Davvero qualcuno sta pensando di riportare Biraghi a Firenze?

Intendiamoci: se il Torino non lo riscatta a cifre veramente bassa, lui ritorna in viola, ma qualcuno pensa seriamente che ci sia bisogno di lui nella prossima stagione?

Tutto nasce probabilmente  dalla sua partecipazione alla festa della Fiesole e qualcuno pensa che possa essere utile per ricucire i rapporti con la parte più calda del tifo, ma in campo?

Cosa porterebbe Biraghi alla Fiorentina? Pochissimo, come dimostrato dalle ultime stagioni

Senza contare che sarebbe divisivo, perché la Fiorentina è di tutti e non solo della Fiesole, importante, molto importante, ma non rappresentante dell’intero universo viola

E quindi, per favore, lasciamo perdere, e se il Torino davvero non lo volesse riscattare che si trovi una sistemazione in qualche altra squadra

Gli scenari fantascientifici, eppure reali,  del calcio: un allenatore licenziato prima di una partita decisiva, Mancini che si pente e si propone per la Nazionale, confermando così che esistono uomini che hanno la faccia come altre parti anatomiche, un ottimo allenatore di 74 anni che dopo aver dato l’addio alla panchina dovrebbe dividersi tra Roma e Nazionale e Pioli che sta cercando di liberarsi dai dorati legami arabi e che è poi quanto più interessa al popolo viola

In questo disastro prossimo venturo e presente l’idea spiazzante, per la Fiorentina, sarebbe quella di provare a sentire Luciano Spalletti cosa ne pensa di sfogare l’enorme rabbia che ha dentro venendo ad allenare la Fiorentina, che poi, a sentire lui, sarebbe sempre stata la sua ambizione

Il recente passato di Prandelli, tornato nel 2014 troppo presto in panchina, giocherebbe a suo sfavore, ma qui siamo in un contesto completamente diverso e se davvero non si arrivasse a Pioli la suggestione di vedere Spalletti sulla panchina viola, oltre alla certezza della sua bravura di allenatore di club, sarebbe veramente qualcosa di unico

Da queste parti il senso civico c’è sempre stato e sappiamo bene cosa accadde per tanti, troppi mesi, dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945, quando l’Italia si liberò dall’infamia nazifascista, e c’è pure una discreta tradizione orale che permesso di tramandare a figli e nipoti i sacri valori della libertà e della democrazia

Andare a votare è un diritto-dovere che ognuno di noi dovrebbe sentire e il crescente astensionismo dell’ultimo decennio è un preoccupante segnale di allarme per presente e futuro, ma i referendum sono qualcosa di diverso dalle elezioni, perché il mancato raggiungimento del quorum impone delle scelte che potrebbero anche portare a disertare l’urna

Non è bello, non è elegante, ma fa parte del gioco, di questo gioco, a cui hanno partecipato tutti in uno stucchevole gioco politico delle parti che non vale neanche la pena di seguire nei suoi protagonisti, così tristemente lontani da chi questa amata Repubblica l’ha costruita quasi ottanta anni fa

Buon referendum a tutti

Non c’è fretta nel trovare l’allenatore viola prossimo venturo ed è giusto così, perché siamo ad inizio giugno e c’è quindi tutto il tempo per trovare la soluzione più opportuna

Cosa cambia se il tecnico viene annunciato oggi o il 15 giugno?

La rocambolesca rottura con Gattuso, tanto per ricordare il passato più recente, avvenne verso il 20 giugno e mi pare che con Italiano le cose non siano andate così male

La Fiorentina sta lavorando alla soluzione Pioli e non è una trattativa semplice, nonostante la buona volontà di entrambe le parti perché gli ostacoli da superare sono davvero tanti

Se davvero dovesse arrivare lui, sarebbe un gran bel segnale per tutti, poi naturalmente, dopo la prima sconfitta, tutto tornerebbe come prima, ma tutto questo Stefano lo sa benissimo

Gran bel segnale il contratto di De Gea, uno squillo di tromba che racconta di come alla Fiorentina nessuno smobiliti e che c’è ancora voglia di pensare al futuro

In attesa di sapere qualcosa di Kean, ancora più importante di De Gea, va scelto l’allenatore e dopo aver passato settimane a spiegare pubblicamente e privatamente di come Sarri non potrà mai arrivare ad un certo punto mi sono interrogato sul perché di questo divieto assoluto e non ho trovato risposte plausibili

Non si può credere che sia per via dell’incomprensione di quasi quattro anni fa, perché nel calcio si sono superate senza problemi situazioni molto più reali e complesse

E allora perché Sarri non può allenare la Fiorentina?

Troppo impulsivo ed individualista? Ma se ha convissuto con Lotito per due anni e mezzo lasciando tracce così importanti che ora lo rivogliono

Incompatibile col progetto tecnico viola? Non è credibile, perché il progetto lo si costruisce con l’allenatore e non penso che Sarri pretenda Yamal o Barella

E comunque l’unica alternativa capace di compattare il popolo viola sarebbe Pioli, che ci sta pensando, ma che dovrebbe rinunciare a un numero spropositato di milioni di euro per tornare a Firenze: possibile?

Da ieri alle 14 ognuno ha la sua verità ed è bellissimo ascoltare tutte le versioni

Si parte ovviamente dall’Atalanta, che sarebbe rimasta fulminata dal meraviglioso gioco viola e avrebbe quindi virato decisamente su Palladino, dopo l’addio di Gasperini

Si prosegue con la psicanalisi: Raffaele non regge la pressione, ha sofferto per la contestazione con il Bologna, trovandola profondamente ingiusta vista la straordinaria stagione viola, evidentemente aveva saltato le sedute nelle ultime due settimane

Poi c’ è quella che affascina maggiormente, perché qui si entra nella letteratura, con piena soddisfazione dei giallisti: la Fiorentina sapeva da tempo del tradimento bergamasco del proprio allenatore e proprio per questo ha fatto scattare la clausola allungandogli il contratto e rendendo così tutto molto più complicato

E ancora: Kean e De Gea gli hanno detto che se ne vanno e quindi senza di loro ovviamente il ciribé non funziona

Diciamo la verità: ci stiamo divertendo un po’ tutti e sarebbe meraviglioso che adesso Palladino venisse rimpianto, mentre troverei molto triste se davvero tentassero di convincerlo a rimanere

In amore vince sempre chi fugge, figuriamoci quando non si è nemmeno cominciato a flirtare

I tifosi viola non sono solo quelli della Curva Fiesole”: non capisco cosa ci sia di così sconvolgente nelle parole di Rocco Commisso

Non conti maggiormente se paghi dieci volte più di chi va in curva, ma non lo sei neanche se ti fai tutte le trasferte, urlando a squarciagola per novanta minuti

Perché siamo in piena democrazia e davvero in questo caso uno vale uno, dal notaio all’operaio, dal chirurgo a chi spende i suoi pochi risparmi per andare vedersi dal vivo Kean e Zaniolo

Una frase, quella del presidente, che spero segni l’inizio di un rapporto di grande trasparenza con l’intero popolo viola perché troppe volte in passato le varie dirigenze, compresa quella attuale, hanno privilegiato la componente più calda del tifo, magari per indirizzare umori e malumori, glissando quasi sempre sui danni collaterali, vedi scontri europei e cori infamanti, indegni di una città civile

E’ un giochino molto facile, a cui spesso ha partecipato, spesso per paura, anche la critica e da cui mi sono da sempre tirato fuori dicendo ogni volta quello che penso, dall’Heysel ai buu razzisti, beccandomi le mie belle svastiche, gli inviti a tornare nei campi di concentramento, striscioni offensivi e altre carinerie del genere che non mi faranno mai cambiare idea

Ho sempre pensato che la Fiorentina sia di tutti, che ognuno abbia diritto a dire la propria opinione civilmente e che i facinorosi debbano essere messi fuori dal consesso umano, calcio compreso: vediamo se con le parole di Commisso si è fatto un passo avanti

Il sesto posto finale riavvicina la Fiorentina alla sua tradizione, perché, appunto, la collocazione storica viola va dal quarto al sesto posto.

Inoltre ci sono cinque punti in più della passata stagione e quindi le ambizioni proclamate giusto un anno fa sembrano essere state soddisfatte, e allora perché in giro c’è tutto questo scetticismo che sfocia in diverse occasioni con la contestazione a Palladino e alla società?

Le ragioni sono molteplici: si parte dalla natura del tifoso viola, sempre polemico perché da queste parti sono statio fischiati Batistuta, Rui Costa e Toldo e c’è chi nel 1982 pensava che senza Antognoni fosse più facile vincere lo scudetto

Soprattutto però c’è la convinzione che questa squadra avrebbe potuto e dovuto giocare un calcio diverso, più propositivo, più divertente, più in linea con il palato fine di chi la ama, e su questo credo si possa essere d’accordo

Basta a giustificare questa strana sensazione di stagione sciupata? Forse no, ma almeno ci abbiamo provato

Mi piace molto Dodo, in campo come fuori, dove è veramente la quintessenza di come vorrei che fossero i calciatori, poi però penso al suo rendimento: buono, ma non eccezionale

Un solo gol in tre anni, diversi assist, a volte distratto nella fase difensiva, un esterno di livello, in linea con le medie ambizioni europee viola, ma niente di più

Insomma, non è Kean e neanche De Gea, non è indispensabile e tutto gioca sulle sue richieste per il rinnovo di un contratto in scadenza nel 2027 perché se fossero fuori dall’ordinario lascerei perdere

Capisco che chi ama la Fiorentina certi discorsi li sopporta poco, ma questa è la realtà con cui di dobbiamo confrontare quotidianamente

La Fiorentina di Commisso è sempre stata molto attenta agli umori della parte più calda del tifo, talvolta sollecitandone l’intervento, vedi soprattutto alla voce stadio, e non è quindi possibile che sia rimasta indifferente di fronte alla contestazione della Fiesole, trasferita di Ferrovia

La maggioranza, non soltanto gli ultras, del popolo viola non vuole Palladino e sfidare il sentimento popolare nel calcio è molto pericoloso perché vorrebbe dire cominciare la nuova stagione con una salita ripidissima

Qualcosa del genere accadde 14 anni fa con Mihajlovic, quando addirittura  i tifosi viola votarono nei sondaggi nerazzurri per trasferirlo a Milano: poi il tecnico rimase tra i malumori generali, salvo poi essere licenziato dopo una sconfitta a Verona

Per Pradé il discorso è diverso, meno pressante, ma anche in questo caso esistono molte perplessità sul fatto che possa guidare anche il prossimo mercato

Intanto la Fiorentina vince tra lo scetticismo generale, giocando davvero male, ma alla fine se ne sono accorti in pochi

Pagina successiva »