Eppure Lucarelli…
Guardate che Cristiano Lucarelli ha davvero una grande simpatia per la Fiorentina e se qualcuno glielo avesse chiesto forse sarebbe davvero venuto a Firenze.
Lo dico e lo scrivo prima di tutto perché è vero e poi anche per stemperare i toni del prossimo derby, dopo quei gesti sbagliati dello scorso anno (il verso a Toni) di cui lui si è scusato.
A me Lucarelli è sempre piaciuto moltissimo, in campo e fuori.
Lasciando perdere la storia del miliardo a cui ha rinunciato per giocare nel suo Livorno, ne trovate molti di giocatori che la mattina della partenza per la Russia si svegliano con un magone grosso così, fanno tristemente colazione e poi dicono alla moglie che no, che a Mosca lui non ci vuole andare e pazienza per i dieci milioni di Euro in tre anni?
Cristiano Lucarelli è uno di quelli a cui dispiace davvero che i rapporti tra tifosi di Livorno e Fiorentina si siano (forse) irrimediabilmente sciupati: dipendesse da lui, andrebbe personalmente al Collettivo e al Gruppo Storico a spiegare perché invece sia bene andare d’accordo.
Lucarelli è anche quello che ci ha ammollato cinque gol in tre anni all’Ardenza, ma è il suo mestiere e mica gli si può impedire di farlo.
Però, nel deprecabile caso di un Toni in partenza, uno così a Firenze ci sarebbe stato benissimo anche perché (purtroppo per noi) resta uno dei migliori attaccanti italiani.
Settembre 12th, 2006 alle 20:30
Davide anch ‘io sono d’ accordo con te quoto in pieno quello che hai scritto ahimè…..
Settembre 12th, 2006 alle 20:41
Da livornese tifoso solo viola spero che lucarelli si sfoghi in coppa uefa e domenica sia stanco insieme ai suoi compagni di squadra.Domenica David sarò in tribuna coperta, mi farebbe tanto piacere poterti stringere la mano se ne avessi la possibilità. Per quanto riguarda la Fiorentina dico che la ns squadra ha un suo campionato da affrontare che gioca con altre 3 squadre cioè milan, lazio e reggina. Spero che alla squadra vengano tolti un pò di punti di penalità, non vorrei che il -15 affibbiato alla reggina sia la risposta alla richiesta di restituzione di punti alla classifica. Dai Fiorentina vinci per noi!
Settembre 12th, 2006 alle 20:41
Ciao David, concordo pienamente con te su quello che dici a proposito di Lucarelli.
Non concordo sul fatto del tifo se ti riferisci a gemellaggi o cose simili.
Nello sport ci vuole rispetto per tutti non gemellaggi con qualcuno.
Andiamo a Livorno, facciamo la nostra partita come la faranno loro, speriamo che i tifosi siano intelligenti, solo questo.
Settembre 12th, 2006 alle 20:43
Lucarelli è uno dei pochi veri uomini rimasti nel calcio, che non guardano al portafogli e sanno di che colore è la maglia che indossano.
Settembre 12th, 2006 alle 20:52
Io ho stima per Lucarelli,è un grande attaccante,è uno dei rarissimi casi di giocatori che sanno anche estranearsi al divismo imperante che dilaga fra tante mezze tacche che calcano i palcoscenici della serie A.Diciamo la verità e cerchiamo di essere realisti: a chi non farebbe ‘gola’,avere in campo un campione nato,cresciuto,tifoso della propria squadra?Io ne sarei entusiasta,tu che ne dici?
RISPOSTA
Sarei entusiasta anch’io, ciao
David
Settembre 12th, 2006 alle 20:59
AL CONTRARIO DI TE DAVID NON HO TUTTA QUESTA SIMPATIA NE’ PER LUCARELLI NE’ PER IL LIVORNO: NON CREDO PIU’ DA ANNI AI GIOCATORI BANDIERA E QUINDI PENSO CHE LA STORIA DELLA SQUADRA RUSSA SIA STATA UN SISTEMA PER SPILLARE ANCORA UN PO’ DI QUATTRINI A SPINELLI ( IDEM COME TONI ).
PER QUANTO RIGUARDA IL LIVORNO NON POTRO’ MAI DIMENTICARE QUANDO DUE ANNI FA CON LA SQUADRA CHE ERA IMBATTIBILE,PERSE DUE PARTITE CONSECUTIVE CON DUE DIRETTE CONCORRENTI DELLA FIORENTINA PER LA RETROCESSIONE SOMMERSI DI VALANGHE DI GOALS: QUELLE SI CHE ERANO DA UFFICIO INDAGINI,MA NON MI RISULTA CHE BORRELLI E COMPAGNI CI ABBIANO MESSO IL NASO O SE CE LO HANNO MESSO NON HANNO VOLUTO ANNUSARE PIU’ DI TANTO.
Settembre 12th, 2006 alle 21:09
Mah,io so solo che a valencia a fatto pena,a lecce ha fatto quasi pena,a torino ha fatto pena…
Settembre 12th, 2006 alle 21:14
Le grandi squadre, non si fanno solo con i grandi giocatori, ma per ‘fortuna’ serve anche qualcuno con qualcosa di più che un semplice fiuto per gli Euro. Non serve solo buttarla dentro. Vorrei rivedere uno come Rui Costa che quando è stato costretto a lasciare Firenze si è messo una mano sul cuore, non una nel portafoglio. Chi piangerebbe più per questa maglia? Per questa città? Per il nostro inno?…. questa estate sono andati via giocatori ‘attaccati’ alla maglia per un anno di contratto. Darei un milione di giocatori, per un Lucarelli; forse anche a -19 si starebbe un pò più caldi se qualcuno riscaldasse il cuore dei tifosi….
Settembre 12th, 2006 alle 21:15
d’accordissimo con te david,sia perche’ e’ una ‘pecora bianca’ nel mondo pallonaro di veline e discoteche,sia perche’ e’ schietto ,dice quello che pensa anche se cio’ puo’ essere controproducente in siffatto mondo…e forse perche’ incarna quei valori di passione e attaccamento alla maglia di un calcio che fu,che ci piaceva forse piu’ di questo,valori da tifoso…pazienza se la maglia non e’ quella viola…..
Settembre 12th, 2006 alle 21:16
speriamo che domenica non segna e che facciamo risultato
Settembre 12th, 2006 alle 21:47
e quindi…??
RISPOSTA
E quindi va rispettato come avversario e possibilmente battuto.
Ciao,
David
Settembre 12th, 2006 alle 22:44
bhe allora diciamola tutta. lucarelli e’ stato solo in attesa della vicenda toni perche’ l’accordo per un’eventuale passaggio in viola (in caso della partenza di toni) era gia’ siglato.
non si e’ fatto nulla solo perche’ toni e’ restato ma lucarelli all’idea di venire a firenze era entusiasta.
non sono voci dicorridoio ma cose vissute da qualcuno che lucarelli lo conosce!!
Settembre 13th, 2006 alle 00:42
La partita di Livorno non sarà facile,in quanto trattasi di una squadra molto ostica.Quanto a Lucarelli ed ai livornesi in genere,faccio una cosa molto semplice;non li odio,non li amo,semplicemente li ignoro.
Settembre 13th, 2006 alle 01:29
caro David,
mi dispiace ma non sono d’accordo con te. lucarelli a me non piace come giocatore (anche se è uno di quelli che la buttano dentro), forse perchè non mi sta simpatico, forsè sarà per le mie idee opposte alle sue…
vabbè comunque anche quest’anno abbiamo toni che per fortuna ha già iniziato a buttarla dentro…
sempre forza viola!!!
Francesco
ps: giusto per farti capire, sono il portiere di notte che ti dava il buongiorno quando eri in vacanza un paio di settimane fa ed uscivi per andare a correre
RISPOSTA
Diciamolo che andavo a correre!… Però, che fatica!
Buon lavoro,
David
Settembre 13th, 2006 alle 08:05
Rieccoci: ma quanto vi garberà Lucarelli a voi del Pentasport, compreso te David? Io dico che sotto sotto vi dispiace che sia rimasto Toni… Secondo me è un cialtrone, prima donna, comandone, che con uno come DDV non filerebbe mai d’accordo. Poi verò sarà anche onesto, moralista, tutto d’un pezzo… Ma io la mano sul fuoco come voi non ce la metto, anche perché ne ho le prove. Quasi quasi ora vò a fare una scommessina…
RISPOSTA
Tanto per essere chiari: io fra Toni e Lucarelli (sul campo) scelgo sempre Toni e quindi per il bene della Fiorentina sono stracontento che sia rimasto.
Ma se fosse andato via, avrei preso senza dubbio Lucarelli e non certo per la grande stima che ho nei suoi confronti fuori dal campo.
Ciao,
David
Settembre 13th, 2006 alle 08:11
giocatore di regime. lasciamolo dov’è, per carità! tutto ci manca tranne che un centroavanti.
RISPOSTA
Guarda che io ho scritto “se fosse andato via Toni”: più chiaro di così…
Ciao,
David
Settembre 13th, 2006 alle 08:12
Concordo David ma Domenica bisogna mettergli alle costole Dainelli in versione pittbull un po come era Materazzi con Toni!
Bisogna fare risultato!!
Settembre 13th, 2006 alle 08:13
Avenne’ di Lucarelli, ma noi viola come i commenti precedenti sottolineano bellamente siamo bischeri, e bischeri forti!! A noi piace di piu’ il giocatore figlio di buona donna come Toni che vole andare in champions affinche’ il suo portafoglio strabuzzi di quattrini. Il Signor Lucarelli ha rinunciato a tantissimi quattrini per la sua maglia e Soprattutto per i suoi Tifosi e per la sua citta’ a Firenze chi lo farebbe….??? Anche nessuno!!!
Ebbene si io Invidio un giocatore come Lucarelli al simpatico Livorno.
p.s. e non scadiamo sempre in politica tipo a me mi sta sulle palle Lucarelli perche’ e’ comunista!!
Settembre 13th, 2006 alle 08:31
A Lucarelli nel Livorno tanto di cappello, averne di giocatori con una grinta e un carattere così, forse è proprio quello che ci manca nella Viola.
Solo nel Livorno però, non mi sembra che nelle altre squadre Lecce, ma soprattutto Torino e Valencia Cristiano abbia fatto un gran che e forse è proprio per questo motivo che in nazionale gli sono stati via via preferiti i vari Vieri, Gilardino, Iaquinta e Inzaghi anche se molto spesso erano meno in forma di lui. Comunque forza Lucarelli ma da Lunedì, Domenica si vince noi, non fosse altro per la legge dei grandi numeri. Ciao
Settembre 13th, 2006 alle 09:16
Lucarelli è bravo, ma politicamente “scorretto” !! Non può andare in nazionale uno che si professa pubblicamente di sinistra radicale ( peraltro ora al Governo !!), compromettendo l’immagine di una squadra tutta composta da bravi ragazzi qualunquisti che non si occupano di politica, ma pensano solo a giocare ed ad arricchire in conto in banca ( magari arrotondando i magri stipendi con il calcio scommesse) !!!
Per tornare a Calciopoli : ma sulle ultime dichiarazioni di Bergamo Borrelli non ha proprio niente da eccepire ??? Se ci dicono dov’è in vacanza gliele facciamo pervenire per e-mail !!!
Settembre 13th, 2006 alle 10:44
non mi sembra che lucarelli si sia distinto particolarmente fuori da livorno, ma livorno è una terra tutta particolare e lui da livornese si trova a casa e rende sicuramente di più. fuori è da riprovare, ma ormai anche lui ha degli annetti…
Domanda a David Guetta
Dice Petrucci: “Rossi ha avuto il compito di riscrivere alcune regole e, nei tempi dettati dal Coni, sono sicuro che lo farà”.
Mi piacerebbe sapere quali diavolo sono queste regole che dovrebbero cambiare le cose !!!
Settembre 13th, 2006 alle 11:23
A me il Lucarelli giocatore non piace, l’uomo non lo conosco; segna tanti gol ma penso che tanto sia merito della squadra: tutti giocano per lui, tutto quello che fa è fatto bene, è un buon centravanti di categoria ed ha avuto un paio di annate di grazia. Mi pare comunque un centravanti come tanti se lo togli di casa !!!!! Mi tengo volentieri la primadonna di Toni, almeno godo tutte le sue figure di m….a estive !!!!!
Settembre 13th, 2006 alle 11:38
Anche io penso che lucarelli avrebbe fatto un bel campionato a Firenze.
In questa estate avevo scritto di Lucarelli che forse sarebbe stato l’ideale, se Toni se ne andava, per il nuovo modulo di Prandelli che chiede molta velocita’ da parte delle tre punte davanti.
Secondo me Lucarelli gioca meno spalle alla porta e si inserisce maglio negli spazi essendo un po’ piu’ veloce.
Uno dei pregi di Toni invece, secondo me, è che quando è in vantaggio sull’avverasrio e sui colpi di testa risulta essere devastante.
Comunque sia vista la partita di sabato sono stracontento del nostro bomber.
Buona giornata a tutti.
Settembre 13th, 2006 alle 11:55
L’ho già scritto e lo ripeto: NO, LUCARELLI IN VIOLA NO, NON è UN GIOCATORE DA FIORENTINA ! ma per favore, c’ha anche la pancia . . .
P.S. Preciso che non è per ragioni politiche che non lo voglio in viola, ma per cause tecniche.
Settembre 13th, 2006 alle 12:02
Lucarelli di sinistra?A parole forse…Quando ci fu il maremoto,pensò bene di noleggiare un aereo-spendendo una marea di soldi-per tornarsene a gambe levate in Italia…Ed intanto la povera gente moriva ed il “compagno” se ne strafregava.Bella solidarietà;da vero uomo di sinistra radicale.
Settembre 13th, 2006 alle 12:52
o guetta ma lo sai quanto ci corre fra toni e lucarelli?come fra mangiare e stare a guardare!!!mi ricordo bene che hai sponsorizzato molto il nome di lucarelli in estate,ma per sfortuna tua toni è rimasto e domenica mi sa che tu dovrai urlare di nuovo quando la butta dentro,so che per te non è il massimo ma purtroppo è così,il più forte è lui dentro e fuori dal campo,nonostante molti compreso il tuo amico Bucchioni abbiano cercato di metterlo in cattiva luce nei confronti di noi tifosi,menomale che non abbiamo tutti l’anello al naso e non cisiamo cascati in questi trabocchetti da giornalai!!!!un saluto e forza viola
Settembre 13th, 2006 alle 13:05
Sarei contento se Domenica finisse con un bel 2-2, con doppietta di Lucarelli (ce l’ho nel fantacalcio…)
Settembre 13th, 2006 alle 13:50
Io adoro Lucarelli e son d’accordo con David sul fatto che sia un gran giocatore e penso anche che sia una bella persona. D’altro canto penso anche che tra lui e Toni un pò di differenza ci sia! Certo sarebbe stata una valida alternativa se Luca se ne fosse andato ma di certo non avrebbe mai raggiunto i 30 gol a stagione (…sempre che Toni si in grado di ripetersi). Son anche d’accordo sul fatto che sia Livorno che Fiorentina abbiano due grandi tifoserie e non vedo perchè non debbano rispettarsi
Settembre 13th, 2006 alle 15:29
Caro David, leggendo i commenti, si scopre che il tuo blog è letto da un sacco di gente di destra che da quello che si legge vorrebero che la fiorentina comprasse i giocatori ai meeting di comunione e liberazione. Io non giudico loro, sono uno che crede nella democrazia e nel diritto di esprimere i propri pensiari, ma vedo che loro giudicano i giocatori di calcio in base alla corrente politica e credo che non sia il modo migliore per costruire una squadra vincente. Passano a Lucarelli, credo che per quanto riguarda il suo stile calcistico, non mi fà certo impazzire, ma non è mica un trequartista. Il suo lavoro è buttarla dentro e lui lo fa come pochi in Italia, perché se guardassimo lo stile anche il nostro Toni da Pavullo, con il suoi 196 cm non è che ha le movenze di Antognoni, però entrambi la mettono spesso in rete e questo basta. Allora non capisco la riluttanza nel vederlo come virtuale sostituto di Toni (e sottolineo virtuale, perché anche io come te David mi tengo stretto Toni), nella maleaugurata ipotesi che questa estate DDV non la spuntasse. Però non capisco questa riluttanza se poi lo si valuta su una dote che noi fiorentini rivendichiamo come se fosse la âverginità della sposaâ? dai nostri giocatori, cioè l’attaccamento alla maglia, penso che da questo punto di vista Lucarelli non ha eguali in Italia, neppure il del Piero che resta alla Juve in B. Questo signori è uno dei pochi giocatori che ci mette la faccia sul serio, letica con il proprio presidente, non per farsi vendere, questo lo fa perché vuole continuare a giocare con quella maglia anche se da altre parti gli offrono un pozzo di soldi. Allora capiamoci, o parlate tanto per parlare, oppure è l’ora che a Firenze si cominci a dire le cose con un po’ di coerenza in più, perché si sente dire da tutte le parti âtutto e il contrario di tuttoâ? e un se’ ne’ po’ più!
Settembre 13th, 2006 alle 15:37
A scusa David, aggiungo un messaggio per quello che si firma Che (povero Ernesto, quanti usano il tuo nome per dire spropositi).
Caro mio, essere un bravo compagno cosa significa?
Restare a morire anche lui sotto lo Tsunami, in compagnia di moglie e figli? Forse il tuo commento non è proprio appropiato.
Ogni tanto il silenzio è una buona alternativa.
Settembre 13th, 2006 alle 17:36
Per OutlawVOICE: che commento ridicolo che hai fatto! Dici che chi scrive sembra di destra e citi un associazione cattolica che non centra un c…o con il calcio! volevi essere simpatico? E poi fai piu’ politica te con il tuo commento che gli altri che fanno una critica , falla finita!
Settembre 13th, 2006 alle 17:37
Volerla buttare sempre in politica, basando poi le proprie opinioni su luoghi comuni, è veramente triste. Io condivido totalmente le idee politiche di Cristiano, ma non c’entra nulla questo con la mia opinione su di lui. Allora dovrei avere in antipatia quasi tutto il resto dei calciatori. Lucarelli ha dimostrato più di ogni altro una grande schiettezza e onestà, e non c’entra assolutamente nulla il fatto che sia di sinistra o meno. L’ho anche sempre ritenuto un grande giocatore con la maglia amaranto addosso, ma (rileggetevi pure i miei post sull’argomento) ho sempre detto che, secondo me, lucarelli fuori da Livorno diventa un giocatore “normale”. E’ proprio questo che ammiro di lui. Il cuore suo che batte per Livorno e che gli permette di rendere il 110% con quella maglia e solo con quella. Sarebbe tutto molto più bello se i calciatori fossero meno “professionisti” e più uomini.
Settembre 13th, 2006 alle 18:04
Ciao David, una domanda tecnica.Ho notato che col digitale terrestre non c’è il sincronismo con la tua radiocronaca, si può risolvere il problema? Non voglio più sentire la telecronaca della coppia Pizzul/boninsegna !!
Ciao e Forzaviolasempre.
RISPOSTA
Colpa nostra, per Fiorentina-Inter.
Torneremo sincronizzati a Livorno, ciao,
David
Settembre 13th, 2006 alle 20:12
A Lucarelli dispiacerà anche “che i rapporti tra tifosi di Livorno e Fiorentina si siano (forse) irrimediabilmente sciupati” ,ma tu la conosci la ragione principale perché si sono sciupati?
RISPOSTA
Credo che i livornesi volessero l’interruzione dei rapporti con i veronesi, lontanissimi da loro per motivi politici.
E poi, nel 2004, qualche imbecille ci ha dato di ripescati.
Ma io mi auguro che si torni ad avere ottimi rapporti, ciao,
David
Settembre 13th, 2006 alle 20:57
Risposta esatta: si sono sciupati perché loro da novizi di serie A chiedevano ad una tifoseria storica di rompere un gemellaggio che durava da circa 20 anni. Anzi non lo chiedevano, lo prentendevano come “conditio sine qua non”.
Da quando ci sono le BAL (Brigate Autonome Livornesi), prima viene la politica e subito dopo il Livorno.
Firenze è anche gemellata con il Catanzaro.
Verona, Catanzaro e Torino sono accomunati da una spiccata antijuventinità.
Nè rossa né nera è viola la nostra bandiera.
Cristiano Lucarelli è bravo, ma appartiene a quella categoria di giocatori su cui fuori dal suo “humus” di riferimento rischia di essere una scommessa. Sarebbe stato un sommesso tentativo di sostituzione di Toni, comunque non era detto che non avrebbe funzionato.
Scampato il pericolo, pensiamo a batterli.
Settembre 14th, 2006 alle 00:12
insisto con le provocazioni ma la riappicificazione di Toni con la Fiorentina mi puzza di accordo. Voglio dire , non e’ che Toni lascia a gennaio o fine stagione e magari Lucarelli contemporaneamente passa a Firenze ? E’ il sole californiano che mi da’ alla testa o ci puo’ essere un avvicendamento del genere e tu magari ne sai qualcosa di piu’?
RISPOSTA
Io non credo proprio che Toni se ne possa andare a gennaio, sarebbe una clamorosa sconfessione di quanto detto e fatto questa estate.
Ciao,
David
Settembre 15th, 2006 alle 00:33
Quello che doveva succedere era,purtroppo ,gia’ avvenuto.Certo,c’era il pericolo di qualche altra scossa sismica…Questione di scelta.Tanti volontari partirono dall’Italia, per dare aiuto alle popolazioni colpite.Lucarelli,che gia si trovava in loco,penso bene di guardarsi i fatti propi,dandosela a gambe.A me non sta simpatico ed io,outlok express o come cavolo ti chiami,la penso come mi pare.
Settembre 16th, 2006 alle 00:53
Mosca? Ma Lucarelli non doveva andare allo Zenit di Pietroburgo? Comunque sei un grande, David, complimenti per il blog! A proposito di Russia, ho tradotto un’intervista di Kanchelskis a un giornale russo, in cui il vecchio Andrei parla molto bene di Firenze e della Fiorentina, ma dice anche un sacco di bischerate sul perché lasciò Firenze. Ti può interessare? Ciao da Matteo
RISPOSTA
Mandacela, grazie, la pubblico integralmente.
Un abbraccio,
David
Settembre 16th, 2006 alle 23:19
LA SUA âAUTOGEOGRAFIAâ?
Andrei KANCHELSKIS: âEâ giunto il tempo di unâaltra generazione di allenatori e giocatoriâ?
Tra i calciatori russi è lâunico e il solo. Anche se in ambito sovietico e post-sovietico si trovano non pochi calciatori che abbiano il diritto di vantarsi di risultati significativi in paesi appartenenti allâelite europea. Andrei Kanchelskis è stato titolare di quattro noti e autorevoli club europei, il Glasgow Rangers (Scozia), lâEverton e il Manchester United (Inghilterra) e la Fiorentina (Italia) e dopo aver compiuto la sua carriera allâestero è tornato a casa, ha fatto una buona stagione nel Saturn nei pressi di Mosca e ha iniziato la nuova stagione nelle âAlette â? di Samara (la squadra di Samara si chiama Krylya Sovetov, “Ali dei Soviet” – nota del traduttore).
– Comâè capitato in Russia, Andrei?
– E dove dovevo andare, se qui ci sono la mia casa, i miei amici, i miei conoscenti, che non vedevo da tanto tempo? Inoltre ci sono anche degli affari in ballo: ho pubblicato un libro â è già il secondo, tra lâaltro.
– Dunque Lei è anche uno scrittore?
– Ma no, che scrittore sono… Questo è parte del lavoro di uno sportivo professionista. Eâ quello che permette di migliorare lâimmagine di un giocatore e di conseguenza anche della sua squadra. Naturalmente avevo dei collaboratori alla scrittura. In Inghilterra, dovâè uscito il primo libro (avevo solo 25 anni e non potevo pensare ad alcunché di simile), questo è uscito per ordine diretto della dirigenza del club Manchester United, di cui allora ero in qualche modo lâimmagine e mi ha aiutato George Scanlon. La tiratura di 30.000 copie si esaurì allâistante. In Russia a pubblicare un libro dal titolo âLa mia geografiaâ? mi ha aiutato il celebre giornalista Oleg Vinokurov. Il titolo è una mia idea. E ce nâè ben donde: Kirovograd , dove sono nato e ho cominciato a giocare a calcio, Charkov, Kiev, Donetsk, Manchester, Liverpool, Firenze, Glasgow, Southampton, Riyadh â concorderete che posso insegnare geografia.
– A proposito dellâArabia Saudita⦠Davvero a Lei, col suo nome, la sua posizione o, come dice Lei, la sua immagine interessava partecipare a un campionato così mediocre?
– Quando vinci, è interessante ovunque. Allora sono arrivato in questo deserto, dove, come mi hanno convinto, i tifosi vanno a frotte a vedere le partite di calcio. Ma tutto in modo umano: la squadra si trascina verso il basso â la gente non viene, comincia a vincere e lo stadio è pieno, 40.000 persone a ogni partita. Suscitava piuttosto perplessità lâassoluta mancanza di donne. Nei vicini Emirati Arabi Uniti, Qatar, Kuwait permettono alle donne di andare alle partite di calcio, ma in Arabia Saudita questo è tabù anche per i membri della famiglia reale.
– Come giocava con cinquanta gradi?
– No, con un caldo del genere non si giocava. Si giocava di sera, quando ci sono 25-30 gradi e questo si può sopportare. Inoltre i campi di calcio sono in un tale stato che come fatica tre partite a Riyadh si possono paragonare con una a Luzhniki (l’ex stadio Lenin di Mosca – n.d.t.).
– Ha fatto amicizia con alcuni dei suoi compagni di squadra?
– In teoria sì. Ma⦠Anche qui non è come tra la gente comune. In casa loro noi, europei, brasiliani (ce ne sono stati molti nel campionato di laggiù finché i famosi Romario e Bebeto non si sono trovati in situazioni spiacevoli) non venivamo fatti entrare. Ci invitavano in cortile, ci facevano sedere in una sorta di wigwam o in una capanna â là câè il televisore e lâimpianto stereo e là ti danno pure da mangiare. Non câera una sola donna, non ho mai visto da vicino i figli dei miei compagni di squadra, non permettono loro di accedere alla âtavola degli uominiâ?.
– Ma che è successo a Romario?
– Per quel che ho capito, fin dallâinizio si è comportato scorrettamente, non rendendosi conto dovâera andato. Sì, è un grande calciatore, una stella, lo chiamarono anche per dare unâimmagine al loro paese. Ma si è comportato in modo decisamente sprezzante coi padroni di casa. Non prendeva parte agli allenamenti. Giocò in tutto tre partite e il contratto fu risolto, anche se i proprietari del club subirono una perdita. Lo stesso con Bebeto. Dopo il primo allenamento con lâAl-Ittihad dichiarò che lì faceva troppo caldo e pretese che le partite venissero spostate alle 8 di sera. Vi immaginate? Prese parte a quattro partite e se ne andò. Questo causò al club la perdita di un milione e mezzo di dollari. Perciò adesso in Arabia Saudita preferiscono prendere europei.
– Ma come ha fatto un pischello di Kirovograd a diventare una stella del calcio europeo?
– Al calcio mi ha spinto papà , vedendo che io, cittino (Kanchelskis usa un termine gergale che mi è piaciuto tradurre così – n.d.t.), (così mi soprannominavano nelle partite nei cortili), scartavo abilmente gli adulti. Mi notarono piuttosto in fretta, mi mandarono a una scuola sportiva, poi mi inviarono in un collegio sportivo di Charkov, da là nella Zvezda di Kirovograd, dove già allora brillava Vladimir Veremeyev. Proprio questi mi convinse ad andare alla Dinamo di Kiev. Alla Dinamo? Da Lobanovsky? Lâargomento più convincente di Volodya fu uno: al contempo farai il servizio militare.
– Passò lâesame?
– Beh,sì⦠Arrivai e mi mandarono nella squadra riserve. E proprio là , nel famoso centro dei kieviani in periferia, a Koncha-Zaspa , giunse per me una macchina con un ufficiale e un soldato in ferma prolungata: soldato Kanchelskis, si prepari. Ed eccomi nel reparto. Dopo due mesi di questo addestramento, decisi che potevo dar lâaddio al calcio. Tanto più che ci avevano già annunciato che saremmo andati nel Nagorno Karabakh (per di più nel pieno della guerra) e ci avevano dato tutto lâequipaggiamento necessario, compresi elmetti, giubbotti antiproiettili e speciali ginocchiere di ferro.
– Chi la salvò dunque?
– Lobanovsky, Valery Vasiliyevich ⦠Fatto sta che a quel tempo non era né in Ucraina, né in Unione Sovietica in generale, ma per gli âabiliâ? i generali e i loro collaboratori non avevano vie dâuscita. Così mi presero. Lobanovsky tornò e mi âstrapparonoâ? via. Ma ero lâultima delle riserve. A proposito, da noi si erano raccolte delle âriserveâ? da nulla: Nikiforov , Onopko , Zayets, Yuran⦠E nella squadra titolare câerano Belanov, Mikhailichenko, Rats, Kuznetsov, Yaremchenko, lo stesso Veremeyev finiva di giocare⦠Che potevo fare? Io dissi a Valery VasiliyeviÄ?: mi mandi a Donetsk, nello âShakhtyorâ? (Kanchelskis lo chiama col nome russo, adesso si usa la forma ucraina Shakhtar – n.d.t.).
– Dallo âShakhtyorâ? la presero subito nel âManchester Unitedâ? â uno dei più importanti club europei. Per quali meriti?
– Primo, allora non era così importante. Secondo, il ruolo fondamentale lo giocarono le mie apparizioni nellâunder 21 e nella nazionale maggiore dellâURSS, che era guidata da Anatoly Byshovets. Allora, ricordo, battemmo gli scozzesi a Glasgow e alla partita era presente lâallenatore del âÐanchesterâ? Alex Ferguson.
– Ricorda di aver conosciuto David Beckham?
– Non lo ricordo affato. Ci portarono un ragazzino biondissimo, ci dissero, che quello ero la nostra futura stella⦠Io, Mark Hughes, Eric Cantona, Ashley Cole, Ryan Giggs, Brian Robson, Peter Schmeichel, già divenuti stelle, quasi ci mettemmo a ridere. No, non mi è rimasto affatto impresso nella mente.
– Ma venne a sostituirviâ¦
– Sono ipotesi. Se a un certo punto non mi fossi comportato stupidamente, Beckham non avrebbe avuto fortuna ancora per molto.
– Che successe, Andrei?
– Dopo un incontro degli ottavi di finale della Coppa dâInghilterra, in cui avevamo ceduto allâArsenal, Ashley, che allora giocava per i âgunnersâ?, venne da noi negli spogliatoi, semplicemente per salutare me, Mark, David ed Eric. Probabilmente, non scelse il miglior momento. Sir Alex lo vide, prese una scarpa da calcio e la lanciò contro David, ma io la presi al volo. Ð?h-аh, allora anche tu sei con loro, evidentemente, decise sir Alex Ferguson â e mi mise tra le riserve. Ma io non sono abituato a fare panchina. E posi le mie dure condizioni. Insomma il contratto fu risolto e io mi trovai alla Fiorentina, cosa per cui non ho rimpianti.
– Dunque cosa lâha portata a Glasgow?
– Il mio procuratore era un buon a nulla â il non ignoto Grigory Yesaulenko, che allora era vice-presidente dello Spartak, ma lavorava come procuratore, pur senza avere la licenza e immaginando con difficoltà di cosa si deve occupare un procuratore e come. Neanchâio sapevo nulla e non capivo questi transfert, bonus, bozze di contratto. Così persi lâoccasione. Poi, dopo questa storia, rinunciai ai servizi di Yesaulenko, ma la cosa era fatta. Adesso riconosco che di molte cose ero colpevole io stesso: ero giovane. So che Ferguson allâinizio era molto offeso, ma poi gli passò, ci incontrammo, ci salutammo molto calorosamente. Immagini, riconobbe che se non mi fossi comportato in quel modo, avrebbe voluto persino scusarsi con me per quel fatto della scarpa. Eh, a sapere dove fermarsiâ¦
– E così è andato a Firenze, alla Fiorentinaâ¦
– Giocherei ancora là . Ma il club cominciò ad avere seri problemi finanziari. Presero a svendere i giocatori. Me, fra questi. I âGlasgow Rangersâ? pagarono più di tutti â 6,6 milioni (di dollari, suppongo – n.d.t.) In quel momento, pare, divenni lâacquisto più caro nella storia di questo club ricco di tradizioni.
– Quale fu la sua parte in questo contratto?
– Non faccio commenti. Nel nostro paese, per quanto so, è meglio non dilungarsi su questo tema.
– Ma in generale, a quanto ho capito, alla Fiorentina tutto andava bene per Lei?
– Assolutamente! La squadra era di classe e la città è incantevole (abbiamo un appartamento, che mi sono tenuto, posizionato come un piazzale panoramico per turisti: dalle nostre finestre câè una vista veramente fantastica, tutta Firenze come sul palmo di una mano) e inoltre sul livello del campionato italiano non câè nulla da dire.
– A differenza della Fiorentina ai Rangers non si trovò beneâ¦
– Non è del tutto vero. Nelle prime due stagioni in generale era tutto ottimo: giocavo regolarmente, segnavo non poco per un centrocampista. Per un anno ancora (già con il nuovo tecnico, lâolandese Dick Ð?dvocaat) non ci fu di che lamentarsi. Ma qui allâimprovviso il presidente del club dette al nostro allenatore pieni poteri, anche se, comâè noto, chi sta bene non deve cercare di star meglio: vincevamo anche così, perché si dovesse cambiare la situazione così radicalmente è incomprensibile. Advocaat ne fece uso e cominciò ad acquistare in blocco i propri compatrioti, che, naturalmente, metteva nella squadra titolare. Ma i risultati peggiorarono decisamente. Anchâio fui tra le vittime, che a causa dellâinvasione degli olandesi finirono in panchina. Cercai di spiegarmi con il trainer â non volle ascoltare alcunché. I nostri rapporti peggioravano di giorno in giornoâ¦
Poi il Glasgow vola a Mosca per lâincontro di coppa UEFA con la Dinamo e Advocaat allâultimo momento mi âseparòâ? dal viaggio verso casa. Meschinità del genere. E io subito detti ordine al mio procuratore di cercare un altro club. Câerano non poche opportunità , ma lâesotismo dellâArabia Saudita e, non lo nascondo, le condizioni finanziarie risultarono qui più attraenti.
– Lei ha avuto non pochi successi. Quale trofeo le è più caro?
– Se permette, lââoroâ? del campionato europeo under 21 del 1990. Comunque è stato il mio primo grande successo.
– Ma se tutti i âdissenzientiâ? fossero partiti allora, nel 1994, per il campionato del mondo e la nostra nazionale in qualche modo si fosse battuta seriamente, che direbbe oggi, come si valuterebbe oggi?
– In qualche modo con questa lettera (la cosiddetta âlettera dei 14â? â la missiva dei più importanti calciatori del paese al presidente della Federcalcio russa Vyacheslav Koloskov con la richiesta di allontanare dalla squadra lâallenatore Pavel Sadyrin e di nominare al suo posto Anatoly Byshovets o Oleg Romantsev: in caso contrario si sarebbero rifiutati di prender parte al campionato del mondo con la nazionale.- nota dellâautore) abbiamo causato un danno. E io, purtroppo, ci ho messo mano. Anche se si può dire che non ci abbia messo mano formalmente: non ero a Mosca, qualcuno dei ragazzi mi lesse la lettera, mi chiese se ero dâaccordo e io confermai. Così âmisero una crocettaâ? anche su di me. Certo, architettammo tutto questo inutilmente. Anche se allora ci sembrò che facessimo bene. Adesso capisco che non bisognava occuparsi di sciocchezze, ma prepararsi normalmente, andare, giocare, lottare e vincere qualcosa. A pieno organico quella squadra avrebbe potuto battersi per qualcosa dâimportante.
– Oggi non pensa alla nazionale russa?
– No di certo. Eâ giunto il tempo per unâaltra generazione . Ma voglio portare il numero dei gol fatti a quota 100 e entrare nel âClub dei cannonieri russiâ?.
Igor FEYN, osservatore della âNovaya Gazetaâ?
24.04.2006 (traduzione di Matteo Mazzoni)
– Nota a margine: in Russia si racconta che negli anni ’60 la Fiorentina fece un’offerta milionaria per acquistare Byshovets. Non ho mai trovato conferme… Solo una leggenda?
RISPOSTA
Grazie!!!
Settembre 17th, 2006 alle 22:35
Davide,
seguo spesso il Pentasport e oggi mentre seguivo la partita in TV ripensavo alla telefonata di venerdì con il tuo amico Lucarelli, alle sue belle parole di Fairplay e alle sue, finte, scuse per il gesto dello scorso anno che prendeva in giro Luca Toni.
Oggi secondo me ha fatto peggio perchè ha preso in giro tutti i tifosi Viola prima protestando in maniera esagerata e plateale per il gol non dato e poi rotolandosi a terra
simulando un colpo ricevuto da un difenzore viola. Fagli i complimenti la prossima volta che lo chiami io se sarò all’ascolto cambierò stazione non voglio farmi prendere in giro da lui. Copmlimenti per le sceneggiate anche a Balleri e Galante. Tre toscani tre giocatori del Livorno…la tua terza squadra.
Saluti.
Giovanni
RISPOSTA
Scusa, ma quando gioca che dovrebbe fare? Lui pensa al suo e giustamente, così come Toldo nell’Inter pensava a parare.
Francamente non capisco, ciao
David
Settembre 17th, 2006 alle 23:29
A rivederla, la mia traduzione non mi sembra proprio impeccabile… Stilisticamente, intendo… Il contenuto è quello e le parole di Kanchelskis sul suo addio a Firenze mi pare che si commentino da sole… Ma toglimi una curiosità: quella storia russa sulla Fiorentina che negli anni ’60 cerca di acquistare Byshovets è solo una leggenda? Comunque Lucarelli a Pietroburgo avrebbe trovato anche un viola club…
RISPOSTA
Sinceramente: non lo so, non mi pare cmq che sia mai stato trattato.
Ciao,
David