Ma cosa c’entra?
Premesso che sono assolutamente contrario alla legge che limita brutalmente le intercettazioni, davvero non riesco a capire a che titolo gli Stati Uniti, attraverso il sottosegretario alla giustizia Breuer (quindi un signore che conta molto meno di Alfano), si permettano di mettere il naso nella nostra legislazione bocciando la nuova norma.
La cosa più triste è che una frase del sottosegretario americano diventa l’apertura di diversi giornali italiani.
Ecco, a me piacerebbe che domani il ministro Frattini commentasse con lo stesso tono di condanna ciò che avviene in diversi Stati della super civilizzata America a proposito della pena di morte, applicata senza troppi problemi dai vari Governatori.
E invece no, noi siamo qui a logorarci nei dibattiti e ad enfatizzare le decisive frasi dello stimatissimo signor Breuer.
Maggio 21st, 2010 alle 22:41
forse david intervengono anche dall’america perchè il provvedimento è tanto vergognoso quanto surreale che fa eco in tutto il mondo.
la cosa triste è l’italia oramai si è abituata a tutto. almeno quando scoppio’ tangentopoli il popolo scese per strada cercando di linciare i politici.
oggi tutto va bene…… e questo è davvero triste.
Maggio 21st, 2010 alle 23:21
Bravo David,
è la prima volta che scrivo,
ma ti leggo sempre…
hai ragionissima: non sono nè berlusconiano né Pdl et bla bla bla,
ma tutto questo bubare d’oltreconfine sulle nostre faccende (anche biasimevoli, parola di giornalista) mi fa… “impermalosire”, ok?
Ps: bello anche il pezzettino sul Pranda… sì, lo rimpiangeremo, anche se con i chiari di luna societari dell’ultimo annetto e il fisiologico “stress” della piazza, che il suo ciclo fosse alla fine lo avevo pensato già un anno fa…
… ah: arrivano tempi bui, lo sai vero?
via, sarem sempre qui! (e complimenti per “la mia voce in viola”, aneddotica spettacolare!)
Ciao
Alberto
Maggio 22nd, 2010 alle 00:22
Scusa David, ma io non ti capisco. Siamo stati (e in parte lo siamo tuttora) una colonia americana fin dal dopoguerra. Avevano perfino impiantato un’organizzazione (Gladio) che doveva scattare per rovesciare il governo se i comunisti avessero vinto democraticamente le elezioni (come nel Cile di Allende). E tu adesso te la prendi con gli americani una volta che dicono una cosa giusta nel nostro interesse?
Maggio 22nd, 2010 alle 00:37
David, l’ingerenza del governo americano sulle scelte politiche di casa nostra è sempre stata forte, dal dopoguerra ad oggi. La frase di Breuer è stata un gaffe, non so se e fino a che punto premeditata, ma una gaffe che ha rischiato di divenire un incidente diplomatico, fortunatamente scongiurato. Se i giornali italiani danno ampio risalto a questa notizia è perché il fatto costituisce un precedente, e forse anche perché non sanno più a quale santo affidarsi per sensibilizzare un’opinione pubblica che non appare troppo interessata all’argomento, anche perché dai più non è stato spiegato con sufficiente chiarezza a quali rischio andiamo incontro.
Comunque ti dirò che più delle dichiarazioni avventate di questo signore mi preoccupa l’inconsistenza dell’entità chiamata Europa. Non che ci siano grossi margini di azione, ma nessun rappresentante di nessun organo europeo ha mai analizzato o chiesto informazioni all’Italia su cosa si stia preparando a fare in tema di intercettazioni. Nessuno si è mai chiesto cosa succede in un paese dove una gran parte dell’informazione è di proprietà del primo ministro e l’altra parte è praticamente sotto la sua influenza. Eppure dovrebbero essere temi importanti visto che riguardano uno degli stati membri…
Maggio 22nd, 2010 alle 05:27
Caro David,
ti rispondo io da Washington DC, dove vivo al momento in “trasferta lavorativa”.
Il sottosegretario Breuer oggi ha espresso delle opinioni, personali, davanti ai giornalisti, che gli chiedevano in maniera insistente, cosa ne pensasse della questione “riforma delle intercettazioni”.
Lui ha detto (il sito internazionale Reuters riporta il suo intervento) che il sistema italiano, così com’è ora, ha funzionato bene ed ha portato ad ottimi risultati, anche grazie al lavoro investigativo di magistrati come Falcone, ed ha aggiunto che vedrebbe con sfavore una restrizione o una limitazione delle intercettazioni, strumento investigativo prezioso nella lotta alla criminalità organizzata (di cui lui ha la delega, peraltro).
Queste parole non mi sembrano un’ingerenza negli affari interni o una critica al governo in carica, ma una semplice riflessione, anche abbastanza ovvia, fatta con cognizione di causa visto il ruolo che ricopre all’interno dell’amministrazione Obama e tenuto conto del suo background professionale.
Sono stati poi alcuni giornali italiani (mi evito per fortuna i telegiornali da qui), ad interpretare e distorcere il senso di queste parole in una prospettiva politica faziosa.
Il “non caso” Breuer è figlio di certo cattivo (e bipartisan) giornalismo italiano: lui ha riconosciuto che in Italia c’è un sistema che funziona (una volta tanto!) e ha detto che si augura che in futuro il sistema continui a funzionare in modo proficuo. FINE.
Cosa doveva dire? Che spera che in futuro vada tutto a ramengo? Non credo.
Però a certi giornali, che poi non mancano spesso di tirare la croce addosso agli USA, oggi ha fatto gola poter mettere in prima pagina una frase ad effetto che conteneva le parole “USA” ed “INTERCETTAZIONI NECESSARIE”.
E così hanno fatto.
Infine un’ultima nota.
Lenny Breuer non è proprio un signor nessuno. Anzi. Ci sarebbe da augurarsi che anche noi in Italia avessimo dei ministri (di destra, centro o sinistra) con il suo curriculum, che ti incollo qui di seguito se vuoi vederlo: http://www.whorunsgov.com/Profiles/Lanny_Breuer
Quello che segue invece è il curriculum del Ministro Alfano: http://www.governo.it/Governo/Biografie/ministri/Alfano%20_angelino.html
Gli Stati Uniti non sono un paese perfetto, ma evitiamo di cadere nei luoghi comuni dell’antiamericanismo di maniera.
Si negli USA c’è la pena di morte, e questa è una cosa su cui non si può che dissentire con fermezza.
Ma l’Italia è il paese di Gomorra, delle giornaliere morti bianche che non vanno quasi mai sui giornali e di altre mille fenomeni collegati a vario titolo alla malvita e alla corruzione, che troppo spesso lambiscono, in modo anche qui bipartisan, le più alte sfere della nostra politica.
Io credo che non convenga imbarcarsi in confronti da cui purtroppo usciremmo, nella maggior parte dei casi, solo mortificati noi italiani.
Con stima,
Lorenzo B.
P.S.
Tanto per chiarire… non sono uno di quelli che si è trasferito qua a vita per soldi, e parla dell’Italia da 8.000 miglia: lavoro per una struttura italiana e vivo a Firenze per la maggior parte dei mesi dell’anno. Oltre ovviamente a tifare Fiorentina….
RISPOSTA
Caro Lorenzoo, non parlavo del curriculum, ma della carica ricoperta, che è oggettivamente inferiore a quella di Alfano.
Sul resto, ho evidenziato il provincialismo di un certo modo di fare giornalismo, ciao
David
Maggio 22nd, 2010 alle 07:03
Permettimi di dissentire assolutamente dalla tua opinione che pure rispetto. A parte il fatto che questo blog dovrebbe avere la vocazione a trattare questioni più “leggere” come quelle sportive, mentre per quelle politiche penso più opportuno rivolgermi altrove, il tuo intervento ha il sapore di un “nazionalismo” vecchio stile. Le critiche – che io ritengo sacrosante – alla legge sulle intercettazioni sono legittimamente espresse da uno stato (permettimi: più serio del nostro!) che teme giustamente un abbassamento della guardia dello stato nei confronti della criminalità organizzata che si ramifica dovunque, anche in altri Stati, potendo però da noi ricevere con questa legge abbondante protezione. In secondo luogo vi sono dei principi-cardine dello stato di diritto (stravolti da questa legge) che
stanno alla base della comunità internazionale cui apparteniamo (o preferiamo altre appartenenze?). Che diresti se in Irak o in Afghanistan diminuisse la vigilanza interna verso i nuclei terroristi? Che sono affari loro? E che ne è del “nazionalismo” quando di fronte a terremoti economici si chiede l’intervento della comunità internazionale? Personalmente la tua posizione, che, ripeto, rispetto come ogni altra opinione, a me pare semplicistica e un po’ anacronistica, come se i confini nazionali fossero ancora i baluardi invalicabili di mezzo secolo fa. Forse un po’ più di riflessione non guasterebbe quando si esce dal perimetro del gioco del pallone. Ma naturalmente tutti sono liberi di eprimere la propria opinione: tu la tua io la mia. L’importante è la correttezza ed il reciproco rispetto. Voltaire diceva: anche se la tua opinione è diversa dalla mia mi batterò perchè tu possa esprimerla. Speriamo che qualche barlume di sano luminismo sopravviva in questa epoca piuttosto oscura.
RISPOSTA
Io rispetto la tua opinione, ma non la premessa, che è ghettizzante, come ho provato a scrivere più volte: questo blog non ha nessuna “vocazione” per il semplice fatto che la mia vita e i miei interessi vanno oltre un pallone che entra in rete o un contratto rinnovato.
Maggio 22nd, 2010 alle 07:12
Agli americani fa molto senso l’amoralità diffusa nel vecchio continente, in special modo l’Italia (corruzione impunita e scandali finanziari in primis… ce li hanno avuti anche loro ma di solito intervengono). La pena di morte è sbagliatissima, ma secondo la logica di una “certa america” fa parte di un discorso appunto morale: hai distrutto persone, famiglie, hai stuprato bambini etc etc, allora io ti punisco nel modo più pesante che esista, cioè togliendoti la vita. Ripeto, sbagliatissimo. Ma logico. Ben vengano commenti da parte nostra su una cattiva intepretazione della morale, come è la legge sulla pena di morte, ma scandalizzarsi se un americano sottolinea una vergogna italiana non lo trovo pertinente. Siamo in un mondo globale e se uno straniero mi consiglia per il mio bene io prendo e porto a casa e non reagisco piccato.
Maggio 22nd, 2010 alle 07:25
e meno male… se c’erano i repubblicani al potere avrebbero detto il contrario o comunque sarebbero stati zitti. questo signor breuer non può fare un commento sulla politica interna italiana mentre, faccio un esempio, il papa sì? quanto ai titoli dei giornali sono abbastanza d’accordo
Maggio 22nd, 2010 alle 07:51
Non si tratta di ingerenza, ma solo di preoccupazione di come un Paese che fa parte della NATO abbia il prurito di fare carta da macero sia della Costituzione che della Democrazia. Non importa da quale uomo politico straniero vengano fatte certe osservazioni ( cerchiamo di vedere la cosa oggetto di discussione e non il dito che la indica ) ciò che conta è che solo pochi in questo Bel Paese hanno la consapevolezza di fare pericolosi passi a ritroso.
Sulla pena di morte, credo che siamo stati i primi al mondo a condannare quelle nazioni che la praticano, non escluso gli USA.
Maggio 22nd, 2010 alle 08:10
Caro David, questo penso sia il peggiore dei tuoi post in assoluto. E lo è per diversi motivi, soprattutto se partiamo proprio dal tuo presupposto che comunque questa (ennesima legge indecente)non è accettabile.
Il sig. Breuer ha tutto il diritto di esprimere la sua opinione. Se poi riveste una carica istituzzionale in un’altro paese cosa vuol dire? Meglio un omertoso silenzio? Se i suoi rilievi sono giusti e condivisibili ed a quanto sebra lo sono in gran parte del mondo e proprio sul merito, dove sta il problema? Se avesse detto cose prive di senso lo avrebbero comunque già spernacchiato dilà dall’oceano.
Poi, la tua classifica di merito, ovvero importanza, tra lui ed Alfano(???) Ehi dico Alfano! Non sono convinto che sia esatta. Se la vede un Americano sicuramente trova più importante il suo sottosegretario che il ministro italiano della giustizia… Purtroppo proprio Alfano. Sich!.
Sui contenuti delle pagine di apertura dei giornali italiani, ma anche di quelle successive, lascio perdere per me ormai è una battaglia persa.
In fine la pena di morte, che per me è l’argomento più importante e serio del post; questo tuo paragone è molto azzardato e forse fatto con troppa sufficienza. Ci soono stati diversi politici, figure istituzionali ed esponenti della cultura e società civile italiana, comunque sempre in numero insufficiente aggiungo io, che hanno denunciato da sempre questa barbarie, degli Stati Unite e di troppe altre parti nel mondo. Ti posso garantire che negli Stati Uniti accettano queste critiche serenamente, sia chi è daccordo che chi è contro la pena di morte, senza sentirsi violati perchè qualcuno in Italia ha espresso la sua opinione.
Con stima.
Andrea
Maggio 22nd, 2010 alle 08:27
E d’altronde il piano ECHELON con tutte quelle gigantesche parabole e quei giganteschi palloni per ascoltare le comunicazioni da tutto il mondo l’hanno inventato loro .
Possono leggere una per una anche i milioni di e,mail che partono ogni minuto nel globo terrestre.
Hanno messo una base Echelon in ogni continente che poi manovrano da casa loro,sanno anche se, quando sei a telefono ti scappa una silenziosa curreggina o se ad un amico mandi per
e mail una foto di qualche donna ignuda.
E’il loro modo di rimanere arbitri delle vicende mondiali.
La conoscenza significa sicurezza e vantaggio.
Vantaggio politico, vantaggio industriale, vantaggio finanziario , vantaggio militare.
Quando tu non sai niente dell’altro, ma l’altro sa tutto di te è come quando Clint EastWood dice che un uomo con la pistola è un uomo morto se incontra un uomo col fucile.
Maggio 22nd, 2010 alle 08:35
Se tu sei mio amico e so che hai contratto una malattia molto contagiosa ma, invece di prendere le dovute precauzioni, assumi comportamenti rischiosi ho il dovere di fartelo presente.
Fuori di metafora, siamo la Patria delle più pericolose mafie del mondo, e se depotenziamo le nostre capacità investigative è un problema per tutti.
Maggio 22nd, 2010 alle 08:40
Il modo di fare il giornalismo in italia è dimostrato nei fatti da come viene trattato l’argomento oggetto di questa bella discussione. I giornali non riportano (come dovrebbero) cosa ha detto Breuer (scritto correttamente invece nel post numero 5 da Lorenzo). I giornalisti nei loro articoli mortificano la verità, inventandosi una falsa realtà al fine tendenzioso di spostare le opinioni dei lettori.
Questo modo vergognoso di fare giornalismo, purtroppo è utilizzato quasi sempre, anche quando c’è da sbattere il “mostro” in prima pagina. Ovviamente per mezzo di soffiate sulle ultime intercettazioni telefoniche. Poi non importa se il “mostro” dopo qualche anno di indagini è innocente oppure no (solitamente la notizia d’innocenza si limita ad un trafiletto in ultima pagina), l’importante è la notizia che permette maggiori vendite oltre ovviamente il prestigio della firma in calce all’articolo.
Però ci dimentichiamo, che la persona sbattuta in prima pagina, nel frattempo è stato “massacrata” nell’onore e nel fisico spesso ingiustamente. Una specie di pubblica gogna medievale dei giorni nostri.
Quindi la responsabilità di questa legge che limita le intercettazioni è tutta dei giornalisti, e di una informazione oramai corrotta e perversa, insieme a tutte quelle persone senza scrupoli che hanno la possibilità di passare le intercettazioni ai giornali.
L’italia è un paese marcio, governato da un sistema politico e d’informazione trasversalmente disonesto.
Non vedo speranza.
Maggio 22nd, 2010 alle 08:49
Cioè permettimi David: cos’è più grave e degno di amara riflessione l’intervento del sottosgretario alla giustizia americano rispetto alla legge che limiterà di gran lunga il diritto alla cronaca? Da un giornalista mi sarei aspettato ben altre considerazioni ed indignazioni, invece il silenzio regna, l’abitudine ci rende incapaci di reagire.
“Non tirate l’acqua del cesso,vi abituerete alla merda prima o poi”
Maggio 22nd, 2010 alle 09:02
Credo che l’intervento sia dovuto perchè si sono resi conto (loro, noi ancora no boh?) che siamo governati sia a centrodestra che centrosinistra da Mafiosi corrotti che pensano solo al proprio interesse ed abbiano voluto dare un segnale forte.
Riguardo alla pena di morte quella si che ci vorrebbe con i pedofili e con i governanti corrotti, ma questi “signori” stiano molto attenti che se la fune si rompe si ricordino di Marat e Rbespierre.
Maggio 22nd, 2010 alle 09:09
Caro David,
sul tema delle intercettazioni, la prendo larga per puntare al centro della questione.
La legge che vieta la pubblicazione delle intercettazioni (lascio stare l’altro tema della disciplina delle intercettazioni in senso stretto, ne parleremo poi) è troppo leggera: la galera per i giornalisti era troppo poco, così come sarebbe poco la galera per chi, nel circuito giudiziario, fa uscire il contenuto delle intercettazioni o degli interrogatori magari dietro lauta bustarella.
La stampa italiana e, mi dispiace dirlo, soprattutto il giornale che leggo tutti i giorni da ventidue anni, ti dice che la battaglia per la pubblicazione delle intercettazioni è una battaglia per l’informazione.
Non è vero.
E’ una battaglia per i loro interessi economici: senza il gossip-serio delle intercettazioni pubblicate absivamente la stampa italiana muore. Non sono più capaci di fare una pagina di giornale anche d’inchiesta senza commettere il reato di violazione del segreto istuttorio perché di qeusto si tratta.
Gli atti di indagine, i principali atti d’indagine, sono segreti: l’indagato è un cittadino italiano come sono cittadini italiani i lettori e, quindi, con il loro diritti e doveri.
L’indagato ha diritto alla segretezza su quello che viene fatto a sua insaputa e gli operatori di giustizia hanno il dovere di garantire quella segretezza nell’interesse del cittadino e dello Stato (perché un’indagine non segreta è un’indagine monca).
Il diritto all’informazione può essere semplicemente posticipato a quando quegli atti diventano pubblici: il cittadino-lettore sarà informato quando gli atti vengono depositati e, quindi, dopo che gli stessi sono stati pensati e calibrati sulla fattispecie di reato e non sulle circostanze limitrofe.
Quando, cioè, sono attinenti al fatto e non all’immagine che del fatto la stampa ha un interesse politico-economico a dare.
Il cittadino-lettore può essere informato anche un anno dopo la commissione del fatto, non è un dramma; l’informazione – anche basata sul contenuto delle intercettazioni – sarà asciutta e rappresentativa di un fatto sul quale la discussione può essere amplissima ed impregiudicata.
A me non interessa sapere oggi se Anemone aveva quattrocento clienti e se, fra quelli, c’erano anche nomi di spicco: a me interessa sapere chi, fra queli politici, ha ricevuto trattamenti di favore per poi dare trattamenti di favore.
Per fare questo sono disposto ad attendere la fine delle indagini, i giornali devono invece sparare la notizia subito perchè altrienti non sanno come riempire la prima pagina di quel giorno.
Il segreto istruttorio è un principio di garanzia e di legalità che non pregiudica affatto il diritto-dovere all’informazione: non a caso, l’operatore di giustizia che fa uscire le notizie segrete resta punito duramente anche se non verrà mai trovato, il giornalista che le pubblica, facilmente individuabile, deve rimanere impunito perché ti solletica la pancia dicendoti, sibillino “se mi lasci le mani libere, ti faccio sapere chi era la ministra che faceva i soffoconi a Berlusconi”.
Solita schizofrenia italiana, solita vocazione a difendere l’impunità quando dietro all’impunità si aggirano interessi economici enormi.
Sono favorevole a mettere il bavaglio alla stampa per vedere se, parlando meno, parlano meglio.
Maggio 22nd, 2010 alle 09:11
P.S. come va la salute David? Un mio conoscente ti ha visto col cappellino alla trasmissione che mi sono proibito di vedere. Procede bene il dopo? Un abbraccio. Tommaso
RISPOSTA
Tutto bene grazie, analisi ok, adesso deve solo trascorrere il tempo, ciao
David
Maggio 22nd, 2010 alle 09:39
E’ una legge VERGOGNOSA, qualunque intervento che la denunci è benedetto!
Per ogni altra considerazione vale quanto detto dall’ottimo Lorenzo(post 5).
Maggio 22nd, 2010 alle 09:50
Forse si intromettono perchè percepiscono l’inerzia del popolo di fronte a leggi vergogna che impediscono il normale vivere democratico trascinando la nostra ex bella democrazia in una dittatura dolce in cui siamo schiavi senza saperlo.
Detto questo guarderei la luna invece che il dito…
Maggio 22nd, 2010 alle 09:54
OLTRE CHE ESPORTARE VESTITI GRIFFATI E FERRARI PURTROPPO A GIRO PER IL MONDO ABBIAMO ESPORTATO ALTRE COSE COME LA MAFIA NELLE VARIE SUE FORME (VEDI RECENTE STRAGE IN GERMANIA TRA CALABRESI). LA CRIMINALITA E GLOBALIZZATA E TROVO ASSOLUTAMENTE LEGITTIMA LA PREOCCUPAZIONE CHE CI SI PREOCCUPI DI NON SPUNTARE LE ARMI ALLA MAGISTRATURA ITALIANA VISTO CHE LE CONSEGUENZE DI CIO NON SI FERMANO AL CONFINE DELLO STATO ITALIANO.
Maggio 22nd, 2010 alle 10:05
david, i giornali enfatizzano, e fanno bene, il fatto che persino il grande alleato di berlusconi gli sta tirando le orecchie e gli dice, guarda, non esagerare!
purtroppo è vero che gli italiani non s’indignano più di nulla, si sono abituati a tutto, digeriscono tutto in fretta, non hanno un cavolo di memoria storica, pochi cmq hanno memoria tout court, e così la strada per la repubblica delle banane è spianata per il caudillo di arcore.
Maggio 22nd, 2010 alle 10:37
e` solo una questione di metri quadri. gli states ne hanno moltissimi e noi pochisssimi. loro sono una potenza e noi la periferia. ci crediamo grandi, ma non siamo nessuno, a parte la ferrari, armani e marrazzo. da qui nasce il diritto tacito ma sancito di chiunque ficcar il maledettissimo naso in casa nostra.
Maggio 22nd, 2010 alle 10:41
Credo si tratti di un interessamento, in primis perchè si tratta di un provvedimento che ci farà perdere un’altra 80ina di posizioni nel ranking dei paesi con “presunta” libertà di stampa (già siamo verso la 70esima)ma il motivo vero e sostanziale credo riguardi le indagini internazionali e l’interpol. Con questo ddl le intercettazioni limitate potrebbero rendere difficoltose cete indagini riguardanti la criminalità internazionale, terrorismo compreso. Credo che l’intevento USA vada letto in questo senso. Poi che ci siano stati dove ancora vige la pena di morte, questo è un fatto sotto gli occhi di tutti e che tutti condanniamo
Maggio 22nd, 2010 alle 10:54
david mi sorprendi….e’ dal dopoguerra, cioe’ da quando l’italia e’ diventata la piu’ grande portaerei americana del mondo che gli stati uniti hanno ingerenze nel nostro paese. Nel passato hanno fatto molto peggio (e non entro nel dettaglio, ma basta conoscere un po’ la storia) che non limitarsi a dissentire su di una norma.
Quindi non vedo di cosa ci stupiamo, anzi, ti stupisci.
La nostra sovranita’ e’ andata perduta col piano marshall.
Il loro modello di democrazia e’ ormai il nostro, e come dice il maestro Gaber ….
“…gli americani sono esportatori sani di democrazia, nel senso che a loro non fa male, pero’ te l’attaccano..”
Poi ci sara’ sicuramente qualche americanista convinto che dira’ che se non c’erano loro s’era ancora coi tedeschi o peggio con i russi…tutto vero, ma e’ un po’ come la storia dei della valle…se un c’erano loro che ci prendevano in c2…gualdo tadino con la neve..ecc, ecc..vero anche questo, ma son tiritere che dopo un po’ stufano (e per quanto riguarda gli usa ormai son 70 anni…)
Maggio 22nd, 2010 alle 10:56
Cito, per una volta, un altro intervento, il post numero 5: ottimo.
Da fuori, spesso, si osservano i fatti del nostro Paese con maggiore acutezza.
Qualsiasi critica su ciò che sta accadendo è ben accetta, tanto sono gravi i fatti. Se la critica viene nei modi descritti nel post, nulla da eccepire.
Potremmo ampliare l’argomento soffermandoci sul nostro sistema di informazione: molto discutibile. Per chi riesce in qualche modo a seguire BBC ed altri similari la differenza che si riscontra è amaramente a nostro sfavore.
Il guaio è che molti, troppi, non si curano minimamente di ciò che avviene attorno a loro, non si informano, persi in un abbrutimento senza fine.
Maggio 22nd, 2010 alle 10:57
No, non mi piace questo intervento, sembra un appello alla cortina di ferro.
L’Albania è stata 40 anni chiusa all’esterno.
Dall’altra parte dello stretto di Otranto non sapevamo ciò che vi avveniva, è questo lo scenario che vorresti?
Nessuna nazione può fare mondo a se, siamo tutti parte di un grande mosaico.
Maggio 22nd, 2010 alle 10:59
Si, in effetti forse questo blog non è il più adatto a questo tipo di discussione, ma visto che hai deciso di spargere un po’ di benzina anch’io dico la mia. Concordo quasi su tutto ciò che ha scritto Lorenzo nel suo post. Non credo però che Breuer si sia fatto trascinare dall’insistenza dei giornalisti ad esprimere un commento, si sarebbe trincerato dietro il solito no comment altrimenti. Anch’io sapevo che dai tempi di Falcone si è instaurato una stretta collaborazione tra le due magistrature per la lotta alle cosche e certamente oltre oceano è nota la preoccupazione dei nostri magistrati di prima linea. Quindi mi sembra probabile che l’amministrazione Obama abbia fatto conoscere il suo parere in un modo semi mascherato.
Del resto come si fa a non essere preoccupati: l’attuazione del Piano di Rinascita di Licio Gelli (opportunamente aggiornato ed invito a leggerlo http://www.loggiap2.com/piano_di_rinascita.htm) sta proseguendo ed il controllo definitivo sull’informazione è certamente uno dei passi fondamentali per la sua attuazione.
Altro che sostituzione di Prandelli.
Maggio 22nd, 2010 alle 11:09
……tra l’altro nella democratica America, oltre ad avere la pena di morte legalizzata ( e questo basterebbe a far tacere questo signore!!), ha una legge sulle intercettazioni ben più severa di quella che vorremmo far passar qui in Italia!
Io non sono nè di destra, nè di sinistra, sono solo VIOLA ma non trovo cmq corretto che in Italia sia permesso ai giornalisti di fare processi mediatici su “intercettazioni” telefoniche o ambientali senza che prima sia stato fatto un REGOLARE processo!
Ecco!! in Italia a differenza che in America una persona è INNOCENTE fino al terzo grado di giudizio……mentre in America si va dentro SUBITO, esci pagando una cauzione proporzionale al reato commesso e sei COLPEVOLE fino a quando non riesci a dimostrare il contrario!!
FORZA VIOLA
Maggio 22nd, 2010 alle 11:10
Onestamente caro Guetta il tuo mi sembra nazionalismo di bassa lega. Una volta tanto che un americano dice una cosa giusta non gli puoi rispondere ” eh ma voi ….ecc. ecc.!” COSA C’ENTRA ? Appunto.
Ti vorrei far notare che le intercettazioni ( e tutto ciò che sta dietro a questa legge, sia già modificato in passato e sia ciò che questo governo vorrebbe fare in futuro ) non riguardano solo temi che finiscono con le acque territoriali italiane e con le Alpi.
Parole come mafia non hanno competenza territoriale solo in trinacria e quindi che uno stato esponga la sua forte preoccupazione su questo modus operandi che si sta introducendo in itaglia mi sembra più che legittimo. Senza per forza rinfacciare la pena di morte a loro…..anche perchè autorevoli membri del ns attuale governo hanno più volte dichiarato di essere favorevoli a reintrodurla anche da noi….. ovviamente per i ladri di polli o per chi non la pensa politicamente come loro.
Maggio 22nd, 2010 alle 11:59
è un pò e via che siamo derisi dal mondo intero…………ed un motivo ci sarà.
Maggio 22nd, 2010 alle 12:10
David, questa volta non condivido affatto e se permetti, è il tuo post che mi sembra provinciale.
“Non è interferenza, ma un messaggio chiaro dagli Stati Uniti sullo Stato di diritto, il senso delle regole, il ruolo essenziale della magistratura. «Nessuna norma ostacoli l’ottimo lavoro dei magistrati italiani, le intercettazioni telefoniche sono uno strumento essenziale delle loro indagini». Il sottosegretario alla Giustizia Lanny Breuer soppesa bene le sue parole, parlando alla commemorazione di Giovanni Falcone. Breuer è un uomo chiave nella collaborazione tra i due paesi su terreni strategici della sicurezza: la lotta alla mafia e al terrorismo internazionale.”
Federico Rampini (Repubblica)
Per quanto riguarda la pena di morte, ti ricordo che proprio l’Italia (e giustamente) è stata la promotrice della moratoria internazionale contro la pena di morte indirizzata proprio agli USA.
Senza aggiungere che questa legge è talmente vergognosa che chiunque la critichi fa bene.
Sul fatto che Alfano ricopra una carica più alta ti rispondo che la vera carica ricoperta da Angelino Alfano è quella di piegare la Costituzione alle esigenze processuali di B.
Se vuoi approfondire:
http://www.repubblica.it/politica/2010/05/22/news/rampini-democrazia-4253647/?ref=HREA-1
Saluti
Maggio 22nd, 2010 alle 12:18
Questi sbocchi nazionalisti proprio non li capisco. Il sottosegretario ha risposto a domande (evidentemente e giustamente interessate) di alcuni giornalisti. Se a Frattini domandassero se è d’accordo con la pena di morte vigente in vari stati Usa, direbbe probabilmente che non è d’accordo (me l’auguro, almeno, trattandosi di Frattini non si sa mai…)ma che non si permette di sindacare in casa altrui. Se poi gli chiedessero perchè non è d’accordo, argomenterebbe secondo la sua sensibilità e cultura. Poi, negli states, ci sarebbe qualcuno che direbbe: “Hai visto, anche in Italia ci danno dei barbari!” e un altro “Ma che cazzo vuole sto italiano, in casa nostra, che ha Berlusconi primo ministro?”. E’ la democrazia, bellezza, nel villaggio globale. O no?
La storia delle intercettazioni è una schifezza, mi dispiace che tu abbia avuto occasione di parlarne (a meno che non mi sia perso qualcosa) solo in questo modo, indignandoti (alla Silvio) non col “male” ma con chi lo denuncia (americano o pakistano o italiano, non importa) in nome dell'”orgoglio nazionale” (?).
In Italia stiamo vivendo un brutto periodo, l’arroganza dei potenti (Della Valle ompresi) è ormai senza più freni nè pudore, se ne fregano di quella che una volta si chiamava pubblica opinione. Che forse non esiste più.
Maggio 22nd, 2010 alle 12:43
Quoto il post 5 di Lorenzo al 100%
Maggio 22nd, 2010 alle 12:51
Caro David forse a molte , anzi , moltissime persone è sfuggito un piccolo macroscopico particolare .
Mi riferisco al post ( se cosi si può dire) disastro economico in Gregia.
Dopo le nottate passate al parlamento Europeo ( e ci mancherebbe altro con tutto quello che guadagnano sti papponi) il presidente del consinglio ha letteralmente silurato l’economia americana in un modo talmente diretto da passare inosservato dai piu , mi riferisco a quando Berlusconi ha detto la frase ” i ranking non sono piu affidabili” .
Chi conosce il mondo dell’economia saprà di cosa parlo e saprà anche dell’imbarazzo che Berlusconi ha provocato a tutta la comunità americana , la quale non ha perso tempo e per giustificare gli errori dei ranking ha dato colpa ad un ragazzotto che avrebbe sbagliato a digitare un codice….seee seeee, la cosa buffa è che i vari Grillo o Travaglio di questo non parlano anche perchè dare contro a Berlusconi vorrebbe dire essere a favore dell’economia americana .
A volte mi viene da dire ” evviva l’ignoranza ” è forse molto piu bello pensare che i politici americani ,i quali non conoscono la parola morale , siano “indignati” dal comportamento del nostro premier piuttosto che mettersi a valutare che forse tutto non è cosi semplice come potrebbe .
Questi sono i commenti in generale che sento e leggo anche in questo blog .
Già… proprio gli americani , proprio quel popolo che in nome della guerra mette in scena l’attentato e l’evento mediatico piu mostruoso mai creato (11/09/2001)
Proprio quel popolo che arma israele da una vita , si dovrebbe indignare di Berlusconi???
….fatemi il piacere ….
A me viene da pensare che stiano cercando di rendere il siluro lanciato qualche giorno fa e con gli interessi ….
Senza poi calcolare che nel 2001 l’euro si stava mangiando il dollaro e che tra poco, probabilmente , risuccederà.
Ognuno è libero del proprio pensiero ed io difficilmente intervengo nei tuoi post sulla politica , ma credere che basti vedere un filmettino per sapere la verità assoluta a me pare buffo.
Un saluto .
p.s. vorrei pure specificare che non ho piu la tessera elettorale ( strappata) e che sono completamente APOLITICO .
…lo so lo so immonda bestia mi hai gia detto che non va bene fare cosi 😉 ma per me gli ideali non esistono piu in politica e quindi mi pare solo di perdere tempo.
Maggio 22nd, 2010 alle 12:58
I DELLA VALLE E CORVINO SONO VERGOGNOSI!
CI HANNO TOLTO TUTTI I NOSTRI VALORI DI TIFOSI,CUORE PASSIONE CRITICA FEDE, E NOI PASSIVI E MAGARI PER QUALCUNO ANCHE CONTENTI.
LA GRANDE DELUSIONE è PIETRO VUTURO E TUTTA VIOLA NEL CUORE ( NON BONCI,CHI è BONCI? GLI RIVOLGO UNA DOMANDA:DI CHE COLORE è LA MAGLIA DELLA FIORENTINA?)
40 ANNI DI STADIO NON VI HA INSEGNATO NIENTE O FORSE SI E QUINDI TRAETE DA VOI LA CONCLUSIONE, MA UNA COSA è CERTA BASTA ANDATE IN PENSIONE NON SERVITE PIù A NIENTE
Maggio 22nd, 2010 alle 13:04
il signor frattini,caro david,ha ben altro a cui pensare,alla faccia delle varie,ed ipocrite affermazioni sulla sacralita’ della famiglia
Maggio 22nd, 2010 alle 13:15
Secondo me è stata data troppa pubblicità a una persona altrimenti sconosciuta in Italia, la quale si è allargata a fare qualche commento di troppo. Semmai è singolare che dei giornali italiani, uno in particolare, usi a tuonare contro le “ingerenze americane” nella politica italiana abbiano accolto con malcelata soddisfazione questa notizia. E’ lo stesso giornale che nel 1948 inneggiava a Israele e oggi inneggia ai palestinesi (copie a richiesta). Per il Sassaroli, che sennò ci rimane male, ha ragione: senza il Piano Marshall saremmo stati nella cacca e te lo dice uno che da ragazzino aveva la coperta del letto in lana grigia con la scritta U.S.ARMY 1944. E se ne faccia una ragione: meglio 70 anni sotto gli americani che 70 sotto qualcun’altro come è successo a quei poveracci dei russi. O Guetta, va bene che il periodo non è tanto bello, ma che si ricomincia a parlare della Fiorentina?
RISPOSTA
Si parla anche troppo di Fiorentina, mi pare
Maggio 22nd, 2010 alle 13:26
Ti do’un consiglio david. su certi argomenti occorre fidarsi di chi sulla materia tratta ogni giorno, ed è sul luogo dove emergono le cose. ad esempio federico rampini, sociologo e politologo che sicuramente conoscerai.oggi su ‘repubblica’ spiega ogni cosa.
approfitto di questo post per dirti tutta la mia tristezza nell’ascoltare leo bonci su ‘viola nel cuore’. si è capito chiaramente come la posizione all’interno di radioblu lo abbia fatto diventare un filo societario, del resto allineandosi alla tua posizione, inevitabilmente vincolata alla società per i diritti radiofonici. ma se a te ti capisco, non perchè prendi soldi dalla società viola, ma perchè non puoi prenderti libertà a 360 gradi contro la politica di dismissione dei della valle e le bugie recentemente raccontate, da tifosa non capisco il comportamento di leo, che si dimostra una banderuola. peccato. lo credevo uno vero
RISPOSTA
Anch’io ti do un consiglio: evita di pensare e scrivere per stereotipi.
leo Vonci è uno vero che ragiona, che ragiona con la propria testa e che ha sull’argomento Prandelli convinzioni che sono completamente diverse dalle mie che ieri ho criticato duramente la società per come ha gestito la vicenda (evidentemente o non hai sentito o sei in malafede).
Sulla storia dei diritti sei completamente fuori dal seminato: noi paghiamo cifre che altre emittenti non possono neanche lontanamente permettersi e che sono il frutto di un lavoro di oltre trent’anni.
Io mi prendo tutte le libertà che voglio, come dimostrano i periodi di arrabbiatura di Corvino nei miei confronti, siano quast’ultimi motivati o meno.
Quindi, per cortesia, la prossima volta cerca di essere un po’ più attanta alle cose che scrivi.
Maggio 22nd, 2010 alle 14:46
Direttore,Lei deve davvero essere una brava persona,lo dico con la convinzione che mi viene dopo anni che La seguo sul blog e tenuto conto del senso di umanità e giustizia che mantiene anche su argomenti delicatissimi (e non di calcio!)che credo La tocchino in modo particolare (es.il Libano;la questione palestinese etc). Però stavolta,mi permetta,Lei guarda un albero (importantissimo,ci mancherebbe!) e non tiene conto della foresta…E’ dalla strage di Portella della Ginestra (1947,se non sbaglio:Lei non era nato e il sottoscritto approdava,controvoglia,in 1° elementare)che questi simpaticoni DIRIGONO la politica italiana.Se Lei pensa ai servizi segreti e alla nostra classe politica di ogni epoca e colore,vedrà anche che siamo stati lieti di servirli,eccome!Certo,l’alleanza con loro ci ha scampato dall’Unione Sovietica e non va dimenticato.Ma non ci si può meravigliare,oggi, se un omino qualunque a stelle e strisce saluta con favore restrizioni alla libertà in casa nostra,dopo che nella sua hanno il Patriot Act da più di dieci anni…L’avvocato Agnelli,di poco(da me )venerata memoria disse,parecchi anni fa, che le “nuove aurore” occidentali sarebbero state di una maggior prosperità individuale unita ad una libertà più limitata.Da cittadino a consumatore,insomma.Non è una civiltà che mi piace e,credo,nemmeno a Lei. Mi scusi lo sfogo e SEMPRE FORZA FIORENTINA!
Maggio 22nd, 2010 alle 14:57
Non mi pare un’ingerenza indebita: il problema mafia è internazionale e coinvolge direttamente gli USA. Gli americani hanno tutto l’interesse che la giustizia italiana funzioni bene
Maggio 22nd, 2010 alle 14:58
Ben vengano le critiche, quando cercano con una legge vergognosa di proteggere la casta,
massa di vagabondi e @uttane che stanno
disintegrando il paese. Tutti battuti in prima pagina come delinquenti comuni.
Spero che altri in europa e nel mondo ci critichino , perchè noi Italiani abbiamo il cervello imbevuto di @azzate e televisione.
P.S
X immonda bestia
Non voirrei sbagliarmi , ma quella battuta nn era di Gian Maria Volontè?
Un Saluto
Maggio 22nd, 2010 alle 15:22
c’entra che siamo sotto il benin e la namibia come libertà d’informazione e dopo questa meraviglia di decreto scenderemo ancora più giù. grazie america e bene ha fatto sky ad appellarsi all’europa, badate bene, è solo l’europa che ci sta salvando da questa manica di … penso che il prossimo passo governativo sarà cercare di staccarsi da essa “x il bene dell’italia” (tutto questo mentre bossi si pulisce il culo col tricolore”)
Maggio 22nd, 2010 alle 15:23
Parto con il dire che il commento n° 5 è da sottoscrivere per raccontare le cose in modo serio. Ma aggiungo anche che la limitazione delle intercettazioni è grave, soprattutto perchè taglia la possibilità di poter arrivare a scoprire reati seri. E’ vero, ne è stato fatto un uso anche improprio, soprattutto negli ultimi anni, ma senza le intercettazioni non sarebbero venute a galla delle magagne consistenti della vita pubblica. Mettere un freno, limitarle, è pericoloso, almeno secondo me. Poi si può discutere sul fatto che finiscano con troppa facilità sui media, e che esse vengano pubblicate senza alcun tipo di controllo. Ma qui semmai è da sottolineare la faciloneria con la quale alcuni lavorano, e che sarebbe da perseguire. Avrei anche altre cose da dire in materia, ma andrei fuori argomento, quindi mi fermo qui.
David, rimettiti in sesto alla svelta, ci servi in piena forma! Auguri!
Maggio 22nd, 2010 alle 15:59
Non mi stupisce più di tanto l’ingerenza americana nelle nostre vicende politiche; non bisogna dimenticare che dal 1949 facciamo parte del Patto Atlantico…
Una condizione similare la potremmo vedere nei Patti Lateranensi tra Stato e Chiesa, con quest’ultima in diritto di interferire nella “res publica”; Trattato e Concordato legano indissolubilmente il Governo italiano e il Vaticano, con l’unica differenza che nel Patto Atlantico è in causa la difesa delle Nazioni mentre la Chiesa dovrebbe occuparsi solo e soltanto della spiritualità dei fedeli, senza scendere a patti con lo Stato…
Maggio 22nd, 2010 alle 16:00
p.p.s. tornando a parlare di calcio David ti devo chiedere se alla fine di viola nel cuore ai ragazzi vieni pulita la lingua o se gli piace tenersi il sapore anche dopo.
Adesso capisco come mai la fiesole fa pena vai.
Maggio 22nd, 2010 alle 16:03
provo a risponderti:
o gli usa sono un punto di riferimento oppure non lo sono. basta decidersi. visto che l’americanismo, specie a destra ma ormai non solo, è diventato un valore in termini di democrazia, libertà etc etc etc allora è logico che le critiche di un signore che non può essere tacciato di “comunismo” (come chiunque osi contraddire berlusconi su qualunque tema) diventa interessante. Chi è causa del suo mal…
Per inciso, io NON penso che gli USA siano il paese da prendere a modello, se non per la splendida applicazione del concetto di libere chiese in libero stato (da noi invece ogni anno c’è una finanziaria di cui nessuno parla e che va nelle tasche del vaticano); ci sono altri paesi che hanno qualcosa da insegnare a proposito. ma ognuno è libero di capire da solo quali, ci mancherebbe.
Maggio 22nd, 2010 alle 16:31
VADO FUORI ARGOMENTO MA CI TENGO TROPPO A CESARE!!!!!!!!!!!
su you tube scrivere “prandelli a victory”
intervistato su LA 7……il suo sogno è vincere a firenze!!!!!!!!!!!!
perchè dovrebbe andare via????????
Maggio 22nd, 2010 alle 17:53
Non sono d’accordo… Non c’è niente di male nell’intervenire. Siamo due paesi che fanno parte insieme di molte organizzazioni internazionali e che intrattengono rapporti amichevoli secolari, giusto che di fronte ad un tale abominio si esprima la preoccupazione!
Maggio 22nd, 2010 alle 18:26
Gli abbiamo portato Al Capone. Qualcosa ci potranno pur dire, con ragione.
Maggio 22nd, 2010 alle 18:29
noi critichiamo spesso l’Italia ed abbiamo anche ragione a volte a farlo, però vi assicuro che gli stati uniti come livello di vita ci sono ampiamente dietro, basti pensare che solo il 20% della popolazione ha il passaporto, il che vuol dire che il rimanente 80% non ha mai messo il becco fuori dagli states perchè non se lo può permettere a livello economico non come da noi che c’è crisi e c’è crisi e quando cerchi di prenotare un viaggio è sempre pieno e l’agenzia fatica a trovarti il posto! Certo anche da noi la povertà esiste io stesso conosco tante famiglie che non ce la fanno ad andare avanti, però credetemi gli States devono stare zitti con noi! Forza Italia, non quella di LIPPI GOBBO però!
Maggio 22nd, 2010 alle 18:30
Povera Italia… vi scandalizzate per questo?
Non sarebbe il caso di scandalizzarsi delle 90 (novanta) testate nucleari AMERICANE PRESENTI SUL SUOLO ITALIANO???
A che prò indignarsi (giustamente) per la pena di morte quando nello stesso tempo siamo l’armeria degli usa con buona pace di tutti i governi e le forze politiche italiane?
popolino… SVEGLIATEVI!
Maggio 22nd, 2010 alle 19:07
Ho già detto la mia sul post del diretur, e non ce la faccio, ritorno su Prandelli. Ragazzi, non ho ancora elaborato il lutto.
E se fossimo tutti, io per primo, dei malpensanti e maldicenti? Cioè se avesse ragione Bucchioni, che nessuno aveva deciso nulla fino a pochi giorni fa, che non c’è nessun complotto, nessuna gelosia, nessuna volntà di disfarsi del Mister.
Allora Prandelli potrebbe prendere il telfono, chiamare Abete e dirgli: “Caro presidente, mi lusinga molto la sua chiamata ma tutto sommato preferisco giocarmi ancora un anno le mie carte a Firenze, con quelle teste di cavolo di tifosi che vorrei far contenti, almeno una volta. Ho imparato le mie lezioni. Giocherò più spesso a due punte con Jo-Jo dietro. Insegnerò ai giocatori che sul 3-1 di un quarto di finale di Champions bisogna fare come diceva Rocco, dare a tutto quello che si muove a pelo d’erba, se è il pallone pazienza. E siccome non è mai troppo tardi, adesso vado di là e attacco al muro Gilardino e Vargas, così imparano a tirare i rigori quando non gli tocca. Quindi grazie, caro Abete, ma resto qui, cioè, lì, a Firenze, accetto la sfida e vediamo se poi non mi rinnovano il contratto”.
Colonna sonora di questo film, una hit tamarra degli anni ottanta “Just an illusion” (The Immagination).
Maggio 22nd, 2010 alle 19:37
E poi scusa, senza voler essere insolente nei tuoi confronti, ma il tuo post mi fa venire in mente il proverbio cinese che recita “Quando il dito indica la luna, lo sciocco guarda il dito”. Cioè, ad esclusivo beneficio di B. e della sua cricca, stanno approvando in fretta e furia una legge che riduce enormemente la capacità investigativa delle forze dell’ordine (alla facciaccia della buona, vecchia destra “law and order”) e la possibilità di noi cittadini di conoscere le malefatte di chi ci governa, e tu ti indigni per le parole del sottosegretario americano. Abbi pazienza.
Maggio 22nd, 2010 alle 21:09
…ma il valore dell’euro tendente a 1,20 US dollars qualcosa vorrà dire??? o no???
Maggio 23rd, 2010 alle 02:50
Condivido in pieno le considerazioni sull’opportunità dell’intervento di Breuer, avanzate in molti post. E aggiungo: come diavolo si fa a dire che il viceministro degli esteri degli Stati Uniti è “un signore che conta molto meno di Alfano”? Ma vogliamo scherzare?
RISPOSTA
Nel suo Paese, naturalmente: credevo e speravo che fosse chiaro.
Maggio 23rd, 2010 alle 10:02
Oltre alle intercettazioni telefoniche selvagge, se lo decidiamo tutti assieme, possiamo farci mettere obbligatoriamente sotto pelle un rilevatore gps per sapere in tempo reale dove sono tutti gli italiani. A questo aggiungiamo alcune piccole telecamere nelle case di tutti gli italiani collegate con questura e commissariati al fine di scoprire cosa accade in ogni casa (compreso il bagno ovviamente altrimenti l’azione investigativa diventa insufficiente) . Può bastare per combattere mafia e corruzione? Benjamin Franklin riteneva che “chi è disposto a sacrificare la propria libertà per la sicurezza non merita né l’una né l’altra!!!
Io affermo l’incapacità dei nostri inquirenti nell’opera investigativa che porta purtroppo a strumenti investigativi che possono invadere la privacy dei liberi cittadini. Senza contare che questi strumenti nati per scoprire il mafioso possono essere utilizzati a fini politici. NON BISOGNA AUMENTARE GLI STRUMENTI INVESTIGATIVI DELLA POLIZIA (QUESTA E’ LA STRADA PER UN NUOVO FASCISMO/COMUNISMO SOVIETICO), MA AUMENTARE LA PROFESSIONALITÀ’ E LA BRAVURA DEGLI INQUIRENTI. io la vedo come Benjamin Franklin!!!!
Maggio 23rd, 2010 alle 14:27
Scusa, David, ma non posso essere d’accordo. In questo momento l’emergenza democratica è in Italia, non negli USA. Ed è un’emergenza di non poco conto. Bene hanno fatto gli Stati Uniti a ricordare al nostro allegro Paese che una strisciante deriva autoritaria come quella che si sta consumando negli ultimi tempi non può passare sotto silenzio agli occhi dell’opinione pubblica mondiale.
Maggio 23rd, 2010 alle 23:10
Caro David, invece c’entra eccome il sig.Breuer. La norma se entrerà in vigore sarà una mordacchia messa sui giornalisti e allo stesso tempo un pesante impedimento al lavoro dei giudici. Una cellula di al qaida venne sgominata a Milano seguendo un’intercettazione su un giro di ricettazioni (cosa resa impossibile dalle nuove norme). Immaginati con che gioia all’estero si guarda a questa roba, e con che gioia verrà accolta da mafiosi e terroristi (il terrorismo è globale ormai)
Maggio 24th, 2010 alle 08:53
David, una semplice considerazione: ogni voce è ben accetta se si schiera contro il coro del governo azienda di Berlusconi, contro i suoi ministri dirigenti e le loro leggi assurde a palese unico beneficio del padrone e della cricca di ladri (dei nostri soldi che lo attorniano). Punto. Tutto qui. Per me poteva venire una condanna anche da Bin Laden, non me ne fregava niente, ben venisse pure quella!!! Visto che noi non ci si riesce proprio ad esprimere dissenso verso questi spregi (siamo troppo impegnati a chiedersi se Mourinho andrà al Real) che almeno dall’estero facciano un po’ di (giusto) casino!
Maggio 24th, 2010 alle 10:40
semplicemente perchè le indagini sui boss mafiosi, da borsellino in poi, sono spesso state coordinate tra america e italia e si sono sempre basate sulle intercettazioni telefoniche.
A questo mettici le preoccupazioni USA sul terrorismo ed il gioco è fatto..
Maggio 24th, 2010 alle 12:28
Il problema grosso e non indifferente a tutti gli stati civilizzati, come uno stato come il nostro, facente parte della comunità europea, possa essere in mano ad un dittarore di nome Silvio Berlusconi.