Ero rimasto tra i pochissimi ad illudermi, ma questo è un difetto caratteriale che mi porto dietro da sempre, mi piacciono i lieto fine, in tutto

Il primo agosto 2002 fino all’annuncio ufficiale della morte dell’AC Fiorentina, e mentre conducevo una diretta sportivamente drammatica, una parte del mio cervello viaggiava verso lidi sconosciuti, in cui un cavaliere viola arrivava in Lega e pagava i vecchi debiti salvandoci

Ok, Nico se ne va: colpa sua, colpa di Commisso, colpa del troppo caldo, dell’aumento dell’inflazione, non sa, fatto sta che siamo più deboli. Tecnicamente molto più deboli

Tutte le attenzioni si stanno pericolosamente portando su Gudmudsson, che però ora è infortunato e che al massimo potrà essere come l’argentino, che a me sembra obiettivamente più forte, ma spero di sbagliare

Ribadisco il concetto: a questa squadra manca la qualità. Nella scorsa stagione eravamo più o meno d’accordo nel ritenere la Fiorentina una squadra normale con tre eccellenze tecniche: Nico, Bonaventura e illusoriamente Arthur, ora (forse) abbiamo un centravanti e Gudmudsson e i conti per ora non tornano