Tommasino e Giuseppe
Un colpo allo stomaco in questi giorni di relax che sto vivendo in montagna: è morto Giuseppe Tomasello, ed io penso al poco che siamo riusciti a fare nel raccogliere i fondi per aiutare lui e tutti quelli come lui che soffrivano della sua malattia.
E penso alla fotografia di Tommasino Bacciotti, così assomigliante a mia figlia Camilla, che ci sorride dai pali di Firenze e ci invita a riflettere sul poco che siamo (che è poi quello che Paolo, il babbo, vuole con la sua Fondazione).
Penso a Silvia Tomasello, alle sue telefonate per dirmi se potevamo pubblicizzare quella cena o quella raccolta allo stadio, al suo entusiasmo nella lotta quotidiana.
Una donna straordinaria, che non si è mai fermata a raccontare il suo dolore e la sua angoscia: lei guardava avanti, sognando un futuro per Giuseppe.
Quel futuro non ci sarà e non finiremo mai di chiederci il perché, almeno noi che con la fede abbiamo un rapporto molto complicato.
Marzo 31st, 2009 alle 18:10
proprio poco………..
Marzo 31st, 2009 alle 18:10
mi dispiace moltissimo l’ho saputo in serata….. condoglianze alla famiglia.
Marzo 31st, 2009 alle 18:15
Felicità raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio che s’incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t’ama.
Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari, il tuo mattino
e’ dolce e turbatore come i nidi delle cimase.
Ma nulla paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case
Condoglianze e abbracci forti ai genitori.
Marzo 31st, 2009 alle 18:26
Ciao angioletto..
Marzo 31st, 2009 alle 20:42
Un abbraccio sincero ai genitori che avevamo conosciuto attraverso le iniziative portate avanti con speranza e fede infinita. Che il vostro angelo vi protegga sempre e vi aiuti a superare questo terribile momento poichè niente è peggio di un figlio che precede i genitori nella tomba.
David, possiamo fare in modo che il tifo organizzato ricordi questo bambino che ormai era entrato nei nostri cuori con una qualche iniziativa “speciale”?
Marzo 31st, 2009 alle 22:39
ciao angelo…..
Quello che si prova
non si può spiegare qui
hai una sorpresa
che neanche te lo immagini
dietro non si torna
non si può tornare giù
Quando ormai si vola
non si può cadere più….
Vedi tetti e case
e grandi le periferie
E vedi quante cose
sono solo “fesserie”…
E da qui….e da qui…
…qui non arrivano gli angeli
con le lucciole e le cicale..
E da qui….e da qui….
“non le vedi più quelle estati lì”
“quelle estati lì”
Qui è logico
cambiare mille volte idea
ed è facile
sentirsi da buttare via!!
Qui non hai “la scusa”
che ti può tenere su
Qui la notte è buia
e ci sei soltanto tu
Vivi in bilico
e fumi le tue Lucky Strike
e ti rendi conto
di quanto le maledirai…..
E da qui….e da qui…
qui non arrivano “gli ordini”…
a insegnarti la strada buona…
E da qui….e da qui….
QUI NON ARRIVANO GLI ANGELI!!
Marzo 31st, 2009 alle 23:42
E’ un dolore sordo, forte, che non ha spiragli quello per la perdita di un figlio.
Ho visto molti genitori in questi miei anni di volontariato, e a loro ho sempre donato un pezzettino del mio cuore, cercando di capire, di condividere ma essendo sicura di poterli solo accompagnare in questo percorso di dolore.
Mi sento vicino ai genitori di Giuseppe, anche se non li conosco, mi sento vicino a tutti i genitori dei miei piccini e sinceramente spero che tutti questi angeli possano giocare insieme in un’altra dimensione.
Un caro abbraccio….
Marzo 31st, 2009 alle 23:52
SENTITE CONDOGLIANZE ALLA FAMIGLIA, vedere quelle immagini al tg3 della toscana è stato straziante. Spero che la società viola organizzi una raccolta di soldi prima della partita col cagliari. Puoi lanciare l’idea David? Grazie.
Aprile 1st, 2009 alle 07:12
Tutti, ma soprattutto chi, come vede, rivede negli occhi di Tommasino quelli del proprio figlio, e nell’amore dei genitori che tu hai citato, il proprio, non possono che accodarsi al dolore… Poche parole, ma sentite… Coraggio: loro, ora, vi stringono sempre la mano da lassù
Aprile 1st, 2009 alle 08:08
Sentite condoglianze alla famiglia. vi sono vicina con affetto
Alessandra
Aprile 1st, 2009 alle 08:16
tanti auguri CAPITANO!!!
ANTONIO unico 10!!!
Aprile 1st, 2009 alle 08:17
Qua c’è poco da commentare. Mi spiace, più volte ero andato ad eventi, cene, ritrovi dove si raccoglievano fondi per lui. Mi auguro che sia servito e che l’esempio della sua famiglia continui. Un abbraccio a tutti.
Aprile 1st, 2009 alle 09:23
Ma perchè anche i bambini devono soffrire e morire non lo meritano!!!! VITA INGIUSTA!!! CIAO GIUSEPPE ANGIOLETTO CANDIDO!!!!
Aprile 1st, 2009 alle 11:04
Per me, tutti i genitori che affrontano situazioni drammatiche come quella di Giuseppe sono eroi, persone straordinarie con una forza immensa, a volte rifletto se io sarei capace di affrontare una situazione simile e la risposta è sempre negativa, la forza interiore e il coraggio non si comprano , per questo gli eroi non sono così comuni.
Le più sentite condoglianze alla famiglia.
Aprile 1st, 2009 alle 11:34
che triste notizia
condoglianze più sentite
un mondo ingiusto
Aprile 1st, 2009 alle 11:57
Sentite condoglianze ai genitori.
Aprile 1st, 2009 alle 11:58
Gesù, Gesù aiutami
Sono solo in questo mondo
Ed è anche un mondo incasinato
Raccontami, raccontami la storia
Quella sull’eternità
Ed il modo in cui tutto andrà
Svegliati, svegliati uomo morto
Svegliati, svegliati uomo morto […].
Un commosso abbraccio a tutta la famiglia Tomasello.
Aprile 1st, 2009 alle 16:20
la fede … si meglio sostituirla con quella viola. Il dolore per la morte di un bambino proprio non possiamo capirlo se non accettiamo niente di trascendente … un DIO ; quale? quello della bibbia di Giosuè e dello sterminio dei Re di Canaan o il padre di Gesù, che ci salva con la sofferenza? Allah, con l’attuale Jad in suo nome? … quello che non ho capito del tuo post :”riflettere sul poco che siamo (che è poi quello che Paolo, il babbo, vuole con la sua Fondazione)”. “memento mori” scrivevano i benedettini … ti riferisci a ciò? … siamo tutti davvero poca cosa alla ricerca di un “gancio in mezzo al cielo”
Aprile 1st, 2009 alle 17:15
Sai, David, non è detto che chi vive un rapporto meno complicato con la fede non se lo chieda… poi forse si arriva ad una conclusione diversa, questo sì.
Ma non mi sento di impantanarmi (-ci) in una discussione di questo tipo, sto solo pensando a mia figlia, sanissima e felice, che anche oggi mi ha fatto dannare e mi chiedo come sarebbe trovare la sua stanza vuota tornando a casa… un abisso, un pensiero da rimuovere… insopportabile.
Ho già abbracciato idealmente i genitori di Giuseppe, ma vorrei farlo di nuovo attraverso il tuo blog. Prego per loro… o, se qualcuno preferisce, penso a loro, sperando che il loro bimbo perduto li aiuti a vivere, come è stato per Tommasino ed i suoi.
Aprile 1st, 2009 alle 23:04
la morte di un filgio, (di un consorte o genitore. fratello o sorella) è un dolore così grande da essere incompreso per la maggior parte di noi. credo sia straziante. il solo immaginarlo, terrorizza! è insopportabile! condoglianze davvero cordiali per la famiglia.
Aprile 2nd, 2009 alle 12:16
Il dolore più immenso che un genitore può provare e vedere morire lentamente il proprio figlio.
Non ho altro da dire se non che le mie più sentite condoglianze alla famiglia.
Alessandro
Aprile 3rd, 2009 alle 11:37
Solo silenzio e rispetto
nel massimo dolore vi giungano
le mie condoglianze
piu’ sentite
sia dolce questo ultimo viaggio
possa il cielo accoglierlo e dare
pace e serenita’.
Alessandro L.