Confessione di un ex ludopatico: ci vuole rispetto per Fagioli
Oggi la Fiorentina presenta Fagioli e io continuo a sentire e leggere battute insopportabili sul suo recente passato di giovane uomo afflitto da ludopatia, che è una malattia e non un reato contro qualcuno
Avevo più la sua stessa età ed ero come e peggio di lui, non avendo certo le sue entrate, e ho quindi seriamente rischiato di finire nel giro degli usurai, perché tutte le sere ero convinto di rifarmi delle perdite precedenti e naturalmente continuavo ad andare sempre più in rosso
Non erano scommesse sul calcio, ma il Black Jack o l’adrenalinico Chemin de Fer: vincevo spesso a poker, ma perdevo tanto e molto di più sugli altri tavoli
Tre anni pesanti, in cui il gioco era diventato parte di me
Il massimo lo raggiunsi rovinando la mia prima vacanza con chi amavo a Montecarlo: ogni sera al Casinò, sognando anche di notte la pallina che girava ,per poi aspettare la sera ed entrare là dove mi sembrava giusto stare
Ancora non so come abbia fatto a salvarmi, ma vi assicuro che la ludopatia è qualcosa che non ti abbandona mai, anche se da decenni non frequento più le bische clandestine
Se vado in crociera e c’è un tavolo verde, mi trasformo ed è come se il mondo attorno a me sparisse per un po’, se vedo un film con partite di poker o gioco d’azzardo rimango ipnotizzato e seguo tutto con troppa attenzione
Tutto questo ha a che fare con la mia debolezza, ma non è un reato: non ho mai fatto del male a nessuno, solo a me stesso e magari, indirettamente, a chi mi stava accanto
Proprio per questo mi batto perché a Fagioli sia concesso di tornare a vivere come un ragazzo qualsiasi perché ha già abbastanza da fare con se stesso per combattere i suoi fantasmi
Febbraio 8th, 2025 alle 09:23
Beh,diciamo che oltre a far male a se stesso alimenta il malaffare e la malavita.
Comunque ha sbagliato e ha pagato,prima era un “nemico”, adesso è con noi e va tifato come gli altri,i miei dubbi erano di natura tecnica perché quando l’ho visto non mi sembrava granché. Ma ne dicono tutti bene,quindi forza Niccolò e combatti per noi
Febbraio 8th, 2025 alle 09:40
Regaliamogli una tombola che i fagioli ce li ha già ahah
A parte gli scherzi, finché indosserà la maglia Viola con onore, avrà sempre il nostro sostegno
Lunedi sera sarà tutta un’altra partita, per assurdo potrebbe essere più facile visto che loro partiranno a spron battuto per dimostrare che giovedì è stato un incidente di percorso..
A proposito, mi sono perso chi sarà l’uomo in nero….
Febbraio 8th, 2025 alle 10:07
Si la ludopatia è una brutta malattia! Io sono riuscito a non entrarci perchè, nel dicembre 1969 ero sergente AUC a Gorizia e giocavo con i miei colleghi a poker, dopo 10 minuti vincevo 15.000 lire, (lo stipendio era di 80.000) e capii che come li vincevo in poco tempo li potevo perdere in poco tempo. Giurai a me stesso che dopo quella partita non avrei più giocato a carte con poste significative ed indeterminate.
Non lo se se è più facile smettere da vincente o non rassegnarsi dal perdere, ma è veramente una brutta malattia.
Ma trattasi di malattia, che però può portare a delinquere, questo è il vero rischio.
Quindi, Fagioli, per quel che mi riguarda, è il benvenuto.
Un saluto.
Un saluto.
Febbraio 8th, 2025 alle 10:53
Il suo percorso a Firenze ci dirà se è guarito. Lo spero per lui e anche per noi.
Cirano
PS: Intanto, come ci spiega bene Del Piero nella pubblicità Sky Mobile, cosa non si fa per vincere…a Como lo hanno capito bene. Povero Cesc, dove è capitato.
Febbraio 8th, 2025 alle 10:53
Fagioli e Tonali hanno pagato con una squalifica pesante e meritano rispetto.
Nel mondo del calcio ci sono stati casi eclatanti di ludopatici passati in silenzio protetti dalle loro società in accordo con l’informazione.
Io sono contento che il ragazzo si giochi la sua carriera a Firenze.
Febbraio 8th, 2025 alle 11:55
personalmente nutro un sano odio verso coloro che giudicano le altrui debolezze, soprattutto quando si tratta di patologie.
Miserabili vigliacchi a cui auguro sempre la stessa moneta dalla vita!
Forza ragazzo, non potevi andare in un posto migliore per tornare a guardar le stelle!!!
Febbraio 8th, 2025 alle 11:55
La ludopatia è una malattia. Quindi Fagioli, che oltretutto è un ragazzo, non può e non deve essere attaccato sotto questo aspetto. Indipendentemente dal fatto che sia o meno “uno dei nostri”.
P.S Fagioli non ha mai venduto le partite e non ha mai scommesso sulle partite in cui giocava. Non scordiamolo.
Febbraio 8th, 2025 alle 13:21
Caro david sei in buona compagnia. Uno dei più grandi romanzieri della storia era ludopatico, Fedor Dostoevskij. Indebitato fu costretto a scrivere un libro per ripagarli dal titolo…il giocatore.
Non è un romanzo famoso come i fratelli Karamazov, ma è più agile da leggere. Fedor fu costretto a scriverlo velocemente e non penso si sforzo’ molto, c’era molto di autobiografico. Racconta i drammi di un giovane, tra amore e gioco d’azzardo.
Perché cito questo romanzo? Perché lo scrittore russo è stato a contatto con le ombre, ha vissuto nelle ombre, le ha raccontate come pochi altri nella storia.
In queste ombre si può sempre trovare una luce, una donna, la fede, qualsiasi cosa che ti indichi la strada per uscire dal vicolo buio.
Mi auguro che fagioli trovi la sua luce a Firenze.
Febbraio 8th, 2025 alle 15:29
che la ludopatia sia una malattia è dimostrato dal fatto che gente come Fagioli, Tonali e molti altri che guadagnano milioni, ne sono affetti. non sono il disperato che mette i soldi nelle macchinette o gioca al lotto per provare a guadagnare qualche soldo in più, persone che non hanno bisogno di soldi, ne buttano per vincerne altri che non gli servono. Ci sono giochi a cui non puoi giocare se non ci metti un po di denaro, anche poco. è anche vero che il poker giocato senza soldi non sa di niente e cosi molti altri giochi. Tutto sta nel giocare senza rimanerne schiavo, basta avere un po di senso di responsabilità, ma ho conosciuto molte persone che hanno perso la casa al tavolo verde e insieme alla casa perdi la famiglia. è una malattia, non bisogna giudicare, è anche impossibile aiutare chi ne è affetto se non sei uno psicologo, meglio ancora, uno psichiatra. auguro a Fagioli di uscirne.
Febbraio 8th, 2025 alle 15:54
Chi ride su questa cosa, sicuramente non ha esperienza diretta di cosa vuole dire.
La dipendenza dal gioco è esattamente uguale alla dipendenza dalle droghe.
Se sei drogato e non assumi sostanze stai male.
Se sei ludopatico e non giochi stai male allo stesso modo.
Il gioco annienta la personalità e porta lentamente alla rovina, uscirne è quasi impossibile.
Le persone intorno al ludopatico vivono sospese come dentro ad una nuvola, in attesa di cadere, prima o poi rovinosamente a terra.
Un incubo.
Io, non auguro a nessuno di vivere una situazione simile, nemmeno al peggiore nemico.
È vero, il ludopatico non ha buchi nelle braccia, ma ne ha tanti dentro si se, ferite che si riformano ogni ora.
Quando vedo le trasmissioni che si finanziano con le agenzie di scommesse mi viene una grande tristezza.
Sapere che i governi hanno grandi entrate dai giochi è una cosa terribile…ricordate la pubblicità?
“Se non giochi non vinci!”
Ragazzi!!!! Noooooo!!!! Non lo fate!!!
IL BANCO VINCE SEMPRE!!!!
NON GIOCATE MAI!!!
VI ROVINATE LA VITA!!!
Febbraio 8th, 2025 alle 17:09
Condivido ogni parola spesa sul tema da David ma, nel caso di Fagioli (e di Tonali) c’è un distinguo.
Fagioli, scommettendo, ha infranto una regola importante che impedisce ai calciatori di farlo e la pena che ne è conseguita, a seguito di patteggiamento, è parsa a molti “bassa” in riferimento all’illecito.
Alla fine dell’anno, è stato convocato all’Europeo e la sensazione è stata che, tutto sommato, uno possa infrangere le regole ed alla fine non avere un nocumento sostanziale dalla sanzione che gli viene irrogata.
Se è vero che la pena deve sottendere ai principi riabilitativi è altresì vero che in quanto tale dovrebbe essere afflittiva.
Per come è stato definito il procedimento è parso a molti che si sia voluto sminuire la ratio della norma e la gravità del comportamento.
Febbraio 8th, 2025 alle 21:27
ALESSIORUI@…..scusami ma non ho capito niente !
Fagioli:
Ho appena visto e ascoltato la presentazione del ragazzo e mi ha impressionato in senso positivo.
Vestito bene, sguardo sereno, misurato nelle parole, educato e conciso nelle risposte, preciso nei concetti!
Come un chirurgo, che riduce tutto all’essenziale, senza tralasciare nulla.
Febbraio 8th, 2025 alle 23:16
Mi pare che, così a naso, tutte queste parole al miele verso i ludopatici non siano state scritte per Buffon. Quindi la ludopatia c’entra poco, diciamo che è più un supporto per un neoviola che si spera faccia non bene ma di più. Coerenza.
Febbraio 9th, 2025 alle 08:46
Domani la fiorentina ha una partita molto difficile, visto anche il risultato di 3 giorni fa ed anche questa volta tutti ci danno x perdenti, speriamo che Fagioli ci dia una mano per riuscire a prendere punti. Sarebbe una cosa bellissima per noi ma anche per lui.
Febbraio 9th, 2025 alle 09:47
@ Aristocrazia:
ricordo (ma lo saprai) che non molto tempo dopo aver scritto Il giocatore, Dostoevskij venne ad abitare a Firenze, dove rimase un anno intero. In piazza Pitti, sul muro della casa in cui risiedeva, c’è da tempo una targa che lo ricorda.
Febbraio 9th, 2025 alle 11:08
Alessio Rui,
credo che in nessun intervento si è discusso della sanzione, anche perchè il tema non era quello.
Ma lui la sanzione l’ha avuta e pagata, quindi nulla più deve ai terzi per la sua precedente (spero per lui definitivamente debellata) ludopatia.
Lo stesso vale per Buffon (TheGold al 17), in quanto fuori tema.
Il tema è Fagioli, dopo aver scontato la pena per la sua ludopatia (pena calcistica), è venuto da noi: è il ben accolto, considerando che la ludopatia è una malattia?
Io, ma anche gli altri, ci siamo attenuti a questo tipo di domanda.
La risposta credo collettiva è stata: ben venuto Fagioli nella famiglia viola, rendici con il tuo gioco felici ed orgogliosi!
Cassano, quando era calciatore, e faceva le “cassanate”, veniva regolarmente punito e chi gli chiedeva di scusarsi, rispondeva; “non devo scusarmi”. In via implicita la risposta era se ho pagato perchè devo scusarmi.
Questo vale per chiunque sbagli e paghi per il suo errore.
Un saluto
Febbraio 9th, 2025 alle 11:27
Per me doveva essere radiato.
Ma ora gioca nella Fiorentina allora va tutto bene.
Febbraio 9th, 2025 alle 11:39
Bravo Harlan, hai fatto bene a citare questo piccolo ma significativo evento storico, l’influenza dell’Italia ed in particolare di Firenze esercito’ uno spirito benefico all’anima tormentata dello scrittore.
Completò l’idiota, protagonista il principe myskin un personaggio veramente buono: proprio in questo romanzo compare la famosa frase” la bellezza salverà il mondo”
Firenze luce nel mondo
Febbraio 9th, 2025 alle 12:28
Anni addietro anche io presi la fittonata per i gratta e vinci.
Vinsi anche delle cifre consistenti, ma piano piano smisi di dedicarmi a simili fittonate psicologiche.
E’ stata la mia fortuna.
Meglio 7 euro in una scatola di sigari antichi toscani che in gratta è vinci.
Quando vado dal tabaccaio e sono in fila, vedo gente che ci lascia anche 50 euro in quei tremendi aggeggi di carta.
Alla fin dell’anno con quei quattrini ci potrebbero campare la famiglia.
Io rimetterei obbligatorio persino nelle scuole il Monopoli.
Febbraio 9th, 2025 alle 15:03
Io la vedo da un altro punto di vista. Non denigro il ragazzo, per tutte le ragioni che hai detto; inoltre ha pagato per i suoi errori. Io ritengo che la Fiorentina corra un grosso rischio ad aver acquisito (a caro prezzo) il cartellino del giocatore. Proprio perché la ludopatia è una brutta bestia e il rischio che il ragazzo ci ricada è altissimo. Io questo rischio non lo avrei corso. Toccava alla Juventus dargli un’altra possibilità, visto che è con loro da ragazzino. La Juventus se ne è voluta sbarazzare, ottenendo una somma anche abbastanza alta. Mi auguro che ne esca fuori, per lui e per la Viola.
Febbraio 9th, 2025 alle 15:11
Caro Viola 1946,
Non metto in dubbio che, avendo pagato, sia legittimato a giocare ci mancherebbe
Ho solo scritto che, rispetto a David ( le cui riflessioni condivido), è diverso perché nel caso di un calciatore vi è un illecito la cui pena, a detta di molti, è stata bassa al punto che si è sviluppato un sentimento di antipatia perché è parso ad alcuni che alla fine se la sia cavata con poco dazio.
Concedetemi che l’esempio di Cassano non c’entra nulla almeno rispetto a quello che ho cercato di spiegare
Febbraio 9th, 2025 alle 18:00
Con tutto il rispetto per il vissuto degli altri,mi permetto di dire che i vizi sono vizi e le malattie sono malattie,cose diverse tra di loro.Troppo facile giustificarsi con la classificazione “malattia”per non riconoscere che ci piace giocare,bere oppure farsi.
Ma le cose chiamiamole con il loro nome,anche per rispetto per chi soffre e muore di malattie vere,magari in un letto di ospedale,e non certo in bische od a scolarsi bicchieri o strisce.
Febbraio 9th, 2025 alle 18:51
Tutti buoni e comprensivi con Fagioli. Adesso.
Febbraio 9th, 2025 alle 22:16
Lo Stato, con le scommesse, ci campa.
Dovrebbero vietarlo e invece si ingegnano ad inventarne di nuovi, rendendo marginali i meno remunerativi (come il totocalcio) ma più divertenti.
Dovrebbe vietare anche alcool e tabacco che, come il gioco, sono un costo sociale non indifferente.
Ma il bilancio deve essere salvaguardato quindi…
Febbraio 10th, 2025 alle 08:50
Ecco che improvvisamente arriva Dario, il novello fra Dolcino, che in 7 righe cancella 100 anni di studi psichiatrici, derubricando in “vizi” tutte le relative malattie e dipendenze. Penitenziagite!
Cirano
Febbraio 10th, 2025 alle 09:34
maraschino, le scommesse non sono gestite dallo stato, sono colossi internazionali lo stato tassa le vincite alla fonte. Non vedo perchè dovrebbero essere vietate anche perchè alla base hanno un ragionamento, una tattica di gioco. io le trovo divertenti, ci gioco cifre modestissime e non ci trovo niente di male. Poi ci sono diversi tipi di ludopatici: quelli veramente malati come Fagioli, Tonali, Buffon e molti altri non calciatori come Pupo, Baldini ecc. che non hanno bisogno di soldi ma giocano solo per il brivido del rischio, quelli che sono in difficoltà economica che sperano di risolvere i loro problemi col gioco e li vedi attaccati alle macchinette mangiasoldi o ai botteghini del lotto a finire di rovinarsi perchè è consuetudine che chi ha bisogno di soldi, poi non vince mai. Poi ci sono i ludopatici da casinò che sono ancora un’altra categoria. è una dipendenza, personalmente i giocatori che scommettono sul calcio li radierei ma il regolamento non lo faccio io, quindi viva Fagioli e viva anche Zaniolo che mi sono ricordato era di mezzo anche lui quando venne fuori di Fagioli e Tonali ma si è salvato perchè non scommetteva sul calcio ma giocava ai casinò on line cifre comunque importanti (per noi comuni mortali). Lo stato fa i soldi con le macchinette, il gratta e vinci, il lotto come li fa con l’alcool e le sigarette. secondo me meglio con questa roba che con altre, essendo spese volontarie e non imposte.
Febbraio 10th, 2025 alle 11:26
Comfortably Numb al 17.
Certamente, ora che Fagioli gioca per noi, speriamo che vada tutto bene: a) che lui smetta di giocare d’azzardo; b) che si integri e giochi come può nella Fiorentina.
Se io come individuo vengo coinvolto nella vita di un drogato o ludopatico, non cambio l’idea sulla nocività dei due vizi, ma mi concentro sulla persona entrata nella mia sfera affettiva o di azione, per fargli vivere la vita migliore.
Dario, con altrettanto rispetto (in senso vero), ti faccio notare che moltissime malattie sono frutto di vizi alimentari o di particolari comportamenti (correre senza controllo medico). Posto che mangiando con misura e correndo con intelligenza, probabilmente tengo lontano le malattie, ma se non ci riesco allora: obesità come preambolo al diabete e problematiche articolari, muscolari o cardiache per i corridori.
La differenza è che le ludopatie e gli altri vizi (fumo, alcol, droga) in tutto o in parte sono frutto di conseguenti malattie mentali, le seconde sono frutto di problematiche fisiche con riflessi mentali importanti.
Un saluto.
Febbraio 10th, 2025 alle 11:38
Io credo che non si possa uscire da questo vortice, credo semmai si possa passare dal calcio ai cavalli o alle carte ma chi nasce come noi con questo tarlo non si salva.
Risposta
Sbagli completamente, si smette
Febbraio 10th, 2025 alle 12:15
Io credo che sia sbagliato, in questo momento, rimarcare il problema passato del ragazzo.
E’ caduto in una trappola, come molti giovani: ce ne sono altre, come alcol, droga, sesso, etc; il meccanismo di coinvolgimento psicologico è lo stesso, tant’è che tutte le persone colpite oggi hanno un unico centro di riferimento sul territorio che è il SERD (che una volta era SERT poiché istituzione creata per combattere la tossicodipendenza, ma è diventato SERD perché adesso si occupa di ogni tipo di dipendenza).
Dunque, il ragazzo ha sbagliato, ha pagato per i suoi errori, ha seguito il percorso che doveva seguire, fino alla piena riabilitazione, sotto ogni profilo.
Evitiamo di bollarlo con uno stigma, come chiunque sia passato per tristi vicende personali, per poi esserne uscito.
Da questo momento deve essere giudicato per quello che farà, come calciatore in primo luogo, ma come uomo in generale, come tutti gli altri.
Non perché gioca nella Fiorentina (motivo per cui attira di più la nostra attenzione), bensì perché è giusto così.
Febbraio 10th, 2025 alle 14:11
Maraschino, il proibizionismo non ha mai portato niente di buono…
Febbraio 10th, 2025 alle 14:20
Cyrano 25: se permetti quando si parla,in astratto e solo per astratto,di disturbi psicologici,che rientrani nella categoria diagnostica del disturbo del controllo degli impulsi,non c’è niente di scientifico ma solo di una presunzione di patologia.Quindi i tuoi 100 anni non vedo proprio su quali presupposti basino le lo certezze.
Febbraio 10th, 2025 alle 19:13
uno dei più grandi portieri di tutti i tempi, se non il più grande (per me lo è al pari di Sepp Mayer ed Albertosi) era talmente fissato con il gioco che si sarebbe venduto l’anima pur di scommettere
Resta comunque uno dei più grandi portieri mai visti sul terreno di gioco, uno che DeGea, con tutto il rispetto per il fuoriclasse che è, avrebbe solo potuto portargli la borsa negli spogliatoi; era (e probabilmente lo è ancora) una persona estremamente antipatica, ero gobbo, era ludoopatico
ma era fortissimo tra i pali ed è stato campione del mondo:
Forza Niccolò
che rimane un giocatore fortissimo e che la juve si pentirà amaramente di aver ceduto.
Febbraio 10th, 2025 alle 19:48
@ dario,anche le dipendenze sono malattie. Diverse da una polmonite o un tumore,ma sempre malattie sono
Febbraio 10th, 2025 alle 23:40
Quoto Il Ludopatico al #28 e quoto meno la risposta del direttore: “Sbagli completamente, si smette.”
Davide, stando a quello che dici te, sei te che hai smesso, qualcun altro non può non farcela se la definisci una malattia. Quindi dei due l’una: le malattie non guariscono sempre e se si guarisce (si smette) allora ho dei dubbi che sia una malattia.
Febbraio 11th, 2025 alle 09:29
Purtroppo mi ci imbatto per lavoro nelle “dipendenze” (tutte: dalla droga all’alcol, alla ludopatia, etc).
Se è “dipendenza”, quindi irrefrenabile richiamo al quale non si resiste, è a tutti gli effetti una patologia psichiatrica, al pari dell’anoressia o della bulimia.
Certo: alcune dipendenze (alcol e certe droghe, ma anche il semplice fumo di tabacco) fanno insorgere componenti fisiologiche che si aggiungono a quelle psichiatriche.
Ma in tutti i casi c’è un’alterazione delle endorfine.
Quindi è sul piano psichiatrico/psicologico che si deve agire principalmente per portare le persone fuori dalla dipendenza. Lavoro lungo e complesso (i risultati migliori si ottengono con inserimento in comunità di recupero, perché il soggetto è controllato in ogni suo aspetto quotidiano, per allontanarlo dalla sua dipendenza).
Se è vera dipendenza da solo uno non ne esce, ha bisogno dell’aiuto di altri. E se qualcuno riesce da solo a distaccarsi dalla problematica, vuol dire che aveva “il vizio”, ma non aveva ancora sviluppato una dipendenza.
Febbraio 11th, 2025 alle 10:24
Dario mio, poi la smetto, qui di presunzione c’è solo la tua, con la quale pretendi (in base a non so quali elementi) di saperne di più di esperti e studi di questi ultimi 100 anni, più o meno.
Ripeto tu ragioni come un Fra dolcino od un Savonarola di noattri.
Cirano
Febbraio 11th, 2025 alle 14:33
Per me sbagli il giudizio. In questo caso si parla di scommesse sul calcio che per un calciatore professionista è truffa nei confronti di tutti gli altri scommettitori. Poi la possiamo buttare sulla ludopatia, ma che giocasse ai cavalli come Acciuga Allegri allora…il problema è che i giocatori possono incidere sul risultato sui cui scommettono e questa è disonestà. Come non ho mai, diciamo, “ammirato” Buffon e Cannavaro graziati perché campioni del mondo del 2006, non posso certo “ammirare” Fagioli e compagnia. La scusa di non scommettere sulla propria partita non sta in piedi perché dalle indagini in passato emerse un sistema di scommesse incrociate a livello internazionale e l’unico brivido da ludopatico che provavano era quello di fottere i quattrini agli scemi.
Febbraio 13th, 2025 alle 22:17
Sì, ma tu non giocavi a calcio in serie A e non puntavi sulle partite di calcio.