L’allenatore conta
Quando Aldo Agroppi afferma che un allenatore conta al massimo il 20%, a molti viene da pensare che non sia poi così importante dimenticando però che quasi nessun calciatore riesce ad essere così decisivo.
Credo che se ne stiano accorgendo i tifosi dell’Inter, passati da Mourinho a Benitez/Leonardo e travolti da situazioni tecniche complicate ed invecchiamento della rosa che solo l’istrionica classe, a volte insopportabile, del portoghese è riuscita a trasformare nel triplete.
Oggi un tecnico deve saper fare soprattutto due cose: spiegare calcio nel modo più semplice possibile (facendo magari crescere i giovani) ed avere grande carisma per essere seguito da uomini che sono diventati delle aziende con tutti gli annessi e connessi del caso.
Quando poi hai la fortuna di avere uno così ad allenare la tua squadra, il tempo che passa ti fa sembrare tutto normale e magari torni ad apprezzarlo di nuovo nel momento in cui se ne va via…
Aprile 6th, 2011 alle 06:49
E’ evidente che Leonardo non è… da Vinci!
Il gol di Stankovic ho sognato di farlo io sotto la Fiesole col giglio sul petto: bellissimo.
Ma la mia ammirazione è tutta per Raùl Gonzàlez Blanco: immenso.
Aprile 6th, 2011 alle 06:54
E quindi chi vorresti al posto del serbo?
Questo alla fine volevi dire no?
Per migliorare serve che i fratelli Della valle tirino fuori più soldini!!!!!!
Aprile 6th, 2011 alle 07:04
Che ne dite di una Fiorentina cosi?
(3-4-3)
Boruc (Frey)
Gamberini, D’Agostino, Camporese
De silvestri, Behrami, Montolivo, Vargas
Lajcic
Jovetic (Mutu)
Gilardino
Aprile 6th, 2011 alle 07:16
Agroppi secondo me sostiene, giustamente, che un allenatore conta in percentuale minoritaria per quanto riguarda l’apporto positivo che può dare, ma se lo stesso allenatore non è buono allora può fare disastri inenarrabili, a prescindere dai giocatori a sua disposizione.
Ora, non so perchè, ma io nelle ultime due frasi leggevo Mourinho ma pensavo Prandelli. E sia chiaro: non sto intepretando le tue parole mettendoti in bocca ciò che non hai detto, sono proprio io che ho identificato Prandelli come stereotipo di un certo allenatore.
E non venitemi a dire che sono una vedova di Prandelli perchè forse questa è la prima volta in un anno che lo rammento.
Aprile 6th, 2011 alle 07:18
Ma quale gioco aveva il portoghese? tutti indietro e lanci lunghi,basti pensare alla finale.
Quest’anno i giocatori come Eto si sono rotti il c…. e giocano in avanti e l’Inter prende tante zuppe …
Ma quale grande allenatore … una TDC che sapeva vendere fumo.
Forza viola sempre
Aprile 6th, 2011 alle 07:30
il portoghese ha spremuto a dovere i giocatori traendo il massimo beneficio e portanto a casa il triplete
Pero sapeva che aveva chiesto tanto ai giocatori e se ne e andato!
Era logico che zanetti, cambiasso, milito etc avessero un calo e comiciassero la loro logica parabola discendente!
Leonardo doveva coprirsi ieri sera e basta e comprendere che la sua squadra e bollita.
Gravissimo prendere 5 reti da una squadra che lotta per la B in germania.
Io comunque ho goduto nel vedere quel paperone dei paperoni di moratto con la faccia triste!
Purtroppo visto le ns nulle ambizioni per i prossimi anni ho la sensazione che le ns prossime gioie dovranno derivare dalle serate come ieri sera
Aprile 6th, 2011 alle 07:33
Io ho amato solo un allenatore.
Io suo nome era Fatih Terim.
Fiorentina – Milan 4 a 0
La partita più bella che ho mai visto giocare dai viola.
Un saluto turco,
Nippo
Aprile 6th, 2011 alle 07:56
Verissimo… Basta guardare la stagione della viola dell’anno scorso… Nel momento in cui l’allenatore è stato praticamente esonerato dopo Samp Fiorentina c’è stato il crollo…
Aprile 6th, 2011 alle 08:09
Ma che sono allenatori quelli come Leonardo,Sinisa,ci vuole personalita’ in un allenatore,non uno che sia messo li’ e telecomandato dal joystick della societa’.Io gli allenatori aziendalisti non li sopporto.Per favore Andrea portaci Luciano bello e impacchettato con un gran fioccone viola sulla pelata.
Aprile 6th, 2011 alle 08:12
Temo che Massimiliano (n°4) abbia ragione nel leggere nelle ultime tue due frasi, gentile David, un velato rimpianto verso la conduzione tecnica e umana di Prandelli.
Sono due frasi , sopratutto due concetti che abbandonano la soggettività per sposare l’oggettività.
Indubbiamente.
Concetti sportivi, ma sopratutto concetti di vita molto condivisibili , ragionevolmente calzanti ,sulle quali una volta Sigmund Freud ci avrebbe scritto un libro.
Mi rattrista tuttavia accorgermi che, pur a bassa voce, stiamo cominciando a rimpiangere un uomo del passato.
Un uomo del passato e tutto il suo mondo e i suoi giorni che l’hanno condiviso e visto protagonista.
E segno che le cose non stanno andando bene.
E’ segno che davanti ci sono nuvole scure.
E’ segno che la malinconia sta spengendo molti fuochi.
Amici, temo che stiamo per entrare in un lungo autunno.
Prepariamo gli ombrelli e riponiamo gli occhiali da sole nel cruscotto della macchina.
Non serviranno per un bel pezzo.
Le giornate limpide son finite.
“Facciamo un altro giro di bevute, l’ultimo, il bar sta chiudendo”
(Al Pacino, da Carlito’s way)
Immonda bestia
Aprile 6th, 2011 alle 08:14
Ma se abbiamo chiuso un ciclo noi non vincendo niente,figuriamoci l’inter che ha vinto tutto, se lo special one sarebbe rimasto avrebbe fatto la stessa figuruccia(secondo me).
P.s. Mencucci vattene ,a volte le dimissioni sono il gesto più dignitoso a cui un professionista può accedere per salvare la faccia!
Il franchi si riempirà di strisciati,28 euro in un’anno per vedere la squadra del cuore non sono niente.
Per chi invece sostiene la squadra in casa e sopratutto in trasferta (e ripeto , sostiene) sono tanti .
La storia del 30%(niente da dire se un’abbonato risparmia) non regge.
VERGOGNA
(togli il parterre alla fiesole e senti solo il formaggino strisciato cantare)
MENCUCCI VATTENE!!
http://www.fiorentina.it/notizia.asp?IDNotizia=94680
Aprile 6th, 2011 alle 08:14
L’ultimo capoverso mi ha fatto venire in mente Prandelli.
La programmazione e la capacità di avere sempre tutto sotto controllo è sempre sfuggita ai più. Al contrario quella sicurezza, quella certezza di risultato con le medio-piccole, erano la palese dimostrazione di cosa significa “gestire” uno spogliatoio.
Aprile 6th, 2011 alle 08:23
Ogni riferimento al mago di orz è puramente casuale vero david?
Aprile 6th, 2011 alle 08:26
Allora leviamoci dai tre’ passi Sinisa che non azzecca un cambio manco per caso…l’allenatore conta un buon 40%
Aprile 6th, 2011 alle 08:27
Solo se fosse possibile far giocare la stessa identica partita alla stessa squadra per due volte facendola guidare da due allenatori diversi sarebbe chiarito una volta per tutte questo dilemma del grado di incisività dell’allenatore.
Tralasciamo Mourinho, che mette molto più dell’aspetto tecnico sulla bilancia: lui è anche un catalizzatore dell’attenzione dei media, toglie dalle spalle dei suoi giocatori gran parte delle pressioni…e questo vuol dire molto. Parliamo piuttosto di “allenatori e basta”…come Mihajlovic; ottimo col Catania e mediocre con noi, seppur la Viola sia più forte di quel Catania.
Dipende molto da CHI alleni, per farla breve. Se i tuoi giocatori corrono parti avvantaggiato…e se i tuoi giocatori che corrono sono anche dei campioni, beh, tanto meglio! Succede così che anche allenatori inesperti (Guardiola e Leonardo, tanto per fare due nomi) si ritrovino tra i Mister più bravi del mondo…ma allenando Barcellona, Milan e Inter credo che a pochi non riuscirebbe di vincere qualcosa.
Zeman, Spalletti, Guidolin, Prandelli…questi sono allenatori che davvero incidono sulla squadra che allenano.
Aprile 6th, 2011 alle 08:29
mi limito a quotare Massimiliano71: “Ora, non so perchè, ma io nelle ultime due frasi leggevo Mourinho ma pensavo Prandelli. E sia chiaro: non sto intepretando le tue parole mettendoti in bocca ciò che non hai detto, sono proprio io che ho identificato Prandelli come stereotipo di un certo allenatore.”
Aprile 6th, 2011 alle 08:37
In tempi non sospetti, in questi lidi ho sempre affermato dopo le vendite di Toni, presunta di Mutu, Melo, ecc, ecc che per me potevano vendere chi volevano l’importante era che restasse Prandelli, mi interessava solo e solamente lui, con la sua organizzazione di gioco e la sua bravura fuori dal campo avrebbe sopperito a qualunque mancanza.
Guardate Mazzarri, ha una squadra che sulla carta vale la Fiorentina (senza infortuni), guardate cosa ha tirato fuori dal cilindro e c’è tanto del suo, forse troppo (se se ne dovesse andare), il Napoli è stato aspramente criticato in estate per aver venduto napoletano DOC ed aver preso una punta che faceva fatica ad essere titolare a Palermo…
L’allenatore conta, forse troppo…
zachini
Aprile 6th, 2011 alle 08:38
Ho conosciuto Dan Peterson di persona e ci ho parlato a lungo proprio su questo tema (anche se si parla di basket e non di calcio). E lui, che credo si possa definire un esperto, mi disse una frase – ormai una quindicina di anni fa – che per me è incontrovertibile: “Quanto conta un coach? Tu puoi organizzare la migliore tattica possibile, ma se poi quando la palla arriva all’uomo libero lui sbaglia il tiro, tutto il tuo lavoro è inutile”. Quindi il “lavoro” non è matematica, non è 20% o 60% è un equilibrio tra giocatori e allenatore. E la differenza tra uno bravo e uno no la fanno le coppe in bacheca che non sempre equivale (come del resto capita per i giocatori) al loro reale valore (vedi Antognoni). Il resto lo fanno (e lo dico come parte in causa) i media. Saluti
Aprile 6th, 2011 alle 08:44
A mio avviso Agroppi ha ragione, magari anziché il 20%, penso che l’allenatore abbia un peso leggermente maggiore, facciamo un 30%.
L’Inter, secondo me, è un caso a parte. Gli scarsi risultati culminati con la debacle di ieri sera, sono figli di un certo tipo di assuefazione alle vittorie ottenute recentemente. Magari vi fosse la Fiorentina in tale situazione! Avrei sopportato anche un 18 a zero.
A proposito di casa viola… penso che i Della valle potrebbero e dovrebbero acquistare tre campioni senza cedere nessuno, dopodiché potremmo analizzare anche il lavoro di Sinisa.
Aprile 6th, 2011 alle 08:45
L’allenatore conta e come.Pero ci vogliono un certo numero di giocatori di livello.Prandelli ne ha avuti.Mourinho anche.Poi la gente invecchia, perde motivazioni,si infortuna etc,etc.Ogni campionato é diverso dal precedente.Pero noi come si fa a premiare un lavativo come Mutu,squalificato ,lasciandolo andare a Santo Domingo? E’ cercarsi rogna da soli.Si premia i colpevoli;roba da matti.
Aprile 6th, 2011 alle 08:57
Caro David ti ho letto e anche io ho pensato a Prandelli. Per me è stato immenso ha fatto fare i limoni alle querce ma purtroppo nel calcio i cicli non sono lunghi (l’unica eccezione Fergusson ma nella sua storia ci sono stati diversi anni bui lui ha diversi mini cicli all’interno della sua storia con lo United). Ora non ci resta che apprezzarlo ancor di più, come hai ben detto, e sperare che il nuovo corso possa fare bene. Il punto è un altro il portoghese ha fatto tanta gavetta invece Leonardo, Sinisa, Montella no. Questa è la differenza.
Aprile 6th, 2011 alle 08:58
invece secondo me le vicende dell’inter ci dicono proprio il contrario, e cioè che contano i giocatori. benitez non era il coglione che ci vogliono far credere e leonardo non è il fenomeno di cui si dice, benitez ha sempre giocato con mezza squadra fuori e faceva figuracce, i più forti sono rientrati con leonardo e l’inter ha ricominciato a vincere. poi, quando si è trovata a giocare il derby e la champions con chivu e ranocchia centrali invece di samuel e lucio, hanno preso una caterva di gol. mi sembra abbastanza semplice come concetto. mourinho è bravo e non si può negare, ma agroppi ha ragione. con quei due centrali che giocavano ieri puoi mettere in panchina anche gesù cristo ma i gol li prendi. p.s. c’è ancora chi rimpiange il mancato acquisto di ranocchia? che fosse sopravvalutato l’avevo già scritto diverso tempo fa, ma non pensavo che fosse peggio di felipe.
Aprile 6th, 2011 alle 09:00
Dopo un pò di tempo torno ad essere completamente d’accordo con te.
Aprile 6th, 2011 alle 09:00
Mourinho poteva essere antipatico, presuntuoso, sprezzante, ma è il numero 1 degli allenatori in circolazione. Parlano i risultati che ha fatto lui e quello che hanno fatto gli allenatori che gli sono succeduti.
Ma il più forte è il Mourinho di Maurizio Crozza!!
Aprile 6th, 2011 alle 09:06
x geppo: su mourinho ti do ragione, sul resto no. se non hai fatto l’abbonamento per protestare contro la tessera o per altri motivi tuoi, ora è giusto che ti frughi. o i braccini ce l’ha solo della valle? io che l’abbonamento l’ha fatto, se permetti voglio spendere un bel po meno di chi paga i biglietti. l’abbonamento serve proprio a questo, non facendolo sapevi benissimo che avresti pagato cari i biglietti per i big match, e allora che vuoi? sennò te fai come pannella che dice di fare lo sciopero della fame e poi mangia lo stesso, è giusto fare azioni di protesta come quella di non pagare l’abbonamente ma poi lamentarsi dei prezzi è assurdo.
Aprile 6th, 2011 alle 09:10
Credo che Leonardo non si dovesse sottrarre a quello a cui quasi tutti gli allenatori devono fare crescere davvero: la gavetta.
Il suo Milan era imbarazzante lo scorso anno, ma tutti a dire che era un Milan spettacolare. In casa col Cagliari vinsero 4-3 e fu preso a pallonate. La partita con noi la ricordate? Uno dei più grossi furti della storia, li prendemmo a pallonate. I derby li perse entrambi, soprattutto quello d’andata fu un massacro.
Leonardo è sopravvalutatissimo come tecnico, ma proprio perchè non ha background. Non si può cominciare ad allenare gente come Ronaldinho, Maicon, Eto’o e compagnia bella. In questo modo non riesci a capire dove e quanto conta il tuo sapere tattico e dove sta il merito tecnico dei calciatori, che restano comunque i primi responsabili. Prendere 5 gol in casa in una gara di champions, in un quarto di finale per giunta, è roba da circo Togni. Le partite si sa, si possono vincere e perdere, le partite di 180 minuti bisogna anche saperle gestire. Segna il 3-2 lo Schalke? Prova a recuperare, ma senza prendere contropiedi inguardabili. Ad un certo punto bisogna pensare anche alla gara di ritorno. Ora sarà solo una gita. Un 2-3 lo puoi ribaltare comunque. Non dico che uno debba “difendere” lo svantaggio, ma semplicemente cercare di non incrementarlo.
Leonardo, che per quanto vedo e sento è una persona squisita, non ha e non può avere un carisma tale da poter far risorgere una squadra che tecnicamente in alcuni suoi giocatori ha finito un ciclo.
Aprile 6th, 2011 alle 09:19
Quei puntini sospensivi alla fine del pezzo sono tutto un programma.
Tre piccoli, maliziosi, carognissimi puntini, quasi invisibili.
Quasi, appunto.
Per me la critica più sottile e più efficace a Mihajlovic di tutto l’anno.
Ma vi siete accorti come la mano dell’allenatore ha reso tristi i nostri giorni in viola?
Non sorridiamo (non sorrido, il plurale maiestatis è un artificio) pensando a questa Fiorentina, ci dà un senso di pesantezza l’avvicinarsi alla successiva partita: che pena e che sospiri!
A proposito, ovviamente molti non la pensano come me, ci mancherebbe. Lunedì ho ascoltato al Pentasport Rialti che ha detto, tra l’altro: la Fiorentina è una squadra straordinaria (sic!); se avessimo vinto a Bari e con il Cesena saremmo stati a soli due punti dalla Juve (che fenomeno, ma è proprio perchè non siamo in grado di vincere con due probabili retrocesse che la squadra è modestissima): ha usato la dimostrazione della mediocrità per sostenere il contrario: astuto, ma chi crede che lo ascolti?
Aprile 6th, 2011 alle 09:26
Caro David , hai detto proprio la cosa giusta far crescere i giovani, parola sconosciuta negli ultimi anni a Firenze visto che il mago non ne ha mai lanciato uno ! L ‘altra caratteristica importante che dovrebbe avere un allenatore e’ quella di valorizzare il gruppo e tenere in ugual considerazione tutti gli elementi della rosa , anche qui mi sembra che nella gestione precedente si sia andati completamente nella direzione opposta , giocavano sempre e solo gli stessi sani o rotti ; un dato significativo di quest anno e’ che la fiorentina credo sia la squadra che e’ andata in gol con più effettivi mi sembra 14 ! Comunque rimani sempre sulle tue idee , rimpiangi sempre il passato ( non capisco cosa ci sia da rimpiangere in un allenatore che rimarrà nella storia della Fiorentina a livello di numeri per il maggior numero di sconfitte 17 non lo dimenticare mai ) ! Ormai non tornerà più rassegnati , arrenditi e smetti di fare sempre e comunque la guerra a sinisa stai diventando patetico! Onore a Sinisa ora e sempre e Forza Viola
Aprile 6th, 2011 alle 09:28
Ragazzi, lasciamo stare gli scioperi della fame di Giacinto “Marco” Pannella.
Non sono uno scherzo come qualcuno affrettatamente suppone.
Più di una volta Pannella è stato sul punto di lasciarci veramente la vita.
Piuttosto, invece che denigrarlo, ringraziamolo per le sue battaglie politiche, che se non era per lui eravamo ancora nel medioevo.
Antonello Vannucci,
da 30 anni firmatario di ogni movimento referendario radicale.
(pur col dna msi dn, ma questo è un dettaglio)
Aprile 6th, 2011 alle 09:33
D’accordo sul discorso che Sinisa non è all’altezza, continuo a leggere ancora di Prandelli…BASTA!! non se ne può più!!! Vi domando…. ma che ha vinto questo signore??? Abbiamo mandato via a pedate Ranieri (insopportabile) dopo 4 anni in cui ci ha riportato in A, ha vinto coppa italia e supercoppa e noi stiamo mistificando un allenatore che in 5 anni non ha vinto nulla e statistcihe alla mano su 40 partite con le grandi ne ha vinte 4. Ma di cosa stiamo parlando???
AVANTI VIOLA! SOLO PER LA MAGLIA E PER FIRENZE
Aprile 6th, 2011 alle 09:42
Caro David, ti sbagli.
Come sempre Agroppi parla per paradossi, lui dice che un allenatore può fare la differenza in negativo: è vero, in positivo può incidere al 20%, ma in negativo molto di più.
Detta così è significa affermare che è fondamentale non avere un pessimo allenatore e, dunque, per sillogismo che serve un buon allenatore.
Sembra una supercazzola, ma credo che questa sia la corretta trasposizione del pensiero di Agroppi.
Ciao
Aprile 6th, 2011 alle 09:45
QUALE FUTURO?
Un’ ottima ragione per mandare via Sinisa e il genio del tavoliere che l’ha portato a Firenze. Non credo siano passate inosservate le dichiarazioni di Prandelli sul Napoli e su come si rivedesse in un progetto simile a quello Viola. Già, il Napoli è esattamente DOVE AVREBBE DOVUTO ESSERE LA FIORENTINA IN QUESTO 2011…
Saluti polemici
m
Aprile 6th, 2011 alle 09:55
Ogni riferimento a persone o cose….E’ puramente casuale…(Leggi Cesare…..)
Aprile 6th, 2011 alle 10:05
Scusa Geppo, ma durante il girone d’andata, quando il biglietto di non poche partite costava 10 euro, ovvero meno della media di quel che spendeva chi si era abbonato anticipando i propri soldi alla società, si sono visti abbonati scrivere lettere aperte a Mencuccii? Posso sbagliarmi, ma mi sembra di no. Eppure avrebbero avuto tutte le ragioni.
Resta il fatto che la tessera del tifoso non è un’invenzione della Fiorentina; che in generale gli abbonamenti esistono perché comprandoli si risparmia rispetto al costo della singola manifestazione (ma questo vale anche per le riviste da edicola e per i biglietti dell’autobus); che se qualcuno, per personali e più che legittime motivazioni, decide di non fare un abbonamento, è poi costretto ad attenersi al listino prezzi deciso dalla società.
E poi: il calo degli abbonamenti, quest’anno, era dovuto alla tessera del tifoso oppure a una nemmeno tanto velata protesta nei confronti della Fiorentina? A me sembra che molti di quelli che adesso si definiscono “non tesserati” ce l’avessero più con la società che con la tessera del tifoso.
Aprile 6th, 2011 alle 10:10
x Marco: Io e Pannella abbiamo in comune solo una cosa, ma non posso scriverla 🙂
Io l’abbonamento non l’ho mai fatto per risparmiare ma perchè in fiesole non ci stavo,visto che era sempre piena e senza fiesole io non ci stavo.
Ma io capisco che chi ha fatto l’abbonamento voglia risparmiare e non stò criticando chi ha scelto di farlo.
Non sopporto che Mencucci parli del 30% di “surplus” visto che l’abbonamento in curva, correggimi se sbaglio, costava 205 euro ed arriverò a fine stagione spendendo piu di 246 euro che sarebbero i soldi che un NON abbonato dovrebbe spendere.
Alzare il prezzo dei biglietti dopo la prima contestazione ai Della Valle, per poi confermare il tutto dicendo che nn centra niente la contestazione è stata la ciliegina sulla torta .
Insomma si puo pensare in mille modi ma come al solito tutto viene fatto tranne chiarezza e quel “signorotto” che dice che i fischi lo stimolano a lavorare meglio si prepari .
p.s. Se la Fiorentina correva per la champios secondo te avrebbero abbassato i prezzi delle curve a 10 euro?
Secondo questa ipocrita società noi abbiamo ancora possibilità di andare in europa e nelle partite importanti alzano i prezzi???
se vogliono i prezzi li possono alzare anche dopo Milan e Juventus ed arrivare cosi ai 246 euro quindi 41 euro in piu rispetto agli abbonati, ma chissà perchè,quando sarà previsto il “pienone”( di gobbi e milanisti) si alza i prezzi.
Che venga Mencucci in curva a tifare, visto che con la fiorentina ci sta facendo i soldi,potrebbe anche sudarla qualche camicetta invece di dire sempre che lui sarebbe un tifoso da curva.
I suoi principali non usano il condizionale quando lo devono pagare.
P.p.s. Mencucci,dopo la contestazione, disse ai contestatori di rifarsela con lui e non con Andrea della Valle ,bene…anzi benissimo…
MENCUCCI VATTENTE!
(e chiedi scusa per calciopoli)
oppssss
un saluto a Marco!
Aprile 6th, 2011 alle 10:21
pensa noi: da Prandelli a Mihajolovic. Siamo proprio messi male…
Aprile 6th, 2011 alle 10:22
Non voglio volutamente entrare nei dettagli del post ma non posso fare a meno di notare come sia esilarante veder accostato Prandelli ai vari Mourinho, Benitez ed altri allenatori vincenti. Gigi il bullo (30) porta dei fatti e dei numeri e siccome nel calcio contano i numeri e…solo quelli, noi possiamo star qui a demonizzare o idolatrare questo o quello ma alla fine di queste elucubrazioni mentali, in mano ci rimane ben poco. Io ho apprezzato parecchio Prandelli ma da questo a dipingerlo come un Santo come fanno parecchi ce ne corre. Mi chiedo cosa sarebbe successo se solo avesse vinto una Coppetta Italia !!! Io credo che un po’ più di equilibrio non guasterebbe, soprattutto perchè l’argomento sollecitato da David potrebbe essere paragonato al rebus “è nato prima l’uovo o la gallina ?”.
Difficilissimo stabilire e percentualizzare i meriti di un allenatore e quelli dei giocatori anche se io sono portato a dar ragione alle teorie di Agroppi; Trapattoni al Cagliari ne è un esempio calzante.
Aprile 6th, 2011 alle 10:27
sono d’accordo con il post n°7 di Nippo 96
il “turco” e basta per me
Aprile 6th, 2011 alle 10:32
il mister non scende in campo ma conta tanto.Per favore via Sinisa che è scarso e antipatico a tutti! Gasperini per un nuovo progetto, magari con meno stelle ma più entusiasmo e soprattutto meno spocchia ingiustificata.
Aprile 6th, 2011 alle 10:33
non c entra nulla con il post ma ti prego indaga.quello che chiamate il fenomeno aveva già fissato il volo e l ammonizione l avrebbe presa al 10000 per cento.fidati mi fa vomitare,spero faccia 3 gol ai gobbi e poi sparisca per sempre.io non dormo la notte per la fiorentina e questo si gestisce le ammonizioni per andare dalla mogliettina….
Aprile 6th, 2011 alle 10:36
Spesso i risultati di un allenatore vengono purtroppo messi in risalto o piuttosto snobbati in base al modo in cui il Mister e’ appoggiato o meno dalla stampa (soprattutto quella locale..)
Per venire allo specifico a noi, per giudicare il rendimento di Mihajlovic e le sue qualita’ di allenatore, credo sia giusto prendere in considerazione le gare post mercato di riparazione per due motivi ben precisi:
Il primo perche’ ha finalmente potuto avere il centrocampista che desiderava per il suo modulo preferito (Behrami, peraltro senza sostituto naturale in rosa, ed anche a Cesena ce ne siamo accorti eccome..)
Il secondo motivo e’ l’ ipressionante ondata di infortunati e giocatori fuori condizione determinanti per la qualita’ del gioco che abbiamo avuto fino a Gennaio:
guarda caso, guardando la classifica da allora fino ad adesso, siamo al quinto posto in classifica..
Faccio notare che, nonostante le difficolta’ del girone di andata, la squadra e’ sempre stata compatta a sostenere Sinisa, un motivo dovra’ pur esseci credo..
Un allenatore deve si essere in grado di schierare la formazione al meglio, ma anche saper gestire l’ ambiente, ed in questo e’ stato inappuntabile o quasi direi.
Faccio un esempio: Il Bologna quest’ anno ha avuto guai su guiai societari, e’ stato addirittura penalizzato di 3 punti, nonostante cio’ Malesani ha saputo tenere bel saldo il timone e tirare fuori dalla zona calda la squadra.
Per giudicare Mihajlovic secondo me, prima dobbiamo capire le cause del black out della Fiorentina verificatosi nel Marzo scorso e protrattosi fino ad autunno inoltrato almeno direi: la causa e’ stata forse la diatriba sulla conferma di Prandelli o meno? Io questo non lo so, so solo che da marzo scorso il buon Cesare ha totalmente perso il controllo della squadra, abbiamo disputato un finale di torneo indecoroso, 17 sconfitte in stagione (solo in campionato) sono una enormita’, ma piu’ ancora del dato ha stupito la rassegnazione della squadra negli ultimi mesi dello scorso torneo: il dubbio praticamente non era sul fatto se avremmo perduto la partita o meno, ma solo sul risultato negativo.. uno a zero? due a zero o piu’? (..)
Sinisa invece non ha peso la testa nonostante il negativissimo avvio (eravamo ultimi dopo poche partite..) la socita’ lo ha difeso a spada tratta e, nonostante le critiche di tifosi e stampa e’ stato capace di risollevare la squadra con un girone di ritorno all’ altezza mai abbastaza sottolineato da certa stampa (guarda caso..)
Forse Mihajlovic non sara’ ancora all’ altezza del predecessore in quanto ad esperienza e competenza, di sicuro pero’ il suo modo di approcciarsi ai media e’ assai piu’ franco e diretto di Prandelli e soprattutto meno ruffiano.. non sara’ l’ uomo di valori quale Mr. maivintoniente da Orzinuovi era costantemente etichettato, ma personalmente apprezzo molto la sua schiettezza e sincerita’.
ultima considerazione su quanto i media possano influire:
dopo 17 sconfitte, tutti chiedevano la conferma di Prandelli, nonostante tutto,
se le stesse sconfitte le avesse subite Mihajlovic (aritmenticamente impossibili da raggiungere oramai, anche nella peggiore delle ipotesi, fortunatamente),credo sarebbe stato “mediaticamente” impiccato dalla torre di Maratona..
Aprile 6th, 2011 alle 10:37
Io non so se Prandelli fosse un grandissimo allenatore , so invece che Sinisa non e’ un allenatore. Se si vuole una squadra di giovani ci vuole uno che sappia insegnare calcio. Vorrei ricordare che domenica a cesena l’ unico under 25 era De silvestri che quest’ anno senza allenatore ha subito una involuzione pazzesca. Tutti dicono che Corvino ha fatto un grande lavoro con i giovani della primavera. Pero’ nessuno di questi e’ veramente nel giro della prima squadra. Allora o non sono boni( eaalora ha sbagliato Corvino) oppure Sinisa non li fa giocare perche’ non sa dirgli cosa fare in campo
Aprile 6th, 2011 alle 10:39
Secondo me l’allenatore conta specialmente se unn’è bono.
Immonda, il tuo primo post di oggi mi ha buttato in depressione cosmica.
Aprile 6th, 2011 alle 10:47
L’allenatore un po’ quando fa bene e tantissimo quando fa male.
Mi sembra che alcuni dati siano oggettivi. In tanti abbiamo scritto a suo tempo che Prandelli aveva i seguenti meriti:
1.) cementava il gruppo. Lo spogliatoio era con lui, chi non era contento se ne andava (magari con perdita tecnica, vedi Balzaretti e Pazzini, mai sostituiti), magari contava sempre sui soliti quindici ma i giocatori davano il 110% ciascuno;
2.) aveva un’idea tattica. Si è visto in Nazionale, dove è notoriamente più difficile che l’allenatore possa incidere: la Nazionale, quando gioca, prova a seguire uno schema.
3.) la preparazione atletica non era inferiore agli altri, il richiamo a Marbella funzionava, sicuramente meglio di adesso.
Mihailovic invece galleggia. Con la squadra debole perde, con la squadra più forte arranca una vittoria o pareggia, ma la squadra non ha un’identità tattica, non ha un copione di gioco (palla al giocatore più in forma e vivaddio), atleticamente siamo indietro rispetto a tutti, la difesa sta troppo bassa perché hanno una paura folle e la squadra si allunga, hanno una paura folle di fare quattro passaggi consecutivi, sbaglia spesso i cambi e arruffa le partite (vedi Montolivo con il Cesena, a spasso per il campo).
Con i giovani, pur secondo me mediocri, non sa che pesci prendere: Liajc esaltato in precampionato e poi in tribuna, Babacar gioca i minuti di recupero, Camporese sparito al ritorno di Natali (bah ….).
Non dico Spalletti o Capello, ma dopo Prandelli Delio Rossi o Reja o Guidolin o Mazzarri si potevano prendere ?
No, perché non sono allenatori aziendalisti.
Aprile 6th, 2011 alle 10:47
Quello che è triste è constatare che per vincere contro la migliore Fiorentina della stagione all’Inter è bastata una prodezza di Eto’o, mentre ieri sera non sono bastate due prodezze (quella di Stankovic veramente eccezionale) per avere la meglio su una mediocre squadra tedesca, che però guarda caso correva….secondo me dai disastri europei delle italiane emerge una cosa: le squadre del nostro campionato sono totalmente fuori condizione da gennaio, la Roma è stata capace di perdere nettamente contro una squadra ucraina che non giocava una partita ufficiale da mesi, lo stesso Milan che sembra imbattibile in Italia è uscito contro il Tottenham, che non è certo uno squadrone. I limiti fisici non si notano nel nostro campionato, perchè più o meno tutte le squadre (tranne forse il Napoli nella prima parte della stagione e l’Udinese) giocano a ritmi incredibilmente lenti (vedi Fiorentina), per cui a squadre come Inter, Milan, Roma basta una giocata estemporanea di un “campione” per vincere partite che altrimenti finirebbero nella stragrande maggioranza dei casi con scialbi pareggi. Quello che va riconosciuto a Mourinho è che cura molto la preparazione fisica dei propri giocatori ed è inoltre un grande motivatore, due qualità che nel calcio di oggi sono a mio avviso indispensabili.
Aprile 6th, 2011 alle 10:49
Ma Agroppi lo afferma da sempre o solo dopo che nel ’93 è riuscito a far retrocedere una Fiorentina fortissima!?
DANDI
Aprile 6th, 2011 alle 11:02
Ciao David, è palese il tuo riferimento a prendelli e condivido solo in parte quello che dici. L’allenatore può essere più o meno preparato avere più o meno esperienza ma non può essere adatto a tutte le squadre e a tutte le dirigenze. Pertanto ci sarà lo stesso allenatore che riesce ad incidere per il 50% nel rendimento di una squadra e pressochè 0 nel rendimento di un’altra. Sono troppe le varibili in gioco nella conduzione di una squadra, contano le motivazioni, le capacità tecniche, tattiche ed umane di ciascun giocatore; conta la società che deve sempre essere al fianco del tecnico ecc… Per venire a noi credo che prandelli avesse finito un ciclo con questa squadra/società e che quindi non sarebbe riuscito a fare bene neanche lui quest’anno. In quanto a sinisa sicuramente ha ancora tanto da imparare ma credo che abbia le qualità umane per poter migliorare il rendimento della squadra e lo dimostra la stima che i giocatori nutrono nei suoi confronti, elemento quest’ultimo essenziale per fare bene.
Aprile 6th, 2011 alle 11:03
Sugli altri allenatori.
L’effetto Montella è già finito.
Leonardo non ha capito o ha provato a sfidare l’unica legge incontrovertibile della fisica calcistica: primo, non prenderle.
Maifredi, Zeman, Galeone & partners son buoni per vederli alla Gialappas, non in una grande squadra: Leonardo gioca per vincere 4 a 3; sul lungo termine del campionato può anche aver ragione ma sulle sfide dentro o fuori questo ragionamento toppa (vedi derby e Champ oltre i gironcini).
Sacchi, Trapattoni e Capello avevano difese di ferro e vincevano gli scudetti a suon di 1-0, massimo 2-1.
Murigno è il più grosso bluff fra gli allenatori che mi siano scorsi davanti: un catenaccione che partiva da Eto’o e contropiedi fulminanti, soltanto che poi andava in sala stampa, attirava gli allocchi dei giornalisti su di sè e non si parlava mai di squadra. Anche Murigno, però, giocava con Zanetti, Lucio, Cordoba, Samuel, Maicon, Materazzi in difesa e così si poteva permettere anche Trivela in attacco.
P.S: Terim è stato l’unico mio vero idolo a Firenze. Per lui avrei ucciso. Fuori dallo stadio, una volta, lo avvicinarono in tanti; gli chiesero “Mister, domenica cosa facciamo ?”, lui ci chiese “Con chi giocare, domenica ?”, noi “Con la Juventus, Mister” e lui “Allora vinceremo”.
Un mito ma troppo furbetto per i miei gusti: non fece fare la preparazione estiva per partire subito forte, tanto lui aveva un contratto annuale !!!!!!!!!!!!!!
Aprile 6th, 2011 alle 11:05
Ribadisco: il problema non è l’allenatore, sono i giocatori. L’Inter, ad esempio, è una squadra cotta, lo si era visto già nel tanto decantato ritorno di Monaco, dove nel primo tempo era stata presa a pallate e solo la fortuna l’aveva tentuta a galla. Le partite seguenti, una volta che il Caso ha girato gli occhi, sono spariti.
Penso, putrtoppo, che nel calcio attuale, più che l’allenatore, grande responsabilità l’abbia il preparatore atletico. Se non corri, rimedi una partita o due con la classe, ma poi cedi.
Ricordo che neanche con Prandelli non abbiamo mai avuto una cattiveria agonistica necessaria, con le grandi o con gli appuntamenti dentro o fuori quanto abbiamo faticato? Qualche partita buona in coppa, qualche ottima prestazione, ma ricodiamoci alcuni giocatori erano più giovani, avevano più fame. Di bellissimo io ricordo solo il primo anno con Prandelli e Toni, e il rush finale con la rovesciata di Osvaldo.
Forza Viola
Aprile 6th, 2011 alle 11:07
P.p.s. e poi non rompo più le palle: nella lista degli allenatori pre e post Mihailovic mi son scordato di mettere Ranieri e Malesiani.
Aprile 6th, 2011 alle 11:24
Eccome se l’ allenatore conta! Allora farei la
seguente proposta: vorrei un buon allenatore straniero (uno
del calibro di Wenger, con tutto lo staff tecnico al seguito)
ad allenare la Viola. Ovviamente gli lascerei carta bianca sulle
scelte dei giocatori e sulla loro preparazione. Vorrei un allenatore
veramente “aziendalista”, di quelli cioe’ che amministrano i comportamenti dei giocatori sul e fuori dal campo e che i giocatori “non professionali” li relega in tribuna fino a che non hanno appreso come si sta al mondo da calciatore professionista.
Vorrei un allenatore che esige che chi scende in campo
dia il massimo, sempre. Cosi’ vedrei finalmente giocare la Viola come una vera squadra, ad alti ritmi e convinta dei propri mezzi.
Allora forse torneremmo a divertirci, altrimenti rassegnamoci al grigiore anonimo che ci attende per chi sa quanto ancora, perche’
il buon Sinisa del ritratto sopra tratteggiato ha come unica caratteristica quella di essere straniero (anche se ormai perfettamente integrato nel calciucolo all’ italiana).
Aprile 6th, 2011 alle 11:40
x geppo: la cosa che mi dispiace di più è notare che quelli come te che non hanno fatto l’abbonamento per protesta ce l’hanno più con la dirigenza della fiorentina che con la lega che ha nventato la tessera del tifoso. sinceramente non so quanto in percentuale spenda in più uno come te che paga il biglietto ad ogni partita, anch’io come altri ho notato che a un certo punto del campionato i biglietti costavano 10 euro e li per li mi sono anche un po girate le scatole avendo io anticipato fiducia e soldi. gli aumenti dei biglietti con le big ci sono sempre stati e gli abbonamenti servono proprio a questo perchè tolgono spazio e ai tifosi avversari che solo occasionalmente vengono al franchi. paradossalmente non abbonandovi, in certe occasioni fate guadagnare di più la società. comunque ripeto, dispiace vedere che consideri mencucci un nemico e sinceramente l’ultimo rigo che hai scritto su calciopoli te lo potevi risparmiare, perchè la stronzata che ci hanno fatto con quella farsa di processo a me personalmente rode ancora e parecchio. ricambio comunque il saluto con stima: anche se si pensa diversamente siamo senz’altro dalla stessa parte. x immonda bestia: pannella per me è un istrione esibizionista che dice le stesse cose da 30 anni. 30 anni fa poteva essere anche considerato un innovatore che portava avanti battaglie anche giuste, ora è rimasto un patetico politicante che a ogni piè sospinto minaccia scioperi ella fame e addirittura della sete. questa forme di protesta se indette ogni due mesi per le cause più disparate, diventano ridicole e soprattutto inutili. sarà anche che abbia rischiato la vita, io lo vedo sempre bello grasso da anni e anni; chi digiuna davvero ha un altro aspetto. se non avessa fatto la battaglia per la maria avrebbe avuto molto meno seguito, comunque tutto questo è solo il mio punto di vista.
Aprile 6th, 2011 alle 12:14
X Marco n°52
Davanti a cotanta visione della cosa politica mi arrendo.
In pochi righe mi hai annichilito.
Una folata di vento che ha portato via tutta la calcina.
Non potremo più costruire niente.
Però possiamo sempre parlare del tempo.
Oppure della pesca.
Tu alle carpe usi il granturco o il formaggino?
E come finale che filo usi ?
Immonda bestia
Aprile 6th, 2011 alle 12:16
Errore di battitura, intendevo “in poche righe…”
perdonami, sono ancora stordito.
Aprile 6th, 2011 alle 12:18
Io concordo con Aldo Agroppi. Conta il 20%, ma quel 20% deve essere fatto bene, da persone capaci.
Aprile 6th, 2011 alle 12:24
eccome se l’ allenatore conta. baci a te e alla redazione
Aprile 6th, 2011 alle 12:31
L’allenatore conta, ma conta ancora di più la società che gli sta alle spalle. Prandelli ha guardato con nostalgia al Napoli perché in esso rivede, giustamente, la sua Fiorentina capace di andare oltre il proprio valore tecnico. Napoli ha tre campioni assoluti, alcuni giocatori discreti e schiera regolarmente, ogni domenica, almeno 3 calciatori scarsi. Ma scarsi davvero.
Ma alle spalle di un ottimo Mazzarri (adoro il suo 3-5-2, ma l’abbozzasse di piangere, per favore) c’è una società con idee e programmi molto chiari. E passione. E voglia di vincere. Anzi, di investire per vincere.
A Firenze sono questi gli elementi che mancano. Qui si parla di monte ingaggi da ridurre, di giocatori che se ne vanno a parametro zero, di altri che saranno venduti.
Aprile 6th, 2011 alle 12:50
Caro DANDI, la fiorentina di Agroppi, che comunque lasciò la squadra quando ancora non era nelle ultime 3, retrocesse probabilmente anche a causa della propretà, che cambiò allenatore dopo la sconfitta con l’Atalanta, quando eravamo sesti in classifica.
La retrocessione fu avvalata dai vertici per il comportamento antifederazione della tifoseria, con una serie di arbitraggi simili a quelli dell’ annata di calciopoli.
Fortunatamente la nostra proprietà, non ha ascoltato le sirene contro l’allenatore e non è stata costretta a fare retromarcia come qualche altro, con figura barbina annessa.
A GEPPO, oltre che stigmatizzare le accuse contro Mencucci (si punta il dito contro chi, magari sbagliando, ha difeso la squadra,e non contro chi scientemente la voleva demolire) non capisco la filippica contro la gestione dei prezzi. Chi ha fatto abbonamento ha speso ed è vincolato, chi paga il biglietto può scegliere lo stadio o meno.Il primo è sicuramente un tifoso, il secondo, come tu evidenzi, è trattato come cliente generico. E come cliente deve sottomettersi alle logiche di mercato: prezzi mediamente alti, tranne che per promozioni specifiche.
Per ANTONELLO, mi stupisce il tuo fatto di essere un sostenitore di Pannella, con la vicinanza che hai esternato alla fede. Visto che le battaglie che lui e radicali (non ultima quella sul caso Englaro )hanno avuto come avversari esponenti del mondo e della cultura cattolica. Mi piacerebbe capire come fai a contemperare esigenze etiche così diverse.
Aprile 6th, 2011 alle 12:54
Caro David condivido il tuo blog e hai ragione .
Comunque volevo scriverti due righe in attesa della partita di domenica sera al franchi.
La Fiorentina potrebbe battere il Milan ma deve giocare come ieri sera ha giocato lo SCHALKE 04 con palla a terra e correre correre correre…. Se il tecnico e la squadra ha registrato la partita di ieri sera e si prepara bene allora potrebbe battere il Milan.
In fondo la squadra nerazzurra ieri ha mostrato delle lacune in difesa che nemmeno la Fiorentina ha fatto quando era in Champions League.
Non credo che la Fiorentina in Champions abbia vinto solo grazie a Jovetic….
Se come dice Mihailovic tutte le partite la Fiorentina le giocasse come se fossero partite di Champions o finali con un altro spirito e con maggiore volonta’ forse visto che mancano ancora 7 gare si potrebbe davvero sperare nel miracolo del 7° posto e si potrebbe davvero aprire una strada per l’europa….
Tutto e’ nelle mani della fiorentina e di Mihailovic….
Spero domenica sera la Fiorentina sconfigga e vinca questo Milan vittorioso di derby per riaprire la zona alta del campionato e per sfatare il tabu’ che anche contro le grandi squadre la Fiorentina vince….
Non vado a scommettere nulla ma la Fiorentina gha la chance per dimostrare di che pasta e’ fatta.
Grazie ciao Alessio 28 (ANTELLA).
Aprile 6th, 2011 alle 12:55
ma come si fa a dare in mano una squadra di super campioni ad un allenatore che non ha fatto nemmeno il corso a coverciano?? moratti attendo risposta
Aprile 6th, 2011 alle 12:55
Quante verità in un singolo post.
Aprile 6th, 2011 alle 13:06
mi piace marco 52
ottimi concetti e ben espressi.
p.s. anche a me rode ancora calciopoli e “non sopporto” chi ha la memoria corta…
ciao
zachini
Aprile 6th, 2011 alle 13:06
massimiliano71 la penso pari pari come te…
Aprile 6th, 2011 alle 13:18
io sono del parere che l’allenatore non dia un bonus alla squadra ma anzi possa solo influire in maniera negativa… mi spiego.. gli allenatori bravi fanno rendere la propria squadra al 90-95% mentre quelli scadenti,quelli che hanno i loro dogmi imprescindibili ( vedi Del Neri ) sottraggono punti percentuale alla squadra.
Tra gli allenatori intelligenti e competenti biogna assolutamente inserire persone come Prandelli e Mourinho..
Aprile 6th, 2011 alle 13:27
sì, vabbe’ tra Mourinho e Prandelli ci passa un oceano. via torniamo coi piedi per terra su…
che poi il bel gioco di Prandelli aveva 3 schemi:
1. palla a Toni sulla Testa
2. palla a Mutu sui piedi
3. Frey le prende tutte
il resto ticchete-tocchete al limite dell’area avversaria con la difesa già schierata che non fa passare un ago. contromossa: lancione sulla testa del centrale avversario. bello sì, come la partita in cui ci hanno azzerato i Rangers…
Aprile 6th, 2011 alle 13:33
Ahhhhhhh! Che goduria ieri sera!!!!!
Aprile 6th, 2011 alle 13:35
Questa stagione, con tutte le voci circa quelle ormai scontate cessione dei big, mi ricorda gli anni del declino di Cecchi Gori… Ma allora Vittorio non aveva neanche i soldi per piangere mentre nn mi sembra che i DV si trovino nella stessa disastrata condizione. Quindi… Io proprio nn capisco questa arrendevolezza del popolo viola…
Aprile 6th, 2011 alle 13:45
A fare scioperi della fame in continuazione come fa Pannella a regola si campa a lungo…
Aprile 6th, 2011 alle 13:46
Anch’io ho pensato a Prandelli leggendo le tue ultime frasi e dico BASTA con questo rimpiangere Prandelli.
C’è una buona metà (ma forse anche di più) della tifoseria e anche tanti giornalisti che ormai non vedono altro che lui, come il Re Mida dei 4 anni e mezzo d’oro della Fiorentina. Via Corvino, via i della Valle, via i giocatori, da Montolivo a Gilardino. E questo che sento blaterare ai quattro venti. E magari Prandelli presidente, direttore sportivo, allenatore e perché no, anche in campo !
Dimenticandosi dei soldi tirati fuori in quei 4 anni e mezzo dai Della Valle e di come li ha spesi bene Corvino, per finire alle grandi giocate dei singoli (mi riferisco ad un Toni capace di trasformare in oro anche il peggior cross del mondo e di un Mutu che spesso vinceva le partite da solo).
Prandelli con la squadra che ha avuto avrebbe dovuto fare come stanno facendo Mazzarri o Guidolin quest’anno con rose molto più deboli di quelle che abbiamo avuto noi (quelli sì che sono miracoli).
Ed invece Cesare non ha MAI vinto con Guidolin nonostante abbia sempre avuto squadre migliori, ha battuto le grandi 4 volte su 44, è stato buttato fuori dai Rangers in semifinale Uefa contro una squadra nettamente inferiore alla nostra e non ci ha portato in finale neanche in Coppa Italia, manifestazione alla nostra portata, inoltre ha messo in condizioni di far andar via ottimi acquisti come Maggio, Balzaretti e Pazzini che ora fa giocare titolari in nazionale.
Con questo non voglio oscurare ciò che di buono Prandelli ha fatto, dai piazzamenti Champions al bel gioco fatto vedere in molte occasioni, e nemmeno voglio dire che Sinisa è migliore di Cesare (anzi la gestione dei cambi in partita e alcune scelte sugli uomini da schierare da parte di Sinisa spesso le ho trovate quantomeno imbarazzanti), però nemmeno incensarlo come sta facendo gran parte della nostra tifoseria da un anno a questa parte.
Il più grande merito di Prandelli è l’aver creato il personaggio che si è cucito addosso.
Prometto che il giorno che Prandelli l’infallibile andrà davanti ad una telecamera e si addosserà una colpa una, cambierò la mia idea sul personaggio.
Aprile 6th, 2011 alle 13:55
Il grande Boskov diceva che quando una squadra vince, vincono i giocatori, quando una squadra perde, perde l’allenatore.
Sono d’accordo, l’allenatore conta in negativo. Conta molto di più un Ds, lo Schalke deve averne uno bravo, perché ha costruito una squadra con grande intelligenza.
L’Inter di Firenze era la solita di ieri sera, il mio più grande rimpianto della stagione, molto più di altri pareggini. Averci perso è stata un’impresa all’incontrario.
Adesso c’è il Milan, la più scarsa capolista in quarant’anni di storia della serie A, questa volta è più difficile perdere che vincere. Sono proprio curioso di vedere come si farà a non vincere.
Aprile 6th, 2011 alle 15:19
Noi un allenatore così ce l’avevamo, ma la Società ha preferito che se ne andasse.
Aprile 6th, 2011 alle 15:36
Per Marco, Post 52
Gentile Marco, Pannella non ha mai fatto diete ma scioperi della fame. La differenza non è così sottile come sembra.
Se prendi un grasso obeso e lo lasci senza bere e mangiare vedrai che anche lui rischierà la vita molto prima di diventare magro.
Per quanto riguarda ciò che dici hai ragione a metà.
Hai ragione quando dici che parla delle stesse cose da 30 anni (anche se gli anni sono 60).
Hai torto quando pensi che le cose di cui parla non sono attuali.
Magari sono idee discutibili ma non puoi dire che non sono “attuali”.
Tralasciando le lotte sulle droghe leggere (che fanno molto rumore ma non sono il cavallo di battaglia della storia radicale) su cui potremmo parlare per ore (le mafie ringraziano la visione puritana della vita) penso che argomenti come eutanasia, legalità delle istituzioni, lotta alle oligarchie, pacifismo gandhiano (e non all’europea), condizioni di vita dei carcerati, presidenzialismo, riduzione del numero dei parlamentari, liberalizzazioni (non della cannabis ma delle regole per le società di capitali), divisione delle carriere, il preservativo, l’anticlericalesimo etc etc etc… siano argomenti molto, molto attuali.
Magari non sei d’accordo su niente ma non puoi dire che, per il solo fatto che un politico lotta per le sue idee da 60 anni, sia anacronistico.
Ti faccio inoltre notare che i Radicali, insieme alla Lega (se pur con mille contraddizioni) sono l’unico partito che ha delle idee e che lotta per quelle.
Gli altri partiti, nonostante da 15 anni si scambino le poltrone di governo, non si è ancora capito per cosa lottano.
Un saluto
Nippo
Aprile 6th, 2011 alle 15:46
d’accordo con te massimiliano (post70)..il campionato di quest’anno è talmente mediocre che mi viene da piangere!
E alcuni (penso ad un Rialti per esempio)mi parlano di un cesena come una buona squadra!??!?!?!no dico ma vi ricordate ai tempi delle famose 7 sorelle…il parma non vinceva gli scudetti con thuram cannavaro buffon crespo chiesa ecc ecc..no dico
‘sti cacchi!?!?!?
oggi il napoli lotta per lo scudetto con pazienza maggio ARONICA GRAVA CANNAVARO yebda(tanto per fare un paio di nomi!)..ma vi rendete conto della differenza tecnica e tattica?
Oggi giorno un giocatore scarso tecnicamente come Boateng viene considerato indispensabile e insostituibile solo perchè ha prestanza e forza…naturalmente quando però ci confrontiamo all’estero arrivano regolari scoppole una dietro l’altra!
Gli allenatori incidono molto perchè se anche fosse vero quel 20% di cui si dice…quello è fondamentale per fare la differenza su determinati meccanismi,sulla cura di certi particolari..prendete il fuorigioco o le diagonali..se le fai bene è un conto ma se ne scazzi una becchi gol(e noi mi sembra che qualcosa ne sappiamo quest’anno).
Stesso dicasi per i movimenti offensivi…quando far salire centrocampo o esterni…ieri per esempio il centrocampo dell’inter arrivava sempre in ritardo e non sapevano come fermare l’uomo che stava tra l’attacco e la difesa…
Detto questo ma nessuno rimpiange più Ranocchia??:)
Bona
Aprile 6th, 2011 alle 16:12
Ragazzi che quest’anno il campionato italiano è mediocre lo dimostrano i fatti.
In Italia vincono sempre le solite, aiutino di qui aiutino di là, poi in Europa ecco i risultati.
Con tutto questo sono felicissima, noi non andremo più in champion, vanno le prime tre, perciò……..e quando le italiane vanno fuori personalmente sono contentissima.
Credere che il calcio sia onesto è un utopia, domenica giochiamo con il Milan, è già deciso che devono vincere lo scudetto, state pur sicuri che se per caso dovessero perdere un rigorino arriva, ricordate lo scorso anno??????? Non cambierà mai niente.
Sono anni che ho l’abbonamento in curva Fiesole, vado in trasferta, ma sinceramente il prossimo anno non sò se rinnovo.
Vai allo stadio a prendere l’acqua, patire il caldo,per cosa tanto stringi stringi dove girano tanti soldi di onesto non c’è niente.
Comunque sempre forza viola.
Sono i giocatori che fanno la differenza……
Comprare comprare.
Comunque Spaletti tra un anno SPERIAMO.
Aprile 6th, 2011 alle 16:18
Prandelli è un ottimo allenatore. Un ottimo allenatore che svolgeva anche il ruolo di direttore generale all’interno della società, creando un punto di raccordo tra DS, dirigenza e calciatori. Il suo punto di forza, ancora più del gioco, era il clima che creava in società e nello spogliatoio e con il quale era possibile lavorare al meglio. E si sa bene, in qualsiasi ambiente di lavoro, che il clima disteso è il miglior modo per rendere al massimo. Probabilmente senza una persona come lui quando partimmo da -19 sarebbe stata grassa salvarsi e invece riuscimmo ad arrivare in Coppa Uefa. E’ il potere della tranquillità.
Io però non sono abituato a vivere di rimpianti e nostalgia, mi piace guardare al presente ed al futuro e se critico Mihajlovic non lo faccio “perchè con Prandelli si giocava meglio….”, ma semplicemente perchè per me il serbo non solo non ha saputo dare un gioco alla squadra, ma non ha saputo essere neppure un punto di riferimento per i giocatori con tutte le dichiarazioni bellicose dei primi mesi: dal famoso “coltello tra i denti”, passando per la squadra “con le palle”, attraversando il periodo in cui voleva prendere i propri ragazzi “a calci in culo” fino ad arrivare al punto di accusarli di non fare in campo quello che lui diceva. Tralasciamo poi la preparazione atletica che ha messo in evidenza una gestione tecnico-fisica della rosa da dilettanti di terza categoria.
In sostanza: Mihajlovic non è buono non perchè rapportato a Prandelli, ma semplicemente perchè non lo è in valore assoluto. Lo dissi all’inizio del campionato, ho atteso 31 giornate sperando di essere smentito clamorosamente e ancora sono in attesa di darmi del bischero da solo.
Dovrò attendere pure l’anno prossimo?
Aprile 6th, 2011 alle 16:34
L’allenatore conta, eccome se conta: quando sbaglia. Se schiera la formazione sbagliata, se mette dei giocatori fuori ruolo, se fa dei cambi sbagliati, se non si accorge che l’avversario ha cambiato disposizione tattica e non prende le contromisure istantaneamente, se sbaglia la preparazione fisica.
La cosa strana è che adesso l’allenatore non è più solo a fare il suo lavoro, ma paradossalmente sbaglia di più. C’è sempre un vice, un preparatore dei portieri, un preparatore atletico, qualcuno ha nel suo staff pure un tattico, ci manca solo che qualcun altro metta nello staff uno psicologo o magari un astrologo (Domenech, l’ex ct della Francia forse lo aveva già). Quindi dovrebbe essere più difficile sbagliare. Il problema è che ormai l’allenatore ha dei meriti solo per il nome che si ritrova, difficilmente fa la gavetta, partendo dalle giovanili per poi passare nelle serie minori, ed alla fine fare il salto. E si creano dei finti specialisti, alla Leonardo, o alla Ferrara, o alla Mihajlovic, che non hanno fatto un’esperienza di base, magari azzeccano le prime partite, e vengono santificati. Per poi essere messi pesantemente in discussione ai primi risultati negativi. Mentre magari vengono discussi fin da subito allenatori di provata esperienza, tipo Benitez, che nel periodo dell’Inter sembrava essere diventato un brocco. Poi l’hanno silurato, e i problemi son rimasti comunque: quel che aveva detto prima di essere cacciato si sta puntualmente dimostrando.
Ma mi sembra che ultimamente siano sempre meno gli allenatori veramente preparati: un allenatore dovrebbe sempre cercare di dare alla propria squadra un’identità di gioco, mentre ora chi è che si fa realmente distinguere dalle altre squadre per meriti del tecnico?
Aprile 6th, 2011 alle 16:39
anche io prima ancora di leggere i commenti ho accostato le tue parole a prandelli (libera associazione, non dico tu volessi parlare di lui, sono io che ogni tanto ho un moto di nostalgia 🙂
ma poi mi dico che ormai quello che abbiamo è mihajlovic, e a prescindere dal fatto che se resta io non rinnovo (facendo presente che ho l’abbonamento in fiesole da quando avevo 10 anni….ora ne ho 25) a me preoccupa alquanto il fatto che resterà…è dalla scelta dell’allenatore che si capiscono le ambizioni di una società….mettiamoci anche le voci di riduzione del monte ingaggi e le probabili partenze dei pochi big e…..non aggiungo altro se non un’enorme preoccupazione…saluti viola!
Aprile 6th, 2011 alle 17:07
A me mi garberebbe solo che fa discorsi come Agroppi o scrive cose (plausibili) come te, mi spiegasse perchè l’allenatore osannato ad un certo punto della sua carriera cambia squadra e da allenatore da scudetto diventa da centro classifica, poi da salvezza poi finisce in B o all’estero, in Arabia come Zenga.Il pisano Claguna, per fare l’esempio di uno sconosciuto ai più,che terminata la carriera di allenatore guardacaso lavorava per il Settore tecnico e scolastico della FIGC, in qualità di docente dei corsi per allenatori,non avrebbe saputo spiegare calcio nel modo più semplice possibile (facendo magari crescere i giovani)? Non ha mai avuto carisma? Ha ottenuto 3 promozioni dalla Serie C1 alla Serie B,ha allenato una marea di squadre in B ed anche la Roma in A. Morto tempo fa nessuno se lo ricorda. Insomma quello che non capisco io è che se hai le due doti che descrivi te, dovresti continuare a portartele dietro a vita. Sono doti che vengono dal cervello e quello a differenza dei muscoli non si atrofizza con l’età.
Penso proprio che oltre al saper fare, la parte più importante dell’allenatore sia il fattore C. Questo la dice lunga sull’importanza dell’allenatore in una squadra.
Aprile 6th, 2011 alle 17:24
x immonda bestia: sinceramente non ho capito la tua risposta, io ho le mie opinioni tu hai le tue, io ti rispetto e non chiedo altro. concordo anche con quello che ha scritto nippo sull’importanza di alcune battaglie fatte da pannella nel corso degli anni, ma rimango del parere che ad oggi il buon marco sia un concentrato di esibizionismo mischiato con una abbondante dose di demagogia. sono del parere anch’io come nippo che gli altri politicanti siano dediti piu alla corsa alle poltrone che non alla difesa delle proprie ideologie se mai ne avessero, però penso che iniziare uno sciopero della fame tutte le volte che il tg non ti da spazio è una cosa ridicola. se avesse davvero fatto tutti gli scioperi che ha dichiarato credo che non sarebbe arrivato alla sua età e siccome non voglio il male di nessuno, sono anche contento che proprio tutti non li abbia fatti. comunque immondo, io a pesca non ci vado, c’è rimasto solo di parlare del tempo: si va verso il caldo… saluti.
Aprile 6th, 2011 alle 17:26
Massimiliano71, mi pare che il rendimento dei giocatori in campo, quest’anno, abbia ampiamente dimostrato che forse, come diceva Mihajlovic, di “calci in culo” ce ne sarebbero voluti davvero. Sinisa non sarà un genio, ma non è neanche un bischero, e credo che avesse capito benissimo che in squadra c’era qualcuno che remava contro (e secondo me qualcuno c’è ancora).
Mihajlovic ha le sue brave colpe (ma anche parecchie attenuanti, rispetto alla sciagurata ultima stagione prandelliana), ma tante volte quelli che sono scesi in campo hanno tirato indietro la gamba. Ed è bastato l’arrivo di uno che la gamba indietro non la tira mai, ovvero Behrami, per notare la differenza tra chi ha voglia e chi no.
Aprile 6th, 2011 alle 17:38
Ma Prandelli chi? Quello che ha riempito di trofei la nostra bacheca e che per chiudere in bellezza voleva andare alla Juve?????
Si si, me lo ricordo!!!!!
Aprile 6th, 2011 alle 17:43
Nippo buonasera,
come al solito hai ragione.
Aprile 6th, 2011 alle 17:52
Per NIPPO 96,
Un inciso su quanto da te scritto.
Gandhi non fu un pacifista nel senso stretto, quanto l’esponente di punta del movomento della nonviolenza. Cioè applicava la dottrina del satyagraha in ogni aspetto della vita, compreso un vegetarianismo spinto.La sua era una scelta esclusivamente etica.
IL pacifismo moderno, cui mi sento partecipe, ha una base utilitaristica oltre che ideale. Cioè la guerra a gioco lungo è inutile per tutti, è vantaggiosa nel breve solo per qualche elite politica militare e finanziaria ed è sempre dannosa per la gente comune. E alla fine sotto forma di tasse o aumento della benzina, arriverà a toccare il portafoglio anche a chi si sente lontano e distante nel suo bel salotto comodo.
Personalmente sono del partito della porchetta o della bistecca, con moderazione però!
Aprile 6th, 2011 alle 18:01
Io concordo con Agroppi. Se non hai i calciatori nessun allenatore può fare miracoli. Prandelli ha avuto il Toni migliore, il Mutu migliore e il Gilardino migliore, uomini che insieme segnavano 40 goal a stagione. Senza di loro sarebbe andato veramente poco lontano. L’allenatore conta prevalentemente come gestore di risorse umane.
Quanto al portoghese ha vinto la Champions facendo un furioso catenaccio e con un Milito che segnava respirando, non certo per il bel gioco espresso
Aprile 6th, 2011 alle 18:07
Ranocchia ha cominciato a “gracidare”…
groak… groak… groak… groak… groak
Il segreto di Mourinho?
Essere un grandissimo MOTIVATORE ancor prima di essere un grandissimo ALLENATORE.
Stesso dicasi per Mazzarri.
Io invece caro Antonello, abbracciandoti ti dico che non sono d’accordo sul lungo autunno, forse perché a suo tempo di “autunni” ne ho vissuti fin troppi e quindi aspetterò senza ombrello l’acqua di maggio (dice la fa diventare più belli, ma a me si vede che m’enno toccate pohe gocce) e inforcherò fiero gli occhiali da sole per inebriarmi della nuova luce che illuminerà la nostra magica Viola.
Essere positivi aiuta eccome… lo scopro sulla mia pelle ogni giorno che ho a che fare con la “mia gente” di Rignano Sull’Arno e Incisa Valdarno…
Quando sono positivo e sereno le persone lo sentono e di conseguenza si comportano, nello stesso quoziente in cui sentono quando sei incazzato o demoralizzato anche se non lo dai a vedere.
POSITIVITA’ AMICO MIO… E FIDUCIA NEL FUTURO…
Te lo dico come a un fratello maggiore.
Ciao Antonello, perché ormai per me un tu sei più l’Immonda Bestia, ma un CARO AMICO di nome Antonello Vannucci.
Marco i’ Ciulli
Aprile 6th, 2011 alle 18:27
A me fanno ridere coloro che, in questi mesi, hanno tessuto le lodi di Delio Rossi, che poi ne piglia 4 a domicilio da Mihajlovic e 7 !!! da Guidolin. Fanno altresi’ ridere coloro che dicono che Leonardo assomiglia a Prandelli e non so, a questo punto, se è un complimento implicito rivolto al tecnico di Orzinuovi o un’offesa. Nel calcio contano tanti fattori e sicuramente le capacità di un tecnico hanno la loro rilevanza. Però il tutto è opinabile…. Come si fa a dire che Mihajlovic non capisce niente, se ha perso una sola gara in 12 partite? Come si fa a dire che Prandelli è un fenomeno se lo scorso anno le perdeva quasi tutte?
Aprile 6th, 2011 alle 19:07
Per me conta molto, anche se poi sono i giocatori buoni che ti fanno vincere. Conta di più un Tesser al Novara che un Mou all’Inter. Però la grandezza del portoghese, quella di Ancelotti non possono essere messe in discussione.
Prandelli non avrà vinto ma ha dato un identità alla Fiorentina. Una squadra dove tranne rare occasioni ti sapevi riconoscere.
Prandelli a Firenza ci stava a pennello, era entrato nelle teste dei giocatori, ma anche in quelle dei tifosi, aveva CAPITO Firenze! Io speravo che diventasse il nostro Fergusson e ci portasse alle Vittorie. Anche Ser Alex ci mise un pò prima di vincere con lo United.
Al di la del valore di un tecnico, comunque conta il mix di situazioni e contingenze che ti fanno andare bene o male una stagione. Con dei picchi inspiegabili a volte verso l’alto a volte verso il basso.
Gli allenatori a cui ho voluto più bene sono stati: 1°Prandelli seguito a ruota da Terim, che purtroppo è rimasto davvero poco, poi Malesani anche se dopo non sempre mi ha suscitato simpatia.
Al di là delle classifiche e delle riflessioni tecniche per me con Cesare si era creato un feeling che solo gente come Chiappella e De Sisti aveva creato!
Aprile 6th, 2011 alle 19:23
Ho visto le due partite Primavera che davano su SportItalia e sono rimasto sconcertato per come l’arbitro di Caglari Inter habbia fatto di tutto per favorire… indovinate chi?
Esatto!
Poi ho visto il derby di Torino e queste 2 squadre pur avendo i nostri stessi punti sono di gran lunga inferiori!
Aprile 6th, 2011 alle 19:23
Secondo me l’allenatore conta molto di più del 20%,il Napoli a parte i 3 davanti,è composto da giocatori di medio livello,eppure è secondo…
Ieri ho letto qualcosa sul portoghese che faceva il secondo a Mou,se venisse davvero andrei in delirio,anche con la squadra che abbiamo ora avrebbe 10 punti in più.
Aprile 6th, 2011 alle 19:23
E unn’ho la memoria corta, ricordo calciopoli e ricordo la C2…:( semplicemente non credo alla totale innocenza di alcuni personaggi che secondo me hanno provato ad inzuppare il biscotto per poi essere sgamati subito…mah io non sono un giudice e non sono un’avvocato…vado a fiuto e non mi fido.
Per i prezzi dei biglietti potremmo parlare ore ma sono sicuro di aver già spiegato in modo esauriente tutto al messaggio numero 35 quindi mi pare inutile discurne ancora.
A parer mio
( e non dico a mio modesto parere perchè non sopporto chi lo dice) questa società,anche nel caso dei biglietti, non ha saputo muoversi e il fatto che Mencucci si incaponisca a dire che la differenza tra abbonati e non sarà del 30%( che è stabilito da non so quale legge o regola,per altro giusta) può voler dire 2 cose .
O dopo i 2 big match ci saranno dei prezzi ancora diversi per le altre partite ,
O prende per il sellino…
dunque…vediamo…. stiamo parlando Mencucci??
Parliamo di colui che prevedeva, mentre gonfiava il petto, alla presentazione di orgoglio viola 25.000 abbonati?
parliamo del Sandro Mencucci che se digitato su google e poi letto su wikipedia si mostra cosi:
Sandro Mencucci (27 marzo 2007): 1 anno e 5 mesi (contro i 2 anni e 6 mesi nella sentenza della Corte Federale).
Posso dire,senza offendere nessuno, che non mi fido di questa persona?
ok, è sempre e comunque un mio punto di vista e come dicevo prima, per fortuna, non sono ne un giudice e nemmeno un’avvocato e non voglio certo far cambiare idea chi non la pensa come me,anzi leggo con un certo piacere che nel mondo, in questo mondo virtuale sopratutto, ogni testa è pensante per conto proprio e si sente libera di far notare a qualcun’altro che i pensieri convergono e si possono scontrare.
Evviva la libertà,sempre e comunque.
Un saluto
Aprile 6th, 2011 alle 19:47
son passati 20 anni esatti, era il 6 aprile 1991… il Franchi quel giorno fu teatro della più bella coreografia mai vista in tutti gli stadi del mondo!
Che ricordo splendido quella curva, a ripensarci emozioni e brividi!
Aprile 6th, 2011 alle 21:40
Ogni riferimento a Prandelli è puramente casuale. Complimenti alla proprietà per aver creato le condizioni per cui decidesse di andarsene: bravi!!!
Aprile 6th, 2011 alle 22:42
Caro M Franz,
Gentile M Franz
Gentile M Franz,
nel tuo 58 mi chiedi come io possa far coesistere l’impegno cristiano con l’appoggio al movimento radicale italiano.
(attenzione, il partito radicale adesso non si intende più partito Italiano, ma trasnazionale europeo)
E’ vero, indubbiamente la tua domanda sorge spontanea ; molto bene, sorgerà spontanea anche la risposta.
Come mi è d’obbligo e consuetudine da quando ho messo piede qui dentro.
Non vi son dubbi.
Il Partito Radicale ha fatto suo molte battaglie ,politiche, sociali, economiche,
deontologiche, commerciali,umanitarie, ma
sopratutto inerenti la sfera privata della coscienza individuale.
Il tutto in un’ottica di assoluto laicismo.
Il sor Nippo da parte sua ha magnificamente estrapolato alcuni dei punti cardine storicamente patrimonio del Partito Radicale, dando merito nel corso della sua menzione all’indubbio capo carismatico
Giacinto detto Marco Pannella .
Ma vengo al nocciolo del tuo quesito gentile M Franz.
Nell’abbracciare , talvolta in modo indegno e colpevolmente parziale la religione cristiana , mi esimo tuttavia ad imporre al prossimo i miei primari valori morali.
Trovo che lo Stato Italiano, giustamente e rigorosamente laico debba dare la possibilità alla singola persona di adire alle difficili , sofferte scelte di vita pur contrarie all’etica Cristiana.
Le molteplici battaglie radicali quasi sempre hanno cozzato contro la ferma pietra della Chiesa Cattolica.
Me ne frego.
L’uomo e la donna devono poter fare una scelta.
Una scelta secondo coscienza, secondo libero arbitrio.
Non si può imprigionare la coscienza e la libertà dell’individuo , cittadino sovrano
di se stesso.
Ecco quindi che io , pur cristiano, osservante della Cattolica Romana Chiesa auspico per te la disponibilità e l’accesso alle grandi scelte della vita, scelte dettate da valori, riflessioni e coscienza non necessariamente espressioni di una anima credente.
Vuoi partorire? partorisci, vuoi abortire ?
Fai come meglio credi; ne hai facoltà, mezzi ,strutture.
Cristo e la mia coscienza mi vietano di considerare l’aborto, così come il divorzio, così come l’eutanasia, ma il mio grado di civiltà, immodestamente molto elevato mi impongono che tu ne abbia libero accesso e facoltà.
Io, auspico per te pieni diritti civici ; pur nella scelta dell’omosessualità per esempio, pratica definita vergognosa e riprovevole secondo i dettami della Chiesa, ma laicamente e libertariamente accettabile in un libero Stato.
Parallelamente auspico che tu , se tossicomane ,sia appoggiato da una struttura statale che distribuisca le sostanze stupefacenti ,
perchè io non ti voglio in galera, ma ti voglio libero, possibilmente disintossicato,e comunque non schiavo di organizzazioni malavitose.
Tu, tossicomane non sei un delinquente, sei un malato, il figlio di Dio non punisce i malati, anzi in loro vi si rispecchia e li salva.
Ecco, vedi M Franz, il cristiano porta pena e rispetto per il dramma del tossico, ne abbraccia la sventura, non ne invoca la lapidazione.
Son tante le cose in falsa contrapposizione tra l’uomo Cristiano e l’uomo Radicale.
Noi modesti uomini di questo mondo vile si taglia e si cuce la Croce di nostro Signore come stessimo cucendo un abito sulla nostra misura.
Dio ha parlato di castità,di amore e procreazione fra coniugi; i radicali dalla prima ora hanno parlato di liberazione sessuale, di libertà , emancipazione, autodeterminazione vaginale delle donne.
Eppure la chiesa parla chiaro.
I rapporti prematrimoniali sono banditi, il preservativo è bandito, la pillola è bandita, l’autoerotismo è bandito,il pensiero licenzioso è bandito.
Gli atti erotici sono banditi.
E allora bimbi miei, cosa si fa , ci si bacia fino a trentanni ?
E al Sacerdote, cosa gli si racconta?
Io, sin dalla tenera età di 18 anni se non la prendevo , al terzo giorno di astinenza mi cominciava a far male la testa , e mi si gonfiavano le mani.
Forse era la pressione arteriosa.
Oggi, a cinquantanni accuso il declino fisico.
Ora le mani mi si gonfiano dal quarto giorno.
Io lo so che Lui mi vede.
M’ha sempre visto .
E so che l’ultimo giorno, quando mi presenterò a Lui mi dovrò prostrare gemente e piangente per una vita di debolezze animalesche.
Il cibo, il sesso, il rock and roll …
L’amore ?
Quale amore?
Dov’è l’amore? Si! bona !
Ehh! quei pomeriggi, me li rammento.
Gioia mia, mi chiedi se ti amo?
Certo, bellezza, ti amo da morire, ma ora dai non parlare…. ora slaccia la camicetta, chiudi gli occhi fammi vedere tutta questa bella robina che tieni rimpiattata.
Marianna cane, che brutta cosa nascere bastardi dentro.
Certo,il Signore ha perdonato Maria Maddalena può perdonare anche me, in fin dei conti sono un poveraccio, stolto e male istruito.
In vita mia mi accontento,non ho pretese, ovunque vado , mi basta una seggiola , un portanecere , due scodelle e una foto di Antognoni attaccata al muro.
Quella è gia casa mia.
Quindi,concludendo, mio caro M Franz, mi appello alla tua pazienza, e ti prego di credere che essere cristiani, appena appena serenamente fasci, radicali, e viola dentro è possibile.
E anche interessante, oltre che impegnativo.
E’ congruo, e anche coerente.
Appunto , come me , da sempre.
Sempre tuo
Immonda Bestia
P.S.
Domani inizierà un cammino di sventura e patimento.
Ho il primo appuntamento col dietista.
Ho passato i 120 , mi tocca mettermi le bretelle perchè non trovo più le cinture.
Ho anche venti camicie rotte.
Tutte con i bottoni strappati all’altezza della trippa.
Domattina partirò con un coltellaccio da cucina.
Se il dottore mi leva anche il sigaro gli dò ottanta coltellate, e poi salgo sul cornicione dell’ultimo piano e mi faccio passare per incapace d’intendere e volere.
Mi raccomando, venitemi a trovare.
Aprile 6th, 2011 alle 23:12
Antigufo mio,
dici che inforcherai gli occhiali da sole per una nuova calda e luminosa stagione viola.
Dici che lascerai a casa l’ombrello perchè non vi son nuvole e di autunni non v’è ombra.
Io e altre quarantamila persone stiamo sperando che le tue sensazioni siano veritiere e ben riposte.
Oh se stiamo sperando!
A presto
Immondo
Aprile 7th, 2011 alle 09:16
Antonello!
Hai ragione: basta con questi sillogismi tra politica e religione!
Ma alla luce di quello che affermi mi sarà più facile convertirti al materialismo…
PS: mica mi inizi la dieta alla vigilia del pranzo del 16, eh?! Che mangi, un brodino..?!
Aprile 7th, 2011 alle 13:08
Ernesto, torno ora.
Sono stato mezzora in macchina imbambolato con lo sguardo perso nel vuoto.
Il dottore m’ha pesato.
133 . Non ho parole.
Ecco perchè mi sentivo un attimo affaticato anche a salire due rampe di scale.
Francamente era qualche mese che non mi pesavo.
Avevo la scusa che la bilancia in bagno aveva il fondoscala a 120.
Al lavoro ho il bilico da 300 kg, ma la vergogna di me stesso mi impediva di salirci sopra.
Essendo un vecchio amico il dietista m’ha dato prima di deficente, poi di irresponsabile.
C’ha ragione.
Mi preparerà una dieta non ferrea, dove saranno previsti anche qualche stravizio.
Chiaramente il fio verrà pagato nel pasto successivo.
O uno yogurt magro o una porzione di frutta.
Non l’ho mandato affanc…. perchè ci si conosce da ragazzi, e poi è un fratello viola.
Gira ancora con il portachiavi col giglio della Farrows, te lo rammenti Ernesto?
L’è roba da chiodi, se glielo rivedo sulla scrivania glielo volo fuor di finestra.
Comunque, tranquilli amici.
Il 16 darò il via alle ganasce mandibolari a tutta randa.
Ne vedrete delle belle.
Poi la sera mangerò una mela e andrò a letto mortificato e con le lacrime di coccodrillo.
E’ un prezzo che pagherò volentieri, perchè chi non mangia e beve in compagnia o è un ladro o è una spia.
A presto Ernesto.
immondo
Aprile 7th, 2011 alle 13:21
Naturalmente la mia domanda non era un sottinteso tentativo di darti di incoerente
ANTONELLO
in quanto coerenza e incoerenza sono gli estremi vertici di comportamenti intermedi a mio parere più elastici, umani e spesso più intelligenti.
Sarà per questo che non mi considero ne ateo ne credente, ma agnostico, e considero le dottrine egualitarie altrettanto nocive come l’iperindividualismo.
La tua disanima mi trova d’accordo su vari passaggi, e comunque il punto non è questo, mi interessava capire quello che la quasi totalità dei seguaci della fede e della laicità in politica non avrebbero condiviso con te.
Forse perchè loro sono solo coerenti, tu aggiungi capacità di sintesi, intelligenza, e umanità.
Le tue argomentazioni le terrò bene a mente, sicuramente sono considerazioni da conservare, e nel mio caso personale, preziose.
Con stima Marco.
Ps: arrivo secondo….. 117.
Aprile 7th, 2011 alle 17:55
Antonello, assomigli sempre più a Winston Churchill!
Lui diceva: “perché devo mangiare da malato se sono sano?!”
Fumi pure il sigaro come lui…
E’ campato oltre 90anni, da dissoluto: ti auguro di avere maggiormente cura del tuo corpo!
Aprile 7th, 2011 alle 18:04
M Franz, ti ringrazio, dialogo con te con gran piacere.
Purtroppo non son tutte rose e fiori nel mio incedere quotidiano.
Come tutti la mia medaglia ha un rovescio
E il mio non è un bel rovescio.
A volte l’impeto fa uscire la parte cattiva di me, e la ragione poco può dinanzi all’istinto .
Ci sono persone , fatti e situazioni che in me scatenerebbero l’istinto del lanciafiamme.
E’ per me un pesante fardello riuscire ancor oggi ad essere incensurato.
Ci son delle situazioni che ….
lasciamo stare , piuttosto, non superare la soglia dei 120 che poi ogni volta rientrare nei ranghi sarà sempre più difficile.
Io già per due volte ho perso 40 chili, per poi riprenderli una volta esaurito l’equilibrio mentale della dieta di mantenimento.
Invecchiando sarà sempre più difficile riperderli.
E si potrebbe anche affacciare il diabete.
Bruttissima bestia.
Rimane il fatto che sono tossico, un drogato del cibo.
Maledizione.
E’ gia scritto, posso fare la dieta anche tutta la vita, ma morirò grasso, affannato , e con le bretelle.
Un carissimo saluto
Immonda bestia