La voglia di ricordare
Non credo che da due anni a questa parte esista al mondo una tifoseria con più testa al passato che la nostra.
Fateci caso, qui festeggiamo tutto: i 40 anni dal primo scudetto, le gesta indimenticabili di Antognoni, il “meglio secondi che ladri con i reduci del 1982, domani i 50 anni dalla Coppa delle Coppe, lunedì gli 85 anni della Fiorentina.
A me piace molto, avendo una testa fin troppo orientata a quello che è stato, però il nostro record è oggettivo e impone una domanda che vada un po’ più in profondità: non è che questa voglia di ricordare ciò che è stato sia un modo per combattere l’apatia del presente?
Quel distacco che giorno dopo giorno, goccia dopo goccia, sta avvenendo nei nostri cuori tra il calcio che amiamo e quello che è diventato il pallone delle plusvalenze?
Il calcio a Firenze dei presidenti che mancano, dei direttori e degli allenatori molto autoreferenziali, dei giocatori molto poco legati alla maglia, dei giornalisti (troppi, diciamo la verità, e troppo presuntuosi: ormai basta scrivere su un sito o fare un’intervistina alla radio per sentirsi Picchi/Ferrara/Calamai/Rialti/Giorgetti!) che credono di contare con le loro opinioni quanto quelli che vanno in campo?
Maggio 14th, 2011 alle 06:40
Credo che il tutto vada ricondotto ad una data specifica: luglio 2002, quando ci fu il fallimento. Da lì in avanti niente è stato più come prima. L’agonia della vecchia Fiorentina aveva già spezzato molti dei sogni dei tifosi, e la trasformazione del mondo del calcio, da pura passione applicata ai campi di gioco a normale “show business”, ha creato quest’apatia, che non coinvolge solo noi, ma anche tifoserie di altre società: basta vedere i numeri degli spettatori alle varie partite, non solo da noi. Il calcio inteso come passione è morto e sepolto, divorato da interessi ben più grandi fatti di numeri, bilanci, televisioni, bacini d’utenza, tesseredeitifosi. E noi, in quanto fiorentini, in quanto “ipercriticoni da codice genetico”, ci siamo ritrovati ad andare avanti con la testa rivolta all’indietro, dicendoci, spesso, troppo spesso, “si stava meglio quando si stava peggio”. Siamo capaci di dimenticarci, ed alla svelta, di quanto di buono fatto negli ultimi anni, arrivando ad affermare che sarebbe preferibile bazzicare nei bassifondi della classifica, stile anni settanta, quando ci salvavamo all’ultima od alla penultima giornata. Tutto questo perchè il mondo pallonaro è cambiato, come ho detto prima, diventando a pieno titolo una vera e propria industria, fatta di budget, di procuratori, di aumenti di capitale, di consigli di amministrazione da riunire, di audience, anzi, di “bacini di utenza”, di diritti tv da ripartire, eccetera eccetera.
Oggi basta poco per definirsi “esperti”, basta dire due cose, anche a caso, mettere insieme due frasi di senso compiuto con argomento calcistico, e si pretende di avere competenza in materia (e lo sto facendo pure io, scrivendo questo commento), anche se quel che si scrive sono delle emerite sciocchezze. Ma sono i tempi che son cambiati, internet è ovunque e lascia spazio a tutti di esprimersi, anche a sproposito.
Non è che si possa tornare indietro, al tempo che fu. Adattarsi al nuovo andazzo è difficile. Conservare la memoria, anche festeggiando il “meglio secondi che ladri” del 1982.
Maggio 14th, 2011 alle 07:03
Caro David! Credo tu abbia ragione, ci stiamo rifugiando nel passato perchè il presente non ci piace. I Della Valle ci hanno fatto cominciare a sognare, e da due anni a questa parte…., il risveglio è stato traumatico.Penso che anche per i giocatori valga la stessa cosa. Specialmente per i big, sono venuti quì perchè c’era un progetto, per una Fiorentina” sempre più forte”, come detto da qualcuno. Invece specialmente dopo la storia di Prandelli si sono resi conto che il sogno era finito. Anche la serietà dellla società con questa storia è stata minata. La società assente adesso fa il resto. E i giornalisti in questo caos hanno la possibilità di fare più danni. Io nel calderone ci metto anche i procuratori che fanno spesso danni (vedi Brachini)ai loro assistiti. Dove porterà tutto questo non lo so, speriamo veramente la società decida di mettere delle persone capaci nei posti giusti (specialmente per la comunicazione), altrimenti la vedo proprio buia. Un saluto.
Maggio 14th, 2011 alle 07:11
In ambito sportivo direi che i giornalisti non hanno davvero nessun potere se non la possibilità di fare incazzare di volta in volta qualcuno e conseguentemente prendersi, un tempo anche sonori cazzotti, bei tempo davvero quelli, querele e risarcimenti danni oggi.
Piuttosto rifletterei sulla patetica quanto triste esigenza di festeggiare eventi vecchi di mezzo secolo quando poi ogni anno ci sono a disposizione dai due ai cinque/sei trofei da conquistare e magari crearsi futuri ricordi piu’ recenti.
F.V.
Maggio 14th, 2011 alle 07:22
Seguito a dire che temo moltissimo un altro anno così, e sembra che le premesse ci siano tutte, anzi sono premesse per il peggio in quanto partiranno i big e i rimpiazzi per bene che possa andare saranno sconosciuti o giocatori reduci da infortunio, o peggio ancora qualche colpaccio mediatico alla Cassano, che assomiglierebbe tanto alle promesse dell’ultim’ora del Berlusca, tipo l’Ici o i condoni…
Maggio 14th, 2011 alle 07:28
David, perdonami, dopo tre anni muovo un appunto.
Hai dimenticato Raffaello Paloscia.
Antonello
RISPOSTA
Caro Antonello, Paloscia è stata professionalmente una persona a cui devo molto (l’unico che di sua iniziativa mi ha dato una chance in televisione) e non l’ho mai dimenticato, serbando per lui grande affetto e rispetto, al contrario di quanto abbiano fatto almeno un paio di persone con me, però è, diciamo, meno attivo di coloro che ho nominato.
Un abbraccio,
David
Maggio 14th, 2011 alle 07:46
Come fai a ragionare con loro, i Galliani, ovvero i salvàti? Il calcio muore, ricordarlo quando era vivo, o almeno molto più vivo, è un modo di far finta di non vedere i soldi, i soldi, i soldi che “sono” il calcio attuale. Non voglio essere, e pensare, uguale a te; vorrei essere con te nel vedere una partita, un torneo, un girone alla pari con gli altri Fratelli d’Italia. Come fai a perdonarli del tempo e dei soldi rubati a noi? C’era aria pulita. Questo cos’è?
Maggio 14th, 2011 alle 08:27
w viola sempre!!
Maggio 14th, 2011 alle 08:36
Noi fiorentini, abbiamo sempre un pò campato sulla memoria del primo e secondo scudetto, sulla finale di coppa campioni con il ral eccetera eccetera. Ogni tanto però, negli anni buoni dei Pontello e dei Cecchi Gori, ci siamo anche tolti qualche buona soddisfazione e anche vinto delle coppe italia e una supercoppa (pur avendo anni bui e 2 retrocessioni). Oggi, che siamo diventati giorno dopo giorno una tifoseria da plusvalenza (mi fanno ridere quelli che si entusiasmano se vendono Vargas a 25 milioni, come se tutto questo ci facesse diventare più forti, quando in realtà poi si prende Parolo e Hetemaj). Se vogliamo nuovamente esaltarci per fatti prettamente sportivi che abbiano esaltato nostri colori dobbiamo andare a ripescare il passato (ormai remoto, anzi remotissimo)… Il più profondo rammarico è quello di avere una proprietà che per potenzialità economica potrebbe emulare quella del Milan o dell’Inter e invece si emula quella della Sampdoria. Ma nessuno si ricorda quando 25 anni fa Berlusconi che ancora non era profondamente radicato in politica come oggi, prese il milan dalla serie b (Farina) e comprando campioni ha poi vinto quello che ha voluto negli anni 80 e 90 (e anche 2000) ??? Oggi se hanno un bacino di utenza e introiti più di noi è dovuto a questo. E non ci sono fairplay finanziari che tengano: se le proprietà immettono soldi propri (perchè una squadra di calcio ai massimi livelli non si prende per traccheggiare come lo si sta facendo oggi), i risultati sportivi si ottengono. Certo, i soldi non sono miei, sono suoi, però nessuno di noi gli ha chiesto di comprarla la Fiorentina (glielo ha chiesto Dominici in cambio di terreni costruttivi, oggi negatigli da Renzi e C.). Son tifosi dell’Inter e Titolari di questa loro altra fabbrichetta chiamata ACF Fiorentina, in cui per altro non ci guadagnano come in tutte le loro altre attività… chissà perchè la tengono… forse perchè ormai ci sono impelagati e nonhanno offerenti per rilevarla. Ma a noi che la viola è fonte quotidiana di profonde emozioni, ci fanno vivere una fase discendente che non ci stiamo meritando proprio per niente e che non era negli intendimenti iniziali dei primi 5 anni. Poi qualcuno potrà anche essere contento dei “4 sgudette e delle 4 ciempion ligghe”…
Maggio 14th, 2011 alle 08:37
Un secondo appunto e Bucchioni…..
Maggio 14th, 2011 alle 08:43
Ciao David,
noi Fiorentini siamo molto “passionali” per il calcio e sicuramente i ricordi del passato aiutano a vivere un presente fatto di luci ed ombre.
Crediamo ancora in un calcio “Romantico”, fatto di bandiere, sogni ed illusioni. Ci piacerebbe forse rivedere le maglie con i numeri dall’ 1 all’ 11, gli arbitri vestiti di nero, i palloni a scacchi bianchi e neri, le scarpe non colorate, i tamburi in curva, i fumogeni.
Respirare nuovamente l’ atmosfera da stadio di qualche anno fa quando le partite si giocavano tutte allo stesso orario e per molti la domenica era “IL CALCIO”.
Gli spogliatoi erano off-limits per le telecamere e non esistevano le interviste a fine primo tempo.
I giocatori arrivavano allo stadio senza telefonino, cuffie, i-pad, i-pod. Quando forse erano meno divi e piu’ calciatori. Quando per guadagnare un sacco di soldi non bastava fare bene 10 partite e farsi notare piu’ per il comportamento fuori dal campo (vedi Balotelli).
Quando i campioni starnieri aspiravano al campionato Italiano.
Oggi parliamo di plusvalenze, diritti televisivi, stadi di proprieta’. I conti devono tornare e per le squadre normali e’ quasi impossibile sognare.
Ci dobbiamo adeguare al fatto che le societa’ di calcio sono vere e proprie aziende nelle quali i conti valgon piu’ del cuore e dei sogni.
Ma la colpa e’ anche nostra che abbiamo la possibilita’ di pagare un abbonamento a Sky o Mediaset Premium per vedere una partita comodamente seduti in poltrona. Contribuiamo ad alimentare il business che ci sta dietro senza ricordarci che quella e’ la strada per l’ appiattimento del gioco piu’ bello del mondo.
Per quanto riguarda i giornalisti….il lavoro si e’ “evoluto” di pari passo con il calcio e la tecnologia. Ci sono scuole che promettono di insegnarti il mestiere, quando invece il mestiere lo impari sul “campo” sgomitando e sudando per arrivare……
Viola78
Maggio 14th, 2011 alle 08:54
Conosco personalmente raffàele paloscia, persona squisita, educata e sempre sorridente.
Un saluto da nippo
Maggio 14th, 2011 alle 09:00
Io quando guardo la Fiorentina di Batistuta, Rui Costa e Toldo, l’ultima Fiorentina veramente entusiasmante, ambiziosa e generatrice di sogni nei meravigliosi anni ’90 con un’altra curva Fiesole, ancora mi scende la lacrimuccia…
Maggio 14th, 2011 alle 09:04
no.bucchioni proprio no.
Maggio 14th, 2011 alle 09:20
STRAPIENAMENTE D’ACCORDO!!!!
Maggio 14th, 2011 alle 09:22
In genere si festeggiano i fasti passati quando, purtroppo, non ce ne sono di nuovi.
Maggio 14th, 2011 alle 09:43
Io aggiungerei anche la finale della prima edizione della Coppa dei Campioni nel 1957 contro il Real Madrid. A quella non c’ha pensato nessuno? No perchè di questi tempi, anche una sconfitta in una finale non è da disprezzare.
Caro Generale Stratocaster (@ 8), non credo che l’avvento di Berlusconi e di Moratti sia l’unico motivo di questi grandi bacini d’utenza (ma che c…. ce ne fregherà poi a noi di quanti tifosi ha il milan o l’Inter. E’chiaro che se butti miliardi prima e milioni poi, investendo i giocatori, strutture, marketing e quant’altro la sfera dei sostenitori si amplia in ragioni dei conseguenti risultati, ma se rifletti bene sulle differenze tra Milano e Firenze, dal punto di vista della popolazione,del territorio ad ampio respiro europeo, economico e politico ti accorgerai che questi “fantomatici bacini d’utenza” sono sempre stati non confrontabili (anche ai tempi di quel maramaldo di Farina) ed è pure ovvio che con l’avvento del calcio in Televisione e lo sviluppo tecnologico dei mezzi di comunicazione, la forbice si è pure ampliata (almeno trenta anni fa gli spettatori si contavano negli stadi). Per il resto son abbastanza d’accordo con le tue considerazioni, soprattutto quando dici che la Viola è fonte quotidiana di emozioni,anche se un po’ più di ottimismo non guasterebbe.
Infine un ultima, forse un po’ amara considerazione quelle emozioni che abbiamo provato negli anni 70 e i primi ’80, non le riproveremo forse più, a meno di miracoli.
Saluti
Maggio 14th, 2011 alle 10:03
A proposito di Ferrara, sembra abbia scritto: “… Certo che la gelosia comunque pesa tanto. E non c’è bisogno di scomodare Prandelli, che di invidie ne ha scatenate troppe. Perfino Renato Buso a un certo punto è diventato troppo popolare, tanto che la vittoria di Coppa Italia della sua Primavera lo ha lasciato prigioniero delle retrovie e lontano dalle interviste. In società gira anche la voce che qualcuno gli abbia detto con tono stizzito: «Si ricordi che i pareggi e le sconfitte sono sue, mentre le vittorie sono mie». Ma sarà mai possibile? Nel dubbio meglio volar bassi. Le invidie, come noto, possono far più male delle sconfitte. ”
Come dobbiamo interpretare?
Maggio 14th, 2011 alle 10:19
@Lucky63: considerando anche la rubentus che ha il nuovo stadio che gli può dare una spinta in più (ma non è una cittadella di 80 ettari quadrati), immetteranno non meno di altri 100 milioni per rifondare ancora una volta la squadra. Per fortuna non sono degli assi nella scelta dei giocatori, nonostante abbiano i mezzi, ma questo ti dimostra che se vuoi crescere devi investire progressivamente, non fare un anno di super investimenti e poi rivenderti tutti subito dopo. O la società è molto approssimativa o purtroppo il braccino e la paura di investire denaro nel calcio ti fà ritrarre fino a chiuderti nel tuo piccolo guscio (con sicuramente risultati sempre più piccoli). Questi non hanno più voglia di Fiorentina (perchè ormai gliene frega il giusto) e mi domando come una tifoseria fiorentina non abbia mai dato sfogo a una vera contestazione (tante altre volte fatte per molto meno). Ogni anno si dice che aspetteremo la fine del campionato per fare un esame e se c’è da contestare qualcosa lo si farà… mancano 15 giorni, scommetto che non succederà un bel niente nonostante se ne vada Montolivo e forse anche il Gila. Pensate che con Amauri o Funes mori sia uguale? Parolo, Biondini, Hetemaj… ecco, si sta diventando la Sampfiorentina, uguale uguale…
Maggio 14th, 2011 alle 10:38
non è apatia, son solo “quasi” 30 anni che non si vince “quasi” nulla, x questo si va avanti ad amarcord.
O.T. riguardo a ieri, la radio da me nominata era sarcasticamente radio fìe sole cioè ragazze sole solette (x questo mi ero azzardato in una battutaccia).
infine ringrazio x il consiglio spassionato il sig.i.b., ma io quando leggo quel nome nefasto mi viene le bolle, proverò prima un dermatologo
Maggio 14th, 2011 alle 11:06
non solo passato ma quest’anno ci siamo attaccati alla primavera manco fosse la prima squadra tutto questo perche’ i nostri beniamini ci hanno regalato un annata mediocre non da 7 come dice il buon mencucci diciamoci la verita’ negli anni della champions quando si giocava a calcio era un altra storia stadio pieno, entusiasmo e tutti belli impettiti come dire FIRENZE CE’!
Maggio 14th, 2011 alle 11:11
@ Generale Stratocaster
D’accordo sulle strategie degli investimenti.
Io la J. non l’avevo nominata di proposito.
Sono un po meno d’accordo, per ora, sulla contestazione preventiva. Intanto perchè non dimentico e con me, credo, in molti, dove eravamo nel 2002 e dove siamo stati negli ultimi 40 anni (non mi pare che abbiamo vinto tutti questi trofei o abbiamo lottato di frequente per la vittoria del campionato. Diciamoci la verità la costante permanenza ai vertici non è mai stata nelle nostre corde, purtroppo.
Poi se a fine campionato la società dovesse vendere tutti i migliori senza riacquistare elementi di pari livello, almeno potenziale, allora se ne può parlare. D’altra parte, purtroppo, non mi sembra che ci sia la fila di acquirenti danarosi davanti all’uscio dei DV. (io ho dubbi anche sulle reali capacità finaziarie del gruppo Di Benedetto per la Roma – a proposito di bacini d’utenza.
Un ultima annotazione per tutti, ricordo che quando, orfani di Tony,arrivò Gilardino, che faceva panchina al Milan,più di qualcuno era poco convinto della bontà della scelta.
Infine una considerazione dovuta: in mezzo a tutto questo parlare i migliori sono sempre i tifosi viola che con passione hanno sempre tifato la loro squadra sia in C2 che in C.L.
un saluto
Maggio 14th, 2011 alle 11:42
Le celebrazioni vanno bene, anzi sono doverose in alcuni casi, basta non esagerare e cadere nel ridicolo. Il rischio è questo, bisogna trovare la giusta misura, come in tutte le cose del resto. Andrea
Maggio 14th, 2011 alle 11:45
Va anche detto che a Firenze per vedere vincere qualche coppa invece che allo stadio bisogna andare su You Tube e cercare indietro, tanto indietro.
Ci vuol un’automobile da quanto c’è da viaggiare indietro.
La macchina del tempo, appunto.
immondo
X Alien
Tesoro, te non capisci neanche le figurine di Topolino, cosa mi leggi a fare ?
Altro che dermatogo.
Ti ci vuole l’abbecedario.
Maggio 14th, 2011 alle 11:46
Ciao David, sul post precedente forse non mi sono fatto capire. Lo so che hai chiesto e fatto tutto…l’ho sentito. La mia voleva essere solo una battuta perchè qualcuno questa cosa l’ha detta davvero..non a Radio Blu ma altrove…e in diretta! Il mio incredibile e il riferimento al mondo voleva riferirsi alla situazione da te legittimamente espressa nel blog “Far west” e alla infelice uscita di uno dei conduttori di una trasmissione. Ma che bischero! Scusa se mi sono mal espresso, e buone cose. Ciao.
Maggio 14th, 2011 alle 11:46
Vado O.T. : qualcuno ha citato Parolo, quindi dico una cosa: io Parolo lo prenderei di corsa, buon giocatore. Non come sostituto di Montolivo, sia chiaro, ma come interno può farci comodo. Se da titolare o meno dipenderà dagli altri acquisti, chiaramente. Andrea
Maggio 14th, 2011 alle 12:58
Sinisa ha detto che E’ STATO un piacere allenare Montolivo, abbiamo un altra cosa da ricordare.
Maggio 14th, 2011 alle 12:58
La colpa è solo della società dei DV.
Proprietà con una calcolatrice al posto del cuore.
Proprietà troppo snob e aristocratica per stare per la strada in mezzo ai fiorentini.
Non bastava DDV a sistemarsi il ciuffo dei capelli, ci voleva anche cerci e montolivo.
E non è vero che il calcio è cambiato. Il calcio è sempre quello, sono le persone in fiorentina che sono cambiate.
La riprova di quanto dico arriverà con una nuova proprietà. Non importa se più povera. Ma sarà più amata senza dubbio e porterà di nuovo la gente allo stadio.
La passione e l’entusiasmo non vanno di pari passo solo con le vittorie, ma vanno di pari passo con una società e con dei calciatori vicini ai tifosi.
Che sanno entrare nel cuore delle persone.
La fiorentina vera è come fosse ancora fallita. Ci manca dal 2002
Questa è la florentia viola dei dv. Altra cosa!
Per forza ci giriamo indietro per rivedere la Fiorentina. Non c’è altro modo.
Maggio 14th, 2011 alle 13:05
X alien
volevo scrivere dermatologo, non dermatogo.
Avevo posato gli occhiali da un’altra parte.
Maggio 14th, 2011 alle 13:22
….poi fra 10 anni festeggeremo il DECENNALE dei 4anni consecutivi in champion!!!!!……David qui se non si riaccende un po di entusiasmo a noi tifosi è un gran casino….a me personalmente si sta lentamente spegnendo….RIVOGLIO NLA NOSTRA FIORENTINA!!!…almeno quella che quando gioca al Franchi per 15\16 partite dettava LEGGE contro chiunque….ora è un paio di anni che quando giochiamo contro una big (per mia sensazione)partiamo già battuti…..e non lo sopporto….mi manda in bestia….ah un ultima cosa RIVOGLIO LA MIA CURVA FIESOLE….non questa curva spaccata com’è ora….non da più quella spinta di anni fa…..ciao!!!!
Maggio 14th, 2011 alle 13:32
Sono daccordissimo con il tuo post David, ma secondo me hai tralasciato un aspetto importantissimo nella tua analisi. Dalle varie ricorrenze che hai menzionato, si evince chiaramente la voglia e l orgoglio di tutto il popolo viola, nel voler tornare a lottare per traguardi importanti, qualunque sia l esito finale! La nostra Storia ci dice che abbiamo vinto 2 scudetti, 6 coppe Italia, 1 Supercoppa Italiana,1 Coppa delle Coppe, abbiamo disputato le finali delle coppe Europee, svariate volte siamo arrivati 2 in campionato e perso diverse finali di Coppa Italia,senza considerare i diversi piazzamenti europei conseguiti in campionato. In 85 anni di vita, non mi sembra per niente male,se consideriamo poi come abbiamo perso uno scudetto ed una finale uefa e del sistema marcio e corrotto che gia’prima dell’era calciopoli esisteva ma che nessuno tranne i Pontello si guardava dal denunciare, il tutto alla faccia di chi continua a dire che la nostra storia e’fatta di mediocrita’assoluta….
E’anche vero pero’che il calcio di oggi, come del resto la societa’di oggi e’ben diversa da quella del passato. Oggi vedo in giro( non solo a Firenze) molta meno passione, orgoglio, voglia di identificarsi in una squadra e delle proprie origini. Certo la politica condotta negli ultimi 2 anni dai dv, non aiutera’di certo a cambiare le cose,anzi, le portera’ad un livello dove davvero rischiamo di avere uno stadio pressoche’ vuoto.
Ci rendiamo conto che in molti stanno rimpiangendo vcg, colui che ha contribuito a decretare il fallimento della nostra amata Fiorentina, in collaborazione con Galliani, Berlusconi,Agnelli,Sensi,Petrucci,Carraro?etc,? Queste ricorrenze aiuteranno i piu’giovani a capire che anche Firenze,seppur con meno risorse e potere mediatico e politico, e’stata grande, e che solo volendo, senza x questi svenarsi, si puo’tornare a competere x traguardi che la citta’e la tifoseria signa e merita’, il problema e’pero’se l’attuale proprieta’ha voglia di fare tutto questo come promesso anni fa, quando nessuno sapeva della famosa cittadella che, ricordo, puo’essere fatta in altre zone della citta’o a ridosso di essa. Solo per la maglia e Firenze
Maggio 14th, 2011 alle 13:32
@27andrea_fi. Condivido, hanno dato molto alla Fiorentina, hanno preso i loro benefici in ritorno di immagine e notorietà, non hanno da avere niente indietro. Se si fossero fatti una pubblicità televisiva normale in 7 anni gli sarebbe costata non 200 ma 2000. (Berlusconi se l’è fatta ma le tv sono sue).
Gli unici che rimarranno saremo noi tifosi come sempre, con una unica frase fatidica: MAI UNA GIOIA – NEVER A JOY. Ma non mi ci arrabbio neanche più, mi sto sempre più allontanando da questa società e da una squadra sempre più in fase di imbrocchimento, causa anche le prossime cessioni dei big e i prossimi sicuri mediocri arrivi. Non c’è rimasto che discuterne qui sul blog di Guetta e vederla in televisione. Che tristezza.
Maggio 14th, 2011 alle 13:47
Storia di un amore che ci avevano tolto e qualcuno ci ha, in qualche modo reso, presentandoci, poi, il conto da pagare in piccole comode rate pensando che in questo modo non ce ne accorgessimo.
Forse qualcuno pensava o è stato indotto a pensare che ci sarebbe stata una sollevazione popolare a tutela di determinati interessi commerciali. Non conoscono i fiorentini, nel bene e nel male.
Il resto è un contorno con tutte le sfumature dell’interesse: quello curato con onestà e quello quasi patetico.
Maggio 14th, 2011 alle 14:11
Che dire d’accordo col post 12 che ha rimpianti del grande Bati…..Ma vivere sui ricordi è deleterio e masochista. Un po come se una donna di 100 Kg guarda la foto di quando era Miss. Mondo….Meditate
Forza Viola
Maggio 14th, 2011 alle 14:16
il livello imbarazzante di buona parte della stampa fiorentina, unito a quello rasoterra degli pseudo giornalisti, producono elementi che esprimono commenti come quello di andrea n.27. la sindrome del “bimbo viziato col babbo ricco che non gli compra i balocchi” ha contaminato firenze e purtroppo c’è gente che si augura un babbo piu povero che si rovini pur di soddisfare i capricci del figliolo. il problema è che molta parte della stampa e della pseudo stampa, continua a incoraggiare i tifosi a lamentarsi perchè cosi facendo gli ascolti sono maggiori.il bene della fiorentina passa inesorabilmente in secondo piano. eppure basterebbe vedere cosa stanno facendo le cinque “big” in questi giorni per spingerci a stringersi tutti insieme e difendere la nostra società che per fortuna ha una proprietà solida. purtroppo qui c’è gente che vive nel mondo dei sogni e non si rende conto di quel che succede nella realtà. per quanto riguarda il ricordare, tutti siamo portati a farlo in tutti i campi della vita. lo faranno sicuramente anche i tifosi del manchester e del barca. i ricordi ci riportano alla mente cose che ci riportano alla giovinezza, il cervello screma il tutto facendoci rammentare per lo più le cose piacevoli cancellando quelle negative. io, per esempio riesco a ricordare con nostalgia perfino il servizio militare anno in cui sono stato massacrato. il nostro presente sarà anche apatico calcistivamente parlando, ma finchè conrinueremo a ripetercelo senza sosta non faremo niente per scuoterci. ora c’è il mercato, vediamo che succede con tranquillità cercando di remare tutti dalla stessa parte contro le cinque big che stanno tentando loro si di toglierci i sogniò.
Maggio 14th, 2011 alle 14:33
PURTROPPO è Firenze, tutta, che vive sulle glorie del passato.
A Firenze era sempre meglio tutto quello di prima.
Dai fuochi d’artificio (prendendo la cosa più inutile e meno seria) in su.
Quindi figurati se Dell’Oglio e Pusceddu non erano meglio di Donadel e Pasqual….
o se lottare (ah certo a quei tempi c’era poesia…) per la salvezza non era meglio che fare un campionato come quello di quest’anno.
L’incontentabilità per il presente (gli epiteti “Perdelli” e simili che infuriavano mesi fa anche per il miglior tecnico d’Italia ne sono un piccolo, banale, esempio), la tendenza a dare per acquisito un bel risultato e PRETENDERE che quello sia il minimo per l’anno dopo e la nostalgia per il passato (di qualunque tipo…) sono nel nostro DNA.
Ecco perchè la città-più-bella-di’mmondo è, in realtà, ferma da secoli.
Però molte delle celebrazioni che facciamo sono belle e toccanti, e ci fanno tutti i complimenti.
Maggio 14th, 2011 alle 15:12
“Perfino Renato Buso a un certo punto è diventato troppo popolare, tanto che la vittoria di Coppa Italia della sua Primavera lo ha lasciato prigioniero delle retrovie e lontano dalle interviste. In società gira anche la voce che qualcuno gli abbia detto con tono stizzito: «Si ricordi che i pareggi e le sconfitte sono sue, mentre le vittorie sono mie».
Ferrara può piacere o meno ma di bischerate è assai parco.
C’è sempre il beneficio del dubbio, fosse vero saremo già ai tempi di Luna e Cecchi Gori, con i colpi di testa, le reazioni strane e una strana idea di attaccamento alla maglia.
Maggio 14th, 2011 alle 15:51
Totale indifferenza: sarà questo il comune sentimento che nel match prandiale di domani pervaderà le menti dei – presumibilmente pochi – tifosi della Fiorentina che, in preda alla fame ed al caldo torrido, assisteranno al Derby dell’Appennino e quasi certamente all’ultima partita al ‘Franchi’ del suo capitano Riccardo Montolivo. Non certo una bella maniera di salutare un giocatore che, nella buona e nella cattiva sorte, è stato la figura di riferimento e l’uomo simbolo in questi anni della Fiorentina, in Italia ed in Europa; un calciatore che, probabilmente, in cuor suo non ha la benché minima intenzione di lasciare la squadra e la città che lo ha cresciuto e che lo ha fatto diventare l’importante giocatore che è, capace, nel giro di pochi anni, di portare la sua Fiorentina a dei livelli quasi impareggiabili nonostante i continui stravolgimenti tattici cui è stato sottoposto: non sono stati i compagni di ruolo a far grande il centrocampo della Fiorentina, non è stato un Brocchi, un Liverani, un Felipe Melo né tantomeno, probabilmente, potrà esserlo un Behrami. È stata la forza, la caparbietà avvolte anche l’insolenza e la sfrontatezza di un giocatore dal carattere tedesco ma dal cuore italiano che ha permesso alla Fiorentina di dare lezioni di calcio a tutta Europa (si vedano le partite contro il PSV Eindhoven e le ultime partite di Champions per averne la riprova).
Si vocifera addirittura (ma ci sembra onestamente un po’ eccessivo) che fin dal match di domani Riccardo non indosserà più la tanto cara fascia di capitano, in segno di rispetto nei confronti di una città, di un intero popolo che, nonostante alcune critiche spesso eccessive, ha sempre mostrato grande attaccamento per i suoi leader calcistici, sentimento comune allo stesso giocatore che più volte ha spassionatamente manifestato il proprio amore per la maglia viola e per i colori della sua città (sì, perché Firenze è la sua città). Forse Montolivo non sarà mai considerato una bandiera; forse sarà semplicemente ricordato come un talento mai sbocciato o come un giocatore dall’incerto futuro. Ma sicuramente un giorno la Firenze del calcio potrà vantarsi fieramente di aver annoverato tra le sue fila uno dei più grandi giovani talenti mai approdati alla Fiorentina.
David, ma pensi davvero che sia giusto comportarsi così??? Tu che lo hai sempre apprezzato, non possiamo fare niente almeno per salutarlo domani???
RISPOSTA
Ma che è questa cosa della fascia di capitano? Chi l’ha detta?
Se uno crede a tutte le bischerate che vengono sparate…
Ciao,
David
Maggio 14th, 2011 alle 16:14
La notizia è di Firenzeviola, comunque apparte il discorso fascia, davvero vogliamo che ci sia indiferenza assoluta per la sua ultima partita, so che organizzano striscione per Donadel.Comunque della fascia ha parlato anche una radio ieri. Sai se è arrivato Andrea? Scusa , ma ho una tristezza adosso
Maggio 14th, 2011 alle 16:15
Ma perchè cavolo non dice niente??
Maggio 14th, 2011 alle 16:57
Il passato deve essere ricordato! Per noi e soprattutto per i bambini! La Storia del Club è importante!
Poi se si vincesse qualcosa di nuovo sarebbe meglio! Intanto abbiamo vinto la Coppa Italia Primavera e ci si gioca lo Scudetto! …meglio che niente!
Maggio 14th, 2011 alle 17:09
Distratti da queste claustrofobiche crociate contro questo o quello, con tanto di Ronzinante a seguito, intanto,nella stanza dei bottoni, i soliti noti stanno tentando di spartirsi la torta, alla faccia delle squadre medio piccole. In pratica ciò che DDV tentò di fare qualche anno addietro, forse anche ingenuamente. Una redistribuzione delle risorse che potesse dare adito alle medie di poter SPERARE (il tanto rimpianto sognare) e non solo di essere di contorno, come sono adesso. Per chi, preso dalla sindrome di Sancio Panza, se ne fosse scordato, le big che abbiamo di fronte rappresentano le tre famiglie più ricche e influenti d’Italia, che esprimono presidenti del consiglio, sindaci di città come Milano e realtà produttive secolari oltre che proprietari di svariati mezzi di comunicazione. A tutto ciò si aggiungano le romane che hanno la stampella polica e una corsia preferenziale nell’accesso alla grande finanza, questo dà l’idea di ciò che abbiamo di fronte.
In questo contesto, che taluni ignorano o fingono di ignorare, abbiamo una città divisa, una tifoseria in crisi, la proprietà che sta collezionando no da tutti i soggetti interessati, e mi chiedo con quale argomenti possiamo confrontarci con queste grandi realtà? A colpi di passione? Invocando VCG? Sperando che arrivi E.T. pieno di soldi da buttare in un contesto dove pochi kilometri di tramvia sembrano l’epopea di Gilgamesh? Oppure basta avere il campanile di Giotto per poter accampare diritti di regalità?
In questi giorni, ho letto solo di Zachini e del salace Marco,e mi scuso se ho perso qualche post, porre l’accento su questi che sono problemi basilari per veder crescere la Fiorentina. Nel contempo Paulillo minacciava di non comprare giocatori dalle usurpatrici, Agnelli di portare la Juve in altro campionato, dando così voce all’arroganza di chi sfrutta i vicini per potersi godere la ribalta Europea, quella vera.
La cosa che mi rattrista è veder una (ex) tifoseria, una volta orgogliosa della propria unità e della propria indipendenza, ormai ridotta a mangiarsi la coda, e succube, se non inerte nei confronti del governo del calcio. Continuando così speriaqmo di non divenire il 12 uomo della Lega Calcio.
Maggio 14th, 2011 alle 17:52
Purtoppo da molti anni non vinciamo nulla e il ricordo prevale, necessariamente, sulle miserie del presente.
Oltre a ciò, la totale inadeguatezza della comunicazione ( 4 qualificazioni per gli scudetti) e l’assenza completa di sogni ed emozioni ci fanno vivere in uno stato catartico.
Maggio 14th, 2011 alle 18:20
Oh Antonello!
Certo che per far venire le bolle a uno che si chiama Alien ce ne vole eh?…
Un saluto a entrambi.
Marco