Ingratitudine
Mi ha colpito la dignità e la tristezza con cui Picchio De Sisti sopporta il suo esilio molto poco dorato.
Non è stato più cercato da quando, nel 1992 ad Ascoli, litigò con Moggi.
Istruttivo.
Per la verità lo prese Cragnotti alla Lazio per il suo settore giovanile, però pochi mesi prima di “pelare” con la Cirio migliaia di risparmiatori e così pure De Sisti è finito nella lunga lista dei creditori chirografari di quel simpatico signore.
E’ incredibile come il calcio si sia dimenticato di lui e mi spiace moltissimo perché anche all’apice della carriera Picchio è stato uno di quelli che si è sempre ricordato da dove veniva e non se l’è mai tirata.
Un grande del pallone, senza mai dare l’idea di prendersi troppo sul serio.
Il calcio lo ha in pratica pensionato a soli 49 anni, senza che lui volesse, e mi sembra strano che nelle decine di quadri tecnici delle varie squadre azzurre non ci sia mai spazio per la sua saggezza.
E anche qui a Firenze siamo un po’ in debito con De Sisti, almeno quelli di noi che hanno più di quarant’anni.
Invochiamo la partita di addio di Batistuta, spingiamo per il ritorno di Toldo, sussultiamo ad ogni respiro di Rui Costa, ci arrabbiamo per una frase fuori posto di Di Livio, ma poi ci dimentichiamo completamente di chi per quindici anni è stato il condottiero viola, in campo ed in panchina.
Marzo 18th, 2006 alle 07:28
Accidenti! Sei mattiniero anche il Sabato! Mica ti sarai alzato solo per aggiornare il Blog?! Tra qualche giorno ho un esame importante, ma a te chi te lo fa fare?!:-) Scherzi a parte, non mi perdo una tua radiocronaca e il tuo Blog è molto valido. Saluti!
Manu
Marzo 18th, 2006 alle 09:31
Forse chi non può rimproverare nulla è proprio la Fiorentina che negli anni 80′ gli ha affidato grandi squadre per alcuni anni. Quello che mi stupisce è proprio l’episodio con Moggi e quello che ne è conseguito……
Se è vero, credo occorra riflettere bene su come nel calcio non vi sia alcun tipo di democrazia ed atteggiamenti che in tutti gli gli altri settori sono inaccettabili sembrano pratica ordinaria ed apprezzata dell’amabile pallone.
Meditate gente… meditate……
Marzo 18th, 2006 alle 11:31
Concordo pienamente con te. Sono troppo giovane per averlo visto giocare e per ricordarmi i suoi anni in panchina Viola, ma mi ricordo bene lo scontro con Moggi e l’esilio a cui è stato costretto. A volte mi è capitato di sentire Picchio in qualche intervista alla radio e ne ho subito ricavato l’idea di una persona intelligente, pulita ed umile, come poche ce ne sono oggi nel calcio. Non so se nel futuro Picchio riuscirà a riprendersi quello che in tutti questi anni gli è stato tolto (penso di no finchè continuerà il dominio di GEA e compagnia bella), ma è bene che lui sappia che tanti tifosi Viola lo ricordano con affetto, compresi quelli che, come me, lo hanno visto giocare grazie a qualche filmato o al racconto dei tifosi più grandi.
Marzo 18th, 2006 alle 11:37
IN PRIMO LUOGO DI LIVIO E’ BENE KE A FIRENZE NN METTA PIU’ PIEDE, NN SI FANNO CERTE DICHIARAZIONI DOPO AVER DIKIARATO PER ANNI LE STESSE COSE MA DA ALTRA SPONDA.
IN SECONDO LUOGO A FIRENZE C’E’ STATO C’E’ TUTT’ORA E CI SARA’ SEMPRE,( SPERO VIVAMENTE DI NO)LA TENDENZA A RICORDARSI SEMPRE DI GRANDI CAMPIONI MA PIKKOLI UOMINI, E A TRASCURARE QUELLI KE INVECE SONO STATI VERI CAMPIONI, MA SOPRATTUTTO GRANDI UOMINI
GRANDE DE SISTI
Marzo 18th, 2006 alle 12:00
Caro David,
sottoscrivo fino all’ultima virgola quanto hai scritto a proposito di “Picchio” De Sisti. Vorrei ricordare anche come la sua carriera di allenatore sia stata ostacolata in un momento topico da una malattia, poi felicemente risolta, che però lo ha tenuto lontano dai campi di calcio per un discreto periodo di tempo.
Certamente l’abilità, la pacatezza, la competenza, l’onestà e la serietà di Giancarlo De Sisti, avrebbero meritato ben altra attenzione da parte del mondo del pallone: non ci dimentichiamo che il risultato migliore conseguito dalla Fiorentina dal 1968/69 (ultimo scudetto, di cui fu uno dei pricipali artefici) è stato il secondo posto del campionato 1981/82,nel quale giocammo senza Giancarlo Antognoni per gran parte del campionato; Picchio si inventò Miani (illustre panchinaro) quale regista arretrato,lanciò definitivamente Wierchowood quale difensore centrale e contese lo scudetto alla Juventus fino all’ultima giornata, perdendolo nel modo che tutti ricordano (Meglio secondi che ladri!). Speriamo che qualcuno presto si ricordi di lui e gli offra la possibilità di tornare alla ribalta che più gli compete.
Un saluto,
Alessandro Ceccherini
Marzo 18th, 2006 alle 12:20
giusto! ma ti dirò, forse da questo calcio è meglio rimanerne fuori!!
Marzo 18th, 2006 alle 12:22
De Sisti, che bei ricordi!
La Fiorentina ye-ye, uno scudetto, un gran bel vedere giocare a calcio … Picchio in particolare aveva i piedi buoni, la visione di gioco e sapeva anche “buttarla dentro”.
E’ strano che uno con la sua classe ed intelligenza sia uscito così dal mondo del calcio. Anni fa commentava, se non erro, il campionato spagnolo per Mediaset. Adesso é proprio sparito. Non credo che l’onnipossente Moggi gli abbia “stroncato la carriera”, come, mi pare, tu stai suggerendo, penso invece che non sia stato abbastanza figlio di buona donna per continuare ad essere presente in un mondo di lupi. È vero, come tu dici, che a Firenze abbiamo un debito di riconoscenza verso di lui, ma cosa potrebbe essere fatto? Tu hai qualche suggerimento?
RISPOSTA
Sinceramente no, forse potrebbe fare qualcosa Innocenzo Mazzini che ha già aiutato Giancarlo Antognoni.
La Fiorentina mi pare più difficile, intanto però sarebbe bello invitarlo ogni tanto in tribuna d’onore al Franchi.
Ciao,
David
Marzo 18th, 2006 alle 12:35
Caro David,sottoscrivo con, finalmente, una persona piu’ che seria ,obbiettiva e riconoscente verso chi, quando il calcio era ancora attaccamento alla maglia, ha dato moltissimo per Firenze, pur essendo romano.Picchio de Sisti, é un esempio, come lo é stato Merlo.Bati e Rui, pur grandissimi, non hanno radici in questa cultura .Toldo, é troppo venale, nonostante che lo conosca personalmente e lo stimi molto.De Sisti é stato penalizzato dall’ingratitudine di una tifoseria, oggi, molto giovane, rispetto agli ultra quarantenni e piu(é il mio caso).
Marzo 18th, 2006 alle 12:54
Ho imparato nella vita e perdonare ma anche e soprattutto a non dimenticare. Quattro anni fa il tuo Niccolò Ceccarini gli chiede di poter intervenire ad un Pentasport e Picchio De Sisti gli rispose che lui con la Fiorentina non voleva più avere a che fare e che era rimasto legato solo a Roma visto che tanto oramai della squadra viola era inutile parlare per qualche anno visto che era stata retrocessa in serie C2. Questo episodio me lo ha raccontato lo stesso Nick e da quel momento in poi per me De Sisti non conta più niente.
Facile fare i tifosi come fa il benzinaio viola Leonardo Bongi, da un’altra radio, adesso. Il vero tifoso della Fiorentina non ha abbandonato la sua squadra neanche in C2 e non l’abbandonerà mai. Era quello che era in ritiro a Roncegno l’anno del poi fallimento e che gremiva gli spalti dello stadio di Castel di Sangro (e non di Gualdo, troppo vicino….) nell’anno della C2. Il vero tifoso è quello che non guadagna un centesimo dalla Fiorentina e che sa amarla anche nei momenti più duri, valutandone le cose con serena analisi, non mischiandola ad interessi personali
Marzo 18th, 2006 alle 13:10
Sono d’accordo con te e credo che dovremmo fare qualcosa, in primo luogo per vera e motivata gratitudine ed in secondo luogo per mostrare che stigmatizziamo i motivi dell’esilio.
Ti scrivo qui perchè è la pagina più recente e voglio essere sicura che tu legga questo mio scritto anche per un’altro tema di 3 giorni fa: non riesco a pensare a una radiocronaca senza DAVID GUETTA. Da sempre tu sei la voce della Fiorentina, appassionata e appassionante, quindi, se solo puoi ripensaci e trova quei 60 minuti per Cagliari.Tu sei anche il portafortuna di questa squadra e non puoi abbandonarla: è vero che nessuno è indispensabile ma la voce di GUETTA per la FIORENTINA lo è . Tu per me e per moltissimi altri sei insostituibile come lo era Batistuta per quella Fiorentina, come lo è Totti per la Nazionale, come lo è un faro per i naviganti. Ripensaci David, per favore !
RISPOSTA
Troppo buona, grazie.
In quanto a portafortuna, non saprei, ne ho viste talmente tante, di belle e di brutte che non mi posso certo definire così.
Farò un intervento a fine gara, ma con Bardazzi siamo tutti al sicuro.
Grazie ancora,
David
Marzo 18th, 2006 alle 15:37
la mia risposta non riguarda de sisti,al quale va la mia totale solidarietà,non foss’altro perche è stato il capitano del 2° scudetto e l’allenatore del 3° (per me si è vinto noi) e non foss’altro che per me, del 1966, de sisti è stato il vero idolo dell’ainfanzia…dei sogni di bambino,ma la mie parole vanno a te, david guetta, da sempre un grande uomo. ti stimo e ti apprezzo per ogni cosa che fai,per il tuo coraggio di schierarti e di non tirarti mai indietro,e non parlo solo di calcio. hai tutta la mia stima. io mi diletto a fare l’opinionista a calcio fair play,dal nostro comune amico Mauro Grazzini. Spero di poterti stringere presto la mano. Con tutta la stima che posso.Alessandro Carletti
RISPOSTA
…troppo buono, grazie. Salutami Mauro, ciao,
David
Marzo 18th, 2006 alle 16:24
Ciao David. Io nella vita non mi stupisco più di niente. La riconoscenza è merce rara, in special modo nel mondo del calcio dove o profumi di banconote da 500 euro o sei out. Picchio è stato un grande calciatore ed un ottimo allenatore, ma ci deve essere stato qualcosa nella sua carriera di mister per cui il mondo del calcio si è volutamente e vilmente voluto dimenticare di lui. Non so se è stato per quel litigio con Moggi, ma qualcosa lo ha lasciato fuori dal sistema. Lo ammiro perchè non è facile passare dalla notorietà al distacco da un mondo di cui è stato assoluto protagonista. Altra gente non lo ha sopportato, per i casi più gravi mi viene in mente Di Bartolomei. E’grande Picchio perchè aveva provato anche con la strada del commento tecnico alle partite, ma francamente era sciupato. Meglio tardi che mai si dice in questi casi, ma bisogna che il mondo del calcio si svegli, o meglio, si rivesta di panni nuovi e puliti, altrimenti una persona linda come De Sisti rischia di non rientrarci mai più.
RISPOSTA
Il tuo riferimento a Di Bartolomei è da brividi, ma giustissimo.
Ciao,
David
Marzo 18th, 2006 alle 18:12
L’ho sentito in un’intervista radiofonica ultimamente e m’è diventato il cuore piccolo piccolo quando ha detto con tristezza: “Ecco qua dove che mi ritrovo alla fine della mia carriera…”. Grazie Picchio
Marzo 18th, 2006 alle 22:04
Come ando’ di preciso questo fatto del litigio con Lucky Luciano? Potresti approfondire l’ argomento? A me sembrava di ricordare di un aspro diverbio ad una puntata del “Processo” dove in conclusione Moggi promise che la carriera di allenatore di Picchio non avrebbe avutio vita lunga…
Anche io comunque vedrei favorevolmente il ritorno di una persona brava e che sa insegnare calcio come Giancarlo fra le fle della nostra Fiorentina.
Marzo 18th, 2006 alle 22:25
(b)Invochiamo la partita di addio di Batistuta, spingiamo per il ritorno di Toldo, sussultiamo ad ogni respiro di Rui Costa, ci arrabbiamo per una frase fuori posto di Di Livio, ma poi ci dimentichiamo completamente di chi per quindici anni è stato il condottiero viola, in campo ed in panchina(\b)
QUOTO…RIQUOTO…E STRARIQUOTO!!!!!!
Marzo 19th, 2006 alle 01:19
De Sisti è sempre stato un luminare. la sua era una tattica sopraffina, mentre altri provavano l’albero di natale o il WM lui già utilizzava tattiche da far invidia al Prandelli più in forma. Grande Picchio, sia dentro che fuori dal campo, ultimo allenatore e giocatore che ha saputo darci delle gioie (perchè, francamente, è una gioia sapere che la juve ci deve uno scudetto…)
Marzo 19th, 2006 alle 21:25
E’ un mondo (e un calcio) in cui chi più urla e chi più si atteggia e più riesce a stare sulla cresta dell’onda pur non valendo nulla. Picchio è il paladino dell’opposto, e come tale è massacrato.
Avrà mica qualche “scheletro nell’armadio”?
Marzo 20th, 2006 alle 11:28
Sarei anch’io daccordo per un’iniziativa pro-De Sisti, però due precisazioni:
– la Fiorentina del mancato scudetto non espresse certo un gran gioco, grande determinazione, grande cinismo, ma di bel gioco se ne vide pochino. Fu invece nell’anno successivo quando trovandoci presto fuori dalla lotta scudetto (grazie soprattutto a grandi torti arbitrali subiti e ampiamente documentati in TV)esprimemmo probabilmente il più bel gioco della serie A.
– mi ha colpito quanto scritto da Stefano Masi che riporta una confidenza di Nick Ceccarini… Davide, potresti verificare? perchè se è vero allora veramente è meglio invitare qualcun altro in tribuna d’onore, no?
Marzo 20th, 2006 alle 16:00
Tutto vero quello che dici su De Sisti. Ho qualcosa da eccepire su un altro punto: non siete poi in molti ad invocare la partita d’addio di Batistuta (ogni anno un ritocchino o me ne vado, della serie “fedele al ritocchino”), siete ancora in meno a spingere per un ritorno di Toldo (anni fa, intervistato da Ceccarini circa la sua voglia di divenire viola a vita, con la Fiorentina ancora ai vertici, rispose chiedendogli cosa avrebbe fatto, lui giornalista di Radio Blu e Canale 10, se l’avesse chiamato la Rai), credo che nessuno sussulti ad ogni respiro di Rui Costa (ora verrebbe qui a prendere quello che prende, per volare alto, Luca Toni, più determinante di lui, o preferisce buscare più grana che può al Milan?). Comportamenti giustificabili, per carità. Ma una rete di Pazzini mi emoziona centomila volte di più. Su De Sisti, d’accordo al 100%.
Marzo 20th, 2006 alle 17:41
certo quel leonardo che ora fai il tifoso in quell altra radio e’ proprio insopportabile.
Circa 2 anni(l’anno della serie b) fa alla trasmissione di rtv38 del lunedi’(viola quiz),questo personaggio disse che nella nuova fiorentina non si ritrovava,compresi giocatori, presidenti,tecnici e diise che allo stadio non veniva piu’
ora si viene a sapere che e’ sempre stato legato alla viola anche in c2!! bella coerenza
Marzo 23rd, 2006 alle 13:57
Quoto ciò che ha scritto Fagotto…
Che tristezza.