Dunque adesso sono il direttore di un’emittente che si sente in gran parte dell’Italia e quindi vorrei del voi…
Oh, sto scherzando, io rimango sempre il solito, nel bene e nel male, però un peccatuccio lo devo confessare: quando ho firmato da direttore i fogli di Radio Sportiva ho ripensato con un sorriso a quei dieci mesi in cui nel lontanissimo 1977 portavo gli articoli della Rondinella a Radio Sesto Intenational.
Articoli che leggeva un altro, perché ero proprio un ragazzino e non ritenuto giustamente all’altezza.
Mi sono anche chiesto in quanti dei ragazzi di oggi resisterebbero a tre, quattro anni di gavetta nell’anonimato e senza guadagnare una lira.
Vabbeh, il soprassalto d’orgoglio è durato neanche un minuto, poi via a mulinare come sempre, con Blu comunque al primo posto nella mia testa e nel mio cuore.
Perché su questo non ci sono dubbi: Radio Blu ci guadagnerà e si rafforzerà con Radio Sportiva, che parlerà di Fiorentina come di tutte le altre squadre, non togliendo perciò neanche un centimetro di spazio alla “radio dei tifosi viola”.
Sul come si rafforzerà lo scoprirete dal primo dicembre, vi anticipo che ci saranno delle sinergie e magari qualche voce nuova che andrà ad aggiungersi alle molte che già state ascoltatando.
Radio Sportiva rappresenta una sfida affascinante, un investimento del Gruppo Bessi: la squadra è forte, ho scartato decine di proposte e ora qualche nome si può fare: Fabio Russo, il coordinatore, Francesca Bandinelli (bentornata a casa!), Andrea Capretti, Matteo Magrini, Andrea Pratellesi, Giulia Bonci, Marco Conterio, Filippo Baffa, Francesco Gensini, Leonardo Petri, Gabriele Sandrelli.
Manca ancora qualcuno, ma è questione di pochi giorni.
Ogni tanto mi sentirete anche lì, ma in una veste diversa, perché appunto, Radio Blu resta qualcosa di unico e non è un caso che da una sua costola sia nata Radio Sportiva.
L’entusiasmo, ve lo assicuro, è quello di oltre trent’anni fa.

SCUSATE, DEVO UNA SPIEGAZIONE SUL DISCORSO GAVETTA, CHE ERA RIFERITO SOLO ED UNICAMENTE AL MONDO DEI MEDIA FIORENTINI
SO BENISSIMO QUANTO SIA DURA LA STRADA DI TANTI RAGAZZI IN ALTRI CAMPI E SICURAMENTE SONO POCHI ANCHE GLI ASPIRANTI GIORNALISTI CHE RIESCONO A TIRARE FUORI UNO STIPENDIO DALLA LORO ATTIVITA’
IL MIO RAGIONAMENTO PERO’ RIGUARDAVA SOPRATTUTTO LA VISIBILITA’ ECCESSIVA DI TANTA GENTE
NEGLI ULTIMI DIECI ANNI C’E’ STATA IN QUESTO SENSO UNA DEGENERAZIONE A CAUSA DI INTERNET
QUALSIASI RAGAZZOTTO CHE SCRIVEVA SU UN SITO, SENZA AVERE ALLE SPALLE UN MINIMO DI GAVETTA, SI SENTIVA E SI SENTE UN GIORNALISTA, QUASI TUTTI HANNO COMINCIATO SCRIVENDO SUBITO DI FIORENTINA, CON TANTO DI FIRMA
QUELLI PIU’ POLEMICI SONO DIVENTATI IN UN PAIO DI ANNI ADDIRITTURA DEI PERSONAGGI CHE STRAPARLANO, PONTIFICANO,SENZA AVERE ALLE SPALLE NIENTE, SONO DI PANNA MONTATA…
SONO COSE PER ME ASSURDE E SONO CERTO CHE IL 90% DI QUESTE PERSONE NON AVREBBERO MAI RESISTITO SEI ANNI AL TIRRENO TRA PARTITE DI BASKET DI SERIE C E PALLAVOLO DI SERIE B (QUANDO ANDAVA BENE).
FIGURIAMOCI POI DIECI MESI A PORTARE UN RESOCONTO SULLA RONDINELLA AD UNA RADIO CHE SI SENTIVA SOLO A SESTO FIORENTINO
TUTTO QUI
MI SPIACE DI AVER URTATO LA SENSIBILITA’ DI CHI INVECE SI FA UN MAZZO COSI’ TUTTI I GIORNI CON RISULTATI ECONOMICAMENTE TRASCURABILI E DI QUESTO MI SCUSO CON VOI