Vent’anni fa
Logico che sia cambiato tutto, sono passati vent’anni, un lasso di tempo molto lungo, soprattutto per la frenesia con cui viviamo da internet in poi.
Se poi penso alla mia vita, nulla e’ uguale: un figlio (inaspettato e benedetto) in piu’, una compagna diversa, mille cambiamenti fuori e dentro di me.
Resta pero’ immutato, e penso immutabile, il ricordo di come ho vissuto il fallimento della Fiorentina, quel dolore inestinguibile che sento ancora, anche se siamo piu’ o meno tornati quelli di prima.
Quelle ore angoscianti in cui ero come tagliato in due: da un lato il David che dal 1966 andava allo stadio e soffriva per la maglia viola, dall’altro il dovere del professionista, il peso di due redazioni da guidare (Radio Blu e Canale Dieci).
Non dormii la notte prima del fallimento, come poi mi sarebbe successo anni dopo per cose certamente piu’ importanti per la mia vita della Fiorentina, ma quell’angoscia resta qualcosa che non smettera’ mai di fare male.
Luglio 31st, 2022 alle 10:16
Sempre pensato che ci aveva lasciato il cecchi gori sbagliato
Lavoravo a roma in quel periodo, ti lascio immaginare …….
Luglio 31st, 2022 alle 11:35
Ci sono tante,troppe cose, più gravi e dolorose nel mondo e nelle vite di tutti noi, paragonarle a una società di calcio, forse è un po troppo.
Ma la maggior parte di noi, che scrive qui da David, siamo innamorati persi, e forse esageriamo un po troppo, ma quei giorni, almeno per me furono più che orrendi.
Quello che fece Vittorio che adoravo, come nostro Don Chisciotte, non potrò mai scordarlo, né perdonarlo.
Comunque di questi venti anni, mi ricorderò oltre alle belle cose sul campo, l’essere stato allo stadio d’Arezzo a vedere Sangiovannese Fiorentina, con la mia bandiera a piangere come un bambino, e come me tanti altri, che pensavamo di esistere più.
Luglio 31st, 2022 alle 12:11
Ricordo perfettamente il momento per lo sgomento che ne seguì. Ero in un paesino sperduto del Rajastan e da qualche giorno non avevo notizie di nulla. Quella maledetta sera c’era un televisorino che trasmetteva il telegiornale BBC in inglese. Mentre cercavo di capire qualcosa, passò velocemente la scritta “La Fiorentina che è stata campione di Italia, non esiste più”.
Lì per lì sperai di aver letto male e mi illusi che la striscia ripassasse sperando di aver letto male. Ovviamente dopo ci furono soltanto tutte le notizie possibili sul criquet ma quel flash non lo vidi più.
Rimase scolpito nella memoria e fino a che non rientrai in Italia non ebbi più notizie soffrendo come una bestia.
Fu un patimento totale che mi pose Vittorio in quella famosa posizione proprio lì sopra dove il fastidio è massimo.
Luglio 31st, 2022 alle 12:52
Mi vergogno a dirlo, ma mi ricordo che quel giorno ero in cucina, verso ora di pranzo, quando al TG uscì la notizia e alla parola fallimento piansi.
Mi vergogno perché mia madre era scomparsa da meno di due anni ed era stata l’ultima volta che avevo pianto. Due dolori imparagonabili ma andò così.
Poi nei giorni e mesi successivi cercai di procurarmi le carte e tutte le notizie della procedura essendo del mestiere per capire cjsa era successo e mi ricordo che naturalmente maturò proprio un astio per quello scellerato di Vittorio, tanto che ancora oggi mi imbufalisco quando sento qualcuno che lo rimpiange. Caxxo nel pacchetto ci devi mettere tutto, non solo i gol di Bati. E io non vorrei mai più passare momenti come quelli del fallimento.
Ecco cosa provo ancora dopo vent’anni .
Oltre alla gratitudine per chi ci ha tirato fuori da quei brutti momenti.
Un saluto
Lucky
Luglio 31st, 2022 alle 13:02
Sono passati 20 anni da quell’estate terribile.
Una gestione societaria fraudolenta e tecnica folle che aveva messo insieme un parco giocatori vergognosi incedibili con ingaggi insostenibili che ci aveva trascinato in B.
Chi scrive che ci hanno fatto fallire mentre poi hanno salvato le romane di dimentica oltre ai debiti che eravamo in B senza diritti TV e con contratti commerciali, con i vergognosi e una società gestita in modo fraudolento.
Il no all’iscrizione alla B arrivò anche troppo tardi ad Agosto senza nemmeno i palloni per giocare.
La Federazione che aveva consentito lo scempio non ebbe il coraggio di farci iscrivere in C1 al quale erano favorevoli Galliani Giraudo e Sensi e si lavò le mani con l’iscrizione in C2 se in 7 giorni si sarebbe presentata una nuova società in grado di ripartire.
La città che aveva assistito alla vergogna si mobilitò e in pochi giorni arrivò un Imprenditore vero e ambizioso mentre volteggiava l’avvoltoio Preziosi, un uomo come Giovanni Galli prese in mano la direzione tecnica e le pastoie burocratiche furono tutte accelerate per consentire di ripartire.
Luglio 31st, 2022 alle 14:33
Quando qualcuno rimpiange Cecchi Gori mi viene un travaso di bile. Non lo perdonero’ mai per ciò che ha fatto alla Viola. Sofferenza pura in quei giorni.
Luglio 31st, 2022 alle 14:37
Fuori tema. Leggo che Viti andrà al Nizza per 12 milioni. La Fiorentina avrebbe dovuto prenderlo. Sarà il titolare della nazionale ai prossimi europei.
Luglio 31st, 2022 alle 14:46
Arrivato il fax dalla Colombia ?
Luglio 31st, 2022 alle 14:50
Me lo ricordo bene.
Ti stavo ascoltando su radio Blu .
Non ci credevo ,non era vero.
Purtroppo no.
Immediatamente il tutto si trasformò in rabbia e orgoglio.
Luglio 31st, 2022 alle 17:25
In generale, tutto quello che non immaginavamo accadesse, fosse una guerra infinita, eterna, oppure l’oscuramento del pensiero non uniformato in una repubblica democratica fondata sul lavoro, lavoro che salutava diritti e competenze non più richiesti, infine accadde.
Ribaltàti. A Firenze fu più visibile: egli si credeva chissacché, e pagò tutto, ma tutto, e subito. Fu una trappola? Puzzava di trappola, degna della leggenda dell’altra famiglia fiorentina, ahimè, il cui nome risuona in eterno come sinonimo di sprovveduto.
Impossibile. Incredibile. Ma vero. Duemiladue.
Mia figlia, quell’anno, io la accolsi come una nuova era che cominciava, totalmente separata da ciò che fino ad allora avevo vissuto, un nuovo mondo, che neanche mi apparteneva più, ma che ero chiamato ad assistere in attesa di un cambiamento possibile, ancora, forse, possibile.
Va da sé che amai la Fiorentina ancora di più -ripensando ad esempio a Papa Waigo e Osvaldo, che con quel nome mi veniva a mente sempre Bud Spencer in Bulldozer, fu un qualcosa che a guardarmi da fuori era proprio da TSO, con questa bambina che mi saltellava accanto felice….. che catarsi, David, diciamo pure che èstasi..- la sentii qualcosa che mi prendeva le viscere, quelle più sporche e vitali, quelle più vicine alla mia essenza più vera e disperata. Una cosa proprio mia, e che morirà con me.
A Firenze da vent’anni sono marchiati a fuoco. Non c’è più prova che questa gente non riesca a superare. E il numero 13 questa cosa l’aveva annusata… un fiore, un altro fiore durato così poco. E ora siamo qui, a onorare chi non è più, a certificare chi non è mai stato né mai sarà, e a sventolare queste nostre vite, a questo vento gelido e senza tregua, che a qualcuno l’ha stremato ma ancora lotta e aspetta che ancora tutto è possibile.
Un bacio ad Alessia. Un bacio alla maglia⚜️
Luglio 31st, 2022 alle 17:42
…gesu’…
Avevo già apparecchiato, e per mettere nel piatto ho aspettato che il guetta dicesse tutto…
…tremendo…
Luglio 31st, 2022 alle 19:04
Io ci farei una trasmissione, come per la sconfitta del ’82.
Luglio 31st, 2022 alle 19:51
David ho ascoltato la tua diretta su Radio Bruno della partita contro il Galatasaray, sai che mi hai fatto emozionare come ai vecchi tempi? Devo dirti che non c’è paragone con le tue (tristi) dirette da studio degli ultimi due anni dove la commenti in tv, in ritardo fra l’altro rispetto allo stadio. Ma perchè non ritorni in postazione live? Proprio non c’è verso? Dobbiamo fare una petizione? Beh, facciamola: #davidguettaindirettaallostadio
Luglio 31st, 2022 alle 20:00
Dopo due giorni di smarrimento realizzai che quel fenomeno si era levato dalle …..
Era già qualcosa dopo un anno e mezzo di inferno…
Poi arrivò Diego ma quella è tutta un’altra storia…
Umberto Alessandria
Luglio 31st, 2022 alle 22:14
Quell’anno suonammo al Primo maggio a Roma. Mi ricordo Claudio Amendola che ci accolse con un: “Madò, che fine de mmerda avete fatto…” Ed era ancora il primo maggio. E poi l’incontro al Palasport, al Parterre…
Agosto 1st, 2022 alle 08:34
E’ solo questione di esperienza…non ero verginello dato che il mio Livorno all’epoca era già fallito 4 volte (e da poco 5). Non provai rabbia e neppure delusione. Cecchi Gori aveva provato a farci stare più in alto possibile, era riuscito a portare qualche trofeo regalandoci l’orgoglio di avere il miglior centravanti al mondo. Eravamo stati in lotta per lo scudetto nel 98/99 e solo gli illusi potevano pensare che sarebbe durata per sempre. Vittorio era fallito e con lui la Fiorentina. Ma sapevo chiaramente che la Fiorentina sarebbe rinata, ma sono talmente tanti i ricordi belli legati a quegli anni che la morte non mi cambiò nulla. D’altronde si muore un giorno solo nella vita e non ha senso rovinarsi il resto dei giorni pensando solo a quello della fine.
Agosto 1st, 2022 alle 08:56
Vincenzo Italiano, l’uomo venuto dal basso, l’allenatore capace di portare in Europa una compagine salvatasi all’ultima giornata 2 mesi prima, chiamato a mettere mano in una squadra che fin dal principio ha dimostrato di avere delle gravi lacune tecniche, tattiche eppure mentali. Le amichevoli estive con dilettanti che non avevano nemmeno iniziato la preparazione ha esaltato il mondo viola eccessivamente e insensatamente. Dopo la brutta, a mio avviso, e disarmante sconfitta di ieri sera chi deve costruire la squadra capirà che abbiamo bisogno di un forte centrale, un centrocampista e una punta almeno che non siano le solite scommesse, tutte peraltro perse fino ad ora….Se non mettono mano al portafoglio sarà quella che inizia tra 15 giorni una stagione da serie B, CI RENDIAMO CONTO CHE ACQUISTI ABBIAMO FATTO?
Agosto 1st, 2022 alle 09:08
…e mi ritocca essere d’accordo con chiamami iena: molti degli 1926 non hanno vissuto quella storia e molti se la sono dimenticata, altrimenti sarebe impossibile sentire che c’è chi rimpiange vittorio e infama i DV. un bel ripassino della storia non guasterebbe, magari con reperti di archivio se ancora esistono. no, perchè l’essere tornati in poco tempo in serie a grazie ai DV, per molti sembra essere una cosa scontata e dovuta ma in realtà s’è avuto un gran culo a trovare i marchigiani.
Agosto 1st, 2022 alle 09:36
Per me fu una liberazione. Non ne potevo più di Fax dalla Colombia che non arrivavano, di presunte Holding olandesi (mi pare) che dovevano intervenire e amenità varie che il buon Vittorio e il compagno di merende Luna ci propinavano a ogni piè sospinto.
Tanto era solo una lenta agonia la cui fine era scritta.
Certo finiva un’epoca, una storia che mi aveva accompagnato per 50 anni ma ero fiducioso perchè come diceva Antoine de Saint-Exupery, nel suo celebre libro “Il Piccolo Principe”, “Per ogni fine c’è un nuovo inizio” anche se possiamo avere il timore che ciò che avverrà dopo non potrà mai essere all’altezza di ciò che si è concluso, senza renderci conto che non sarà migliore o peggiore, ma semplicemente diverso.
Per questo accolsi l’arrivo dei Della Valle come una rinascita e così è stato dopo un inizio difficile e tribolato dato il deserto che era stato lasciato.
MT
Agosto 1st, 2022 alle 11:14
Quel primo agosto di vent’anni fa fu solo, per noi tifosi, la classica banderilla con cui il torero mata il tono nell’arena, ma l’agonia fu molto più lunga e dolorosa.
Non scordiamoci le cessioni di Rui e Toldo l’estate precedente, una squadra raffazzonata che prendeva schiaffi su tutti i campi, le contestazioni, lo sciopero del tifo, le riunioni al palasport, la marcia dei trentamila da Piazza Indipendenza a piazza Signoria.
Quel primo agosto se da un lato soffrii in maniera quasi fisica dall’altro lato tirai il classico sospiro di sollievo di chi capisce che è tutto finito ma che si può sempre ripartire.
Permettetemi una considerazione finale: su quel periodo, nonostante due decenni, credo ci sia da fare chiarezza su molti aspetti tuttora nebulosi. Ad esempio la volontà di affossarci della Federcalcio che, con altre società ben più indebitate della nostra chiuse entrambi gli occhi per salvarle, eventuali influenze di fallimentopoli in tutta la vicenda e molto altro ancora.
Che la colpa principale sia del soggetto che tutti ben conosciamo non c’è dubbio, ma alla fine chi e cosa ha girato intorno a quel fallimento?
Agosto 1st, 2022 alle 11:29
Toldo
Padalino Repka Torricelli
Heinrich Cois Amoroso Rui Costa
Batistuta Edmundo Oliveira…..
Debbo continuare?
Forse no a cosa servirebbe..tanto di codesto presidente ci si ricorda solo il fallimento e non i tre trofei vinti,lo scudetto portatoci via dalla sfiga,la capacità di ammutolire e ridimensionare una squadra come il Barcellona con la sola espressione del proprio gioco ….forse è più gratificante per alcuni tifosi ricordarsi di Kokorin e delle sconfitte con la Salernitana ma io personalmente non riesco a cancellare con un colpo di volgare vivagno dalla mia memoria ciò che di buono ha portato la presidenza CG e non saranno certo due-tre anni di purgatorio (in cui siamo stati peraltro traghettati da una giustizia Carontiana priva di scrupoli e trasparenza) a giustificare questa sommaria cultura suburbana di ostracismo sistematico nei confronti di una persona che avrà anche commesso degli errori ma di certo non con modalità premeditate o colpose…..
Agosto 1st, 2022 alle 11:34
Ricordo bruttissimo, doloroso, di sicuro la pagina più buia della storia della Fiorentina. Come ha già sottolineato qualcuno, bisogna essere malati di mente per rimpiangere colui che stava per far sparire per sempre la nostra squadra, eppure ce ne sono, e neanche pochi. Scarsa memoria storica? Voglia di polemica a tutti i costi? Rimpianto per un periodo calcistico che non tornerà più?
Bo..io mi tengo stretta questa proprietà, che non sarà simpaticissima (come non lo erano i DV) ma è assai più solida di quella del laureato amante dello zafferanno.
Filippo da Prao
p.s. in effetti una trasmissione speciale per ricordare ai giovani e agli “smemorati” quei momenti non sarebbe male
Agosto 1st, 2022 alle 11:39
Umberto #14 … di tutta questa vicenda sai cos’è la cosa più triste… che c’è sempre gente che ancor oggi lo rimpiange… noi di quel passato continuiamo solo a vedere Bati Rui … ma abbiamo rimosso tutta la tristezza è la rabbia di questa vicenda … ancor oggi si dice che la colpa fu tutta di Seat e di quelli cattivi che lo tirarono giù… te ne rendi conto !!!!
Agosto 1st, 2022 alle 11:48
No ma dico lo avete letto di bene, ma di molto bene,il tridente della formazione che ho scritto nel mio intervento ….nel rileggerlo mi sono spaventato anche io …roba da attorcigliarsi le vene nel collo ….. evidentemente si dava fastidio a qualcuno,si era troppo forti per altri ..
Agosto 1st, 2022 alle 12:49
Ero affranto, sperduto e con decisioni da prendere. Per la verità credevo che la Fiorentina venisse cassata per sempre e questo mi poneva la domanda; ora per chi devo tifare. Pensavo che l’Inter fosse la soluzione alla sostituzione della Fiorentina.
Poichè ero già in accompagnamento pensionistico (prepensionamento), avevo tempo e scoprii il sito di “fiorentina.it”, leggendo il quale, non solo venivo aggiornato dell’evolvere ad ora della situazione, ma anche dei commenti, tra i quali quelli di Renzi (che non conoscevo) ed il ruolo importante del sindaco.
Così compresi che di fatto la Fiorentina non sarebbe scomparsa e solo sostituita da una nuova società.
A prescindere da quello che pensano altri, fui contentissimo che furono i Della Valle a prenderci. Ricordo la dichiarazione di Diego che disse porteremo la Florentia in serie A e la metteremo in autonomia finanziaria. Questo fu detto subito tra le prime dichiarazioni.
Mentre, mi ridusse l’entusisamo “la metteremo in autonomi finanziaria”, i marchigiano mi piacevano, anche per la delicatezza di come hanno trattato l’avvio. Mi riferisco al testimone affidato a Di Livio (capitano), a Vierchowod allenatore e Galli direttore sportivo. Mi spiacque molto e non compresi il mancato coinvolgimento di Antognoni.
La continuità tecnica ai “fiorentini” e quella economica agli uomini di Tod’s.
Non dico che ho odiato e augurato il peggio a Cecchi Gori, non è nelle mie corde, ma certo non l’ho proprio amato in quel momento.
Poi, il capolavoro giuridico di acquistare il marchio messo a bilancio e il regalo dei trofei (non messi a bilancio).
Così tornammo la Fiorentina.
Un saluto.
Agosto 1st, 2022 alle 13:18
Il fallimento della Fiorentina è stato raccontato in tutte le salse e si sa cosa è successo con il padrone dell’epoca che ha distrutto l’impero cinematografico del padre e ha sottratto settanta miliardi di lire dalle casse della Fiorentina determinandone così il fallimento. Quello che non è mai stato raccontato è invece la rinascita, quale fosse il patto fra Dominici e Della Valle. Perché io sono sicuro che un patto ci fosse, alla presentazione al Four Seasons Dominici era l’unico che sapeva di ciò di cui Della Valle avrebbe parlato.
Agosto 1st, 2022 alle 14:05
Buonasera David da tifoso gobbo , senza retorica lo dico sincero quel giorno devo dire che ho provato grande tristezza e malinconia Ingiustizie da chi gestisce calcio italiano Fiorentina fatta fallire Lazio no permesso uno pseudo spalmadebiti una vergogna
Agosto 1st, 2022 alle 16:09
Preferisco fallire e vincere 2 coppe italia e 1 supercoppa che stare a galleggiare senza mai una gioia come con i ciabattini e gobbisso.
Vittorio il mio presidente.
Agosto 1st, 2022 alle 16:18
Io mi ricordo tutto: il povero Ciccio Rialti che in uno sfogo su Radio Blu, dava dei “pezzi di m****” alla brava gente che ci aveva portati in quelle condizioni (Luna, Zerounian e Bianchi, interessati consiglieri del Cotonato).
Il dolore di vedere scomparsa la mia squadra del cuore.
Il dolore nel sapere che non era più possibile usare nome e logo della squadra (pena il dover pagare mille e anta vecchi creditori)
Il dolore (ma al tempo stesso l’amore) dell’essere, in un afoso agosto fiorentino, allo stadio e vedere i tifosi del Pisa prenderci per il c***, mettendo i lumini da morto a mo’di croce.
Chi si scorda chi ci ha portato a tutto questo o non ha memoria storica o è a prescindere contro chi ci ha fatto rinascere.
Io non dimentico.
Vittorio Cecchi Gori…VAFF****LO!
Agosto 1st, 2022 alle 16:58
@21 trio viper:
…mah…sulle responsabilità non ci metterei la mano sul fuoco. È ovvio che tutti i dettagli non li sappiamo,o almeno io non li so e non me ne intendo. Però che abbia trasferito dei soldi dalla fiorentina alla sua società,mi sembra acclarato,credo. Quindi già questo mi basta a squalificarlo.
Agosto 1st, 2022 alle 17:01
Per finire il discorso con @trio,magari hai ragione te e non si dovrebbe pensare al male rispetto al buono che abbiamo avuto.
Ma io non ce la fo. E quando siamo spariti,io la certezza matematica che qualcuno ci avrebbe…non dico preso,qualcuno trovavi. Ma addirittura riportato in coppa… beh,te ne saresti stato così sicuro?? Io francamente no
Agosto 1st, 2022 alle 17:22
@Triioviper NI3
A parte che il tuo è un miscuglio di giocatori dell’era cecchi gori senza molta logica (Amoroso titolare accanto a Cois e Rui Costa? ma quando mai?), ho la netta sensazione che la tua sia una voluta provocazione.
Ciononostante, ti chiedo: anche con quel magnifico tridente, cosa abbiamo vinto di significativo? A chi avremmo dato fastidio dal punto di vista sportivo, visto che eravamo la settima delle cd. sette sorelle? Casomai può essere vero che wcg era rimasto sulle palle a molti, e che tutta Firenze stesse sulle palle alla Federcalcio di Matarrese (o Mattarese, come lo chiamava il laureato). Ma non siamo mai stati in corsa per traguardi importanti. Anche quando siamo arrivati terzi (e sottolineo terzi, a 14 punti di distanza dalla prima) con il Trap, ci siamo costruiti un film sull’infortunio di Bati e sulla saudade di Edmundo, ma la verità è che non eravamo attrezzati per competere per lo scudetto, come non lo siamo mai stati durante l’era cg.
Ci sono state pagine esaltanti, il Camp Nou ammutolito (salvo poi venire eliminati comunque), la vittoria a Wembley, i successi in Coppa Italia e supercoppa. I gol e i record di Bati, i lanci di Rui, le parate di Toldo….ma quel frescone di wcg ci ha prima mandato in serie b dopo decenni e poi ci ha fatto fallire, rischiando di cancellare il calcio a Firenze per sempre: e non parliamo di vittima del sistema, perchè il signorino aveva distratto 70 miliardi dalle casse viola!!!
Era un altro calcio, un campionato italiano di livello altissimo, ma ribadisco che non siamo mai stati in lotta per traguardi importanti. Chi dice il contrario mente sapendo di mentire.
Filippo da Prao
Agosto 1st, 2022 alle 17:35
Non rimpiango il tempo, ma non amo vivere senza sognare, senza la possibilità di errare è l’incosciente desiderio di poter urlare
“CAMPIONI”
Il tempo ci ha gettato nell’incertezza cronica, con la certezza della fregatura nella nostra esperienza di vita
Non abbiamo una politica
Un futuro distante da programmare
Andiamo avanti per inerzia
E adesso non abbiamo nemmeno più il sogno di poter essere il Verona di Bagnoli e Di Gennaro
Io non sono contento, ma mi devo accontentare di tentare di arrivare sesto
Governo ladro ci hai tolto anche il sogno di vincere lo scudetto
Agosto 1st, 2022 alle 17:44
@Triloviper n.21: aglianese, brescello, castelnuovo garfagnana, casteldisangro, fano, sangiovannese, poggibonsi, imolese,, devo continuare? queste sono le squadre che abbiamo dovuto affrontare per colpa di quel disgraziato, prima però, ci fu un esaltante girone di coppa italia dove perdemmo col pisa 1-0, con il prato 3-1 e sul terribile campo dell’aglianese per 4-0.
questo è l’epilogo della gestione di vittorio che conta anche un altra retrocessione in serie b.
ok, s’è avuto dei giocatori esagerati, magaari oggi con quella squadra si vincerebbe lo scudetto, ma ai tempi anche gli altri avevano delle squadre da paura, quindi non s’è vinto prativamente un tubo e nell’anno in cui si poteva sperare in cui si fece male bati, la terza punta era esposito.
lasciamo perde, dai..è caldo..
Agosto 1st, 2022 alle 17:53
21. “Di certo non con modalità premeditate o colpose” basta questo a qualificare il tuo intervento”,
28. In breve: TSO,
29. Ero anch’io a farmi prendere per il c..o dai pisani e non mi dimentico!
P.S. ero da Tanturli, il primo giorno utile a sottoscrivere l’abbonamento Florentia Viola con mio figlio, allora bambino, a cui raccontavo la favola che saremmo tornati forti come prima. SFV
Agosto 1st, 2022 alle 18:36
Monica
Io invece sí ne ero sicuro… “sparire per sempre” mi sembra una colossale forzatura ideologica che molti brandiscono ogni qual volta si voglia volontariamente ricordare solo il peggio visto con VCG….. d’altronde se non è sparito per sempre il Parma,che forse nel panorama calcistico nostrano conta qualcosa meno di noi, come sarebbe mai potuto accadere a noi?
A volte bisognerebbe entrare nell’ordine di idee che i Presidenti non danno solo ma anche prendono qualcosa da questo sport così popolare e catalizzante ….
Filippo da Prao
Forse c’è un Cois di troppo nella formazione ma tutto il resto è corretto ed è peraltro la formazione che ha battuto la Juventus con Trapattoni in panchina…..ma a me sembra più tua la provocazione se tre trofei non sono nulla ed essere campione d’inverno non significa nulla …..certo il campionato lo avrebbero vinto altri ma almeno eravamo lí a competere con le grandi e non solo in Italia …inoltre ti ricordo che anche con i DV sfiorammo la serie cadetta
Agosto 1st, 2022 alle 22:27
Razdeganne 34
Allora siccome si è giocato con il Brescello etc..buttiamo tutto l’antefatto
Anche arrivare sedicesimi in serie A,salvarsi all’ultima giornata,restare tre anni in autofinanziamento estremo con i DVs non è che sia stato il massimo delle soddisfazioni …. c’è sempre stato un epilogo amaro quando un ciclo giunge al tramonto certo con CG è stato il più amaro e doloroso di tutti ma fa comunque parte della nostra storia che piaccia o meno ….fatto sta che l’ultimo trofeo lo abbiamo vinto con lui e tutti stavano sul carro …. comunque proprio perché fa caldo mettiamoci un masso sopra,inutile discuterne quando si è propensi a vedere solo la mezza faccia della Luna e continuare a sostenere che comunque non si è vinto un tubo….pensiamo al futuro che sembra più stabile e vediamo se costoro un tubo ce lo portano …
Agosto 2nd, 2022 alle 07:42
Ero in Ferrovia in quell’ultimo anno, e ricordo i cori pro VCG dei tifosi gobbi e strisciati dal formaggino: Vittorio resta a Firenze, Vittorio portali in B, portaci lo zafferano e amenità varie.
Una macchietta nel 2001-2002 ormai irrisa da tutto il paese calcistico, che troverà, nel tempo, i suoi fedeli adepti (altro che cenobiti!) i nuovi rastafarian grazie anche all’odio pompato verso i suoi predecessori e i suoi successori.
Certo che ha fatto anche cose positive, nel contesto del periodo ha portato trofei e giocatori anche se poi questi ultimi li ha regolarmente venduti quando il contesto è variato. Ma il fallimento che l’antiviola paragona all’autofinanziamento estremo (categoria dello spirito alcolico definirlo estremo o meno) è una cicatrice indelebile per chi ha amore per la squadra.
Vittorio ha ucciso la Fiorentina. Lo ha fatto non solo con una gestione economicamente scriteriata, ma anche con la distrazione di fondi dalla Fiorentina ad altro comparto personale. Un reato punibile anche se meno “pesante” della appropriazione.
Vittorio ha dovuto uccidere la Fiorentina. Non avendo la possibilità di pagare gli arretrati fiscali allo stato, i fornitori, gli arretrati a dipendenti e avendo ceduto alle banche anche i futuri introiti di incassi da stadio, oltre che tutto ciò che era cartolarizzabile non aveva altra scelta che il fallimento di una scatola completamente svuotata.
E, nonostante gli oltre 300 miliardi accumulati di debito, la Lega che chiedeva una fidejussione relativamente bassa di meno di 30 miliardi per l’iscrizione al campionato di serie B, Vittorio ha dovuto tirare fuori la fantasmagorica storia del fax della Colombia in attesa che il collegio sindacale facesse l’unico passo possibile per non essere co-incriminato, cioè portare i libri sociali in tribunale.
L’agiografia dei titoli e della cattiveria altrui che ancora adesso si schiera a favore del personaggio, forse per una contiguità caratteriale o per la propensione a “spararle” è comune in altri ambiti dell’attività umane, mi vengono in mente i followers di Red Ronnie nella parodia di Crozza.
Proprio per questo ritengo inutile qualsiasi confronto nel merito. La lettura che ho dato su quanto accaduto 20 anni fa, nello spirito di un contributo per quanto possibile aderente alla realtà è altrettanto inutile con chi si commuove al ricordo della liturgia della balaustra.
Agosto 2nd, 2022 alle 09:01
Ecco perché non vale mai la pena entrare nel calcio. Uno magari rischia di rovinarsi per accontentare i propri tifosi ed alla fine loro non si ricorderanno mai degli slogan “per vincere bisogna spendere”. Vittorio Cecchi Gori ha tutti i difetti del mondo, ma ha ragionato come vorrebbero la maggior parte dei tifosi: col cuore.
Pessima cultura quella della mancanza di obiettività e riconoscenza. Pessima cultura quella della ricerca del capro espiatorio cui addossare tutte le colpe e bruciare in piazza come una strega. Quando entrerete nel XXI° secolo?
Agosto 2nd, 2022 alle 09:13
Triioviper NI3 … non ci sono coppe Italia o scudetti d’inverno che si posso barattare per quanto accaduto allora… io il fallimento per una coppa Italia non lo scambierei mai… e scusami ma la tristezza di dover giocare con il Rimini il Montevarchi o il Brescello e stata unica… andavamo allo stadio per solidarietà perché così era e volevamo esserci , ma in quegli anni a me pareva di tifare per un altra squadra… ecco perché quando qualche idiota diceva meglio la C che i DV mi incazz… da morire… perché molto probabilmente quando eravamo in C loro non c’erano !!! O erano i soliti fiorentini che semmai perculavano squadra e società … denigrando i vari giocatori che si potevano prendere allora … e che ci sono stati utili per il ritorno in A … ve le ricordate tutte le battutine che venivano scritte … Longò, Fantini Rigano …. Solo io ho la memoria di un elefante….!!!!
Agosto 2nd, 2022 alle 09:27
Triloviper: se oggi Commisso impazzisse, si mettesse a comprare campioni per noi inarrivabili, si arrivasse a lottare per qualche anno per la champions, si vincesse una coppa Italia e poi ci si ritrovasse a giocare col Signa te saresti contento? io per niente! me lo ricordo bene l'”Aglianese-Fiorentina 4-0″! la storia di tutte le cose si analizza dopo anni, anch’io ero contento di vedere Batistuta e Rui Costa giocare con la nostra maglia anche se con Bati siamo andati in serie b, sono stato contento della coppa Italia, ma quella squadra è morta e l’ha ammazzata vittorio coi suoi magheggi finanziari che l’hanno portato anche in galera per un bel periodo. Quella che stiamo tifando adesso è un’altra squadra nata nel 2002. come cavolo si fa a rimpiangere uno cosi? io vorrei che uno di questo tipo prendesse la juve, tanto per dire. noi abbiamo avuto l’enorme culo di trovare i Dv che ci hanno riportato in alto in poco tempo, ma non era affatto scontato trovare un presidente cosi. in quanto ai piazzamenti deludenti degli ultimi anni, certo non sono entusiasmanti ma la nostra storia ormai centenaria comprende molti campionati sofferti con tutte le gestioni che si sono succedute. siamo la Fiorentina e il nostro target è questo fatto di alti e bassi.
Agosto 2nd, 2022 alle 09:55
@trio,gli alti e bassi è vero che hanno sempre fatto parte della nostra storia,adesso purtroppo anche il fallimento,grazie a lui
Agosto 2nd, 2022 alle 10:34
@Triioviper NI3
Il problema è che è facile parlare a posteriori, quando sappiamo che dopo il fallimento siamo rinati e abbiamo fatto solo due anni di purgatorio grazie alle spinte ad hoc della federazione, forse “pentita” di aver azzerato ingiustamente una realtà calcistica importante come Firenze.
Il post di David invita a riflettere sul momento in cui noi tifosi apprendemmo la notizia: in quell’attimo nessuno sapeva cosa sarebbe accaduto alla Fiorentina, lo sgomento e l’incertezza erano assoluti.
A distanza di vent’anni è facile barattare due anni di purgatorio con i tre trofei dell’era wcg, ma chi fa questi ragionamenti col senno del poi non ricorda o non ha vissuto i sentimenti provati dai tifosi viola in quell’estate turbolenta e tormentata.
Filippo da Prao
Agosto 2nd, 2022 alle 12:09
Non voglio prendere le difese di VCG, per carità, ma Triooviper non ha mica torto. Poi mancava sempre qualcosa, la famosa ciliegina, mi viene in mente ficini l’antesignano di benualone, ma eravamo competitivi sì, e molto più di ora.
La gestione della società molto allegra, e lì Vittorio è colpevole,assolutamente indifendibile, non si discute, ma ci siamo anche divertiti. Però, guarda caso, le società che avevano osato sfidare le solite strisciate di m…. hanno fatto tutte una brutta fine, uno dietro l’altro sono Stati “eliminati” Cecchi Gori, Tanzi, Cragnotti e Sensi.
Ovviamente sono solo italiche coincidenze.
Mio figlio ha fatto l’esordio al Franchi contro i pisani del cane lupo, nell’anno della rinascita.
Agosto 2nd, 2022 alle 13:16
Due punti di chiarimento. Leggo ancora che la Federazione ci ha buttato fuori dai campionati, trattandoci diversamente da Roma, Lazio e Parma.
La Federazione non c’entra niente, nel momento in cui non si chiede l’iscrizione, non si deposita la fideiussione e si stanno portando i libri in tribunale, la Federazione può solo cancellare la Fiorentina.
Il Parma sarebbe fallito a sua volta, ma nel caso specifico tutto il gruppo Parmalat, grazie ad una legge speciale fu salvato.
Per Roma e Lazio non ci sono state richieste di fallimento, per cui la Federazione non poteva negare l’iscrizione.
Parma, Lazio e Fiorentina sono andate in profonda crisi, oltre che per le spese calcistiche, per i casini aziendali dei rispettivi gruppi. Comunque se spendi quello che non hai fallisci.
In parte anche Sensi ha combinato casini con la sua azienda, certo aiutato (in negativo) dai costi della Roma.
Milan è Inter a loro volta si sono riempiti di plusvalenze formali, senza possibilità di trasformarsi in cassa. Grazie alla legge che consentiva l’ammortamento delle svalutazioni del valore contabile della rosa in dieci anni, hanno potuto salvarsi.
La Juventus, grazie alla cessione di alcuni calciatori campioni, all’epoca ha subito risolto il problema.
Quindi, ancora una volta la Federazione c’entra poco.
È vero che magari ha chiuso gli occhi su situazioni che potevano comportare la non iscrizione, ma nel caso della Fiorentina era impossibile fare diversamente.
Poi, il collegamento tra l’attuale Fiorentina e la Florentia è solo un fatto giuridico, di fatto sono due società che non hanno continuità storica.
Un saluto.
Agosto 2nd, 2022 alle 15:12
@nedo,parla per te o per altri. Io personalmente non ho mai detto quello slogan,perché prima ancora del fallimento ho sempre pensato che ci vuole una gestione oculata,nel calcio come nella vita.
Certo,ero contenta che ci portasse certi giocatori,e pensavo che certe spese le potesse sostenere -pia illusione,come si è visto poi- ma non li ho mai chiesti io
Agosto 2nd, 2022 alle 15:17
@44 markmas,perché probabilmente tutte hanno voluto fare il passo più lungo della gamba senza avere il vissuto necessario.
Juve milan e intet,al di là dei discorsi che si fa noi,hanno comunque le spalle grosse per reagire alle difficoltà; noi,ma neanche roma parma ecc.,in quegli anni no
Agosto 2nd, 2022 alle 15:26
Ho fatto un mezzo pasticcio e non so se mi è stato inviato il commento a @markmas,comunque in poche parole gli rispondevo che forse hanno fatto quella fine perché hanno voluto fare il passo più lungo della gamba
Agosto 2nd, 2022 alle 15:43
Una risposta per tutti e poi l’abbozzo per sempre ….con una piccola precisazione a razdeganne io non ho mai detto di rimpiangere CG in senso fisico semmai posso rimpiangere i giocatori che ci ha messo a disposizione ed il gioco espresso da essi che a detta di tutti resta il manifesto più esaltante degli ultimi quaranta anni di storia calcistica locale e i trofei vinti che di fatto rappresentano gli ultimi ad essere entrati nel palmares della squadra.
Checco 54,Filippo da Prao,Monica e razdeganne
Vi posso confermare che tutte le sofferenze e gli stati d’animo vostri li ho provati anche io altrimenti starei a scrivere su blogs di altre squadre e anche se la memoria mi vacilla non posso certo dimenticare una pagina così triste della nostra storia..poi però bisognerebbe anche capire il perché è successo lasciando a casa convinzioni unilaterali….
E poi ci sono i punti di vista ….ripeto io ero arciconvinto che una realtà come la nostra non poteva sparire per sempre anche in relazione a quanto successo a piazze con bacini meno o più importanti della nostra (Parma o Napoli per esempio)…si può discutere sulla tempistica ma un imprenditore con sete di successo commerciale, visibilità o coinvolgimento politico lo trovi sempre pronto ad investire su un di un giocattolo pericoloso come il calcio….il problema è che l’azienda calcio vende il suo prodotto al tifoso che gioco forza deve essere accontentato e soddisfatto del prodotto acquistato altrimenti c’è sempre dietro l’angolo il rischio del fallimento in un modo o in quello opposto …..infatti il post di Nedo centra perfettamente la questione con una analisi tanto esaustiva quanto disarmante …se il presidente ragiona con l’istinto del tifoso fa la fine di VCG se ragiona con un assetto molto più algido,calcolato e distaccato dal cuore del tifoso si becca le contestazioni,i dissapori i malumori che non producono altro che l’effetto di vedersi chiudere l’azienda ……sempre di fallimento si parla …non se ne esce l’unica è stare cheti e buoni e mangiare quello che passa il convento sperando nell’arrivo della domenica ….che per noi è sempre troppo lontana ….che fo mi ridimensiono ?
Agosto 2nd, 2022 alle 16:26
Nedo,
è possibile, forse probabile, tu abbia ragione ma, se la maggior parte dei tifosi gradiscono o auspicano un proprietario che agisca o ragioni con il cuore, allora faccio parte della minoranza.
Essere a capo di un azienda, di una società, non necessariamente di capitali, impone anche delle responsabilità.
Il cuore credo debba essere lasciato alla sfera privata, sentimentale-affettiva; forse i tifosi possono ragionare con il cuore (anche se penso sia un ossimoro perchè si ragiona con la ragione e nel mio piccolo mi sforzo di farlo) ma un proprietario non può farlo oltre il limite della legalità o della correttezza.
Qualcuno di noi può apprezzare gestioni dettate dal romanticismo stile Moratti o Berlusconi ma ciò che alcuni imputano a VCG è la sequela di menzogne e di stupidaggini posti in essere non nell’ultima settimana, nemmeno nell’ultimo mese bensì nell’ultimo triennio della sua gestione…
Ammesso e non concesso che si ragioni con il cuore, la corretezza e la legittimità dei comportamenti vanno mantenute perchè, lo ribadisco, vi sono delle responsablità in capo a chi gestisce una società.
Premesso ciò, se parliamo di ingratitudine, hai ragione da vendere.
Il “tuo” Livorno arrivò in A grazie a Spinelli che poi venne contestato secondo una parabola già vista al Genoa che aveva portato alla semifinale di Coppa Uefa,
Noi stessi abbiamo fatto scappare i Pontello e i Della Valle quando la parabola dei risultati ha cominciato la fase discendente ma cìò che differenzia tra chi si prende parole (vedi Cairo a Torino) perchè non soddisfa le aspettative e chi invece si è comportato come l’ultimo VCG è il comportamento posto in essere.
Se la tua tesi volge nel senso che, considerato quanto ci ha fatto godere, gli si devono perdonare i comportamenti atti a stravolgere la realtà, a distrarre i fondi e a raccontare balle, io non mi associo.
Se, viceversa, la tua tesi è nel senso che il tifoso ha la memoria corta e di suo vuole solo sognare incurante degli effetti nefasti allora sto dalla Tua.
Agosto 2nd, 2022 alle 16:42
Filippo da Prao,
quando scrivi che le società che hanno voluto sfidare le strisciate han fatto tutte una brutta fine hai ragione.
Han fatto una brutta fine perchè di loro non avevano i mezzi, nè i bacini di utenza, nè gli introiti da diritti televisi per competere con le tre strisciate.
E per farlo, han dovuto vivere sopra i loro reali mezzi di sostentamento. Prima creando STREAM, durata si e no due stagioni, poi inventandosi la finanza da fantasisti (Parma, Lazio), in seguito dilapidando patrimoni (Roma e Fiorentina).
Così facendo, hanno solo tardato di due massimo tre anni l’arrivo del nuovo sistema calcio, quello che non permette alla Fiorentina di lottare per le posizioni di vertice per intendersi.
certo, a Parma si sono goduti Veron e Cannavaro, Thuram e Crespo, Boghossian e Dino Baggio. Alla Lazio Almeyda e Mancini, Nedved e Conceicao, Simeone e Salas e noi Bati Edmundo e Rui Costa…
Ma la strada era segnata.
Cechi Gori, Tanzi e Cragnotti, per motivi diversi, sono finiti in carcere. A Borsano del Toro, che aveva omaggiato i suoi tifosi di Casagrande, Martin Vasquez e Scifo, mi pare fosse toccato qualche anno prima.
Probabilmente la Fiorentina è stata quella maggiormente penalizzata a livello sportivo, anche se le è stato risparmiato l’anno della C1, mentre le altre hanno goduto di un trattamento sanzionatorio meno restrittivo per motivi di ordine pubblico dal sapore elettorale, confluiti poi nel famoso lodo Petrucci.
Il finale però è stato molto triste per tutti.
E mi pare che la lezione non sia servita…
Agosto 2nd, 2022 alle 19:26
Il patto Dominici Della Valle…..,,
In quei giorni Gianni Letta fu invitato a Firenze per incontrare Dominici.
Non ebbe riscontro.
Come se tutto fosse già deciso …..
Agosto 2nd, 2022 alle 23:41
@trio,certo che qualcuno ci avrebbe preso,te l’ho detto anch’io. Poi però bisognava vedere come si proseguiva. Ce ne sono state diverse che dopo un fallimento hanno ricominciato da capo con altra gente,ma poi non sono tornate più ai vecchi fasti
Agosto 2nd, 2022 alle 23:42
@leopoldo di lorena,ti puoi spiegare meglio per favore? Non lo chiedo per polemica,ma solo per capire
Agosto 3rd, 2022 alle 09:24
Il problema non è rimpiangere Vittorio Cecchi Gori, il problema è farne il capro espiatorio da mettere alla gogna nella pubblica piazza. VCG ha certamente sbagliato ma intorno a lui tanti se non tutti gli battevano le mani e chiedevano di più.
Quindi prima di fare tanto le verginelle, guardiamoci allo specchio e pensiamo che le serate a festeggiare quei tre trofei senza la follia di Vittorio col cavolo che le vivevi. E allora delle due l’una: o si è ipocriti benpensanti, o ci si sente corresponsabili e solidali nelle vicende di VCG e si sta zitti. Troppo facile salire e scendere dal carro quando ci fa comodo.
Detto questo, VCG ha fallito imprenditorialmente e quando si entra nel tunnel dei casini finanziari le cose prendono una brutta piega e le “bugie”, che molto spesso sono mezze notizie gonfiate dai giornali, sono all’ordine del giorno. Quello che successe a Firenze lo avevo visto succedere più volte nelle serie minori, tra fidejussioni di ovunque nel mondo, imprenditori arabi che sarebbero arrivati in soccorso, cordate varie. E’ così che accade quando tutto va a rotoli e Vittorio poi era entrato pure in un drammatico tunnel della sua vita privata che li aveva fatto perdere ancora di più, il senso della realtà. Ci vuole maggior rispetto per le vicende umane, cosa che manca a tanti in questa epoca.
Sulle strisciate e soprattutto sulla Juventus, fate tutti un grave errore nel pensare che la differenza la faccia il bacino d’utenza o i
diritti tv. La Juventus ha ripianato perdite in due anni 700 milioni di euro, pari a lire 1.355.389.000.000 che sono 1.355 miliardi. La Fiorentina di Cecchi Gori fallì per 42 miliardi di lire cioè più o meno 22 milioni di euro. Ecco l’unica vera differenza la fa la ricchezza infinita della famiglia Agnelli e come disse lucidamente Diego Della Valle con parole mie, “se noi mettiamo 100 milioni di euro nella Fiorentina, gli Agnelli ne mettono 150 e siamo alle solite”. Le capacità gestionali nel caso delle strisciate non c’entrano niente, anzi. Rassegnatevi, finché la Juve sarà proprietà dei piemontesi, vincerà quando vorrà e sempre trenta volte di più delle altre.
Agosto 3rd, 2022 alle 11:05
Dopo essersi ripresi – tutti – dalla sbornia targata VCG, di cui mi sono inebriato anch’io, direi che l’unica lezione traibile dalla storia sia che chi preferisce vivere un giorno da cicala che cent’anni da formica è solo un bischero che sa bene come andrà a finire.
E bisogna anche smetterla di pensare che ci siano state trame oscure dietro le vicende dei vari Tanzi, Sensi, Borsani, VCG & C.: semplicemente, si sono suicidati da soli.
Che poi Cragnotti abbia goduto di un trattamento particolare potrà anche essere vero ma non è lui che potrà riscrivere la storia di gente che è fallita e/o è stata retrocessa per aver speso più d quanto incassava per farsi osannare dai tifosi.
Così come nessuna trama oscura c’è dietro alla tristissima vicenda dei DV con i loro mezzi magheggi di Calciopoli: sono stati buoni a farci condannare senza neanche riuscire a corrompere un arbitro come Moggi comanda….
Bancarottiere uno e fessi gli altri.
Agosto 3rd, 2022 alle 12:35
eh no nedo ipocriti d’icche?? certo, io ho festeggiato le coppe Italia e la supercoppa, ma chi se lo poteva immaginare che tutto questo ci sarebbe costato sparire? perchè ti ricordo che quella fiorentina non esiste più. chi potrebbe barattare due coppe Italia con lo sparire dal calcio? ragionare col senno di poi è troppo facile, io mi ricordo di una squadra già in serie b che stava facendo il ritiro con Fascetti allenatore, costretta a sbaraccare e a tornare a casa con tutti i calciatori svincolati che si accasavano di qua e di la. un giramento infinito..m’importa assai della coppa Italia!
Agosto 3rd, 2022 alle 12:58
Nedo adesso il tuo discorso è condivisibile. Io, come molti altri, riteniamo che, con i bilanci societari di Serie A, devi gestire l’azienda come tale e non come un giocattolo per divertirti, per poi mandarlo in fallimento.
Le cifre sono spaventosamente elevate.
Quanto al bacino di utenza e diritti tv, questi contano moltissimo, prima di quelle incredibili immissioni di capitale da parte della famiglia Agnelli, non vi erano sta per 18 anni circa altre immissioni di capitale.
Poi, d’accordissimo con te che loro avranno sempre da rilanciare sugli investimenti delle altre italiane.
Un saluto.
Agosto 3rd, 2022 alle 13:33
Non ho voglia di rivangare questa dolorosa pagina, però vorrei far notare un piccolo particolare a coloro che minimizzano:
Vittorione non è semplicemente fallito, ha sottratto, ovvero RUBATO, decine di milioni dalle casse della Fiorentina, per fare chissà cosa. In altri paesi lo avrebbero messo in galera e buttato via le chiavi.
Fine della sottolineatura, Cirano
Agosto 3rd, 2022 alle 15:05
Nedo post 55
Fotografia perfetta di tutta la vicenda .
Monica 53
Certo non si sarebbe potuto sapere con certezza ma poi penso che tutto venga da sé e in proporzione al calore e alla storia di una certa piazza …per esempio il Napoli è tornato ai vecchi fasti il Parma un po’ meno …dipende molto anche dalla storia e dal seguito che una squadra possiede ….
Agosto 3rd, 2022 alle 16:54
Ma Torreira che ritarda un aeroplano e rifiuta di andare al Galatasaray???? Secondo me con le dovute riserve, perché riconosco che ha giocato bene l’hanno scorso, ci siamo tolti un gran rompiscatole di torno e capisco la difficoltà di ambientamento degli ultimi anni. Uno che non fa gruppo e pensa troppo per se. Sbaglierò ma credo che l’hanno indovinata a non riscattarlo. Speriamo arrivi un centrocampista duttile di qualità e possiamo essere soddisfatti.
💜💜💜💜💜🌹
Agosto 4th, 2022 alle 08:58
Cirano: questione di lana caprina. Gli imprenditori proprietari di gruppi passano i soldi da un’azienda a l’altra con mille escamotage contabilmente più o meno corretti. Nelle pieghe dei bilanci ci sono tante voci dove sono nascoste le possibilità di rientrare dei soldi immessi in una determinata azienda. Verosimilmente la Fiorentina di VCG sarà stata ampiamente finanziata da fuori (da VCG) con immissioni di quattrini sotto chissà quante forme. Nel momento di grave difficoltà, per cercare di salvare il gruppo (e quindi anche la Fiorentina), VCG avrà commesso qualche errore contabile per spostare della liquidità immagino.
Abbassate le armi e puntatele nella direzione giusta se proprio volete usarle che divertirsi a sparare sulla croce rossa è una pessima abitudine di questi nostri tempi…
Agosto 4th, 2022 alle 09:01
Se mi passate la metafora, qui mi pare d’essere nella famiglia di Alberto Sordi del film “finché c’è guerra c’è speranza”…
Agosto 4th, 2022 alle 09:29
@nedo
Abbiamo tutti gioito per i trofei della sua gestione, come ci siamo incazzati per le retrocessioni e i campionati anonimi: questo mi sembra naturale per un tifoso, non la definirei ipocrisia. Se mettiamo tutto su una bilancia, per giudicare l’operato di wcg, il fallimento però per me ha un peso maggiore rispetto al resto, e chi ne fu responsabile se non l’allora proprietario? Come si fa a definire capro espiatorio colui che ha deliberatamente sottratto fondi alle casse viola per interessi personali?
A me fa tanta rabbia pensare che noi, in un sistema palesemente malato, siamo stati gli unici a pagare le conseguenze. Ma questo non giustifica l’operato di wcg, che, anzi, con i suoi deliri di onnipotenza ha contribuito ad inimicarsi soggetti che invece doveva farsi amici, e ne ha pagato le conseguenze lui in primis, ma anche noi tifosi viola purtroppo.
Non mi permetto di giudicare le sue vicende personali, guardo quello che ha fatto alla Fiorentina: ci ha fatto godere, probabilmente grazie alla sua megalomania (o follia come dici te), ma la mazzata finale ha azzerato tutto quello che c’era di buono prima.
Purtroppo i giudizi storici vengono dai fatti, e i fatti non hanno tutti lo stesso peso, altrimenti avrebbero ragione quelli che rivalutano Mussolini perchè i treni arrivavano puntuali…
Filippo da Prao
Agosto 4th, 2022 alle 11:21
in “Nati con la Camicia“ nella scena del ventriloquo, Terence Hill per sfuggire ai poliziotti, dice: “alza le mani, anche tu, Bidone di Monnezza”
Ecco, mi pare che noi, di bidoni di monnezza ne abbiamo due.
Uno vecchio e l’altro nuovo
sigh
Agosto 4th, 2022 alle 12:36
Allora, quoto Nedo.
Io non ho contestato i della Valle e ora Commisso per i presunti pochi investimenti, figuriamoci, ero tra i pochi in curva che non ho infamato i fratelli, c’è stato anche da fare questioni, però va detto che come ci gasava Vittorio che sfidava tutti e tutto il sistema per cercare di portare a casa qualche trofeo…
Cosa che probabilmente mai più accadrà.
E per chiosare, nonostante probabilmente morirò senza vedere alzare il benché minimo trofeo, a me la passione non mi evapora come da tanti, troppi sento dire.
Agosto 4th, 2022 alle 18:32
Caro nedo,concordo con gilippodapraho,e non riuscirai mai a comvincetmi che quello di vittorio è stato un piccolo escamotage che facevano tutti. Io non me ne intendo,ma i fatti quelli sono
Agosto 4th, 2022 alle 18:33
@ intendevo filippodapraho,scusa ho scritto male!
Agosto 4th, 2022 alle 18:35
…oddio l’ho riscritto male! È che il sole della spiaggia non mi fa vedere nulla sullo schermo del cellulare!! 😂😂
Agosto 5th, 2022 alle 07:00
@ Viola1946: la Federcalcio intervenne direttamente con il governo di allora per far passare il famoso decreto spalmadebiti al fine di far salvare la Lazio. Con noi non alzò un mignolo
Forse non c’era volontà di affossarci, ma neppure di salvarci.
Agosto 5th, 2022 alle 12:32
Alessandro B., che il Governo si sia attivato, anche con una legge che sarebbe stata bocciata in Europa, non è avvenuto per salvare la Lazio, ma anche Milan, Inter, Roma, ed altre, che avevano generato plusvalenze (diciamo contabili).
Certo la Federazione non si è accorta (sig!) delle fideiussioni false ed altre amenità del genere, ma nego che avesse interesse ad affossare la Fiorentina, che a prescindere dalla domanda di fallimento, non aveva depositato (se ricordo bene) le fideiussioni necessarie per l’iscrizione.
Nell’occasione del fallimento della Fiorentina fu varata dalla Federazione una norma, per consentire alla Florentia di partire dalla C2, consegnando il titolo al sindaco.
La nostra fine qualche anno dopo l’ha fatta il Napoli.
Tutto il calcio italiano che contava, all’epoca è vissuto al disopra dei propri mezzi. Solo che alcune big hanno vivacchiato trovando escamotage e pagando tutto caramente nel secondo decennio del secolo.
Un saluto.
Agosto 6th, 2022 alle 08:58
Viola1946, “nego che avesse interesse ad affossare la Fiorentina”…risparmiati queste certezze infondate per favore.
Ricordo benissimo i presidenti di Federcalcio e Lega darci di ingrati e visionari quando scendemmo in piazza in 30mila e 3 mesi dopo sparire davanti all’impossibilità di iscriversi al campionato.
Io capisco che vent’anni sono lunghi, ma basta rileggersi la cronaca di quei giorni sul libro di David per rinfrescare la memoria.
Rileggitelo, poi se ne riparla.
P.s. farci iscrivere in C2 sarebbe sinonimo di jnteresse alle nostre sorti? Ma per piacere….
Agosto 7th, 2022 alle 16:00
Carissimo (spero me lo permetti) Alessandro B., ovviamente, rispetto il tuo parere e soprattutto i tuoi sentimenti.
Quando la memoria mi fa difetto, cerco di trovare materiale oggettivo o reportage. Ho fatto copia e incolla di un articolo ripreso dalla Repubblica del 28/9/2002.
“FIRENZE – La Fiorentina Calcio è fallita e ora Vittorio Cecchi Gori rischia l’ arresto per bancarotta fraudolenta. E’ l’ epilogo di una lunghissima agonia. Il 20 settembre 2001 il tribunale aveva respinto l’ istanza di fallimento presentata dalla procura. Ieri invece la nuova richiesta è stata accolta. Il passivo supera i 110 milioni di euro. Il Comune di Firenze sta già pensando di presentare un’ offerta al curatore fallimentare per l’ acquisizione di tutti i trofei della squadra. Più delicata il problema della acquisizione del nome «Fiorentina». E’ cauto Gino Salica, il presidente della Florentia, la nuova squadra di Firenze di proprietà di Diego Della Valle: «La situazione è delicata e non vorremmo trovarci alla porta i creditori della vecchia Fiorentina». Fondata il 26 agosto 1926, la Fiorentina ha vinto due volte lo scudetto e sei volte la Coppa Italia. L’ ultima nel giugno 2001. Mille anni fa. La Fiorentina era già in difficoltà, forse non più di altre squadre. Ma il gruppo Cecchi Gori era già al centro di un’ inchiesta per riciclaggio. Impossibile, in quelle condizioni, aggiustare il bilancio della società di calcio (come pare fosse accaduto in anni precedenti) per ottenere l’ iscrizione al campionato. Il 26 giugno 2001 i sindaci revisori segnalano al tribunale un buco di 316 miliardi. La cura per evitare il fallimento è drastica. Addio Toldo, addio Rui Costa. La squadra è severamente ridimensionata ma può iscriversi al campionato ed evita il fallimento. Cecchi Gori, miracolato, ora deve risanare la società. Ma va tutto storto. Chiesa ha un grave infortunio. La squadra è in difficoltà. Gli stipendi arrivano con estremo ritardo. Le trattative per la cessione si arenano. Cecchi Gori, sempre più odiato dai tifosi, non osa mettere piede a Firenze. Lo farà solo una volta, in marzo, per il funerale della madre Valeria. Però non molla la Fiorentina. Sarà costretto a staccarsene solo in giugno, con la nomina di un amministratore giudiziario chiamato a porre rimedio alle gravi irregolarità di gestione. Ma la situazione è ormai disperata. La Fiorentina, già retrocessa in B, non riesce a trovare le risorse per iscriversi al campionato. Perde il titolo sportivo e tutto il patrimonio dei giocatori. E’ il primo agosto. Nasce la Florentia Viola, subito ammessa in C2. Per la vecchia Fiorentina è la mazzata decisiva. Non ha più calciatori, non può operare, non può avere introiti. Inevitabile, a questo punto, il fallimento. Vittorio Cecchi Gori finisce automaticamente sotto accusa per bancarotta fraudolenta. E ora rischia l’ arresto.
FRANCA SELVATICI”
Con i giudici che hanno messo le mani del bilancio della Fiorentina da un anno, vuoi che la Federazioni accetti l’iscrizione dopo un parere negativo della Covisoc?
Guardati i commenti al ripescaggio della Fiorentina in serie B.
Poi, quanto all’ammissione alla C2, tieni presente che è meglio partire dalla C2 che dalla terza categoria. Parlo di ammissione ‘ope legis’ e non acquisto di titoli altrui (credo liberamente disponibili da 4^ serie in giù o dalla eccellenza in giù).
Comunque, come per tutti, in certi casi è più facile cambiare opinione che sentimento. Quindi, non ti biasimo se resti sulle tue posizioni.
Un saluto particolarmente sincero (non mi dispiace il contrasto se educato).