Cinque anni fa Federico Chiesa cominciò a fare le bizze negli Stati Uniti, la vecchia dirigenza gli aveva assicurato che sarebbe andato alla Juve, con cui era già d’accordo, ma Commisso non voleva partire a Firenze cedendo il “suo Baggio” e ci fu una mezza crisi nervosa

Dodici mesi più tardi la Fiorentina, che ancora si poteva permettere certi lussi, gli fece un’offerta mostruosa per un club che non lottava per lo scudetto: otto milioni lordi per cinque stagioni, per diventare il simbolo viola degli anni venti: Chiesa non rispose nemmeno e a ottobre passò alla Juve per tantissimi soldi, a lui e alla società

In quattro stagioni ha vinto addirittura due volte la Coppa Italia, e ora, dopo aver passato anni agitati con Allegri tra un infortunio e l’altro , è stato brutalmente scaricato da Motta

Forse, con lui in campo, la Fiorentina avrebbe fatto meglio a livello di successi della sua squadra dei desideri e Chiesa sarebbe diventato davvero un uomo simbolo per la città e per i suoi tifosi

Chissà se in queste settimane, nella sua “cameretta”, si starà ponendo la fatidica domanda: ne vale davvero la pena?