Quando muore un bambino
In casa Guetta vige questa regola: per ogni figlio che nasce, se ne adotta uno a distanza.
Tre figli naturali, tre figli da aiutare a crescere nelle zone più povere del mondo.
Non è che si sia particolarmente bravi o chissà cosa, sinceramente facciamo molto meno di quello che potremmo fare e comunque oggi non è questo il punto.
Il punto, inaccettabile, è che oggi è arrivata una lettera che ci comunicava la morte di John Wilson, il nostro primogenito a distanza, che aveva l’età della Valentina e che almeno una volta l’anno ci scriveva per raccontarci dei suoi progressi e per ringraziarci di aiutarlo (lui ci ringraziava per quella miseria che davamo all’associazione…).
John è morto per la malaria, perché in Malawi si può ancora morire a 14 anni per la malaria.
E mentre noi, poveri stronzi, stiamo a qui a frullare il cervello per comprare una macchina più grande, una casa più spaziosa, il motorino per la figlia, la vacanza in settimana bianca o nel villaggio a quattro stelle (tutte cose che io, più stronzo di altri, faccio abitualmente), dall’altra parte del mondo si muore per una malattia che si potrebbe sconfiggere se solo ci fossero un po’ di soldi.
Un po’ dico, non i milioni con cui siamo abituati a convivere nel calcio.
Eh già, ma ci basta vedere quel righino grigio sull’estratto del conto corrente che ci dice che hanno prelevato quei 600 fottutissimi euro per sentirci tranquilli con la nostra coscienza.
Chissà se John ha mai tirato due pedate ad un pallone nei suoi pochi mesi di vita…
Ottobre 12th, 2009 alle 15:55
“E mentre noi, poveri stronzi, stiamo a qui a frullare il cervello per comprare una macchina più grande, una casa più spaziosa, il motorino per la figlia, la vacanza in settimana bianca o nel villaggio a quattro stelle…”
David io aggiungerei anche “a preoccuparci se si compra o non si compra un centrale o un terzino”… :(((
Ottobre 12th, 2009 alle 16:04
David…
RISPOSTA
Scusami, ma ho preferito tagliare perché io ho fatto veramente poco per “meritarmi” l’affetto di John, ciao
David
Ottobre 12th, 2009 alle 16:15
Vedi David, ciò che fai tu è una cosa che vorrei tanto fare ma che non mi posso permettere (ebbene sì, mi fanno comodo anche quei fottutissimi 300 euro in fondo all’anno …), come tante altre cose del resto.
La verità, però, è un’altra, dipende da noi solo in quanto permettiamo a chi ci governa di non fare nulla per questo.
E non mi riferisco alla raccolta fondi delle varie organizzazioni umanitarie bensì al FMI, all’aumento dei debiti nel terzo mondo, alla totale indifferenza alle condizioni di vita (o dovrei dire di non vita) in cui versano certe poolazioni.
A chi conviene tutto questo?
Basta pensare al fatturato di alcune multinazionali (non ultime le Farmaceutiche che detengono le cura per la malaria, tanto per fare un esempio calzante) che risulta superiore al PIL di parecchie nazioni in miseria …
Sembra giusto tutto ciò?
Che possiamo fare?
Io credo che ci siano solo due strade:
o fare come Gino Strada e andare di persona e FARE, combattere sul posto, confrontarsi quotidianamente oppure, nel nostro piccolo, portare avanti una vita che possa ricomprendere tutti nell’uguaglianza dei diritti, primo fra tutti quello alla vita.
p.s. Perchè non mandi la tua mail al signor Mourinho e a sig. Moratti? quanti se ne salverebbero di bambini con un decimo dello stipendio concesso a cotanto allenatore?
RISPOSTA
Sinceramente, a me pare che Moratti sia uno dei presidenti più sensibili sull’argomento, ciao
David
Ottobre 12th, 2009 alle 16:23
Sì, noi siamo a farci le cosiddette seghe mentali su come migliorare la nostra già ottima vita, mentre da altre parti si muore per malattie che qua da noi non si son mai sentite. Bisognerebbe pensare un po’ di più, come hai fatto te, a chi sta molto peggio di noi. I problemi veri sono quelli di quella gente che soffre, non di un giocatore differente da comprare o meno.
Ottobre 12th, 2009 alle 16:35
Purtroppo è solo in queste situazioni che ti accorgi quanto noi siamo fortunati rispetto a molti altri esseri viventi. Noi litighiamo per una sostituzione sbagliata, per un gol annullato mentre altri stanno a discutere di ben altro, o forse non ce la fanno nemmeno. Sicuramente molti considereranno il mio un discorso retorico; può essere, ma questà è la realta. A David va tutto il mio sostegno emotivo, ti capisco, anche se non ho mai avuto esperienze simili, ma indirettamente ho potuto verificare cosa vuol dire adottare un figlio. Un abbraccio
Ottobre 12th, 2009 alle 16:36
mi dispiace tanto…è triste triste triste tutto questo
Ottobre 12th, 2009 alle 16:58
Nessun commento , mi sento una merda perchè nn faccio abbastanza.
p.s questa disgrazia l’ho gia’ vissuta in prima persona.
Ottobre 12th, 2009 alle 17:11
Ciao David,
mi permetto di linkare un sito:
http://www.regaliperlavita.it/catalogo/catalogoPerCategoria/categoria/Scuola+e+gioco
non bastano grandi cifre per regalare un sorriso o almeno un’pò di speranza a qualche bambino.
Perdeteci un minuto a magari la prossima volta che dovete fare un regalo inutile questo sito potrebbe essere una buona idea.
Leonardo
Ottobre 12th, 2009 alle 17:12
…mi viene da piangere…se solo smantellassimo tutti gli apparati militari di ogni cavolo di nazione e destinassimo quei soldi ogni anno hai paesi più poveri sarebbe tutto completamente diverso…forse ci sarebbero anche meno guerre e meno attentati…che tristezza…
Ottobre 12th, 2009 alle 17:13
caro david, con ogni commento a questo tipo di notizie si rischia di cadere nella retorica… io credo che quando l’uomo è venuto al mondo i soldi non esistevano..possibile che lo stare bene o male, il vivere o morire debba dipendere da quanti pezzetti di carta uno possiede? ma ci avete mai pensato a come sarebbe bello il mondo senza quella dannatissima invenzione che è il denaro? provate a farci mente locale per un attimo.. che bischeri siamo stati..avremmo potuto vivere con molti problemi in meno compreso le malattie che in molti paesi non riescono a combattere perchè non hanno abbastanza pezzetti di carta! guerre, malattie, violenza, furti..tutto in nome dei soldi! ma i soldi sono una nostra invenzione.. purtroppo non si puo piu tornare indietro e il mondo andrà sempre peggio per chi quei famosi pezzetti di carta non ce li ha..
Ottobre 12th, 2009 alle 17:14
purtroppo noi come singoli possiamo fare ben poco, sono quelli che ci rappresentano che dovrebbero fare qualcosa, fanno tutti quei c… di G8 G20 dove parlano parlano parlano ma i fatti in fondo sono pochi! e invece di annullare i debiti dei paesi che sfruttano miseramente, gli stringono sempre di più il laccio intorno al collo!!!!
P.S. un’ultima considerazione la voglio fare su chi è contro l’immigrazione.
Vorrei ricordare che nascere nei paesi sviluppati, dove si sta bene, non è un diritto ma una fortuna, quindi cerchiamo di essere comprensivi con chi vende tutto ciò che ha per affrontare dei ”viaggi” di fortuna e scappare dalla miseria di dove è nato!!!!!
Ottobre 12th, 2009 alle 17:19
Caro David…
ti capisco e ti comprendo…io lavoro in Africa, proprio nel settore umanitario, non in Malawi ma non importa…nel settore della salute…e capisco che sia inaccettabile vedere bambini morire quando con poco si sarebebro potuti salvare…ma non solo coi soldi…a volte anche certe attenzioni, certe disponibilità, possono salvare vite umane, specie quelle più piccole…io dopo tanti anni non mi sono ancora assuefatto e rassegnato all’indolenza…è grazie a persone come te, David, che una speranza può magari diventare qualcosa di più…grazie e abbracci!
Ottobre 12th, 2009 alle 17:34
E che dire degli asini acconciati da zebre per fare felici i bambini di Gaza? Quando ho letto quella notizia ho pensato che da questa parte del mondo abbiamo tanto ma non sappiamo piu’ cos’e’ l’umanita’ e la semplicita’ delle cose.L’aridita’ dei sentimenti ci sta pervadendo,facciamo tutti un passo indietro.
Ottobre 12th, 2009 alle 18:43
Ero appena tornato da vedere un computer nuovo; è meglio che domani mattina faccia un versamento in beneficenza, invece. Grazie per avermi fatto spendere meglio i miei soldi.
Ottobre 12th, 2009 alle 18:52
Povero bimbo…mi spiace moltissimo!
Ottobre 12th, 2009 alle 19:03
David un abbraccio.
“On bended knee is no way to be free”
Ottobre 12th, 2009 alle 19:07
non c’è bisogno di andare dall’altra parte del mondo… basta andare a napoli caro Guetta.
Ottobre 12th, 2009 alle 20:19
Non ci sono parole,chi puo’,anche nel suo piccolo, faccia.Anche se non è mai abbastanza…
Ottobre 12th, 2009 alle 20:22
CIAO DAVID
RIECCOMI DOPO QUASI UN MESE. SAMUELE IL MIO TERZO GENITO E` NATO DOMENICA 27/09/2009 ALLE 22. TI HO PENSATO MOLTO ULTIMAMENTE, SOPRATUTTO ALLE ULTIME PAROLE CHE CI SIAMO DETTI SU UN POST LONTANO, NEL QUALE COMUNICAVO A CHI AVEVA IL PIACERE DI LEGGERE IL FATTO CHE STAVO ACCINGENDOMI AD ANDARE ALLA MATERNITA`A FAR NASCERE IL MIO TERZO BIMBO. DA QUEL GIORNO MI SCUSO CON TE ED ALTRI NON HO PROPIO AVUTO TEMPO DI CONNETTERMI E QUINDI OGGI PRIMA DI ANDARE A LAVORARE HO RIACCESO IL PC ED ECCOMI QUA. “UN`ALTRA TREMENDA NOTIZIA” SPERO CHE QUESTO MIO POST COME ALL`ORA TI RIPORTI UN PO`DI SERENO NELLA TUA VITA. SAMUELE PESAVA KG 4.2 E STA BENISSIMO ANCHE MIA MOGLIE STA RECUPERANDO BENE.
TUO FIGLIO A DISTANZA HA LASCIATO QUESTO MONDO CRUDELE E PER LO PIU` DISUMANO, UN`ALTRA STELLA CHE BRILLERA NEL CIELO UN`ALTRA VOCE CHE CHIEDE ATTENZIONE
UN`ALTRO GRIDO INASCOLTATO CHE SI E` STROZZATO IN GOLA. LA PRIMA PERSONA CHE HAI INCOLPATO E` STATO TE STESSO E DA QUESTO HO CAPITO A QUANTO CI SOMIGLIAMO SU CERTE COSE. SE TUTTI FOSSERO COSI` QUESTO MONDO SAREBBE MIGLIORE. E` QUESTA LA STRADA DA SEGUIRE CHIEDERSI COSA UNO PUO` FARE E FARLO. SO COME TI SENTIRAI ORA DIFRONTE ALL`IMPOTENZA, IL VUOTO CHE LA MORTE HA LSCIATO NEL TUO CUORE, TI VORREI DIRE CARO DAVID CHE LA MORTE NON E` LA COSA PEGGIORE CHE PUO` CAPITARE AD UN ESSERE UMANO E SOLO UN PASSAGGIO DELLA VITA A QUANDO IL NOSTRO CORPO SI SVUOTA DELLA BELLISSIMA ANIMA SMETTIAMO DI SOFFRIRE I DOLORI E LE SOFFERNZE DI QUESTA VITA TERRENA NON IMPORTA SE ERAVAMO IN UN CORPO BRUTTO GRASSO MAGRO BELLO BIONDO NERO BIANCO O ROSSO CONTA L`ESSENZA DI CIO` CHE SIAMO CHI ABBIAMO AMATO E QUANTO ABBIAMO AMATO LA SENSAZIONE DI CIO CHE ABBIAMO COMBINATO IN VITA E` MOLTO IMPORTANTE SENZA LA MORTE SAREMMO INCOMPIUTI COME UOMINI. OSEREI DIRE CHE LASCIAMO IL POSTO AD ALTRI ESSERI UMANI CHE AVRANNO L`OCCASIONE DI VIVERE LA VITA TERRENA CON IL BENE E IL MALE. TI RINGRAZIO DI AVER CONDIVISO QUESTO TUO DOLORE E SPERO CHE TU POSSA ACCETTARE QUESTA MORTE CON LE MANI E LA FRONTE LUMINOSA. DI SICURO LUI TI RINGRAZIERA` DI ESSERTI GUARDATO INTORNO E DI ESSERTI ACCORTO DI NON ESSERE SOLO E DI AVER DONATO UN PO` DEL TUO BENESSERE, NIENTE TI FA STAR BENE COME DONARE CON IL CUORE E QUINDI SE PUOI FAI TESORO DI QUESTA SENSAZIONE E DI QUESTA COSA BUONA CHE HAI FATTO. TI MANDO UN ABBRACCIO GRANDE
MARK
Ottobre 12th, 2009 alle 20:36
Mi dispiace David, quando muore un ragazzino è sempre intollerabile ma quando muore per una malattia guaribile è atroce.
Ottobre 12th, 2009 alle 20:39
Si dice che ricevere riempie le mani ma dare riempie il cuore ; tu e la tua famiglia, nel dare aiuto a quel povero bambino avete colmato di amore i vostri cuori ed il vostro gesto di generosità ha colmato le mani di John e gli ha consentito di crescere un po’ meglio. Poi purtroppo il destino si è compiuto ed il piccolo John è morto per una malattia la cui prevenzione costa poche lire…oggi siamo tutti più poveri e siamo tutti sconfitti, non solo tu, perchè vicende come questa ci sbattono in faccia la nostra superficialità e tutte le nostre debolezze.
Abbraccio con affetto tutta la famiglia Guetta …il dolore che provate e proviamo oggi dovrà essere trasformato in una forza positiva che ci aiuti ad impegnarci ogni giorno nel sostegno ai più deboli ed ai meno fortunati.
RISPOSTA
Ma vedi cara Lucia il vero problema è che noi a John e agli altri bambini adottati a distanza pensiamo e temo che penseremo solo quando arriva il bollettino o quando giungono le loro notizie ed il nostro più che un dolore è la rabbia di non fare abbastanza, un abbraccio,
David
Ottobre 12th, 2009 alle 20:41
Almeno John ha avuto la possibilità di essere ricordato qua sul blog. Chissà quanti hanno avuto il suo stesso destino e nessuno lo saprà mai. Le colpe maggiori a mio parere le hanno le case farmaceutiche che in nome del dio quattrino non permettono che il principio attivo di molte medicine venga utilizzato dalle popolazioni africane, pur sapendo che queste ultime non hanno i soldi per acquistare i medicinali “originali” e che quindi sono destinate a morire.
RISPOSTA
Caro Paolo, io non merito la parte iniziale del tuo post, per questo l’ho cancellato, un abbraccio,
David
Ottobre 12th, 2009 alle 21:07
David ,l’importante è non fermarsi mai….avanti così che non sarai mai da solo
Ottobre 12th, 2009 alle 21:57
X BOTOLO RINGHIOSO la prima parte del tuo discorso,non è completamente vera.tutto vero su g8 g20,e caxxate varie che in realtà servono soltanto a fare i loro sporchi interessi,e ad affamare sempre più questi poveri disgraziati.però non è vero che noi possiamo fare ben poco,perchè se TUTTI facessimo anche il minimo che potessimo sarebbe molto diverso.in quanto al tuo p.s ti dò 110 e lode.ed io che vivo in republica dominicana,anche se da una posizione privilegiata,vedo con i miei occhi tutti i giorni cosa è la povertà.
Ottobre 12th, 2009 alle 22:15
Non ci sono parole.
Stasera solo la preghiera può darti pace e conforto.
Che la Misericordia Divina accolga John e ti dia un giorno la gioia di riabbracciarlo nella gloria eterna .
Antonello e famiglia
Ottobre 12th, 2009 alle 22:56
Non colpevolizzarti, c’è chi non fa proprio niente per questi drammi dell’umanità: ed è già qualcosa parlarne in un blog che dovrebbe trattare solo cose futili come il calcio. Mi spiace. Un saluto.
Marco
Ottobre 12th, 2009 alle 22:57
“E se io stessi sorridendo e stessi correndo tra le vostre braccia, riuscireste a vedere… quello che vedo io ora?”
(Christopher McCandless, dal film In to the wild)
Ottobre 12th, 2009 alle 23:34
e’ difficile non cadere nella retorica in certe circostanze, possiamo cominciare con le solite manfrine, del tipo, tutti dobbiamo fare di piu’… se tutti facessero qualcosa… ecc ecc ma la verita’ e’ che tanto poi alla fine ognuno vive la propria quotidianita’ e piu’ di mandare un bollettino non possiamo fare. gli unici che possono tastare veramente la situazione sono i missionari perche’ quel mondo lo vivono realmente e non per sentito dire, ma per fare una cosa del genere lasciare tutto e andare la a spendere la propria vita ci vuole un coraggio talmente grande da faticare a definirlo umano perche’ si avvicina molto di piu’ al divino’. non credo molto nelle religioni pur non definendomi ateo, ma una delle cose in assoluto che piu’ mi piace, per un mio semplice senso di giustizia personale non potendo sperare nell utopia di un mondo migliore sarebbe la rincarnazione, e pensare che john e tutti gli altri milioni di bambini che hanno vissuto e vivono nelle sue condizioni un giorno potranno scegliere con la pancia piena cosa fare nel bene o nel male della propria vita
Ottobre 13th, 2009 alle 01:25
Quello che scrivi e pensi ti fà onore come uomo.
Ti fa onore il prendere coscienza, la rabbia che provi nei tuoi confronti, il capire e l’ammettere di fare poco e niente.
Io credo, che una delle più grandi donazioni a JOHN, e a tanti suoi fratellini, tu la stia facendo con questo post, dove sfrutti la tua visibilità, facendo meditare le persone che ti leggono su un argomento scomodo, che spesso riempie le bocche di ipocrisia, e vede sempre pochi fatti all’attivo.
Lo so, penserai che è poco anche questo post,che anche in questo senso potresti dare di più.
Ricordati che siamo in buona compagnia;
perchè purtroppo, tutti facciamo troppo poco, anche chi in fondo al mese non gli avanza un centesimo.
E, più ci avanza, meno abbiamo dato, e più tempo libero abbiamo, meno tempo a una causa utile abbiamo dedicato, più siamo importanti, e meno si fa.
Meditiamo tutti amici del bog, quanto sia schifoso questo mondo che abbiamo creato, dove con il nostro benessere, non ci vergognamo di vedere gente che ogni giorno lotta per la vita, che manca delle basi per vivere, meditiamo, e almeno in questo istante, abbiamo l’onestà di vergognarci.
RISPOSTA
Scusa se ho cambiato qualcosa nel tuo post, ma, come ho già scritto ad altri amici, non ho fatto veramente niente per meritare le tue parole, un abbraccio
David
Ottobre 13th, 2009 alle 02:21
Una sera ero a cena fuori con gli amici in una pizzeria. Andavo ancora al liceo (avrò avuto 17 o 18 anni) e insieme a loro trovai un portafogli pieno di soldi (ci saranno state oltre 200mila lire, oltre ad un abbonamento in tribuna laterale). Decidemmo di renderlo al proprietario così com’era, senza togliere nemmeno un centesimo. Il giorno successivo, tramite un paio di numeri di telefono, un mio amico riuscì a contattare questo signore e vi prese appuntamento. Nel pomeriggio andammo tutti e sei a riportarglielo. Questo signore ci fu molto grato, più che altro per l’abbonamento, tanto che oltre a ringraziarci ci offrì una cena a casa sua. Per una del genere probabilmente non avremmo speso tutte e le 200mila lire, ma non ci sarebbe stata la stessa soddisfazione. E’stata una cosa che mi ha insegnato tantissimo: in fondo non abbiamo fatto nulla di che per meritarci quella cena, abbiamo fatto semplicemente quello che tutti dovrebbero fare. Quasi dieci anni dopo, il dilemma, per me è: adesso che ho 26 anni e che vedo che ci sono tante cose sbagliate (tante, non tutte), è possibile che io da solo riesca veramente a fare qualcosa per poterle cambiare?! Sarò mai in grado di riuscire a creare un’alternativa valida, oppure sarò per tutta la vita uno di quelli che avrà un’idea ben precisa di come certe cose dovrebbero essere gestite, ma che non riuscirà mai a cambiare niente?! In tal senso, quale che sia il motivo di un successo o di un fallimento, vorrò sempre avere la certezza di aver fatto il massimo. Perché, credimi, cambiare qualcosa, anche una piccola cosa, sarebbe per me il successo più grande.
Un saluto,
Lorenzo.
Ottobre 13th, 2009 alle 06:14
Un abbracio, David. Quando il cuore è così carico di pena le parole sembrano non trovare una logica sistemazione. Però ti dico che oggi, uscendo di casa, andrò in una piccola chiesa del mio paese dove c’è un altare carico, troppo carico, di foto di giovani vite spezzate dalla malattia o dagli incidenti stradali, qui ci sono moltissimi alunni miei ed amici dei miei figli. Dirò una preghiera anche per John. Qui mi fermo quasi tutti i giorni, per ricordarli e ringraziare per il grande privilegio di avere ancora i miei ragazzi accanto.
RISPOSTA
Carissima Daniela, ho modificato qualcosa perché non ho alcun diritto di chiamare John come tu hai fatto con la tua solita sensibilità.
Noi da quattordici anni abbiamo solo compiuto un piccolo gesto materiale e invece come ben sai ci vuole ben altro per “conquistare” l’amore dei figli.
Un abbraccio,
David
Ottobre 13th, 2009 alle 08:09
Caro David, cosa vuoi stare a discutere quando ogni anno nel mondo si spendono oltre 800 miliardi di dollari in armamenti e che solo la guerra in Iraq è costata più del doppio !!
Per risolvere gran parte del problema del sottosviluppo basterebbe destinare a tal fine il 20% di tali somme e forse qualche milione di persone non morirebbe più di fame e di malattie !!
Il problema di fondo è che, per il nostro tipo di economia, mantenere sacche di sottosviluppo è strettamente funzionale al sistema !!
Ottobre 13th, 2009 alle 08:11
Hai scritto delle cose giustissime fare queste cose è come mettere una goccia d’acqua nell’oceano perchè sappaimo tutti cosa succede in certi paesi ma almeno tu quella goccia d’acqua la hai messa…se forse la mettessimo tutti sarebbe diverso ma questa è retorica.
Un abbraccio grande David e non preoccuparti sono sicuro che Jhon sta giocando a paollone lassu’ in cielo e ovviamente guardera le partite della Fiorentina
Ottobre 13th, 2009 alle 08:27
David,
non c’è nulla da dire, il tuo post è sacrosanto dal primo all’ultimo rigo e io non ho niente di intelligente da aggiungere. Come ha scritto qualcun altro si rischia solo di cadere nella retorica.
Quando io mi occupo di beneficenza (per la Fondazione Ayrton Senna del Brasile) so che è poco, che è una goccia nell’Oceano e non mi sento la coscienza tranquilla però sto meglio.
Continua ad aiutare i bambini del Malawi e nel loro sorriso troverai quello di John.
Scusa se non sono stato chiarissimo ma è difficile spiegare i sentimenti,
un abbraccio,
Giacomo
Ottobre 13th, 2009 alle 09:07
Ciao David
a proposito di malaria, segnalarti un’iniziativa dell’ONG con la quale collaboro, che si chiama ICEI ed è riconosciuta da Ministero degli esteri e UE.
Stiamo lavorando a un progetto di diffusione dell’Artemisia annua, una pianta il cui infuso cura gli effetti della malaria, e ciò è scientificamente provato da studi universitari (cioè non elimina il plasmodio che la causa, ma ne riduce gli effetti: febbre, debolezza, etc, rallentandone il decorso). L’artemisia si può coltivare ovunque, anche dove non arrivano i medicinali, e costa quasi nulla, a differenza dei medicinali.
Ma promuovere questa campagna è difficile, ci si scontra con il disinteresse, il silenzio e con ostacoli di vario genere, che se vuoi ti spiegherò in privato, sennò rischio una querela.
Per maggiori informazioni, e magari anche per qualche piccola donazione (ne abbiamo un grande bisogno!):
http://www.icei.it/approfondimentiartemisia.html
http://www.icei.it/artemisia.html
Ottobre 13th, 2009 alle 09:09
Con la società di calcio del mio paese, abbiamo adottato anni or sono un bambino in Brasile, i giocatori ed i dirigenti invece di spendere in pandori e panettoni decisero di fare una adozione. Quando arrivò la prima lettera con foto varie, noi rispondemmo, chiedendo lumi sullo stato di salute, l’andamento scolastico e altro. Poi non potevamo non chiedere ” Ma giochi a calcio ? ” … ” sei Bravo come Ronaldo ? “. Mesi dopo la risposta ” Non gioco a calcio ….. !!!! ”
Da allora ogni volta che ci scriviamo, l’iniziale tono amichevole, definirlo paterno sarebbe troppo, si trasforma in allegro, ” Ma come noi che siamo una società di calcio, abbiamo adottato un bambino che non gioca ? ERI LA NOSTRA SPERANZA ” La risposta è sempre divertita e simpatica.
Concordo con Te, sul testo del Tuo post, ma in questi casi, provo spesso un senso di impotenza, sono stato in Africa, ho vissuto diversi giorni in una comunissima casa a Dakar, non in un albergo a 5 stelle, ho visto cose inaudite, promesse non mantenute, speculazioni sulla pelle della povera gente, persone che vivono ammassatte sotto i rifiuti delle discariche, che si scannano all’arrivo dei camion della spazzatura, e gli autisti che dal rimochio brandiscono frustate in ordine sparso. David basterebbe poco, sono d’accordo peccato che non facciamo nemmeno quello, e mandare soldi credimi serve a poco, ci ripulisce l’animo, e ci illude, fare non vuol dire scorazzare per le desolate terre del Senegal con un bel suv, super accessiorato, aria condizionata a tutta, e fare delle belle conferenze, non è questo che serve, e credimi la vedo dura molto dura, e pensare che ” loro ” sperano ancora in noi, soprattutto in noi ITALIANI.
Nonostante qualche sonora fregatura l’abbian già presa anche da noi, non mi dilungo più………….
Ottobre 13th, 2009 alle 09:16
Ciao Massimo.
Ottobre 13th, 2009 alle 09:22
Carissimo David,
sono stata qualche minuto a riflettere su cosa dirti. Non amo la retorica delle frasi fatte, in cui è così facile scivolare e che sarebbe un’offesa a te e alla tua famiglia, e alla memoria del piccolo John. “Conoscendoti” un pochino (ormai sono anni che, virtualmente, ti frequento…) e immaginando bene quello che hai eliminato dai post precedenti, non voglio scriverti lodi (però le penso…). Se ti consola nella tua tristezza rabbiosa per non aver fatto di più… ti lascio una frase. “Ogni cosa che facciamo è come una goccia nell’oceano, ma se non la facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno”. L’ha scritta una donna grandissima, che avrebbe avuto tutte le ragioni per disprezzare chi di sé dà solo una goccia, ma non l’ha fatto.
Vi sono vicina, un abbraccio.
Ottobre 13th, 2009 alle 10:14
Un’altro nostro vecchio amico ieri ci ha lasciati per sempre dopo lunga malattia.
Ti ringraziamo per tutto ciò che hai dato per i nostri colori.
Sarai per sempre nei cuori di chi ti ha applaudito in quegli anni ormai così lontani.
Ciao Massimo Mattolini
Ottobre 13th, 2009 alle 10:20
Caro David, scusami se intervengo di nuovo, ma non posso fare a meno di sottolineare il fatto che nella maggior parte dei post ci sia solo molto sentimentalismo ed altrettanta vuota retorica !!
Hai voglia a mettere gocce nell’oceano, ma se non si individuano ed affrontano i problemi strutturali e ci si limita sempre e soltanto a recitare il comodo ruolo di “anime belle”, i signori della guerra , del petrolio e di “big farma” continueranno imoperterriti a fare i loro sporchi interessi e milioni di persone a morire di fame e di malattie !!
La realtà non è quella rappresentata nei talk show e nei vari “grandi fratelli” !!
La nostra società è ormai purtroppo completamente “mediasettizzata” e la maggior parte della gente ha irreversibilmente assorbito valori, modelli culturali e stili di vita, che non hanno più niente a che vedere con la compassione e la carità cristiana !!
Ottobre 13th, 2009 alle 10:51
Non c’entra niente con l’argomento, ma vorrei un commento sulle parole pronunciate da Galli in consiglio comunale, sul fatto che “i campini non servono, la Fiorentina ha vinto due scudetti senza, ecc….”. Mi interesserebbe anche sapere se i vari Pieri ecc.., che hanno sempre sostenuto le ragioni della Viola, sono d’accordo con il loro capogruppo, nonché pisano e milanista. Non voglio fare politica, sono di Alessandria e della politica fiorentina non mi importa, tranne che quando si va apertamente contro la Fiorentina, come in questo caso. I ROSICONI hanno forse trovato la loro bandiera?
Ottobre 13th, 2009 alle 11:07
I più grandi dolori sono quelli di cui noi stessi siamo la causa…
[Sofocle]
Riposa in pace piccolo John Wilson…
by L’Antigufo
Ottobre 13th, 2009 alle 11:16
Da babbo credo che ogni figlio di altri che muore sia la coltellata più grossa che ti colpisce il cuore. Un abbraccio al piccolo che se ne è andato, chiedendogli scusa per quello che non ho e non abbiamo fatto per lui. Francesco
Ottobre 13th, 2009 alle 12:20
Qualche giorno fa ho letto che in Europa si spende in cibo per animali domestici la stessa cifra che i governi di questi paesi destinano per gli aiuti ai paesi del terzo mondo !!! Per carità sempre meglio queste spese che quelle per le armi, ma pensa che follie siamo capaci di fare .
Ottobre 13th, 2009 alle 12:44
Com’è distribuita male la ricchezza nel mondo! E lo dico senza velleità politiche di sinistra, di centro o di destra. Semplicemente dovremmo tutti educarci a non correre dietro alle mode, agli aggeggi ultimo grido, non cercare di imitare il Tale Ricco che fa la bella vita: è il momento di pensare anche agli altri, altrimenti questo mondo va in sfacelo… 🙁
Ottobre 13th, 2009 alle 13:11
sai David io ho deciso di adottare ,ma non a distanza, adottare una coppia di fratellini, ma sono gia’ 5 anni che fra’ problemi burocratici,problemi governativi del paese dove vorrei adottare,sono ancora in alto mare,proprio in questi giorni ho dovuto cambiare paese per adottare,ed altro tempo andra’ perso,mentre i bambini aspettano,(e per qualcuno di questi il sogno di avere una famiglia rimarra tale).Penso di fare il massimo per poter aiutare i piu’ bisognosi,ma ci sono anche PERSONE che non ti lasciano fare il bene.
Saluti LEON
Ottobre 13th, 2009 alle 14:28
APPROVO DAVID, ANCHE IO IL MIO POCO (CHE PER ME POCO NON E’ TE LO ASSICURO) LO FACCIO E NE SONO FELICE!!!
Ottobre 13th, 2009 alle 14:30
Scusa David, ma in punta di piedi e scusandomi per tornare su un argomento così doloroso mi chiedo , ti chiedo, come mai con una cifra a disposizione come quella da te indicata , che per la popolazione del Malawi costituisce circa un anno di stipendio medio non è stata fatta la profilassi necessaria al povero John .
Ma queste associazioni danno veramente la garanzia che i soldi arrivino all’interessato?
Lo chiedo dall’alto della mia assoluta ignoranza in materia .
Anche in classe di mia figlia hanno fatto un’adozione a distanza, e perdonami, ma pur aderendo immediatamente e con slancio a volte sono un pò dubbioso dell’operazione.
Ci son tante persone di buona volontà e un cuore grande così , per quello che ne sai tu, dimmi che la nostra fiducia non è carpita e malriposta.
Ciao David
Antonello
RISPOSTA
Ah non lo so proprio, ciao Antonello
David
Ottobre 13th, 2009 alle 14:54
Che tristezza. Ad ogni modo l’importante è fare sempre di più…. e la coscienza non deve mai sentirsi “a posto”…. Ciao
Ottobre 13th, 2009 alle 14:54
Dispiacere immenso, la malaria con l’Aids è fra le patologie che uccide di più. Un enorme passo avanti sarebbero già le zanzariere! Scrivi essendo consapevole della tua, della mia, della nostra “stronzaggine” , ma questa cosapevolezza non è sufficiente a diminuire il nostro tasso di cinismo, come dici non esserlo per te l’adozione a distanza. Nel mondo del calcio penso questa “stronzaggine” sia avvertita ancora di più: mi riferisco ai soldi che girano di cui siamo i foraggiatori quando si fanno pensieri come “se vinciamo a Torino, possiamo puntare allo scudetto” , oppure ,forse se le pluisvalenze quest’anno ci avessero portato qualche buon giocatore la Fiorentina sarebbe stata da scudetto. E quanto tempo passato a lamentarsi di questo … Sarebbe bello se qualche giornalista, tifoso etc. riuscisse a fondare un ente di beneficienza proprio contro la MALARIA nel III mondo, prendendo spunto da ciò che hai vissuto personalmente. Di onlus affini ce ne sono molte, ma sarebbe , poco o niente, ma qualcosa, legare il NOME della FIORENTINA a qualcosa del genere; un po’ quello che è successo , riguardo al fair -play , per il 3° tempo. Magari il mondo vergognosamente esagerato riguardo al benessere, del calcio (quello di serie A) potrebbe decidere di seguirne l’esempio. Si tratta di qualcosa di utopico, ma altrimenti, ad un post del genere si può rispondere solo con i soliti luoghi comuni, come di chi compiange la fame nel mondo e poi si lamenta di quanto poco sale c’è nella bistecca la domenica.
saluti
Ottobre 13th, 2009 alle 16:01
Hai ragione David, siamo solo dei poveri stronzi! Talmente accecati dalle nostre frivolezze che non siamo in grado di vedere chi sta male veramente.
Ottobre 13th, 2009 alle 16:30
John forse non avrà mai tirato un calcio ad un pallone ma probabilmente con il tuo piccolo aiuto ha fatto molte cose che non avrebbe mai fatto nei suoi soli quattordici anni di vita e la malaria l’avrebbe portato via ugualmente.
La colpa che ci possiamo addebitare è quella di continuare ad eleggere i nostri rappresentanti che partecipano ai vari G8, G10, G20 affermando di aver programmato aiuti per milioni di milioni che a quei poveri disgraziati non arrivano mai…….
Ciao David
Ottobre 13th, 2009 alle 17:41
Siamo tutti responsabili. Lo sappiamo da quando abbiamo l’età della ragione ma ci siamo abituati presto e molto presto si sono abituati i nostri figli; per questo ringraziamo sempre le opere di grande ingegno e generosità quali gli sforzi delle varie associazioni umanitarie che riescono a dare un senso ai piccoli sforzi di molti (fortunatamente ce ne sono veramente molte ma sempre poche, dai medici, agli ingegneri, agli agronomi, ecc.) che ci consentono di spolverare superficialmente la nostra coscienza. E’ una grande ipocrisia? Può darsi. Io credo però che ognuno nel proprio ha la possibilità di riscattare il proprio piccolo ma scomodo e pesante fardello della grande colpa che oggi ci consente di programmare vacanze più o meno agiate; di cambiare l’auto più o meno lussuosa; di dare sempre il meglio, “più o meno meglio” ai nostri figli e di farci sognare spensierati consapevoli che davvero la vita è bella.
Abbraccio.
giovane Holden
Ottobre 13th, 2009 alle 18:18
Provo un immensa pena per John, e per tutti i John del mondo. Nel nostro “occidente” dorato bisognerebbe soffermarsi di più a pensare a chi ha bisogno di cure per non morire, invece di cercare le parole del calciatore di turno.
Non è vero che noi nel nostro piccolo possiamo fare poco. Ricordo a tutti l’iniziativa “il cuore si scioglie” in collaborazione con Unicoop Firenze per l’adozione a distanza.
Con soli 10 euro potrete aiutare un bambino come John.
Fatelo. Per tutti i poco fortunati John del mondo.
Riposa in pace piccolo angelo sfortunato.
Ottobre 13th, 2009 alle 18:32
Ho adottato una bambina in Burkina Faso, cerco di avere sue notizie, ma da oltre un anno non so niente di lei, è piccola, ha solo 5 anni e non sa scrivere.
Sono molto preoccupata per questo silenzio, spero che stai bene, ma non posso saperlo, quello che so è che nel suo Paese, i bamini muoino di fame, di colera di malaria e che molti anche se hanno una famiglia, non hanno una casa, una capanna, niente dove vivere e passano la loro vita per strada, tutto questo nel 2009.
Ottobre 13th, 2009 alle 18:46
Letto qualche post. Risposte retoriche e scontate al tuo lamento altrettanto scontato ma reale. Quoto tutti coloro che cercano di impegnarsi in qualsiasi modo ( come fai te), disprezzo chi non lo fa pensando ai soldi per gli armamenti, al petrolio … agli altri che sono i più cattivi. Pensiamo anche al nostro stato: 2004 – Gli aiuti ufficiali allo sviluppo italiani scendono nel nostro PIL, strappando agli Stati Uniti la maglia nera del Paese meno generoso del mondo.Se andiamo avanti così, gli chiederemo noi dei soldi in prestito. Da noi c’è un’aggravante alla nostra spilorceria, che quando sentiamo un politico che vuole aumentare gli aiuti internazionali ci viene in mente un certo C..x. la sua villa in Tunisia, il suo desiderio di diventare il nord dell’Africa …
Insomma pensiamo a tutti i soldi pubblici (nostre tasse) che con la scusa degli aiuti al terzo mondo questa gente ha trovato la via vergognosa per imboscare in qualche angolo del mondo. Un incitamento a tutti coloro che aprono onestamente un filo diretto con l’Africa bypassando il nostro stato.
Ottobre 13th, 2009 alle 20:32
Altri hanno già espresso quel che io stessa penso, ma desidero comunque mandare un abbraccione virtuale a te e ai tuoi cari.
RISPOSTA
Cara Alessandra, come ho già detto ad altri amici del blog, ho cancellato alcune frasi affettuose perché non credo proprio di meritarle e cmq ti ringrazio moltissimo, ciao
David
Ottobre 13th, 2009 alle 22:30
Anche noi abbiamo un’adozione a distanza…mi occupo di una associazione locale, faccio volentrieri un lavoro di divulgazione per un’altra associazione…esppure spesso, quando le cose non vanno come vorrei, mi assale lo sconforto e la rabbia per non essere “riuscita”…ma qualcuno mi ha fatto notare…che almeno io…..come molti altri, come me, come te….ci abbiamo provato….
Ottobre 14th, 2009 alle 08:16
Mi dispiace , per John .
Permettimi , nel mio pessimo italiano un appello .
Vado in Brasile quasi tutti gli anni ,laggiù aspettano la mia famiglia come Babbo Natale perchè portiamo vestiti smessi , giochi ed altro sia per bambini che per adulti.
Per farla breve l’ultima volta ho veramente rischiato di non imbarcarmi in aereo o di pagare una tassa sul bagaglio quasi pari al biglietto perche avevo 100Kg in più di materiale da distribuire.
Basta poco per aiutare questa gente , mi rendo sempre più conto che la buona volontà da parte della persone c’è, ma il difficile è dar la possibilità a tutti di aiutare in loco.
Ti scrivo questo con la speranza che qualche Manager “Illuminato” di qualche compagnia aerea , capisca quanto potremmo fare concretamente se ci fosse la possibilità per CHIUNQUE , di portare 100-150 Kg in più di AIUTI per chi ne ha bisogno,senza dover pagare sovrapprezzi esagerati .
Ti saluto esortandoti a non mollare , perchè ..
Una goccia in un oceano non è niente ,
ma è anche vero che l’oceano è formato da gocce .
Ottobre 14th, 2009 alle 21:07
dolore……… e lacrime….tante lacrime………vorrei abbracciarti anche se sembra stupido.
Alessandro
Ottobre 15th, 2009 alle 06:56
Non credo che tu sia uno stronzo…anch’io ho adottato una bambina da 5 anni del Bangladesh…è vero si può fare molto di più però almeno qualcosa se pur poco stiamo facendo…certo questo cose imparano a non prendere troppo seriamente il vecchio “gioco” (che non c’è più) del calcio…
Ottobre 15th, 2009 alle 14:26
Caro -anzi stavolta Carissimo!- Direttore,io sono nelle sue stesse condizioni e mi faccio le stesse domande.Tanto più se si considera che,a mio fermissimo parere, hanno assolutamente ragione quegli amici viola che,sul questo blog,identificano nelle multinazionali o nel FMI o nella Banca Mondiale i responsabili primi di queste tragedie. E bisogna anche sperare che quel che mandiamo,arrivi tutto e sempre…Ma non ci dobbiamo mai arrendere. Mai,anche se il nostro è il ruggito di una formica.Esiste,però.
Ottobre 15th, 2009 alle 17:08
Caro David, con un paio di giorni di ritardo leggo il tuo commuovente post. Non mi dilungo in complimenti e ringraziamenti (che, tra l’altro, mi censureresti) ma mi permetto solo di comunicarti il mio dispiacere per quanto accaduto. Anche io ho avuto di recente una bimba e ho deciso come te di impegnarmi in un sostegno a distanza. A tale riguardo sto cercando in internet un’associazione a cui affidarmi, ma per il momento sono in alto mare tra le molteplici possibilità offerte in rete, mi permetto quindi di approfittarne per chiederti il nome dell’associazione attraverso la quale hai avviato i tuoi tre sostegni, che certamente considererò come suggerita da un amico.
Grazie
Un caro saluto
Gianni
RISPOSTA
Caro Gianni, da 14 anni io mi rivolgo ad Azione Aiuto e da 3 a Shalom e in entrambi i casi mi sto trovando molto bene, insomma mi fido, un abbraccio
David