Viene in mente la Fiorentina di nove anni fa, nettamente più forte di questa, ma con Kalinic invece di Kean.

Bravo, per carità, ma non all’altezza di questo centravanti strepitoso che ci è quasi esploso tra l’erba del Franchi e di altri stadi, più o meno nobili

Catalogato con un secondo Balotelli per via di diverse bischerate del passato e comunque mai al livello (nelle bischerate) dell’originale è stato quasi svenduto dalla Juve e in tanti, compreso chi scrive, erano molto perplessi sull’operazione di Pradé

Recitato il doveroso mea culpa, sarà bene sottolineare come la vittoria di ieri sia stata il primo passaggio verso il sentiero che porta a sogni mostruosamente proibiti, tanto per citare l’immenso Paolo Villaggio

Se pensi davvero alla Champions, non sei troppo lontano dal sole accecante di qualcosa che fa paura solo a scriverlo, ma con sei vittorie consecutive la Fiorentina meriterebbe la copertina del calcio italiano

Forse però, per ora, è meglio se parlano di Inter, Napoli e Juve, se non ci vedono arrivare, vedi alla voce Giorgia Meloni, poi non sanno come fare per scansarci