Il 25 ottobre 1976 Cesare Zavattini, grandissimo sceneggiatore dei film di Vittorio De Sica, scandalizzò l’Italia in piena era DC pronunciando alla radio la parola “cazzo”: fu subito bufera, ma siccome, appunto, era Zavattini, la parolaccia venne derubricata a provocazione culturale

Ecco, ieri la Fiesole ha fatto lo stesso con un’altra parolaccia, peraltro usata proprio dalla gente dello spettacolo prima di andare in scena, abbinandola curiosamente alla Juve

Sicuramente non un esempio di eleganza, ma certamente  rara sintesi di un concetto comune almeno alla metà degli italiani, quelli che non amano, per usare un eufemismo, chi ha la maglia bianconera : questa è goliardia pura e bisogna dire che sia la preparazione che l’esposizione del concetto è un qualcosa che si vede raramente in giro per gli stadi

Nessuna inquadratura dalla televisione, e lo posso capire, ma per una volta, e non sarà neanche l’ultima, viva il politicamente scorretto

Ah, la Fiorentina ha asfaltato la Juve, ma forse conta meno di quell’immagine che sta girando tra i social