Attenzione: questo è un post politicamente scorretto
Sono molto affezionato a Martin Jorgensen e la sua assenza così lunga ha provocato certamente molti guai alla Fiorentina.
Ancora non si sa se e quando tornerà in campo, mi auguro che lo faccia presto perché abbiamo un gran bisogno delle sue qualità.
Ciò nonostante ritengo doveroso analizzare una situazione un po’ paradossale.
Continuo a leggere che Martin sta discutendo del suo futuro a Firenze e a noi tutti piacerebbe che fosse ancora un giocatore viola anche nella stagione 2009/2010, quando avrà 34 anni e sarà dunque un po’ in là con l’età, ma non certamente vecchissimo.
Quello che non capisco è quando si parla di Jorgensen come futuro uomo immagine della Fiorentina.
Sinceramente a me pare (ed è questa la scorrettezza politica del post, in un mondo pieno di ipocrisie) che ci siano almeno due giocatori che meriterebbero di svolgere quel ruolo più di chiunque altro.
Si chiamano Giancarlo Antognoni e Angelo Di Livio, che per chi non lo sapesse o non lo ricordasse nel 2002 ha rinunciato ad un pacco di soldi per passare dalla Nazionale alla C2, da Totti ad Evacuo.
Poi, se la Fiorentina sceglierà Jorgensen, io sarò molto felice per lui, ma mi resterebbe da capire il perché siano stati ignorati due uomini che davvero hanno rappresentato molto e molto a lungo qualcosa per la Firenze calcistica.
P.S. Le cose su Antognoni le pensavo esattamente allo stesso modo anche prima del nostro fortuito incontro al ristorante di qualche settimana fa. Basta leggere l’archivio del blog per avere una conferma.
P.P.S. Ragazzi, certo che siete strani: io non mi sogno di accostare Antognoni a Di Livio, ci sono pesi diversi nella Fiorentina.
Non è che mi sia messo a fare una classifica, ho solo detto che ci sarebbero stati loro due che qualcosa hanno dato.
Poi è chiaro che Antognoni “è” stato la Fiorentina per 15 anni, ma credo che ai Della Valle e a Firenze qualcosa abbia dato. O no?
Febbraio 5th, 2009 alle 17:31
Francamente l’ho sempre pensato anche io di Antonio, che dovrebbe avere un posto di diritto in società. Però magari i DV hanno fatto consierazioni loro e non vogliono aere ponti col passato. Questa è l’unica spiegazione che mi so dare, perchè in molti glielo avranno fatto presente, sia personalmente sia attraverso gli organi d’informazione.
Se però il motivo per Antonio potebbe essere questo non ho motivazioni per Di Livio. L’unica che ho pensato ai tempi era che Angelo dovesse fare qualche corso per allenare e poi mi aspettavo che partisse da una nostra squadra delsettore giovanile. Così non è stato e nlle interviste che ho letto traspare un pò di delusione da parte sua seppur mai fatta trasparire troppo pesantemente a quel che mi risulta. Altra ipotesi, e vado a memoria di 3/4 nni fa, potrebbe essere stato un piccolo litigio nato dal fatto che Di Livio volese fare un altro anno da giocatore mentre la società non glielo concedette. Magari i rapporti si sono un pò incrinati e allo stasso tempo non c’erano ‘posti’ disponibili, anche se per gli amici si trova sempre.
Per Martin sono contento e la motivazione delle lingue apparsa su Violanews mi sembra valida. Poi se non lo fosse lo diventerebbe per un ‘amico’.
ALE’ FIORENTINA!
Febbraio 5th, 2009 alle 17:41
Tanto piu’ che nelle interviste specifica sempre che vuol tornare a vivere in Danimarca…..senza dubbio scelgo Antognoni anche perchè bisogna vedere i moivi veri per cui Di Livio è rimasto…altrimenti come uomo immagine della nuova fiorentina io proporrei Prandelli a vita!!!!!
Febbraio 5th, 2009 alle 17:52
Naturalmente Antonio prima scelta e prima bandiera,
però non posso dimenticare quanto nella crisi più nera, retrocessi in C2 una fiammella nel mio cuore era tenuta accesa dal fatto che l’uomo Di Livio non ci avrebbe abbandonato, da quel momento per me divenne un simbolo della fiorentina.
Purtroppo da molti è stato dimenticato troppo presto, e vi è qualche cosa ancora oscura per me nella sua vicenda…. Ma cerchiamo di tornare nel passato e ricordare quanto ha dato questo piccolo grande uomo ai colori viola, è qui che si vede il vero cuore!!!!!!
grande Angelo!!!!
certo in terza posizione metto martin
Febbraio 5th, 2009 alle 17:54
NESSUNO DEI TRE…
Da una recente intervista si era capito che Jorghensen a fine carriera sarebbe tornato a occuparsi di trasporti nell’azienda di famiglia. Quindi in Danimarca. La scelta di Martin come papabile per un posto come “team manager” era dettata dal fatto che a differenza di tanti suoi colleghi riesce a formare frasi di senso compiuto almeno in tre lingue diverse. La faccia da bravo ragazzo, l’integerrimità morale e il fatto di esser una bandiera ne facevano appunto il candidato numero 1. Antognoni e Di Livio con tutto il rispetto che gli si può portare non credo che abbiano la caratura per soddisfare il profilo richiesto dalla Fiorentina che spero sagomi le proprie scelte a misura di ambizione. Ecco perchè c’era stato l’interessamento, se non sbaglio, per Velasco, che pur venendo da uno sport assai diverso poteva esser un uomo immagine degno della Viola. Il “Brand” oggi giorno è parte integrata non solo del marketing ma della philosophy aziendale, quello che volgarmente viene chiamato stile. Lo spessore di un’impresa si basa sui propri uomini ma anche sui mezzi e sulle strutture, ben vengano quindi: uomini immagine(donne no?), I campini, il centro sportivo, lo stadio e via dicendo, perchè il prodotto di tutto ciò magari un giorno prenderà le forme del terzo scudetto…
Prima o poi…
scaramantici saluti a tutt*
m
Febbraio 5th, 2009 alle 17:57
Su “Antonio” posso anche essere d’accordo con te (anche se credo che con i DV le porte siano ancora ben serrate da mille chiavistelli) ma su Di Livio assolutamente no.
Gli era stato offerto un ruolo in società con il quale poteva crescere piano piano, ma lui, se non sbaglio, voleva i “gradi che contano” da subito e questo mi sembra un pò presuntuoso anche per chi è sceso in C2.
Comunque su Martino mi trovano in piena sintonia, ma solo perchè sono un suo accanito sostenitore.
Una piccola parentesi sempre personale:
Se considero la mia età e l’accosto alla storia calcistica Fiorentina da me vissuta, con conseguenti momenti di “pura goduria”; allora per me l’uomo immagine sarebbe in primis Batistuta, secondo (ma al fotofinish) Rui Costa e terzo Baggio.
Buona giornata a tutti.
Febbraio 5th, 2009 alle 18:09
Caro David,
volendo ci sarebbe posto per tutte e tre, soprattutto uno dei primi due che hai menzionato deve essere messo a stretto contatto con la squadra, un pò come fà Conti alla Roma.
Perchè oggettivamente penso che non si dovrebbe permettere a Corvino di fare il padre-padrone dell’area tecnica.
Ciao
Febbraio 5th, 2009 alle 18:13
Dimmi la verità David, ma fai il tuo lavoro, sono parole da tifoso o sono parole di un folle?
Perché fai finta di non sapere, o forse non sai?
Va bene che è un post politicamente scorretto, ma più che altro mi pare sia un post scritto da chi si dimentica particolari fondamentali. Io come tifoso non me ne sono scordato, sarebbe brutto se te nel tuo lavoro tu te ne fossi scordato.
*** ANGELO DI LIVIO ***
Il sig. Di Livio rimase in C2 come una vera bandiera fa.
Dietro questa frase si è celata la situazione del sig. Di Livio, che in casa nostra, faceva da padrone come il buon vecchio Batistuta.
Dici rinunciato a fior di soldi???
Ma per cortesia, David. Ma chi vuoi “abbindolare”?
Di Livio rinunciò ai soldi della Roma, perché solo qui a Firenze avrebbe avuto prospettive da dirigente.
Ciò significa AVER RINUNCIATO ALL’UOVO OGGI PER LA GALLINA DOMANI.
E’ innegabile che all’epoca si sentisse legato alla ns. società, altrettanto innegabile che lo fece con altri scopi: QUELLO DI DIVENTARE A FINE CARRIERA VICE-PRESIDENTE.
Non mi dire che non è vero o che non lo sapevi, dai.
Quando finì la sua grande carriera, pretese quel ruolo e la famiglia Della Valle gli rise nel muso.
Perché i Della Valle non sono affatto dei coglioni: LA SOCIETA’ E’ LORO E IN SOCIETA’ CI STA SOLO GENTE DI MASSIMA FIDUCIA CHE LA PENSI ESATTAMENTE COME LORO. Non ci possiamo e non ci potremo mai permettere che qualcuno in società abbia un pensiero diverso da l’altro, dobbiamo quantomeno sembrare tanti corpi ed un’unica mente.
E così fino ad oggi è sempre stato.
Tra l’altro sappiamo bene come altre vicende di tipo privato obbligarono Angelo Di Livio a ritornare a vivere a Roma dalla moglie e da lì pretendeva di fare l’osservatore della Fiorentina per la sola regione Lazio… Ma si è mai visto un osservatore regionale? Dai su, ma non scherziamo. Ma se hai problemi con la moglie ci dobbiamo rimettere noi e assicurarti un posto in società, un bello stpendio VITALIZIO, e compiti “regionali” (con responsabilità irrisorie)???
Gli fu proposto un ruolo da osservatore, SOTTOPOSTO A LUCCHESI, ma lui rifiutò seccamente. Si aspettava altro.
DI LIVIO PRETENDEVA ALTRI SOLDI, PER AVERCI RINUNCIATO ANNI PRIMA.
Non dirmi che non lo si sapeva. Dai.
*** GIANCARLO ANTOGNONI ***
Ed è qui che mi posso legare al grandissimo Giancarlo.
Evidentemente persone come Di Livio e Antognoni non è che puoi metterle alla scrivania e dirgli: “adesso pianifichiamo una strategia per questa stagione di dichiarazioni da fare, toni da tenere, concetti da esprimere” come hanno fatto coi loro collaboratori finora (si parla sempre di Fair-play, di signorilità, di stile…). Di Livio e Antognoni non li puoi tenere “negli schemi”, sono personaggi che hanno bisogno di “mobilità”. Pensa alla cessione di Toni. Pensa se Antognoni fosse stato nostro dirigente e avesse detto: “mi sembra un brutto ridimensionamento cedere Toni e puntare su Pazzini”… AVREBBE SPACCATO IN DUE LA SOCIETA’.
Ed è per questi semplicissimi motivi che entrambi non fanno e non faranno mai parte di questa società.
Né personaggi come Batistuta….
NON FARANNO MAI PARTE DELLA SOCIETA’ PERSONAGGI TROPPO “CARISMATICI” E TROPPO INFLUENTI PER QUESTA CITTA’.
LO SAI TE, LO SO IO, E LO SANNO IN PARECCHI.
INFORMIAMO PER CORTESIA, INFORMIAMO.
Jorgensen – al contrario – sa bene quali siano le regole della società.
Ne ha ereditato in pieno lo stile e la signorilità, e (COSA NON TRASCURABILE) sa 5 lingue: italiano, inglese, tedesco, francese e danese (anche un po’ di svedese). Vorrei vedere che non si fosse interessati ad un futuro con martin anche oltre il gioco del calcio, vorrei proprio vedere.
Febbraio 5th, 2009 alle 18:15
PS: vorrei precisare che il post mio precedente è da leggersi con sarcasmo e non come un attacco personale a David. Parole come “folle” e “INFORMIAMO” sono state scritte col sorriso sulle labbra e non certo per aggredire nessuno, sia chiaro.
Febbraio 5th, 2009 alle 18:18
Ciao,
certo dal punto di vista tecnico e umano credo che Antognoni e Di Livio, in modi e tempi diversi, hanno dato tantissimo, e forse la loro presenza all’interno della struttura societaria darebbe un legame ancor più forte società tifosi. Martino forse ha quell’appeal più fashion, internazionale, caro ai Della Valle. Pare, comunque, aver capito che la società attuale voglia avere pochi legami col passato e tenere una struttura snella. Dire se giusto o sbagliato non so, ma forse è meglio così: che ci siano pochi che organizzano la società, Corvino e Mencucci. Altrimenti troppi galli si beccano prima o poi.
Comunque, io vivo in Veneto, e nei media nazionali di questa cosa, forse embrionale, noi c’è traccia, aspetto notizie dalla bellissima Firenze.
Forza Viola
Febbraio 5th, 2009 alle 18:24
Io invece sono contento di Martino, perchè è una persona pulita intelligente e capace di parlare e farsi capire… (vedasi le dichiarazioni all’epoca del ritiro sulla fascia di capitano).Poi parla varie lingue, potrebbe essere di aiuto al mitico Corvo.
Certo Antonio è sempre Antonio, però fa parte di una Fiorentina che non esiste più e sinceramente intellettualmente non mi sembra al pari di martini.
Di Livio, è vero, a fatto molti sacrifici (anche economici) ma era già vecchio e un’altra squadra in serie A probabilmente non la trovava.
Ciao
Febbraio 5th, 2009 alle 18:29
non so cosa deve fare l’uomo immagine. è un termine un po’ vago che può significare poco o molto; se non deve essere una figura passiva e puramente di rappresentanza, cioè se deve avere un ruolo decisionale, decisionale in qualche modo, pur “basso” che sia, “Martino” mi pare uno sveglio, ma sveglio assai.
Certo, se invece deve essere una figura statica, una faccia da associare al “Giglio” e alla sua storia, è chiaro che “Antonio” dovrebbe occupare quella posizione in modo naturale. Sono contento che non sia venuto fuori il nome di Rui Costa, altra gran persona (soprattuto per chi, come molti della vostra redazione avrà certamente avuto modo di conoscerlo), ma come giocatore…uno dei più sovravvalutati dopo Renato Portaluppi e Dougarry. Ha “fatto” più punti Torricelli in un anno e mezzo che Rui Costa in 8
Febbraio 5th, 2009 alle 18:29
Un ballottaggio tra Antonio e Di Livio…non lo accetto. Non mescoliamo la lana con la seta. Opinione personale certo ma credo condivisibile ! Io Di Livio lo ringrazio per quanto fatto, medaglina e vedecci !
Febbraio 5th, 2009 alle 18:31
Ciao David,
…la dirigenza avrà pur diritto di eleggere “uomo” immagine chiunque voglia…evidentemente Antognoni e DiLivio non hanno mai avuto (buoni) rapporti con l’attuale società e quindi sarà stato preso in considerazione comunque un Uomo con la U maiuscola con il quale la societa’ era in forte debito dato che se non ricordo male lo riscatto’ per 500euro dall’Udinese!…mentre invece Martino successivamente dimostro’ di valere almeno 5 milioni di euro, senza mai dire pio! Personalmente saro’ molto felice se Jorgensen rimarra’ a Firenze anche a termine della carriera…se poi riuscira’ a entrare anche Antognoni (forse meglio in un ruolo tecnico,)e DiLivio meglio ancora….chi comanda decide, cosi’ come sono discutibili spesso delle scelte fatte a RadioBlu, ma chi comanda sei te… saranno i posteri ad avere l’ardua sentenza
Febbraio 5th, 2009 alle 18:46
Antognioni è la storia della fiorentina su questo sono non c’è nessun dubbio… l’immagine della Firenze calcistica è lui…. Quindi logico che la prima scelta dovrebbe essere lui…però Credo che ci siano motivi a noi sconosciuti perchè lo staff Della Valle fin dall’inizio abbia deciso di non coinvolgerlo nel progetto della squadra… Quindi scegliere jorgesen che è un ottimo giocatore e un ragazzo straordinario che si è contraddistinto per la sua grande educazione e il suo affetto verso i tifosi sarebbe una scelta eccellente. Non concordo per niente il discorso su Di livio, io sono della mia idea sulla sua scelta di scendere di categoria.. Non aveva offerte adeguate ed era sicuro che la squadra sarebbe tornata prima del previsto in serie a.. scegliendo la c2 Di livipo sarebbe comunque rimasto il protagonista assoluto della squadra, situazione che non avrebbe potuto vivere in nessun altra squadra…
Febbraio 5th, 2009 alle 18:54
beh caro david,certo che avete straparlato e straccusato batigol di essere un materiale uno che giocava solo per i soldi e ora ti chiedi perchè jorgensen e non di livio che ha rinunciato sì alla nazionale..ma vorrei che tu ricordassi anche che pretese quel famoso contratto a gettoni l’ultimo anno e che negli prima preso un botto di soldi per restare!!
oppure perchè non antonio..che a suo dire (nell’anno del fallimento)doveva essere la rondinella ad avere i diritti per prendere il posto della prima squadra a firenze.
ma poi scusa antonio è un monumento nazionale come giocatore e magari è anche un buon intenditore di calcio ma da qui a farlo passare come buon dirigente!!??!?!?
basta che pensi al fatto che il team manager sia ripa(che aveva buoni rapporti extracalcistici con i dv)onesto e semplicissimo giocatore e che con la vecchia gestione non abbiano mai voluto aver niente a che fare…il caro vecchio dati pretendeva a suo tempo di tornare in fiorentina ma di essere tratto con i galloni di santone..(altrimenti detto voleva tanti soldi!!!!)
non volere avere rapporti con il passato(recente)della disastrosa gestione significa proprio non voler pagare vecchie pendenze a qualcuno!
Febbraio 5th, 2009 alle 18:59
Scusa David,
ma mettere Antognoni e Di Livio sullo stesso piano equivale a bestemmiare!
Sarà che io non gli ho mai perdonato l’esser gobbo(cosa peraltro che sono riuscito a fare sia con Torricelli che con Trapattoni!) e lui lo è stato veramente…ma parlare di Angelo come di uno che <> mi sembra sminuire l’enormità del grande Antonio, ma questo sono convinto che lo pensi anche tu.
Insomma io preferirei comunque Martin ad Angelo, ma è una questione meramente personale.
Ciao
Marco CECINA
Febbraio 5th, 2009 alle 18:59
Da qualche parte ho letto che Martin parla correttamente, oltre al danese e all’italiano, l’inglese, il tedesco e lo svedese. Già questo credo che lo renda papabile per il ruolo.
Inoltre Martin è un uomo della nuova Fiorentina e i Della Valle hanno fatto fuori tutti i nomi della I Repubblica (non ultimo lo stesso Chiarugi), per evitare presenze troppo “ingombranti”, capaci di muovere e dividere la piazza in caso di liti interne.
L’ultima ragione, la più plausibile, per il valore della persona. Non conosco nessuno dei tre quindi non entro nel merito, ma probabilmente i Della Valle hanno conosciuto in questi anni una persona affidabile, competente e intelligente, che hanno ritenuto adatta per quel ruolo.
Non è politicamente scorretto. La tua è un’opinione affrettata, espressa senza entrare nella testa dei della valle e riflettere sulla loro idea di società.
Ciao
Febbraio 5th, 2009 alle 19:04
Onestamente penso che Jorgensen possa fare assolutamente parte del trio. Se lo è meritato con l’impegno.
Resta il fatto che su Antognoni e Di Livio hai assolutamente ragione.
Massimiliano.
Febbraio 5th, 2009 alle 19:12
perche’ e’ di un’altra epoca Antognoni
e questo ha un’altra cultura.
Febbraio 5th, 2009 alle 19:18
Io dissento… dal tuo post. Io credo che una cosa sia la riconoscenza ed un’altra collocare una persona giusta nel posto giusto e la Società fa bene ad assegnare funzioni importanti a persone che le sanno interpretare nel migliore dei modi, e quindi a non lasciarsi influenzare da altri fattori. Amiamo tutti Antonio per quello che ha rappresentato, e che comunque non si può paragonare a Di Livio a mio avviso sempre un pò falso nel proporsi come paladino della Viola, ma io non lo vedo utile in questa Società. Se poi conta solo la riconoscenza, ma così non è da nessuna parte nella società (con la “s” minuscola), allora assumiamo Antonio, ma anche perché no i migliori dipendenti della vecchia gestione che hanno dimostrato attaccamento nel lavoro, per esempio.
Febbraio 5th, 2009 alle 19:21
Ho come la sensazione che i Della Valle non volgiano con se nessuno che abbia fatto parte della Fiorentina precedente. Questa è la “loro” Fiorentina, tutta diversa da quella precedente. Accettarono, mi pare obtorto collo, Galli e Di Livio proprio perché da qualche parte dovevano pur cominciare. Ma visto come è finita con entrambi, tutto sembra tornare. E’ una scelta. Discutibile, ma mi sembra non negoziabile.
Febbraio 5th, 2009 alle 19:24
Anch’io penso che Giancarlo Antognoni avrebbe potuto essere un uomo immagine per il club Viola.Non so perché i Della Valle non lo abbiano mai voluto.E’ sempre stato Viola,ha una buona immagine ed età giusta ed é competente di calcio.
Febbraio 5th, 2009 alle 19:38
Sottoscrivo il Vangelo secondo Ghebbe. Aggiungo solo una cosa: Antonio era un dio con il pallone fra i piedi ma non l’italiano c’aveva litigato da piccino. Giustamente in società hanno voluto gente loro – perchè i soldi sono i loro, chiedete ad Antonio o a Di Livio perché in quei giorni non si presentarono con degli imprenditori magari toscani pronti a spendere – e soprattutto gente che non faccia spaccare la società con i tifosi. Se poi i DV dovessero cedere, si presentassero loro con i soldi contanti e poi per me si possono intitolare anche lo stadio ….
Febbraio 5th, 2009 alle 19:42
Beh a dire il vero ci sono uomini della vecchia fiorentina che fan parte della società (se non sbaglio Torricelli e Orlando allenano insieme gli esordienti regionali..) ma probabilmente son persone che si son proposte con diverso stile ( al contrario di Di livio) o che potrebbero fare meno rumore nella piazza .. Antognoni è il simbolo di firenze ma è già stato dirigente con Cecchi Gori…
Martin Jorgensen è perfetto per modo di porsi, per cultura ( non è zotico come molti giocatori), conosce molte lingue ed ha dimostrato di saper gestire uno spogliatoio..io son felice di avere Jorgensen in squadra..è un’ottima persona!
Ciao David!
Febbraio 5th, 2009 alle 19:55
Una cosa e certo, manda via Ripa prima possibile!! Lui hai fatto un c…. per Viola, molto meno in campo.
Ho visto in ritiro in Marbella e lui e …
Metti Jorgy in questo ruolo e un altro musica, ma credo lui giocha anche il anno prossimo, FORZA VIOLA!”
RISPOSTA
Sei eccessivo, Ripa sta facendo bene il suo lavoro, che non è quello di rimanere simpatico ai tifosi (quello è un compito da uomo immagine), ma piuttosto quello di essere il tramite tra società e squadra, ciao
David
Febbraio 5th, 2009 alle 19:58
Non sono d’accordo con le tue motivazioni. Grati a Di Livio per quello che ha dato nel momento difficile della C2 e grande riconoscenza ad Antognoni, la bandiera della Fiore. Ma la società, giustamente, vede in Martin la persona giusta per quel ruolo. Infatti Martin dal punto di vista della comunicazione vince 10 a 0 nei confronti di Angelo ed Antonio. Mi auguro, quindi, che la società non si lasci sfuggire questa occasione visto che fortunatamente si trova in casa una persona con queste rare qualità.
Febbraio 5th, 2009 alle 20:13
Ed io invece ce li vedrei tutti e tre in società.
Antognoni perchè è l’uomo più rappresentativo della storia della Fiorentina, persona che fa già parte dello staff FIGC, con esperienza e capacità dimostrate.
Il contro per lui è il carisma straripante, che metterebbe in ombra addirittura i DV, che, capisco anche loro, sono uomini di marketing e tengono a legare la loro immagine al “marchio” fiorentina.
Di Livio sarebbe l’uomo giusto per guidare un settore giovanile ancora incompleto. Una sorta di supervisore, dalla primavera a scendere.
Jorgensen è il più vicino, come immagine, alla politica del club. Il più adatto a coprire un ruolo di “rapporti internazionali”. In pratica, ai sorteggi della UEFA mi piacerebbe vedere lui al fianco di Mencucci.
Detto tutto questo, anche il discorso di Ghebbe sta in piedi e capisco le sue ritrosie. Credo che in questo caso si possa parlare di “ammorbidirsi” e di chiudere un occhio su qualche errore commesso.
Febbraio 5th, 2009 alle 20:14
Di Livio chi ?? A sentir qualcuno sembra che la Fiorentina fosse solo lui !! Ma piantiamola per favore. Grande Ghebbe, come sempre !!!
Febbraio 5th, 2009 alle 20:30
sono d’accordo con te ma per essere ancora più scorretti e cattivi bisogna tener presente che per fare bene l’uomo immagine non basta essere stati una bandiera o un esempio ma bisogna saperlo fare bene.
Febbraio 5th, 2009 alle 20:59
Bell’argomento David ma…no, non ci siamo.
A Di Livio era stato proposto il ruolo attualmente occupato da Ripa e ha risposto “no Grazie”.
Giancarlo sta bene dove sta, rappresenta l’Italia a livello juniores; chi glielo fa fare di mettersi a fare il portaborse alla Fiorentina..
Jorgy ha avuto una specie di meningite, sta finalmente recuperando, è una persona splendida, perchè non farlo crescere professionalmente all’interno dei quadri dirigenziali? A me piace come soluzione anche se io lo preparerei a fare l’allenatore; supercorso a Coverciano e poi avanti con le giovanili fino alla prima squadra se si dimostra capace.
RISPOSTA
Mai proposto a Di Livio il ruolo di Ripa, gli venne invece proposto un ruolo nelle giovanili.
Ciao,
David
Febbraio 5th, 2009 alle 21:57
Caro David,
questa volta la vedo un po’ diversa da come la vedi tu.
Antonio è e rimarrà una grande bandiera, per sempre, ma è troppo amato per poter rappresentare una garanzia. Infatti qualunque scelta della Società non fosse condivisa completamente da Antonio si creerebbe una spaccatura perchè tutti i fiorentini, ed anche io con loro credo , andrebbero dietro al loro Capitano e questo forse non è giusto, o almeno non lo è in ogni circostanza. Quindi lasciamo Antonio ed Angelo dove sono, senza mancare mai di testimoniare loro il nostro affetto e magari chiedendo per loro una speciale considerazione da parte della Società, nessuno negherà mai il nostro affetto per loro, li ameremo sempre e questo è un fatto. Invece per il futuro il nostro uomo immagine ideale è Martin al quale ci lega un affetto “timido”, come è lui, meno viscerale e mediterraneo, come si addice ad un uomo venuto dal nord, che è entrato nei nostri cuori ma che riesce a mantenere sempre la dovuta flemma . Scusa David, ma dovevo esprimerti questo mio dissenso, vista l’eccezionalità del fatto di pensarla diversamente da te.
Un abbraccio e Forza viola sempre!
Lucia
Febbraio 5th, 2009 alle 22:22
Ciao.
non la penso proprio come te David.
Sono anche io dispiaciuta che Antonio non faccia parte dell’attuale Fiorentina, ma credo si sia giocato il suo bonus all’inizio dell’era DDV, forse per un malinteso senso di lealtà nei confronti di Cecchi Gori con cui ha lavorato per tanti anni. Poi concordo con la mia omonima che ha scritto che una diversità di opinioni tra Antonio e la società potrebbe creare problemi. Di Livio, al quale va la mia eterna gratitudine, non mi sembra abbia le caratteristiche che cerca questa società. Trovo che la scelta di Martino sarebbe perfetta. Persona seria, stimata, simpatica ma riservata, amato ma non idolatrato dalla tifoseria, e infrine anche piuttosto colta. Magari accettasse!! Io per adesso mi accontenterei di rivederlo in campo.
Ciao e forza viola!!
Febbraio 5th, 2009 alle 22:24
David,
Va bene Ripa lavora bene, ma perche diventato Team-Manager? Io ho cattivi pensieri…
Secondo me cé persone meglio di lui, esempio Di Livio.
Spero Jorgy diventar nostra prossimo Team-manager.
Sorry for my Italian, but sono danese 🙂
Febbraio 5th, 2009 alle 22:35
No per favore Di Livio no.
Vabbè, grazie per quello che ha fatto, ma io ho stampata nella mente (un incubo) la sua immagine in mutande dopo che ha vinto la champions con quella squadra a strisce.
E lo vorrestoi come uomo immagine della Fiorentina, vabbè che s’è rinsavito invecchiando, ma uomo immagine no.
No dai Di Livio NO
Febbraio 5th, 2009 alle 22:59
Scusa Davide, io alcuni fatti nel dettaglio non li conosco (e non so se siano veri) come Ghebbe, ma il suo concetto di fondo mi pare giusto. Essere calciatore è una cosa, essere dirigente e tutt’altra. Se Martino resterà come dirigente non lo sarà solo perchè sapeva crossare o era tanto affezionato alla maglia viola, ma perchè capisce di calcio, di affari (probabilmente), conosce 5 lingue ecc..ecc… Tutti siamo affezionati ad Antonio però ricordo che come dirigente era Direttore Generale (ripeto Direttore Generale, non capo degli osservatori) e sotto la sua direzione ne sono successe di cosuccie. Dirai: Vittorio e Luna erano grulli, si però un Direttore generale che avvalla (o non si dimette) di fronte alle nefandezze del padreone ne diventa complice. Saluti
Febbraio 5th, 2009 alle 23:06
Antonio è una cosa Di Livio un’altra anche Agelo grande uomo non lo metto in dubbio ma il capitano rimane Antonio a vita…(poi io non mi dimenticherei del Bati)
Febbraio 5th, 2009 alle 23:32
Sia Antonio che Di Livio, per vari motivi, sono stati due punti fermi ai quali si sono strenuamente attaccati i tifosi viola in epoche e circostanze diverse. Personalmente non saprei veramente chi dei due scegliere; per non fare torti a nessuno, eleggerei a uono immagine il grande CESARE PRANDELLI, grande uomo e grande allenatore, che spero sarà il nostro “Ferguson” per i prossimi 10 anni ed oltre.
Forza Viola
Riccardo, Pisa
Febbraio 5th, 2009 alle 23:40
Di livio e antognoni fanno parte del passato e soprattutto di gestioni vecchie. Tra l’altro Antognoni non sa parlare è giusto puntare su jorgensen…se lui lo vuole, può diventare quello che è Leonardo per il milan. Non deve essere una bandiera. Le bandiere storiche sono altri giocatori, come antognoni e batistuta , ma jorgensen ricopre bene quel ruolo e rappresenta quello che la società vuole mostrare all’esterno.
Febbraio 5th, 2009 alle 23:58
Poco tempo fa, tornato a casa piuttosto tardi, mi sono imbattutto in “Antonio”, ospite di Marzullo a Sottovoce. Ogni tanto quella trasmissione l’avevo vista, più che mai quella sera mi son messo davanti alla tv ad ascoltare il capitano. Due cose che ha detto mi hanno impressionato: la prima, quando il buon Gigi gli ha chiesto come mai avesse giocato sempre e comunque nella Fiorentina, Giancarlo ha risposto:” Perchè ho sempre dato più importanza ai rapporti umani che ad una eventuale carriera più ricca e vincente. Firenze mi dava tutto, e ho cercato di contraccambiare…”. Fin qui, pur essendo cose splendide, niente di strano perchè certe cose gliele avevo già sentite dire. Ma chi almeno una volta ha seguito quella trasmissione, sa che alla fine Marzullo chiede al personaggio di turno di farsi una domanda e di darsi una risposta. Poteva chiedersi e rispondersi mille cose, ma lui ha detto così:” Perchè non sono nella Fiorentina?…Perchè evidentemente i Della Valle non mi vogliono.” Faccia riflettere questo. Perchè credo che se la politica della Fiorentina anche coi giocatori è quella di tenere o comprare quelli che in questa maglia ci credono davvero, beh, credo che questo debba essere fatto anche per i dirigenti. Nessuno come lui conosce questo ambiente e nessuno come lui desidererebbe di essere un dirigente viola. E’ colpa sua se Cecchi Gori ci ha portato nel baratro? Non penso proprio. L’intransigenza è necessaria per diventare una società potente, ma a volte può essere anche un limite, soprattutto nei confronti di chi ha dato l’anima per questa città e per questi colori…E anche per le stelle che guardava mentre giocava.
Febbraio 6th, 2009 alle 00:05
un pò ti invidio Ghebbe, accidenti devi avere un archivio dati degno di Novella 2000…..
Però una cosa non mi torna, delle tante cose che hai detto:
Come è possibile che Lucchesi abbia offerto a Di Livio un ruolo di osservatore sotto la propria dirigenza, se la prima stagione di ” A” che poi sarebbe stata l’ultima ampiamente annunciata di Lucchesi alla Fiorentina, Di Livio era ancora un calciatore(totalizzando una dozzina di presenze quell’anno) e non aveva ancora dato addio al calcio giocato?
Mia personale analisi:
Di Livio ambiva al posto di Team Manager occupato da Ripa.
E non credo che tale richiesta fosse scandalosa, visto che comunque in C2 la faccia ce l’aveva messa.
Febbraio 6th, 2009 alle 00:45
Ho apprezzato Di Livio ma certo Antonio è stato tutt’altra cosa. Per la mia generazione (1959) il secondo ed ultimo scudetto, vissuto da bambini, sembrava quasi un fatto scontato. Ci sono tifosi interisti diventati quasi maggiorenni nell’attesa di vivere un trionfo del genere !
Poi, nel buio degli anni ’70 (tanto più tristi per chi aveva vissuto a Firenze il 18 maggio 1969 e visto una città dove non c’era una finestra senza una bandierina viola), Antonio è stata l’unica consolazione di una squadra che ho visto – da fiorentino trapiantato al Nord – perdere sistematicamente a Milano e a Torino e trascorrere tre quarti di partita in difesa sui campi di Bergamo, Varese, Como…
Certo era l’epoca in cui il giocatore non poteva disporre del suo cartellino, ma resta il fatto che non ha mai indossato altra maglia se non quella di una squadretta svizzera a fine carriera. Altro che Toni, altro che le bizze di Osvaldo, altro che il dito di Montolivo che zittisce lo stadio.
Febbraio 6th, 2009 alle 00:52
Martin tutta la vita! Con tutto il rispetto, ma ho ancora negli Bruno Conti che al sorteggio Champions non sapeva le lettere da A a H in inglese… certe figure pessime con Martin non si farebbero di sicuro. Non è questione di chi ha dato di più da giocatore ma di chi può dare di più da dirigente. saluti.
Febbraio 6th, 2009 alle 01:29
Nessuno dei tre. Ci vuole un personaggio che abbia una forte risonanza mediatica. La Fiorentina per crescere ha bisogno dell’appoggio delle tvs e giornali perche’ in Italia se non fai cosi non conti un cavolo. Batistuta o Rui Costa lo potrebbero essere.
Febbraio 6th, 2009 alle 07:56
Io non credo ci sia spazio in questa Fiorentina per uomini immmagine. E comunque l’immagine della Fiorentina dei Della Valle è molto più rappresentata da Martin che da chi pur essendo stato una bandiera rappresenta una Fiorentina che non c’è più.
Febbraio 6th, 2009 alle 08:04
La differenza, credo, sia da ricercare nei modi di fare e nel carattere dei tre personaggi citati. Antonio ha una forte personalità, derivata dal fatto di essere stato una vera e propria bandiera. Ha delle competenze tecniche indiscutibili, ma probabilmente si è bruciato le possibilità con la vecchia gestione. E sinceramente non ce lo vedo Antonio che prende disposizioni da Corvino o da Prandelli sull’area tecnica, che mi pare la sua naturale competenza. Anche perchè, e l’ho sempre pensato, uno dei difetti di Antonio è che non è uno che riesce a parlare bene in pubblico. Di Livio è stato un grande per quello che ha fatto, ma anche lui credo sia andato fuori dalle righe quando chiese un ruolo importante da subito e, a quanto pare, gli fu detto di fare l’esperienza necessaria, cosa che non aveva. Anche lui ha una personalità parecchio consistente, non semplice da coniugare con lo staff tecnico. Martino, invece, è sempre al suo posto, calmo, tranquillo, compassato. Non ha mai fatto una dichiarazione fuori posto, non è mai andato fuori dal seminato. E’ praticamente un dirigente nato, ossia uno che sa farsi capire quando ce n’è bisogno, e sa essere diplomatico e rasserenante all’esterno.
Febbraio 6th, 2009 alle 08:32
Ma i Della Valle avranno diritto di scegliere chi vogliono per la loro azienda anche io avrei da eccepire sui i giornalisti da te scelti per fare le tue trasmissioni ma certo non ho la pretesa che tu accetti i miei consigli… Cordialmente
Febbraio 6th, 2009 alle 08:58
Sottoscrivo quanto detto da Ghebbe. A Firenze ci si sente SEMPRE in debito nei confronti dei vari Antognoni, Di Livio e Batistuta, come se avessero soltanto “dato”.
Antognoni uomo immagine!! David, ma come mai ragioni sempre al 99% con il cuore e all’1% con la testa.
Possibile che in ruoli chiavi vorresti gente che anche tu (ne sono convinto) riterresti inadatta.
Tanto per fare un esempio, al Milan hanno Leonardo, che non è un uomo davvero intelligente, che conosce le lingue e soprattutto CHE SA RISPONDERE … Antognoni ha altre qualità, soprattutto umane, ma che non sono la priorità dell’uomo immagine di una società!
Febbraio 6th, 2009 alle 09:00
Correzione al post precedente: volevo dire che Leonardo è davvero intelligente
Febbraio 6th, 2009 alle 09:05
GIUSTO IL NOSTRO ANGELO DI LIVIO DIMENTICATO TROPPO PRESTO!!!! E’ UNO DEI POCHI NEI CHE HA QUESTA DIRIGENZA!!!! SI PARLA DI FAIR PLAY DI LEALTA’ E CORRETTEZZA E POI SI MANDA IN MALORA PERSONE CHE ALLA FIORENTINA HANNO DATO TANTO!!!! DI LIVIO MERITA RISPETTO!!!!
Febbraio 6th, 2009 alle 09:15
Stamani, come dice il Ciuffi, ti sei scordato la pasticchina? Mettere sullo stesso piano il mitico Antonio e Di Livio, che sempre un ex gobbo rimane!
Febbraio 6th, 2009 alle 09:21
Se ne sentiva davvero il bisogno di questa polemica sterile? Fondata su voci di corridoio, peraltro?
Io credo che un po’ di fiducia a questa dirigenza vada data, specialmente per tutto quello che ha fatto negli ultimi anni soprattutto per l’immagine della Fiorentina.
Se è vero che Jorgensen è stato scelto in tale ruolo (ammesso e non concesso che davvero venga stipendiato per l’immagine) e non lo si è voluto dare nè a Di Livio nè ad Antognoni o altri (Batistuta ad esempio) probabilmente dipenderà dal fatto che, molto semplicemente, il danese ha caratteristiche che questi non hanno.
Probabilmente la militanza fedele nella squadra e la devozione assoluta alla maglia non erano caratteristiche fondamentali per ricoprire un certo ruolo (penso ad esempio al perfetto inglese di Jorgensen), che nessuno peraltro gli ha ancora conferito, in dirigenza.
Basta pensare ad esempio a Leonardo del Milan, se il ruolo in dirigenza di Jorgensen sarà quello, per capire che certe scelte non si fanno con il cuore ma con la testa.
Saluti cari ed un cortese invito a parlare di calcio visto che domenica sarà una prova tosta.
Simone.
Febbraio 6th, 2009 alle 09:24
CARISSIMO Flojborg
I tuoi interventi mi hanno aperto il cuore. Leggere di un Danese che si impegna in una missione (scrivere in italiano)impossbile anche per molti italiani. Le tue frai non sono corrttissime mati assicuro che sono comprensibilissime.
Non soperché ce l’hai tanto con RIPA, però forse hai ragione. Comunque credo che non esista antagonismo fra i due, sono convinto che potrebbero lavorare benissimo fianco a fianco.
CIRANO
PS: sei Danese? che dire…
WE ARE RED, WE ARE WHITE, WE ARE DANISH DYNAMYTE!!!
Febbraio 6th, 2009 alle 09:26
Mah..leggo di qualcuno che asserisce che Antonio , avendo litigato con l’italiano, non sarebbe gradito dai DV in società…ma, mi domando, se così fosse che ci fa qui Corvino? con tutto il rispetto non lo vorrei mai come insegnante di italiano per mio figlio.
Scherzi a parte (?)credo che tra Di Livio e Antonio non ci sia paragone, uno simbolo indiscusso di firenze e tifoso viola, l’altro simbolo della juve e tifoso romanista..e ho detto tutto!
Febbraio 6th, 2009 alle 09:27
x Daniele:
no no, nessun archivio… Solo memoria.
Le persone di dubbio gusto me le ricordo tutte.
E Di Livio deve molto a Firenze, perché le cose che ho scritto le hanno sempre scritte in pochissimi; è solo per questo che molti di voi hanno ancora una ottima reputazione di Di Livio (e probabilmente David voleva rendersi conto anche lui di che nome ha tutt’oggi Di Livio qua a Firenze…).
Di Livio quando ha smesso voleva un posto “TOP” in dirigenza.
La famiglia Della Valle glielo offrì ad inizio della stagione della famosa “quasi retrocessione” il rinnovo del contratto “dirigenziale”.
Lui ambiva un giorno a diventare vice-presidente della Fiorentina, te lo ripeto; e a fine carriera voleva subito un ruolo da dirigente dove potesse comandare.
E i Della Valle non hanno fatto comandare Antognoni (come giusto vi chiedevate), figurarsi Di Livio.
Il sig. Furbetti… Ciao Di Livio, ricordati che “hai sempre tifato Roma” come hai specificato ultimamente.
Ecco, vai all’Olimpico tranquillo.
Per quanto riguarda Antognoni invece, mi associo alle parole di tanti di voi.
Paragonare Di Livio ad Antognoni è come paragonare la “lana con la seta” (goderiger).
Purtroppo è vero, i Della Valle non lo vogliono Antognoni, l’ho scritto sopra.
Ma forse un giorno ci ripenseranno, mi piacerebbe anche a me averlo Giancarlo in sede…
Una cosa però la voglio sottolineare: le cose che la famiglia Della Valle ha sbagliato a livello di immagine, dirigenziale, si contanto sulle dita di una sola mano. Anche se questa situazione mi spiace non mi lamento. Come ho scritto nel post di prima ci sono ottime ragioni.
Febbraio 6th, 2009 alle 09:28
Il post d prima ha avuto dei problemi, lo rimando completo.
CARISSIMO Flojborg
I tuoi interventi mi hanno aperto il cuore. Leggere di un Danese che si impegna in una missione (scrivere in italiano) impossibile anche per molti italiani, mi sembra bellissimo; ciò significa che la tua passione viola è enorme, quantomeno quella per l’immenso Martin. Le tue frasi non sono correttissime ma ti assicuro che sono comprensibilissime.
Non so perché ce l’hai tanto con RIPA, però forse hai ragione. Comunque credo che non esista antagonismo fra i due, sono convinto che potrebbero lavorare benissimo fianco a fianco.
CIRANO
PS: sei Danese? che dire…
WE ARE RED, WE ARE WHITE, WE ARE DANISH DYNAMYTE!!!
Febbraio 6th, 2009 alle 09:31
Antognoni non credo accetterebbe un ruolo del genere essendo essenzialmente un uomo di calcio. Per quanto riguarda Di Livio sono d’accordo e non mi riesco a spiegare il perchè di questa immeritata epurazione.
Ciao
Febbraio 6th, 2009 alle 09:33
Un commento che c’entra poco con il post, vorrei dire a ghebbe che, sono sicuro anche se non lo conosco, è sicuramente una brava persona, che detesto le persone presupponenti come lui. Mi domando: ma hai forse un ruolo in società? Conosci da vicino la Famiglia Della Valle Lucchesi o Dilivio? Te lo chiedo perchè siccome fai continuamente interventi che paiono essere derivati da una sorta di illuminazione divina, che ti rende capace di capire come nessun altro l’animo umano, e che ti da la possibilità, grazie a “FONTI SICURE”, di sapere i retroscena di tuto quello che succede nel mondo viola, magari potresti aiutare anche me….. cioè si insomma mi dici se la mi donna mi ama ancora…. se vuoi ti do segno zodiacale ed ascendente….!!!
VAIA!!!
ovviamente senza rancore, ma un po’ di serietà ogni tanto non nuoce.
E scusa David se uso il tuo blog per queste polemiche.
FORZA VIOLA
Febbraio 6th, 2009 alle 09:46
Ciao David,
secondo me,in primis, bisognerebbe capire cosa intendono i Della Valle per “uomo Immagine” della loro società e qual è l’obbiettivo futuro ed il “taglio” che le vogliono dare. Noi, da tifosi, quando pensiamo all'”uomo Immagine” pensiamo al calciatore che ha dimostrato più attaccamento alla maglia o quello più forte che ci è rimasto nel cuore, ma in realtà, a livello aziendale, giustamente, si guarda a quale persona possa identificare l’immagine aziendale nel miglior modo possibile.
Quindi, da quello che vedo la Fiorentina sta tentando di diventare una entità internazionale, con un suo stile preciso (fairplay come primaria parola d’ordine, fondazione Fiorentina, etc.) e deve trovare una persona che abbia sposato le direttive aziendali e possa essere l’espressione di questo stile e, se permetti, Jorgensen è perfetto per questo ruolo. Ottimo professionista, mai sopra le righe, conosce 5 lingue ed è (se non sbaglio) nel consiglio della Fondazione Fiorentina, oltre ad avere anche una bella presenza (che è gradita per questa posizione).
Se per una volta guardiamo in casa d’altri senza il tipico spirito fiorentino, nel Milan, questa posizione è occupata da Leonardo, ma mi sembra che, in quanto a bandiere, il Milan avrebbe avuto molto di più da offrire per ricoprire quel ruolo.
Antonioni e Di Livio, con tutto il rispetto, l’affetto e la gratitudine che posso avere nei loro confronti, dal punto di vista formale e rappresentativo, a Jorgensen non gli legano neanche le scarpe. Se vogliamo passare da essere una realtà regionale/nazionale ad una Internazionale, preferisco essere rappresentato da Martino.
Febbraio 6th, 2009 alle 09:54
Antognoni uomo immagine della Fiorentina? Ok…Ma che ruolo dobbiamo fargli ricoprire in società, dato che ormai i ruoli mi sembrano piuttossto definiti? Quello del uomo-bandiera che lo mandi a far presenza alle cene dei club; a raccattare i palloni dietro la porta; a rilasciare interviste quando gli altri non hanno voglia; a prendere l arbitro all areoporto; l’ invitato a controcampo o alla domenica sportiva….
Non penso che Antonioni accetterebbe una cosa del genere, perché se lui viene vorrebbe occuparsi di cose ben più serie ad esempio il mercato. Ed allora inviterei tutti i tifosi a fare mente locale su cosa combinò costui quando CecchiGori gli dette il bene stare dopo la cessione Batistuta: Leandro, Nuno Gomes, Marco Rossi, Lassisi, Vanoli, Amaral, Gonzalez….ovvero 100 miliardi bruciati.
Ragazzi parliamoci chiaro, come giocatore non si discute, ma c’è un tempo per tutti ed il suo è finito negli anni ’80.
Febbraio 6th, 2009 alle 10:07
è la prima volta che scrivo sul tuo blog che leggo spesso.
non so se martino diventera uomo immagine della fiorentina, personalmente sarei contento ma non mi cambia certo la vita. d’accordissimo con la nota che antognoni meriterebbe piu di ogni altro quel ruolo.
ma di livio? ma dico solo accostare i due nomi. di livio vada a fare uomo immagine di quella squadraccia di torino o al massimo della rometta.
se poi la motivazione dev’essere che dal mondiale ha fatto la c2 nemmeno qui mi trovi d’accordo. innanzitutto gia che dilivio abbia disputato il mondiale è roba da pazzi (ma bastava vedere il genio in panchina) inoltre una volta fallita la viola di vittorio dove sarebbe andato il prode? che mi rammenti al brescia o squadruccie simili: meglio allora rimanere a firenze dove cmq ti considerano il simbolo (e dal punto di vista economico avra’ certamente avuto il suo ritorno) o andare a svernare in suddette formazioni seppure militanti in categorie superiori? per come la metti tu pare che l’alternativa fosse giocare in squadre di sceicchi e che per fare la c2 con noi abbia perso i peggio milioni di euro. non è cosi invece!
inoltre ammetto personalmente (con questo non voglio ne influenzare ne criticare i legittimi pensieri altrui) ma di livio rimarra sempre un gobbo, pesantemente tra l’altro. percio seppure vi sia chi non la pensa come me sono felice che non sia rimasto nella nuova società.
sarei contento invece di un incarico a antognoni, che potrebbe fare quello che fa conti alla roma, una sorta di ambasciatore.
ma se ad esempio la scelta dovesse ricadere su un uomo della storia ‘dellavalliana’ della nostra squadra il nome che mi viene su tutti è quello di cristian rigano’, non un campione certamente, ma una bravissima persona, attaccata a firenze, visto che ha preso casa qui da noi. certo non avra’ lo stesso appeal di martino, soprattutto all estero ma penso che rimanga un giocatore amato da tutti i fedeli viola.
Febbraio 6th, 2009 alle 10:21
bravo ghebbe come vedi abbiamo scritto alla stessa ora e la pensiamo esattamente uguale!
saluti
Febbraio 6th, 2009 alle 10:23
Capisco la posizione dei Della Valle nei confronti di Antognoni: personaggio troppo “forte” che se parla di Fiorentina fa opinione con tutte le conseguenze che potrebbero derivarne. Capisco ancor di più la scelta di fare a meno di Di Livio. E’ spesso ospite di trasmissioni in tv private qui a roma e….ve lo raccomando!
Ci manca solo un dirigente ex gobbo e romanista, quindi, per cortesia, non nominatelo nemmeno.
Febbraio 6th, 2009 alle 10:59
mamma mia ancora con questa storia di antognoni….. Antognoni rientra oggi e sempe nella storia calcistica della Fiorentina , cosi’ come anche altri (pochi) giocatori. a Di Livio siamo professionalmente ed umanamente riconoscenti per la scelta fatta di rimanere a Firenze, ma se i Della Valle vogliono inserire un uomo immagine nell’ Fiorentina calcio o nella fondazione avranno dei loro parametri che credo siano diversi . Antognoni e’ l’immagine riflessa della Fiorentina per noi tifosi un po’ nostalgici, ma la Fiorentina oggi e’ cosa diversa
Febbraio 6th, 2009 alle 11:31
Basta con Antognoni: è di un’altra epoca, di un altro secolo. Stacchiamolo sto cordone ombelicale. E pure Di Livio non ha la mentalità per rappresentare questa squadra in lotta per la CL ogni anno.
Viva Martino, viva la sua umiltà, il suo essere straniero e pulito!
Febbraio 6th, 2009 alle 11:40
Non so che ha la mia tastiera, ma alcune lettere non riesco a digitarle al primo tentativo, quindi scusate se ne mancherà qualcuna.
La politica dei DELLA VALLE stata chiara fin da subito: nessun legame con le precedenti conduzioni societarie. Purtroppo Antognoni è vittima di questo, niente di personale. Di Livio forse non è ritenuto all’altezza.
Martino invece è tutta un’altra storia, è la perfetta incarnazione del Della Valle pensiero. Sbaglio o Martino è il presidente (o similia) della Fondazione Fiorentina, quella nata per fare beneficienza? Questo vorrà dire qualcosa?
Martino a vita, ragazzi come lui ce ne sono pochi in giro, non lasciamolo andare via. La presenza sua e di Cesare è uno dei motivi che mi rende orgoglioso di essere tifoso viola.
Ora pensiamo a battere gli aquilotti spelacchiati che si ritorna quarti.
CIRANO
Febbraio 6th, 2009 alle 12:00
hai ragione di livio (con le dovute differenze)e’ stato trattato come bergomi all’inter, quando lippi, appena insediato, lo caccio’…
mi piace quando ti esponi….
ps:ke kazzo e’ il website??????
Febbraio 6th, 2009 alle 12:03
D’accordo con te. Ne aggiungo un altro: Daniel Ricardo Bertoni da Bahia Blanca. Dirai: ce ne sono altri come Bertoni. Sarà, dico io. Ma Bertoni fu mandato via per far posto a Socrates, proprio dopo la sua stagione più bella, e lui voleva restare. Lo vidi in lacrime, la sera di un Fiorentina-Bari di Coppa Italia, venire sotto la Curva a salutarci. Voleva bene alla maglia viola, voleva bene a Firenze, incarnava un certo modo sbarazzino e strafottente, ma anche simpatico e fantasioso, di essere fiorentini, nonostante lui fosse argentino. Galli fra i pali, Passarella libero, Pin stopper, Contratto terzino, Oriali mediano, Massaro cursore sulla destra, P. Jachini re del cross dalla fascia sinistra, Pecci in regia, Antognoni la luce e la forza, la bellezza e l’equilibrio sulla trequarti, Monellone in mezzo all’area, Daniel Ricardo Bertoni a funamboleggiare, dribblare, crossare, segnare, dare ancor più colore a tutta questa meraviglia. Io non ho mai più visto niente di così bello. E tu?
Febbraio 6th, 2009 alle 12:07
Capisco il tuo P.P.S. David…
Però lo sai anche te che ometto è Di Livio e che uomo è Antognoni.
Sai anche che il problema sta tutto nell’informazione in questo paese. La vera informazione su Di Livio non è mai stata fatta, forse per proteggere uno che comunque ci ha aiutato quando eravamo in difficoltà.
PEccato però che non è mai stata scritta la seconda parte della storia di Di Livio, la parte nella quale lui “pretendeva di rientrare dalle precedenti perdite”, o meglio dai precedenti “non guadagni”.
Pretendeva di vantare un credito.
Ometto ometto ometto ometto. Stai a Roma ometto.
Febbraio 6th, 2009 alle 12:21
Sinceramente per Antonio il ruolo di uomo immagine mi sembra sia un pò riduttivo. Giancarlo è un’ uomo di calcio dovrebbe fare in Fiorentina quello che fa in Federazione, visionare e scoprire nuovi talenti. Quando portò Marco Rossi a Firenze fu contestato, ma la colpa fu del giocatore che non si impegnava. A vederlo ora nel Genoa Antonio non l’aveva data tanto di fuori.
Febbraio 6th, 2009 alle 12:36
Caro David, non discuto i nomi, ma abbiamo veramente bisogno di un cosidetto “uomo immagine” ??!! A cosa ci serve??
Se è per andare a fare comparsate nelle ormai numerosissime trasmissioni TV calcistiche, se ne può fare benissimo a meno, oppure lo puoi individuare tra i tifosi storici della Fiorentina tipo Mario Ciuffi !!
A noi serve un “opinion maker” che partecipi ai vari dibattiti televisivi per rappresentare e difendere gli interessi della squadra, così come hanno tutte le stisciate e la Roma !!
Oggi anche gli arbitraggi ed i loro “asimmetrici” errori li influenzi con le campagne di stampa e con il bombardamento mediatico-televisivo !!
Ricordati dopo i fatti di Palermo come Gilardino fu massacrato dai vari “scribi” e “pennivendoli” al servizio dei potenti del calcio e come questa aggressione mdiatica abbia poi pesantemente influito sull’atteggiamento degli arbitri nei nostri confronti !!
Febbraio 6th, 2009 alle 12:52
RICORDATI DI DAUGLAS COSTA
Febbraio 6th, 2009 alle 13:01
Il Ciuffi!!! Gli altri personaggi sono in ombra…
Febbraio 6th, 2009 alle 13:04
Visto che è stato citato più volte nei post volevo fare una considerazione che non c’incastra con chi voglio dirigente e chi no; parlo di Batistuta.
Dopo quello che è uscito negli ultimi tempi neanche io lo vedo in società, però al di là dell’uomo vorrei sottolineare come oltre l’essere stao il più forte bomber della nostra storia, in quegli anni dove non tutto andava bene si sia sempre preso lo spogliatoio e la suadra sulle spalle anche fuori dal campo. Io mi ricordo nei periodi più cupi alcune sue interviste fatte con grinta, cuore e determinazione, che spesso ricompattavano l’ambiente, tifoseria compresa. E’ stato un grande! Naturalmente non paragonabile ad Antonio pe i motivi che sappiamo. Quindi nonostante le ultime infelici uscite vorrei ricordare che per un decennio circa la Fiorentina è dipesa da Batistuta.
Febbraio 6th, 2009 alle 13:35
Perfetto…Ghebbe !
Febbraio 6th, 2009 alle 13:47
Martin come uomo vale 10 Antognoni e 50 Di Livio.
Febbraio 6th, 2009 alle 13:48
grande di livio, immenso antonio…. alcuni invocano bati altri rui…. io sono dell’idea che grandi giocatori possano diventare anche grandi dirigenti siano veramente pochi. il livello culturale dei giocatori è mediamente basso e per fare per bene il lavoro di dirigente necessita cultura. inoltre non so cosa può essere un uomo immagine: la bella statuina? in questo caso possiamo utilizzare antonio, ma visto che ha anche un cervello e non è una velina, qualche volta parlerebbe e a quel punto cosa potrebbbe succedere?
lasciamo decidere i dellavalle, che tanto stanno facendo bene, e sicuramente non sbaglieranno neanche il prossimo colpo!!!
Febbraio 6th, 2009 alle 14:23
PRIMARIE?
Per fortuna la Fiorentina è un azienda e non un ente o un istituto di diritto pubblico, quindi non si vota democraticamente fra un gruppo di candidati per un posto da sindaco…
Sai che arrosti verrebbero fuori… E poi scusate, volete se anche ci fosse un indice di gradimento i papabili sarebbero questi? L’unico purtroppo ci lascerà, gli altri sono fuori profilo per i tanti motivi sopraesposti…(ottima ricostruzione cronologica quella del Ghebbe)
Piuttosto fra le cose degne di pregio che evidenziano la crescita della Società c’è lo streaming su Violachannel. Provate a immaginare un giorno in cui non saremo in mano a superpippa channel o alle Tv degli strisciati e compreremo il pacchetto campionato pagando direttamente alla Viola. Altro che bacino d’utenza e pesci in faccia dalla Rai…
saluti a tutti.
VINCERE DOMENICA PER STACCARE IL GRUPPO!!
Febbraio 6th, 2009 alle 14:23
Martino è un grande e nel nuovo corso storico che stiamo vivendo rappresenta una figura valida dal punto di vista sportivo, umano e penso professionale quindi viva Martin… Inoltre se pansiamo a società forse più importanti e strutturate della nostra ci si rende conto che se da un lato è bene tenere sempre aperta la porta a tutti quelli che hanno dato per la maglia, dall’altro il ruolo di inserimento viene deciso dalla Proprietà e non dai diretti interessati che dovrebbero avere l’umiltà di capire i propri limiti in lavori di ufficio, per inciso io se mi vogliono vado anche a portare l’acqua… Concludendo non tutti i buoni giocatori possono essere dei buoni Manager, allenatori etc.etc.
P.S. Di Livio è un gobbo!!!
P.P.S. LARRY LARRY LARRY ROCK – LARRY ROCK LARRY ROCK – LARRY LARRY LARRY ROCK -OH OH OOOHOH!!!
Febbraio 6th, 2009 alle 14:27
Concordo con le tesi di ghebbe.
Dove doveva andare Dilivio a 36 anni? Le sue prospettive erano la panchina a roma, il brescia o l’eroe a firenze.
Ha scelto l’ultima opzione.
Se dovessi scegliere il giocatore simbolo del ritorno in serie A della fiorentina sceglierei Riganò.
Febbraio 6th, 2009 alle 14:30
Massimo rispetto per entrambi, ma sarebbero tutti e due impresentabili, per una piazza di starnazzatori come Firenze.
——————————————-
PS- su Follonica e d’intorni non mi hai risposto. Potresti pubblicare su Violanews le zone della Toscana (e relative frequenze) dove si prende RadioBlù ?
Febbraio 6th, 2009 alle 14:39
Ho letto solo i primi post che vedo abbastanzza concordi su Antonio. Antonio rappresenta i ricordi più belli della mia gioventù da tifoso e rappresenta tutt’oggi un fiore all’occhiello della Società e della città. Detto questo ricordo anche che quando si avvicinava ad un microfono mi sentivo a disagio per lui: è sempre stato un uomo di “CAMPO” e poco di penna. Ottimo scopritore di bravi giorcatori (è stato lui il primo a parlare di Thuram e Nedved) ma poco comunicatore. Di Livio è stato sicuramente un bel personaggio ma Martin è di un’altra categoria e sono veramente orgoglioso che possa essere lui a rappresentare la nostra società. D’altra parte il Milan ha Leonardo e non Tassotti o Baresi o Albertini………………..
Febbraio 6th, 2009 alle 14:53
Per un ruolo d’immagine Antognoni non è adatto, non sa fare un discorso.
Di Livio non è stato abbastanza diplomatico, sta bene a Roma.
Jorgensen è una persona perfetta per coprire quel ruolo.
Febbraio 6th, 2009 alle 15:33
Ciao David
Non credo che Antognoni muoia dalla voglia di tornare in Fiorentina visto che ha un incarico tranquillo in federazione. Per quanto riguarda Di Livio beh ormai e acqua passata..tanto di cappello a uno che e passato dai mondiali alla C2 pero ora basta e finita.E poi scusa saro ripetitivo ma e uno che quando giocava con la Juve mando in culo la Fiesole…No io mi tengo il danese.
Ciao
Febbraio 6th, 2009 alle 15:48
GIOVANNI GALLI
per fare un ruolo cosi importante ci vuole una persona con una intelligenza fuori del comune (e Galli è di Pisa, quindi addirittura fuori provincia… scusate). DiLivio e Antogno grandi dentro al campo ma fuori… invece Giovanni è un grande comunicatore, Jorgensen non lo considero nemmeno (uno che dice che se la società non risponde alle sue richieste entro breve tempo, torna in Danimarca… ma vai! chi ti regge?)
Febbraio 6th, 2009 alle 16:16
la dialettica di Martin è superiore a quella di Antonio e di Di Livio,è un signore a tutti i livelli,non ha mai detto una cosa non condivisibile,insomma mi sembra proprio una bella persona,moderna,europea,pulita.
Forza Martin,ti aspettiamo con curiosità rinnovata.
Febbraio 6th, 2009 alle 16:22
Sarebbe veramente una ottima scelta della società quella di affidare a Jorgensen il compito di essere l’uomo immagine della Fiorentina a fine carriera! Dissento invece da te quando proponi Antognoni e Di Livio. Io ritengo che Antognoni non sia adatto al ruolo di uomo immagine perchè nel suo interloquire è troppo flemmatico e ha poco proprietà di linguaggio. Lo ritengo invece un buonissimo scopritore di giovani (ma in quel ruolo c’è già Corvino) oppure un buon allenatore di giovani. Ma mi sembra che Antognoni abbia a più riprese fatto capire che l’unico ruolo che vorrebbe ricoprire sarebbe quello da dirigente a salire su, visto il suo passato da presidente. Su Di Livio ho invece molte riserve sulla sincerità del suo “sentirsi viola”, peraltro qualità fondamentale per esercitare qualsiasi ruolo nella Fiore, ed a maggior ragione quello di uomo immagine. Penso a posteriori che tutto quanto ha fatto (e non si può negare che ci abbia messo tutto il suo impegno) sia stato fatto più per avere una possibilità di rimanere nel mondo del calcio, data anche l’età, che per aiutare la Fiorentina. Poi è stato anni alla Juve (ma questo non significa, ci si può ricredere) però è romano ed anche romanista per sua stessa ammissione …. quindi, meglio qualcuno al di sopra delle parti
P.S.
Mi interessa invece molto di più capire e chiarire il senso di alcune voci che cominciano ad essere abbastanza ricorrenti, anche se ancora molto velate, SULL’IPOTESI CHE IL MITICO, GRANDISSIMO PRANDELLI LASCI LA FIORE. Tu ne sai qualcosa? QUESTO SAREBBE UN ARGOMENTO INTERESSANTISSIMO
Febbraio 6th, 2009 alle 16:49
Scusa ma che ho scritto di male per non essere pubblicato?
RISPOSTA
Non saprei, qui non è arrivato niene, mi spiace, rimandalo per favore, ciao
David
Febbraio 6th, 2009 alle 16:50
“Det er deilig å være dansk i Firenze”
Martin è la persona più adatta al ruolo per serietà, personalità, ironia e competenza (basta vedere il ruolo che ha nella gestione dello spogliatoio). Inoltre la conoscenza delle lingue e l’essere ancora giovane sono criteri sicuramente da tenere in considerazione.
Io mi auguro e gli auguro di vederlo in campo ancora per un anno, poi sarebbe perfetto averlo come uomo immagine.
Febbraio 6th, 2009 alle 17:59
David mi permetto di essere schifato dalle decisioni prese dal premier a riguardo di Eluana. Che schifo, ma in che mondo viviamo? La parola della famiglia umiliata da un personaggio davvero squallido. Dove andremo a finire?
Febbraio 6th, 2009 alle 19:50
Caro David,
ok antonio(ma viene da un’altra società e da un’altro tempo) ok jorgensen (grande uomo) meno di livio ma io voglio proporre un’altro nome: perchè non Christian Riganò?
ha buoni raporti cin la società, è egato a firenze, conosce l’ambiente e isnceramente ha fatto molto più lui per la viola di di livio o martino… magari non sarebbe adatto come uomo immagine ma secondo me un posto nella fiorentina se lo merita
ciao
Febbraio 6th, 2009 alle 20:46
per CaneSciorto, ma lo sapete e lo sai (presumo di si), ed è ampiamente documentato, che la povera ELUANA respira autonomamente, cioè senza ausilio di macchinari, che addirittura ha anche avuto saltuariamente anche le “proprie cose”, e che quindi per porre fine alla sua esistenza devono interrompere l’alimentazione forzata (bere e mangiare per capirsi), non voglio entrare in merito alla scelta dei genitori, difficilissima, ma chiamiamo le cose per come vanno chiamate cioè EUTANASIA, su cui possiamo essere o meno daccordo, ma la mamma perchè non parla? e noi al loro posto cosa faremmo?
BOH!!!! per quanto mi riguarda.
Febbraio 6th, 2009 alle 21:58
Io invece non capisco perché debba necessariamente esserci un uomo immagine per la Fiorentina. Una cosa è essere stato un bravo calciatore, un’altra è essere un dirigente capace. Io voglio uomini capaci nella dirigenza viola, non voglio vecchie glorie o gente simpatica, non facciamo come Cecchi Gori please!
Febbraio 6th, 2009 alle 22:17
Completamente daccordo con le tesi del “Ghebbe”. Magari se usasse dei toni meno “violenti” nel contraddire sarebbe ancora meglio.
Febbraio 6th, 2009 alle 23:39
x Stefano:
ecco, ma se tutti si rispondessi “BOH”, anziché “io non posso non salvare una persona in pericolo di vita, non posso fare omissione di soccorso” e erigersi a paladino di chissà quale giustizia divina, innalzarsi più su dell’Altissimo e incassare chissà quali scambi con clero e chiesa…
Non rivanghiamo vecchi discorsi.
Va bene che ho scritto che Di Livio è un ometto, ma non trascendiamo e non andiamo a parlare proprio dell’essere più …che abbia calcato questa terra negli ultimi anni. Dai non ci buttiamo giù, d’altronde l’abbiamo votato noi. Anche se IO non l’ho votato, in questo momento mi sento tanto italiano.
E TANTO, TANTO STR…
Febbraio 7th, 2009 alle 01:24
Di Livio ha vinto tutto con la Juventus… non importa dire altro.
se è rimasto anche in C2 m’importa poco. Aveva la fascetta dei Drughi sulla fronte quando alzava la Coppa dei Campioni a Roma nel 96.
D’accordissimo su Antonio e sulla riflessione su Jorgensen.
Febbraio 7th, 2009 alle 04:30
Francamente parli di una persona impeccabile che a Firenze ha dimostrato ulteriormente la sua serietà (parlo di Angelo, nome appropriato) e del 10 (non importano altre parole), ma a livello personale Jorghensen è uno dei giocatori che più ho appoggiato, perchè ha delle doti strepitose: non è geloso, non è polemico, sa stare dietro le quinte quando ce n’è bisogno e sa farsi trovare pronto quando ti serve in prima linea. Non è la classica fighetta del calcio che si nutre di attenzioni, regge le critiche e, nonostante la freddezza Nordica che emana, ha sempre dimostrato passione in quello che fa, nel modo in cui lo fa, attaccamento e rispetto della gente (oltre a grande duttilità e grinta da vendere). Credo che sia una delle persone che maggiormente vorrei vedere in giro a rappresentare la Fiorentina e Firenze. Se si candida alle comunali io lo voto!!!
Febbraio 7th, 2009 alle 04:49
Per Stefano, giusto per parlare, non per far polemica, ma la mamma di Eluana ha il diritto di viversi il dolore senza rendere conto ne a me, ne a te, ne a nessun’altro, visto che la gente che si esprieme non manca (giustamente, è giusto capire cosa sia il “rispetto della vita”, è una frase che ognuno può interpretare come crede). E’ comunque giusto parlarne, per capire, anche se, in questo caso, l’unica persona che avrebbe il diritto di sceglier non si può esprimere (ma forse non è così anche nell’aborto?) Io sinceramente sono a favore, penso solo che interrompere l’alimentazione sia un modo di lavarsi le mani. Gli animali che soffrono si sopprimono (scusa il paragone, ma sono vite, quindi paragonabili), è un gesto d’amore molto più grosso che togliere il nutrimento e aspettare per fingere che nessuno sappia cosa sta succedendo. La vita è dura, ma vale la pena lottare… anche per difendere i diritti di chi non può farlo… interpreta anche questo come la tua coscenza si sente… ciao.
Febbraio 7th, 2009 alle 06:20
Ma lo facciamo questo “testamento biologico”? Così eviteremo intromissioni di parte e avvoltoi vari, forse anche alla ricerca del consenso che comincia a venire un po’ meno (ricordate la campagna elettorale? Tra le altre bufale, meno pressione fiscale: è uguale o forse è aumentata. Certo, c’è la crisi economica e bisogna sovvenzionare i soliti noti – banche, imprese ecc.). Dobbiamo imparare, come cittadini di uno Stato, a rispettare comunque le sentenze, oltre alla sacrosanta divisione dei poteri che significa democrazia, perlomeno in uno dei suoi caratteri essenziali. Un ricordo personale: quand’ero bambino e andavo in parrocchia, c’era un prete che insegnava che dopo la morte c’è la vita. Ricordate appunto l’immagine straordinaria di Gesù che infrange il sepolcro? La vita che vince sulla morte… l’immagine la conservo, anche se con gli anni sono diventato un po’ più materialista e storicamente avvertito rispetto al ruolo – purtroppo anche nefasto – delle religioni (salvo sempre l’imprescindibile bisogno religioso, però). Proprio per tale motivo, perché accanirsi su una condizione terminale, fare battaglie fondamentaliste (da ossessi), e non rispettare il dolore di un padre e cercare di avere, cristianamente (per chi ci crede) un po’ di pietas? Ciao.
Febbraio 7th, 2009 alle 09:44
Perdonami David, ma stavolta non sono molto d’accordo.
Secondo me bisogna vedere cosa significa “uomo immagine”.
Sì, perché di un uomo immagine la Fiorentina ha veramente bisogno! Lo dicono i fatti, ma soprattutto lo dicono le sconcertanti apparizioni di Corvino in pubblico, che al di là del suo operato come ds (che in questa sede non è in discussione), non sono all’altezza di una società come la Fiorentina.
La società invece oggi come oggi è rappresentata proprio da Corvino, perché tutti gli altri (presidente compreso) parlano solo se intervistati, mentre Corvino piomba nel ritiro e annuncia la vendita di Mutu, o indìce la sua bella conferenza stampa magari lamentandosi se i giornalisti non ci sono tutti.
Ora, vedete, pur ammettendo che Corvino sia il miglior ds sulla piazza, a mio modesto avviso non gli può essere affidata alcuna carica pubblica e tantomeno mediatica, perché parla un italiano risibile e perché l’immagine non è proprio il suo forte, per non dire che a volte è quasi impresentabile. Per carità, nulla si toglie al valore della persona e al valore professionale, ma ognuno deve fare quello che sa fare: probabilmente un personaggio dall’eccellente dialettica come Piero Angela sarebbe impresentabile come ds sportivo!
Se la società vorrà puntare su Corvino, dovrà farlo lavorare al meglio ma in riservatezza, e dovrà avere un portavoce vero (ecco come vedo io l’uomo immagine) che esponga in maniera diplomatica e quando serve anche in maniera “politichese” le scelte tecniche e amministrative che vengono adottate.
Ora, con tutto il bene che voglio ad Antognoni, e con tutta la stima che ho di lui come talent scout, scusatemi ma non riesco proprio a vederlo come uomo immagine della Fiorentina, se non come bandiera, come collaboratore senza microfono!
Venero Antonio da quando ero ragazzino, ma certo anche lui non brilla per loquacità e per dialettica! Come opinionista sarebbe anche bravo, ma è lentissimo a spiegarsi e sembra sempre impacciato e in difficoltà a trovare i vocaboli. Ma ve lo immaginate un dialogo fra Antognoni e Corvino?
No, io credo che Antognoni vada reintegrato in società per le sue capacità professionali, ma non come uomo immagine.
Stesso dicasi per Di Livio, stavolta non tanto per questioni dialettiche, ma perché è un dichiarato e sfegatato tifoso romanista, ai limiti del grottesco, e francamente secondo me sta bene dove sta.
Certo, mi ricordo il suo gesto ai tempi della Florentia, ma se la love story non è proseguita è segno che ci sono dei perché.
Quanto a Jorgensen, parla quattro lingue, conosce l’italiano meglio di molti di noi ed è una figura abbastanza pacata e diplomatica. Forse non è il massimo, ma non avrei il minimo dubbio a sceglierlo, se le alternative sono Corvino, Antognoni e Di Livio.
Febbraio 7th, 2009 alle 12:47
Scusatemi, vi pongo una questione al di là di questo post.
Se leggete su http://www.fiorentina.it potete ben capire come la nuova palazzini per i vigli sia pronta e come effettivamente il Comune stia aspettando la Fiorentina, perché il Comune a questo punto ha fatto tutto, oramai da mesi.
Vorrei dirvi solo che se ricordate qualche mese fa vi avevo già anticipato tutto questo. Avevo già spiegato (quando Prandelli continuava a lamentarsi per i campini che mancavano….) che il mister doveva andare in sede a lamentarsi, e non ai microfoni facendo finta che la colpa fosse del comune, e mi chiedevo: ma Prandelli sa o fa finta di non sapere che qui sono i Della Valle che si devono muovere??
Ecco, ora che un sito internet ha finalmente avuto il coraggio di scriverlo, volevo prendermi i meriti di una cosa scritta mesi fa, ogni tanto le mie famose “fonti”, qualcosa di vero lo dicono.
🙂