Una giornata particolare
Full immersion a Cortina, con figlie, almeno fino a quando hanno resistito.
Dopo i primi venti minuti di allenamento, Camilla ha voluto il blocco degli appunti e ha vergato personalmente: “che noia il calcio e la pallamano”, perché si passavano il pallone con le mani.
Da mezzogiorno in poi è arrivata Valentina ed è andata un po’ meglio, ma solo perché poteva inetragire nel cazzeggio prolungato tra giornalisti (o sedicenti tali), che nelle lunghe giornate dei ritiri estivi sembra non finire mai.
Splendido il suo commento a fine giornata: “babbo, ma non è poi così stressante e difficile fare il giornalista, e neanche troppo stancante…”.
In otto ore è arrivata alla mia stessa considerazione, frutto però di anni di frequentazioni.
Le ho solo dovuto spiegare che un conto è farlo sapendo di avere uno stipendio sicuro di 2500/3000 euro alla fine del mese, un altro è arabattarsi, come succede nella stragrande maggioranza dei partecipanti a Cortina, per portare a casa mille euro, quando va bene, sommando le varie collaborazioni.
Ho visto troppo poco per giudicare, mi sembra comunque che ci sia molto pallone, un po’ come succedeva con Trapattoni, e che per ora Mihajlovic lasci molto fare per rendersi conto dove intervenire.
Non l’ho mai visto, per esempio, interrompere un’azione per spiegare come e dove sbagliava un giocatore, mentre ricordo come fossero di una noia mortale, ma alla fine redditizi, gli allenamenti della prima settimana di Malesani.
Ho scambiato due parole con Frey, che mi è sembrato bello carico e per niente convinto di andarsene: meglio, molto meglio così.
Luglio 17th, 2010 alle 07:19
Credo che Valentina Guetta diventerà la voce viola dei prossimi anni…
Luglio 17th, 2010 alle 07:38
grazie di cuore delle rassicurazioni su Frey
Marco CECINA
P.s.: …ripensandoci però anche Prandelli ci rassicurava all’infinito…
Luglio 17th, 2010 alle 08:22
Ciao David,
si ha come la sensazione di esseere al primo giorno di una nuova scuola dopo 5 anni…..Dove ognuno deve imparare a conoscere l’ altro e dove c’e’ il sano entusiasmo che porta sempre cio’ a cui ancora non si e’ abituati.
Ho letto su Violanews un articolo di Angelo Giorgetti (La Nazione) in cui dice ” dicono a bassa voce molti giocatori che in pochi giorni hanno parlato di più con lui che con Prandelli nei suoi ultimi due anni”. Non so se sia vero o meno e adesso poco mi interessa ma credo che cercare il dialogo sia la strada migliore per creare un bel gruppo compatto pronto ad affrontare una stagione difficile in cui in molti sono attesi alla prova del nove.
Mi e’ piaciuto molto sinceramente l’ imaptto che Sinisa ha avuto con i giocatori – tifosi – giornalisti, insomma con tutto l’ ambiente. Il prossimo passo sara’ quello, difficilissimo, di riempire il Franchi ogni domenica per farlo tornare ad essere il fortino che era.
Cambiando discorso David: Complimenti per il post….riesci sempre a metterci qualcosa di tuo, personale in quel che scrivi. Si puo’ essere daccordo o meno con te ma sicuramente va apprezzata la tua liberta’ di pensiero e di scrittura.
Un saluto
Viola78
Luglio 17th, 2010 alle 09:31
David, ieri c’è stata anche una (bella?)mostra sul passato della Fiorentina che tu dimentichi di ricordare. Non volermene, secondo me. non è carino da parte di chi vive di Fiorentina.
Luglio 17th, 2010 alle 10:40
Quindi Boruk che lo abbiamo preso a fare? Forse per mandare via Avramov e liberare un posto per un extracomunitario.
Luglio 17th, 2010 alle 11:00
Proprio riguardo Frey e in altre circostanze simili, non capisco una cosa.
Perché ci lamentiamo sempre che: 1 non comprano quelli forti, quelli da salto di categoria;2 perché oltre i titolari non prendono qualche sostituto all’altezza.
E poi una volta comprato Boruc,lamentele: ora vendono Frey;una volta preso D’agostino, ora vendono Montolivo.
Solo con valide riserve si può lottare o crediamo che ne bastino 11 precisi.
Luglio 17th, 2010 alle 11:31
Ringrazio l’Immonda Bestia, Goderiger e Pickelhaube (e chiunque altro mi sia sfuggito!) per gli auguri della nascita della mia bambina: ho fatto 90km per farla nascere in territorio fiorentino… ma non sono riuscito ad andare più in là di Empoli!
Il fiocco rosa è lassù in alto, sull’antenna del carro.
Sono diventato pure più buono…
Luglio 17th, 2010 alle 11:52
Sarei curioso di assistere ad un allenamento di Sinisa, per vedere di persona quali sono le sue particolarità. Ogni allenatore ha i suoi metodi, arriva all’obiettivo prefisso per strade diverse, quello che conta poi è il risultato finale, se riesce o meno a dare alla squadra la mentalità e l’impostazione desiderata. A me Sinisa incuriosisce, è una scommessa comnque, è la prima volta che guida una squadra dall’inizio. Mi piace l’entusiasmo che gli gira intorno, speriamo che alle prime difficoltà lo lascino lavorare in pace, senza scannarlo. Poi volevo pregare i soliti noti di non fare paragoni. La grinta, gli stimoli si possono dare anche senza essere un guerriero come il nostro nuovo allenatore. L’anno della penalizzazione(si partiva da meno 18) la squadra è stata gestita benissimo, poteva crollare, non riprendersi più, invece siamo arrivati in Europa. Quindi vorrei solo che come termine di paragone non veisse preso solo l’ultimo anno, dove francamente è andato tutto storto, ma non solo per colpa di Prandelli, in quanto era stato più volte delegittimato da varie dichiarazioni ed interviste, fatte anche in momenti poco opportuni. Quindi forza Sinisa e forza Viola ma senza che se va bene era un bischero Prandelli o se va male Prandelli era un fenomeno. Nella carriera di quasi tutti gli allenatori ci sono successi o fallimenti. A me fanno ridere quelli che ora criticano Capello per il mondiale appena concluso. O meglio si può criticare se ha fatto errori, ma non dire che è brocco senza considerare il suo passato.
Luglio 17th, 2010 alle 13:55
Secondo me in questa stagione ci si lustrerà gli occhi.
Luglio 17th, 2010 alle 16:09
David, è noto che le donne hanno la vista più lunga..grande Valentina! E’ proprio quello che ti volevo chiedere: per ravvivare un po’ l’entusiasmo, che ultimamente langue,perchè non organizzi un intervento di Valentina o un suo piccolo spazio in cui ci comunica le sue sensazioni, le sue impressioni…magari intuisce più di altri e ci comunica emozione!
La vedrei bene insieme a Tommaso ( a proposito, gran voce radiofonica e profonda conoscenza musicale, davvero bravo!)…proviamo?
Un abbraccio e grazie a RadioBlu!
Luglio 17th, 2010 alle 16:53
Condivido pienamente il parere di tua figlia circa il lavoro del giornalista sportivo. Lo definerei più divertimento che lavoro!
Luglio 17th, 2010 alle 19:05
tommaso loreto ha una voce molto sexi i miei ragazzi di radioblu sono unici e bellissimi mitica tua figlia valentina david mi prendi a radioblu? cosi’ sto’ con i miei ragazzi
Luglio 17th, 2010 alle 19:23
Con il caldo la testa ribolle… scusate dunque se mi scappano le biliose considerazioni che seguono.
Ieri l’Italia era il paese del nepotismo (cominciarono i papi), oggi è il paese del “filismo” (mi si passi il termine, peraltro filologicamente corretto). Tutti sono figli di qualcuno che, guarda caso, esercitava il loro stesso mestiere. Singolare davvero che a spronare David a percorrere questa strada poco encomiabile siano due donne, angela (post 1) e lucia (post 10). In tempi meno oscuri di questi, i genitori perbene gettavano la prole nel gran mare della vita dicendo: “o bere o affogare!”; e si sarebbero vergognati come ladri di mettere i propri figli in una qualche posizione di privilegio. Certo, verso i propri figli non si sentivano in debito, avendo loro trasmesso un’educazione e dei principi. Eppoi, Lucia, questa storia delle donne che hanno la vista più lunga degli uomini comincia proprio a stuccare: se le donne l’avessero avuta davvero, la vista più lunga, saremmo ancora al matriarcato (che, com’è noto, è una fase ampliamente superata dell’evoluzione umana). Invece di ammannire consigli “filistici” ti basti vivere in una società fin troppo femminilizzata: la società criptoreazionaria del “politically correct”, dove si sta minacciosamente riaffacciando il reato di opinione, dove le donne in carriera stanno superando di parecchio il cinismo dei loro colleghi maschi, e dove fa scandalo tirare un ceffone al proprio figlio mentre gli infanticidi (quasi sempre, guarda caso, opera delle madri) sono merce sempre più frequente.
Concludo questa prima tirata dicendo che mia figlia, gettata a suo tempo a mare dal sottoscritto, svolge un’apprezzata attività scientifica in un paese straniero della cui lingua non conosceva una parola quando, pochi anni fa, ci è approdata per la prima volta, senza la minima raccomandazione paterna o materna.
E ora, sempre per via dell’afa, mi si consenta di sparare a pallettoni anche su tanti giornalisti sportivi. Di alcuni conosco di persona le vicende, e so che hanno un doppio lavoro: chi fa il bidello all’Università, chi il funzionario di banca… Mi pare proprio che chi, fruendo di un reddito fisso, lo rimpingua con l’esercizio di un altro mestiere, non sia il massimo della vita quanto a caratura morale; anche perché il giornalista, per non scadere al livello di un velinaro qualsiasi, dovrebbe stare a tempo pieno a informarsi di prima mano. C’è infine la massa di manovra, i ragazzotti; ma né loro né i più fortunati doppiolavoristi hanno il diritto di scrivere sulle testate nazionali “eregge” per “erige”, “paventa” per “suppone” “maglia da titolare” per “maglia di titolare”, “affatto” per “niente affatto” eccetera eccetera… Credo che agli uni dovrebbe essere vietato l’esercizio della doppia attività, e che per i secondi 1000 euro mensili siano un compenso del tutto sproporzionato (in alto, però!).
RISPOSTA
A me la cosa non riguarda: io produco lavoro per gli altri, sono l’editore di me stesso, ho rinunciato ad ogni ambizione carrieristica, nonostante una laurea conseguita lavorando da quando ho finito ragioneria, per seguire la mia passione (sono part time da quasi 18 anni) e lavoro 14 ore al giorno per almeno sei giorni alla settimana. Può bastare?
Luglio 17th, 2010 alle 19:51
adesso dobbiamo rimanere cosi!!!!!!
a me andrebbe benissimo!!!!
quindi saluterei avramov e papa waigo poi FINE…….
Luglio 17th, 2010 alle 20:33
Per Chamfort: Chamfort caro, i figli si “buttano a mare” oppure si amano, non siamo tutti uguali…per fortuna! Per fortuna inoltre esiste libertà di espressione e di pensiero, non è che tutti devono condividere le idee ma subire delle aggressioni verbali per avere espresso un parere personale ed un apprezzamento per il fatto che David abbia portato con sè la famiglia mi sembra troppo. Se il caldo ti disturba così tanto ti consiglio qualche doccia gelata.
Per Ernesto,post 7: Congratulazioni, scusa se non l’ho fatto prima ma non avevo letto la bella notizia! Checchè ne dica Chamfort vedrai quanto è bello avere una figlia femmina, ti darà tanto affetto e tante soddisfazioni.
Luglio 17th, 2010 alle 22:27
I figli sono figli sempre e comunque. Io sono sempre stato ipercritico nei loro confronti forse pretendento, a torto, che fossero migliori di me. Oggi che sono grandi mi rendo conto ogni giorno di più che sono molto migliori di quanto io pensassi e ho il rimorso di non averli in passato apprezzati come invece altri, a loro estranei, hanno subito fatto, fin dai primi approcci. In questi ultimi tempi mi hanno dato dimostrazioni di affetto e stima molto superiori a quelli che sento di meritare. Sono un ragazzo e una ragazza meravigliosi e, ognuno con la sua diversa personalità, si stanno facendo strada e onore nella vita pur non avendo seguito quel percorso di studi che io avrei voluto facessero e che per molti anni è stato oggetto di discussioni e dissapori. Mi rendo conto oggi che quel percorso era per me una sorta di riparazione che loro avrebbero dovuto compiere per compensare una mia personalissima frustrazione, un traguardo che io, a suo tempo, non avevo voluto voglia di pormi. E perche loro avrebbero dovuto? Probabilmente solo per mia personalissima vanagloria. Oggi mi rendo conto di quanto sono stato spesso ingiusto nei loro confronti ma mai, però, li ho buttati a mare. Ho cercato comunque di esseregli vicino e consigliarli per il meglio che potevo. E il grande affetto che oggi riscuoto è un premio, forse tutto sommato persino eccessivo, per quel poco che ho fatto per loro.
MARIO T.
Luglio 17th, 2010 alle 23:18
Mi scusi professor Chamfort,possiamo venire tutti a lezione di genitorato da Lei? Non so se la parola e’ filologicamente corretta ma rende l’idea.Mi scusi ancora ma ilsuo mi sembra solo finto moralismo;per quanto mi riguarda io cerco di insegnare ai miei figli i valori della vita senza ‘buttarli a mare’.
Luglio 17th, 2010 alle 23:21
Per Lucia (post 15)
Cara Lucia, evidentemente il mio italiano non ti è chiaro (e trovo la cosa un tantino strana, visto che ci sono parecchi fessi che per scrivere mi pagano addirittura).
Innanzitutto non ritengo affatto che i figli vadano presi e “buttati a mare” senza averli prima dotati degli strumenti per navigare: la massima prova d’amore e di coscienza consiste anzi nel prepararli ad affrontare la vita con coraggio e senso di responsabilità. Solo in questo paese proliferano i polli e le galline di batteria che a trent’anni suonati continuano a vivere nella casa dei loro genitori: non pensi che dietro un fenomeno del genere ci sia il comportamento sbagliato di coloro che, invece di educarli alle prove della vita, li hanno sempre protetti da ogni difficoltà, a cominciare da quelle scolastiche? E poi, chi ti ha detto che io non sia orgoglioso di avere una figlia femmina? Ne vado anzi fierissimo, e al tempo stesso mi congratulo con me stesso e con sua madre per come l’abbiamo “tirata su”.
Trovo anch’io simpatico che David abbia portato la famiglia al ritiro di Cortina: ma mi spieghi che c’entra questo con il suggerimento che gli dài?
Fingi infine di non esserti accorta che la mia “aggressione verbale” era dovuta al tuo assioma «le donne hanno la vista più lunga»: un luogo comune, questo, altrettanto stupido di tanti enunciati maschilisti. Per rendertene conto non hai che da leggere il lungimirante post di caterina (n. 12)… Ciò detto seguo il tuo consiglio e vado sotto la doccia fredda (gelata no: temo per la mia salute).
Luglio 18th, 2010 alle 00:47
Per David:
Caro David, ho letto la tua risposta al mio post n. 13. Le energie che hai devoluto per dar vita, continuità e forza espansiva alla tua iniziativa editoriale sono fuori discussione, come fuori discussione è la crescita professionale che ti ha visto protagonista e che devi in massima parte solo a te stesso. Mi riferivo invece a casi che conosci sicuramente meglio di me e che trovo davvero abnormi. Complimenti e avanti così!
Luglio 18th, 2010 alle 03:44
io continuo ad essere nella mia idea, magari parte bene e non ci saranno problemi, ma se si parte male e si riesce ad aspettarla, la squadra son convinto ci darà grosse soddisfazioni quest’anno.
Spero solo che i giocatori siano quelli voluti da sinisa e non presi tanto per fare, se riesce a dare una svegliata a diversi “potrei ma non voglio” della rosa, si potrebbe davvero divertirci.
P.S. David un fare il furbo a raccontarci di pigliare 2-3 mila € al mese, ormai s’è capito che tu stai trattando per essere te lo sponsor nuovo sulle maglie ;D
Luglio 18th, 2010 alle 08:18
x Chamfort:
Leggere i tuoi post è stato come leggere quello che vorrei scrivere da tempo senza avere risultati accettabili .
il tuo nick poi , mi ha detto tutto …
Chi non ha carattere non è un uomo, è una cosa.
😉
Luglio 18th, 2010 alle 08:34
Hai capito ora, David, perchè molti si sono defilati? Perché qui ogni tanto ci si piglia una bella “risciacquata”…forse voi fiorentini non capirete questa espressione che usiamo noi in montagna, non c’entra niente con risciacquare i panni in Arno ma con il prendersi una bella strigliata…ma chi ce lo fa’ fare?
Lucia, hai qualche problema che in questo periodo molti se la prendono con te? accetta la mia solidarietà femminile. Aspetto qualcuno con la matita blu che mi corregga gli idiotismi con cui ho farcito queste poche righe. Metto le mani avanti e dico che sono fortemente voluti.
Saluti violissimi a tutti i viola, anche quelli con la puzza sotto il naso e a te, David, un abraccio.
Ps. Per il redivivo BM: non ti azzardare ad agganciarti a questa ultima espressione perché è solo e semplicemente metaforica.
Luglio 18th, 2010 alle 08:45
Dimenticavo: Caterina, chi sei? Sei forse quella splendida persona che si dedica ai piccoli degli altri senza buttarli a mare?
Luglio 18th, 2010 alle 10:15
Chamfort ha scritto un post pienamente condivisibile. Ha usato però un’espressione (buttare a mare) che è fraintendibile, anche se nel contesto del messaggio mi pareva abbastanza chiara. Lasciare andare i propri figli, accettare di farli camminare nella vita con le proprie gambe, è la cosa più difficile per i genitori, ma anche la più giusta.
“I figli non sono nostri” è il verso di una poesia che è diventato anche il titolo di un libro di Giampaolo Meucci, indimenticato e compianto presidente del tribunale dei minori di Firenze, amico e compagno di strada di padre Ernesto Balducci. Un libro che qualsiasi genitore farebbe bene a leggere. Trovo francamente greve l’ironia usata in alcuni post che (volutamente?) hanno distorto il senso del messaggio.
Riguardo alla questione uomini-donne, beh, mi pare così banale dire che ci sono PERSONE stupide e PERSONE intelligenti che evito di farlo. Voglio solo dire che dal mio punto di vista di donna ho spesso pensato che il maschilismo e la ristrettezza mentale di tanti uomini sia in larga parte da imputare… alle loro mamme, che in quel modo li hanno cresciuti.
Luglio 18th, 2010 alle 10:18
Grande Valentina…anche io qualche volta nei ritiri viola ho assistito o meglio ascoltato i vari “cazzeggi” tra i giornalisti al seguito del ritiro. Concordo con lei e comunque rispetto il lavoro, non sempre facile, dei giornalisti.
Leggo, come quasi tutti, le notizie di mercato e i commenti sui vari siti. Sono allibito nel leggere tanti commenti idioti e disfattisti di non pochi “tifosi viola”. Potrei dare la colpa al caldo ma non è il caso…. Ne riporto solo alcuni letti pochi minuti fà: Insua è il brocco del campioanto inglese ed il liverpool fà salti di gioia per averlo sbolognato a quel cr….no di Corvino per 5 mln…. Corvino è riuscito a spendere la bellezza di 1,3 mln per un portiere sconosciuto… D’Agostino è un giocatore finito…. e qui mi fermo per evitare conati di vomito. Sono gli stessi imbecilli che un anno fà urlavo di rabbia perchè Corvino aveva venduto melo ai gobbi (anzi secondo loro svenduto perchè il giocatore di sicuro valeva molto di più…). Non dico che Corvino sia infallibile, anzi i suoi errori li fà come tutti i d.s. MA SEMPRE LEGGERE QUESTE CRITICHE?!? Finisco con il mercato che ci riguarda indirettamente: il City vuole balotelli (sarà anche bravo ma ha bisogno di un psicologo che lo segua fissso, anzi meglio due) e offre 7-8 mln di ingaggio al giocatore… gli stessi a Dzeko e decine e decine di milioni per il cartellino. Questi sono pazzi. Ora immaginate se gli arabi comprano la rometta… non ci si salva più. FORZA VIOLA
Luglio 18th, 2010 alle 11:44
Ciao Innamoratipazzi era da tanto che non ti leggevo e grazie per la solidarietà! Non so perchè tutti in questo periodo mi fanno critiche a iosa ma voglio sperare che sia il caldo..io so soltanto che ho fatto tanta fatica nella vita e sul lavoro, ho potuto contare sempre e soltanto su me stessa e vorrei che per le giovani che si avvicinano al mondo del lavoro, le cose fossero più facili; purtroppo tutta la modernità che si sbandiera da più parti è utopia ed il maschilismo è ancora imperante..al punto che noi siamo a fatica tollerate in un blog come questo dove si parla di Calcio. Me ne allontanerò anche io anche se a malincuore perchè mi facevate compagnia!
Quanto a chi pontifica sul mestiere di genitori vorrei sapere se hanno figli e quanti ne hanno cresciuti: io parlo per esperienza ed ho anche i risultati che parlano a mio favore.
Prima di salutarvi tutti chiedendovi scusa per il disturbo arrecatovi in questi anni, permettetemi di salutare David con tanto affetto…mi prendo una pausa dal blog David, ti seguirò a RadioBlu come sempre! Un abbraccio a te, ai tuoi splendidi ragazzi ed alla tua bella famiglia.
Luglio 18th, 2010 alle 14:54
SOno preoccupato della tua descrizione degli allenamenti… Molto preoccupato.
Spero solo siano così perchè si tratta dei primi giorni. Anche Mihajlovic mi pare abbia detto che dopo queste prime sedute comincerà a lavorare sui reparti.
Perchè se gli allenamenti sono come quelli di Trapattoni, ci vuole Batistuta, Edmundo e Rui Costa per vincere le partite. E noi non li abbiamo (a meno che non li diventino Babacar, Jovetic e Lijaic)
Luglio 18th, 2010 alle 18:47
Ringrazio doribedee (post 21) per gli apprezzamenti fin troppo lusinghieri. E un grazie particolarmente sentito a sandra (post 24), che non solo ha capito in pieno dove andasse a parare del mio discorso, ma ha anche citato alcuni dei miei punti di riferimento ideali. “I figli non sono nostri”, scrisse il compianto Giampaolo Meucci. Proprio così; come, in generale, nessuna delle persone che amiamo ci appartiene: perché amare significa accettare in umiltà l’Altro anziché pretendere di ridurlo, se mi si passa l’espressione, a “piece of furniture” del nostro più o meno confortevole “arredo sentimentale”. Quanta falsa coscienza, quanti sensi di colpa, quanti comodi egoismi stanno dietro a certo “amore” genitoriale fatto tutto di indulgenza o, peggio, di compiaciuto cameratismo?
Volevo infine precisare che l’espressione usata nel mio post 13, che tante suscettibilità pare aver sollevato, non era «buttare a mare» (farina del sacco di lucia) bensì «gettare nel gran mare della vita»: e mi pare che tra l’una e l’altra formula corra una bella differenza.
Concludo scusandomi per essermi inoltrato in questo lecceto. Fin qui non avevo mai sospettato di possedere il bernoccolo del predicatore: eppure devo prendere atto che dei pochi interventi miei comparsi in questa sede, nessuno riguarda direttamente il calcio. Ora il blog di David, sebbene lodevolmente aperto alla vita, ha come oggetto privilegiato la squadra viola; ed essendone io tifoso accanito da quasi mezzo secolo, mi riprometto d’ora in avanti di intervenire più su questo tema che su altri, magari stimolanti ma, vedo, suscettibili di suscitare vespai.
Luglio 19th, 2010 alle 09:05
Chamfort le tue deviazione nell’off topic sono apprezzatissime. Grazie.
Luglio 19th, 2010 alle 10:09
Saluto con rinnovata stima Innamoratipazzi e Donna Lucia, la quale noto ultimamente ingiustamente rimbrottata anche su commenti inoffensivi, anzi simpatici e condivisibili.
Sappia la signora Lucia che mi onora di amicizia e simpatia sincera , che almeno da parte mia gode invece di grande considerazione e gradimento.
Ed inoltre, mi chiedo, Nochic , dove sei?
Possibile che la bella terra di Siena nasconda ancora il tuo pensiero che tanto bene esprimevi qui in mezzo a noi?
Perdonatemi, io , che pur sono il re delle triviali boiate cameratesche, trovo inelegante ribattere cosi duramente cosi ,piccosamente alle signore.
Sono ancora legato alla vecchia idea che le donne non devono pagare e che non vanno sfiorate neppure con un fiore,e che la loro presenza allieta e ingentilisce qualsiasi cosa si apparecchia sul tavolo della discussione.
Che si parli di calcio, di società, o di ragù.
Sono all’antica? sono Ottocentesco ? Si, me ne vanto e me ne curo di continuare, rinfocolando nell’invecchiare questo mio vezzo.
Mi pare invece che ,con la scusa della parità e del politicamente corretto ,questa società stia peggiorando giorno dopo giorno,e i fautori di questa nuova instaurazione di rapporti con l’universo donna siano in realtà persone che l’altro sesso non lo amano , ma lo temono. Temere le donne è solo non capire di far loro del male.
E farle del male significa non averle capite.
Già!, ma ora son tutti scientifici.
La gente ora ha studiato,la gente sa, conosce, distingue, valuta.
Complimenti, bravi , continuate cosi, e mi raccomando non perdiamoci di vista, perchè voglio vedere dove e come andrete a finire.
Nell’occasione invito gli scrittori che definiscono “fessi” coloro che li pagano per scrivere non so cosa, di firmarsi con nome e cognome, per vedere l’effetto che fa nei “fessi” che si vedono cosi ben considerati.
E’ un piacere ricevere pillole di saggezza genitoriale da persone con questi ottimi principi morali, professionali, e di gratitudine verso il prossimo.
Via , sia sincero lei è l’autore dei testi degli sketch dove Totò e Peppino vendevano la fontana di Trevi ai turisti.
Guardi,si rassereni, lei non ha il bernoccolo del predicatore.
Lei ha semplicemente un bernoccolo.
Se poi vuol parlare di calcio, con vero piacere l’assecondo,piatto ricco mi ci ficco, la prego, cominci lei.
Attendo sue
Immonda Bestia
Luglio 19th, 2010 alle 10:10
Il portiere nella squadra è la voce fuori dal coro, il solista della pattuglia acrobatica … è abituato a giocare per la squadra, non con la squadra. Sa che quello che per un altro può essere un semplice errore per lui può essere deleterio, deve avere coraggio e concentrazione come nessun’altro elemento. Vive di sfida, e di occasioni, buone o meno.
Non ce lo vedo Frey a buttare il cappello per aria perchè gli hanno affiancato un collega che, per quanto ci riguarda, ancora, solo sulla carta, possa insidiarlo come Vlada non ha mai fatto.
Il portiere la sfida la vuole, e vuole vincerla.
Luglio 19th, 2010 alle 10:19
A Mario T. n 16
Mario,l’ho appena letta ,e le le giuro che ha smosso grande emozione in me.
Lei è davvero un gran bravo papà.
Sia fiero dei suoi ragazzi, ma anche di se stesso.
Mi permetta di abbracciarla cordialmente per la vita che ha speso per i suoi figli.
Il loro affetto , e il loro “oggi” La ripagano di tutti i Suoi sacrifici.
Lei non ha vissuto invano.
Forza Mario e forza Viola
Antonello
Luglio 19th, 2010 alle 11:10
Buongiorn Antonello,
sono il figlio di Mario T. Posso dirle che quello che sono oggi nella vita e’ merito dei miei genitori e dei loro sacrifici.
Molte volte cio’ che mi diceva mio padre poteva sembrarmi ingiusto o fuori luogo. A distanza di tempo i discorsi e quelle che io credevo “prediche” assumono altri contorni e altre sfumature, non appaiono piu’ ingiuste e fuori luogo, appaiono come giuste parole dette da un padre ad un figlio. E il risultato e’ cio’ che sono oggi. Il mio piu’ grande sogno e obbiettivo, Antonello, e’ quello di riuscire ad essere in futuro con mio figlio cio’ che mio padre e’ stato con me.
Mi creda, mi ritengo una perosna assai fortunata, la vita sin qui mi ha regalato goie e dolori (come per tutti) ma posso garantirLe che la gioia piu’ grande e’ la mia famiglia.
Con Stima nei Suoi confronti
un saluto
Viola78
Luglio 19th, 2010 alle 11:15
Per IB: solo poche parole,sei il più grande! inimitabile nel sarcasmo e nella gentilezza…bacioni violissimi.
Luglio 19th, 2010 alle 14:05
Sono in ritardo come al solito.
Stavo partendo in quarta per spalleggiare la mia vecchia amica IP e, in seconda battuta, Lucia, quando ho letto la parziale correzione di rotta dell’utente Chamfort.
Mentre cercavo le parole giuste, cosa non semplice visto che ormai, mi sembra, si è fraintesi a prescindere (la povera Angela, autrice del primo post, con due righe probabilmente scherzose ha scatenato un’iradiddio), ho letto il cortesissimo commento di IB… il quale forse darà il la ad altri intorcinamenti… comunque non m’importa. Volevo semplicemente ringraziarlo perché mi ha fatto piacere.
Come spiegavo in calce al topic di David sui centomila interventi (si vede che, essendo arrivata fra gli ultimi, non davo nell’occhio), col tempo mi è un po’ passata la voglia di esprimermi. Quotidianamente si prendono tante cenciate (o risciacquate come dice IP) che quelle evitabili uno tende a risparmiarsele… è normale, no?
Ok: è un’uscita patetica, me lo dico da me così non dura fatica nessun altro.
Però è un peccato, mi piaceva di più l’epoca dei supereroi!
Un abbraccio a tutti.
Luglio 19th, 2010 alle 14:45
Bentornata CW!
Luglio 19th, 2010 alle 15:27
Secondo me avete letto in maniera superficiale il post di Chamfort.
Chamfort non chiede un agoghé di spartana memoria. Critica solo 2 aspetti dell’educazione moderna che per me, padre di un pargoletto, sono condivisi e condivisibili.
Il nepotismo e l’iper protezionismo.
Mi stupisco, tra tutti, della risposta di IB.
Non tanto per la critica (ognuno critica quello che vuole anche in contraddizione con se stesso ed i propri principi) ma per la mancanza di argomentazioni alla critica stessa.
E’ evidente che Chamfort utilizza quel termine “fessi” per enfatizzare il fatto che NON può non essere capito. Chi non lo capisce non LO VUOLE capire .
E’ altrettanto evidente che si si “stizza” per gli scritti di Chamfort o non ha figli o si sente chiamato in causa.
Capitolo NochIch.
Le “cenciate” o “risciacquate” fanno parte della dialettica di un blog (questo, “tra parentesi” è uno dei + educati e rispettosi delle idee altrui)
In poco + di 100 parole, quando va bene, dobbiamo rispondere ad un post, contraddire chi la pensa diversamente e spiegare le nostre posizioni. E’ evidente ed inevitabile che a volte, gli aggettivi, sono pesanti.
Quindi, gentile Sig. NochIch, se le “cenciate” sono dolorose e creano fastidio o peggio, disagio, farà bene a non postare +. Il blog perderà i commenti di una bella mente pensante in compenso lei ci guadagnerà in salute e serenità..
Saluti dalle Termopoli, Nippo.
Luglio 19th, 2010 alle 15:31
Contento dell’arrivo di Boruc, ma Frey è il nostro numero 1 e la sua serenità è importante!
Luglio 19th, 2010 alle 15:47
Allora…
Mario T. è semplicemente il grande Mario T.
Una delle nostre memorie storiche, uno dei saggi, un riconosciuto e autorevole senatore di questo blog.
Non mi permetterei di dargli torto neppure se gli scappasse un “forza Juve” .(Mario si fa per dire , lo so che non le scapperà mai scritto)
Ora da un pezzo seguo con attenzione gli scritti di questo baldo Viola 78.
Toh ! oggi vengo a sapere che è il figlio di Mario.
Mi tocca dar ragione agli antichi detti che guarda caso ci prendono sempre: “buon sangue non mente” e “Tale padre , tale figlio”
Ciao Viola 78, fanne di conto di codesto babbo.
Non è da tutti averne così.
Antonello
Luglio 19th, 2010 alle 16:11
Sicuramente Antonello…….
…..e grazie…..
Viola78
Luglio 19th, 2010 alle 16:57
(per Nippo alle Termopili) Vedi, – o “vede”? forse suona meglio – come in buona parte delle discussioni che io contesto al punto di chiamarle “cenciate” non è tanto il contenuto a urtare, quanto la forma.
E, secondo me, gridare al nepotismo su un’innocua frase di due righe (quella di Angela) è un’esagerazione bella e buona, che la dialettica non sa nemmeno dove stia di casa.
Gli aggettivi, per rendere una frase comprensibile, devono essere pesanti per forza? Toh, questa mi giunge nuova, anzi ero convinta del contrario.
Quanto al non postare, è quello che sto facendo da mesi, anche se avevo messo in preventivo il consiglio. Non mi offendo, mi piace meno il “bella mente pensante” che sa di complimento non sentito… grazie, ma non c’era bisogno.
Ancora una volta un abbraccio a tutti, e di nuovo ciao.
Luglio 19th, 2010 alle 17:07
Off topic solo per salutare alcuni amici, sperando che questo non sia considerato smelensa debolezza femminile:
IB grazie, ti leggo sempre volentieri. Ciao Noch, bentornata! Condivido il parere di IB su Mario T, persona squisita ed equilibrata e non mi meraviglio che Viola78 gli sia figlio ( il nickname vuol dire che è nato nel ’78? Se così ha l’età di mia figlia ). Buone vacanze a tutti voi!
Luglio 19th, 2010 alle 17:15
Caro Viola 78,
tutto verissimo…come vero è che i figli se ne accorgono quando sono cresciuti…come magari faranno i tuoi !!!
Segui il consiglio di Antonello…tieniti stretto tuo padre perchè “quanto sia stato grande”…lo capirai quando ti lascerà…vero bestiaccia ????
Luglio 19th, 2010 alle 17:19
Nippo , amico mio caro e stimato
Mi stai dando ,o di imbranato che non sa leggere tra le righe o di cattivo genitore.
Una delle due.
Icchè si fa ?
Ci si ferma qui in virtù del rispetto reciproco oramai maturato e delle altre 99 cose che ci uniscono o si va avanti con i carichi da 11 ?
Intanto gradisci un forza viola, che poi si ragiona meglio.
Cordiali saluti
Antonello
Luglio 19th, 2010 alle 20:24
Un grazie di cuore a Nippo96, il cui post 37, pieno di equilibrio, mi esime dal rispondere per esteso a I.B. (post 30). Tre o quattro domandine però vorrei fargliele:
a) come mai lei finge di non afferrare l’ironia di quel “fessi”? Non si sentirà punto sul vivo perché lei stesso è un imprenditore? Me lo fa supporre il fatto che, anziché assumere le difese dell’utente finale (ovvero dei poveri lettori, destinatari ultimi dei miei parti malefici), si limita a spezzare una lancia in favore dei miei editori. Ai quali, chissà mai perché, dovrei essere riconoscente. No, caro signore: alle leggi di mercato la categoria morale della riconoscenza, cui lei si appella, è del tutto estranea. Io ne so qualcosa, avendo spesso subìto il danno e la beffa;
b) mi par di capire che lei mi attribuisca chissà quali infamie nei confronti delle donne. Io, caro signore, non le ho mai prese a randellate; e neanche a schiaffi, pensi un po’! Tuttavia, proprio perché amo quello che lei definirebbe legittimamente il gentil sesso, non posso astenermi dall’intervenire quando lo vedo cadere in vezzi e vizi tipici di noi ometti. Perché, una di queste sere, anziché accomodarsi davanti al suo vantato maxischermo, non si sprofonda in una delle lussuose poltrone di casa e si legge qualche immortale capolavoro di Molière, tipo “Le saccenti” e “Le preziose ridicole”? Ci troverà una critica di costume infinitamente più elegante della mia, ma non certo meno perentoria.
Postilla finale. Lei mi vede bernoccoluto. In effetti può darsi che a farmi sragionare sia stato qualche remoto o recente trauma cranico. Lei, invece, è così com’è senza aver mai patito incidenti: per natura, insomma. Cordialità.
Luglio 19th, 2010 alle 21:28
No Antinello. A quanto pare non mi sono espresso bene, mi capita spesso. Come amo (odio) ripetermi “la mia ignoranza non ha limiti”. Gia’ una volta interpretasti un mio post. Domani, davanti al mio Mac, ti risponderò con calma. Rispondo con un “sempre” al tuo “forza viola”, Nippo
Luglio 20th, 2010 alle 00:20
@ Chamfort n 45
Guardi, la faccia poco lunga, non si nasconda dietro tanti discorsi fru fru .
Fuori nome e cognome.
Dimostri ai suoi datori di lavoro che spregia grazie all’anonimato che lei è un uomo e non una macchietta.
C’è un blog intero che sta aspettando.
Su , coraggio.
Adesso siamo davanti ad un incidente diplomatico.
Non ci faccia perder tempo,s’ha tutti da fare… fuori il nome e il cognome, oppure si ritiri in buon ordine e in pentimento nella sua cameretta , dove spero abbia almeno un poster della Fiorentina che la consoli.
No,la prego, non mi dica che lei in camera tiene solo il poster di Luis De Funes, il suo maestro di vita.
Mi consolo, sappia che da ragazzo io avevo il poster di Bombolo …tze tze.
Poi è arrivata mia moglie e ma l’ha fatto togliere.
“o me o lui” mi intimò la prima notte di nozze.
Non si preoccupi di quello che leggo io,
e poi guardi , lei mi consiglia Moliere , che non mi piace neppure, preferisco Parini, l’ha presente il servo della “vergine Cuccia?” ecco , per quanto mi riguarda e per quanto lei mi costa, potrebbe fare la stessa fine qualora pestasse per sbaglio la zampetta del mio gatto mentre serve a tavola.
In quanto alle donne, anche se non l’ha mai picchiate ne schiaffeggiate, e vorrei anche vedere, le rinnovo che di esse lei non ha capito nulla.
Le donne sono orologini delicati, neanche di quelli impermeabili; vanno trattati bene e con cura.
Se ne fa di conto e le rispetta durano tutta la vita, anzi, nel tempo segnano le ore anche meglio.
Infine, ultimo ma non ultimo, io a differenza sua non ho bernoccoli in testa.
Sa, su queste cose sono sensibile, mi par di essermi già speso in questo senso.
Magari ho i calli alle mani, quello si.
Però mi rifaccio, ho splendidi occhi verdi smeraldo e a 50 anni ho ancora tutti i miei denti, nonostante i 5-6 caffè giornalieri e il sigaro che non mi faccio mai mancare.
Poi ora ho cambiato anche la montatura degli occhiali…un bagno di sangue, ma ne valeva la pena.
Pensi, proprio ieri sono andato in farmacia a comprare le medicine a mia madre…
la dottoressa mi ha detto: “dica a sua nonna che ….”
Glielo giuro eh! su quello che vuole.
Ecco guardi, quella la sarebbe una donnina che farebbe al suo caso.
Un pò orba ,simpaticamente sonata però ben truccata e fresca di parrucchiere.
A giro per il mondo con una valigetta vu sembreresti Bianca e Bernie . Tenerissimi.
Gliela presenterò, come si fa a serbare rancore agli scrittori!
Dimenticavo, non abbassi subito la cresta nei suoi successivi post quando si rivolge al dr Guetta dopo averne incassato la reprimente risposta.
Le rinnovo, stia più dritto.
Le contraccambio,con interessi bancari, quindi molto scarsi ,la cordialità.
Antonello
Luglio 20th, 2010 alle 07:53
XChamfort
compliments!! La classe non è acqua.
Luglio 20th, 2010 alle 12:49
Gentile Immonda.
Resto sempre spiazzato dai tuoi post. La tua umanità, la tua saggezza, la tua conoscenza del mondo e della vita, il tuo modo di esprimerti, anche nelle diatribe, è sempre esemplare, educato ed elegante.
Non posti mai niente per caso.
Ho riletto bene quello che ho scritto, ho riletto bene quello che hai scritto te e quello che ha scritto Chamfort.
Nei miei scritti non puoi aver letto offese quali “imbranato” o peggio “cattivo genitore” e, se lo hai fatto, me ne scuso.
Più volte, leggendoti, ho avuto la sensazione opposta cioè quella di un uomo tutt’altro che imbranato e un ottimo padre.
Del resto, la mia cultura, mi impedisce di offendere un padre in quanto tale, chi sono io per farlo???? NESSUNO, ANZI!
Ho solo trovato molto condivisibile la chiave di lettura di Chamfort.
Ritengo corretto dire che l’iper-protezionismo sia un danno per i figli.
“Buttarli a mare dopo aver dato loro gli strumenti per navigare” credo che sia un principio corretto, in verità penso che sia anche il tuo modo di ragionare (ecco l’allusione che ti riguarda, non ti ci vedo a raccomandare tua figlia ai professori, piuttosto ti vedo a spronare tua figlia a rendere sempre al massimo delle sue capacità).
Se vai a leggere i mio post 37 vedrai che inizia così “Secondo me avete letto in maniera superficiale il post di Chamfort.”
Questo non vuol dire che ti sto dando del superficiale ma che la lettura al post è stata superficiale, “secondo me” (che magari mi sbaglio).
Sono un giovane padre anche io.
Il mio piccolo ha solo 9 mesi.
Riesco a vedere (prima non mi accadeva) come funziona l’educazione moderna e vedo troppa ovatta.
Ecco che quando dico, sempre nel mio post, “E’ altrettanto evidente che si si “stizza” per gli scritti di Chamfort o non ha figli o si sente chiamato in causa” mi riferisco a tutti quelli che circondano i figli di ovatta e, se vai a leggere tra le righe, ti escludo quando dico “ognuno critica quello che vuole anche in contraddizione con se stesso ed i propri principi”.
Leggendo poi lo scambio di idee tra te e Chamfort noto che la vostra acredine nasce da lontano (così sembra) e quindi, forse, ho sbagliato momento per intervenire.
Piccola nota. Più volte dici che “quando eri un pischello” ti scaldavi e partivi subito con il moschetto in mano.
Subito acceso come una torcia a difendere i tuoi principi.
Beh, lo fai anche ora. (ti prego non leggere tra le righe che “ti sto dando del pischello”).
A volte sembri un generale dell’armata sovietica (maledetto comunista SMILE 🙂 ) basta un volo di un aereo in un area non consentita per caricare le testate nucleari e puntarle sul nemico.
Per quanto riguarda la frase “mancanza di argomentazioni” (sempre nel mio post) non volevo dire che tu non hai argomentazioni ma solo che hai lanciato le testate nucleari (per fortuna non contro di me) senza spiegarne il motivo.
BUUUM. Le testate sono scoppiate e vi siete trovati a parlare di donne.
Dimmi la verità, ma tu credi veramente di capire le donne? Perché saresti il primo che conosco che le capisce veramente.
Sei un imprenditore, hai mai parlato con una donna al potere?
A me capita.
Sono forti, dure, acide, pretenziose, permalose, frettolose, impazienti, protagoniste… non vogliono nessuno che paghi loro il pranzo e non sanno che farsene dei fiori.
Hai mai parlato con una donna in carriera con un figlio piccolo?
Oltre a tutto quello che ho scritto prima sono pure martiri della società, nonostante una casa, un reddito, nonni, tate, filippine, asili, macchine, lavatrici, vacanze, il compagno che si da da fare come e quanto loro e nonostante il LIBERO ARBITRIO che nel bene o nel male scandisce le nostre giornate!
Ti supplico qundi di disinserire le testate che hai immediatamente puntato su di me e di richiudere a chiave la valigetta rossa con i codici di lancio.
Io non sono l’america che può rispondere con i cruise ed i B2, mi devasteresti.
Sappi però che io sono come i taleban afghani. Nè l’urss nè gli usa sono riusciti a distruggerli, quando meno te lo aspetti spuntano da dietro una roccia pronti a catturare il nemico per tagliarli la testa!
Prima di morire combatto.
Ma alla morte preferisco il dialogo, è + semplice e costruttivo, soprattutto se la controparte è Immonda Bestia (non vorrei soccombere sotto il fuoco nemico, oggi non è l’8 settembre).
Saluti da Okinawa, Nippo.
Luglio 20th, 2010 alle 16:49
Sempre per I.B. Guarda la risposta di NochIch, post 41.
La Signora si è offesa, o quanto meno non ha gradito, la mia frase “bella mente pensante” che, in onestà, era sincera.
Luglio 20th, 2010 alle 17:12
Fino ad ora avevo pensato che immonda bestia facesse finta di non capire. Adesso invece ho qualche dubbio. Forse non capisce davvero le argomentazioni degli altri. E’ una caratteristica, questa, di tutti coloro che non ascoltano. Vale a dire che quando qualcuno parla (o scrive, come nel caso di un blog), le persone come i.b. non cercano di capire le ragioni altrui, ma pensano immediatamente a come replicare, magari col condimento di un po’ di sale per fare i piacioni.
Su qualsiasi post scriva Guetta, ci sono sempre 4, 5, 6 commenti di i.b. Per carità, è solo una constatazione ed ognuno la interpreta come vuole.
Certo, qualcuno potrà dire che si possono non leggere, ma non è questo lo spirito di un blog.
Un saluto di solidarietà a Chamfort, è inutile discutere con chi non fa nessuno sforzo per capire davvero il senso delle ragioni degli altri.
Luglio 20th, 2010 alle 17:36
😀 😀 😀
Marco Ciulli
Luglio 20th, 2010 alle 17:43
x Chamfort
Non demordere… prima o poi qualcuno ci arriverà…
Duro fatica a non rispondere a certe cose (chiamiamole così) che ho letto, ma eviterò di “accapigliarmi” di nuovo per rispetto di David Guetta… l’è dura, lo dico con onestà…
Marco Ciulli
Luglio 20th, 2010 alle 20:36
Ovvia,
ci mancavano anche le comari sulla finestra a guardare il via vai sulla strada.
@ Sandra n 51
Guardi, è da stamani che sono in un ambiente chiuso con una temperatura di oltre 45 gradi.
La prego, non ci si metta anche lei.
Caricando il furgone ho strappato il cavallo dei pantaloni e ora ho uno spacco dietro alle mele che non so come fare a tornare a casa.
Meno male che almeno le mutande hanno retto.
Al negozietto di frutta e verdura qui dietro hanno finito il cocomero e stasera mi toccherà mangiare due pesche noci dure come sassi.
Il gatto di questi giorni sta cambiando il pelo e ogni volta che mi siedo in poltrona mi rialzo pieno di peli che sembro un levriero afghano…
L’altro giorno mentre prendevo un caffè mi son messo a chiacchera un attimo con una signora che non sapevo allergica ai gatti, dopo dieci minuti l’aveva gli occhi rossi e lacrimanti, l’è andata via disperata e piangente e io son rimasto tutto il giorno a chiedermi cosa le avessi detto di male per farla piangere.
E gli avventori del bar chissà cosa hanno pensato, si saranno detti : “guarda quel porco, va a fare le proposte alle signore per bene e le fa piangere, eppure sembrava tanto una personcina a modino”
O che è vita Sandra ?
Guardi venga a trovarmi, si chiacchera un pò del più e del meno.
Le prometto che prima mi lavo e mi spazzolo di dosso i peli del gatto.
Suvvia gentile Sandra, mi dia tregua.
Guardi, le vengo incontro .
Dato che la mia presenza le pare eccessiva d’ora in poi per scrivere le mie boiate su questo blog pagherò una tassa di occupazione del suolo pubblico al dottor Guetta , le va bene?
Dai su, facciamo la pace Sandrina.
Non mi faccia stare in pensiero.
E comunque tenga duro, il 1 agosto vado in ferie e non mi rileggerà fino al 1 settembre.
Salvo che non affoghi prima.
@ Nippo
Nippino non la fare la chiavica.
Tu sai bene che un combattente talebano con un buon bazooka può fermare anche un Abrams o un Merkava.
E io non sono certo un Abrams.
Al massimo posso essere un Ape Piaggio, di quelli con le ruote stortignaccole.
Lasciamo passare un po di traffico, ti rispondo come merita la tua fina testolina tra 48 ore.
Ciao amore mio.
Antonello
Luglio 21st, 2010 alle 03:03
Per I.B.
Lei sembra credere che il mio nome abbia qualcosa da dire ai frequentatori di questo sito e mi chiede con insistenza quasi violenta di rivelarlo. Ebbene, la disilludo subito, assicurandole che la mia identità personale non ha nulla d’interessante.
Io sono un anonimo, caro signore. Quelli che si guadagnano la vita con la scrittura non sono quasi mai “scrittori” nel senso proprio del termine, ma quasi sempre “negri culturali”. Io appartengo a quest’ultima categoria. Traduco e rivedo i libri altrui, e – più di rado e di solito sotto pseudonimo – scrivo qualcosa anch’io; e mai ciò che mi piacerebbe scrivere davvero, perché non ne ho il tempo e perché nessuno mi pagherebbe.
«Ma sei proprio venale!», dirà lei. Macché venale: qui si tratta di pura sopravvivenza. Pensi: in passato ho rivestito per diversi anni la direzione editoriale di sigle non proprio sconosciute; eppure, in virtù di circostanze che lei attribuirebbe non a torto alla mia innata dabbenaggine, mi ritrovo ora, bello stagionato qual sono, senza pensione e senza risparmi, e vivo in casa d’affitto. Aggiungerò che, nato a quattro passi da piazza della Repubblica e battezzato in San Giovanni, sono confinato da qualche anno in un paesetto a cinquanta chilometri da Firenze; e non saranno certo i quattro soldi che guadagno stando dodici o tredici ore al giorno davanti al pc a permettermi di tornare fra le mura della mia città.
Tanto tempo fa, quando non avevo ancora trentacinque anni, mi si pronosticava un futuro brillante, pensi. E se vuol sapere il motivo di tutto questo ingiustificato ottimismo nei miei confronti, le dirò che forse, un quarto di secolo fa, la gente non si era ancora convinta di una verità oggi conclamata: che per far carriera dirigenziale una buona testa e una discreta preparazione non solo non bastano ma talvolta nuocciono, e che ben altre doti occorrono, quali l’abilità nello sgambetto e nella congiura di corridoio e, guarda caso, quel servilismo che lei non sa quanto ingiustamente mi attribuisce. Alle quali bisogna aggiungerne un’altra, di gran lunga la più pregevole e “pagante”: parlo dell’arte di cambiare azienda al momento giusto, quando i danni combinati in buona o malafede non sono ancora emersi e si può strappare altrove un “ingaggio” più alto. Quante ne ho viste, caro signore! Da scriverci un libro, appunto: ma disgraziatamente non me lo pagano…
È soddisfatto ora? Le sembra che questa dose di “outing” possa bastare o gradisce maggiori precisazioni? Guardi: per non stancare tutti con queste botte e risposte personali, pregherei David, sempre che la cosa non sia contraria ai regolamenti del sito, di passarle privatamente il mio indirizzo email. Ho scoperto che abbiamo tre cose in comune: la Fiorentina, il sigaro e gli occhiali. Chissà, forse potremmo scoprire di non riuscirci neanche così antipatici.
Un ultimo appunto sono tuttavia costretto a muoverle prima di deporre, spero per sempre, le armi. Se io ho il bernoccolo del predicatore, lei mi pare affetto da “fissa dello sceriffo”. Prima mi esorta provocatoriamente all’autodenuncia, poi gioca sulle precisazioni di David al mio primo post, e ciò nell’evidente intento di farsene un inconsapevole alleato. Metodi del genere erano in uso nelle “squadre politiche” delle questure di quarant’anni fa. Ora, lei ha certo capito che non temo la polemica, per cui se i miei strali fossero stati rivolti davvero a lui non ne avrei fatto mistero; e invece ho tenuto a chiarire all’interessato che non avevo voluto fare la minima allusione a sue situazioni personali che, peraltro, neppure conosco. A chiarire, ripeto, non a scusarmi: perché di scuse non c’era proprio bisogno.
Resto, come ho detto, a sua disposizione e la saluto.
Luglio 21st, 2010 alle 10:34
@ Chamfort
Vede ?
Oggi lei parla col cuore in mano e subito diventa un’altra persona.
Piacevole, fine,simpatica , intellettualmente onesta.
Le dico di più.
Lei ha fatto outing ? mi adeguo con piacere.
Io e lei ci compenetriamo magnificamente a vicenda. Sa perchè ?
Perchè lei scrive , corregge, pubblica.
Io vendo.
Da giovanissimo lavoravo in una delle primarie case editoriali.
Chissà forse ho venduto anche per lei.
Pluribocciato, reietto da tutte le scuole , ho cominciato a produrre qualcosa.
Ho preso le liste delle allora Magistrali e in bicicletta, poichè ancora non avevo la patente ,ho cominciato a suonare campanelli.
Per anni.
E ne ho suonati tanti, ma tanti tutti i giorni.
Era un Vietnam mi creda.
Nella seconda metà degli anni 70 nella piana Prato-Pistoia-Sesto-Campi ho venduto migliaia di Abbagnano, il celebre dizionario di filosofia e il “Grande Dizionario Enciclopedico” un’opera mastodontica forse superiore alla Treccani, anche se meno prestigiosa.
Chissà perchè poi.
Ho conosciuto centinaia di genitori che hanno fatto sacrifici per comprare a rate un’opera che a quei tempi costava oltre 700.000 lire.
Spero con tutto me stesso che quei giovinetti di allora , grazie anche ai libri a loro venduti dal sottoscritto siano oggi persone brave e ben inserite.
A volte mi scappa da ridere.
Ho sparso tanta cultura ! 😉
E’ il colmo per un asino come ero io.
Quindi vede Chamfort,che in nome dei libri io e lei insieme stiamo e insieme cadiamo.
Lei da questo momento mi è simpatico.
Non ne era necessario, ma la cosa mi garba.
Se ne ha piacere autorizzo il dottor Guetta a fornirle i miei dati.
Lei lo ha gia fatto, e questa è cosa gradita, come se lei mi avesse offerto una cena.
Mi sarà gradito leggere le sue fatiche.
Infine , affinchè si possa sgombrare residui strascichi, le dico che io non sono uno sceriffo.
Sono sempre stato dalla parte degli indiani.
Come il nostro amabile ministro della difesa Ignazio, che ha chiamato i suoi tre figli maschi Cochise,Geronimo e Apache .
Da non credersi eh !
Ullallà, aspetti non chiuda , ho un’altra cosina.
La prego, non mi dica che tiro per la giacca il dottor Guetta.
Fa un grave torto a lui , e a me.
Nessuno dei due campa grazie all’altro.
Altrimenti non starei qui a scherzare, discutere, ridere e credere in quello che scrivo.
Ecco, ora sto bene, e sono tranquillo come un’anatra sul lago.
Le auguro tante buone cose, e l’avverarsi dei sui sogni.
La debbo salutare perchè ho un impegno.
Starei qui con lei ancora a lungo.
Purtroppo , anch’io come lei ho da campare in qualche modo.
A presto, cordialmente
Antonello Vannucci da Prato
Luglio 21st, 2010 alle 15:01
Caro Antonello (ma guarda un po’, qui diventiamo d’emblée culo e camicia!),
ci siamo rilassati tutti e due e ora anch’io mi sento proprio bene. Da queste parti spesseggiano i cinghiali, e in stagione di caccia è tutto “un tonar di ferree canne”, per dirla con il Poeta. Io che cacciatore non sono avevo tirato fuori la doppietta, ed è con immensa soddisfazione che la ripongo. Secondo me abbiamo temperamenti simili: ci siamo accesi come cerini, abbiamo dato di cozzo come montoni e alla fine ci siamo accorti che il “nemico” era una nostra proiezione.
Ai tuoi tempi hai venduto roba buona, beato te! Non tanto e non soltanto l’Abbagnano quanto e soprattutto il Grande Dizionario Enciclopedico. Sul quale dài un giudizio correttissimo, perché mentre alla Treccani gli aggiornamenti non hanno fatto altro che nuocere, snaturandola, il GDE è molto più praticabile e infinitamente più attuale.
Sulla vendita di libri porta a porta ho un aneddoto. Quando facevo l’ultimo anno di liceo un mio compagno di classe, venditore nato anche se oggi fa il professore di lettere, rispose a un annuncio pubblicitario e si mise a girare per le periferie con gli straordinari prodotti di Alberto Peruzzo editore. Pensa che in due mesi poco più realizzò (siamo alla fine degli anni Sessanta) la mirabolante cifra di 950.000 lire di provvigioni. «Madonna mia, si guadagna così bene?» gli chiesi io, che già a quell’epoca non avevo mai un quattrino per via delle sigarette e delle uscite con la fidanzatina. «Vieni che ti faccio vedere come si fa!» Lo accompagnai per un paio di pomeriggi. Ora, se vendendo l’Abbagnano e il GDE tu potevi sentirti legittimamente la coscienza a posto, proporre a gente culturalmente disarmata di abbeverarsi alla fonte cristallina di un’enciclopedia Peruzzo mi pareva poco meno (o poco più?) che una circonvenzione d’incapace. L’episodio più paradossale di quei due pomeriggi fu quando l’amico suonò a una coppia di anziani, e pur rendendosi conto della temerità dell’impresa cominciò a decantare il prodotto alla vecchietta che gli aveva aperto l’uscio. Lei lo ascolta un po’ e poi, scotendo il capo, gli risponde: «Libri? chè chè… Mario, questo signore ci vo’ vvendere e’ libri… Dignene te…. qui in casa siamo pieni… ci se n’avrà… (e qui una piccola pausa di riflessione alla ricerca di una cifra iperbolica)… ci se n’avrà cento!».
Vien da ridere: purtroppo ricordo anche tante mamme giovani che ci cascavano. Una tristezza. Alla fine andai a lavorare da due amici bigiottieri, dove per un settimanale da fame mi sciroppavo chilometri di maglia marina, saldature senza fine…
Sempre a proposito di rateale, studi recenti dimostrano come la sua diffusione, impegnando per più anni le risorse destinate dalle famiglie ai cosiddetti bisogni culturali, ha ostacolato lo sviluppo della libreria. È vero senz’altro; ma è vero anche che probabilmente gli acquirenti del prodotto rateale non avrebbero mai osato entrare in una libreria per comprarsi un’opera di divulgazione o un romanzo… si vergognavano, si sentivano inadeguati… per non passare dalla libreria molti ordinavano i testi scolastici per i figli in cartoleria. Per cui mi pare che in questo paese poco alfabetizzato il rateale abbia costituito una fase necessaria del processo di familiarizzazione con il libro.
Ti lascio facendoti i complimenti per come scrivi: hai il talento non comune d’immaginare situazioni concrete (vedi il Della Valle con il pandoro di oggi, ma ricordo altri tuoi post dello stesso tipo). E spero che questo benedetto scambio di indirizzi email possa avvenire; altrimenti ci arrangeremo in altro modo.
Un caro saluto.
Alberto
Certo della tua approvazione, uso lo stesso post per indirizzare due parole a lucia:
Cara Lucia,
da quanto mi sembra di aver capito, il mio intervento sul tuo post ha avuto un qualche ruolo nella tua decisione di eclissarti da questo blog, del quale sono pressoché novizio.
Hai presente quei vecchi filmati che mostrano i lavori del CC del PCUS o del Partito comunista cinese? Vi si vede l’oratore che, nel mentre conclude il proprio intervento salutato dall’ovazione dell’assemblea, sembra applaudire se stesso. Ma non applaude se stesso: applaude all’idea di cui si fa latore. Per le culture orientali la verità è tale indipendentemente da chi la enuncia: per questo la pratica della citazione testuale, tipica della nostra cultura, è in Cina pressoché sconosciuta. Inversamente, la critica è formulata nei confronti del principio e non di chi lo sostiene, spesso inconsapevolmente.
Considerami un po’ cinese. Se nel mio post ho citato te e un’altra frequentatrice del blog, l’ho fatto non per attribuirvi la… maternità di certe idee, ma solo per riferirmi ad esse. In altri termini il mio non voleva affatto essere un attacco personale.
Ti prego quindi di recedere dal tuo proposito e ti saluto molto cordialmente.
A.
Luglio 21st, 2010 alle 16:49
(per Nippo) E’ vero, mi sono arrabbiata troppo. Mi dispiace.
Luglio 21st, 2010 alle 17:58
Bene,molto bene.
Io, Chamfort e Nochic oggi abbiamo visto la luce.
Luglio 22nd, 2010 alle 08:07
continuate così…domani vedrete il gas,sabato l’acqua e domenica potrete fare il bagno.
si scherza..con questo caldo…
Luglio 22nd, 2010 alle 09:18
Fortebraccio, l’importante di questi tempi è avere i soldi per le bollette 😉
Dai, vieni con noi.
Abbiamo già messo cinquanta dollari di gasolina alla bluesmobile.
Io mi sono scritto sulla mano Jake e Chamfort si è scritto Elwood.
Centodieci anni in due spesi molto bene.
Però siccome tu sei un pò chiavica dentro a te ti si fa fare il nazista che precipita a mare dal ponte girevole. 😉
Spero accetterai, in fondo un tuffo nell’acqua di questi giorni è cosa gradita.
Poi bisogna trovare anche qualcuno da incollargli il piede sul pedale dell’accelleratore e farlo finire nel fiume con tutto il furgone della band.
Tu conosci qualcuno adatto all’uopo ?
Io avrei una mezza idea….
A proposito, alla gentile e grintosa signora Sandra che tanto mi detesta gli si fa fare l’ex fidanzata di Jake , la quale poveretta abbandonata sull’altare dal bastardone lo rincorre per tutta l’America con la mitragliatrice.
Ma si sa, ci sono le inondazioni e le cavallette, e poi Jake è sempre Jake.
A Pichelhaube gli si fa fare Ray Charles.
Il soul è casa sua.
Ciao ragazzi
Luglio 22nd, 2010 alle 10:29
“A proposito, alla gentile e grintosa signora Sandra che tanto mi detesta gli si fa fare l’ex fidanzata di Jake , la quale poveretta abbandonata sull’altare dal bastardone lo rincorre per tutta l’America con la mitragliatrice.”
Ottima parte, ci sto!
Luglio 22nd, 2010 alle 13:29
Anche Sandra ha visto la luce.
Presto arriverà il reverendo James Brown
e insieme , tutti ci abbracceremo e intoneremo canti e balli ,
perchè…. everybody needs somebody to love.
Ciao ragazzaccia.
Luglio 23rd, 2010 alle 11:40
Ero… rimasto senza benzina.
Avevo una gomma a terra. on avevo i soldi per prendere il taxi.
La tintoria non mi aveva portato il tight.
C’era il funerale di mia madre!
Era crollata la casa!
C’è stato un terremoto!
Una tremenda inondazione!
Le cavallette!
Non è stata colpa mia!
Lo giuro su Dio!
Luglio 23rd, 2010 alle 12:19
Nippo, arnese indiavolato come sei ,non puoi che essere Cab Calloway.
Ti prego, indossa il tight candido, inforca gli occhiali neri ,arma il passo sinuoso del vecchio soulman, digrigna gli ottantasei denti ,e intonaci “minnie the moocher” mentre Tom Malone e Lou Marini ti stendono un tappeto di fiati ….
haney haney haney haney…ooohhhhhhh