Bisognerebbe aver passato quello che ha passato Stevan Jovetic per comprendere l’angoscia che penso accompagni la sua visita medica domani in Germania.
Una volta mi raccontò Roberto Baggio del buio di quelle giornate infinite passate a fissare il soffitto temendo di non tornare più quello di prima, che sarebbe poi stato un ragazzo di diciassette anni ancora tutto da scoprire.
Jovetic quel buio dentro e quelle giornate inutili e stressanti le conosce bene, ecco perché un semplice gonfiore al ginocchio infortunato lo fa sobbalzare, e chi ama la Fiorentina sobbalza con lui.
Magari non è niente, anzi facciamo che non sia davvero niente e che questo falso allarme ci faccia capire una volta di più quanto lui sia importante per la Fiorentina.

P.S. IO QUESTA STORIA DI GIOCARE ALLE 18.30 PER FARE UN PIACERE AL NAPOLI (CHE NEL PASSATO CI HA PRESO PURE IN GIRO CON DIVERSE BATTUTE FUORI LUOGO DEL SUO PRESIDENTE, UNO CHE HA PESANTEMENTE IRONIZZATO SUL COLORE VIOLA, TANTO PER DIRE) NON L’HO PROPRIO CAPITA.
IL DISCORSO DEL FREDDO REGGE FINO AD UN CERTO PUNTO, PERCHE’ IN QUESTI GIORNI SI RAGGELA ALLE 18.30 COME ALLE 20.45, ALLORA AL LIMITE A QUEL PUNTO ERANO MEGLIO LE 15.
GIOCARE NEL TARDO POMERIGGIO VUOL DIRE PENALIZZARE I TIFOSI, SOPRATTUTTO QUELLI CHE VENGONO DA LONTANO, E RISCHIARE DI AVERE ANCORA MENO SPETTATORI.
SE E’ UNA FACCENDA DI FAIR-PLAY, LA TROVO ESAGERATA.
SE C’E’ QUALCOSA CHE INVECE MI SFUGGE, MI PIACEREBBE ESSERE AIUTATO A CAPIRE.