europei!Ci credo che sono più sereni,sanno che noi in europa schianteremo prima!
Maggio 8th, 2012 alle 11:17
amara constatazione la tua David, ma credo sia proprio giustissima, in quanto la tua generazione, pur avendone la possibilità, non ha messo nei binari più giusti questo paese…
E mi dispiace, più che per voi, che ormai avete vissuto il meglio dei vostri anni, per noi che ci troviamo a 30 anni, senza alcuna fiducia nel futuro…
Maggio 8th, 2012 alle 11:29
Il lavoro ai fianchi che i media fanno e’ mirato e studiato.
Come il lavoro di monti nello smembrare l’Italia.
Ci dicono che le tasse servono per il debito quando invece le tasse servono ai cittadini per avere dei servizi, stanno cercando di metterci tutti contro tutti ma hanno fatto male i conti.
Le votazioni di questi giorni parlano chiaro.
Alessandro
Maggio 8th, 2012 alle 11:34
La causa del disastro ha un nome preciso: liberismo. Lo strapotere della Finanza sull’Economia e’ stato il suo braccio armato. In Italia la situazione e’ peggiore che in altre parti dell’Europa occidentale per le responsabilita’ pesantissime ormai storicizzate di Berlusconi e Lega, al governo per dieci anni e mezzo sui diciassette che vanno dal 1994 al 2011 (non nascondo le responsabilita’ del centrosinistra, ma sicuramente sono inferiori) . Monti sta a Berlusconi come le radiazioni al cobalto contro il cancro, non e’ lui la causa dei mali, ma solo un rimedio ultimo. E’ per questo che gioisco per la vittoria di un socialista in Francia e nella socialdemocrazia ancora spero per un ritorno della considerazione dei bisogni dell’uomo al centro della vita politica e sociale, che sono poi quelli che fanno di un paese un paese civile: lavoro, liberta’, uguaglianza di opportunita’, diritto allo studio, assistenza sanitaria gratis per tutti i cittadini, lotta alla prevaricazione, rispetto delle leggi.
Maggio 8th, 2012 alle 11:42
David,scusa il fuori tema:Jo-Jo,non ha niente!L’ennesima visita in belgio per sentirsi dire tutto ok!Ora,o si rassegna a convivere con i dolorini,o prendiamo uno psicologo bravo,o lo vendiamo!Così è quasi irritante!Per me hè!
Maggio 8th, 2012 alle 11:43
Salve a tutti, è la prima volta che scrivo su questo blog, e l’occasione di dibattito non è certo fra le più semplici da commentare, ma vorrei dire la mia. Il fatto è questo: NON SIAMO PREPARATI ALL’IDEA DELLA SCONFITTA. Questa è terribile, angosciante, ossessionante ma soprattutto esistente. Si, ESISTE, ed ognuno di noi, almeno una volta nella vita, dovrebbe tener conto anche di questa, quindi non capisco perchè una persona debba togliersi la vita davanti ad uno dei fallimenti, seppur enorme, che la propria esistenza ti mette davanti. La vita va onorata sempre e comunque, e bisognerebbe sempre pensare, anche nei momenti di difficoltà, che c’è sempre qualcuno che purtroppo sta peggio di te, e nonostante questo mette un impegno quasi rabbioso nel voler vivere che commuove (e qui mi viene da pensare subito ad un esempio che noi tifosi viola abbiamo sotto gli occhi, ovvero al GRANDE Stefano Borgonovo). Quindi, scusatemi ma non ce la faccio, pur rispettando il dolore dei parenti, ad unirmi al coro di coloro che gridano “Stato Assassino” o frasi dello stesso tenore.
Maggio 8th, 2012 alle 12:00
Chiamarli grillini, come ha fatto anche Renzi con tutto il suo schieramento, sminuendoli e per farli sentire dei bischerotti illusi dalle chiacchiere antipolitiche di un comico che sapeva una sega di politica lui.
Intanto la risposta ieri c’è stata e quando toccherà a me confermerò con il mio voto questa tendenza, invece di scappare lontano dal seggio come ho fatto finora.
O cambiamo con i fucili (e per ora questa fame non c’è e quindi meglio così) o cambiamo trasversalmente eradicando la partitocrazia.
Menomale che se ne stanno rendendo conto in tanti di quante cazzate dette da Grillo invece siano molto vicine alla realtà. Demagogo, populista, antipolitico… a me sembra sempre più una delle normali persone che incontro ogni giorno, persone come me che hanno dovuto iniziare a pensare davvero cosa ci circonda, invece di giocherellare a dare voti ai soliti (di qualunque schieramento) che ci hanno impantanato bene bene.
Io direi che potrebbe anche bastare con i politici di mestiere.
Poi… vedremo… ed in quanto piccolo imprenditore di me stesso, col cavolo che mi suiciderei. Piuttosto vendo tutto e scappo a Santo Domingo.
Gaucci uno di noi….. 🙂
Maggio 8th, 2012 alle 12:06
Caro david,
la storia dell’umanita’ e’ popolata da fasi storiche in cui per mille motivi il ciclo economico e’ stato pesantissimo, le persone hanno perso il lavoro, il futuro, e si sono tolte la vita’. Pensare che quello che stiamo vivendo sia una novita’ e’ il segno della scarsa conoscenza della storia degli ultimi secoli. Quello di cui dovremmo occuparci e’ di garantire la dignita’ alle persone, comunque vadano le cose. E per questo ci vogliono gli stati o le comunita’ di persone che si attrezzano. Nel nostro paese il welfare per chi perde il lavoro non funziona, e questo e’ il problema piu’ grave. Ci si affida solo alla famiglia, alla pensione del nonno, o alle ignobili rendite, immobiliari e non. Il nostro governo attuale pensa solo ad aumentare le tasse ed e’ un fallimento totale, e sono profondamente deluso. per il futuro ci vogliono facce nuove, idee nuove, speranza. Io ho mollato il paese, perche’ non ci credo piu’, perche’ l’unica vera novita’ politica e’ beppe grillo. Che, comunque, e’ l’unico votabile in questo momento….
Maggio 8th, 2012 alle 12:14
Chi vi scrive è una persona di 40 anni che ha vissuto dal 1 gennaio 2008 al 1 aprile 2011 in maniera molto precaria.
Più o meno facevo una vita così: lavoravo un mese in un posto, 2 mesi a casa, tre mesi in un altro posto, 2 mesi a casa, un mese a lavoro ecc. ecc. …. tutto questo per quasi tre anni e mezzo e con un mutuo da pagare e una moglie (con lavoro part-time) e una figlia a carico.
Eppure sono campato uguale….e sapete come?
Non andavo a far colazione al bar, non andavo a mangiare fuori la pizza, non avevo l’Ipad o Iphone e non compravo niente oltre le esigenze familiari.
Sono campato bene e quasi dignitosamente.
E’ quello che manca oggi per chi si dispera e si vuol togliere la vita…. non si sa rinunciare a niente.
Dobbiamo avere il macchinone sotto il culo e il prodotto High Tech di ultima generazione sempre sotto mano e non ci abituiamo ai sacrifici privandoci del “balocchino” di turno.
Dobbiamo combattere tutta questa schifezza di crisi ritornando ad essere molto più semplici.
Maggio 8th, 2012 alle 12:14
La società del 2012
Uno sbando.
Parliamoci chiaro.
Un unico Dio : il quattrino.
Un unico motto : averne .
Un unico desiderio: farne.
Un unica sconfitta : non averne e non farne.
Tutto il resto che vien dopo, è di conseguenza, è in sua funzione, e se non
lo è, è solo d’impiccio.
Per tutti, in tutti.
Chi più ,chi meno, ma nessun ne scappa.
Ecco la società del 2012.
Immonda Bestia
Maggio 8th, 2012 alle 12:29
A MaX Vinella
Tu hai dato di ladri e d’incapaci all’intera classe imprenditrice di Prato.
Tu non hai capito niente, e niente porti alla discussione.
Sai solo offendere e scribacchiare minchiate stolte e fasulle.
Dopo quattro anni che ti leggo ti rinnovo che sei sempre il solito .
Disfattista, invidioso e ignorante dal verbo ignorare.
E non mi chiamare “caro immondo” perchè per te non sono caro.
Ti consento di chiamarmi con tutti i peggiori titoli , ma non caro.
Sono i pratesi come te che mandano a rotoli questa città, che non ci spendono un quattrino e tutto pretendono.
Vadi, vadi, palle lunghe e correre.
Non le auguro le migliori cose, se ne faccia una ragione.
Ragioni di Cerci, che le è più congeniale.
il suo concittadino
Immonda Bestia da Prato
Maggio 8th, 2012 alle 12:43
artigiani come soldati in trincea a combattere contro il nemico che nel ns caso si chiama STATO , e dovrebbe essere ns alleato !
Maggio 8th, 2012 alle 13:33
E quando invece di ammazzarsi andranno a cercare chi in questa siituazione ci ingrassa ?Cosa gli diremo bravi o terroristi ?Mi risulta che qualcuno abbia già cominciato .
Maggio 8th, 2012 alle 13:34
X Maxvinella non conosco approfonditamente la realta’ pratese,ma consco bene quella orafa aretina,e posso affermare senza dubbio alcuno Che non mi stai dicendo niente di nuovo.ad Arezzo dopo l’apertura della unoaerre,molti fra ex dipendenti della stessa o come diciamo nell’aretino,contadini smessi,si sono buttati in questo settore.sicuramente a quelli che lo hanno fatto gli riconosco coraggio,voglia di fare,e di essere gran lavoratori,il che non e’ poco,ma non certamente di essere imprenditori.fino a che il mercato a tirato alla grande,che vendevi,scusa la parola,anche la merda,tutto bene,fino a che non c’erano granche di controlli,vendevi catene sotto titolo (il 750% non era mai 750%),fino a Che agli arabi gli vendevi catene di oro vuoto,ma piene fi rame (e non era raro,accadesse),e fino a che riuscivi ad evadere quasi per completo il fisco (ho visto gente Che guadagnava miliardi,riuscire quasi a dichiararsi in perdita),fino a Che succedeva tutto questo,si sentivano tutti GORI e ZUCCHI,cioe’ i proprietari della unoaerre e VERI IMPRENDITORI.poi quando le cose sono cambiate,quando ci sono stati piu controlli sia sul prodotto,che sulle entrate le cose hanno iniziato a cambiare,pero’ andavano sempre abbastanza bene.ma il vero problema e’ sorto quando ha iniziato a fare capolino la crisi economica,quando sono cambiati anche gli usi e costumi,quando per esempio Per. Le comunioni non regalavano piu’ come a tutti noi piu’ vecchi,il braccialettino d’oro,ma la Playstation o il cellulare,quando le ragazze anche per moda hanno smesso di usare oro,ma usare bigiotteria.ecco quando e’ successo tutto questo si e’ visto chi era imprenditore,e chi no.pur nella difficolta’ e nel non sguazzare piu’ nell’oro,quelli con una mentalita’ imprenditoriale,quelli che hanno saputo rinnovarsi,quelli che hanno nel corso degl’anni investito in risorse umane e tecnologiche,pur fra difficolta’ vanno avanti,garantendosi una buona vita,e lavoro per i propri dipendenti.Per quelli che non hanno fatto niente,o molto poco,di tutto questo ma si sono fatti solo trascinare dalla corrente che tirava,tutto bene fino a che li trscinava al mare,ma adesso che e’ stata eretta una diga non hanno saputo passarla,hanno dovuto tirare giu’ il bandone
Maggio 8th, 2012 alle 13:35
UN PASSO INDIETRO, TUTTI!
Maggio 8th, 2012 alle 13:42
Scusa Davide, ma che significa quel “95% avrebbe dovuto vivere”? C’è forse un 5% di suicidi che merita questa fine? Io sono dell’idea che uno su 60 milioni sarebbe già troppo, ogni vita é sacra a prescindere. Quanto alla situazione, c’è poco da farla lunga: i tempi sono questi e dobbiamo rimboccarci le maniche tutti, come hanno fatto quelli che ci hanno preceduto. Forse i nostri nonni & bisnonni, mandati con un moschetto in Albania o in Valsugana, stavano meglio di noi? Le cose che contano sono l’amore, l’amicizia, la
RISPOSTA
Significa che purtroppo c’è ancora una percentuale minima di persone in Italia che rischia di morire di fame, ciao
David
Maggio 8th, 2012 alle 13:57
Finchè a giro vedo gente obesa e sovrappeso per cattive abitudini alimentari, non mi allarmo…
Siamo abituati a un benessere che non riusciamo più a sostenere. Pieni di debiti elargiti sotto forma di prestiti, perdendo il reale valore del denaro e del sacrificio per ottenerlo.
A qualsiasi richiesta da bambino, mia madre rispondeva sempre nel solito modo: “NO”.
Ora pago 2 mutui e un affitto (mia moglie 2 affitti e un mutuo) e mi chiedo se sia corretto o se sto sbagliando, quale vittima di un sistema in cui non mi riconosco.
Spero che questa crisi ci faccia capire il giusto valore delle cose e ci riporti nella corretta dimensione di animali sociali del XXI secolo.
Ribot
Maggio 8th, 2012 alle 14:44
Scusate la provocazione: ancora non si é avuto notizia del suicidio di un dipendente statale,regionale e comunale.Chissà perché?
Maggio 8th, 2012 alle 14:50
Dopo circa mezzo secolo di sprechi e di una società che diventava sempre più simile a quelle di Orwelliana memoria i nodi vengono al pettine. Una crescita infinita in un mondo finito è una pazzia ed è impossibile. Abbiamo permesso alla finanza di governare il mondo con le sue monete di carta follemente sganciate dall’oro nel 1971 e ora dopo aver impegnato e compromesso il futuro di milioni di giovani delle nuove generazioni col fardello di un debito abnorme qualcuno getta la spugna e si suicida.
Non è questa la risposta: si può fallire, sbagliare essere sconfitti ma poi ci si deve rialzare e tornare a lottare consapevoli dei propri errori per non rifarli, consapevoli dei punti di forza e debolezza dell’avversario per poterlo sconfiggere. Il sistema globale del capitalismo/consumistico è fallito! Dobbiamo prenderne atto e muoverci in massa per riprenderci il nostro futuro togliendolo dalle mani di pochi Banchieri/Finanzieri/Speculatori senza scrupoli. I primi della fila saranno probabilmente colpiti e annientati ma poi il nemico finirà le munizioni (che sono meno del numero di chi ha tutto da guadagnare eliminandoli) e allora la massa a mani nude li travolgerà…
Il problema è che ancora oggi nessuno vuole essere il primo della fila… ma attenzione perchè al primo sasso che volerà ne seguiranno milioni…
Maggio 8th, 2012 alle 14:54
La crisi è globale, ma il pragmatismo alla tedesca di Monti, cura la malattia ma uccide il malato.
Maggio 8th, 2012 alle 15:09
ciò che uccide i disperati non è quella maledetta corda che pende dal soffitto,oppure quel colpo di pistola puntato alla tempia…lo strappo che ti soffoca ed il colpo che ti perfora sono solo l’epilogo di un lungo percorso di disperazione, di abbandono, di pura agonia. sono solo l’ultimo grido delle certezze ormai perse che per mesi hanno sussurrato all’anima di smettere di lottare, che tutto ormai è initile, che forse è più facile ripartire dal cielo sotto forma di oblio. Vivere è ridere con sogni grandi….non sento più risa, ma solo un lugrube eco provenire dal quel cassetto che un giorno era pieno di sogni ed oggi e solo abitato da ragni….pace e rispetto a chi ha scelto la morte onore a chi continua a lottare.
Maggio 8th, 2012 alle 15:21
Per Immonda Bestia: permetto, permetto, e ringrazio di cuore!
Maggio 8th, 2012 alle 15:32
Il suicidio è un gesto così estremo, e così lontano dalla mia mente, che mi colpisce sempre molto.
Per arrivarci la mente deve essere sconvolta da seri problemi psichici o obnubilata da problemi esistenziali che si ritengono inaffrontabili e irrisolvibili.
Nessuno di noi credo possa capire cosa passa nella mente nel momento del gesto estremo. Ma la follia o la disperazione devono essere ai massimi livelli.
Ma mentre la follia è qualcosa di irrazionale che può scoppiare all’improvviso per un qualsiasi motivo, anche futile, la disperazione è estremamene razionale, figlia di uno stato d’animo e di cose che spesso hanno un colpevole.
Nello specifico, la situazione che stiamo vivendo, raramente, o per meglio dire mai, illuminata bagliori di sole e giornalmente, metodicamente, scientificamente, chirurgicamente oscurata da previsioni cupe e fosche, è la principale causa della disperazione che sconvolge le menti di uomini e donne che vedono svanire al sole i loro sogni, l’avvenire dei figli, una serena vecchiaia.
Ci saranno alla base anche degli errori commessi, passi più lunghi della gamba, momenti di eccessiva euforia che hanno fatto perdere di vista le giuste misure, ma a volte il prezzo che viene fatto pagare è troppo caro, oltre i demeriti e spesso colpisce i più fragili e inermi, risparmiando gli arroganti e gli strafottenti che, non si sa come, miracolosamenet, riescono sempre a sfangarla.
E lo Stato non discerne, non ha mai pietà, non si sforza mai di capire, valutare, comprendere.
So che è diffcile, ma cercare di essere più vicino ai deboli e colpire più duro chi invece fa il furbo dovrebbe essere uno dei doveri di uno Stato giusto ed equo.
MARIO T.
Maggio 8th, 2012 alle 15:35
La vita è bella,è proprio un peccato buttarla
via.
Maggio 8th, 2012 alle 15:37
il fatto che esista qualcuno che stia peggio di noi non significa che uno non debba alzare bandiera bianca…..non tutti siamo uguali….assolutamente…..abbiamo quindi reazioni e forza diverse nelle avversita’.
io il fatto che dobbiamo criticare chi si arrende non lo concepisco,altrimenti i problemi di questa gente risolveteli voi .
invece sono soli.
in italia il prossimo e’ colui che incontreremo….poi….
adesso siamo un po’ tutti travolti….ma per accorgersi di cio’ che stava accadendo non e’ che dovessimo far grandi sforzi.
insomma la morale a chi molla no …..per favore…..vi siete fatti i cavoli vostri fino ad ora ….continuate……
Maggio 8th, 2012 alle 15:43
I suicidi sono incommentabili perché incomprensibili.
Penetrare la mente di una persona che decide di togliersi la vita, quando l’istinto di sopravvivenza è la forza più grande della natura, è impresa impossibile.
Nello specifico posso solo dire che in genere non è la povertà che fa commettere tali gesti, ma la paura di essa. Ed in Italia, ora come ora, c’è tanta paura.
CIRANO
Maggio 8th, 2012 alle 15:47
David,il governo oggi si è accorto che la benzina costa un po troppo!Pensa,Monti ha fatto la voce grossa,vuole che il prezzo scenda di 4/5centesimi.Benissimo,tardivo ma benissimo!E le accise?M’ha stufato questo governo quasi quanto la gestione Della Valle della Viola!A dimenticavo,il compagno di “cazzeggio” di Dieguccio nostro,tal Luca Cordero di CAPRI,è stato condannato per abuso edilizio!Tutti finocchi,ma con il culo degli altri!
Maggio 8th, 2012 alle 16:14
non pagare le tasse è come rubare .. a buon intenditor poche parole
Maggio 8th, 2012 alle 16:52
Abbiamo fatto come il marito che per far dispetto alla moglie si è tagliato l’uccello,
Mi spiego :
La libera impresa ha distrutto l’economia ed i tassi di evasione ne sono la riprova.
La classe lavoratrice facendo proprie le balle di un “Pazzo” ha bruciato 150 anni di conquiste sociali.
Oggi l’unico lascito per i nostri figli affinchè abbiano un futuro migliore è la DIGNITA’.
Conteviola
Maggio 8th, 2012 alle 17:09
Caro David, pensa che noi per dargli un futuro migliore siamo andati fino in Africa per prendere un bambino che magari qui non morirà di fame, ma la sua vita quando avrà la ns. età come sarà? …..
Maggio 8th, 2012 alle 17:12
Complimenti David.
E meglio lasciare ai figli ,cultura educazione e rispetto .
ciao
Maggio 8th, 2012 alle 17:31
Consentitemi un Off Topic.
Riporto parte dell’intervista di Behrami dove parla di Rossi e di ciò che è successo contro il Novara. Forse e ripeto forse, qualcuno dovrà rivedere certi giudizi su Rossi Delio, dal momento che il Kossovaro è sempre stato considerato un grande gladiatore ma soprattutto un uomo SCHIETTO !! Bugiardo lui…bugiardo io !
“……..Rossi l’ho conosciuto ai tempi di Roma, quando le cose andavano sempre bene. A Firenze si è chiuso molto vivendo poco la città. Perdeva 2-0 una partita che poteva chiudere la stagione. Il gesto di Adem l’ha fatto esplodere. Anche negli errori più grandi si può uscire da grandi persone e lui non l’ha fatto il giorno dopo pur avendone avuta l’occasione. Ha aggiunto cose non vere: Adem non ha detto quelle parole. E’ stata l’ennesima macchia in questa stagione. Se abbiamo portato un allenatore fino a quei livelli vuol dire veramente che abbiamo fatto tutto al contrario quest’anno.”
Saluti.
Maggio 8th, 2012 alle 17:46
Il dramma delle energie invisibili: di non capire che le persone sono state scippate della loro Divinita’ senza nemmeno rendersene conto. Scippate da chi? Chi comanda in Italia? Perche’ la famosa biblioteca di Alessandria d’Egitto fu fatta incediare da Costantino nel 325 dc?
Cosa conteneva di cosi prezioso e pericoloso? Il dramma di non rendersi conto che il sistema scolastico e le religioni distruggono l’autostima delle persone. Il dramma di non capire che quando si nasce ci portiamo dietro l’eredita’ delle nostre vite passate. Perche’ si nasce? Che cosa si viene a fare? Che cosa significa che la realta’ esterna e’ un ologramma, cioe’ un’illusione a 3 dimensioni? L’esterno e’ solo una proiezione del nostro mondo interiore, come dimostrato anche nel film Matrix.
Maggio 8th, 2012 alle 17:50
Leggo di passi indietro,di folla che travolgerà i capitalisti,di opulenza e problemi di obesità!Tutto giusto,legittimo,ma incoerente!Il passo indietro della nostra società,ai fini del proseguimento della vita dell’uomo sulla terra è una goccia nel mare!Chi ci da la presunzione di credere di meritare più di un cingalese o di un peruviano o di un pakistano,o del 90 % degli africani?Per vivere con meno di due euro al giorno,senza assistenza sanitaria,senza scuole,senza legalità,quanti passi indietro dovremmo e dovremo fare?Non guardate il mondo dal vostro punto di vista,provate ad analizzarlo come se foste osservatori extraterrestri sulla luna!Un disoccupato italiano con famiglia che mangia alla caritas,vive in una casa confiscata dalla banca e si veste andando alla diocesi per noi è un fallito degno di compassione.Per un vietnamita ,probabilmente è un fortunato!Un pianeta con 6 miliardi abbondanti di esseri umani,è al collasso,e la chiesa insiste, vietando ai suoi preti di promuovere gli anticoncezionali(roba da OPG),e noi di quei sei miliardi siamo i privilegiati,anche se abbiamo una azienda in via di fallimento!La visione ottusa del mondo degli occidentali,porterà gli abitanti del terzo e quarto mondo a venire a prenderci a mani nude,noi con la pancia piena,non lo faremo mai!
Maggio 8th, 2012 alle 17:50
non siamo tutti uguali … è retorico .. ma è la verità ; a chi è debole questo periodo è da paura , da terrore ….oltre al momento drammatico in molte persone s’insinua la consapevolezza che in italia è in atto una guerra civile …. si guerra civile morale …. tra chi gli frega ancora di questo paese e cerca la soluzione e tra chi non gli frega una emerita cippa di questo stato e continua a farsi gli affaracci suoi in barba al presente e al prossimo … io ho dato fiducia al movimento 5 stelle ( chiamiamolo col suo nome grazie !! ) ..spero non s’infettino anche loro !!!
Maggio 8th, 2012 alle 18:01
I giovani d’oggi
Hanno il male, il malanno e l’uscio addosso.
Hanno il male,
perchè non sono pronti al sacrificio, non hanno idea del sudore del guadagno, non hanno davanti a loro esempi di estrema dignità nella povertà, e nel sacrificio della rinuncia che invece abbiamo avuto noi vedendo i nostri genitori e i nostri nonni nel dopoguerra.
Una bicicletta, o una lambretta e via andare.
A tavola ?
Il pollo la domenica se andava bene.
Nei 70 cominciava già ad essere diverso.
C’erano già i Plasmon, ai bambini si cominciava a mettere l’apparecchio ai denti, a casa c’era il televisore, alle macchine si cominciava a mettere i cerchi in lega.
Cominciava ad esserci il superfluo, la gente cominciava a guardare nelle altre case e a guardarsi allo specchio.
Se lui ce l’ha, perchè non io ?
Il superfluo è la nostra rovina.
Eppure, niente appaga come il superfluo.
E purtroppo i giovani d’oggi ne sono prigionieri.
Tutto è dovuto.
E la nostra soddisfazione è quando possiamo contentarli.
Ne faccio ammenda perchè sono io uno di questi.
Ci sguazzo,e per sguazzarci passo qui dentro non meno di 14 ore al giorno.
Sono un cretino.
Hanno il malanno.
Si, i giovani d’oggi hanno un grave malanno, perchè non sapranno come fare a procacciarsi il sostentamento.
Tanto hanno le spalle più o meno coperte.
Oggi persino l’istruzione è un obbligo.
Cosa fai?! a un figlio gli dici “Guarda finisci le medie e poi vai a lavorare perchè qui c’è bisogno di riportare il pane”?
No, nessuno lo fa più.
La mia grande , per esempio, tra un mese ha la maturità, poi ha già deciso che andrà a una facoltà universitaria di Bologna o Padova.
Avesse detto …”babbo,mamma, che ce la fate a tirare avanti ancora la baracca, perchè a me piace studiare, e vorrei coronare il mio sogno”
Ecco il malanno dei Giovani; non si rendono conto di quanto sia difficile oggi mandare avanti le mille esigenze che ci siamo creati.
E che malauguratamente abbiamo introdotto anche nel modus vivendi dei nostri figlioli.
Anche la seconda figlia , che sta per finire le medie ha già scelto il liceo.
L’avesse avuto a dire ..”babbo , mamma,guardate, avete già tante spese, vado a imparare un mestiere” .
No, l’ha già detto che la va al liceo scientifico della grandee poi all’università, perchè lei vuole studiare,e poi è un gesto dovuto per un genitore.
E chi l’ha detto!
Dove sta scritto di camparle fino a 30 anni!
C’è una legge che lo impone ?
E se io, ma non solo io, i mille e mille genitori di oggi ad un tratto dicessimo:
” ragazzi, la festa è finita, qui bisogna tirare la cinghia e perchè qui non si arriva più alla fine del mese”!
Ecco, i giovani questo, da un genitore oggi non se lo aspettano.
E i genitori di oggi non son pronti a dirglielo .
E quando succede, è il dramma, la sconfitta della propria esistenza.
Non si arriva a chinare la testa, a dire, no, non ce la faccio.
Scusatemi, dico questa.
L’altro giorno giorno era il compleanno della mia gatta Tiffany.
Bella fia! La feci la mia a portarla a casa.
Ormai la c’è, la si tiene.
Ovviamente come una regina.
Ora par che la digerisca solo i croccantini quelli appositi per gatte sterilizzate o quelli con quel composito che rende il manto più lucido.
Se mi sente il Professor Pestuggia che tutti i giorni si lotta come un leone per i gattili più bisognosi…!
Insomma, torno a casa e sento nel bagno grande un rumore sordo di scrosciod’acqua.
vai Marianna cane, s’è rotto il sifone del water penso tra me e me. Macchè.
Le due grullarelle sangue del mio sangue, l’erano andate via insieme, tanto la grande ora la la patente e la macchina , che gli fa egli!, e avevano comprato al gatto, come regalo di compleanno una specie di abbeveratoio a fontana zampillante, con un sistema a pompa che sembrava una fontana da giardino d’un petroliere moscovita.
Il tutto attaccato con la spina alla corrente, perchè siccome tanto di corrente si spende poco, bisogna dargli un rinforzino.
Ecco, son benedette figliole, eccezionali, senza grilli per il capo,rendimento scolastico eccellente, ma di certo a 14 anni non sono andate in fabbrica come il suo nonno, ne hanno suonato campanelli per anni a vendere enciclopedie per mettere via i primi quattrini come il deficente che vi scrive.
L’uscio addosso.
I giovani forse non se ne sono resi ancora conto.
Ma le nostre generazioni, tanto hanno brigato, tanto hanno smosso, fatto e disfatto, e alla fine lasceremo un futuro incerto , dove i posti di lavoro saranno sempre più merce rara, le remunerazioni saranno sempre minori, i diritti sindacali verranno calpestati , e dove alle loro spalle sta pressando un popolo di poveracci del terzo mondo ancor più affamati e disperato.
Ecco il male, il malanno e l’uscio addosso ai nostri adorati figlioli.
Io a volte termino i discorsi con la gente con una battuta… “Tanto basta un pò di salute e un par di scarpe nuove…”
Ma ultimamente mi par che la gente a tal battuta non muova ciglio.
Ragazzi, qui si comincia a avere tutti il fiatone, anche i più fortunati ,i più solidi, i più avveduti, anche chi ha già i capelli bianchi.
Ha ragione il dr. Gasperini, bisogna cominciare a fare tutti un passo indietro.
Un caro saluto a tutti, scusatemi, non riesco a trattenermi, sono un malato di grafomania.
Immonda bestia
Maggio 8th, 2012 alle 18:13
@ “Innamoratipazzi”
Scusate, debbo un saluto caloroso anche alla professoressa “Innamoratipazzi” che ieri o l’altro ieri ho riletto dopo un’assenza credo oramai annuale.
Cin cin anche a lei.
Dove ci son queste donne c’è intelligenza e passione.
Dove ci son le donne c’è famiglia vita amore futuro.
Immondo
Maggio 8th, 2012 alle 18:23
Ma per Oriali s’aspetta il fax delle 18:59…?!
Ribot
Maggio 8th, 2012 alle 18:24
Se tutti i poveri del mondo si suicidassero in quanto tali saremmo almeno tre miliardi di persone in meno.
Inoltre dubito che un qualsiasi imprenditore o lavoratore italiano che si è tolto la vita in questi giorni sarebbe caduto talmente in disgrazia da non potersi comprare più da mangiare o avere una casa dignitosa anche solo in affitto.
Allora cos’è che spinge la gente sull’orlo del baratro là dove altri ci convivono quotidianamente magari anche con il sorriso o semplicemente con amore e voglia di vivere?
Questa società è marcia, non funziona più, sta decadendo in tutti i suoi aspetti e farà un gran botto, ma spero lasci spazio ad un futuro nuovo che valorizzi l’umanità anzichè indurla al suicidio.
Maggio 8th, 2012 alle 18:30
Vado OT, ma almeno ho chi mi da ragione.
Intervista a Valon Behrami: fra le varie cose che ha detto HA CHIESTO ALLA SOCIETÀ DI SPENDERE PER AVER E GIOCATORI MIGLIORI ACCANTO.
Zachini e marco-san… Una pugnalata al cuore, vero?
O come mai glielo chiede anche il nostro giocatore più rappresentativo e più viola?
Maggio 8th, 2012 alle 18:59
OHHH!
Sia chiaro: se come allenatore confermano Guerini, io mando la dichiarazione di guerra all’ONU!
Se confermano presidente Cognigni, faccio guerra e nemmeno la dichiaro…
Con rispetto parlando…
Ribot
Maggio 8th, 2012 alle 19:21
ConteViola, permettimi un piccolissimo dettaglio al tuo post.
L’Impresa e tutti coloro che lavorano in conto proprio sulla propria pelle e la mattina alzano un bandone o aprono un ufficio non hanno rovinato L’Italia.
Casomai, la reggono e la mandano avanti.
Cordiali saluti
Immondo
Maggio 8th, 2012 alle 19:28
Quello che la settimana scorsa si è sparato in testa ha lasciato un biglietto alla famiglia con scritto “la dignità vale più della vita”. Questo é ciò che la società oramai ci ha ficcato in testa, ma il vero messaggio, non solo cristiano direi universale e razionale, è l’opposto: la vita vale più della dignità e più di ogni altra cosa! Certo, facile a dirsi, bisognerebbe trovarsi nelle condizioni di quei poveri padri di famiglia che arrivano a tanto per vergogna e senso di fallimento, ma se non si inizia ad avere una visione diversa delle cose prima che la sventura colpisca noi direttamente, sempre la disgrazia ci colpirà impreparati.
Maggio 8th, 2012 alle 19:41
Il suicidio è una grande contraddizione. Da una parte ci vuole un gran coraggio per porre fine alla propria vita, io non ne sarei capace, mi piace troppo vivere. Dall’altra bisogna essere proprio dei vigliacchi per lasciare nella cacca i propri cari e pensare egoisticamente solo alla propria “dignità” come se fosse dignitoso ammazzarsi per debiti, come se il suicidio cancellasse di colpo tutti i problemi.
Maggio 8th, 2012 alle 19:43
Tutto vero quello che dici David. L'”argine morale e psicologico”, però, è davvero difficile costruirlo in una situazione che è assolutamente drammatica… Io da persona benestante che ero, 3 anni fa da un giorno all’altro, perdendo il lavoro, sono passato nel campo di quelli che si arrabattano passando da un lavoro precario all’altro, con anche lunghi periodi di disoccupazione. Non mi perdo d’animo, per carità, ma è davvero difficile prevedere un domani migliore in queste condizioni…
Maggio 8th, 2012 alle 20:21
@65 Robot: Ernesto, si aspetta il fax dalla Colombia.
Il bello è he viene da noi perchè Moratti lo ha esodato.
Son venti giorni che ci tiene sulla corda in attesa del cenno di dente giallo, poi al morattone non è piaciuto il suo scambio di vedute con Branca e ha dato l’assenso ai DV.
Va bene lo stesso, a noi manca un DG p, un DS, un allenatore, un centravanti, un presidente, un patron, un addetto stampa….
Vieni vieni Lele, qualcosa da fare ti si trova.
Maggio 8th, 2012 alle 20:23
Ernesto, scusa volevo dire Ribot… Accidenti agli oggetti tecnologici inutili. Bisogna fare un passo indietro. Cominciate prima voi, vai, io vi seguo… 🙂
Maggio 8th, 2012 alle 20:33
Immonda 63 da incorniciare!!!!!!!!!!!!!
Aggiungo solo che nel difficile mestiere di padre ho sempre cercato di non buttare là niente per grazia ricevuta, ma ho cercato e cerco di far arrivare tutte le cose dopo un percorso senza darle per scontate.
Non so cosa otterrò, ma per adesso quando mi sento chiedere “babbo, possiamo permettercelo?” mi sento un po’ meglio, anche se poi cedo quasi sempre…
Maggio 8th, 2012 alle 20:51
@Andrea(60)
Concordo sull’acutezza del film Matrix, ma quella e’ solo un’interpretazione del “cosa potrebbe essere” la nostra vita.
Una tra le tante (infinite?) possibili.
Affascina pensare che la realta’ sia solo un ologramma 3d e una proiezione del nostro mondo interiore ma poi bisogna fare i conti con…la realta’!
A me l’altro giorno, quando son cascato di moto, l’asfalto e’ sembrato dimorto…asfalto! 🙂
Maggio 8th, 2012 alle 21:22
Siamo alla fine di un’epoca contraddistinta da sviluppo, crescita illimitata e benessere.
Lo stato sociale,massima espresione della civiltà occidentale, sta progressivamente riducendo la sua funzione di ammortizzatore.
Le nuove generazioni dovranno abituarsi ad un modo di vita completamente diverso, più parco e più austero.
Sarà tutto diverso.
Maggio 8th, 2012 alle 21:43
Caro David,
esprimere un parere sul tema che hai lanciato, richiederebbe un fiume di parole e francamente non so da dove incominciare. La lettura poi dei commenti invece mi ha lasciato senza parole perché li ho trovati quasi tutti intelligenti, pieni di sensibilità , ma sopratutto mi aiutano a capire tante cose : citarne qualcuno mi sembrerebbe di fare un torto a tanti altri, per cui mi limiterò a leggere e prego i partecipanti di scrivere il più possibile sull’ argomento sorvolando per un po’ sulle miserie della VIola. Vorrei che questi messaggi stimolassero chi sarebbe tentato di arrendersi , a resistere, resistere , resistere !
FORZA E CORAGGIO sempre e comunque !
Maggio 8th, 2012 alle 21:54
Generale Maurizzino,
un te n’avere a male, ma secondo me c’hai la fissa.
Avevo già letto le interviste di Behrami e ho voluto rileggerle, ma quello che hai scritto te non lo leggo da nessuna parte.
Nemmeno sotto metafora.
Qui sotto copio e incollo quello che leggo su 3 diversi siti:
1) VIOLANEWS
Siamo entusiasti di questo cambiamento alle porte. Non vedevamo l’ora di chiudere questa stagione perché la società ha fatto grandi promesse e sono sicuro che verranno mantenute perché questa città se lo merita”.
2) FIORENTINA.IT
Sono convinto che da ora in avanti le cose cambieranno, la società ci ha promesso grandi cose, Firenze se lo merita perchè è una grande piazza.. ”
3) FIORENTINANEWS.COM
Behrami: “Tifosi viola i Della Valle non vi deluderanno,tutto pronto per la rifondazione”
A me queste affermazioni fatte da uno come Behrami mi inducono a pensar bene, ad avere fiducia. Quello che dici te è un’altra cosa.
Evitiamo, almeno per un po’, di tirare su polveroni inesistenti.
MARIO T.
MARIO T.
Maggio 8th, 2012 alle 22:05
Senza voler minimamente fare il falso moralista chiedo scusa per essermi fatto prendere la mano e essermi dilungato per rispondere a un'”off topic” in drammatico contrasto col tema in discussione.
C’è gente che si suicida perchè non sa come fare ad andare avanti e noi si spera che il nostro presidente spenda milioni di euro
per rifondare la squadra.
Anacronistici contrasti della vita!
MARIO T.
Maggio 8th, 2012 alle 22:29
post di Immonda sull’impresa che condivido pienamente.
Oggi ho perso una giornata fra telefonate fax e fotocopie e scrittura di lettere raccomandate per un semplice passaggio da un operatore telefonico ad un altro per via di errori fatti da entrambe le compagnie. Ho perso ore che potevo dedicare al mio lavoro. Ho una ditta individuale e sono schiacciato dalla burocrazia: non voglio nemmeno pensare a chi ha dei dipendenti. Sono relativamente giovane ma non ho più nessuna speranza nell’italia. Vado avanti ogni giorno solo per forza d’inerzia. Lavorare come piccolo imprenditore in Italia è ormai diventato impossibile.
Maggio 8th, 2012 alle 22:35
‘Vedi, gli imprenditori pratesi erano tutti bravi finchè riuscivano a pagare solo il 10% delle tasse spettanti’
n° guardia di finanza per denuncia evasione fiscale
117
Maggio 8th, 2012 alle 22:37
@Ribot
ma icchè tu c’hai contro guerini?
Maggio 8th, 2012 alle 22:50
Chico 55
hai perfettamente ragione!
Conosco un sacco di gente che non paga le tasse:
turnisti che nelle 8 ore libere fanno i manovali
parrucchiere dipendenti che vanno a fare capelli a casa
dipendenti comunali che al 90% fanno doppio lavoro
insegnanti che fanno ripetizioni
Pensa, qualcuno che lavora in fabbrica si prende 30 giorni di mutua per farsi dei lavoretti a casa invece di chiamare i muratori
Tanti dipendenti che prendono il fuori busta
Altra gente 50/60 giorni di malattia all’anno
Pensa, ma lo sai che c’è gente che timbra il cartellino per 4/5 colleghi?
Chico, hai proprio ragione.
Andrea
Maggio 8th, 2012 alle 22:53
Chico, scusa un’altra cosa…
Io invece di far pagare i contributi del dipendente al datore di lavoro, darei tutti i soldi della busta paga. E poi ve li farei versare ogni 3 mesi.
Quanti pensi che te ne rimarrebbero in tasca?
Andrea
Maggio 8th, 2012 alle 23:01
L’Italia è il paese dei furbacchioni e dei ladri più grandi, è l’unico paese Paese al mondo che con Mafia, Ndrangheta, Camorra e Sacra Corona, ha contratto da anni ben 4 mali incurabili. L’Italia ha una classe politica indecente, che poi racchiude tutto il marcio che ho descritto sopra, e dal 13/06/1946 ad oggi, i politici che hanno onorato i loro mandati con onestà, li possiamo contare si e no su una mano.
Con questa palla al piede, ma dove vogliamo andare? Ma soprattutto come possiamo cambiare? E se si, come è possibile farlo? In che modo?
Quando leggo o sento dire dei blitz della guardia di Finanza negli agriturismi e/o in altre località, mi viene da ridere.
No nel senso che non sono d’accordo, ben vengano i controlli, ma per il modo con cui operano senza una pianificazione.
Mi spiego meglio, se uno Stato serio, per sopravvivere, deve fare la lotta all’evasione, è chiaro che da qualche parte bisogna cominciare. A mio dire bisognerebbe cominciare dall’alto verso il basso e con punizioni esemplari, durissime e senza pietà per chi viene preso con le mani nella marmellata. Colpendo duramente e in maniera esemplare le varie fascie di evasione, a sua volta si educherebbe quelle sotto e molti furbetti resterebbero molto più soli e nudi.
Il resto, come il nepotismo, il clientelismo, ma anche le furberie più banali perpetrate ai livelli più bassi, contibuiscono a dilaniare il Paese dall’interno. Ne cito una, quella che mi fa più incavolare e tra le più usate, ossia come aggirare il sistema sanitario tramite l’amico dell’amico, passare avanti nelle liste visite e magari non pagare il ticket; dietro magari rimane chi ha più bisogno, quindi pratica odiosa oltrechè lesiva nei confronti del sistema Nazionale.
Quindi, come Italiani, abbiamo in noi una mentalità sbagliata che dobbiamo cambiare, ed è difficile molto difficile farlo subito, ci vogliono anni e una rivoluzione culturale sviluppata sui banchi di scuola a partire dai primissimi anni di aula.
Bisogna mollare un pò di più le cose frivole e pensare un pò di più (purtroppo alla francese) a mettere il fuoco al culo a chi ci governa e a chi sta all’opposizione che grazie al nostro lassismo cronico, ogni anno di più, ci stanno rompendo il deretano, e lo fa la destra come la sinistra, nessuno escluso, in quella pratica vanno d’accordo.
Sulle imprese medie e piccole, che lo stato ha abbandonato a se stesse, lo stato ha sbagliato anche nel non coltivarle, nel non indirizzarle. Le ha lasciate in balia dell’onda e nel mare dell’arrangiarsi, a seminare il sommerso per sopravvivere grazie ad una pressione fiscale vergognosa e sempre più in aumento. Molte di queste imprese, fatte da 5/6 operai, hanno già chiuso, molte altre chiuderanno, ancora molte famiglie resteranno senza uno stipendio. Certo è che queste imprese si potevano attrezzare meglio attraverso la formazione e la lungimiranza per potere affrontare il mare della crisi con maggior fiducia e tenacia, ma dinanzi ad uno stato che invece di aiutare si comporta da socio invisibile che con arroganza prende molto e sempre rendendo indietro poco o niente, le speranze sono praticamente nulle e i sogni e i sacrifici vanno dritti in tribunale mentre i poveri operai vanno a casa senza prospettive.
Hanno ucciso la piccola impresa e il suo grande bacino, hanno tartassato scientificamente l’ex ceto medio, che a forza di pagare per il ricco e per il povero, adesso ha ben poco da dare, ma è sempre lì che vanno a mungere.
Il suicidio? E’ l’extrema ratio della disperazione di cui lo Stato Italiano è il mandante.
Maggio 9th, 2012 alle 00:23
non credo che chi si toglie la vita lo faccia perchè deve fare delle rinunce economiche.
un gesto estremo è una liberazione per chi non dorme la notte perchè non riesce a risolvere tutti i problemi che deve affrontare tutti i giorni e per la vergogna di riuscirci.
la soluzione magica a tutti i problemi non esiste, ma questo dramma sociale va affrontato da tutti gli attori, intanto con una legislazione che consente a chi è in difficoltà di alzare la mano, chiedere aiuto e di ripartire senza la gogna al collo a meno che non abbia compiuto atti fraudolenti.
leggo di post sui giovani d’oggi.
che cosa gli mettiamo a disposizione in tavola:
una stato che non fa più un concorso di merito da decenni
la raccomandazione come titolo più importante
i posti migliori ad appannaggio dei figli di
la possibilità di intraprendere se i genitori hanno un gruzzolo da parte che ti permetta di acquistare a cifre spropositate una licenza di taxi, di ambulante
per venire fuori da questa brutta crisi è il momento di lavorare sulla libertà vera all’interno di regole leggi uguali per tutti.
Maggio 9th, 2012 alle 06:01
Mario T: è il punto due del tuo post. Io l’intervista l’ho sentita e le parole sono quelle che tu hai descritto. Valon ha sottolineato che resta a firenze ma non firmando in bianco, vuole un aumento senz’altro e appunto ha “auspicato” grandi cose dai DV.
Leggo tra le righe, quindi.
No… Poi per piacere, non cominciare anche te con le filippiche e con la morale sui problemi della vita odierna per tirare aventi, degli esodati e l’anacronismo dei soldi nel calcio.
Stai parlando di due mondi differenti, da sempre.
Quelli che hanno vinto lo scudetto, non se li pongano codesti problemi.
Nemmeno quelli che sono arrivati secondi, ne quelli che son arrivati terzi, quarti, quinti, ecc.
E anche tu sei uno di quelli che hanno l’abbonamento in tribuna, quindi un privilegiato.
Il prossimo anno, se vuoi imporre rigore morale, fai l’abbonamento in fiesole.
Per piacere, Mario, lasciamo perdere i moralismi per giustificare l’autofinanziamento e 30 milioni di disavanzo per astrusa conduzione di società calcistica, anche perchè ogni anno la fiorentina percepisce 42 milioni solo di diritti TV.
Maggio 9th, 2012 alle 06:10
@nickkacaso, 83:
Non ho niente contro Guerini!
Siccome i DV sono al risparmio, è capace che se Vincenzo vince anche contro il Cagliari… lo convincono a firmare per la panchina del prossim’anno!
Ma se l’Inter conferma Stramaccioni, mi posso anche accontentare di Guerini…
Ribot
Maggio 9th, 2012 alle 06:24
Mai come ora sembra appropriato il proverbio indiano citato da Delio Rossi l’altro giorno:
“Prima di giudicare una persona bisognerebbe camminare almeno due giorni nei suoi mocassini”….
Maggio 9th, 2012 alle 08:12
Generale io raramente leggo tra le righe.
Leggo e basta.
E quello espresso da Valon non è un’auspicio ma una certezza.
E’ diverso.
Poi magari non sarà così, ma le parole, se hanno un senso, questo dicono.
E a me la dietrologia non piace.
Per il resto lungi da me l’idea di fare il moralizzatore.
Volevo solo esprimere un po’ di disagio per stare a discutere di milioni di euro per giocatori di calcio nell’ambito di una discussione che verteva sulla disperazione di gente che arriva a gesti estremi per poche decine di migliaia di euro.
Tutto qua.
Poi so benissimo che si tratta di due mondi paralleli con i quali si deve convivere, perchè così va la vita.
Ma lasciami almeno dire che è anacronistico.
Un’abbraccio, come sempre accademico.
MARIO T.
Maggio 9th, 2012 alle 08:15
@ Immonda Bestia
Dal tono della sua replica risulta abbastanza evidente che anche lei apparteneva o appartiene tutt’ora a quella sedicente “classe imprenditoriale” pratese e che è stato colpito nel vivo !!
Mio padre apparteneva anche lui a quella sedicente “classe imprenditoriale” pratese e posso parlare, per esperienza diretta, con piena cognizione di causa !!
Se poi preferisce posso darle anche del “voi”, che forse è più appropriato al personaggio !!
Maggio 9th, 2012 alle 08:29
X Immonda: sei un mito vivente, raramente ho letto un commento così ironico, pungente, intelligente. Nella lettura sei stato il mio specchio, quello di un padre di 4 figli che spesso non riesce a dire no! Immonda sei un grande, spero tu l’accetti da un tuo fratello di sinistra!!
Alla prossima…
Maggio 9th, 2012 alle 08:39
Caro immonda
che scrivi dei giovani e delle epoche
‘Ora par che la digerisca solo i croccantini quelli appositi per gatte sterilizzate’
Un ce la fo, mi tocca risponderti.
La gente durante la II guerra mondiale andava a cercare da mangiare nella spazzatura. Ora si va a fare la spesa al market pe’ i gatto.
Guarda che niente insegna come l’esempio. Gatti e cani sono sempre esistiti, e secondo me non si rendono conto se mangiano gli avanzi della tavola o i croccantini. Quando son morti, se li seppellisci in un buco in terra o nel cimitero apposito per loro. Questa si chiama follia. ESEMPIO, bisogna dare l’esempio, ribellarsi alle follie collettive (ce ne sono tante), non passare 14 ore a lavorare e poi sfogarsi su un blog.Le colpe sono tutte nostre, tutte tue non delle tue figliole. Bischero
Con affetto
Maggio 9th, 2012 alle 08:44
X Max Vinella post 91
Ieri lei ha dato di evasori e incompetenti agli imprenditori pratesi.
Alla mia rimostranza , mi scrive che io appartengo alla stessa classe da lei descritta.
Soltanto i buoni rapporti che mi legano al DR. Guetta le evitano di essere querelato.
Misuri le parole e stia attento a cosa scrive.
Maggio 9th, 2012 alle 08:59
@max vinella
‘Vedi, gli imprenditori pratesi erano tutti bravi finchè riuscivano a pagare solo il 10% delle tasse spettanti’
ma che razza di pratese sei? Non sai proprio nulla della storia della Prato tessile. Come fanno cittadini onorari io promuoverei un’espulsione onoraria dalla città. Cosa c’entra nominare quel 10% solo per Prato? Eppure hai anche nominato la parola magica; globalizzazione . Non vale nemmeno la pena perdere tempo a risponderti. Posso associarmi allo stigmatizzare l’evasione, italiana però, italiana. Max vinella, espulso da Prato , vai a Firenze che lì si vive di arte e non si evade, vai ‘n do ti pare. Via da Prato
Maggio 9th, 2012 alle 10:43
ernesto de pazzi:Premesso che hai ragione con max,dimortovinella,o che discorso provinciale gl’è vai a Firenze,li si vive d’arte!Dall’ammirazione mi hai portato allo sconforto.Cosa c’entra Firenze con un pratese che rinnega parte della sua gente?La tua è una dichiarazione di manifesta inferiorità di sentimenti verso Firenze e i fiorentini,tra l’altro gratuita e non richiesta dal contendere!Poi se fiorentini vi pigliano pe’i’culo arrabbihaevi!!!
Maggio 9th, 2012 alle 10:54
@Giorgi
Preciso
al posto di firenze potevo mettere qualsiasi altra città: es Mtecatini, dove si vive di acqua (che col vino non ci sta bene) e passera
Maggio 9th, 2012 alle 11:41
Mi permetto di intervenire nella querelle “pratese”.
Che sia popolo sapiente negli affari è cosa nota.
A partire dall’illustre Francesco Datini hanno spesso dimostrato di saperci fare e per molti anni sono stati una forza trainante dell’economia toscana.
E’ ovvio che negli affari qualche volta ci si può anche sporcare le mani, ma da qui a generalizzare ce ne corre. Non cedo che l’hinterland lombardo del Biellese sia popolato di cittadini integerrimi.
Per lavoro ne ho conosciuti molti. Taluni un po’ “pirati”, altri estremamente corretti. Come ovunque.
Ma sono sempre stati dei grandi lavoratori che noi fiorentini, con un po’ di puzza sotto il naso, snobbavamo e prendevamo bonariamente in giro per la loro presunta, e qualche volta reale, boriosità un po’ provincialotta, spesso dimenticando che parte del nostro “benessere” era dovuto anche alla loro grande capacità e laboriosità.
MARIO T.
Maggio 9th, 2012 alle 12:51
AD Ernesto n° 94
Ernesto, te mi dai di bischero, e io l’accetto con simpatia,anche perchè hai difeso i pratesi, ma guarda che l’alimentazione dei gatti oggi è diventata una cosa allucinante.
C’è un businness che te non ti immagini se non hai una bestiola in casa.
A casa oltre al gatto ho anche criceti e due acquari.
Fatti dire dall’architetto Cirano che è specialista ancor più di me ,cosa significa e cosa costa non tanto il cibo per i pesci, ma soltanto monitorare e mantenere i valori di nitriti,di durezza, di alcanilità, a seconda dei pesci che hai in vasca.
Si , a volte non ci si rende conto dello spreco quotidiano che farebbe impallidire coloro che vengono dal terzo mondo.
Ernesto, e allora cosa si fa, si digiuna e si va a piedi ?
Ma torniamo ai gatti.
I gatti una volta vivevano all’aria aperta, si cibavano di uccellini, piccoli roditori,lucertole, si lottavano per la riproduzione, cacciavano tutta la notte e si ripulivano lo stomaco mangiando qualche filo d’erba.
E oggi ?
Oggi i gatti domestici negli appartamenti , qual è anche la mia Tiffanyl passano da un divano a un poltrona , hanno le ciotole sempre piene,vivono nell’oblio della castrazione e solo l’istinto primordiale gli dice di appostarsi sui terrazzi quando si posa qualche passerotto.
Ma non lo mangiano mica sai!
Lo portano in casa, ci giocano mentre e tramortito, ci si stendono sopra, poi, finito il giochino se ne vanno a dormire su un comodo letto.
Oggi un gatto domesico a 10 anni ha il fegato a pezzi.
Comunque,tanto male, da me non ci stanno, visto che anche la mia precedente gatta, Mattea, una pantera nera bella come il sole è mancata a 15 anni.
Poi.
Due cosucce, così tanto per chiarire.
Io non passo 14 ore a lavorare per sfogarmi sul blog.
Primo; lavoro perchè ho un tran tran familiare esorbitante , secondo perchè grazie a Dio di lavoro ne ho ,il che però mi pareggia i momenti che non si ripiglian per le spese.
Però dai Ernesto, non mi dire che il blog è uno sfogo.
Il blog è un divertimento, è un piacere, come prendere un caffè, o mangiare un gelato.
Non stai meglio dopo un bel caffè?
Ecco, io la mattina apro, accendo le macchine, accendo il computer, accendo un sigaro, e passo qualche minuto in pace.
Secondo ; giustamente poi ti sei corretto su Firenze, ma debbo esser sincero, non ho ricordanza di un esercizio di Firenze che non mi abbia rilasciato lo scontrino o la fattura.
Poi ,ci saranno gli evasori anche a Firenze, però, magari sono ad altri livelli.
Ciao Ernesto, le migliori cose
Antonello
Maggio 9th, 2012 alle 13:20
Ciao Mario.
Senz’altro Valon ha rafforzato il sentimento di bisogno che ha la squadra di essere rinforzata e, come ha detto lui, se lo merita la squadra e firenze, anche se i sacrifici economici sono difficili.
Tutto qua.
Ricambio l’abbraccio accademico.
P.S.: Domenica sera non ci sono perché ho il compleanno di un signore, che da 50 anni dice di essere mio padre (se mi sente meleggiarlo così mi prende a scapaccioni tutt’ora), che ha 88 anni e che, visto che non ho più la mamma, mi tengo stretto finchè posso. Verrò alla prossima, tanto la polemica non ve la faccio mancare lo stesso … :-).
Maggio 9th, 2012 alle 14:43
OT
se avete del tempo da spendere,leggete o ri-leggete le avventure di Pinocchio.
Sono fantastiche,attuali e insegnano sempre qualcosa a piccini e soprattutto a grandi.
Maggio 9th, 2012 alle 15:27
Incasso con particolare piacere la solidarietà di Mario T.
La saggezza è potente in lui. 😉
Rinnovo il mio atto d’amore per la bella terra e la popolazione di Firenze, e della Toscana tutta.
Gente, ma vi rendete conto !
Lucca, Pisa,Arezzo, Grosseto, Livorno,Siena,
Massa Carrara, e infine la mia Prato, tutte insieme, Madri Terre di uomini di sane virtù , nobile aspetto, e fiero intelletto.
Diciamocelo; siamo i meglio.
Siamo la meglio regione della meglio Nazione. 🙂
(anche se un pò del mio cuore batte al di là dell’Appennino Bolognese, sorbole, e giammai manchi un bacio alla mia natia Viareggio)
Infine un vecchio proverbio su pratesi e fiorentini, che si da bambino ho sempre sentito in strada.
Allora:
Due Fiorentini si incontrano per strada dopo tanto tempo;
uno fa all’altro:
“Allora ! Icche si dice” ?!
Poi, anche due Pratesi si incontrano per strada dopo tanto tempo;
Uno fa all’altro:
“Allora! Icchè si fa” ?!
Ragazzi , scherzo, è un proverbio antico come il mondo, c’è e sui libri, ambasciator non porta pena.
Peace and Love.
Immonda Bestia
PS. per la cena.
Ora faccio un giro di telefonate e si guarda cosa fare, perchè avete tutti (giustamente e inevitabilmente ) mille impegni, e non è facile ritrovarci insieme .
Che la bistecca ci protegga.
Maggio 9th, 2012 alle 16:57
a proposito di bistecca, ma quando la si mangia ?? Ormai sabato è saltato ma fissiamo per la bistecca eh !
Una sola osservazione su Prato/Firenze: ho lavorato per più di 25 con fabbriche pratesi e devi dire che lavoravano tutti come ciuchi….soprattutto i proprietari con i quali una stetta di mano valeva più di mille cambiali. Saluti !
Maggio 9th, 2012 alle 17:56
A proposito di questo, non ti sembra sarebbe il caso che la Biauto rinunciasse a quello spot davvero cretino dell’aspirante suicida?
Maggio 9th, 2012 alle 22:15
Al gentile Cairolibrothers N° 102
Apprezzo moltissimo O.T. di Cairolibrothers sul libro Pinocchio.
Intrigante, come sempre.
E poi, la simpatia che da solo suscitano le figure del gatto e della volpe, come dire , valgono il prezzo del libro.
Visto la segnalazione educativa di tale libro consigliato dal nostro amico, mi permetto di consigliare a mia volta la lettura di
“Rikki-tikki-tavi”
Anch’esso, insegna molto a piccini, e sopratutto grandi.
Narra infatti ,dei cobra che inevitabilmente perdono dalle manguste e finiscono col capino spappolato.
Rikky-Tikky-tavi, mangusta trovatella viene adottata da una famiglia, e pian piano riesce a liberare il giardino della casa dai cobra che ne infestano i dintorni.
Grande libro.
Le migliori cose a tutti, lettori e non.
Immonda bestia
A proposito, domani sera nello sceneggiato di Nero Wolfe su Rai Uno si parlerà di Bestie Immonde.
Maggio 10th, 2012 alle 11:52
X Pietro Vuturo
Saluto con particolare simpatia l’amico Pietro Vuturo.
Certo che accetto i tuoi complimenti,anche se come dici,provengon da uomo di sinistra.
E che significa ?
Non esistono uomini di destra o di sinistra.
Esistono persone che nascono uomini.
E Pietro Vuturo lo nacque . 😉
Piuttosto Pietro,guarda se ti riesce di trovare un par d’ore per venire al nostro pranzo .
Siamo già tutti quelli della sera dal Centocanti.
Si guarda dù automobili d’epoca, si guarda dù spose di quelle col pantalone strizzato che infila dentro, si sgrana, si dice qualche boiata,e poi si torna alle nostre cose.
Ciao Pietro, le migliori cose
Immondo